Il GRIDO (Il Blog su Roccalumera e... non solo)

venerdì 28 novembre 2008

BonarRIGO sbarca... su "TUTTOVENETO.IT"!



E' stato l'amico e bravo pittore (Sebastiano Cirinnà), a segnalarmi il sito (di Pittori, Scultori e tanto altro), TUTTOVENETO.IT, nel quale lui stesso è già presente con la propria ricca collezione. Naturalmente, ho prontamente seguito il suo consiglio, e subito mi sono iscritto anch'io (gratuitamente). Nel mio nuovo spazio, ho inserito alcune mie opere, e... già sto ricevendo tanti messaggi di congratulazioni dai tantissimi artisti presenti sul sito. Prossimamente, aggiungerò altre opere e dati tecnici, e parteciperò a nuovi eventi culturali e mostre di pittura e scultura. L'anno scorso, (quasi per gioco), ho portato alcuni miei quadri in mostra a Villa Ragno, a Santa Teresa di Riva (ME). Si trattava della rassegna di "Arte, Cultura e Tradizioni della Riviera Jonica", denominata "ARTE INSIEME", avutasi il 15 ed il 16 Dicembre. L'occasione mi è stata propizia per recitare due mie poesie, di cui una (dialettale) sul Natale, "Iè Natali nautra vòta", ed una in italiano dal titolo "Il Tempo è Prezioso". Quest'ultima, era stata già precedentemente premiata (con la Menzione d'Onore), in un concorso per nuovi poeti a Viagrande (CT). Nei primi mesi del prossimo anno, dopo due anni di militanza presso il mensile (Jonia News), sarò finalmente Pubblicista.
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Cari Lettori del blog, Vi racconto ciò, non già per accrescere ai vostri occhi la mia immagine, ma piuttosto per ribadirVi che solo con una CONDIVISIONE ATTIVA, di ciò che si ha e di ciò che si è... si possono raggiungere obiettivi ben maggiori di quelli pur MISERI da me già raggiunti. Non parlo di poesia o di pittura, ma di INFORMAZIONE. E' la Vostra collaborazione, e la mia alla vostra, che potrà produrre frutti concreti. Scrivete, commentate ancora. Grazie a tutti!_____________________________________________________
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martedì 25 novembre 2008

Caso Eluana, fra Fede, Giustizia ed EUTANASIA!

Tema scottante, quello propostomi da un amico, a sua volta amico dell'On. Alessandro Pagano. Chi non ricorda il caso Welby, o molti altri similari, che hanno spaccato in due l'Italia e non solo? La Chiesa di Roma, condanna ogni forma di eutanasia, in quanto contraria al rispetto della cristianità e della vita umana. Eluana Inglaro, un caso differente e pure ugualmente triste e toccante nella sua tragicità. Mai, abbiamo visto Eluana com'è adesso, (e forse è meglio cosi), ma abbiamo visto le immagini di Welby. Sebbene, di Eluana, abbiamo invece ammirato le foto di quando la vita le rideva e il suo volto prizzava gioia da ogni poro, abbiamo poi visto, e poi ascoltato le ragioni del padre di lei. Quelle ragioni, non possono non averci commosso tutti quanti.
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Eluana è viva. Adesso, la legge permette che si sospenda l'alimentazione e l'idratazione artificiale a lei e di conseguenza a tutti i casi simili. Male, molto male, ma... mettiamoci nei panni della sua famiglia. E' vero, sospendere l'alimentazione, non produrrà una morte immediata e tantomeno sarà una DOLCE MORTE. Questo tipo di fine di Eluana, me lo mmagino come quello di una mosca in un bicchiere capovolto, poggiato su un tavolo... morte per lenta asfissìa. No, non sarà una DOLCE MORTE, ed anzi, la sentenza dei giudici, aprirà la strada a nuove interpretazioni future su casi anche molto differenti da questo. Si potrebbe perfino aprire la strada a futuri omicidi premeditati. Ma torniamo ad Eluana. Io sono talmente contrario a queso modo di porre fine alle sofferenze di un essere umano, che preferirei (non mi fraintendete), le iniettassero una iniezione letale piuttosto. Almeno, le si provocherebbe una morte immediata.

Nessuono ha il diritto di porre fine alla vita di un'altro. Tuttavia, suo padre e la sua famiglia, non mi sembrano persone che si vogliano tirar via un peso insopportabile... uccidendola. Ci siamo chiesto, cosa faremmo noi al suo posto? giorno dopo giorno dopo giorno, dopo anni? Ci siamo chiesti, quanto si soffra a vedere soffrire chi si ama? No, non me la sento di condannare il padre, che poi ha chiamato in causa i giudici... che poi sono giunti a codesta sentenza. Qualunque cosa faranno gli uomini a questa sorella sfortunata, immaginiamo che Dio le porterà l'anima in paradiso, e non dobbiamo dubitare che, nella Sua infinita misericordia, avrà già pensato a coloro che verranno dopo.
Giovanni BonarRIGO
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Camera dei Deputati

On. le Alessandro Pagano

“Gli Approfondimenti”

E’ UFFICIALE: L’ITALIA NON E’ PIU’ UN PAESE DI DIRITTO MA DI “DELITTO”

Da giovedì 13 novembre guai ad avere un incidente o un ictus, rischieremmo di aver soppressa la nostra vita. Per la prima volta nella Repubblica Italiana si può morire per una sentenza della Magistratura. Con una sentenza della Corte Suprema infatti è stato autorizzato lo stop all’alimentazione e all’idratazione ad Eluana Englaro, la ragazza in coma da 16 anni.
I giudici hanno così deciso perchè lei, molti anni prima (SIC!), avrebbe confidato ad un’amica che non avrebbe accettato di vivere in coma. In pratica i giudici con una sentenza basata su una presunta volontà tutta da dimostrare (fra l’altro non prevista da nessuna legge votata in Parlamento) hanno “imposto” contro la volontà degli italiani, un istituto terribile come l’eutanasia.
Così adesso si può provocare la morte di una persona senza incorrere nelle sanzioni previste dal diritto vigente, vale a dire l’accusa di omicidio.
E per favore non chiamiamolo “Testamento Biologico” perché questa sentenza autorizza il consenso anticipato all’eutanasia, tutto ciò senza chiamarla con il vero nome.
Mario Melazzini, presidente della Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica (AISLA), gravemente malato di Sla sin dal 2002 e che fra l’altro è anche medico, intervistato da “Il Sussidiario”, dice: “l’alimentazione e l’idratazione non sono strumenti terapeutici ma nutrimento e come tali non sono mai identificabili come atto di accanimento terapeutico. Eluana non è una persona malata: Eluana è solo disabile”.
E quando intervengono i cristiani sulla questione, i soliti laicisti sfegatati dicono sempre le stesse cose: i cattolici si occupino solo dei cattolici, ma non pretendano d’ingerirsi negli affari dello Stato!
Ma per dire che il malato ha bisogno di cibo e di acqua non c’è bisogno di scomodare il Vangelo, si tratta di semplice buon senso. La ragione e il buon senso, sono regole su cui si regge qualsiasi società e che obbligano tutti al rispetto, siano essi cristiani o buddhisti, agnostici o religiosi, credenti o non credenti.
Del resto basta chiamare le cose con il loro nome e tutto diventa chiaro. La legge giustamente persegue i casi di omicidio per omissione. Per esempio, se una madre smette di dar da mangiare o da bere a un neonato, che ovviamente non è in grado di procurarsi il cibo da solo, lo stesso muore e la madre è perseguita. Guai poi a non essere diligenti nella cura degli indifesi. Nei giorni scorsi una mamma di Cinisi (PA) è stata accusata dal Pubblico Ministero di omicidio perché è stata a chiacchierare a telefono per parecchio tempo e il bebè lasciato solo a fare il bagnetto nel frattempo era morto annegato.
Eppure quello che è reato per i casi che ho appena citato non lo è per certa magistratura che attraverso il dramma umano di Eluana vuole imporre agli italiani l’eutanasia. Tanto chi viene ucciso è un essere che, da certi progressisti, è considerato un peso, visto che non è autosufficiente. Volete mettere a paragone Eluana con i randagi o con i colombi? Questi ultimi guai a chi li tocca!!
Dicono che Eluana morirà dolcemente, ma dicono menzogne. Eluana smetterà di vivere dopo una lunga agonia. E’ scientificamente dimostrato che la morte per sete è la più terribile delle morti ed Eluana soffrirà bestialmente perché LEI E’ VIVA!
Nessuna spina artificiale la sta tenendo in vita, lei apre gli occhi la mattina e li chiude la sera per dormire, respira da sola e percepisce i dolori e le sensazioni.
Se viene meno questa "grammatica della vita sociale" - scrive Massimo Introvigne - viene meno la società, e il diritto della ragione è sostituito dalla violenza del più forte. Che il più forte, qualche volta, sia vestito da giudice non cambia la sostanza delle cose.
Preparatevi: l’uomo delle caverne è dietro la porta!

Alessandro Pagano
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domenica 23 novembre 2008

Università corrotta e casta ospedali, che fare?



