Il GRIDO (Il Blog su Roccalumera e... non solo)

venerdì 29 maggio 2009

Roccalumera, S. Antonio in processione. La Piana ha (ri)detto si

Roccalumera - Siamo felici, S. Antonio ritorna ancora in processione, ma per dovere di cronaca, vi voglio accennare alcuni tratti salienti di una strana storia di paese. Tre anni fa, la statua di S. Antonio di Padova, proveniente dalla chiesa intitolata all'omonimo Santo, grazie anche al sollecito di una nutrita raccolta di firme, tornava ad essere portata in processione anche se solo nella via principale del paese. Una funzione sobria, (ripresa anche dalle telecamere di una emittente privata), che - dopo ben quarantatrè anni - per la gioia dei fedeli non solo roccalumeresi - arricchiva il giorno della festa di quello che, nella convinzione popolare avrebbe dovuto essere il Patrono. In realtà, proprio il sindaco Gianni Miasi, prendendo atto che una delibera che affermasse ciò non esisteva ancora, successivamente alla festa, si apprestava a farla sottoscrivere.

Tuttavia, e quì nasce l'inghippo, l'anno successivo - inspiegabilmente - la processione del Patrono S. Antonio di Padova, al contrario degli altri paesi limitrofi, al contrario anche di tutti gli altri Santi delle parrocchie di Roccalumera stessa... non veniva più svolta. Eppure, tale funzione, aveva (lo posso affermare perchè ero presente) rispettato scrupolosamente i canoni imposti dall'Arcivescovo. A differenza ad es. della processione della Madonna della Catena, il cui pellegrinaggio per vie e viuzze trascorre (ancor oggi), fra le cinque e le sei ore, quest'ultima era durata poco più di due. A differenza ad esempio della processione della Madonna del Carmelo (cheppure, nella sua versione "a terra", ultimamente è stata drasticamente ridotta in tragitto e durata), che fa tutte le fermate richieste dai fedeli, quest'ultima, aveva addirittura, udite udite, le poche fermate segnate con delle icx bianche sull'asfalto. E allora? Perchè l'anno dopo... niente. Perchè il rifiuto dell'Arcivescovo Calogero La Piana? Beh! Misteri della mente umana! Una cosa posso aggiungerla io: il parroco Murolo, aveva già avvertito i fedeli, che quella era stata una occasione eccezionale!

Paradossalmente, proprio in questi giorni, dal contenuto della lettera di delibera del medesimo e magnanimo Arcivescovo, si intravvede un sentimento ecclesiastico perlomeno di circospezione. La lettera (che lo stesso parroco don Gaetano Murolo ha letto al termine della messa di Domenica scorsa), mette sull'out out i fedeli, ed intima il rigoroso rispetto di determinati canoni e regole, che, se non dovessero essere rispettati, porterebbe irrimediabilmente il Presule alla cancellazione della funzione per gli anni a venire. Solo alcuni esempi: nulla da eccepire sul punto che impone un vestiario sobrio e non succinto per i partecipanti al corteo, nulla da eccepire anche sulla durata della processione che non dovrà superare le due ore complessive, (!) sorvoliamo anche sul divieto di installare luminarie e di esplodere botti... cosa che (tutti sanno), viene abbondantemente fatta in tutte le feste religiose, mi è balzato immediatamente all'orecchio, il divieto di raccogliere denaro durante il tragitto e (ma forse quì non ho ascoltato bene), e di effettuare fermate. Ma sulle fermate per "baciarici i peti o santu" potrei non aver sentito bene. Insomma, a voler essere un tantino maliziosi, sembra che qualcuno sia andato nottetempo dall'Arcivescovo a comunicare chissà quali intrighi a carico di tale processione o di persone in essa coinvolte, che hanno portato a tale osservazione sotto una (mai vista in precedenza) lente di ingrandimento. Mah! Intanto, godiamoci questa benedetta festa, e magari chissà, se supereremo l'esame e non verremo invece bocciati, l'anno prossimo potremmo - oltre a festeggiare come si deve il nostro Santo Patrono - potremmo anche scoprire interessanti verità, attraverso rivelazioni da perte di qualche gola profonda.

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martedì 26 maggio 2009

SICILIA POLITICA - E’ CRISI NERA.







