Il GRIDO (Il Blog su Roccalumera e... non solo)

giovedì 31 dicembre 2009

A dieci anni da un Mondo che fu













Cari amici e lettori costanti ed appossionati del blog "IL GRIDO", eccoci giunti all'ultimo dell'anno. Stasera, il Presidente della Repubblica Napolitano nel suo discorso, certamente senza sottacere i tanti drammi che si sono consumati in questo 2009 italiano, inviterà - come fece l'ultimo dell'anno 2008 - alla fiducia ed alla condivisione per risalire la china della crisi e per recuperare dalla disperazione i senzatetto, i disoccupati e gli sfiduciati di ogni regione d'Italia.

Permettetemi pero, di dedicare questo mio ultimo post del 2009 a mio padre, che è vivo e vegeto ma che forse ricordando ciò di cui sto per accennarvi, oggi, dentro di se avrà un momento di commozione. Il 31 Dicembre 1999, (esattamente DIECI anni fa), non accadeva un dramma e tantomeno una tragedia, semplicemente, (dopo ben tre generazioni di illustri macellai), chiudeva definitivamente i battenti la macelleria Bonarrigo. Ciò accadeva quasi in concomitanza con altre chiusure di genuine realtà di paese in crisi, forse per l'arrivo dei Supermercati, forse per il cambiamento della filosofia globale della gente, fatto sta che si chiudeva nel silenzio una realtà di artigianato e (oserei dire) arte del prodotto locale.
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Chi conosce le raltà di ieri dei piccoli paesi del comprensorio jonico messinese, certamente rammenterà un'atmosfera di rispetto e di affabilità fra il piccolo bottegaio ed il cliente, quasi un clima familiare che ormai e molto raro riscontrare in certi ambienti. Il mondo sporco e cattivo della macellazione del bestiame che poi diventava il ritrovo della bottega sottocasa, visto oggi da un ex ragazzino e poi giovanotto che a tratti visse dei momenti al suo interno, risulta lontano anni luce.

Definitemi pure un romantico di un passato che non ritornerà, ma comunque non sarò mai capace di apprezzare i progressi della tecnologia senza inchinarmi alla grandezza del calore umano ed al sacrificio di chi ha lavorato per permetterci di giungere fino all'oggi con dignità e una posizione sociale decente. Sono passati dieci anni da quella triste sera, in cui non ebbi il coraggio di rimanere in macelleria fino all'ora di chiusura della porta. Sapevo già, che un giorno mi sarebbero mancate quelle misere realtà, quelle minuscole storie di anziani e di massaie, quelle ormai povere giornate che venivano vissute con lo stesso impegno e con la stessa puntualità del grande passato.

Adesso, dai tasti di questo PC, in un rinnovato orgoglio, mi voglio protendere in positivo verso un 2010 dai tanti punti interrogativi. Proprio ieri sera, ad un incontro (presso l'ex Centro Sociale "Giovanni Paolo II" di Roccalumera, manco a dirlo locale che fu il mattatoio comunale dove io andavo alcuni martedì ad aiutare mio padre a macellare vitelli, maiali ed ovini), in una riunione d'auguri organizzata dal nostrano on. Cateno De Luca e partecipata da tantissima gente, ho sentito parlare di Speranza, di progetti futuri, di cambiamento di tendenza dopo decenni di apatìa e delusioni cocenti fra il popolo. Io non mi illudo, ma certamente non smetto di sperare, di rimanere attento e presente, di fare quel poco che so e che posso dal basso della mia posizione e professione e (consentitemi), dall'alto delle mie capacità.

Concludo, augurandoVi ancora che "l'anno che verrà" sia in decisa ripresa da tutte le sventure vissute e perfino dalle sciocche divisioni partitocratiche e di barricata, che ancora nel terzo millennio, in molti comuni fanno parte della stupida e deteriore mentalità di paese. Ricordando e omaggiando una volta di più il lavoro delle braccia dei miei predecessori, nel rispetto vero e senza ipocrisie, auspico un ritorno, anche parziale, verso i veri valori della famiglia, della condivisione e della fede cristiana, senza i quali (a mio parere), non ha senso esistere.

Mille, anzi, 2010 AUGURI!
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mercoledì 30 dicembre 2009

Roccalumera. Cena Auguri 2010 al Centro Polisportivo














Roccalumera - (29-12-2009) - Come ormai da consuetudine di paese, numerosissimi sono stati gli intervenuti all'incontro Cena-Auguri per l'appena trascorso Natale e per il nuovo anno che sta per iniziare.

All'interno del Palatenda del Centro Polisportivo, come ogni anno, giovani e meno giovani ci siamo incontrati in una serata piena di serena allegria e semplicità. Invitati tutti i cittadini del nostro paese, senza distinzione di simboli o di partiti politici. Un cena servita dal caloroso intervento dei VDS (Volontari del Soccorso), della Croce Rossa di Roccalumera e dai volontari dell'Assovolo Riviera Jonica. Prima che la cena fosse servita, il sindaco Gianni Miasi è passato fra i tavoli a porgere i propri auguri, e poi la moglie a servire (come tutti i VDS di cui fa parte). Famiglie intere riunite ai tavoli. Si è cenato in piatti e bicchieri e posate di plastica, un primo a base di maccheroni al sugo cucinato dalla stessa mensa scolastica, per secondo salsicce, polpette di carne, purèe di patate, lenticchie e vino, ma non è questo il punto importante.
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La musica che ha scaldato la fredda serata, il gruppo di animazione che ha regalato palloncini colorati ai bambini, e l'associazione "E... Berta Filava" che ha collabborato alla riuscita della serata, i balli dopo cena ed il "trenino", hanno unito in un solo abbraccio d'auguri tutta la gente. Ho incontrato e scambiato gli auguri con vari conoscenti ed amici, con tanti componenti della maggioranza consiliare, (c'era dal vicesindaco Sarino Foscolo all'assessore Francesco Santisi la prof. Rosa Nicita...). Erano presenti anche i miei genitori, probabilmente erano tutti presenti... tranne i componenti della minoranza. Peccato per loro!
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Il brindisi finale. Torte fatte in casa e spumante, tanto spumante. La tombolata coi piccoli ma desiderati premi in palio, le stelle di natale in regalo e... arrivederci al prossimo Natale!