(Foto tratta da: La Gazzetta del Sud)
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L'Arena, (RAI uno), Domenica 23-11-08 ore 14:00. La Prof. Antonella Minniti, docente all'Università di Messina è al telefono. Il tema riguarda i concorsi truccati presso la stessa Università, facoltà di veterinaria. Molti ne saranno a conoscenza, si è parlato di uno studente che voleva "passare" senza sapere e senza valere. Il caso, pubblicato anche su "LA REPUBBLICA", è la punta dell'iceberg? Innumerevoli le minacce provenienti da più parti al professore, che avrebbe dovuto chiudere un occhio, ma che invece non solo si è rifiutato di abbassare la testa ma ha anche nascosto un registratore sotto la giacca ed ha consegnato i dialoghi a chi di competenza. Ben due ragazzi, chiamati in trasmissione hanno declinato l'invito... perchè? Ci vuole un atto di eroismo per denunciare di misfatti?

Io mi chiedo:
1)
I ragazzi scendono in piazza per manifestare (giustamente) contro i tagli previsti nel decreto Gelmini, ma se si tratta di denunciare i loro professori... sono conniventi. Forse hanno paura perchè se "cantano" non si laureano più? Anche loro sono vittime di un "sistema"?

2) Si sono verificati parecchi casi di nepotismo nelle Università, è da considerare un reato oppure no?
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Altro argomento, si è parlato di ospedali e di medici. In Italia, per essere curati bene serve una raccomandazione? In certi casi si! Titolato su "IL MESSAGGERO", se n'è parlato anche su "Striscia la Notizia", prenotare una visita medica, può comportare attese lunghissime. Non mesi, ma addirittura anni interi. Evidenzio solo il caso di una mammografia, per la quale si è chiesto alla paziente, di... pazientare per un anno e dieci mesi. Altro disservizio, trovare un posto letto in ospedale può essere un'impresa impossibile... ma se ti prenoti dopo aver passato la visita (a pagamento), da uno studio privato... il posto letto lo trovi subito. Quindi: O paghi o aspetti! E se sei povero? C'è dunque una convenienza a non far funzionare la Sanità pubblica in favore di una Sanità privata? Io direi... in molti casi si! Altrimenti, come si spiegherebbero i regali necessari (e spesso indispensabili), che vengono elargiti a certi dottoroni, per ottenere un minimo di attenzione per il proprio malato?

I cosidetti tagli alla Sanità, sono fra i motivi che hanno incrementato questi disservizi. Ma è anche vero, che tutto ciò che viene gestito dallo Stato, genera spesso sprechi... enormi. Può infatti far riflettere la dichiarazione del giornalista Lamberto Sposini: (Se il "Pubblico" spendesse meglio, si farebbero meno tagli).
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Quindi, Sanità da buttare? Non bisogna fare di tutta l'erba un fascio, e, guardando agli USA, dove se non hai una assicurazione che paghi gli ospedali per te, o un cospicuo conto in banca, puoi morire quando vuoi...

Come sconfiggere la cosidetta "Casta Bianca"? Basterebbe, controllare e responsabilizzare i dirigenti degli ospedali pubblici, rendendo questi ultimi aziende che si devono autogestire e dar conto, non solo del proprio bilancio, ma anche dell'igiene e della qualità del servizio reso ai pazienti. Se vai in rosso chiudi. Chissà, però, che l'ospedale di Messina "Regina Margherita", (già sporco e pieno di blatte nei bagni), non abbia dovuto chiudere proprio per questi motivi.
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venerdì 21 novembre 2008

(Ri)evoluzione, io Credo e ci credo!














TV, Telegornali, Internet (per pochi), carta stampata. Chiacchiere in piazza, "curtigghiu" da bar, bisbiglìo notturno. Chi? quello stronzo di Berlusconi? ma che stai dicendooo, Berlusconi ha ripulito Napoli dalla munnezza, macchè... Silvio è il più grande pallonaro del pianeta... pallonaro? e la benzina??? chi l'ha fatta calare? è stato lui, san Silviuccio da Milanello! Si dice questo e altro ed altro ancora. Non parliamo di paesi, poi, evoluzione... nessuna! Soluzioni? Ne parleremo più avanti... quando "la crisi che verrà" ci farà apparire l'oggi come il Mondo di Alice nel paese delle meraviglie. Come potete leggere in un mio post precedente, sono stato ad un Convegno organizzato dall'UDC, ospite d'onore, udite udite, Totò Cuffaro. Secondo San Cuffaro, questo governo ha i giorni contati, la sinistra è debole e... il Centro, presto raccoglierà i suoi frutti, ritornerà quella DC che imperava ai tempi della PRIMA REPUBBLICA. Ci dobbiamo rallegrare o terrorizzare?
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Io credo invece che, chiunque salga al potere di Roma e quindi di Palermo e consentitemi della mia Messina... sarà per accordi presi sopra le nostre teste, come se noi elettori fossimo burattini e non POPOLO SOVRANO. E' un dato di fatto. Troppi ammanicamenti, per appalti pubblici che altrimenti, mai partirebbero. Troppi disoccupati incapaci (o impossibilitati), di prendere quella valigia e cercare altrove la via per un futuro all'altezza del proprio valore, del proprio titolo di studio... del proprio io. Così, per la cosidetta "manciata i pasta", si può reclutare i picciotto e dirgli: fai questo e fai pure quello e dargli il classico scapaccione sulla nuca.
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Per Cuffaro, ci vorranno circa tre anni, affinchè il Centro torni al centro della politica, per il sottoscritto invece è meglio che ce ne vogliano cinque affinchè l'insurrezione della gente pulita abbia la meglio su una politica delinquente. Sarebbero tanti i paragoni storici da poter fare, ma chissà perchè, uno su tutti mi torna sempre l'insurrezione (sbagliata) dei seguaci di Giuliano il bandito. Era tanta la disperazione, che da sudditi di Roma, si era pronti a diventare schiavi dell'America. In quell'occasione, (lo dicono gli scritti), la mafia palermitana giocò ancora un ruolo da leader, e strumentalizzò perfino il focoso Giuliano. Quella Mafia, che Falcone credeva di poter sconfiggere, in quanto secondo lui, "i cicli del tempo sovvertono sempre i rapporti di forza". Quella Mafia che non è le Brigate Rosse sconfitte dal generale Dalla Chiesa, ma che è politica e potere, sangue eppur senso di onore. E' quello il tarlo da estirpare!
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COME FARE?
Fossi anche Falcone o Borsellino, al massimo mi meriterei una bella carica di dinamite e... BUMM! Pur essendo nipote di combattente e pronipote di combattente, ma infine solo un combattivo... almeno, consentitmi di parlare. Se i nostri giovani bruceranno la loro tenera età sull'altare del lavoro... darano una tremenda batosta a chi li vedeva e li vede come risorse da schiavizzare. Se la nostra stessa generazione, la finirà di dire: "e iò chi ci pozzu fari, tantu cumannunu iddi" e scenderà per le strade a manifestare, senza simboli e senza partiti di destra o di sinistra... allora: Si, noi potremo!
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mercoledì 19 novembre 2008

Come si può … forse … cambiare

Cari lettori del Blog, in questo post ospito l'opinione dell'anonimo "ADDUSO". (non ho mai ospitato un "anonimo"). Lo faccio, perchè credo che TUTTI hanno diritto di dire la loro in questa Sicilia in cui "i morti prendono la pensione e cambiano medico curante, mentre ai vivi tagliano le Guardie Mediche". Sono certo, che dobbiamo levare alta la nostra voce... affinchè qualcosa cambi per davvero! Lo so, il "sistema politica" è forte, ma siamo noi elettori a mettere la ICS. Noi onesti, noi che paghiamo le tasse, noi che facciamo la fila alla posta, noi che (nonostante tutto), crediamo ancora al futuro della nostra amata Sicilia... "CHI HA PAURA MUORE OGNI GIORNO, CHI HA CORAGGIO, MUORE UNA SOLA VOLTA", dunque, non rimaniamo nell'ombra!
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Giovanni BonarRIGO ha scritto in un precedente post (LEGGI) queste significative parole:
“... Cinquant'anni fa... la gente scappava con una valigia (spesso vuota). Quegli emigrati, tornando nella loro cara Sicilia in estate, pur vedendo tanti palazzi nuovi, lungomari che un tempo non esistevano e... il medesimo splendente sole, non possono che disperarsi prendendo atto di una arretratezza tuttora persistente.”