LOMBARDO “INVENTA” IL 'GOVERNO DEL PRESIDENTE'. REAZIONI A CATENA
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Un governo del presidente con in giunta dei tecnici. Sembra questa la soluzione trovata dal presidente della regione siciliana, Raffaele Lombardo che dopo settimane di contrasti con la sua maggioranza, ha deciso di 'azzerare' la giunta. L’ idea di Lombardo era di varare una Giunta regionale composta da Mpa, Udc, Pd e dai rappresentanti del Pdl vicini al sottosegretario alla Presidenza Gianfranco Micciche'. L'Esecutivo che il Presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, avrebbe proposto, poco prima di annunciare alla stampa l'azzeramento della Giunta, al coordinatore siciliano dell'Udc, Saverio Romano. Secondo indiscrezioni, confermate da ambienti vicini al Pdl, Romano non avrebbe pero' accettato la proposta. Durante la conferenza stampa, alla domanda sul contenuto del colloquio informale tra Romano e lo stesso Lombardo, il Governatore ha dichiarato : "Era un incontro privato e tale restera'. Gli ho solo spiegato quali erano le mie intenzioni. Tutto qui...". Lombardo ha escluso un accordo con il Pd. Già nomi 'precisi' su chi potrebbe entrare, entro 48 ore, nella squadra del nuovo governo Lombardo del quale, certamente, continuerà a fare parte l'assessore alla sanità e Pm in aspettativa, Massimo Russo, ideatore della riforma sanitaria,"la cosa migliore che abbiamo fatto" ha detto i Lombardo. All'assessorato ai beni culturali, retto dall'Udc Antonello Antinoro,potrebbe andare Ludovico Corrao,ed deputato del Pci che era nel governo Milazzo e oggi preside la fondazione Orestiadi di Gibellina. All'industria a Pippo Gianni, dell'Udc,potrebbe subentrare l'ex amministratore delegato della Stm, Pasquale Pistorio, mentre all'assessorato alla presidenza, andrebbe, l'ex presidente dell'Ars, Guido Lo Porto. Della giunta di governo entrerebbero a far parte pure persone 'autonomiste', non direttamente legate all'Mpa ma che hanno a cuore i principi dell'autonomia siciliana. Le reazioni non si fanno attendere : ''La scelta del Presidente Lombardo di azzerare il governo regionale decreta la fine dell'alleanza di centrodestra in Sicilia ed il fallimento politico dell'operato dell'esecutivo dallo stesso guidato''.Lo dice il Segretario regionale del Partito Democratico, Francantonio Genovese.''Da mesi ripetevamo che questa compagine era assolutamente inadeguata a governare con efficienza amministrativa e dignita' istituzionale. Oggi, finalmente, il Presidente Lombardo ne prende atto, sebbene riconnetta la sua decisione ad un non meglio chiarito tentativo di sabotaggio da parte di esponenti della sua maggioranza''.''Non so se in 48 ore si potra' porre rimedio al disastro. La situazione di grave crisi venutasi a determinare suggerisce prudenza e senso di responsabilita' da parte di tutti.Pertanto - conclude Genovese - prima di esprimere qualunque giudizio sul percorso che Lombardo intende ora seguire e' opportuno conoscerne contenuti e scadenze sul piano concreto delle cose da fare, nell'esclusivo interesse dei siciliani''. ''Al governatore Lombardo consiglio di attendere i risultati delle prossime elezioni in quanto puo' esserci una sorpresa che riguarda la Lega Nord''. E' quanto chiede a Raffaele Lombardo, la senatrice della Lega Nord, Angela Maraventano, candidata per il movimento di Bossi alle prossime elezioni europee. Maraventano si dice ''nauseata'' e ''molto preoccupata dall' instabilita' di questo governo regionale''. ''Un consiglio vorrei dare a Lombardo: aspetti a rinnovare la giunta perche' dopo questa tornata elettorale ci potrebbe essere la grande sorpresa di voti e risultati per la Lega Nord. E - spiega Maraventano - un assessore leghista forse potrebbe risolvere in parte i problemi di questa nostra meravigliosa isola''. La decisione del presidente della regione siciliana, Raffaele Lombardo, di sciogliere la giunta e' ''inedita e senza precedenti pone sul tavolo politico elementi complessi ne delicati''. Lo afferma Fabio Granata, Vice Presidente della Commissione Antimafia e parlamentare siciliano.Per questo motivo il Pdl ''deve riunire con urgenza i suo vertici politici a livello regionale, o almeno i coordinatori insieme ai parlamentari poiche' la posta in gioco e' altissima''.Nell'interesse della Sicilia, conclude Granata, ''bisogna creare le condizioni per andare avanti rilanciando l'azione di governo all'insegna della legalita', della competenza e soprattutto con la volonta' di non disperdere l'enorme occasione dei fondi comunitari di ''agenda 2000'' che, nel caso di elezioni anticipiate, andrebbero perduti per intero e sarebbe davvero una tragedia storica per la Sicilia''. ''La coalizione di Lombardo e' ormai implosa, sopraffatta dalle troppe promesse non mantenute, dai troppi interessi affaristici e dall'eccesso di consensi ottenuti pagando, estorcendo e mettondosi sotto la protezione dei boss mafiosi''. Cosi', Leoluca Orlando, portavoce di Italia dei Valori, commentando l'azzeramento della giunta regionale siciliana.'' Di fronte i soliti balletti meschini, come sempre a danno dei siciliani - sottolinea Orlando -, non c'e' spazio per nascondere la gravita' della questione morale e l'inefficienza per un governo istituzionale che servirebbe a confermare la subalternita' del Pd al Pdl come per altro evidenziato dalle alleanze a Mazara del Vallo e Termini Imerese. Gli inciucisti di sempre - prosegue Orlando - abbiano il buon gusto a non calpestare i diritti di legalita' e sviluppo e Lombardo abbia un sussulto di dignita' dimettendosi''. ''L'azzeramento della giunta siciliana da parte di Raffaele Lombardo e' la conferma che la maggioranza di centrodestra non sta in piedi''. Lo dice Anna Finocchiaro, presidente del gruppo del Pd al Senato.''Un anno fa Raffaele Lombardo - sottolinea Anna Finocchiaro - vinceva le elezioni regionali con il 65 per cento dei voti, ma la sua maggioranza e' sempre stata priva di coesione politica. Oggi la giunta e' azzerata - conclude Anna Finocchiaro - e il centrodestra siciliano e' spaccato, diviso e sta combattendo una guerra intestina per il potere che, come sempre, si scarica sulle spalle dei siciliani''. ''L'azzeramento della giunta regionale siciliana e' la prova concreta che Lombardo ha perso la testa. Questo ci dispiace perche' una figura deve saper navigare anche in acque agitate, serviva un po' piu' di sangue freddo. Confidiamo ora nella necessita' di ritrovare il dialogo nell'interesse della Sicilia, mettendo al bando ritorsioni e diffidenze''. Lo ha detto Alessandro Pagano, deputato del PDL commentando la decisione del Presidente Lombardo di azzerare la giunta regionale siciliana. La crisi regionale siciliana 'sara' affrontata dai colleghi siciliani. Io non ho niente da dire'. Ha risposto cosi' il leader dell'UDC Pier Ferdinando Casini a chi gli chiedeva un commento sulla crisi in atto alla regione Sicilia. A proposito delle parole di Lombardo secondo il quale 'si riscrive un programma e si riparte con chi ci sta' Casini si e' limitato a commentare: 'Sono soltanto boutade elettorali. Io non dico niente'.
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SE IL "TERREMOTO LOMBARDO" NON SORTIRA' UNA PRONTA RIEDIFICAZIONE POLITICA REGIONALE... I SICILIANI, SARANNO RICHIAMATI NUOVAMENTE AL VOTO.