Auguri a tutti. 2010 AUGURI!
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martedì 29 dicembre 2009

Tar azzera l'Unione Valle Nisi. De Luca a "Tu per Tu" su Tele90




Gongola il PD Nizza: "Cronaca di una morte annunciata"

28-12-09 - “La decisione del TAR di Catania di “azzerare” l’Unione dei Comuni della Valle del Nisi non arriva certamente inaspettata” così il Coordinatore del Circolo del PD di Nizza di Sicilia Francesco D’Amico.“Come è noto il PD di Nizza di Sicilia – continua Francesco D’Amico – sulla costituenda Unione sin dal dicembre dello scorso 2008 ha sempre avuto un approccio costruttivo e senza pregiudizi, garantendo il proprio contributo per la costituzione di una vera unione di territori e non di apparati.Il PD di Nizza di Sicilia, in quest’ultimo anno ha messo in cantiere diverse iniziative pubbliche affinché l’Unione dei Comuni della Valle del Nisi diventasse lo strumento per lo sviluppo economico e sociale dei nostri Comuni, come dimostrato anche dall’impegno diretto sul tema dei vertici Provinciali e Regionali del Partito Democratico. Purtroppo i nostri propositi si sono scontrati con la volontà dei Sindaci proponenti di andare avanti per la propria strada a colpi di maggioranza con il risultato di un completo fallimento che pesa sulle spalle degli operatori economici e di tutti i cittadini ”.“Il PD di Nizza di Sicilia ha più volte posto l’attenzione sui temi: Area strategica, Statuto e partecipazione popolare. Guarda caso proprio i temi che hanno portato alla bocciatura dell’Unione da parte del TAR di Catania”.

“A questo punto, invece di perdere tempo in inutili ricorsi al CGA, chiediamo ai Sindaci proponenti di volersi rimettere al lavoro coinvolgendo i cittadini e le forze politiche dei nostri Comuni al fine di procedere nel più breve tempo possibile al varo di un nuovo Statuto condiviso e non finalizzato a mero strumento di potere per pochi ”.

“Chiediamo, infine, al Sindaco di Nizza di Sicilia – visto la illegittimità di tutte le deliberazioni adottate dai tre Consigli Comunali – di non procedere ad alcuno impegno di spesa in merito e al Presidente del Consiglio Comunale Ing. Rasconà di convocare un Consiglio Comunale urgente per riferire in merito”.
Il Coordinatore del Circolo Francesco D’Amico

COME RISPONDERA' De Luca?
Questa sera, martedì 29, su tele90 alle 21.10
va in onda il programma su temi d'attuaità a ''Tu per Tu''. All'appuntamento di stasera sarà ospite l'on. Cateno De Luca, deputato regionale del Mpa. I telespettatori avranno la possibilità di intervenire telefonicamente per porre domande a De Luca. In studio il giornalista Umberto Gaberscek, direttore di Tele90. (andranno in onda delle repliche sia stanotte alle 00:00, che domani alle 14:00).

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lunedì 28 dicembre 2009

Casalvecchio Siculo 2008. Il Presepe Vivente




RIFLESSIONE:
Una volta, nel periodo natalizio si andava al cinema per vedere film colossal come "Ben Hur" e "I dieci Comandamenti", in TV si seguiva con estrema attenzione il film a puntate di Zeffirelli "Gesù di Nazareth". Oggi, si va al cinema per farsi quattro risate coi "Cinepanettoni" e perfino i palinsesti della televisione hanno sostituito i temi natalizi della religione con favolette o film da quattro soldi spesso anche volgari.

Le nostre tradizioni siciliane, le nostre novene di Natale, i nostri presepi viventi, i nostri presepi, hanno ancora i loro devoti, ma. Pensiamoci però: in un Mondo in cui la globalizzazione protende verso il consumismo e ci infetta ogni anno di più con nuove mode tipo la corsa spasmodica ai regali, ai cenoni, ai botti di capodanno, ed ai... lifting al botulino perfino per le minorenni. Perfino in tempo di crisi. Dove andremo a finire?

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sabato 26 dicembre 2009

SALVARE L'OSPEDALE "PIEMONTE" DI MESSINA

RICEVIAMO DA FACEBOOK


Oggetto: altri trasferimenti

"mercoledi 23 dicembre il direttore generale ha consegnato a tutte le oo.ss. il piano di movimento dei reparti che si trasferiranno all'ospedale papardo: neurologia, endocrinologia, oculistica, otorino, microbiologia e virologia, odontostomatologia, angiologia, broncopneumologia, oltre chirugia vascolare che già si trova al papardo dal 9 dicembre. molti reparti verranno spostati, tipo ortopedia, cardiologia, altri tipo la pschiatria (di competenza dell'asp) sarà trasferita, la direzione medica di presidio si trasferirà nei locali esterni dove ora si trova l'amministrazione"

Giancarlo Randazzo

Oggetto: SALVATA LA STRUTTURA COMINCIANO I GUAI

E' PERICOLOSO MANTENERE LA STRUTTURA SENZA QUALIFICARLA.
E' di questi giorni la notizia che l'Ospedale Piemonte vedrà assegnati 110 posti di degenza e 10 di day hospital. Il che in soldoni vuol dire che non verrà declassato e quindi non chiude. Questa è una buona notizia. E' un passaggio fondamentale. Ma non solo non basta diventa un autogol o peggio DRAMMA NEL DRAMMA se non si provvede immediatamente a dotarlo di personale qualificato, tecnologia adeguata, unità operative e spazi affinchè diventi un polo di eccellenza per l'emergenza.

Abbiamo sempre detto che questa è la mission naturale dell'Ospedale Piemonte, quale nosocomio del centro della città. Andiamo nei particolari:

EMODINAMICA. Un infartuato per avere le prime cure necessarie e soprattutto quelle salvavita ha la necessità di avere a disposizione una cardiologia con terapia intensiva. Questo servizio, l'UTIC, è stato 'salvato' all'Ospedale Piemonte, peccato non ci sia l'emodinamica. Il che vuol dire, per i non addetti ai lavori, che i medici e i sanitari non potranno fare un bel niente per il povero infartuato, poichè la terapia salvavita è invasiva e richiede appunto l'emodinamica. Cosa che già esiste al Papardo, quindi nella stessa azienda, e creare una struttra semplice al Piemonte non comporta eccessivo impegno burocratico.

PRONTO SOCCORSO. Nell'emergenza il Pronto Soccorso (adesso la sigla è MCAU) deve avere oltre che una degenza d'astanteria anche una serie di servizi afferenti che si muovono con velocità per affrontare patologie acute che si prospettano improvvisamente e per le quali il fattore tempo e qualità è salvavita! Chirurgia d'urgenza, Medicina d'urgenza, Traumatologia, Emoteca, giusto per citarne alcuni. Il tutto gestito da professionisti di esperienza e di 'ruolo' facendo uscire dal precariato i medici che si sono avvicendati in questi ultimi anni.

EMOTECA. Come può esistere un centro per l'emergenza senza possibilità di trasfondere immediatamente? In questo momento per avere del sangue bisogna che un'auto apposita porti le richieste dall'Ospedale Piemonte al Papardo e da questo il sangue al Piemonte. Superfluo evidenziare quanto nell'emergenza possa costare la vita i tempi enormi di attraversamento di tutta la città e della costa. (circa tre ore in tutto). La chiusura del Centro Sangue del Piemonte ha comportato, tralaltro, una sensibilissima riduzione della raccolta da donatori, circa il 60% in meno secondo alcune stime, costringendo l'Azienda Unificata a comprare il sangue altrove! Quindi emoteca fornita e Centro donazione riattivato!