Come si può … forse … cambiare
Questa frase mi ha riportato alla mente un episodio di qualche settimana addietro, quando in un ufficio pubblico e durante l’attesa del turno (in piedi) nel corridoio, mi sono trovato a discutere con un giovane laureato che seppure orgoglioso di avere fatto l'intero corso e non quello breve, manifestava di contro un grande sconforto nelle sue parole, perchè non trovava lavoro.
Infatti, come d’altronde è risaputo per tanti altri giovani locali, quel ragazzo sentiva di non avere altre alternative se non inevitabilmente andare via dal suo paese e provare a trovare occupazione al nord se non addirittura all’estero. Per lui andava bene quasi qualsiasi cosa, purchè almeno con un contratto di assunzione. Ma certo la sua aspirazione primaria rimaneva quella di potere mettere a frutto la sua laurea.
Nella sua attuale “disperazione esistenziale” (e non è un’esagerazione) aveva però chiaramente, seppure a bassa voce, anche un costante rimprovero che ripeteva nei suoi discorsi, quale quello di non essersi accodato in passato a questo o quel politico, per magari addirittura fare il lavoratore socialmente utile in qualche pubblica amministrazione comunale, provinciale o regionale, senza bisogno neanche di alcuna laurea, tanto prima o poi lo avrebbero sistemato divenendo dipendente pubblico con un’occupazione sicura, come è stato appunto (mi raccontava) per tanti suoi coetanei che comunque, quanto meno, anche se alcuni ancora con stipendi relativamente bassi nell’ordine di poco sotto il migliaio di euro ed altri sopra, e i più “raccomandati/e” pure con duemila euro e più, e qualcuno di questi ultimi con un dottorato acquisito con corsi interni (questa non l’ho capita), almeno adesso potevano avere il diritto di esistere dignitosamente, mentre lui, con tanto di tesi pubblicata e ormai quasi trent’enne, doveva persino chiedere a volte i soldi ai suoi genitori pure per la benzina.
Il discorso è finito lì, perché nel frattempo toccava a lui entrare nel reparto.
Sono quindi rimasto nel corridoio, aspettando il mio turno e riflettendo sullo sconforto di quel giovane (che poteva essere quasi mio figlio), ma soprattutto pensando ai politici nostrani, che notoriamente in cambio di certi “favori”, chiedono anche (impongono in privato) ai “propri” lavoratori, di non occuparsi delle specifiche loro mansioni, bensì, invece, semplicemente di fare i “picciotti”.
In particolare, come è diffusamente a conoscenza, durante l’orario di lavoro, ma anche fuori con gli amici e parenti, questi "lavoratori" devono ascoltare e poi riferire “a chi li ha fatti entrare”, poi certamente devono anche essere presenti alle apparizioni mediatiche o pubbliche del “loro referente” (padrone politico) per fare propaganda (“scruscio”), ed infine, ovviamente, devono votarlo e cercagli voti, oltre ad eventuali altri “sevizi” vari. Che poi, più o meno è la consapevole sciagurata fotografia del Sud, ma mi pare ormai anche dell’Italia intera, che della ”mafiosità” ha fatto con tutta evidenza la sua cultura politica (ovviamente senza generalizzare).
Tutta questo mi ricorda anche di avere letto che in zona hanno costituito e rinnovato un organismo pubblico (l’ennesimo …) con sportelli assistiti da personale per giovani imprenditori che vogliano avviare un’attività.
Cacchio ! (mi è scappato) Ma quanti “pizzi” devono pagare coloro che vorrebbero fare impresa da queste parti. Chissà poi perché ho immaginato di essere innanzi alle solite, a detta di tutti, iniziative per fare solo girare soldi pubblici nelle tasche dei nostri politici, istituzionali e professionisti locali e non (già … chissà …).
Ma d’altronde, dalle nostre parti, notoriamente, i “pizzi” si pagano ai politici, ai professionisti, agli istituzionali, insomma al 90% (e mi contengo) di questa oppressiva ragnatela politico-istituzionale-professionale fatta notoriamente di “logge”, “congregazioni” e “associazioni”,che assoggetta da decenni questo territorio, anche forse grazie, a mio semplice avviso, agli emergenti annosi legami con certa magistratura, l’aspetto forse più avvilente e tanto più inquietante quanto terrificante, dal quale pacificamente non ci si può difendere per la sua "stra-potenza di fuoco" in fatto ed in diritto.
D’altra parte, senza andare troppo lontano, è sufficiente leggere questo articolo inerente Messina per quella che io da semplice inesperto cittadino chiamo “lamafiadellostato”:
http://www.enricodigiacomo.org/2008/11/parentopoli-alluniversita-di-messina-pubblichiamo-linchiesta-di-m-schinella-sui-concorsi-strategici-vinti-dai-figli-di-papa-magistrati-prof-universitari-etc/#comment-1521
Circa quarant'anni addietro, quando ero ragazzino, gli anziani mi dicevano che non era cambiato nulla. Non avrei mai immaginato di dovere altrettanto affermare alcuni decenni dopo quasi la stessa considerazione.
Sono generalmente contrario alle privatizzazioni opportunistiche e “pilotate”, come avvengono manifestatamente in Italia, ma questo trasformare (mafiosamente) il pubblico in un territorio feudale di questo o quel politico, o di questo o quell’alto rappresentante istituzionale, oppure di questo o quel magistrato o barone di turno, non farà altro che impoverire il popolo sempre più, anche perché, se qualcuno non se n’è ancora accorto, i nostri "padroni politici-istituzionali", per "raccattare" i soldi per i loro benefici, ci metteranno prima o poi (senza volere esagerare) pure una tassa locale o regionale sulla quantità di pipì quotidiana. Figurarsi cosa vorrà dire in futuro nel meridione il tanto blasonato “federalismo … fiscale” (gestito da “questi” potrà essere solo … "mafioso"). Ma certo, chiaramente e più in generale, i soliti nostri padroni politici "ordineranno" pure ai loro “picciotti” , soprattutto intellettuali, conduttori e giornalisti prezzolati o prepagati, di continuare a diffondere la “cecità” tra i cittadini, affinchè persistano a non vedere l'oscurantismo che abbiamo intorno per seguitare (orbi) a sollazzarsi solo di ballo, canto, risate, sagre e fuochi d'artificio, ma senza dimenticare di guardare pure (questo si) i tanti "istruttivi" reality con relativa e fruttuosa (per i loro "padroni") pubblicità.
Come uscirne ?
Nell’immediato, francamente non saprei. Nel meridione, in particolare in Sicilia e soprattutto a Messina e provincia, ci sono visibilmente delle “placche culturali borboniche” (fatalismo ed opportunismo) talmente ormai incrostate nel nostro cervello di gente comune, che non solo è difficile superarle, ma soprattutto vengono “intelligentemente” cavalcate dai nostri politici ed istituzionali, per i loro interessi personali.
Invece, in una visione più a lungo termine (ad esempio forse in Sicilia, che è a statuto autonomo), se si intervenisse sulla scuola (ma da subito) introducendo sin dalle prime classi lo studio del diritto al pari dell’italiano (si darebbero così anche delle nuove opportunità di occupazione) ed ovviamente in modo graduale e comprensibile (non mancano oggi i mezzi mediatici per favorire ciò) affiancando pure l’apprendimento dell’economia, della medicina, dell’antropologia, della psicologia, delle scienze moderne, invece di studiare ancora la solita stantia epica o come il sole girava intorno alla terra, forse, tra dieci o quindici anni (e ogni anno sempre di più) avremo delle maggiori percentuali di nuove generazioni più consapevoli, e … forse … ci sarà finalmente una speranza di futuro alternativa per queste terre.
Diversamente, possiamo fare nuove case e strade, ma seguiteremo a rimanere solo dei “sudditi”, così come purtroppo altrettanto “sottomessi” continueranno ad essere anche i nostri figli e non potremo quindi che sempre "... disperarci prendendo atto di una arretratezza persistente”.
Adduso
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martedì 18 novembre 2008

