Il GRIDO (Il Blog su Roccalumera e... non solo)

venerdì 26 febbraio 2010

Ospedale "Piemonte" di Messina. Ci sono problemi strutturali.













Silvano Arbuse ha inviato un messaggio ai membri di SALVARE L'OSPEDALE PIEMONTE DI MESSINA (Quale futuro?)

Oggetto: RAFFORZIAMO IL GRUPPO PER CREARE UN COMITATO SPONTANEO

Carissimi amici di FB che ci avete dato la vostra solidarietà, oggi la Commissione parlamentare d'inchiesta, per la precisione i senatori Ignazio marino (PD), presidente e Franca Biondelli(PD) relatrice, ha visitato l'Ospedale piemonte di Messina per ripetere ciò che si dice da tempo: ci sono problemi strutturali! Quindi invece di porvi rimedio si mandano via importanti specialistiche (ben 7). Vi chiediamo di INVITARE I VOSTRI AMICI AD ADERIRE A QUESTO GRUPPO per poter subito CREARE UN COMITATO SPONTANEO FUORI DAI PARTITI E DAI SINDACATI! Grazie di cuore.
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STRENGTHENING THE GROUP TO CREATE A COMMITTEE SPONTANEOUS
Dear friends of FB you gave us your solidarity, today the parliamentary commission of inquiry, namely Senators Ignazio Marino (PD), President and Franca Biondelli (PD) Rapporteur, visited the Piemonte Hospital in Messina to repeat what is said for some time: there are structural problems! So instead of remedying it are sent out major specialist (well 7). We ask you to invite your friends to join this group to immediately set up a COMMITEE SPONTANEOUS OUT BY PARTIES AND UNIONS! Sincere thanks.
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Oggetto: INUTILI ASSEMBLEE
"ennesima assemblea dei sanitari all'Ospedale Piemonte. Nulla di fatto!Vogliamo 1 milione di euro per mettere in sicurezza almeno un padignone!"

Per rispondere all'appello (CLICCA)
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mercoledì 24 febbraio 2010

Roccalumera. Il Consiglio comunale discuterà sui Centri Commeciali Naturali

Il Consiglio comunale di Roccalumera si riunirà il 26 Febbraio 2010 alle ore 19.00 con il seguente ordine del giorno: Lettura ed approvazione verbali della seduta precedente;

Approvazione, ai sensi degli artt. 32, 33 e 41 della l.r. 10/2/2004 n. 1, della proposta di legge di iniziativa dei consigli comunali e popolare “Principi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque. Disposizioni per la ripubblicizzazione del servizio idrico in Sicilia”;

Deliberazione n. 112/2009/PRSP Corte dei Conti – Sezione di Controllo per la Regione Siciliana – Determinazioni;

Autorizzazione dotazione arma di servizio all’Agente di Polizia Municipale Villari Salvatore;
Ordine del giorno del gruppo di minoranza avente ad oggetto: “ Relazione ed audizione del consulente energetico del Comune, in ottemperanza alla delibera C.C. n. 39 del 2/7/2009”;

Interrogazione del gruppo di minoranza avente ad oggetto:” Inserimento dei Centri Commerciali Naturali di Roccalumera nell’apposito elenco al fine di ottenere il previsto accreditamento”;
Mozione del gruppo di minoranza avente ad oggetto: “ Mensa scolastica”;

Regolamento Comitato di gemellaggio – Modifiche ed integrazioni;

Aggiornamento Programma Triennale OO.PP. mediante inserimento studio di fattibilità dell’opera pubblica: “Progetto per la realizzazione di impianti fotovoltaici su siti ed edifici di proprietà comunale”
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martedì 23 febbraio 2010

Sanremo 2010. Quei tre operai, cantavano un'altra Italia



Lui, ricorda quando era bambino e giocava nel suo giardino, mentre ora e ballerino e canta come un mastino. Ha la fodera tricolore e lo scudo sabaudo nel cuore. Si, l'altra sera era lì, cantava al mondo (e a Dio?)... Italia amore suo (?). Si, il pubblico fischiava e il principe se ne inpipava. Così col televoto (comprato), gli si ribaltava il voto.

Eppure dopo giovani canzoni, ospiti big, uno spogliarello in una coppa di Sciampagne e un rinomato (e rianimato) can can, i tre operai di Termini Imerese hanno "cantato" un'Italia molto più sincera e vera di quella dei "Trio". Il mini talk show di Costanzo ha poi rubato un angolo di Sanremo per chiedere giustizia e lavoro per gli oltre duemila operai che già sono in cassa integrazione e che attendono haimè! una mesta chiusura della fabbrica.

Si, Bersani era anche lì, e c'era anche la destra ma rimangono alla finestra.

Noi, che con Sanremo di ogni anno NON ci illudiamo che faccia miracoli e rassereni gli animi balordi della politica o quelli tristi degli operai e dei senza lavoro o senza tetto, ma solo che dia al popolo una breve illusione di qualche giorno: fra musiche, lustrini e canzonette, per staccare la spina e per sognare. Noi si, vivaddio siamo quì, e cantiamo un'altra canzone che certamente è più simile a quella di Nino D'Angelo che non a quella dei trio.

LA TEORIA DI MARCHIONNE
Tuttavia, se la mentalità imprenditoriale
del grande manager italo-americano va verso la ottimizzazione delle risorse dell'azienda Fiat-Iveco-Alfa-Lancia-Maserati-Ferrari...Chrisler, come dargli torto se taglia lì dove la manodopera costa CENTO (in Sicilia, appunto) e sposta tutto là dove la stessa costa SETTANTA o meno? I bene informati sanno anche che il marchio Lancia sta per essere fuso (in una strategia di segmento di mercato e ottimizzazione delle risorse) con quello Chrisler. Anzi, più che una "fusione" trattasi di un'alternanza dei marchi (e mascherine), su vetture identiche, ora di una ora dell'altra Casa costruttrice. Vedi Lancia Delta col marchio Chrisler o nuova ammiraglia Lancia su base "Sebring". E che dire della soppressione di modelli come l'Alfa Brera e GT, della decisione di non produrre più l'erede della stessa 159, perchè la concorrenza tedesca (vedi Mercedes, Audi e BMW), in questo segmento sarebbe secondo Marchionne semplicemente imbattibile?