“Chi vuole guardare quanto accade in Sicilia con senso storico e politico considera l’esperienza di Lombardo la quarta fase del ‘sicilianismo’: la prima è stata il separatismo intrecciato al banditismo, la seconda il milazzismo, la terza la Rete di Orlando e, l’ultima, l’isolazionismo di Lombardo. Le precedenti esperienze sono finite in modo politicamente tragico per la Sicilia”. Carmelo Briguglio, vicecapogruppo del Pdl a Montecitorio non le manda a dire. Dopo avere saputo del terremoto siciliano ha rilasciato dichiarazioni alle agenzie non proprio tenere sul conto del Governatore. Non taglia i ponti con il MPA e con il suo leader, ma poco ci manca.
Briguglio parte da lontano e fa di Lombardo una nuova fase dell’autonomismo storico della Sicilia. “Un destino a cui, continuando così, non si sottrarrà l’attuale Presidente della Regione che riassume in sé tutti i caratteri negativi delle precedenti esperienze”, sostiene Briguglio. “Il futuro della Sicilia – dice – non può essere quello immaginato da Lombardo come quello di una regione impegnata in una lotta permanente contro la Nazione, ma di una Sicilia che vuole costruire insieme alle altre aree del Paese un’Italia che sa guardare all’Europa. E’ su questo modello moderno e alternativo di regione che il Pdl si deve sentire impegnato in un confronto alto anche con lo stesso Mpa, in cui la politica deve sopra avanzare la gestione ossessiva del potere e il calcolo elettorale”.
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Il Governatore ha riferito di avere informato tutte le componenti della coalizione di centrodestra sulla decisione di azzerare il governo, ridargli un programma e rifare tutto da capo “con chi ci sta”.
Abbiamo perciò chiesto all’on.le Briguglio se fosse stato informato anche lui.“No, personalmente non ero informato, ma è chiaro che si avvertita un processo politico in atto”.
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Ritiene irreversibile la rottura?
No, mi auguro che sopravvenga un momento di razionalità. Una iniziativa come questa di Lombardo in piena campagna elettorale, al di là del merito, non è condivisibile. Non serve alla coalizione, alla Sicilia e allo stesso Lombardo. C’è stato un appello di Ignazio La Russa rivolto proprio a Lombardo.
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A che cosa addebita la scelta di Lombardo?
Calcolo elettorale, è una delle motivazioni.
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Solo questo? Potrebbero esserci altre cause, non crede? Per esempio le dichiarazioni del coordinatore regionale, Castiglione.
Anche Castiglione c’è andato pesante, fa parte del confronto elettorale, ma nessuno può esimersi dal considerare una soglia: il ruolo di Presidente. Gli è stato dato dal PDL, che è il partito di maggioranza nella coalizione.
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Nessuna attenuante, nemmeno generica?
A 15 giorni dal voto, si sta dalla parte del torto comunque.
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E il giudizio del Presidente dell’Ars, Cascio, secondo cui il governo Lombardo è il peggiore degli ultimi 15 anni?
Avrei evitato di pronunciare simili espressioni, ma in fondo anche lui è un rappresentante politico, non dimentichiamolo.
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Una volta i Presidenti restavano fuori dalle beghe elettorali e politiche.
Una volta sì, ora non è così. Lo stesso Fini distingue fra ruolo istituzionale e ruolo politico. E poi Lombardo si è difeso abbastanza bene quando Cascio l’ha giudicato negativamente.
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Che cosa succederà?
Piuttosto che cosa vorrei che succedesse. Mi augurio una ricomposizione dell’alleanza, che si trovi un modus vivendi fra Lombardo e il PDL, che è il partito più grande. Se non si troverà questa ricomposizione non c’è altra alternativa al voti, è inevitabile.

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domenica 24 maggio 2009

Giovanni Falcone... lo vogliamo ricordare così!



La lettera aperta di una donna che non dimentica.

Di quel pomeriggio di 17 anni fa non ricordo nulla, ero troppo piccola ma sono certa che oggi ricordo più io che chi potrebbe e dovrebbe… Quelle persone che con il loro silenzio, la loro indifferenza hanno permesso che gli venisse portato via uno dei più valorosi uomini che questo paese può vantare di avere avuto… Quelle stesse persone che dopo un breve lampo d’orgoglio, suscitato dal clamore di quella strage, sono tornati a chinare la testa ancor più di prima.Ho visto infinite volte le immagini di quella strage e della strage di via d’ Amelio tanto da imprimerle nella mia mente per non poter mai dimenticare tutto qual dolore, tutto quel male, tutte quelle vite ingiustamente spezzate… Ho ascoltato le interviste di quegli eroi, letto alcuni loro scritti, scolpito le loro parole nel più profondo del mio cuore per assicurarmi cha mai nessuno avrebbe mai potuto portarli via anche da lì… Oggi Giovanni e Paolo vivono nel mio cuore, per sempre. Lì ho impresso l’immagine dei loro sorrisi complici, dolci, fiduciosi e la forte luce che radiava il loro sguardo carico di speranza, specchio della loro grandezza, bontà, purezza d’animo. Come si può dimenticare tutto questo? Come ci si può rassegnare a quanto è stato? Perché sono sempre i migliori a pagare colpe che non hanno? Perché i loro assassini agiscono ancora indisturbati e continuano ad usufruire dei benefici che da quella strage hanno tratto? Mille perché invadono la mia mente.. Io non dimentico, io non riuscirò mai a dimenticare. La rabbia, la voglia di riscatto, il bisogno interiore di estinguere il nostro debito nei loro confronti cresce sempre di più… Riusciremo a rendere loro Giustizia!Oggi Palermo, la Sicilia, l’ Italia si veste a lutto. Oggi tutti ostentano il loro cordoglio, giusto un modo per sentirsi con la coscienza più pulita, per sentirsi meno in colpa. Ciò è assimilabile a mio avviso più a un ostentata e finta sofferenza che a un sentito dolore, in primis dalle istituzioni che queste stragi le hanno volute. Non occorre aspettare la ricorrenza della sua morte per volgere un pensiero a Giovanni Falcone, Giovanni va ricordato ogni giorno, nel nostro quotidiano con l’impegno, con il nostro agire, con il nostro comportamento. Per me ricordare è impegnarsi e ricordare Giovanni Falcone significa, oltre che ad annoverarlo nel quotidiano, difendere le sue idee e non farle morire, battersi per l’affermazione di quegli stessi ideali che lo portarono a morire. Ricordare Giovanni Falcone significa opporsi a questo Stato che, fondato sul sangue di quelle stragi, continua a portare avanti i suoi piani criminali infangando e mortificando la memoria di questi Grandi Uomini. Ricordare Giovanni Falcone significa sostenere e proteggere tutti quegli uomini che battendosi con coraggio e determinazione per la verità e la giustizia, hanno saputo raccogliere l’eredità morale di questi grandi Uomini, pagandone in prima persona le conseguenze; uomini come Luigi de Magistris, Gioacchino Genchi, Clementina Forleo, Pino Masciari…Se l’intento principale di quelle stragi del ’92 era zittire soprattutto le idee di questi veri servitori dello Stato, questo non è stato raggiunto poiché hanno reso le loro idee immortali. Ritengo però che oggi, forse per la prima volta , si stiano davvero distruggendo le loro idee, quei nobili principi che li hanno portato a sacrificarsi per il bene collettivo. Oggi l’illegalità regna sovrana, la democrazia è morta e la giustizia è rimessa all’arbitrio dei potenti. Un paese che legittima questo governo, questi assassini come può poi aver il coraggio di dire di ricordare Falcone? Che non pronunci nemmeno il suo nome questa gente!Se oggi si vuole realmente ricordare Falcone, anziché limitarci a partecipare a delle commemorazioni, sarebbe più consono che ciascuno di noi si prodigasse per la sostanziale affermazione di quei valori che hanno reso questi uomini immortali. A breve si voterà per l’elezione dei rappresentati italiani al Parlamento Europeo. Un buon modo per rendere un tributo alla memoria di Giovanni Falcone, di Paolo è quello di riflettere e soppesare l’importanza del nostro voto, quale grande strumento di democrazia. Il voto è un diritto, ma anche un dovere ed in quanto tale non può e non deve essere merce di scambio, non è suscettibile a contrattazioni di alcun genere. Negoziare il proprio voto equivale a negoziare la propria dignità. Il proprio voto non va dato all’amico, al parente, al conoscente cui magari potremmo rivolgerci in caso di bisogno. Ricordiamoci che questo atteggiamento si chiama clientelismo ed è un comportamento tipico MAFIOSO. Il nostro voto va dato solo a chi riteniamo dimostri di meritarlo.Se vogliamo rendere davvero omaggio alla memoria di Giovanni Falcone impariamo ad essere cittadini liberi, consapevoli e responsabili e adempiamo ai nostri doveri senza scendere a compromessi, proprio come Giovanni ci ha insegnato. Credo sia proprio questo il modo in cui vorrebbe oggi essere ricordato Giovanni, ed io voglio ricordarlo così.Infinitamente grazie Giovanni per tutto quello che hai fatto per questo disgraziato e ingrato Paese. Perdonati per tutte quelle volte che non siamo stati degni di avere avuto Uomini come te.Valentina Culcasi.