A Natale, facciamo pace coi nostri nemici









Quanto manca a Natale? Uuu! Avògghia! Eppure io vi dico che è già alle porte! Cominciamo a chiederci già adesso, cosa faremo di bello e di diverso in questo Santo Natale 2008! Di bello, a costo di apparire banale, proporrei di costruire un magnifico e tradizionale presepio. Anche l’albero va bene, ma il Presepe è (secondo me) il vero simbolo del Natale. Ma è innanzitutto la salute che auguro ad ognuno di noi, (sembra la solita frase fatta, ma senza di essa tutto il resto passa in second’ordine). Poi, non trascuriamo l’unione familiare, ieri come oggi come domani è sempre alla base di ogni rapporto costruttivo, di ogni condivisione di valori e di saperi, da essa, già dai cosiddetti “vecchi tempi”, è scaturito quanto di buono oggi si possa raccontare. Non so, se nelle scuole elementari ancora oggi viene detta quella frase che qualche maestro di appena una generazione fa, usava dire ai suoi alunni: -A Natale fate pace con i vostri nemici! Io, la ricordo bene quella frase, fu pronunciata anche nella mia classe. Allora, mi posi il quesito, e rovistai nella mia mente alla ricerca di chi potesse essere “un nemico da (re)incontrare” e con il quale (ri)allacciare i rapporti da tempo interrotti. La considerai una cosa estremamente seria, proprio perché da compiere a Natale, nella festa della Pace. Capitasse oggi, di pormi un arduo compito come questo, forse tenterei di passare alla cosiddetta “domanda di riserva”. Ma no, se a Natale non riuscirai a far pace almeno con una persona che ti ha fatto del male, avrai vissuto una festa senza alcun senso. Lo so, a questo punto, qualcuno di voi conoscendomi per avermi letto varie volte, starà già pensando: Adesso comincia a parlare di panettoni e di “panza”. Invece, vi parlerò della pubblicità natalizia. Almeno a pranzo e a cena la TV ci aggredirà ancora. Se non hai SKY, un film dura il doppio con la pubblicità al suo interno. A Natale, poi… profumi di marca, prodotti di bellezza, liquori, orologi, ma soprattutto telefonini. Sui telefonini è bombardamento mediatico anche quando non c’è alcuna festa, figuriamoci a Natale. Ci sono ben quattro compagnie e ognuna: propone, martella, e alla fine convince… non, che bisogna comprare il cellulare, (bisogna cambiarlo!) si, perché il telefonino ormai ce l’ha anche la cagnetta in casa, metti che è rimasta chiusa fuori… che fa abbaia, no telefona! Natale = regali. Quando a Gennaio incontrerai qualche amico o conoscente, senza dubbio il discorso prima o poi cadrà su: -Chi ti rregalaru a Natali? E tu, se di regali ne avrai ricevuti tanti e di tuo gradimento, bene, altrimenti… dirai: -Làssimi stari… chi Nartali tintu chi passài! A parte gli scherzi, la notte di Natale è anche la notte del cenone, ma vogliamo togliere la messa di mezzanotte? Beh! Forse fra qualche anno con la morìa di preti e con la carenza di vocazioni che c’è, per poter assistere ad una Messa di Natale, bisognerà percorrere chilometri fino a raggiungere l’unica chiesa “viva” rimasta.
Parliamo del pranzo del 25 Dicembre! Fra tradizione e grosso pensiero da togliersi. Avevamo all’inizio parlato, di recuperare un amico e di unione familiare… e a questo dovrebbe servire il pranzo del giorno di Natale. Altrimenti, fra “manciàti compàri e bivìti cummàri”, fra obesi che siamo, ci toccherà scontare gli eccessi delle feste o con una bella dieta o (nel peggiore dei casi) con un bel ricovero. Infondo, sono queste le contraddizioni del Natale, più o meno. Infatti, quando qualcuno ci vuol convincere che ci siamo evoluti, perchè le cose di una volta sono ormai “acqua passata”, in realtà crediamo soltanto di esserci adeguati ai tempi. Non siamo infatti più moderni di allora quando in classe i bambini vengono rimproverati se disegnano Gesù Bambino e vengono invitati a stampare renne. Non siamo più moderni di una volta, quando… ci compriamo il televisore al plasma o le casse Dolby Surround. Non siamo più moderni, neanche quando (nel giorno di festa), i nostri ragazzi non sono seduti a tavola con noi e non sappiamo neanche dove sono… “tanto sono ragazzi di oggi”. No, se rientriamo in queste ultime casistiche, non siamo moderni, ma ci siamo solo adeguati al peggio della società in cui viviamo. Tuttavia, il Natale anche per noi Cristiani, non è per tutti lo stesso. E, tolti coloro che proprio non hanno più che un tozzo di pane, o quattro cosucce da mangiare comprate o all’Hard Discount, o sono malati in un letto di ospedale proprio in quel giorno santo, tutti gli altri… potremmo fare di più per chi ha di meno!

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sabato 15 novembre 2008

L’UDC messinese, riparte da Carlo Mastroeni?



Ho assistito diligentemente al multiplo discorso del 14-11-08, avutosi presso l’Hotel Hantares di Letojanni. Si trattava di politica, quella politica che sono ormai parecchi anni che delude l’elettorato. La nostra italietta è governata dal centrodestra di Berlusconi. Il Cavaliere, nonostante lo stato di crisi interna nazionale, riscuote ancora buoni consensi. Almeno a quanto raccontano giornali e TG. C’è un cosiddetto governo ombra, capeggiato dal pacioso Walter Veltroni che dovrebbe essere di centro sinistra. Quel centro sinistra che, memore della batosta subita sotto il governo Prodi, ha preferito “correre da solo” tagliando una zavorra costituita dai partitelli della Sinistra estrema. Ma questo lo sapete già. Ma, che governi l’uno o che governi l’altro schieramento, la richiesta dell'italiano medio (in questo caso del siciliano medio), è: abbiamo bisogno di lavoro, di infrastrutture. Difatti, abbiamo bisogno di alzare la testa. Proprio con la caduta di Cuffaro, e l’elezione del Prof. Lombardo dell’MPA, sono nate nuove speranze, trainate da un termine che fu (ed è) caro alla Lega Nord di Bossi. Il cosiddetto FEDERALISMO. Altro termine sbandierato nella ultima campagna elettorale per le Regionali è: AUTONOMIA. Basterà l’applicazione di questi due nobili termini per ridare speranza a noi siciliani, oppure, dobbiamo considerarci di fatto ancora stretti in quella morsa politica che tutto promette e nulla mantiene. Nel duopolio italiano, a mio avviso, l’alternativa più credibile è rappresentata dall’ex magistrato Di Pietro e la sua “Italia dei Valori”, ma… un Casini, che contrariamente alle speranze di Berlusconi, pur remando da solo è riuscito a superare quello sbarramento del 4%, che lo ha salvato dal condividere la sorte delle Destre Estreme. Quello stesso UDC, adesso, presentato da “amici” di zona, come il “nostrano” Avvocato Carlo Mastroeni, propone nella faccia fiera del rientrante Totò Cuffaro… una figura alternativa per un partito di Centro (come resurrezione della ex Democrazia Cristiana) quale alternativa unica al tracollo inesorabile di Italia del nord, del sud e Sicilia compresa. Sentiamo cosa hanno detto:
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Alle ore sedici e trentacinque, nella sala riunioni dell’Hotel Antares faceva il suo ingresso fra due ali di pubblico il Senatore Totò Cuffaro. Con lui altri esponenti dell’UDC che prendevano posto (dopo le rituali strette di mano) al tavolo della conferenza. (di seguito riporto alcuni tratti salienti dei vari discorsi). A iniziare è il vice sindaco di Letojanni, il quale si scusava per la mancanza del suo sindaco, ma subito lasciava la parola all’On. Saverio Romano, il quale, riferendosi all’UDC parlava di accoglienza ad un “amico”, parlava di spirito di amicizia fra noi, mentre, riferendosi all’altra politica degli ultimi tempi, la definiva una professione glacida. Per Romano, l’UDC è per la difesa degli interessi legittimi della Sicilia, e diceva: “vogliamo dare una speranza, che ha a che fare con un rapporto umano e con la solidarietà, mentre la politica di Berlusconi è mirata a rafforzare il centro-nord e i poteri forti alla giuda del governo”. Proseguiva: “Berlusconi con la sua politica, pensa che una parte del paese (il sud) sia una zavorra”. Apriva una parentesi sulle preferenze alle prossime elezioni europee: “Grazie all’iniziativa dell’UDC, diceva, si è dovuto tornare indietro! E continuava: “E' scandaloso il furto delle risorse del “Mezzogiorno”, fondi FAS, ridotto a 64 miliardi, infatti sono stati prelevati 16 miliardi per scopi che poco hanno a che fare con le infrastrutture. I nostri fondi FAS, saranno utilizzati per opere in tutt’Italia, ad es: per completare il “Mose a Venezia, ecc". Con il Federalismo, secondo l’Romano, “chi più produce più incassa, mentre chi produce di meno (cioè noi siciliani), non sopravviverà”. Riferendosi all’attuale bipolarismo, lo definiva “un falso che è stato utile (al solito Berlusconi), solo a vincere le elezioni”. Aggiungeva: “questa coalizione non potrà governare a lungo questo Paese! Le regioni del nord si ribelleranno prima ancora del sud!. Nella campagna elettorale si è parlato di Quoziente Familiare, ma non è stato fatto. E i 30 miliardi dati ad Alitalia? li dovranno restituire!”. Definisce l’ottimismo di Berlusconi “di plastica e di propaganda”. “Le imprese iniziano a licenziare, la Robin-Tax di Tremonti promette una cosa e fa il contrario”. E chiude dichiarando: “L’UDC deve raccogliere nuovi amici per costruire un grande partito, questo sarà il partito dell’accoglienza!” A questo punto la parola passa all’Avv. Carlo Mastroeni, (seduto proprio accanto a Cuffaro, suo sponsor), aiutandosi con degli appunti, iniziava: “Formalizziamo il distacco dell’UDC dal cosiddetto Popolo della Libertà, abbiamo deciso di lasciare Forza Italia, un partito pieno di scelte prive di senzo, pieno di lacchè, di gente sbagliata al posto sbagliato. Appena è stato pubblicato l’articolo su “Centonove”, qualcuno ci ha tirati per la maglietta! Quella con l’UDC è per noi una scelta più coerente, (e qui elenca i tanti amici presenti, fra cui Pinuccio Frontaurea e Pippo Cavallaro). Prosegue: “con Cuffaro, la Sicilia ha fatto un salto di qualità! Un Governo efficace. Questo Governo regionale invece, deve gurdarsi, non solo da Spagna Portogallo ecc. ma anche dai nuovi Paesi dell’ex est europeo. Noi, stiamo avendo il coraggio di non inseguire il cosiddetto carro dei vincitori”. La parola passa all’On. Pippo Naro, Assessore alla Pubblica Istruzione. Naro inizia riferendosi a Forza Italia e dice: “Questo è un partito la cui follia è iniziata nel nel 1994. Casini, con tutti noi, ha compiuto una scelta coraggiosa contro “l’armata berlusconiana”. Sappiamo di avere una strada in salita, ma ritorneremo alla saldatura dei valori umani e avremo delle soddisfazioni. Berlusconi, è sceso in campo a 54 anni di età, è abituato “a cattàri a pìcca e vìnniri assài”, ed è difficile che cambi”.
Era il turno dell’On. Pippo Gianni, Assessore Regionale all’Industria. Iniziava: “Industria, energia, ricerca, ogni anno 20 miliardi di prelievo fiscale. Noi, invece, abbiamo fatto il Piano delle Cave, ho approvato l’incentivo per l’imprenditoria giovanile e femminile, ben otto milioni in più. Domani a Siracusa, ci sarà la più grande industria mondiale per fare i dissalatori. Sono andato in America ed ho detto loro, venite e investite!. Stamattina ho fatto partire il piano per il rigassificatore di Porto Empedocle. Da solo ho affrontato il problema della CESAME per non mandare a casa 140 persone. Ogni anno in Sicilia, raffiniamo il 40% del petrolio nazionale. Lo Stato ci deve ringraziare. Lo stato Italiano è antico, patrigno e carogna”. Infine, la parola passava al Senatore Cuffàro che iniziava: “Noi veniamo da un’esperienza difficile, che poteva essere drammatica, (si riferiva ovviamente alle ultime elezioni). Hanno tentato di bipartizzare il paese. Berlusconi-Veltroni. Il PD ha detto no all’apparentamento coi partiti di sinistra che poco potevano avere, ma perché hanno detto no ai socialisti? Veltroni ha bisogno di chiudere la pagina coi socialisti, ma dice si a Di Pietro. Il Partito Democratico, però, non è quello che voleva Veltroni, scompare il centro al suo interno. Che fine ha fatto Franceschini? Dall’altro lato, Berlusconi dice no all’UDC ma non è stato fortunato come Veltroni. Berlusconi, adesso si augurava che l’UDC non prendesse il 4% e che sparisse come i partitelli della sinistra, quindi il peggio per l’UDC è passato! Berlusconi sta tentando al che l’UDC si allei con la Sinistra, così l’elettorato non lo seguirebbe. Ma noi, invece dobbiamo rimanere fermi, recuperare l’elettorato, dobbiamo rimanere al centro con la nostra cultura. Così, loro non vinceranno in Puglia, in Basilicata ed in altre regioni d’Italia, forse vinceranno solo al nord”. Poi, Cuffaro, riferendosi alla vecchia Democrazia Cristiana, diceva: “Noi eravamo un partito di potere, avevamo il Presidente della Repubblica, avevamo… avevamo… (e snocciola nomi). "Abbiamo pagato il prezzo della disgregazione. Nel nostro partito ci sarà un’area laica e un’area cattolica, ma è il centro del Paese. Ci vorranno due o tre anni, (e si riferisce alla possibile scalata dell’UDC in Italia). Poi, parla di recessione, Cuffaro, di scuola in fermento, dove “loro” non hanno aggiunto soldi ma anzi li hanno tolti. Parla di pubblico impiego e dello sciopero dell’indomani. Dice: “Dobbiamo stare fermi, al centro! A partire dalle prossime elezioni, (il 7 giugno), lì vedremo i primi risultati. E, ringraziando l’Avvocato Carlo Mastroeni, aggiunge ancora: “Siamo sulla buona strada, l’assessore Gianni pensa alle imprese, sta facendo straordinariamente bene l’assessore di programma e di partito”. FINE!