CASSA INTEGRAZIONE. QUALI SOLUZIONI?
In realtà, la cassa integrazione è già scattata
anche per altri stabilimenti Fiat d'italia (pare per due settimane), ma, mentre in gran parte del resto d'Italia le pur limitate prospettive delle famiglie cassintegrate hanno degli sbocchi di un secondo lavoro in zona, a Termini Imerese nel palermitano, (dove lo stesso Bersani ha fatto qualche giorno fa la sua... apparizione), tanta gente non sa dove sbattere la testa. Servono proposte serie non vaghe promesse dell'Ikea o di altre aziende bluff.
No, nessuno vuole assistenzialismo, quella è gente che lavora sul serio, semmai potrebbe essere la solita mano nera della mafia a scoraggiare molti nuovi investitori. Le risposte della politica si vedranno (se si vedranno) con la risoluzione di casi seri come questo. Sanremo è passato, l'Italia che implora Dio è questa quì non quella di Emanuele Filiberto di Savoia.
Giovanni BonarRIGO
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lunedì 22 febbraio 2010

Dal Vangelo di Luca, le tentazioni di Gesù insegnano ad ognuno di noi

RIFLESSIONI PER LA SETTIMANA

Vangelo di Luca (4, 1-13)
In quel tempo, Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: "Se tu sei Figlio di Dio, dì a questa pietra che diventi pane". Gesù gli rispose: "Sta scritto: "Non di solo pane vivrà l'uomo".
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Illustri teologi avranno esaminato milioni e milioni di volte questi concetti, queste parole di Gesù, e ne avranno tratto biblioteche intere di carta. "Non di solo pane vivrà l'uomo", infatti, più che ai piaceri della gola, in cui ogni uomo cade, si compiace e ne può diventare succube e vittima, a mio avviso, dovrebbe far pensare a tutto ciò che è terreno e non spirituale. A tutto ciò che nutre ma non lo stomaco ma lo spirito.

Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra e gli disse: "Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perchè a me è stata data e io la do a chi voglio. Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo">. Gesù gli rispose: "Sta scritto: "Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto".
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Cos'è il potere terreno che il diavolo può dare? Cosè la gloria dei Grandi della Terra? Ma anche la gloria dei leader di immense città e dei caporali di paese, cos'è? Cosa rappresenta? Pensa, la gente che si genuflette al tuo cospetto, perchè sa che tu hai il potere di decidere, per il si o per il no. La gente... trema, perchè sa che hai la legge dalla tua parte, hai le amicizie giuste, sei (come si dice) un pezzo grosso. E ridi, sghignazzi, vedendo genuflettersi quei miserabili quei pezzenti. Pensi, magari fra di loro ci sono tanti ruffiani, caporali a loro volta, aguzzini, cravattari a loro volta. Chi di noi, (me compreso, ovviamente) dirà se messo alla prova, di fronte alla tentazione del potere: "Il Signore solo adorerò, a Lui solo renderò culto?". Chi di noi, sceglierà di seminare bene raccogliendo ingiurie e tradimenti in cambio di beni terreni in un aldilà che non vediamo e del quale non esistono prove scientifiche?

Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: "Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù da quì; sta scritto infatti: "Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo affinchè essi ti custodiscano"; e anche:"Essi ti porteranno sulle loro mani perchè il tuo piede non inciampi in una pietra".
Gesù gli rispose: "E' stato detto: "Non metterai alla prova il Signore Dio tuo". Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato.
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Tentazioni, tentazioni che non finiscono mai. Quando sfidiamo la sorte ed il pericolo senza avere alcun bisogno di farlo, "tanto c'è il Signore che ci protegge", noi tentiamo Dio. Quando desideriamo una vita dissoluta e spericolata perchè è meglio vivere intensamente e godersi la vita... non è certo il volere di Dio che facciamo ma il nostro. Magari, poi, una volta "caduti" ci rivolgiamo a Lui... e se non ci esaudisce subito... ci rivolgiamo a maghi, fattucchiere, ed a chiunque ci prometta risultati tangibili ed immediati. Ma era Dio che volevamo, oppure...?

E, quando abusando, usiamo anche i mezzi tecnologici di internet (fra cui Facebook) per augurare la morte a qualcuno, per inneggiare al tiro al bersaglio su innocenti meno fortunati di noi, noi insultiamo Dio. Nessuna scusa possono accampare persino gli atei, perchè il senso del bene e del male, del giusto e del non giusto è dentro ognuno di noi. Dentro ogni uomo. Basta ascoltarlo. Capita così, che tanti atei operano per il bene senza farsi domande, mentre finti religiosi Cristiani o di altro culto... usano (od hanno usato nei millenni) il Crocifisso e la "parola", come arma impropria per raggiungere furbescamente sanguinari scopi di potere e di distruzione dell'avversario. "Non tenterai il Signore Dio tuo".
Giovanni BonarRIGO
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sabato 20 febbraio 2010

Sicilia e Calabria zone a rischio frane e alluvioni. Certe Istituzioni se ne infischiano!

Innanzitutto, la mia solidarietà va ai cittadini dei paesi di San Fratello e Maierato, ai quali mi auguro che Bertolaso e lo Stato daranno concrete risposte.

SICILIA. Nebrodi. Non sono quì per riferire una notizia che avrà certamente già fatto il giro del Mondo. San Fratello, paese collinare balzato all'attenzione dei midia per un disastro. Almeno in questa occasione pare non ci siano stati morti come già a Giampilieri e Scaletta, ma certamente gran parte dell'abitato del paese dei Nebrodi, sprofondato dalla frana che ha lacerato ed in molti casi demolito le abitazioni, ha gettato nello sconforto la sua popolazione costretta in migliaia a scappare e cercare ricovero altrove. Provincia di Caltanissetta: smottamenti del suolo hanno provocato danni all'acquedotto.

CALABRIA. Provincia di Vibo Valentia. Scene apocalittiche e di terrore nel comune di Maierato. Anche quì, il Mondo ha visto cosa significa una frana che strappa via milioni di metri cubi di terra, di alberi, di tralicci in acciaio... e chissà cos'altro. Si è sfiorata la catastrofe e non è certo finita quì. Geologi in azione, monitorano costantemente quelli che dovrebbero essere gli ultimi movimenti della frana in fase di assestamento. Guido Bertolaso sarà sui luoghi già domani. Il gran capo della Protezione Civile Nazionale darà fiducia già incontrando la gente in lacrime, come a L'Aquila nel dopo terremoto. Cosa potrà fare, cosa sarà in grado di fare?

