Il GRIDO (Il Blog su Roccalumera e... non solo)

venerdì 31 gennaio 2014

L'ASSOCIAZIONE PER LA DIFESA DEll'AMBIENTE CRITICA MOLTI ARTICOLI DELLA FINANZIARIA

L’ “A.D.A.S.C.” – Associazione per la Difesa dell’Ambiente e della Salute dei Cittadini critica aspramente l’impugnativa di molti articoli (33 su 48)della finanziaria regionale da parte del Commissario dello Stato per la Regione Siciliana.
Il comportamento del Commissario dello Stato indubbiamente creerà un danno incalcolabile ai siciliani già vittime di una crisi economica provocata anche da una politica miope che si è susseguita negli ultimi anni. E’ inaccettabile che vengano tagliati i fondi all’Arpa Sicilia mettendo seriamente a rischio l’attività di monitoraggio ambientale.
L’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente ha condotto un ottimo lavoro sul nostro territorio e ha fornito alle Istituzioni e a tutti i portatori di interessi collettivi e diffusi importanti risultati sulla qualità del nostro ambiente.
Al posto di dare altri fondi all’Arpa, che lamenta da anni carenza di risorse e personale, il commissario dello stato decide di tagliare i fondi. Tutto va a discapito dei siciliani che, sono vittime anche di un elevato inquinamento ambientale con inevitabili ripercussioni sulla salute pubblica.
Pur consapevoli della grave eredità economica in cui versa la nostra regione siamo certi che si possano trovare risorse per finanziare le attività dell’Arpa Sicilia, indispensabili per il nostro territorio.
I tagli, il Commissario dello Stato dovrebbe applicarli in altri settori (stipendi di dirigenti pubblici strapagati, costi e benefici della classe politica ecc.) nei quali ci sono sprechi, quelli che hanno dissestato la Regione Siciliana. E’ doveroso citare che i tagli previsti dal Commissario dello Stato riguardano anche ciechi, sordomuti, talassemici, scuola, Università, Teatri, musei, minori, disabili, anziani, malati, orfani, riserve naturali, parchi, consorzi di bonifica e associazioni antimafia.
Unica nota positiva del Commissario dello Stato l’impugnativa del comma art. 5 che prevedeva una diminuzione del 7% delle royalties ai petrolieri.
Riteniamo che il Governo Centrale deve assolutamente intervenire per porre fine a questo massacro sociale.
Infine invitiamo il Governo Regionale ad applicare interamente lo Statuto Siciliano e di ripristinare l’Alta Corte.