Così, in una marea di ottimismo centrista, molti presenti si accalcavano a salutarlo Totò, e taluni, probabilmente accorrevano ad abbracciare l’uomo del cannolo. Ci saranno stati cannoli alla ricotta per tutti, dopo? Si, come in quella iperfamosa occasione in cui il “buon” Cuffaro festeggiò la non condanna per mafia, ma “solo” una trascurabile condanna a cinque anni di galera. Peccato che io avessi fretta di andar via, ed abbia mancato di gustare l’unica vera dolcezza di una serata di parole e promesse. Povera Sicilia!
Giovanni BonarRIGO

p.s. Amici, vi prego, fate i vostri commenti!
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venerdì 14 novembre 2008

AMATA TERRA MIA, QUANTU TI VOGGHIU BENI!

Quello che vedete nel ritaglio di giornale del 2002, (l'arbitro della foto), è mio zio Gino Bonarrigo. Vive a due passi da Coventry. Già sarto famoso in Inghilterra nonchè stimato arbitro federale, un paio d'anni fa, durante una delle sue tante visite in Sicilia, venne chiamato alla trasmissione AGORA', (organizzata dall'emittente privata "TELE 90", alla quale io ero presente), a testimoniare (assieme ad altri EMIGRATI CHE C'E' L'HANNO FATTA"), residenti: chi in America, chi in Australia, chi in Germania, i loro orgogliosi trascorsi. Ne è venuta fuori una puntata, all'Amarcord. Quante volte, su questo blog, vi ho annoiati (spero di no) con racconti sulla CRISI e sulla POLITICA italiana inconcludente. Ebbene, la lettera (che potete leggere sotto) mi offre l'occasione per ricordare quella puntata di AGORA'. Cinquant'anni fa... la gente scappava con una valigia (spesso vuota), alla ricerca di fortuna. Quegli emigrati, tornando nella loro cara Sicilia in estate, pur vedendo tanti palazzi nuovi, lungomari che un tempo non esistevano e... il medesimo splendente sole, non possono che disperarsi prendendo atto di una arretratezza tuttora persistente.
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CARO NIPOTE
Desidero che tu sappia che mi ha fatto tanto piacere il tuo BLOG sei un bravo giornalista indipendente. I tuoi articoli, sono intelligenti, e molto chiari adesso fai parte (del popolo anche,) quindi avrai complimenti e pultroppo anche cridiche, che fanno parte di questo lavoro MA" LE CRITICHE SONO POCHE IN PROPORZIONE POICHE" in maggioranza vengono fatte da gente gelosa ,LA" POPOLARITA" A LA SUA GRANDEZZA E RICONOSCENZA.IL caso BERLUSCONI ....sono daccordo con te", ( come pure la gente non ce la fa a vivere) insomma ai toccato un po "tutti MA LO HAI FATTO CON INTELLIGENZA. Hai creato questo sito ,io penzo che e stato una delle cose piu "belle che" ai fatto (fra le cose belle) INTERNET puo dare tante opportunita per come tu stai cercando di fare. DOMENICA sera o parlato con mia sorella Adele (mia zia, che vive in Florida. ndr) ,e mi ha detto che lei e suo marito alberto hanno guardato, letto il tuo blog della tua webb , tua zia Adele era contenta di aver letto tutte le notizie locali e regionali ecc ecc....LA" Techinologia non a frontiere ......................ok?

Desidero suggerirti una cosa ,e cioe" perche non detichi una pagina ove inviti tutti i tuoi lettori a commentare e chiedere a te una tua risposta INSOMMA L"ANGOLO DETICATO AI LETTORI

SALUTI E ABBRACCI A TUTTI VOI TUO ZIO GINO E CAROL
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Il desiderio di mio zio è presto accolto, anzi:
L'INTERO BLOG E' A VOSTRA DISPOSIZIONE, per domande, commenti, suggerimenti, segnalazioni di disservizi, ecc.
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mercoledì 12 novembre 2008

Il “respiro” della Natura

Sempre tu pura, viva e forte fosti,
sora Natura;

Tu sola onesta, semplice e verace,
come ieri, oggi emani pace;

Di verde dipinta, Ti creò l’Arte divina,
fulgidi di sole i tuoi colori,
bruciano di amore ogni mattina;

Oh! San Martino, che ci regali
un giorno estivo in questo bigio inverno,
ringrazia Tu per noi Iddio in eterno!

Sora Natura, Tu sola semplice e verace,
come ieri, ad ogni essere dai Pace.

Giovanni BonarRIGO
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lunedì 10 novembre 2008

Un nuovo Natale siciliano, risparmieremo oppure no?