INSOMMA, COSA STA SUCCEDENDO?
Sta succedendo che tutto ciò era già accaduto nei secoli scorsi
, accade oggi ed accadrà in futuro. Così, scopriamo che addirittura l'88% del territorio nazionale è a grave rischio frane, per non parlare di terremoto. Scopriamo che non sempre la gente ha rispettato la natura ed i suoi inequivocaboli segnali. Che dire poi dei nomi che i nostri stessi antenati hanno dato a determinate zone del territorio per avvertire i loro pronipoti sul pericolo che in esse persiste. Lo sapete come si chiama la zona calabra (ricadente nel paese di Maierato), dove una montagna è precipita a valle? "Pantano" o qualcosa del genere.

SIAMO TUTTI A RISCHIO!
Proprio in questi giorni, (dopo le pioggie delle settimane scorse), trovandomi a percorrere i paesi collinari di Savoca e Casalvecchio, non ho potuto non notare ruscelli d'acqua sgorgare in più punti dai muri dei terreni a bordo strada ed invadere l'intero nastro d'asfalto. La cosa è proseguita nei giorni nonostante il tempo continuasse ad essere sereno ed addirittura primaverile. Pensate se tutta quest'acqua risiedesse nel suolo e spingesse la terra circostante. Potremmo avere anche nella fascia jonica immense tragedie che farebbero sembrare quella di Scaletta e Giampilieri una passeggiata? Noi certamente ci affidiamo più che a Bertolaso piuttosto alla Santa mano di Dio, ma dobbiamo anche intervenire con la prevenzione ed impedire ad esempio la speculazione edilizia. In molti casi si arriva a edificare là dove mai si dovrebbe, non esclusi i greti dei torrenti.

Per concludere, una breve considerazione su quanto ascoltato dalle dichiarazioni del sindaco di Roccalumera Gianni Miasi nella trasmissione di ieri sera "Agorà" dell'emittente locale "Tele 90": "Conscio della situazione gravissima riscontratasi a Sant'Alessio dove il mare ha ormai eroso la costa fino a minacciare l'abitato, ho fatto la proposta alle istituzioni competenti in accordo con il Sindaco Giovanni Foti (primo cittadino di Sant'Alessio), di operare un duplice e risolutivo intervento: svuotare il greto dei torrenti ricadenti nel mio comune e trasferire la terra nel vicino litorale sant'alessese. Perentoria è stata la risposta dei riceventi: "appena prenderete una sola palata di terra dai torrenti vi arresteremo tutti e due voi sindaci".
Ecco come le istituzioni danno il loro apporto ai problemi di noi popolo. Talora adducendo controlli ed esami del territorio (fra l'altro costosissimi ed il cui importo i Comuni non sono in grado di accollarsi), talora infischiandosene altamente dei reali problemi e deridendo il rischio di noi tutti.

Giovanni BonarRIGO
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mercoledì 17 febbraio 2010

Autostrada ME-CT. Un grave degrado che ognuno di noi dovrebbe denunciare



IL MIO APPELLO:
Sicilia jonica.
Per percorrere le nostre autostrade, (importani vie di fuga in caso di eventi disastrosi, ma quì il discorso si farebbe lunghissimo), bisogna pagare il pedaggio, un pedaggio salato che ultimamente è anche aumentato d'importo.
Spesse volte, percorrendo l'autostrada MESSINA-CATANIA mi sono imbattuto in buche (che rimangono tali per mesi... anni). Entrando in determinte gallerie poi, in ripetute occasioni ho avuto un senso di scoramento, sprofondando nel buio più totale sia di notte che di giorno. Infatti, l'illuminazione (che in molti casi era insufficiente anche quando c'era), adesso è totalmente spenta, fulminata, abbandonata da anni.
Mi risulta che sono state tante in questi anni le richieste di risarcimento per danni al CAS (Consorzio Autostarde Siciliane), inoltrate da parte di automobilisti caduti nella tagliola di buche e per questo vittime di incidenti più o meno gravi. Saranno stati poi risarciti? Saranno finiti di fronte ai Giudici di Pace?
Lunghi tratti di autostrada portano ancora le ferite dell'alluvione dello scorso primo ottobre, tratti a doppio senso che dovrebbero essere a un solo senso e corsia di soprasso, garde-rail divelti, piegati, rami che invadono la carreggiata, pericolo costante. E se si dovessero verificare nuovi eventi calamitosi, cosa succederebbe? Cosa si è fatto per prevenire nuove invasioni fangose dell'autostrada nei tratti che già rimasero bloccati per settimane da ogni genere detriti provenienti dalle colline adicenti? Nulla! Ebbene, ciò che io penso, è che ognuno di noi che percorre l'autostrada magari spesso e per necessità, pur sapendo che "na nuci 'nto'n saccu non'n ni fà rumùru" non deve attendere che sia il Muscarello od il Francilia di turno ad attenzionare un problema che incombe su tutti... e dobbiamo essere noi stessi a denunciare. Sono i nostri disagi, sono pericoli che corriamo noi tutti, non attendiamo che questo o quel politico ci dicano magari: "io gliel'ho detto a quelli e, mi hanno risposto che non ci sono soldi". Pensiamoci. A rimandare a domani e ancora domani l'altro, (chiedere agli sfollati di Scaletta e Giampilieri, che attendono risposte concrete ma sono già sfiduciati)... potrebbe essere troppo tardi. Potrebbe scapparci il morto, i morti. Ancora una volta.
Giovanni BonarRIGO
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ART. SEGNALATOMI DA NINO MUSCARELLO
"Gravi disagi sull'A-18", Francilia e Muscarello (Udc) chiedono incontro con i vertici del Cas"

MESSINA - Stamane i Consiglieri Provinciali dell’UDC, Matteo Francilia e Nino Muscarello, hanno presentato al Presidente Ricevuto ed all’ass.re ai lavori pubblici Lino Monea, una richiesta di intervento immediato ed urgente nei confronti del Consorzio Autostarde Siciliane(CAS).Abbiamo richiesto una convocazione urgente dei vertici del CAS dichiarano Francilia e Muscarello, perché, nonostante le promesse e gli interventi di messa in sicurezza annunciatinei mesi scorsi , ad oggi, il tratto autostradale A18 del comprensorio Jonico versa in uno stato di totale abbandono. I cittadini e le aziende pubbliche e private, continuano Francilia e Muscarello, pagano giornalmente il pedaggio per transitare su di un arteria assolutamente priva anche della più elementare manutenzione ordinaria, asfalto devastato, buche di ogni tipo e dimensione gard rail vetusti, gallerie pericolanti ecc….Tutto questo, sostengono Francilia e Muscarello, anche e soprattutto alla luce dei recenti eventi alluvionali ,che hanno colpito il territorio Jonico, non è più sostenibile, considerando anche che l’autostrada allo stato attuale, costituisce l’unica via di fuga per il comprensorio della riviera Jonica.Chiediamo al CAS, sottolineano Francilia e Muscarello, certezze e non chiacchiere, vogliamo sapere quando inizieranno i lavori di messa in sicurezza, ma anche la situazione dell’iter burocratico dello svincolo di Alì Terme, delle bretelle di Itala e Scaletta , dell’Iter di progettazione dello svincolo della Val D’Agrò.I Cittadini e gli amministratori tutti del comprensorio Jonico, sono stanchi di subire ormai da decenni questa vergognosa situazione, siamo pronti concludono Francilia e Muscarello, se non ci saranno risposte concrete, ad organizzare eclatanti manifestazione di protesta e chiediamo fin da subito, nell’attesa degli interventi necessari, la sospensione del pagamento del pedaggio autostradale per i cittadini della riviera Jonica.
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lunedì 15 febbraio 2010