domenica 26 gennaio 2014

ROCCALUMERA. ANCORA CARO-TARES IN CONSIGLIO: IGNORATO DAGLI ARGIROFFIANI

ROCCALUMERA: Sulla TARES ancora un no della maggioranza alle esigenze dei cittadini con annesso show “fuori regolamento”. La minoranza aveva chiesto di spostare la terza e la quarta rata della TARES, la tassa sui rifiuti, aprendo un tavolo di confronto con l'ATO per giungere ad una quantificazione chiara, oggettiva e convincente del costo del servizio.
Durante il dibattito è emerso che la TARES è stata quantificata in base ad un preventivo della società d'ambito predisposto nell'aprile del 2013, mentre nel mese di maggio sono state attivate le borse lavoro, con cui il servizio di spazzamento delle strade è stato curato dal Comune che ha speso solo 30.000,00 circa sino alla fine dell'anno, ma il piano finanziario della TARES prevede di pagare 360.000,00 euro per lo spazzamento ed il lavaggio strade che non risulta se, quando e per quante volte è stato fatto.
Ad un certo punto il Presidente, inspiegabilmente sorridente – al limite dell’offesa nei confronti dei problemi dei cittadini - passa la parola ad un consigliere di maggioranza, che fa calare il sipario sulla TARES ed inizia una lunga digressione su debiti, tagli alla spesa, telefonini, proiezioni, indennità di carica e attacchi personali chiaramente non attinenti all’argomento da trattare: tutto e il contrario di tutto, con un'unica eccezione la TARES, l'argomento all'ordine del giorno, nonostante un'ora tutta a disposizione.
Il Presidente continua a calpestare il regolamento: 5 minuti alla minoranza per trattare il bilancio di previsione, un'ora alla maggioranza per sviare l'attenzione dalla TARES e da quello che si può e si deve cercare di fare per mitigarne gli effetti sulle tasche dei cittadini. L’ennesima violazione del regolamento per il funzionamento del consiglio comunale (articolo 28 comma 3 e art. 29 comma 2 e 3). Dopo l’inusitato “show”, il Presidente ha la sfacciataggine di vestire i panni del moderatore ed invita il consigliere Corrini a non ribattere per evitare inutili polemiche: come mai non ha posto l’invito prima al suo “attuale compagno di viaggio”? Giudicate Voi! Ma vi è di più: dichiara di condividere, a parole, la richiesta della minoranza ma, nei fatti, subito dopo, in maniera del tutto inspiegabile, chiede che la mozione venga ritirata: questo è il massimo dell’ipocrisia politica! Una sola cosa è chiara, le proposte della minoranza, anche condivisibili, non solo non devono essere votate ma non vanno nemmeno discusse infrangendo tutte le regole democratiche.
A Roccalumera con l’attuale Amministrazione vige “La loro nuova regola”: NOI ABBIAMO VINTO LE ELEZIONI E FACCIAMO QUELLO CHE VOGLIAMO mentre gli altri devono stare in “religioso silenzio” e, per di più, devono PAGARE “TUTTO E SUBITO” SENZA DIRITTO DI CONFRONTO E DI CAPIRE. Questo comportamento merita un solo commento politico: “VERGOGNA: CONTINUATE A CALPESTARE LE REGOLE BASILARI ED ELEMENTARI DELLA DEMOCRAZIA NONCURANTI DELLE ESIGENZE DEI CITTADINI!”
25/01/2014
I Consiglieri Comunali di Minoranza Rita Corrini Maria Grazia Saccà Antonella Totaro Giuseppe Melita Mauro Sparacino


Roccalumera - Argiroffi risponde ai Consiglieri di Minoranza. COMUNICATO STAMPA del 25 Gennaio 2014

Egregio direttore ancora una volta devo un chiarimento ai miei concittadini e a chi legge. In un comunicato diffuso in data odierna, la minoranza sostiene che, malgrado essa avesse richiesto lo spostamento della terza e quarta rata della Tares, ha avuto una risposta negativa in dispregio delle aspettative dei cittadini e dei minimi principi di democrazia. Innanzitutto ci tengo a dire che la proposta della minoranza non è stata accettata per ragioni di natura tecnica, per come ha spiegato il Capo Area Finanziaria, dott. Luciano Scala, il quale ha detto in Consiglio Comunale che nessuna modifica fosse possibile all’impianto del bilancio di previsione 2013, pena lo squilibrio contabile ed il disavanzo negativo. Sicché, nessun atteggiamento di prevaricazione ha pervaso i Consiglieri di Maggioranza nel respingere la richiesta della Minoranza, bensì un alto senso di responsabilità, in ossequio alle indicazioni tecniche provenienti dal Ragioniere Capo del Comune ed alla delega ricevuta dagli elettori.
Quanto poi agli insulti che ci vengono rivolti ed al commento “vergogna continuate a calpestare le regole basilari della democrazia” li rispedisco al mittente. In più, condivido in pieno l’azione del Presidente del Consiglio, Arch. Garufi, in quanto essa è stata ineccepibile, avendo egli dato voce a tutti i presenti in aula, sia tecnici che politici. Suggerisco, infine, ai consiglieri di minoranza, essendo essi una propaggine della passata amministrazione, di tenere un profilo basso ed, anziché attaccare la maggioranza, fare una qualche ammissione di colpa sui guasti arrecati a Roccalumera. Riscontro invece da parte loro, anziché atteggiamenti di ravvedimento, toni aggressivi e fuori luogo, probabilmente dovuti alla sconfitta elettorale ed alla paura di essere dimenticati, unitamente al loro leader. Circa quest’ultimo, noto che egli è in preda al più totale delirio, per la perdita di credibilità alla sua persona, dallo stesso avvertita. Chiedo venia per lui e per quelli che ancora lo ascoltano.
Cordialmente. Gaetano Argiroffi