POLO MATERNO-INFANTILE. Sempre stato il punto di forza dell'Ospedale Piemonte. Per soddisfare l'emergenza occorre qualificare i sanitari, potenziarne il numero degli addetti che è assolutamente insufficiente ed aumentare i posti letto dell'UTIN (Unità di Terapia Intensiva Nenatale).

TRAUMATOLOGIA. In atto Ortopedia altra struttura 'salvata'. Occorre anche qui potenziare l'organico dei sanitari e parasanitari, nonchè qualificare gli addetti ai lavori. Dotarla di tecnologia idonea. Ed associarla ad una Chirurgia maxillo-facciale che manca in tutta l'Azienda (Papardo-Piemonte). Senza parlare della NEUROCHIRURGIA, che proprio perchè il Piemonte si trova proprio allo svincolo autostradale, ne dovrebbe essere dotato per gli interventi di emergenza in quanto meglio raggiungibile rispetto al Papardo.

RIANIMAZIONE. I posti sono passati da 4 a 8 (non ancora tutti attivati), ma insufficienti per un vero polo per l'emergenza. Si pone ovviamente il problema dell'assistenza continua al malato acuto che è in questo momento pressochè impossibile garantire con l'organico in dotazione. Quindi ulteriore aumento dei posti letto e dell'organico.

AMBULATORI. Perchè non utilizzare il comodo centro città per mettere al servizio dell'utente tutte le specialistiche H12? Renderebbe un grande servizio alla comunità messinese e dell'interland. Esistono tutti i professionisti specialisti già in pianta organica. (angiologia, otorinolaringoiatria, chirurgia vascolare, neurologia, endocrinologia e tutte le strutture già esistenti nell'ospedale).

QUI SI PONE IL PROBLEMA. Possiamo pensare ad una organizzazione dell'Ospedale Piemonte di questo genere, (e sicuramente ancora perfettibile) senza fondi e senza spazi? La risposta è sì!
INTERCETTIAMO I 21 (16 PER ALTRI) MILIONI DI EURO DESTINATI ALLA REALIZAZIONE DELLA SECONDA PIASTRA MEDICA CHE, COME QUELLA CHIRURGICA, SAREBBE A NORMA PER L'EMERGENZA.

DOTIAMO NELLE MORE L'OSPEDALE DI UN ELIPORTO.

ATTIVIAMO IN SEDE DI ATTO AZIENDALE (quindi nei prossimi mesi) TUTTO CIO' CHE PUO' ESSERE FATTO SENZA ECCESSIVA SPESA E CON GLI SPAZI A DISPOSIZIONE.

Senza questo, che è un modesto contributo di idee, ripeto, assolutamente perfettibile, altro che eccellenza dell'emergenza. Sarà la Tomba dell'emergenza ed ahinoi non è assolutamente una metafora!
Silvano Arbuse
(Piano per il riassetto e la rimodulazione dell'Azienda Ospedaliera "Ospedali Riuniti Papardo -Piemonte)
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venerdì 25 dicembre 2009

LA DEPRESSIONE DEL PERIODO NATALIZIO

Oggetto: La DEPRESSIONE DEL PERIODO NATALIZIO

Con questo articolo, che condivido con voi, mi accingo al tentativo di comprendere le depressioni e le angoscie che si presentano particolarmente accentuate in questi giorni di festività, che sanciscono anche il passaggio al nuovo anno. Forse è più immediato comprendere come un anno che finisce possa innescare questo disagio, in alcuni molto marcato, perchè è un frammento di vita che se ne va e rappresenta un passo simbolicamente importante nel testimoniare il tempo che passa e la percezione della nostra caducità che è uno dei motivi fondamentali di angoscia dell'essere umano specie se confrontato con il suo desiderio di onnipotenza infinita e di eternità.
Meno evidente è la sensazione di disagio connaturato al periodo più strettamente natalizio e credo che le ragioni di questo possano essere molteplici. Possiamo per esempio vivere il lutto di questo lasso di tempo se confrontato con gli analoghi momenti di quando eravamo bambini, in quel periodo magico popolato di figure idealizzate come Babbo Natale che veniva dal nord a portarci i regali che desideravamo quando, di notte, i genitori lasciavano la finestra socchiusa per farlo entrare e noi bambini ci sforzavamo di non dormire per sentirlo arrivare. La delusione provata poi quando,verso i 7-8- anni, la figura magica scompariva e si ritornava con fatica e delusione a prendere contatto con la realtà.
Ma in alcuni casi è possibile che i Natali infantili non siano stati così piacevoli come si presentano nel ricordo per la legge dell'ottimismo mnestico, ma siano stati fin da piccoli abitati da tensioni familiari dissimulate e falsificate dal clima di festività e che quindi le depressioni attuali non rappresentino un lutto per qualcosa che esisteva e ora non esiste più, ma la riproduzione, da adulti, di un periodo che felice sembra non essere mai stato.Inoltre è doloroso constatare come il nostro disagio vada a confliggere con la felicità apparente delle persone che si precipitano nei negozi alla ricerca della merce e intasano le strade strombazzando i clacson, eventi che sono una spia importante dato che ben sappiamo come frenesia e concitazione non siano affatto sininimo di felicità.Dopo queste brevi considerazioni che spero possano essere fonte di riflessione, auguro a tutti voi un momento di raccoglimento interno autentico che possa essere foriero di sentimenti veri e genuini di pace, amore e serenità.

Antonio Miscia
(Psichiatra psicoanalista ipnotista)
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giovedì 24 dicembre 2009

Savoca (ME). Lapide a Leonardo Sciascia (seconda puntata)













CARMELO DURO: Prosegue... "Sciascia, girò la Sicilia e la descrisse: "donne che facevano del paese un telaio, davano la possibilità di fare dei racconti".
Fra le città che visitò: Girgenti, Palermo, Messina (della quale evidenziò la "chiesa dei Catalàni" e lo "Stretto"), Catania (della quale diede una particolare descrizione dei suoi abitanti), Siracusa (della quale disse: "Stupenda nelle cose. Nelle lapidi, lontane sono le radici di tanta civiltà).
1962 - Sciascia vive per un certo tempo (circa una settimana), a Savoca.
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E' ospite del Convento dei frati Cappuccini (nella foto), dove conosce il frate priore che lui descrive come "tozzo e sanguigno" (con il quale non instaura un gran rapporto), il che gli comunica di sognare la rinascita del paese di Savoca attraverso il turismo. Ma Sciascia, in una sua descrizione del paesaggio savocese, fa riferimento ad "un palazzo vuoto come un teschio" ed a proposito delle nicchie delle mummie: a "cadaveri posti all'impiedi, riccamente vestiti e grottescamente bacati".