Lettera aperta a tutela del torrente NISI






RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Oggetto: Lettera aperta per il torrente NISI

Ai Sigg. Sindaci dei Comuni di:

Alì
Carmelo Satta

Alì Terme
Lorenzo Grasso

Fiumedinisi
Cateno De Luca

Nizza di Sicilia
Giuseppe Di Tommaso
Nizza di Sicilia, 15 febbraio 2010

Egregi Sigg. Sindaci
Con la presente lettera vogliamo portare alla Vostra attenzione lo stato di dissesto in cui versa il torrente Nisi, aggravatosi dalle ingenti piogge di questi ultimi mesi che hanno portato, proprio in questi giorni, al crollo di un ulteriore tratto di argine in contrada Reitana.

E dire che da tempo i proprietari dei terreni limitrofi pongono con forza il tema della difesa del territorio dalle acque del torrente e la creazione di una viabilità interna che consenta di raggiungere le aziende agricole in sicurezza.

Adesso che sono in pericolo fabbricati rurali, mezzi agricoli e le acque non hanno più barriere a difesa degli agrumeti, si impongo interventi strutturali adeguati e nel rispetto dell’ambiente senza cementificazione selvaggia.

Non spetta a noi ricordare l’importanza del torrente Nisi per la vita delle nostre comunità, lo avete individuato come area strategica dell’Unione Valle del Nisi, ma non si può certo aspettare la costituzione dell’Unione il cui iter costitutivo è iniziato da anni senza giungere ad alcun risultato.

La storia recente dei nostri territori ci avrebbe dovuto insegnare gli esiti drammatici che possano avere incuria e degrado ambientale. Siamo, quindi, fiduciosi che le Vostre Amministrazioni interverranno a breve per la messa in sicurezza di una parte di territorio vitale per le nostre Comunità.

Il Circolo del Partito Democratico
di Nizza di Sicilia
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Dio Ama noi! E noi perchè, a quella donna...?



RIFLESSIONE:
Ieri, durante la Santa Messa delle 10:00, il parroco Don Gaetano Murolo ha fatto presente ai fedeli che una donna anziana (di cui quì non riporto il nome), è stata ospitata presso l'Oasi Sant'Antonio di Furci, casa di cura per anziani. Ha proseguito Don Gatano: "La donna, che tutti avranno presente in quanto raccoglieva le offerta ad ogni Messa, viveva da sola e, anche se per me la signora è un'estranea, abbiamo deciso di gestire i suoi beni (la sua abitazione) e, qualora ce ne fosse di bisogno, completare la retta necessaria (1.200 euro al mese), perchè rimanga presso l'Oasi e venga curata.
Alla conclusione del breve discorso, una frase dello stesso Murolo mi ha colto di sopresa: "Ormai da tempo, quando la signora siedeva ai banchi della Messa, nessuno voleva più sederle accanto e sapete perchè". Io, mi domando perchè?

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domenica 14 febbraio 2010

ROCCALUMERA: ZONA ARTIGIANALE, PRESTO SI POTREBBE INIZIARE!



Il sindaco di Roccalumera avv. Gianni Miasi
RoccalumeraQuando il sindaco Miasi avrà esaurito il proprio mandato, (e sappiamo già che non si ricandiderà, nè come sindaco nè come semplice consigliere), la gente si chiederà: "chi fici 'ntà decianni pì dari travgghiu e roccalumiroti?". Insomma, un quesito che richiama un passato ben più remoto, un nostro passato sempre uguale a sè stesso di legislatura in legislatura, di gente che tira a campare, di gente che emigra, di gente che spera e vota. Ebbene, la ZONA ARTIGIANALE è una risorsa di cui si è parlato da decenni, un "sogno" mai realizzato da nessun sindaco. Importante, perchè posta a pochi metri dallo svincolo della ME-CT, in un'area nevralgica del paese. Comunque, non basterà realizzare i capannoni, fornirli di tutti i servizi, (acqua, luce, linea telefonica, Internet, ecc...), di tutte le infrastrutture e quant'altro. Bisognerà creare le condizioni perchè il paesano imprenditore sia in grado di trasferirsi senza dover sostenere spese impossibili, bisognerà inoltre, che egli stesso sia capace di partire o (ri)partire. Grazie a queste imprese che si insedieranno, ci si augura che saranno chiamati a nuova occupazione numerosi semplici impiegati, autisti, operai, magazzinieri, ecc. Insomma, Miasi sta facendo del suo meglio nonostante le tante difficoltà in periodo di crisi. Io ne sono sicuro!
Giovanni BonarRIGO
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COSI' GIA' RIFERISCONO DIVERSI SITI JONICI:
“La rinascita del paese passa necessariamente attraverso la zona industriale e artigianale di contrada Piana”: Lo ha dichiarato il sindaco avv. Gianni Miasi, nell’annunciare che è stato firmato il decreto di finanziamento di 2.890.000 euro da parte della Regione. “A questa somma, ha riferito ancora il primo cittadino, va ad aggiungersi il 1.200.000 euro anticipato dal comune (con un mutuo, ndc), per cui si avrà un totale di quattro milioni di euro per realizzare e completare la zona industriale e artigianale”. A detto di esperti, in contrada Piana sorgerà un’opera d’arte. Una struttura modernissima che darà lavoro a decine di persone.
Vediamo i particolari. Il comune acquisterà i terreni di contrada Piana, ubicati a quattrocento metri dall’uscita dell’autostrada, esattamente al confine con il territorio del comune di Pagliara. Complessivamente saranno comprati cinquemila metri quadrati di terreno, di cui 2500 mq. destinati ai vari lotti. Su questa superficie si potranno costruire ben dieci capannoni (di 250 mq) per industriali e artigiani. Capannoni che poi saranno venduti, dando ovviamente la precedenza alle ditte locali.
La zona artigianale sarà arricchita di strade e parcheggi, abbellita con alberi e piante e soprattutto ben illuminata. Sono anni che si parla di realizzare i capannoni artigianali in contrada Piana. Adesso pare che sia giunto il momento giusto. Anche perché la somma è stata già impegnata e tra qualche mese, espletato l’iter burocratico, l’opera potrebbe andare in appalto.
L’area, di 2500 metri quadrati, sorge a poche centinaia di metri dal casello autostradale. Su questa superficie potranno essere costruiti dieci capannoni. L’intera zona sarà servita da strade e parcheggi. “Se tutto andrà per il verso giusto – ha concluso Miasi – l’opera potrebbe essere pronta già entro la fine dell’anno in corso”.
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venerdì 12 febbraio 2010