Cari lettori del Blog, vi dirò... scrivere (soprattutto su "IL GRIDO") mi piace! In effetti i miei non sono "gridi" come dovrebbero, ma RIFLESSIONI. Oggi metterò il dito nella piaga del calo dei consumi e della crisi della famiglia italiana in genere. Pare che ogni famiglia normalmente spenda (in media) 466 Euro al mese... solo per mangiare. Sempre più italiani si affidano agli Hard Discount per la spesa, e ultima tendenza sarebbe addirittura di rifornirsi direttamente presso le aziende agricole per frutta, verdura, insaccati, confetture ecc. Ci dobbiamo vestire, come fare? Siamo sempre di più quelli che aspettiamo gli sconti di fine stagione. Lei ti dice: Caro, usciamo questa sera? Non mi va proprio di cucinare! e tu: dobbiamo risparmiare, amore! Pranzare fuori, con gli amici, farlo spesso è diventato un lusso per molta gente comune. Ci siamo ridotti ad una piazza al sabato sera e una passeggiata a gurdare vetrine senza comprare nulla. Dalle statistiche, anche il cinema ha fatto qualche passettino indietro, ma ad allarmare gli italiani è un + 18% di PIGNORAMENTI. Ebbene, c'è gente che non ce la fa a pagare e le vengono pignorati i beni mobili e perfino immobili. Avere un conticino in banca serve quasi esclusivamente ad attingervi (fino ad esaurimento della cifra), nei momenti in cui lo stipendio non basta.
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Intanto il Natale è ormai alle porte! Maggiormente per coloro che ci tengono a non fare cattiva figura, essere considerati dei "pezzenti" per non aver potuto fare un regalo "buono", sarà come morire per la vergogna. Ma si può accendere una finanziaria anche per comprare un oggetto come un computer, una Play Station o un telefonino dell'ultima generazione? E' un bel dilemma! Sti poveri ragazzi, senza scarpe della Nike, senza quello zainetto che tanto va di moda... non si sentiranno complessati di fronte ai loro compagnetti a scuola? Ma, forse, noi viviamo una crisi che in effetti non lo è. Non è così grave, neanche adesso che le banche americane Lehman Brothers hanno mandato i dipendanti (scatole in mano) a casa. C'è' crisi in tutta Europa! Certo, i nuovi poveri di oggi (spesso ignorati) aumentano, eppure... per fronteggiare veramente la crisi, dovremmo essere disposti a fare poco meno di quanto hanno fatto i nonni di questi ragazzotti moderni. Pensate, quando mio padre aveva otto anni la seconda guerra mondiale era appena terminata. Niente scarpe, si camminava a piedi nudi o "chi baccuzzi", pezzi di copertone arrotolati attorno ai piedi e legati con il fil di ferro. Non si buttava via niente allora, si passavano gli indumenti di padre in figlio, di fratello in fratello. Si mangiava quando ce n'era... e non sempre c'era cibo da mangiare. Anche allora arrivava Natale. Anche quelli erano figli di Dio, PANSIAMOCI QUALCHE VOLTA!
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Voglio ringraziare quanti seguono da tempo e stanno leggendo i miei tre blog. (VEDI2), (VEDI3). Da Sant'Agata li Battiati, da Milano, da Catania, da San Giovanni a Punta, da Palermo, da Roma, da Messina e paesi, da Zurigo ecc. ecc. ecc. Grazie per i vostri messaggi e spero continuerete a leggermi. Possibilmente, passate parola! Grazie ancora!
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sabato 8 novembre 2008

Barack Obama, disturberà il Mondo dei boss?



Cari lettori del Blog, da Gennaio 2009 il nuovo presidente degli Stati Uniti d'America Barack Obama (mi auguro coadiuvato da una squadra di governo all'altezza del compito), sarà chiamato a risollevare le sorti di una imponente Nazione che è l'USA! Andando subito al sodo, mi viene da chiedermi: se è vero che Bush in otto anni di Potere ha affossato l'economia americana, se è vero che Bush ha sperperato con le guerre in medio oriente colossali somme di denaro, dando al Mondo quella sensazione: USA = ONNIPOTENZA, è anche vero che le guerre (che non sono mai giuste), vengono fatte per accaparrarsi Potere. In questo caso ENERGIA = DENARO = ALTRO POTERE. Quindi, anche ad uno come me, che esamina i fatti in modo molto "leggero" e poco approfondito, non sfugge il fatto che Bush non sarà stato l'unico cervello pensante, sebbene il Presidente USA abbia poteri ben superiori rispetto (ad esempio) al presidente della Repubblica italiano "Napolitano". Quindi, Bush potrebbe essere stato un elemento pilotato all'nterno di un GIOCO DI POTERE che ha fatto comodo a qualcuno in America. Certo non ha fatto l'interesse del popolo americano che lavorava per un pezzo di pane, ma: le fabbriche di armi, di missili, di testate intelligenti; i boss del petrolio, e chissà quanta altra brava gente... saranno stati ben contenti di avere J.W.B. al potere per ben otto anni.
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Adesso, Obama cambierà molte cose. Deve cambiare le cose, per il bene della buona gente americana! Ma, ATTENZIONE, cambiando sovvertirà inevitabilmente delicati equilibri di potere. In soldoni: "romperà le scatole a diversi Capoccia". La guerra ha arricchito questi maledetti "boss" e a loro va bene che continui. Inoltre, l'America che un tempo sembrava inattaccabile, oggi deve fare i conti con nuove forze, nuove Potenze Emergenti. Per fortuna, Obama è uomo moderno e scaltro... è saprà studiare ogni mossa con precisione chirurgica.
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Infine, voglio dedicare due righe alla stupida polemica (sulla parola "abbronzato" detta da Silvio Berlusconi su Obama), scatenata non solo dalla Sinistra di Veltroni in Italia, ma dai giornalisti in tutto il Mondo. Intanto Obama è mulatto e non "nero" e se anche lo fosse... da gennaio sarà lui ad occupare quella Casa Bianca (che pur fu costrita da schiavi neri) e non qualche altro. Io, personalmente so che il mondo oggi, non si suddivide in neri e bianchi, ma aimè, in ricchi e poveri. Lewis Hamilton è fresco Campione in F1, Obama riscuote la fiducia di gran parte del popolo USA. Quindi, sebbene Silviuccio a me non piaccia per niente, non mi sembra che abbia voluto offendere o solo ironizzare sul Presidente Nero USA. Semmai, Berlusconi, dal basso della sua sicurezza da leader d'Italia, avrà ben sottovalutato che Obama non è certo il vecchio Bush e, (conscio che adesso dovrà confrontarsi con un esponente della sinistra americana), la sua simpatia deve sapersela guadagnare con una grande modestia e totale rispetto.
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giovedì 6 novembre 2008

Furci, le catechiste e Bonvegna mi scrivono... questo!











Cari lettori del Blog, (le date le leggete voi stessi), le lettere sono già state pubblicate nei commenti del post (LEGGI). Si tratta delle catechiste della parrocchia di Padre Salvatore Sinitò e del Professor Domenico Bonvegna. Io, per essere certo che chi fosse interessato al "tema" possa leggerne facilmente il contenuto... le ho (ri)pubblicate "in pagina" su questo POST. Tante sono state le illazioni dette (e scritte) su padre Salvatore in questi mesi... chissà dettate da chi?
Sul mio video (VEDI) della recente bendizione dell'Oasi S. Antonio, vi è possibile ascoltare quanto (invece), anche il Sindaco di Furci ha detto di Sinitò, alla presenza di Mons. Calogero La Piana.


L’avventura della nostra chiamata

Noi catechiste della parrocchia sentiamo la necessità di fare sentire con forza la nostra voce. Dopo la “bolla mediatica” dei 15 euro montata ad arte, che si è sgonfiata subito, visto che i genitori si sono resi conto che la cifra non era poi così esosa , chiedendo anche scusa al parroco, abbiamo iniziato l’anno catechistico domenica 19 u.s. con una grande partecipazione di bambini, ragazzi e famiglie. La chiesa era gremita e tutti hanno partecipato alla Celebrazione Eucaristica, durante la quale noi catechiste ci siamo impegnate ad accompagnare i ragazzi nel loro cammino di formazione cristiana. Se la comunità fosse davvero divisa come qualcuno afferma, sicuramente la chiesa non sarebbe stata così piena e noi catechiste non avremmo avuto una così grande e affettuosa collaborazione da parte delle famiglie. Facciamo inoltre presente che la nostra parrocchia da sempre è stata vicina ai ragazzi, per i quali noi catechiste ci siamo sempre attivate. Inviamo la presente al suo sito perché abbiamo l’esigenza di fare sapere immediatamente che la nostra comunità è stata sempre in piena sintonia col suo parroco e se qualcuno si è allontanato distaccandosi, è stato per mania di protagonismo. Chi ha deciso di seguire Cristo lo deve fare sempre e comunque testimoniando ciò in cui crede con fermezza, soprattutto quando le acque diventano tempestose. Confidando che lei contrariamente ad altri siti pubblicherà senz’altro subito questa lettera, la salutiamo affettuosamente ringraziandola. Furci Siculo,30 ottobre 2008La responsabile Maria Rita Prestipino e le catechiste
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L’AGGRESSIONE MEDIATICA CONTRO PADRE SALVATORE.