Dall'articolo di Sciascia (pubblicato su "IL GIORNO" del Maggio 1962, viene fuori una Savoca ormai rivolta verso la decadenza e l'abbandono, ma quì Carmelo Duro ha precisato che vede comunquinque in Sciascia uno che amava la Sicilia e nelle sue parole semmai, c'era un sentimento di rivolta. Infine Duro, quasi a sottolineare il senso profondo del narrare di Sciascia, ricorda una frase dello scrittore: "scrivo sempre, anche quando non sono pubblicato, per il piacere di farlo..".

SANTINO LOMBARDO: L'intervento sel savocese Santino Lombardo, inizia con la priezione dell'ormai strafamoso articolo de "IL GIORNO del Maggio '62 che titolava (Ritratto di un paese che muore) "Attendono nel deserto la manna dei turisti". Così, dopo una veloce disamina dello "Sciascia pensiero" e delle testimonianze a lui note, acquisite da racconti e testimonianze di persone che a Savoca conobbero Sciascia, immediatamente e con una punta di orgoglio, afferma: "faccio giudicare a voi presenti che se oggi Sciascia fosse vivo cambierebbe radicalmente opinione sulle sue dichiarazioni di allora". Oggi, numerosi autobus, provenienti da ogni parte d'Europa, vengono a visitare la nostra cittadina.

AGGIUNGO IO: In effetti, a Savoca da almeno due legislature si lavora alacremente per il recupero dei fasti di un tempo. La storia remota ci racconta di una Savoca potente più di Messina e Taormina. Una città di illustri prelati e giuristi e nobili. Una Savoca multietnica e multireligiosa (lo testimoniano le numerose rovine di luoghi sacri, oltre alla chiesa Matrice e di Santa Lucia. Si parla di 5145 abitanti all'epoca. Ebbene, oggi, la risorsa turismo che recupera l'immagine di "città del film IL PADRINO" (girato negli anni '70) che vede oggi un museo etno-storico-antropologico costruito dal nulla, un auditorium, una Savoca che fa nascere un nuovo villaggio turistico, che attrae acquirenti di vecchie case che restaurandole ne fanno lussuose ville, forse non ha recupearto i fasti del suo massimo splendore, ma certamente ha finalmente reagito, là dove attorno ad essa numerosi paesi rimangono... deserto. Si, anche Leonardo Sciascia oggi ne sarebbe fiero!
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Savoca (ME). Intitolata una lapide a Leonardo Sciascia














EVENTO CULTURALE - Mercoledì 23 Dicembre 2009 - Sul muro del MUSEO di Savoca, ieri sera è stata inaugurata una lapide che ricorda i vent'anni dalla scompara di Leonardo Sciascia. Ne è seguito un convegno intitolato: "Leonardo Sciascia e Savoca".
Solenne la cerimonia che in realtà ha risentito dell'atmosfera natalizia che ha attratto altrove tanti appassionati della Cultura. Il famoso romanziere Leonardo Sciascia, fu ospite della cittadina di Savoca nell'ormai lontano 1962, e vi rimase per almeno una settimana, trovando ricovero all'interno del Convento dei frati Cappuccini.

Trasferitici tutti all'interno del locale adiacente il museo, ha avuto inizio il Convegno che ha visto fra i suoi relatori, oltre al sindaco di Savoca Nino Bartolotta, innanzitutto il valido e sempre attivo Santino Lombardo (impiegato presso il Comune), e vari illustri convenuti del calibro di Carmelo Duro e del prof. Carmelo Ucchino.

Prof. CARMELO UCCHINO: Dopo una breve introduzione di Carmelo Duro, ha preso la parola il prof. Ucchino, che ha voluto evidenziare subito, come fosse praticamente impossibile enumerare le tante Opere del Grande Sciascia in così poco tempo. Ha iniziato nel definirlo "un Intellettuale a cui siamo debitori" per la sapienza delle trame (gialli). Nei suoi libri - ha detto Ucchino - "c'è una Sicilia che per la prima volta non si autocommisera... sebbene in Sciascia c'è un onesto pessimismo sulla Sicilia". Continuando, ha parlato di un articolo dello scrittore, dal titolo "I professionisti dell'antimafia", articolo secondo il quale, i Magistrati (fra cui Falcone e Borsellino), avrebbero fatto carriera cavalcando l'antimafia. Nel '92 anche Borsellino citò quell'articolo che purtroppo fu da più parti usato come una clava proprio contro i Magistrati. Fra i punti interessanti del discorso, la citazione di un libro su Sciascia, consigliato ai presenti "Il Marchese di Regalpietra", una biografia, fra i "romanzi-saggio" del giallista, il famoso "Il giorno della civetta" ed altri nei quali ritorna puntuale la morte dell'inquisitore.
Poi, accostando Sciascia al drammatico "Caso Moro" e al coinvolgimento politico dello stesso scrittore che si cancellò dal Partito Comunista per passare ai Radicali, sentendosi così libero di parlare. Ucchino ha anche ricordato, come Sciascia all'epoca dell'uccisione del democristiano Aldo Moro, avesse titolato "Lo Stato ha ucciso Moro... non solo le Brigate Rosse".

CARMELO DURO: Presa la parola, "Duro" ha preteso di porgersi immaginariamente come se addirittura dalle sue parole fosse lo stesso Sciascia a raccontarsi. "Sono andato a cercare fra i suoi articoli, ha detto Duro, sul Corriere della Sera ed altri quotidiani. Sciascia - nato nel 1921 - proveniva da una famiglia benestante per l'epoca, il padre gestiva una solfatara. Lui stesso, dichiarò di essere cresciuto circondato dalle donne in famiglia e che ciò lo avrebbe orientato verso la riflessione e la poesia".
continua...
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martedì 22 dicembre 2009

ALLUVIONE MESSINA. Al via prima fase di ricostruzione per 15 MLN

Via libera alla progettazione ed alla fase di appalto per i primi lavori di messa in sicurezza e ricostruzione delle zone colpite dall’alluvione del 1 ottobre a Messina e dintorni, fino alla concorrenza di 15 milioni di euro. E’ l’effetto di una riunione operativa durata, ininterrottamente, 12 ore, presieduta dal dirigente generale della Protezione Civile siciliana Salvatore Cocina in rappresentanza del Presidente della Regione Raffaele Lombardo quale Commissario Delegato per l’emergenza. Durante i lavori si è completata ed approvata la perimetrazione delle aree nei centri abitati colpiti dall’alluvione ed esattamente Giampilieri superiore ed inferiore, Molino, Altolia, Pezzolo, Briga superiore, Briga Torre, Itala, Scaletta, Guidomandri.