"IL TORCHIO". Riflessione sul bavaglio mediatico operato da una "dittatura dolce"

Oggetto: Il torchio

Come funziona il torchio? Facile! Mettere l'uva o qualnque altra cosa si voglia schiacciare dentro la gabbia, spingi l'asta in senso orario così da far scendere il tavolato inesorabilmente lungo la madrevite... si otterrà un risultato tanto buono quanto la delicatezza con la quale si sarà avvitata l'asta. Colui il quale avvita compie ampi movimenti resi facili grazie alla lubrificazione del meccanismo ma se al posto dell'uva si dovesse trovare un essere animale o umano, in uno stato alterato di coscienza, probabilmente non si accorgerebbe neanche dell'avvicinarsi della fine. Se qualcuno dovesse chiedermi la definizione della dittatura dolce nella quale indubbiamente ci troviamo oggi, in uno stato collettivo di coscienza alterata, risponderei senza esitazione "un torchio".

Quotidianamente chi sta "sopra" noi avvita l'asta con ampi movimenti politici, legislativi, economici e sociali che il tavolato che sta per schiacciarci ci impedisce di poter vedere. Non si sforzano neppure, gli avvitatori, visto che il meccanismo è continuamente ben oleato da chi invece dovrebbe fare da resistenza... gli organi d'informazione. L'ultimo residuo di ruggine è stato appena rimosso con un ultima trovata per finire al meglio il lavoro iniziato da chissà quando ma che evidentemente è giunto all'ultimo giro del...torchio.

Dopo aver imbavagliato tv, giornali e persino la rete, il Governo più nazi-mafio-massonico degli ultimi 150 anni, per mano della Commissione di Viglilanza della Rai, si appresta a far tacere anche programmi di approfondimento come Annozero, Ballarò e tutti quelli presenti in Rai, che hanno sempre garantito un contraddittorio tra le parti. Già, a quanto pare queste trasmissioni verranno sospese nell'ultimo mese di campagna elettorale per il rinnovo dei consigli regionali perchè - udite-udite - influenzerebbero le scelte dei cittadini che da li a breve andranno a votare.Immagino che ogni commento sia superfluo, l'unico elemento che però desidero evidenziare è come le reti del pornopapi siano ovviamente esenti da questi vincoli...Matrix potrà oleare indisturbato, il residuo di ruggine è saltato.

Antonio Barbagallo

IL COMMENTO
Oggi, nessun commento.
Condivido quanto scritto sopra e... spero di potermi permettere ancora in futuro: di parlare e scrivere da libero cittadino italiano e uomo libero, senza dover temere e senza rischiare di essere... cancellato!
Giovanni BonarRIGO
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giovedì 11 febbraio 2010

Per quella visita della Madre Generale. Corale Madre Veronica














ROCCALUMERA - Istituto Suore Cappuccine del Sacro Cuore - (9 Febbraio 2010) - Ore 21:00; come anticipatoci, è venuta a visitarci la Madre Generale. Noi della "Corale Madre Veronica" (gruppo costituito da ragazzi e ragazze, giovani e meno giovani, "schetti e maritati"), abbiamo pensato bene, in accordo con la nostra direttrice Suor Graziella, di organizzare un mini concerto apposta per Lei. Così, dopo un breve discorso di Rita, che ci ha introdotto ai canti sacri e la presentazione degli stessi avvenuta per voce di Giovanni, ci siamo esibiti in numerosi brani, fra cui: "Dio è Amore", "Rimani con noi", "Gesù verrà" e per concludere, un doveroso e sentito "Grazie Madre Veronica". A seguire, il discorso della Madre Generale, ha elogiato i nostri canti, dai quali, ha dichiarato lei stessa: "Si sentiva non solo l'impegno ma il sentimento, il cuore che noi profondevamo in essi". Di ciò, non possiamo che esserne gioiosi.

Personalmente, io, nuovo all'interno di questo bel gruppo, (la mia prima esibizione pubblica avveniva proprio pochi giorni fa all'interno della Santa Messa), la cerimonia si realizzava in occasione del sessantesimo anniversario della nascita al cielo di Madre Veronica Briguglio, avvenuta proprio nella chiesa di Sant'Antonio di Padova), che riunisce elementi più bravi e più preparati di me da diversi paesi della riviera jonica. Quella sera, ho notato la mia emozione unita a quella di un po' tutti i presenti. Quei canti erano preghiere, quei canti erano lode a Dio, Signore delle nostre vite, quei canti erano rivolti a Gesù che cammina con noi e con noi rimane. Io credo che nulla avvenga per caso, si percorrono determinate vie perchè Lui ci ha "chiamati". A volte abbiamo risposto si, altre volte abbiamo rivolto la nostra attenzione da un'altra parte. Così, se Dio vorrà, canteremo ancora, canterò ancora... e tornando a casa, ogni volta porterò con me qualcosa di importante, qualcosa di grande. Una rinnovata Fede, una rinnovata forza.

Fu in occasione del centenario della fondazione dell'"Istituto Suore Cappuccine del Sacro Cuore", che fui chiamato dall'allora Assessore al Turismo a realizzare il bozzetto per quello che rimarrà come il primo annullo postale speciale figurato della storia di questo mio paese. Roccalumera. 15 Marzo 1997. Le cartoline che raffiguravano l'Istituto, venivano annullate sul francobollo dal funzionario dell'Ente Poste con quel timbro "l'Annullo Postale appunto", che ne faceva oggetti anche di valore filatelico che crescerà nel tempo. In quella occasione (non percepii una lira per quanto avevo realizzato), fui però ben lieto di offrire i miei talenti non già per l'evento in se, ma per ciò da cui era scaturito e benedetto.