La polemica pretestuosa, messa in campo dal curatore di un noto sito internet sul probabile e favoloso “arricchimento” di padre Salvatore Sinitò, reo di chiedere ai genitori 15 euro per il libretto del catechismo dei bambini, è sicuramente ben piccola cosa fra i tantissimi e gravi problemi che esistono nel mondo; ma proprio per ciò essa mostra intanto il ridicolo di cui tale sito forse non si rende conto e, poi, il suo malanimo e forse pure la malafede in quanto è rivolta contro la Chiesa di Furci alla quale egli dovrebbe volere un po’ di bene visto che è frequentata a quanto pare anche dai suoi figli.
Non vorremmo dire che costui faccia della “persecuzione” perché usando tale vocabolo forse gli si darebbe soverchia importanza soprattutto se si guardano i luoghi nel mondo dove la Chiesa – nell’indifferenza totale dei media – viene in questi tempi massacrata davvero nelle persone dei suoi preti, delle suore e dei semplici fedeli; ciò che, del resto, è in linea con le parole di Gesù: “il mondo vi odia” e “hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi”.
Qui, considerando il caso del curatore del sito, è probabile che a queste veloci riflessioni, si debba aggiungere una sua non conoscenza dei fatti o, se si vuole, ignoranza colpevole. Primo, perché con quella somma il prete non si arricchisce ma cerca di ridistribuirla per le varie necessità; secondo, perché chiunque sa che per emettere anche uno starnuto oggi occorre sborsare quattrini e non vedo come questa regola non debba valere anche per le parrocchie che, com’è noto, non campano d’aria e sono sottoposte, pur’esse, alla legge del vile denaro; terzo, risulta a tutti che il parroco dia regolarmente dettagliato e preciso resoconto ai fedeli di entrate e uscite come è giusto che avvenga.
A questo punto non resta che pensare alla malafede, al malanimo e all’ignoranza di cui si diceva, mescolati – però – ad un ideologismo di 4ª fiata che il “nostro” probabilmente beve a grandi sorsate da giornali come “Repubblica” e poi sfoggia nei suoi “interventi”. Tale polemica appare ancor più pietosa ove si guardi la realtà della plaga di e intorno alla Riviera Jonica afflitta da becero immobilismo e dove chi fa qualcosa di utile per l’anima e per il corpo delle persone sono le Parrocchie e la buona volontà di qualche prete come padre Salvatore.
E poi se crediamo veramente nel grande bene che una parrocchia offre non possiamo pensare che la stessa viva senza il nostro sostegno che deve essere anche economico. Sembrano, pertanto, fuori luogo e indecorose le critiche, le menzogne e le aggressioni contro di lui che, fra tante difficoltà, fa del suo meglio per portare la parola di Dio in un mondo neopagano e indifferente come quello che ci circonda. È il colmo che l’ostilità preconcetta gli debba provenire proprio da chi si dice “cristiano” e magari frequenta la Parrocchia!
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Novembre 2008
Festa di Tutti i Santi. DOMENICO BONVEGNA
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mercoledì 5 novembre 2008

E' Barack Obama, il primo Presidente afroamericano alla Casa Bianca.














Cari lettori del Blog, oggi Vi parlerò dell'elezione del nuovo Presidente U.S.A. VOLA IL DOLLARO. Il Papa ha dichiarato: "Dio lo illumini". Il senatore (democratico) dell'Illinois, Barak Obama, alla fine ha stravinto contro un solido e combattivo Jhon McCain (repubblicano). Dopo ben otto anni di governo Bush, gli Stati Uniti d'America volevano cambiare? Di sicuro, l'Afroamericano di lusso Obama, possiede un carisma unanimemente riconosciuto. E' stata una battaglia a suon di comizi, spot televisivi, "Saturday night live" e perfino cartoni amimati in cui Obama ha speso (si dice), la cifra stratosferica di 650miloni di dollari. Oltre dieci volte il suo immediato competitore McCain, e più di quanto abbiano speso gli ultimi due presidenti USA messi insieme. Nell'ultima settimana, solo nello stato della Virginia, Obama avrebbe speso la bella cifra di 2milioni di dollari, contro i 500mila di McCain. Le 750 sedi aperte dal democratico Obama nei 51 stati americani, (stati nei quali si sono disputate altrettante battaglie differenti), stanno a testimoniare l'immenso impegno da lui profuso.

In Italia, ieri notte in TV, un famoso giornalista ha dichiarato: "fra un troppo giovane e un troppo vecchio, meglio un troppo giovane". In effetti, i 47 anni di Barak contro i 72 di McCain, non mi sembrano certo il principale motivo di questo plebiscito. Considerando che l'affluenza alle urne è stata da record: il 65% degli aventi diriitto si è recato a votare, (gente che è stata in fila anche per tre ore), la più grande affluenza dal dopoguerra, considerando la "CATASTROFE FINANZIARIA" in cui l'America è caduta, considerando la galoppante disoccupazione USA di questi ultimi tempi, sebrerebbe proprio che gli americani volessero "cambiare"!

Voglio aprire una parentesi sul fattore "colore della pelle". Barack Obama, (nato alle Awaii nel 1961 da padre nero e madre bianca), oggi 44° Presidente degli Stati Uniti d'America, è anche il primo Presidente "nero". Ebbene, quell'America che ricorda le battaglie di Martin Luhter King per la parità dei diritti del popolo di colore, (famosi furono i boicottaggi degli autobus dei bianchi), quell'America che si è consumata in una guerra civile fra Nordisti (contro la schiavitù nera), e Sudisti (pro schiavitù) alla fine vinta dal Nord, ieri ha scritto una pagina importantissima nella storia del nostro pianeta.

Adesso, che gli USA non sono più l'unica superpotenza mondiale, adesso che il mondo globalizzato deve fare i conti con la Cina e con i Paesi dell'Est, bisogna che Obama riveda molte di quelle "scelte strategiche" che hanno affossato, (oltre a quella americana), anche l'economia europea. Torneranno i nostri soldati dalla guerra in Irak? Sarà chiusa la base di Guantanamo a Cuba? Il vice di Obama Joe Byden, (conosciuto come esperto della politica estera), saprà dare i giusti consigli al neo Presidete USA? Il mondo vuole Pace, il Terzo mondo... vuole cibo e acqua. Obama, a te il compito!
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lunedì 3 novembre 2008

GP del Brasile, Interlagos (18°/2008)











F1 e non solo... vista da BonarRIGO
Finale da film-suspance!
Massa, Vittoria amara nonostante la Ferrari Mondiale.
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Interlagos, 4309 m / 71 giri. Ultimo GP 2007. Negli anni in cui Rubens Barrichello pilotò per la "Rossa" di Maranello, il suo sogno fu di vincere nel GP di casa. Massa, l'altro brasiliano, (-ricordiamolo- quì vinse due anni fa e giunse secondo l'anno scorso coprendo le spalle ad un fortunato Raikkonen CAMPIONE DEL MONDO). Cosa dire di questo circuito? Due i rettilinei e 13 curve, (di cui 4 a destra e 9 a sinistra). Tracciato non troppo impegnativo per i freni, poichè non presenta violente "staccate". Costruito su una zona lacustre, è stato caratterizzato fino all'anno scorso, (quest'anno l'intero manto d'asfalto è stato rifatto), da parecchie cunette e dossi. Il record di Pole a Interlagos, (sei), appartiene al grande Ayrton Senna. La GARA dell'ANNO SCORSO: La pole fu di Massa, che sul circuito di casa si gasa parecchio. Fu incredibile il modo in cui una McLaren (con ambedue i suoi piloti in corsa per il titolo e sette punti di vantaggio sull'unico contendente ferrarista, come quest'anno), sia riscita a buttare via il mondiale Piloti, perdendolo per un punto.
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QUALIFICHE: Anche quest'anno, Massa in Pole a Interlagos: Il week end brasiliano, per l'assegnazioone del titolo iridato, era iniziato bene per le Ferrari. Il brasiliano - in corsa per il mondiale - è partito infatti davanti a tutti, dopo aver conquistato una entusiasmante pole position. Accanto a lui, in prima fila, la Toyota di Jarno Trulli. Subito dietro l'altra Rossa di Kimi Raikkonen e quindi la McLaren del leader della classifica, Lewis Hamilton. Massa, sostenuto dal proprio pubblico, ha fermato il cronometro dopo 1"12"368, precedendo il sorprendente abruzzese della Toyota (1'12"737). Più staccato il pilota della McLaren, al quale però bastava arrivare almeno quinto per portarsi a casa quel titolo che l'anno scorso, proprio all'ultima gara, sfumò clamorosamente. Il resto della griglia: quinto partiva Heikki Kovalainen su McLaren; sesto Fernando Alonso su Renault; settimo Sebastian Vettel su Toro Rosso; ottavo Nick Heidfeld su Bmw; nono Sebastian Bourdais su Toro Rosso e decimo Tomo Glock su Toyota.
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LA GARA: Ad un minuto dalla partenza, uno scroscio di pioggia (che smetterà subito), la fa rinviare di dieci minuti. Tutti possono cambiare le gomme e lo fanno. Le Ferrari e le McLaren montano le intermedie.

ALLO START: Partenza regolare e posizioni invariate per i primi, (Hamilton gira largo alla prima curva e si tiene lontano dai guai), ma dietro, avviene una collisione multipla. Coulthard e Piquet (tamponati da una delle due Williams), volano fuori pista, per loro sarà ritiro. Entra la Safety-Car.