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23 Maggio 1992. Sono passati 17 anni da quel terribile pomeriggio. Ne parlarono tutti i TG, e osservando le tremende immagini di GUERRA e DISTRUZIONE, la gente di tutto il Mondo si indignò. Purtroppo non era finita, a breve anche il Giudice Borsellino era atteso a simile carneficina. Palermo li ricorda con le lenzuola colorate in piazza Magione. Gente sana, la gente che crede ancora nella giustizia giusta, innalza i martiri laici Falcone e Borsellino su quell'altare del rispetto della dignità umana e della libertà. E' vero, dopo il fragore delle stragi, dopo il tumulto dell'indignazione, e dopo i forti segnali di repressione della criminalità organizzata, meglio conosciuta in Sicilia come "COSA NOSTRA", si rischia di (ri)cadere nella rassegnazione, si rischia di tornare a chinare il capo di fronte a gruppi di "facci tagghiata" che vengono (magari) a farti visita fino al negozio o all'azienda familiare... minacciandoti e dicendoti: "viti chi ccà cumannamu sempi nui... stai attentu a ccù ti rivòggi si voi campari".
Falcone e Borselino erano siciliani, ma amavano la giustizia. Sapevano di essere dei morti che camminano, eppure hanno voluto portare avanti la loro missione fino alla fine. Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, come tanti altri che non hanno chinato il capo, però, sono morti... ma da uomini liberi. Abbiamo almeno noi il coraggio di essere LIBERI di esporre in pubblico le nostre idee?

BonarRIGO

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giovedì 21 maggio 2009

Europee. Sicilia in fermento, sottopelle il malcontento





"Levaci manu è tutta roba vecchia e riciclata, mancu a mità prezzu!!!!"
Rosario Maccarrone, così ha commentato il mio ultimo articolo "L'Onorevole della Speranza" pubblicato su Furcisiculo.net. Io credo che Rosario non solo non abbia torto, ma penso anche che, la sua frase, per una buona percentuale di siciliani, rispecchia il sentimento popolare di sfiducia verso la politica e le sue infinite promesse disattese.
E voi cosa ne pensate?