ARTICOLI CORRELATI:

...IL COMMENTO: Più che rispondere alla manifestazione di piazza "protesTARES" dello scorso venerdì 17 gennaio, od alla conferenza stampa che la aveva preceduta del 23-12-2013, (definite dal Consigliere Cosimo Cacciola "inutili polemiche"), la compagine argiroffiana ha, una volta di più, ritenuto di poter giustificare la "CURA ARGIROFFI"  elencando ancor più dettagliatamente i tagli (effettivamente, ndr) operati dall'attuale amministrazione, mirando nel contempo a ridicolizzare e dunque punire quanto fatto dalla precedente. Sta di fatto che, mentre in altri Comuni limitrofi e non solo, oltre ai tagli alle spese comunali, (vedi Santa Teresa di Riva), ed alla rinuncia dell'indennità di carica di Sindaco e Giunta, (vedi Santa Teresa di Riva), vengono posticipati i pagamenti della TARES (vedi Furci e Santa Teresa di Riva), e si trovano soluzioni anche per chi NON può pagare le tasse, (vedi ancora Santa Teresa di Riva), a Roccalumera, possiamo già supporre che in futuro nulla di quanto sarà proposto in civico consesso o dalla piazza sarà accolto, poichè: "proveniente da ex sconfitti alle precedenti elezioni che meritano di essere puniti per il loro pessimo operato, nonchè di essere dimenticati da tutti". Amen.

venerdì 24 gennaio 2014

NON TI VEDO, NON TI SENTO E NON TI ASCOLTO

Permettetemi una riflessione sull'attuale situazione in cui versano le tasche della maggior parte dei roccalumeresi, sulla TARES e sul "dialogo tra sordi" o se preferite sul muro contro muro" maggioranza-minoranza consiliare.

Ogni volta che Rita Grazia Corrini e gli altri della minoranza presentano una mozione chiedendo DEMOCRATICAMENTE di ridiscutere quantomeno la dilazione delle rate dei pagamenti, parte in quarta il consiglere Cosimo Cacciola e snocciola i tanti (e gravissimi) torti imposti da "METODO MIASI".

A parte il fatto che, se Miasi abbia rimandato taluni (tanti?) pagamenti nella certezza che poi sarebbero stati ereditati dai "poveri cretini" (ma questo lo dico io) che gli sarebbero succeduti, il primo "cretino" (ma questo lo dico io), sarebbe potuto essere proprio Francesco Santisi, ossia una persona sua amica e vicina a lui in ogni situazione (anche rischiosa) in questi anni. Stiamo quindi parlando di cattiveria spietata se non di masochismo. Forse.

Eppoi: il fatto che Argiroffi, pardon Cacciola, continui inoltre a snocciolare i TAGLI operati dalla nuova compagine argiroffiana (ex sperperi di Miasi e Co, tipo telefonini a go go, libro delle rassegne stampa ecc. ecc.), non impedisce che la illuminata e più attenta compagine argiroffiana non possa anche vagliare la bontà o meno delle PROPOSTE DEMOCRATICHE provenienti dalla minoranza attuale.

A mio mesto e personalissimo parere, invece, un passo che sia uno, oltre quanto da loro stessi precedentemente deciso NON SI E' FATTO. SE PROVIENE DA VOI CHE SIETE INFETTI PER AVER TOCCATO LA MANO SACRILEGA DI MIASI, LA PROPOSTA NON PUO' CHE ESSERE RIGETTATA.