Giovanni BonarRIGO


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martedì 9 febbraio 2010

Quelle foto con Bruno Contrada

Il Corriere della Sera, ha pubblicato alcuni giorni addietro una foto risalente a ben 18 anni fa, foto che ritraeva Antonio Di Pietro (allora Magistrato di "Mani Pulite"), a cena con dei Carabinieri, un'investigatore americano e... Bruno Contrada. Come mai ciò avviene proprio in questo momento di elezioni regionali? Cosa si vuole dimostrare, se non quantomeno una collusione dello stesso Di Pietro con affari loschi, chessò con i servizi segreti, chessò con la stessa mafia... insomma, si è certamente voluto buttare una bella palata di sterco sull'integrità morale dell'onorevole dell'IDV. Quel (definito) moralista, quel (definito) giustizialista, che da ormai troppo tempo punta l'indice ed alza i toni contro gli illeciti della scalata al potere imprenditoriale prima e del politico poi, Silvio Berlusconi. Dell'immacolato (non è mai stato condannato)... Silvio Berlusconi. Se le foto potessero dimostrare qualcosa a carico dell'ex Magistrato, per la regola: "chi non ha peccato che scagli la prima... pietra", si potrebbe pensare che questa possa essere una delle tante manovre che più che intimidire "Tonino", livella una nuova fetta di opinione pubblica verso quell'ormai generalizzato sentimento di: "sono tutti corrotti, dunque, corrotto per corrotto teniamoci Berlusconi".
Ecco in sintesi un mio ragionamento, che pur privo di approfondimenti sul tema e di documenti a carico, (per quelli ci sono i libri di Marco Travaglio ad esempio), esso vuole attenzionare a voi lettori di questo minuscolo blog "IL GRIDO", come la nostra italietta stia attraversando un periodo (l'ennesimo? il definitivo?) di scollamento fra politica e popolazione, quando invece gli spot televisivi ed i programmi "prezzolati" come "Porta a Porta" ci raccontano sempre il contrario.

FRASI DA CABARET, PER CONFONDERE LA GENTE
Il partito dell'amore,
la forza del voto della maggioranza degli italiani che li autorizza a governare, la giustizia politicizzata che remerebbe contro Silvio per farlo cadere, "siamo usciti dalla crisi meglio di tanti altri"... e tanti altri bla bla bla, vogliono imporre al mite ed ignaro cittadino una realtà artefatta dello stato delle cose. Insomma, se stai male, è colpa (lo abbiamo detto varie volte) della crisi mondiale non dello Stato italiano. Caso mai, è propio tua che sei un incapace! Paradossalmente, perfino l'attuale cloaca politica, fatta di innumerevoli furbi leccapiedi politici ed istituzionali e forse solo un paio di veri leaders... ricalca, (magari utilizzando attori diversi), le fattezze catastrofiche e omicide che hanno portato alla caduta della cosiddetta "Prima Repubblica".

ALLA FINE GIULIO ANDREOTTI FU ASSOLTO
Oggi, per Berlusconi "Processo breve"
o, "Leggittimo impedimento". Si, una leggina ponte in attesa di una legge (costituzionale?) definitiva che dia un bel colpo di spugna generale ai "peccati" del premier, siano stati essi semplici truffe, delitti o addirittura stragi per mafia. Ma, chi è ignaro cittadino e poi viene chiamato a votare ciclicamente, chi non sa nemmeno di essere "Popolo Sovrano", ma si augura soltanto giorno per giorno di portare il pane a casa... ha ben altre impellenze, e rimane straconfuso di fronte ai dibattiti-battibecchi di programmi come "Porta a Porta, "Ballarò", "Anno Zero", ecc...

IN QUESTA ITALIA, IDEE CHIARE SOLO AL NORD
A parte il popolo della Lega Nord, che pare avere le idee ben chiare su cosa vuole veramente, il resto della penisola è in preda alla babele più totale.
Sempre in questi giorni, l'abbraccio fra il già citato Di Pietro ed il leader del PD Bersani, pare offrire un asse politico finalmente mirato ad una alternativa valida. Così, da una parte una IDV meno condannatrice fine a sè stessa dell'altrui reato, e dall'altra un PD meno flebile ed inconcludente verso i reali bisogni degli operai lavoratori. Come dicevo, la realtà è che tanta gente non ci crede più, tanta gente vota per fare un favore ad un'amico che gliel'ha chiesto ed al quale non poteva dire di no. Ma una cosa è certa: sporca o collusa, la politica ha bisogno di un sistema di pesi e contrappesi, non di monopoli, non di dittatori, che tali potrebbero proclamarsi domani. E' la storia a dimostrarlo, non certo io!

L'UNICO POLITICO SANO CHE IO ABBIA AMMIRATO? (che fu anche Partigiano)... SANDRO PERTINI.
Giovanni BonarRIGO
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domenica 7 febbraio 2010

Una mattina in una Domenica di paese

E' Domenica, esco, pioviggina le strade sono deserte, paesaggio spettrale... un bar che dà nella piazza Mazzullo, bar che riuniva quattro anziani a chiaccherare davanti alle sue vetrine o di fronte, dall'altro lato della strada, ormai è chiuso da un anno, (chissà se riaprirà prima o poi). E' Domenica, la Santa Domenica, giornata da santificare in chiesa, concelebrando ognuno di noi la Santa Messa.
Si, lo so... siamo in un paese di quattromila anime, non a Parigi. Ebbene? fra pochi giorni sarà carnevale anche quì, festa di gioia e di spensieratezza, ma ancora non se ne avverte l'atmosfera. Certo, si sta già lavorando in diversi paesi jonici per costruire carri allegorici, organizzando balli in maschera e sfilate nei giorni clou. Ma, mi sarei aspettato di più. Come sempre. Guido in macchina sul lungomare di questa mia Roccalumera: l'asfalto è pieno di buche... un campo di battaglia rattoppato quà e la con toppe di pece alla bellemmeglio. E' bastato un quarto d'ora di pioggia per trasformarlo in una via dei laghi e pozzanghere. Guadata la prima pozza, la seconda, la terza... mi accorgo che... gli spurzzi hanno bagnato qualcosa di elettrico nel motore, la macchina ha dei sussulti ma proseguo. Voilà, mi interseco con un'auto che va nel senso opposto, essa solleva una tale onda che per infiniti attimi non vedo più niente dal parabrezza, ma proseguo. Eccomi entrare i chiesa, faccio parte del coro parrocchiale, per me una delle cose più belle di questa mia Domenica Cristiana. Anche stavolta, la predica del parroco è stata come sempre chiara, intensa, con spunti sull'importanza della famiglia e sull'uomo, che deve cercare Dio ed a lui affidare tutta la propria vita.
Saluto amici e amiche ed esco di chiesa, pioviggina, apro l'ombrello che un colpo di vento mi aveva ridotto ad un brandello, riprendo il mio giro in macchina prima di pranzo. Ma si, andiamo a Nizza! Transito tranquillissimo. Il suo centro nevralgico, di fronte alla Piazza "Colonnello Interdonato" è popolato da un gruppetto di "spittàmu mi si mància", prorio dall'altra parte della via, sul marciapiedi. Incontro un amico che viaggia ad ombrello spiegato... hei, comu va? E ccà semu... e prosegue.
Vediamo se a Furci la musica cambia? Macchè, strade deserte anche quì, la piazza Sacro Cuore semideserta, poi... un lungomare pieno di buche (ma va là... anche queste rattoppate alla chetichella). No, niente pozzanghere, ma il ballo di san Vito sui dislivelli e quasi peggio di quello che la mia auto è costretta a danzare sui dossi del mio paese. Il mare è calmo è questo è già un buon segno in questo inizio di Febbraio, si, il mare si è calmato dopo l'ultima mareggiata che tanti danni ha causato in tutti i paesi della riviera jonica. Non so cosa farò oggi, oltre scrivere quattro righe ascoltando della buona musica, naturalmente. Certamente, domani si ricomincia. Nonostante non siamo a Parigi!
Giovanni BonarRIGO
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venerdì 5 febbraio 2010