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Sicilia in fermento, un "nostro" partito al Parlamento (europeo). Il partito dell'AUTONOMIA, ha veramente sfidato il PDL di Berlusconi, scegliendo di correre da solo? Oppure è tutta strategia? Intanto, per superare lo sbarramento del 4%, non ha trovato altro modo che associarsi (oltre che con Alleanza Centro e Pensionati, anche con La Destra di Storace), di quest'ultimo, è come dire con un partito estremista che una volta portava il nome di Movimento Sociale e per simbolo la fiamma tricolore. L'MPA del Presidente della regione Sicilia Lombardo, viene definito dai suoi sostenitori... come un partito riformatore, il quale, pur essendosi insediato da solo un anno, avrebbe dato già dei concreti segnali di risveglio e di riforma. Vorrei sapere quali!
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IL TOUR di DE LUCA
L'altra sera, su Tele90, De Luca ha presentato il suo progetto per le Europeee. L'onorevole fiumedinisano, in questa occasione non è coinvolto direttamente, ma diciamo che è stato investito da Lombardo stesso per rafforzare la candidatura di alcuni elementi prediletti. La new entry MPA è roccalumerese e si chiama Franco Vito. Commercialista - Revisore Contabile, nonchè Cooordinatore Interregionale Unione Giovani Commercialisti. Per fare gioco di squadra, De Luca ha sotterrato l'ascia di guerra, che tanto fece luccicare al sole alle ultime campagne elettorali, definendo spesso l'Onorevole Del Monte... l'Uomo Del Monte (quello della frutta in scatola). Oggi, proprio Cateno, è ben lieto di (parole sue), "cancellare le faide interne", per dare un segnale forte di unione contro l'unico avversario temibile che sarebbe il PDL. Tornando alla candidatura di Vito, con essa, si intendono "pescare" elettori dal settore professionisti e ad essi collegati, la circoscrizione è ITALIA MERIDIONALE (Abruzzo - Molise - Campania - Puglia - Basilicata - Calabria), che altrimenti sarebbero irrimediabilmente agganciati dal ciclone Berlusconi.
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ROBERTO... E IL SUO PAESE
Nella stessa trasmissione di Tele90, l'Onorevole (Roberto per i paesani), è stato richiamato e redarguito, per l'altro compito che ricopre, e cioè quello di Sindaco di Fiumedinisi. Diverse, sono state le telefonate giunte in diretta di trasmissione, provenienti da componenti della sua minoranza. Subito, balza all'occhio, come lo stesso uomo (uguale grinta e uguale potere), per alcuni possa essere il politico di tutti, e per altri il nemico giurato nato a due passi da casa propria. In parole povere, a De Luca Sindaco, viene tuttora (e direi aspramente) rimproverato, di stare cementificando un paese a vocazione agricola e pastorale, e perdipiù, di aver realizzato una "Unione Nisana", (i quattro comuni interessati sono: Fiumedinisi, Alì, Nizza ed Alì Terme), per trarne lui esclusivamente dei benefici. Sarà vero, sarà falso? Sarà vero in parte? Una cosa è certa: Il paesello di Fiumedinisi, villaggio collinare di poco più di mille anime, fino a qualche annetto fa, (e cioè prima che De Luca venisse eletto a sorpresa come Sindaco), era un paese ormai di fantasmi. Oggi, per la verità, solo per fare un esempio, la Scuola degli antichi Mestieri, quasi terminata, la nuova sede FENAPI, il nuovo albergo (di DE LUCA), in fase di costruzione, la nuova via di fuga e conseguente ponte in calcestruzzo, e tante tante altre strutture in fase di realizzazione... financo la previsione di una via diretta che porterebbe ad un ipotizzato nuovo svincolo verso l'Autostrada, (sarà per la baraonda, sarà per il conflitto d'interessi, sarà semplicemente per invidia), ha portato i detrattori del politico ad inscenare Cortei Ambientalisti e ad ospitare in paese Politici che manco sapevano che Fiumedinisi esistesse. Per rispondere alle tante accuse mossegli, Robertino, (come se portare in giro per il sud dell'Italia il candidato Vito fosse poco), in questi giorni si sobbarcherà un comizio chiarificatore nella piazza grande del suo paese. Carte alla mano, vorrà dimostrare che i nuovi insediamenti (il cemento), non sono nulla in confronto a quanto previsto venti anni fa nel piano regolatore (poi bocciato dalla commissione), redatto proprio da chi oggi lo accusa.
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Come vedete, cari miei tre lettori, la politica è una brutta bestia, affidarsi ai progetti della stessa è cosa da non fare mai. Ma, una delle teorie che mi fanno ancora più inorridire della politica stessa, è che: se non sei nessuno... sei come un fantasma, sei un babbu, un buono a nulla; se invece ti dai da fare ed hai successo, allora, anche se assieme al tuo bene fai il bene di tanti altri, ti farai tanti di quei nemici... che uno solo basterebbe per farti secco.
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Detto ciò, stiamo attenti a non sbilanciarci mai troppo nè a Destra nè a Sinistra nè al Centro. La cosa che dovremmo fare tutti, è cercare in tutti i modi di vedere lontano, oltre la politica, oltre le baruffe paesane e di quartiere, ma anche oltre le mode del momento. Ricordiamoci, Noi, non siamo l'Onorevole del momento, Noi non siamo il Sindaco, non siamo nemmeno i Salvatori del Mondo, ma siamo gente che più cade nel BISOGNO e più diventa preda delle strumentalizzazioni. Qualsiasi esse siano. In definitiva, per quanto paradossale possa sembrare a leggersi, Noi popolo, alla fine, possiamo guadagnarci l'AUTONOMIA, la vera AUTONOMIA, solo con le nostre capacità e per giunta ostacolate da burocrazia, potere e mafia.

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sabato 16 maggio 2009

Tornano i comizi, ciarlatani nelle piazze.













"Cittadiniii, per il partitooo della Pagnottaa, questa sera parlerà l'onorevole Bisazza. Non mancate questa sera alle ore venti in piazza. Intervenite tutti dunque cittadini di Roccacannuccia, questa sera alle ore venti nella piazza dell'albero grande".

"Vidi chi stasira c'eti un comiziu! No sapevi? 'Ntà ghiàzza ill'abbirazzu... parra l'onrevuli Bisazza". Intanto, passa la macchina col megafono che grida: "Votantonio, votantonio, votantonio... vataa.. Antonio La Trippa!".
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Elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo. Il 6 e 7 Giugno prossimi. Certamente meno sentite da parte del popolo votante, rispetto alle Comunali od anche alle Provinciali e Regionali. In realtà, "il popolo della ics" viene sempre rispolverato ed importunato in occasioni di voto qualsiasi esse siano. Alla fine, c'è chi si schiera a Destra od a Sinistra, c'è chi si appassiona e si accalora in piazza, c'è chi si è rotto della solita solfa politica, si distacca dalle masse e non va nemmeno più a votare.

Chi ha ragione? Chi ha torto? Votare è un diritto ed un dovere di ogni cittadino italiano. Ogni cittadino, infatti, dovrebbe essere "sovrano" in quanto dalla sua scelta elettorale nascerà la nuova classe politica che lo rappresenterà e lo tutelerà nei posti che contano. In realtà, è risaputo come tutto ciò sia falso, poichè "l'uomo delle stelle", che predicava miracoli in Sicilia, che urlava nelle strade dei paesi dei contadini, attirando innumerevoli ingenui bontemponi... altri non era che un venditore di fumo. Passati gli anni, cambiato il simbolo del partito, succedutisi i figli e parenti dei politici di un'epoca di disoccupati, torna ancora "l'uomo delle stelle", a bordo non più di un carrozzone munito di megafono, ma questa volta, fornito di tecnologiche apparecchiature Hi Fi e tecnologia informatica.