Invece no, se anche provenisse da dal vostro peggior nemico, una proposta giusta e condivisa rimane UN TESTO DA ESAMINARE e se necessario ACCOGLIERE.

Inoltre, questo paese oggi pare essere amministrato come se tutto ciò che accade oltre i propri striminziti confini non importasse al nuovo PADRONE di casa. Il problema della TARES, (e vedremo in futuro come si muoveranno relativamente agli altri balzelli), è un problema che ha fatto inca..are i santateresini come i furcesi, gli aliesi come i nizzardi, come i messinesi (per fare due esempi vicini vicini), non sono "fantasticherie".
Se si continuerà di questo passo, credo che: DUBBI NON CE NE SONO PIU'... NE' SPERANZE DI ESSERE ASCOLTATO, PER CHI VIENE RAPPRESENTATO E TUTELATO IN CONSIGLIO COMUNALE (e/o è stato accanto negli anni) AL "PREGIUDICATO" MIASI.

venerdì 17 gennaio 2014

ROCCALUMERA. 17 GENNAIO 2014. protesTARES IN PIAZZA MUNICIPIO

Torno appena adesso, da Piazza Municipio (mi potete vedere nella foto, con la macchina fotografica in mano), dove si è svolta la attesissima protesta pacifica contro lo spropositato importo della TARES. Non si può dire che la piazza fosse vuota, ma dalle premesse ci si sarebbe aspettata molta più gente. C'erano è vero i giornalisti delle varie testate locali, c'era una nutrita rappresentanza di Carabinieri (in primis il Comandante Santo Arcidiacono), c'erano i vigili urbani di Roccalumera, ma come detto, era poca la gente in piazza.

Malumori: qualcuno fra i cittadini ha alzato la voce ma rimanendo nei limiti.

Sono state effettivamente bruciate alcune bollette (originali, allegati e buste comprese), ci sono stati alcuni interventi: ora da parte di un rappresentante della Minoranza (Rita Corrini), ora da parte del Commercialista Francesco Vito, ora da parte del gruppo Volto Nuovo (Walter Marisca e Francesco Puglisi), ma sopra ognuno ha fatto mostra delle proprie idee il discorso del Sindaco Di santa Teresa Cateno De Luca, il quale ha precisato:
"riguardo alla Tares, non posso dirvi di bruciare le bollette, in quanto io sono fra coloro che la hanno applicata, ma vi dico che a fronte di una imposizione fiscale che per alcuni ha rappresentato il raddoppio dell'imposta rispetto alla vecchia TARSU, ma per altri il dimezzamento, noi a Santa Teresa possiamo dire di essere intervenuti tagliando i costi della politica ad esempio limitando le aree e, perfino rinunciando al nostro compenso di amministratori, non so se il sindaco di questo paese e gli altri avranno fatto o meno altrettanto.

Ha continuato poi dicendo: "bruciare queste bollette non serve a nulla, in quasto seguiranno quelle del Monte Paschi Serit e si dovranno pagare, ma comunque, la vostra manifestazione e giusta in quanto richiede delle risposte e per la verità avrebbe meritato la presenza degli amministratori di Roccalumera che non vedo".

Santi Metauro, commerciante, nonchè fra i principali sostenitori della protesta pacifica, è intervenuto (con tanto di megafono), sia all'inizio, sia in occasione della prima bolletta bruciata, sia alla fine per salutare e ringraziare tutti gli intervenuti. Metauro ha chiarito per l'ennesima volta in questi giorni, che la protesta non vuole essere contro Argiroffi nè contro Miasi nè tantomeno contro De Luca od altri politici, la protesta è nata per ribadire un momento di grave disagio per la popolazione che non può pagare e che vuole essere ascoltata.

giovedì 16 gennaio 2014

Modifica FURCI SICULO. OPEN DAY ALL'ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE

FURCI SICULO (Messina) - OPEN DAY Sabato 18 gennaio 2013 ore 9:00-18:00 Anche quest’anno l’Istituto di Istruzione Superiore “S. Pugliatti”, sede associata di Furci Siculo organizza la tradizionale giornata di Orientamento in entrata “Open Day”.
La manifestazione rivolta agli studenti delle ultime classi degli Istituti Comprensivi, alle loro famiglie, costituisce un’opportunità per far conoscere l’Istituto, la sua offerta formativa ed i molteplici servizi a supporto degli studenti. Obiettivo primario è quello di motivare ed orientare gli studenti ad una consapevole scelta , premessa fondamentale per un percorso di studio di successo. L’incontro sarà così strutturato: - Presentazione dell’Offerta Formativa -Visite guidate ai laboratori e ai locali della scuola.

Furci Siculo, 16 gennaio 2014
Il Dirigente Scolastico Prof. Luigi Napoli

Modifica SANTA TERESA DI RIVA. LA MINORANZA: "ECCO COME IL "NOSTRO" SINDACO SPERPERA I NOSTRI SOLDI"

€ 12.000,00 PER L'ACQUISTO DI UNA MACCHINA TRACCIALINEE: ECCO COME IL "NOSTRO" SINDACO SPERPERA I NOSTRI SOLDI!!!
COMUNE DI SANTA TERESA DI RIVA (Messina) - Si tratta di una spesa che poteva essere tranquillamente evitata in quanto l'Unione dei Comuni negli anni scorsi aveva già acquistato due macchine traccialinee da dare in uso, a rotazione, a tutti i comuni.
Tale circostanza era già stata fatta presente dal gruppo di minoranza nel corso della discussione in aula dell'interrogazione relativa alla disastrosa situazione in cui versava la segnaletica stradale sul lungomare allorquando criticammo la scelta operata dalla Giunta di impegnare la somma di € 6.500,00 per l’esecuzione dei relativi lavori. Per tutta risposta, dopo neanche un mese dal nostro “suggerimento”, ecco un’altra delibera di impegno somme di € 13.000,00. Ed ora quella per l’acquisto della macchina traccialinee, altri 12.000 euro.
Complessivamente € 31.500,00 in soli 6 mesi!!! E pensare che sarebbero stati sufficienti poche centinaia di euro per l’acquisto della vernice e qualche ora per la formazione degli operai.
16 Gennaio 2013
Il capogruppo consiliare di "Città Libera" -- Antonio Di Ciuccio