Presentato, discusso e modificato il programma dei lavori più urgenti per la riapertura delle strade del comprensorio, per la messa in sicurezza delle abitazioni e dei torrenti; approvato il progetto per lo svincolo di emergenza di Itala per il quale si chiederà un ulteriore parere, da rendere entro 7 giorni, all’ispettorato Anas di Roma; esaminato il progetto di consolidamento della galleria artificiale di Capo Scaletta, rispetto al quale saranno necessari ulteriori approfondimenti tecnici. Completata questa fase, dunque, si passa alla prima ricostruzione, in attesa della disponibilità delle ulteriori trance di finanziamenti necessari a completare il programma di interventi.

(La foto in basso, riproduce una delle videate dal maxischermo, proposte in occasione del recente Convegno a tema "Alluvione di Messina 1 ottobre 2009", tenutosi all'Università degli Studi del Papardo di Messina, lo scorso 12 Dicembre. In essa è evidenziata la larghezza naturale - 40 metri - che l'alveo del "torrente Racinazzo" di Scaletta Zanclea dovrebbe avere per un normale deflusso delle acque e per la sicurezza di quella zona circostante. Ciò, però, comporterebbe la riprogettazione, sia della linea ferroviaria che del viadotto della Strada Statale).










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lunedì 21 dicembre 2009

A Joyful Cristmas and Happy new Year 2010



A tutti i miei lettori, da qualsiasi parte del Globo mi clicchiate, Buon Natale Amici! Vi auguro un Natale gioioso, sereno e ricolmo più che di regali, di valori cristiani che ricomprendano l'unione familiare e universale nell'atmosfera della nascita di Gesù bambino. Occasione di questo Natale, sia anche difendere quel Crocifisso che l'alta corte europea vorrebbe strappare via dalle nostre aule, pur non avendo "esso" mai ha voluto rappresentare contrapposizione religiosa ma fratellanza universale fra popoli.

Il nuovo anno, sarò banale, ma spero che sia migliore di quello che stiamo per lasciare e che con esso venga a regnare quella serenità di cui tanto ha di bisogno la nostra Italia. Il 2009 ha rappresentato per l'Italia l'anno del terremoto d'Abruzzo che ad Aprile ha flagellato e gettato nello sconforto intere comunità, radendo al suolo paesi e città e mietendo più di trecento vittime. E' stato l'anno dell'alluvione (primo Ottobre scorso), abbattutasi nei paesi della provincia di Messina, fra cui Scaletta, Giampilieri e centri circonvicini, (37 moti di cui sei ancora dispersi). Tante altre sono state le tragedie che hanno segnato il popolo italiano. Popolo, che ancora una volta ha mostrato il suo grande cuore offrendosi volontario verso i bisognosi con straordinaria generosità e prontezza d'intervento.

Nella Penisola, in questo 2009, i ceti più deboli hanno saggiato inoltre la stretta mortale della crisi e della disoccupazione mondiale e, checchè ne dica il Governo o certe Opposizioni accomodanti, solo chi vive nei "piani bassi" della società può constatare la realtà cruda tale e quale e non filtrata banalizzata da continui ottimistici sondaggi e chiacchere da Talk Schow. Le risposte che il popolo si attende dalla politica in questo 2010 che sta per iniziare, andranno dalla messa in sicurezza delle tante zone a rischio in Sicilia, alla ricostruzione del centro storico di L'Aquila, alla consegna delle tante case che devono ancora essere assegnate ai terremotati ed agli alluvionati ancora stipati negli alberghi, alla necessità di mantenere e difendere una legge "uguale per tutti" e non modificata e stravolta ad immagine e comodo di "qualcuno". Inoltre, il popolo italiano non può volere la guerra civile e l'odio, ma sia chiaro, quando nasce il malcontento fra la gente, la colpa non può essere individuata solo su una parte in causa, ed a tirare troppo la corda prima o poi potrebbero accadere fatti ben più gravi di quelli già verificatisi recentemente a Milano.

Salutando questo 2009, allargo il mio augurio di ripresa a tutti gli Stati poveri della Terra che sono e rimangono flagellati da guerre sanguinarie. In questo ultimo anno, la fame e la disperazione hanno portato, solo nelle coste siciliane, migliaia e migliaia di disperati caricati come bestie o come sardine sui barconi clandestini della vita e della morte. Per trovare soluzioni concrete a tale esodo, non necessitano politiche razziste, ma solo cooperazione interna e fra Stati e religioni differenti, solo così si possono risolvere conflitti che da decenni se non da secoli, arricchiscono talune minoranze e affamano la stagrande maggioranza degli esseri umani. Sempre la stessa.

Per il 2010, infine, auspico che tutti gli Stati emergenti della Terra si prodighino nella riduzione delle sostanze inquinanti e nel monitoraggio della temperatura del Pianeta che, causa il proliferare di industrie, mezzi di comunicazione e quant'altro, sta inesorabilmente portando allo scioglimento dei ghiacciai e con esso all'innalzamento del livello del mare.

BUON 2010 A TUTTI!
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sabato 19 dicembre 2009

Scaletta - Concerto di musica sacra e donazioni per gli sfollati

Si svolgerà domani, domenica 20 dicembre 2009, nel comune di Scaletta Zanclea, alle ore 19, nella chiesa SS. Maria del Carmelo, un concerto di musica sacra, eseguito dalla Corale «Lorenzo Perosi» di Sant’Agata di Militello. Sarà un appuntamento particolarmente toccante e significativo, di solidarietà e serenità: nel corso della serata sarà possibile, per quanti lo vorranno, effettuare donazioni di qualsiasi tipo in favore degli sfollati che, purtroppo, passeranno un triste Natale, lontani dai propri affetti e dalle loro case.
«Desidero ringraziare» sottolinea il consigliere provinciale Antonino Muscarello «il presidente della Provincia regionale, on. Nanni Ricevuto, e l’assessore provinciale alla Cultura, Mario D’Agostino, per la sensibilità dimostrata; il sindaco di Scaletta Zanclea, Mario Briguglio, unitamente all’assessore comunale allo Sport e Politiche giovanili, Domenico Cifalà, e al consigliere Pietro D’Arrigo, per la collaborazione, e in particolar modo padre Vincenzo D’Arrigo e padre Kunangidi, per aver concesso i locali della chiesa simbolo dell’alluvione. Ci aspettiamo una grande partecipazione» dichiara Muscarello. «Non dobbiamo dimenticare il dramma che stanno vivendo gli abitanti di Scaletta ed Itala, e far sentire il calore umano e la vicinanza, specie nel periodo natalizio, è certamente un grande gesto di solidarietà».
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venerdì 18 dicembre 2009

Un Buon Natale mi giunge dalle Banche del Tempo spagnole

















Hola Giovanni.
Aprovecho la oportunidad de enviarte mi felicitación navideña, junto a mis mejores deseos de felicidad para el próximo año 2010, para in cluir unas líneas, tal y como me pediste sobre los Bancos del Tiempo españoles.