Attraverso la TV, attraverso manifesti 6 x 3, attraverso SMS e telefonate e persino Facebook, il popolo della ics viene raggiunto e cortesemente aggredito... in uno scenario di personaggi illustri, di sponsor politici istituzionali, di candidati calati dall'alto come novelli Messìa. Ci si chiede a bordo comizio: faranno questi ciò che quelli prima di loro e tanti altri non hanno fatto? Siamo siciliani. Siamo i siciliani delle promesse elettorali, uomini che si sanno arrangiare, uomini che sono passati dalla casa col cesso di un metro quadrato nel balcone (o addirittura senza cesso), ai più moderni appartamenti con cucina, soggiorno, letto matrimoniale, camera dei bambini e bagno con vasca e bidet. Noi, siamo l'ex popolo dei bottegai che hanno perso il lavoro quando sono nati i supermercati. Noi siamo il popolo dei commercianti che hanno consigliato ai figli di fare qualcos'altro... perchè i tempi erano già cambiati. Noi, siamo il popolo degli ex proprietari di terreni ad agrumeto, che una volta (senza aiuto della politica), mantenevano intere generazioni ed adesso non valgono nemmeno il costo dell'acqua per irrigarli e del sale per concimarli. Noi popolo siciliano di oggi, siamo molto più colti eppure, in certi casi più depressi, più informati eppure ugualmente scavalcati, più ben vestiti... eppure ugualmente schiavi della politica... considerati.

Ditemi che mi sbaglio, ditemi che questo o quel politico jonico, (secondo voi) da soli bastano ad invertire la tendenza all'esodo dei cervelli verso i grandi Paesi dell'Europa, ditemi che la recente "Legge Gianni" da sola basta a recuperare anche solo il 30% dei disoccupati giovani e meno giovani dell'isola. Ditemi, che andando ad un qualsiasi comizio, oggi, domani o doman l'altro... ascolterò vere e sostanziali novità per la nostra terra, ditemi questo, e... da oggi stesso smetterò di scrivere sulle problematiche dei nostri paesi e della nostra amata Sicilia.

Andiamo a votare, amici! Si, perchè se non lo facciamo comunque altri decideranno per noi. Ma, nelle sedi più opportune, smettiamola di accontentarci di promesse o di minuscoli favori. Smettiamola di farci prendere per il sedere. Smettiamola di viaggiare disuniti, pretendendo di inculare il vicino della porta accanto. E' fra noi che dobbiamo coalizzarci. Uniti, siamo una forza, disuniti, siamo delle pecore senza campana... ma, talvolta, con una matita in mano.

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martedì 12 maggio 2009

Palermo. I giovani della speranza













POST n°300 - Mi scrive una ragazza, (della quale, per motivi di riservatezza non faccio il nome), laureanda all'Accademia di Belle Arti di Palermo. Una delle tantissime persone che hanno visitato ed apprezzato il mio sito. A proposito, non vi ringrazierò mai abbstanza. Si tratta di una giovane che da anni vive e contribuisce attivamente nel sociale e che anzi ha dei progetti per un futuro improntato al recupero di quei ragazzini (lei ha pensato di occuparsi di una fascia d'età che vada dai 4 ai 12 anni di età), che vivono in una posizione di degrado. Per operare il mirtacolo, lei ha pensato all'arte, in tutte le sue innumerevoli espressioni.

Esistono a Palermo, ma non solo là, dei quartieri in cui impera l'abbandono, la povertà e quindi la delinquenza e lo sfruttamento dei minori. Dove c'è degrado e ignoranza -che è il punto debole sul quale fanno leva gli sfruttatori- come a Calcutta nelle bidonville, come in altre parti del mondo, dove per portare a casa qualche soldo, infatti si accettano di fare... cose poco pulite. Bisogna intervenire, bisogna gradualmente risanare questa profonda ferita che infetta e strangola la società degli ultimi. E' chiaro che in questo modo si "disturberà" il business dei taglieggiatori e dei caporali della droga, e che questi reagiranno con spietata violenza, ma, nella eterna lotta fra il bene e il male... pur con la paura nel cuore, non bisogna mai addivenire alla forza degli assassini.

Faccio riferimento a questa volenterosa ragazza, in quanto rispecchia appieno lo spirito del siciliano giovane "attivo" come io stesso ho sempre desiderato fosse. Sicuro che questa stirpe eletta non si sia mai estinta, ma che abbia solo bisogno di maggiore attenzione (molta attenzione), da parte degli organi istituzionali competenti, di leggi regionali e di Governo, che ne promuovano l'immenso potenziale, non solo per il bene dei più deboli, ma semplicemente... per il bene di tutti i siciliani.

Nello scorso mio articolo, che molti di voi avranno letto (GUARDA), ho semplicemente relazionato relativamente ad un convegno sull'Imprenditoria Giovanile al quale ho presenziato. In tale convegno, era stata (in anteprima) presentata -dallo stesso On. Pippo Gianni- la Legge Regionale n° 23 o "Legge Gianni". In fondo al mio articolo, qualora non fosse stato abbastanza chiaro il mio interessamento alla mia isola... dichiaravo:
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LANCIO DUNQUE UN APPELLO: (la mia e-mail è: info@giovannibonarrigo.it ed il mio numero di cellulare è: 347 8743184) a quanti vorranno incontrarmi e discutere ed eventualmente associarsi per concretizzare un progetto di imprenditoria con il sottoscritto.
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I am putting out an appeal: (my e-mail address is: info@giovannibonarrigo.it) . My mobile number is: 347 874 3184) To whomsoever wishes to contact me for a meeting and discussion and to come together and concretize any business project they might have in mind.
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Concludo adesso, facendo i miei più sinceri auguri a questa ragazza, ed a tutti coloro che con assoluta abnegazione, lavorano nel campo del sociale e del volontariato per il recupero psicofisico delle fasce deboli, e per dare finalmente un volto nuovo alla nostra cara terra di Sicilia.

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venerdì 8 maggio 2009

Turismo, il mio video-comizio su you tube




Cari amici del blog, domenica prossima, l'On. Cateno De Luca mi ha invitato a Messina, presso l'Ist. Sordomuti. Un incontro politico, a cui sono invitati tutti gli "amici" votanti, ovviamente. Ma anche un'altro "amico" della politica e per lo stesso giorno e per la stessa ora, mi ha invitato... in questo caso a Taormina, (alle ore 10:00, presso l'orfanotrofio delle suore Nere di Taormina). In questi giorni, poi, non perdiamoci i comizi, mi raccomando...!