mercoledì 15 gennaio 2014

IN UN MOMENTO COSI', NESSUNO E' AL SICURO

Forse, si possono ritenere al sicuro i politici di Roma, si possono ritenere al sicuro le grandi aziende come il gruppo Fiat (o Crysler che dir si voglia), che ha delocalizzato i propri quartieri generali all'estero stringendo accordi per miliardi di euro, si può sentire al sicuro “cosa nostra”, che nonostante gli arresti importanti di questi anni ed il sequestro di beni importanti, ritrova nuova linfa da una organizzazione capillarmente strutturata. Intanto, fra il popolo, oltre ai singoli professionisti, i bottegai di paese, ai pensionati, i giovani, i meno giovani, i piccoli imprenditori, anche le medie aziende NON sono al sicuro. Eppure, dai ‘palazzi’ di Roma c’è chi parla di “lievi segnali di crescita”, mentre la gente continua a suicidarsi per la disperazione.
UN FULMINE A CIEL (QUASI) SERENO: La Protesta dei Commercialisti di questi ultimi giorni, “Sciopero della fame per un fisco sopportabile e chiaro” costantemente aggiornata nei suoi sviluppi sul social network Facebook, protesta che sta vedendo appunto i commercialisti di ogni parte d’Italia, ed in prima linea il Ragionier Francesco Vito di Roccalumera, darsi la staffetta in uno sciopero della fame che vuole coinvolgere il maggior numero di personalità, smuovendo i media nazionali a fare da cassa di risonanza fino a giungere là dove si vive su altra dimensione, scollati dalla Vera realtà, ossia nei “palazzi” di Roma e delle istituzioni.
Ed eccoci qui in Sicilia: da Messina (dai cortei che gridano davanti ai municipi e nelle strade), a tutti i Comuni passati dalla Tarsu alla TARES. Protesta per una ingiusto e sproporzionato aggravio del carico fiscale, (triplicato se non addirittura quadruplicato per talune categorie), mentre a peggiorare le cose si aggiunge anche la non chiarezza del quando e del quanto pagare, (vedi ad esempio la “mini IMU”), che fanno precipitare nel caos la popolazione, la quale chiede spiegazioni ai propri commercialisti, (ecco uno dei motivi per i quali i commercialisti protestano per un fisco “chiaro” oltre che “sopportabile”).
IL MANIFESTO CHE DENUNCIA: “Noi non ci sTARES”. Circola in questi giorni sul web come per in alcuni locali del paese: il 17 Gennaio, fra due giorni, nella piazza Municipio di Roccalumera, saranno bruciate le bollette della TARSU. Ad alimentare il falò, non saranno solo i bollettini dei paesani ma una sempre nutrita (e furibonda) folla di furcesi, nizzardi, santateresini, ecc. ecc. Promotore della (pacifica) protesta il commerciante Santi Metauro, leader del gruppo “Ricostruiamo Roccalumera”, nonché titolare di un bar nello stesso paese. Ma a partecipare saranno anche i simpatizzanti del movimento “Volto nuovo” di Walter Marisca come, (autonomamente), molti commercianti ed artigiani.
IL SINDACO ARGIROFFI, che appena insediato si è trovato a fronteggiare assieme alla sua compagine una voragine di debiti ereditati dalla precedente amministrazione, (si parla fra i 5 ed i 6 milioni di euro, ma secondo la minoranza sarebbero 2 in meno), e che è intervenuto in tempi brevi operando il risanamento, oggi è sul banco degli imputati. E’ vero che Argiroffi ed i suoi, attingendo ad un un prestito hanno: pagato le ditte (almeno in parte), che attendevano da anni e rischiavano il fallimento, hanno operato dei tagli alle spese interne del Comune, che hanno pagato “integralmente” i debiti pregressi con l’ATO Me4, (una società in fallimento che male aveva svolto il proprio servizio e contro la quale il precedente Sindaco aveva messo in atto un procedimento giudiziario che probabilmente avrebbe fatto risparmiare una cospicua cifra alle casse comunali e quidi ai cittadini), ma hanno anche aumentato le tasse sempre per impedire il default. Fra queste, l’IMU e la TARES appunto. Contestato Argiroffi, (separamente) dalla minoranza in più Consigli comunali, come dal Gruppo “Volto Nuovo” in una trasmissione televisiva locale, sul metodo troppo immediato e non graduale di risanamento, che produrrebbe a consuntivo “numeri” spiacevoli per le casse comunali, come sull’eccessivo suo buonismo nel saldare l’ATO rifiuti, quando un “buon padre di famiglia” avrebbe, se non dimezzato il saldo, almeno contattato al risparmio sull’importo.
Metauro ha sottolineato: "protestiamo, ma “solo” perché “La Tares è troppo cara e non la possiamo pagare”.
Vedremo, come andrà a finire questa faccenda. Se il falò del 17 gennaio prossimo sarà un successo di partecipanti, se vi parteciperà, magari, il Sindaco De Luca (che pur contestato ha affermato aver rinunciato, lui si assieme alla sua giunta, al compenso di amministratore) e, soprattutto se la protesta sortirà i risultati sperati, ossia se otterrà da parte non solo dell’amministrazione roccalumerese quel dialogo atto a trovare soluzioni valide e condivise più confacenti ad un momento di grave crisi che, come detto ha portato allo “Siopero della Fame” i commercialisti di tutta Italia.
15 Gennaio 2013
Giovanni BonarRIGO