Amici: Scrivete voi ogni tanto, attendo con impazienza le vostre mail

Ho pensato, leggendo appena adesso un messaggio inviatomi da un ex compagno di scuola media: "chissà quanta gente, quanti ex conoscenti, amici, mi leggono in giro per l'Italia o, per il mondo" oltre a quelli di cui so già. Per questo motivo, in questo post, ansichè dedicarmi ad un qualsiasi argomento di cronaca paesana, di politica, di riflessione, e perchè no di polemica su qualche abuso...! Preferisco adesso rivolgermi a tutti voi che mi leggete (magari spesso) e invitarvi a farvi avanti.

Scrivete pure quanto volete
, commentate quì stesso o sul mio profilo Facebook i miei post, mandate le voste mail (o qualche vostra foto), all'indirizzo info@giovannibonarrigo.it Il mio scrivere è rivolto a chi mi legge e non è fine a se stesso, esso vuole sempre porsi obiettivi di informazione, di incitazione alla crescita del territorio di appartenenza, di condivisione, di cultura diffusa ed equidistante. Vi aspetto!

Giovanni BonarRIGO
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mercoledì 3 febbraio 2010

Le Commedie di Carlo. Sono belle, sono di livello, ma... qualcuno di importante le snobba

Di solito, non pubblico riflessioni di questo genere. Pubblico "GRIDI" di persone che lamentano il degrado della nostra Terra, pubblico "GRIDI" di persone che sono state a Giampilieri o a Scaletta a spalare fango ma che poi hanno paura che presto qulacuno si dimenticherà dei superstiti, pubblico "GRIDI" di persone... che si oppongono alla chiusura di un ospedale o di un semplice reparto di un nosocomio... Ma, riflettendoci, l'artista in oggetto non è altri che un "operaio" della nostra terra che ha un sogno. La grande differenza fra lui e chi lavora di vanga o di piccone e che la sua fatica è di tipo mentale (ma non solo). Quando questo "teatrante" lavora, ci mette tutto se tesso, ci crede e magari si illude che tutti gli altri ci debbano credere. Ebbene, io ammiro il suo "lavoro di qualità" che non sempre riscuote il successo che meriterebbe, perchè non nasce solo per far ridere come tanta concorrenza. Ebbene si, quando un uomo di teatro, un artista, un opinionista, si pone quale "FARO" per coloro che vivono senza farsi domande, ebbene costui percorre spesso (come Sisipo), una strada che va in salita e spinge su una pietra che alla prima occasione (ri)rotola giù.
Trattare temi importanti ed avere il coraggio di "venderli" alla gente (temi come il massacro degli Ebrei o il terremoto di Messina), può essere un'arma a doppio taglio. Infatti, chi dal teatro si aspettava un'ora e mezza di svago, magari, alla prossima occasione andrà a vedere un "cinepanettone" che è roba da due soldi... ma che fa ridere e rilassa. Bisogna riflettere però, bisogna porsi delle domande, e distinguere la qualità dalla spazzatura es. della TV.
La nostra società, attraverso il "canali" del sapere che ancora esistono, deve recuperare il senso civico, il senso religioso, la riscoperta dei valori della famiglia. Forse, qualche volta, piangere ad una messa cantata o perfino ad una commedia teatrale, è un'occasione per crescere e per cambiare.
Giovanni BonarRIGO
Caro Direttore, stavolta invece del solito comunicato stampa è l'autore dello spettacolo che ti scrive, raccontando le sue emozioni nel sentire un pubblico, non numeroso per la verità, ma presente e pronto ad affrontare i cambiamenti, che questo scavezzacollo (in senso teatrale) propone. Era da tanto tempo che parlavo di cambiamento nel mio teatro e avevo messo in atto alcune cose, anche se non si riusciva a venire fuori dall'empasse di uno stereotipo che ci perseguitava e che voleva che il teatro, il nostro compreso, fosse necessariamente il luogo di risate e celebrazioni di culti personali, senza poter venire fuori con un prodotto, che si presentasse come qualcosa di nuovo. Così "Lo zio Leone" ci ha dato modo di ripartire con qualcosa di diverso, nel tentativo di aprire un varco e posizionarci in un angolo del mercato, dove ci siamo noi e basta, almeno per quanto riguarda la Riviera Jonica. Ma non basta, perchè "Lo zio Leone" ci ha dato la soddisfazione di portare all'Auditorium la prima scuola superiore, quel Liceo Ginnasio Trimarchi, che è arrivato in forze (270 alunni) a celebrare insieme a noi il Giorno della Memoria, affrontando problemi enormi, non foss'altro la ricerca di ben sei autobus. Stavolta siamo veramente dispiaciuti per quelli che non c'erano, perchè chi c'era potrà testimoniare che il pubblico alla fine dello spettacolo era in lacrime, commosso per avere ascoltato e visto una storia dura, forte, ma reale, una di quelle storie che bisognava raccontare. Certo, dal momento che si trattava di un personaggio nizzardo e di un lavoro ambientato a Nizza di Sicilia, nel quartiere di San Giovanni, ci è dispiaciuto non registrare la presenza di alcun amministratore del nostro comune, ma c'era la gente, quella c'era, di Nizza sempre poca, ma qualcuno di quel quartiere era presente.
Oggi resta il piacere di avere svoltato con un teatro nuovo e avere convinto chi c'era, e potrà testimoniare, che si può fare del buon teatro senza necessariamente dover rispondere a chi ti chiede: "Ma chi fa, si ridi?".
Carlo Barbera (Attore di teatro)
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lunedì 1 febbraio 2010

TAGLI, LAVORO NERO... SLOGAN. MA, SIAMO O NON SIAMO USCITI DALLA CRISI?