BANCOS DEL TIEMPO EN ESPAÑA

La Asociación Salud y Família, entidad sin ánimo de lucro, coordina una red de Bancos del Tiempo en todo el estado español, que se inició con la apertura de la primera secretaría en Barcelona, el año 1998.

Este proyecto abierto a todas aquellas personas que tienen interés en dar, solicitar o compartir tiempo, tiene como objetivo la creación de redes de soporte vecinal que permitan mejorar la calidad de vida, aumentando la autoestima, valorando las pequeñas ayudas desde la igualdad, mejorando la relación entre generaciones y dando la posibilidad de conocer y darse a conocer a las personas recién llegadas de otros puntos del país o del extrangero.

Estos últimos años la red de Bancos del Tiempo ha crecido y se ha consolidado, y las perspectivas de futuro són muy positivas, pues la incorporación de gente joven que ve en el proyecto un modelo de economía alternativa así lo hace suponer. Os invitamos a visitar nuestra web : http://www.saludyfamilia.es/ para cualquier tipo de información.

Saludos cordiales.
Josefina Altés
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Ciao Giovanni.
Approfitto dell'opportunità di inviarti il mio augurio natalizio, insieme ai miei migliori desideri di felicità per il prossimo anno 2010. Includo acune righe, come mi hai chiesto, a proposito delle Banche del Tempo spagnole.

BANCHE DEL TEMPO DI SPAGNA
Associazione Salute e Famiglia, entità senza scopo di lucro, coordina una rete di Banche del Tempo in tutto lo stato spagnolo. L'apertura della prima segreteria dell'Associazione, avvenne a Barcellona nell'anno 1998.

Questo progetto è aperto a tutte quelle persone che hanno interesse a dare o condividere il tempo, ha come obiettivo la creazione di reti di supporto comunale che permettano di migliorare la qualità della vita, aumentando l'autostima, stimolando i piccoli aiuti che promuovano l'uguaglianza, migliorando la relazione tra generazioni e dando la possibilità di conoscere e farsi conoscere a persone che arrivano da altre parti del paese o dell'estero.

In questi ultimi anni la rete delle Banche del Tempo è cresciuta e si è consolidata, e le prospettive future sono molto positive, proprio come il coinvolgimento di gente giovane nel progetto di un modello di economia alternativa.


Vi invitiamo a visitare il nostro web: http://www.saludyfamilia.es/ per qualunque tipo di informazione.

Saluti cordiali.
Josefina Altés

Cara Josefìna,
Invio sinceri Auguri di Buon Natale e te, alla tua famiglia ed alle Banche del Tempo di Barcellona e di Spagna. A tutti Voi auguro un meraviglioso 2010.
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giovedì 17 dicembre 2009

Quando la poesia... ha strascichi di sterile polemica














Pagliara, caratteristico Comune collinare della riviera jonica messinese. Solo pochi giorni fa, si è svolto un evento culturale (il primo sulla poesia), voluto ed organizzato (con il contributo della Provincia regionale. Per questo erano anche presenti in sala i consiglieri provinciali Nino Muscarello, Matteo Francilia e l'assessore regionale alla Cultura di Messina Mario D'Agostino), dalla prof. Melina Scarcella. Non potendo dare maggiori ragguagli per non essere potuto intervenire (sebbene personalmente invitato dalla Presidente), mi rifaccio a quanto letto sul sito dell'amico Giuseppe Allegra Furcisiculo.net.

Sintetizzando: Ben 118 poesie partecipanti. Luogo individuato il Centro Culturale della stessa Pagliara, (in quanto si voleva pubblicizzare giustamente il paese in cui si vive), suddivisione per categorie, due sezioni (italiano e dialetto) targhe e, rispettabili premi in denaro per i primi tre partecipanti. L'alto lignaggio culturale della manifestazione sarebbe stato garantito già dalla sola presenza del prof. Giuseppa Cavarra, (Presidente di giuria), ma altettanto qualificati sono stati i giurati prescelti.

Non elenco ne entro nel merito delle premiazioni, in quanto (come già detto non ero presente), ma haimè, una volta di più, eh si, noto che la regolarità del giudizio, sia stata (a ragione od a torto non so), messa in dubbio da almeno una persona che lo ha pubblicamente scritto sul sito anzidetto. E questo non fa bene alla nostra immagine jonica.

INSOMMA: Essendo io un artista (della domenica) della pittura, ho avuto io stesso modo di partecipare a vari concorsi per "Pittura Estemporana". Ho cominciato parecchi anni fa ad Allume (frazione del mio paese), per ritrovarmi poi ad Itàla superiore per poi ritornare a Roccalumera ed a Furci. Ho partecipato a Cattafi San Filippo del Mela ed anche a Villafranca Tirrena al "Castello di Bauso", per fare degli esempi. Ebbene, proprio nel mio territorio di appartenenza ho notato le polemiche più sanguinarie post premiazione.

Ad Allume, (che aveva annoverato fra i suoi partecipanti delle numerose edizioni estive, nomi illustri), ufficialmente per problemi economici, da diversi anni ha tagliato via la pittura dal proprio calendario estivo. In realtà, posso testimoniare io stesso che nell'ultima edizione scoppiò una violenta polemica sul tema (a tema o non a tema) della tela vincitrice. Proprio il sottoscritto antecedentemente al misfatto, aveva scritto più di una lettera al Presidente del "Circolo Pro Allume" offrendo alcuni consigli e, ricevendo in tutta risposta "non si può fare".

A Furci Siculo, dove partecipai un paio d'anni fa e non arrivai terzo per un solo voto ma non mi unii al coro degli scontenti e dei dubbiosi dei quali qualcuno usò parole forti e perfino ingiuriose verso la organizzatrice, in quanto mi dissi: "è stata comunque una partecipazione che ha fatto bene al territorio, e poi se non la si ritiene giusta si può sempre disertarla nell'edizione succesiva".

A Roccalumera, un tema per il Natale 2008. La scorsa edizione dell'estemporanea sul tema "Natale" ha avuto quale sito espositivo i vagoni ferroviari dismessi posti accanto all'ex Stazione, oggi sede del Parco Letterario Salvatore Quasimodo. Cinquecento euro il primo premio, trecento il secondo, duecento il terzo. Sicuramente degno il quadro oggetto del primo premio, senonchè, con il passaparola, (essendo la votazione libera a tutti nelle settimane precedenti alla premiazione), sia il secondo che il terzo premio sono andati ad una si belissima ragazza, ma i cui "lavori" non erano degni (a mio parere) della migliore concorrenza. E anche in quella occasione apriti cielo di questo piuttosto che di quell'Artista. Male parole in libertà anche sul web.