2° GIRO: Kubica ne approfitta immediatamente per entrare ai box e montare le slick, (al 3° giro entra Fisichella).
4° GIRO: Riparte il Gran Premio. Massa è primo, Trulli secondo, Raikkonen terzo, Hamilton quarto, Vettel quinto. Alonso (con un magnifico sorpasso su Kovalainen) ora è sesto.
9° GIRO: Molti piloti entrano ai box, (la pista si sta asciugando), intanto in pista... Trulli resiste agli attacchi di Raikkonen.
10° GIRO: Massa entra ai box. Trulli e leader della gara, ma è "Fisico" è il più veloce in quel momento.
11° GIRO: Entrano ai box: Trulli, Raikkonen e Hamilton, mentre in pista, dietro a Massa (leader della corsa), c'è Vettel. Hamilton è solo sesto... dietro a Fisico.
17 GIRO: Hamilton passa Fisichella all'interno. Ora è quinto... (posizione che gli basterebbe mantenere per essere Campione).
21° GIRO: Vettel viaggia incollato al leader Massa. Si teme che possa addirittura insediarne la posizione.
27° GIRO: Vettel entra ai box, ora e Raikkonen secondo.
32° GIRO: Hamilton (ora quarto) fa il giro record della pista, gli risponderà Massa due giri dopo con un nuovo record.
38° GIRO: Massa entra ai box e adesso leader è Fernando Alonso.
40° GIRO: Alonso ai box è segiuto da Hamilton. L'inglese rientra sesto, (tre giri dopo vi entrerà Raikkonen uscendone quarto), ma si porterà presto in quinta posizione. Trascorrono i giri, quasi crollano le speranze "rosse"... solo la pioggia potrebbe scombinare le cose.
59° GIRO: Cade qualche goccia di pioggia. Smette subito, ma... cresce l'ansia.
63° GIRO: Pioviggina di nuovo... nessuno rientra ai box. Due giri dopo Fisico rientra e monta le intermedie e così anche Barrichello e Bourdais.
64° GIRO: Vettel attacca Hamilton (quinto), ma ambedue dovranno rientrare ai box, come Raikkonen ed Alonso... mentre Massa prosegue in pista.
67° GIRO: Anche Massa fa il suo pit-stop (monta le intermedie), rientrando ancora leader del GP. Hamilton è ancora quinto ma Vettel incalza. Tensione in McLaren.
69° GIRO: (due soli giri dalla fine), INCREDIBILEEE! Vettel passa Hamilton sotto la pioggia battente... esplode la torcida... salto anche io dalla poltrona. Ai box Ferrari il padre di Felipe già esulta, mentre l'inglese della McLaren sembra non potere nulla contro la sorte.

ULTIMO GIRO: (SEMBRA UN FILM), Tutti in piedi per acclamare Felipe Massa Campione del Mondo 2008... quando, una Toyota (quella di Glock, che era rimasta in pista con le slick), improvvisamente viene risucchiata prima da Vettel... poi, a cinquecento metri dal traguardo... anche da Hamilton. Lewis è quinto! Quel 5° posto che gli bastava. Quel maledetto quinto posto che sembra essergli stato regalato da una regia occulta più che dalla sorte. Si gela il volto del Massa padre ai box, mentre il pur vittorioso Felipe scoppia in lacrime.

SUL PODIO: "Felipe ha fatto il massimo, ma non è bastato". Vincere davanti alla sua gente e... perdere (per un solo maledetto punto) il Titolo Piloti, dopo aver disputato una battaglia lunga un'intera stagione, sarebbe una beffa troppo grande per chiunque. Eccolo sul podio Felipe, a dedicare ai suoi tifosi il suo cuore, che indica con la mano. Con lui Alonso secondo, e il compagno Raikkonen, ormai ex Campione del Mondo.

La Ferrari incassa la sconfitta nel "Piloti" con profonda amarezza. Conscia di aver commesso qualche errore di troppo durante la stagione, si consola con il 16° Titolo Costruttori. Il trentesimo Mondiale della "Rossa di Maranello", che pur... sa di poco. Mentre, Lewis Hamilton (a 23 anni, nove mesi e sedici giorni), è il più giovane Campione del Mondo di tutti i tempi in F1. Il primo pilota di colore.
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GUARDA la GALLERIA FOTOGRAFICA DEL MONDIALE F1:
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LE POSIZIONI a punti:
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1) Massa (Ferrari) in 1h 34' 11" 435
2) Alonso (Renault) a 13" 298
3) Raikkonen (Ferrari) a 16" 235
4) Vettel (ToroRosso-Ferrari) a 38" 011
5) Hamilton (McLaren-Mercedes) a 38" 907
6) Glock (Toyota) a 44" 368
7) Kovalainen (McLaren Mercedes) a 55" 074
8) Trulli (Toyota) a 1' 08" 463
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MONDIALE PILOTI: (Finale)
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1) Hamilton (GB) 98 (Campione del Mondo)
2) Massa (BRA) 97
3) Raikkonen (FIN) 75 (2 vittorie)
4) Kubica (POL) 75 (1 vittoria)
5) Alonso (SPA) 61
6) Heidfeld (GER) 60
7) Kovalainen (FIN) 53
8) Vettel (GER) 35
9) Trulli (ITA) 31
10) Glock (GER) 25
11) Webber (AUS) 21
12) Piquet (BRA) 19
13 Rosberg (GER) 17
14) Barrichello (BRA) 11
15) Nakajima (GIA) 9
16) Coulthard (GB) 8
17) Bourdais (FRA) 4
18) Button (GB) 3
19) Fisichella (ITA) 0
20) Sutil (GER) 0
21) Sato (GIA) 0
22) Davidson (GB) 0
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MONDIALE COSTRUTTORI:
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1. Ferrari 172 (Campione del Mondo Costruttori)
2. McLaren-Mercedes 151
3. BMW 135
4. Renault 80
5. Toyota 56
6. Toro Rosso-Ferrari 39
7. Red Bull/Reanault 29
8. Williams/Toyota 26
9. Honda 14
10. Force India-Ferrari 0
11. Super Aguri-Honda 0 (si è ritirato dal Mondiale).
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ARRIVEDERCI al prossimo anno, Amici ferraristi. Per una nuova e più entusiasmante stagione di F1, che inizierà il 29-03-2009. Come sempre... (ma questa volta sul mio nuovo Blog BonarRIGOMOTORI ), durante l'inverno vi comunicherò gli sviluppi di team, macchine e piloti.
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AUSTRALIA 2008........MALESIA 2008
BAHRAIN 2008...............SPAGNA 2008
TURCHIA 2008............MONACO 2008
CANADA 2008..............FRANCIA 2008
GRAN BRETAGNA 2008....GERMANIA 2008
UNGHERIA 2008........... EUROPA 2008
BELGIO 2008......... ITALIA 2008
SINGAPORE 2008..... GIAPPONE 2008
CINA 2008 ..... BRASILE 2008
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domenica 2 novembre 2008

Il giorno dei Defunti, nel cuore dei loro Cari.


Cari lettori del Blog, oggi è il giorno in cui tutti commemoriamo i nostri Cari defunti. Un giorno di tristezza e di Fede al tempo stesso. Un giorno di ricordi. Ricordi belli, (o meno), di chi ci è stato accanto, di chi ci ha fatto del bene oppure no. Infatti, il due di Novembre, non è solo il giorno dei crisantemi e delle piccole lampadine da ammassare in grandi quantità su quelle lapidi con foto a noi care, ma un evento di profonda Spiritualità e Riflessione. Un giorno molto importante. La commemorazione dei nostri cari defunti, che porta in se nella lacrima di commozione e nell’affetto, i ricordi e quel legame spesso forte, che ancora unisce (anche dopo decenni da quella scomparsa), chi recita una preghiera davanti a quella fredda lapide… a chi fù e non è più fra noi. Che sia stato un anziano nonno o una parente di mezza età o ancora un ragazzo che conoscevamo appena, trovarsi lì, davanti a quella foto provoca spesso un’emozione forte e (in qualche caso), una constatazione della nullità umana. Il groppo alla gola o il momento di saggezza improvvisa protesa verso una vita superiore, può venire a chiunque mentre sistema accuratamente i crisantemi come dono e gesto di eterno amore.
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Chi erano i nostri cari? cosa ci hanno “regalato” con la loro esperienza, con i loro discorsi e racconti di nonni noiosi, di amici dal fare scontato e ovvio, di uomini semplici e (apparentemente) insignificanti, o (invece), misteriosamente complessi? Chi siamo noi? Cosa siamo che loro già non furono? Cosa abbiamo dentro che fu anche di loro? C’è sempre un filo sottile che lega quella vita terrena di un’epoca remota o recente ma comunque finita, alla nostra vita moderna e comunque mai tanto moderna da poter fare a meno di tutto il bagaglio di saperi ed esperienza che biblioteche intere non potrebbero contenere? No! Purtroppo, non sempre c’è quel sentimento potente, ed è un grosso peccato che non ci sia ovunque, è un peccato che ogni giorno non ricordiamo (se non lo facciamo) i nostri defunti nelle nostre preghiere. “U jonnu di motti”, è il giorno in cui i cosiddetti “vivi” si incontrano in cimitero, in chiesa, o dal fioraio o da qualunque altra parte… e sanno che esso è un giorno importante, unico, da non mai dimenticare!
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Se anche il due di Novembre fosse “inghiottito” dall’usanza fredda e dalla routine, tutto quanto gia detto sopra non avrebbe più senso. Quindi, saremmo già morti da vivi!
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