"Quando c'era Romano Prodi Presidente del Consiglio e la Sinistra al Governo, aumentavano di continuo le tasse".

L'ho sentita ripetere più volte questa frase. In realtà era vero! Infatti, Bersani e compagni, ci dicevano di continuo di RESISTERE, che "la medicina era amara, ma avrebbe curato il male" e... solo dopo saremmo guariti... con la riduzione delle stesse. Ma erano pazzi (o incapaci) quelli della Sinistra, che si tiravano la zappa sui piedi? Intanto il caro Silvio, all'epoca all'opposizione, (fra una riconta delle 25.000 preferenze che gli avevano fatto perdere le elezioni, ed un'altra), scendeva in piazza come se egli stesso fosse un "TARTASSATO". E lo era?!? Poi, quando con un colpo di mano si fece finalmente (finalmente per chi?), cadere il governo... la gente pensò: "Questa volta ci salverà Berlusconi!"


Ma qualcuno, come me, si chiedeva: come farà? dove prenderà i soldi? Come tutti sanno, (diciamola con estrema semplicità, perchè il tema è da maghi dell'economia), le strade per reperire denaro da reinvestire in Opere Pubbliche, aumentare le Pensioni minime, migliorare la Sanità, incrementare i servizi di Ordine Pubblico, aumentare gli Investimenti per l'Occupazione, erano due: o si aumentavano ancora le tasse, (e questo era impossibile, perchè lo slogan di Silvio, (il suo forte sono gli slogan ad effetto), era: "NON METTEREMO LE MANI NELLE TASCHE DEGLI ITALIANI!"), oppure, operare dei TAGLI. Ma dove? In quali settori? Contemporaneamente, bisognava inasprire la lotta all'EVASIONE FISCALE e far riemergere il LAVORO SOMMERSO.

COSI', BERLUSCONI, STRAVINCENDO LE ULTIME LEZIONI, (in alleanza con la Lega Nord), DEBUTTO' CON UN GRANDE TRIONFO. Tolse le tasse? No, ma riuscì a bloccare i cortei di napoletani arrabbiati (cortei anti discariche e anti malattia del Cancro che da esso derivano), con la forza dei militari e... di conseguenza a farne realizzare di nuove e... così ripulire le più importanti città della Campania. Insomma, alla storia rimarrà un Prodi che si è perso in chiacchere (anche per liti interne alla sua coalizione), e un Berlusconi che ha realizzato fatti. (E... soprattutto fatti suoi).

Ma sti soldi dove li ha poi presi Silvio? Hoibò, ma non ci avevano pensato quelli della sinistra, che si poteva TAGLIARE sull'ISTRUZIONE (re)istituendo (riforma Gelmini), il vecchio "Maestro unico"? E le Forze dell'Ordine? per contrastare la criminalità di strada? sono state in parte sostituite con delle meravigliose "Ronde" (la dove si sono fatte), al posto di: Polizia, Carabinieri, ecc. Tagli alle Gurdie Mediche e Ospedali che chiudono (quì in Sicilia), Accorpamenti, Disservizi. Il tutto, raccontatoci come: (ache quì, ottimo ricorso agli slogan), "OTTIMIZZAZIONE DELLE RISORSE E RIDUZIONE DEGLI SPRECHI", insomma riforme "ecologiche"... alla Cristina Gabetti di "Striscia la Notizia".

MA CHE VOLETE DA SB? C'E' LA CRISI MONDIALE ED HA RICOSTRUITO L'AQUILA!
Il valente ministro all'Economia Giulio Tremonti, poi, con la "Social Card", ha "babbiato" mezza Italia. Comunque, (a ri-slogan), "ABBIAMO AFFRONTATO E SUPERATO (superato?) LA CRISI, MEGLIO DI TANTI ALTRI PAESI D'EUROPA". Se la disoccupazione aumenta, però, non sono certo i politici a stringere la cinghia. I loro compensi, addirittura lievitano. Le doppie cariche e relativi doppi stipendi, proliferano. Sindaco e Deputato regionale, Sindaco e Parlamentare a Roma. Vedi il baldo Renato Brunetta ad es: (di recente si vantava in TV, dicendo: "volete che il nuovo sindaco di Venezia sia solo sindaco, oppure uno che ricopra una carica di Governo?).

INTANTO, ci sono circa 5,2 milioni di contribuenti sotto i 10mila euro, che pagano le tasse che altri molto più ricchi non pagano. Città che si spopolano perchè i giovani emigrano alla ricerca di lavoro, mentre... (caso particolare), crescono gli imprenditori immigrati. E il sommerso, il lavoro NERO degli scantinati e dei lagher? E' alla fine emerso? Di emerso... quì da noi in Sicilia, ho visto solo un (UNO) nuovo Cantiere Scuola in un paesino della riviera jonica. Il politico di turno non ha perso tempo, e si è fatto ritrarre su siti e giornali di zona, "quale salvatore della patria". Ma questo è un'altro discorso.
...dichiarano più di 150mila euro. Bersani: "Mentalità del condono".
La maggior parte dei lavoratori dipendenti si concentra tra 10 e 50mila euro, ma ci sono circa 5,2 milioni di contribuenti sotto i 10mila euro. Anche per quanto riguarda i pensionati, il gruppo maggiore, con 9 milioni di persone, si trova tra 10 e 50mila euro, ma quelle che stanno sotto 10mila euro sono ben 5,7 milioni.
Italo Bocchino (Pdl) sollecita ''una riforma fiscale radicale che restituisca equità ed eviti che una minoranza di più deboli paghi per i furbi''. Mentre il viceministro della Lega Nord Roberto Castelli chiede di ''rendere note all'opinione pubblica le statistiche regionali, da cui si vedrebbe chiaramente dove si annida l'evasione''.

Il sogno di un lavoro e la Basilicata si spopola:

ogni mese, persi 100 abitanti.

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