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mercoledì 6 maggio 2009

"papi" Berlusconi. Uno scandalo all'italiana?




















Ho seguito i TG, ho letto i giornali, poi... ho ascoltato con una certa attenzione uno dei recenti commenti (su You Tube) di Marco Travaglio. Tale commento, verteva su quanto a sua volta recentemente pubblicato sulle principali testate giornalistiche italiane a proposito del caso "Berlusconi va con le minorenni?". Dalle dichiarazioni della moglie, sembra che sia in dubbio l'equilibrio psichico del Presidente del Consiglio. Veronica ha dichiarato: "Non posso stare con uno che va con le minorenni". Lei si riferisce alla ragazza Noemi, il cui diciottesimo compleanno il Premier è andato per festeggiare. La ragazza lo chiama "papi" o "paino". Veronica dice: "Ho cercato di aiutarlo come si fa con una persona che non sta bene, ho pregato chi gli sta accanto di aiutarmi in questo, ma è stato tutto inutile". Non stiamo parlando di salute fisica ma mentale.

Le dichiarazioni gravissime di Veronica Lario quindi, non riguardano solo la sfera privata familiare del Premier Silvio Berlusconi, ma saremmo di fronte a problemi di dibattito pubblico. Basta fare un giro fra i siti internet, è ad es. su "ilmessaggero.it" (LEGGI), leggiamo: "Sondaggi in calo".

Berlusconi ha dichiarato ai giornali (fra cui a "La Stampa" e "Repubblica") : "mia moglie è cascata in un trannelo come un'ingenua, ma su di lei non dico niente di male" aggiungendo: "la storia delle veline è una macchinazione", e ancora: "so da chi è stata consigliata o meglio sobbillata, la verità verrà fuori, il divorzio potrei chiederlo io". Su Repubblica ha dichiarato: "Se vuole così, ora saremo durissimi". Forse, il termine "durissimi", richiama ad un passato durante il quale Berlusconi ha dimostrato di essere implacabile contro chi gli sbarrava al strada. E' stato "durissimo" contro il pool di "mani pulite", contro "Stefania Ariosto", contro "Indro Montanelli", conto Biagi, contro "Sabrina Guzzanti", contro Santoro, contro Grillo. Questi nomi, ci ricordano qualcosa? Ricordiamo l'epurazione di tanti giornalisti, seguita dalla squalifica morale degli stessi attraverso l'uso dei mezzi di informazione controllati da SB, per far intendere al popolo che l'epurazione era sta cosa buona e giusta?

Adesso, certamente la stampa e la televisione faranno di tutto per depistare l'opinione pubblica su tale "caso". Infatti, basta ragionare sull'apparizione del Premier nella trasmissione di ieri sera a "Porta a Porta". E' ovvio, che perfino il più che probabile divorzio del premier, debba per adesso essere messo nel cassetto e debba essere trovata una bonaria intesa di facciata, viste le ormai imminenti elezioni europee. Ma attenzione: a voler essere obbiettivi, pur non abbassando lo sguardo di fronte ai fatti, lo "scandalo Berlusconi" (vero o falso che sia), che tanto ricorda una vecchia vicenda americana fra un certo Clinton ed una giovane segretaria "sottoscrivania", o ancora... fa pensare ad un "vizietto sadomaso" balzato alle cronache, riguardante nientemeno che un certo Max Mosley, per gli oppositori partitici e nemici di Silvio non è altro che una ghiotta occasione per sferrargli un colpo ferale o comunque per fiaccarne quella sicurezza, che SB in questi anni si è costruito a suon di spallate al Potere.

Come in un'incontro di boxe, l'avversario sul ring, che in questo caso potrebbe essere il PD, ma anche "L'Unione di Centro" di Ferdinando Casini (che fra il suo schieramento per le Europee, ha nientemeno il principe Emanuele Filiberto di Savoia), o altri ancora, avendo finalmente individuato il punto debole sanguinante sul vecchio Cavaliere, non farà altro che colpire sempre e solo lì. Come tutti sanno, SB è uno che vive della e sulla popolarità, vive di sondaggi per il potere. Far vacillare il consenso del popolo proprio adesso, ad un passo dall'onnipotenza, perdipiù insinuando nella gente che il "Magico Silvio" è ormai un vecchio squilibrato che va con le minorenni, potrebbe decretare l'inizio della sua fine. La fine di una brillante e ineguagliabile carriera.

Secondo me, sebbene anche Al Capone sia stato infine messo in galera solo per aver evaso il Fisco, non è assolutamente guisto che oggi SB "cada" per la minore delle sue colpe, quando tale perversione (l'insano piacere sessuale), è più che generalizzata a tutti i livelli della politica e, della società moderna e passata.
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Veline al Potere Europeo: (ECCOLE)

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lunedì 4 maggio 2009

Il PDL secondo Berlusconi. Le tette della politica



Nella foto, Camilla Ferranti. (VEDI LE ALTRE)

Il 6 e 7 Giugno, gli italiani saranno chiamati a votare, per eleggere 72 eurodeputati, rappresentanti nazionali al Parlamento europeo, che conterà un totale di 736 membri.

Angela Sozio, (ex concorrente del Grande Fratello 3), Camilla Ferranti e Eleonora Gaggioli (attrici), e Barbara Matera, (annunciatrice televisiva). Grazie al nutrito pool di tecnici del Marketing pubblicitario dell'imprenditore della politica Silvio Berlusconi, per le prossime Europee del 6 e 7 Giugno, ha escogitato una nuova trovata spot per attirare un maggior numero di ingenui pecoroni alle cabine elettorali (e nello specifico, attraverso l'esca di conosciuti nomi sexi, a preferire il simbolo del PDL). Silvio, cheppure in determinate circostanze ha dato di se un'immagine di immediatezza degli interventi, -vedi monnezza a Napoli o terremoro in Abruzzo- (quest'ultima, presa come palla al balzo in prospettiva voto) , segue giorno per giorno i sondaggi sulla sua popolarità ma soprattutto è costantemente coadiuvato da noti studiosi della psiche popolare territoriale, i quali lavorano alacremente nel mettere a punto nuove strategie che interpetino al meglio il gusto delle masse, fosse esso stesso emozionale o addirittura erotico.