ADESSO VOGLIO CONCLUDERE:
Signori artisti, Pittori, Scultori, Scrittori, Poeti, "poeti della domenica" dei paesi viciniori al mio. Se siamo "innamorati" veramente dell'Arte, già partecipare ci deve bastare. Rimpiangere poi il premio in denaro è segno quantomeno di mero "bisogno", è ciò (pur leggittimo, e sono il primo a necessitarne), svilisce quell'immagine di Uomini della Cultura che ci vorremmo dare. Non parliamo poi di attestati. Infatti, con rispetto parlando per gli organizzatori jonici e cittadini, se il nostro ego di Artisti ha bisogno di riconoscimenti, i palcoscenici adeguati non sono certo questi. Bisogna osare! Bisogna viaggiare, spendere (se necessario fare debiti) putroppo. Roma, Milano, Parigi, Londra, financo New York e non solo.. Personali di Pittura, confronti ai più alti livelli. Poi si ritorna al paesello di nascita e se si è raccolto bene lo si aiuta con la propria immagine. Per ricaduta.
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martedì 15 dicembre 2009

Pensioni di anzianità. Dal 2010 saranno più "leggere"

Penalizzati soprattutto gli autonomi. Il "sistema misto" avvantaggia i dipendenti con stipendi più elevati.

Gli importi si ridurranno da un minimo dello 0,8% a un massimo del 3,7% per l'introduzione di altri coefficienti di calcolo per i "trattamenti di vecchiaia".

Da gennaio le nuove pensioni saranno più leggere. Gli importi si ridurranno da un minimo dello 0,8% ad un massimo del 3,7% per l'introduzione dei nuovi coefficienti di calcolo dei trattamenti di vecchiaia, ora applicati con il sistema misto o con quello interamente contributivo.
Alcuni esempi. Un lavoratore dipendente, che ha 20 anni di contributi e che ha conseguito un reddito di 40.000 euro nell'ultimo anno, dal primo dicembre 2009 aveva diritto a una pensione di 16.104 euro, da gennaio dovrà invece accontentarsi di 15.531 euro (il "sistema misto" finisce comunque per avvantaggiare i dipendenti con stipendi elevati),. Un lavoratore autonomo con reddito e contributi analoghi, nel 2010 prenderà 11.204 euro: è il 3,7% in meno rispetto agli 11.585 che avrebbe preso nel 2009.
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La revisione dei coefficienti, messa in programma con la riforma Dini del 1995 doveva scattare ogni 10 anni, per stare al passo con l'andamento della vita media: il principio era che, se si vive più a lungo, diventa più ampio anche il periodo in cui si beneficerà dell'assegno. Cos', per mantenere in equilibrio il sistema previdenziale è necessario ridurre le pensioni. La scadenza del 2006 è poi saltata ed è stato stabilito di far partire i nuovi coefficienti a partire dal 2010 e di aggiornarli ogni tre anni.
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Calcolabile anche la differenza tra i coefficienti 2009 e quelli del 2010. Diminuiscono a seconda dell'età: calano del 6,38% se si hanno 57 anni, oppure dell'8,41% se si hanno 65 anni.
Dai nuovi coefficienti, sono esclusi coloro che avendo "totalizzato" 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995 resteranno agganciati anche per gli anni a venire al calcolo retributivo.
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Il tema era stato affrontato all'inizio del mese da un convegno organizzato dalla Cgil, che aveva calcolato una riduzione del 3-4% per le nuove pensioni a partire dal prossimo gennaio, chiedendo anche di modificare i criteri di calcolo dei coefficienti di trasformazione e di applicarli solo sul montante contributivo dal 2010 in poi e non retroattivamente su tutti i contributi. Una soluzione che, secondo la Cgil, è senz'altro possibile proprio applicando correttamente le regole del 1995 che hanno previsto il passando dal sistema retributivo al contributivo.
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Le pensioni "cresceranno un po' meno ma cresceranno", assicura il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta. E mette l'accento sul meccanismo di adeguamento al costo della vita delle pensioni legate un po' all'andamento dell'inflazione e un po' ai salari: c'è un "effetto ritardato" rispetto all'andamento dell'economia. "Il periodo precedente, il 2007-2008, è stato un biennio tutto sommato buono per la crescita del reddito e dei salari e le pensioni hanno avuto incrementi. Il 2009 è stato un anno di bassa crescita e di dinamiche più basse dei salari. Il risultatoè che l'adeguamento delle pensioni sarà più basso".
La Cisl chiede al governo di aprire un tavolo.

Fonte, Gazzetta del Sud (Lunedì 14 Dicembre 2009)
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Sciglio di Roccalumera. Raccolta restauro dei Santi COSMA e DAMIANO













Oggetto: Al via Raccolta restauro dei Santi COSMA e DAMIANO

"Oggi 13 Dicembre 2009 il Parroco di Sciglio ha comunicato ai fedeli l’avvio di una raccolta di offerte per il restauro del venerato simulacro ligneo dei Santi Cosma e Damiano, il gruppo statuario versa infatti in condizioni non ottimali per la presenza di tarli, e di un elevato distaccamento del colore in diverse parti, che lascia anche intravedere al di sotto dell’odierno strato, frutto di un discutibile “restauro” avvenuto in tempi passati, strati di colore originale, che dovrebbero essere poi riportati alla luce dall’intervento di restauro. Data l’elevata spesa si fa appello a chi lo voglia ad aderire alla raccolta."

"signor Bonarrigo, nn so se ha ricevuto il messaggio da parte del gruppo santi cosma e damiano; le chiediamo se ha modo di poter pubblicizzare la raccolta di fondi per il restauro dei nostri santi; grazie"
Giuseppe Campagna

IL MIO COMMENTO
Caro Giuseppe, cari amici di Sciglio, è con estremo piacere che accolgo la vostra richiesta e dal mio piccolo blog mi unisco quale "voce del coro" di coloro che intendono preservare i Simboli Sacri e le tradizioni religiose del proprio paese. Invito dunque quanti leggono quotidianamente o saltuaramente il mio blog ad essere generosi ed offrire il proprio contributo. Se necessario, potete scrivere anche al sottoscritto per chiarimenti.
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domenica 13 dicembre 2009

Collegio Geometri ME. Convegno sull'alluvione del primo ottobre 2009













Sabato 12 ottobre 2009 - Il Collegio Provinciale dei Geometri e Geometri Laureati di Messina, ha organizzato presso i locali dell'Aula Magna dell'Università degli Studi di Messina - Papardo, (Facoltà di Ingegneria), un Convegno sul tema "Alluvione del primo ottobre 2009". Ecco il sunto di alcuni importanti interventi:

Geom. CARMELO ARDITO: Ad aprire il giro dei saluti, il Geometra Ardito, (Presidente del Collegio Provinciale dei Geometri di Messina), che non ha mancato di evidenziare come al grave disastro dello scorso primo ottobre, non sia stato dato il giusto credito. Ha poi accennato che i torrenti (abbandonati a se stessi), sarebbero stati fra le cause scatenanti del disastro. Proseguendo, ha voluto evidenziare come la cosidetta "messa in sicurezza" delle colline, non sia corretto eseguirla ricorrendo a reti metalliche e tantomeno a cemento armato, ma ha dichiarato che per le soluzioni al grave problema, si rimetteva al parere degli organi competenti. Infine, ha ringraziato le squadre dei Geometri volontari, che nell'immediato del dopo disastro di Giampilieri e Scaletta, hanno prestato perentoriamente la loro opera.