E' giusto non tacerlo, che illustri esempi di strumentalizzazione della sessulaità umana ancorchè erotica e vuota di contenuti, sono esistiti in passato. Un caso su tutti, è stata la candidatura di "Cicciolina" (al secolo Ilona Staller) affascinante pornostar del piccolo e grande schermo, nelle liste del Partiro Radicale di Marco Pannella, credo nell'ormai lontano 1987. Oggi, con il PDL di Berlusconi alle Europee 2009, ci troviamo di fronte ad una evoluzione del proggetto "la polica delle tette".

Per Veronica Lario, moglie del premier, si tratta di "ciarpame", ossia oggetti inutili, privi di alcun valore. Non voglio entrare in una questione di gossip, tirando in ballo il probabile divorzio fra i due conuigi, ma anche da questo segnale, si dovrebbe capire come ormai in politica tutto sia consentito, e come il Potere venga anche prima del matrimonio.

Ma, la vera piaga siamo noi italiani!

Lo abbiamo dimostrato seguendo accanitamente gli inetti ed ignoranti delle nove edizioni del "GF" e dei vari reality show, lo abbiamo dimostrato in questi anni, preferendo una televisione spazzatura ad una informazione culturale e finalizzata alla educazione corretta dei nostri figli. Ebbene si, molti di noi hanno le idee confuse e di politica poco ne sanno e meno ne vogliono sapere. Berlusconi? Oggi, fra i politici e governanti è al primo posto nel cuore degli italiani, non solo per le sue doti di "venditore di se stesso" ma anche perchè la Sinistra partitica ha dato ripetutamente dimostrazione di raffazzonamento e di divisione al suo interno. Perfino Dario Franceschini, nuovo segretario del PD, pur molto più incisivo del bonario Walter, sta dando di se l'immagine del Bastian contrario. Sembra quasi un'invidioso dei successi di Silvio, piuttosto che una alternativa seria e valida.

In definitiva, prosegue la scalata del vecchio cavaliere della politica. Quello che, attraverso i decreti legge, sta scavalcando ripetutamente il Parlamento. Quello che, farebbe a meno del Parlamento e della Costituzione stessa. Se non apriamo gli occhi, soprattutto noi siciliani, notoriamente e storicamente "banderuole al vento", avremo di che piangere amaramente, implorando che Silvio o il più piccolo dei suoi lacchè, sia indulgente con la nostra regione per ottenere un tozzo di pane.

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Sinistra Giovanile Ribera, si ribbella ai matusalemme della Sinistra (LEGGI)

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domenica 3 maggio 2009

Roccalumera. E' Campagna che deve dimettersi

Cari lettori del blog, ho letto su furcisiculo.net (VEDI), quella che viene spacciata per la controrisposta del gruppo di minoranza alla recente RISPOSTA del sindaco Miasi. Si parla della Filanda, si parla di "furbi" e di "incapaci", si intima al Sindaco Miasi di dimettersi.

Da buon roccalumerese, non posso soprassedere di fronte ad un incessante "fuoco nemico", di fronte ad una "scossa sismica" che è presagio di una catastrofe annunciata. Tale "manovra", infatti, sarebbe errato considerarla ai danni di Gianni Miasi Sindaco di Roccalumera, bisogna invece "leggerla" come un pericolo incombente per tutta la piccola comunità di questo paese di poco più di quattromila anime.

Durante i giorni della Campagna elettorale di ormai un anno fa, ho ascoltato personalmente in quasi tutti i comizi, parole a dir poco rivoltanti, che sono state proferite da parte di un certo candidato della lista opposta a quella capitanata da Miasi. Parole degne di galera. Quest'uomo è ancora libero e impunito, è di questa libertà ne sta facendo un'arma che colpisce ai fianchi l'intera comunità del paese. Quest'uomo strumentalizza, ora la Filanda, ora i campetti, ora le scalette di accesso alla spiaggia, ora... la qualsiasi. Quest'uomo, pensa solo a sedersi al posto di Sindaco, altrimenti non si sente realizzato come uomo. Nulla importa a costui, delle effettive necessità occupazionali della povera gente di Roccalumera, e, pur sapendo (non è certo uno stupido), quanto la burocrazia possa rallentare ogni tipo di manifestazione culturale ed ogni tipo di iniziativa atta alla promozione occupazionale, "gioca" con le carte bollate, come ad una partita a poker.

APRIAMO GLI OCCHI, AMICI e PAESANI:
La crisi c'è, si sente
e non è più tempo di giocare a carte. Non è tempo di cercare "il pelo nell'uovo" (seppure la Legge è Legge). Sebbene, nella ordinaria amministrazione, chi media fra la lentezza delle Istituzioni e le reali necessità della collettività di paese, spesso si trova come un certo defunto parroco "Padre Sacca". Lui era sempre in mezzo a due gruppi di ragazzi che opposti tiravano la fune. Me lo ricordo ancora, davanti alla Chiesa della Madonna della Catena, io ero bambino, ed ero uno fra quelli che tiravano la fune, il parroco invece mediava gli animi.

Stiamo molto attenti amici e conoscenti, non sottovalutiamo la cattiveria di certi individui. E mi rivolgo anche alla minoranza: uno su tutti lo voglio nominare per il bene, (ma li dovrei nominare quasi tutti in quanto meritevoli). Andrea Vadalà, come ha potuto un signore ed un onesto cittadino come te, chinare il capo di fronte a certe basse "strategie da operetta drammatica"?

Amici e concittadini, nonostante il male avanzi sul campo, non bisogna chinare il capo. Per il progresso e per il lavoro di tutti, mi aspetto alleanze non solo all'interno del paese di Roccalumera, ma anche la solidarietà e la collaborazione dei Sindaci di Nizza di Sicilia, di Furci, di Fiumedinisi e oltre. I tempi sono già cambiati, non bisogna tornare indietro, ma gurdare fiduciosi in avanti.

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Su Jonia News di Aprile: Pag. 30 Roccalumera:intervista a Miasi di G. BonarRIGO

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