Dott. PIPPO ISGRO': L'Assessore alla manutenzione in genere del Comune di Messina, porgendo innanzi tutto le scuse da parte del Sindaco Buzzanca, il quale avrebbe dovuto presenziare ai lavori assieme al Presidente Lombardo, (ambedue sarebbero stati impegnati in una differente seduta), ha riferito come i cittadini si aspettino delle risposte concrete da parte della politica. Ha poi fatto riferimento all'individuazione delle differenti zone, (Verdi, Viola, Rosse... i fabbricati ricadenti in quest'ultima saranno demoliti per liberare le linee di impluvio) a Giampilieri come ad Altolìa e Molino. ed ha aggiunto infine: "l'acqua deve essere imbrigliata".

A questo punto, l'Arch. Giuseppe AVENI ha proposto un minuto di silenzio per i caduti della tragedia di Giampilieri. Tutti noi presenti ci siamo posti in piedi ed abbiamo loro reso onore.

Prof. FRANCO ORTOLANI: (Ordinario di Geologia - Direttore del Dipartimento di Pianificazione e Scienza del Territorio - Università degli Studi di Napoli "Federico II"). Il Prof. Ortolani ha su attaccato il discorso parlando di "evento serial killer", che si è innescato autoctonamente e che ha scatenato la tragedia. Ha poi fra l'altro auspicato la necessità futura di istituire aree di controllo molto limitate (come quella di Giampilieri, che ha interessato circa sette chilometri). Continuando - aiutandosi con le immagini che scorrevano sul maxi schermo - ha evidenziato come "l'acqua killer si sia suddivisa in tanti corsi senza concentrarsi. Poi, il parallelo non il disastro di Sarno e della Campania. Serve - ha detto - una rete diffusa di osservazione. Relativamente al RIMBOSCHIMENTO, si è espresso sfavorevolmente, in quanto a suo avviso, non solo sarebbe inutile, ma appesantirebbe la collina in assenza di un substrato roccioso. Ortolani ha aggiunto che, "il terreno, in questi casi, saturandosi di acqua diventa liquido e scende a valle con colate di fango tipo valanga". Poi, riferendosi ai bacini individuati sulla cartografia e sul territorio di Giampilieri Superiore, ha detto che i flussi si sono concentrati in un'unica asta per poi invadere la Via Vallone e la Via Chiesa, quindi, dopo l'individuazione del 'reticolo idrografico' bisogna riaprire le fasce (e con ciò intendeva dire che bisogna realizzare un Canale demolendo i fabbricati che a tutt'oggi lo ostruiscono).

Parlando di "flussi fangosi", Ortolani ha ha fatto riferimento al campanello d'allarme del precedente 25 ottobre 2007, ha evidenziato altresì l'impatto degli incendi sul versante e l'importanza di realizzare canali di sgronda (che sulla cartografia risultavano essere di venti metri) molto più larghi e capienti rispetto a quelli già realizzati anche a Sarno, enormente più minuti rispetto all'impronta della colata di fango e detriti. Concludendo ha perfino fatto presente la velocità del fango a monte come a valle, e nello specifico l'impatto del masso (a 90 Km/h) su un pilone dell'autostrada.













Dott. PEPPE CARIDI: (Presidente Meteoweb ONLUS). Il giovanissimo rappresentante dell'Associazione di rilevatori meteo, ha parlato di "fenomeni collegati all'orografia del territorio". Nella zona jonica, (che è la più colpita) infatti, si verificano pochi eventi ma molto violenti, più che nella zonatirrenica. Caridi, ha evidenziato come la zona jonica sia completamente sprovvista di Stazioni Meteo.
Cosa dovremmo fare secondo Caridi? Conoscere il territorio, le infrastrutture presenti e le aree urbanizzate presenti... e installare le stazioni meteo naturalmente.

Prof. ENRICO COSTA: (Direttore del Dipartimento Urbanistica - Università degli Studi di Reggio Calabria). "Reggio e Messina, due destini incrociati". Secondo Costa, bisognerebbe istituire un'Area Metropolitana Reggio-Messina. La "metropoli dello Stretto", potrà rappresentare elementi risolutivi per il territorio. ABUSIVISMO - Riguardo a questo tema scottante, il Prof. ha avuto parole di fuoco. Secondo lui, infatti, esso non solo è un segnale di disattenzione verso il territorio, ma la mentalità stessa dell'abuso coesiste con la legalità formale e non con quella sostanziale. Ci ha accennato una sua esperienza personale: "da ormai un anno, lotto contro contro la 'Casa dello Studente' di Reggio Calabria, costruita nell'alveo di un torrente e per di più sotto un viadotto autostradale". Ed ha concluso dicendo: "ci si abitua a morti ammazzati dalla mafia, ci si abitua ai morti di Giampilieri, fra qualche mese non se ne parlerà più tanto".

Dott. MARIO MATTIA: (Responsabile della rete Sicil@net - INGV Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Catania). Il Dott. Mattìa ci ha parlato di vulcani ed aree sismiche attive, evidenziando che l'INGV di Catania si occupa di Monitoraggio Ggeotecnico, il che significa la misura della forma della Terra (oggi effettuata con sofisticati sistemi GPS). Riferendosi ale Reti GPS ha indicato sul maxischermo quelle esistenti in Sicilia. Sull'etna esistono 36 Stazioni. Chiaramente ne promuoveva l'utilità anche in eventi calamitosi non esclusivamente collegati a scosse telluriche.

FRA GLI ALTRI INTERVENUTI:

Prof. GAETANO BOSURGI: Associato di Strade, Ferrovie ed Aeroporti - Dipartimento di Ingegneria Civile - Università degli Studi di Messina). Il tema trattato: "Riflessione sulle criticità della viabilità di accessi ai luoghi colpiti dall'alluvione del 1° ottobre 2009".

Ing. GATANO SCIACCA: (Ingegnere Capo dell'Ufficio del Genio Civile di Messina). Il tema trattato: "Problematiche ambientali ed idrogeologiche del messinese".

Ing. MANLIO MARINO: (Segretario Ordine degli Ingegneri della Provincia di Messina). Tema: "Le agibilità strutturali nel censimento post alluvione".

Prof. Ing. ANGELO SPIZUCO: (Centro Studi Strutture Geologia S. Vitaliano (NA)). Tema: "Alluvione di Messina del 1° ottobre 2009; il caso Giampilieri. Rischio idrogeologico e scenari di messa in sicurezza - Studi ed ipotesi progettuali".

Dott. SAVERIO TIGNINO: (Agronomo). Tema: "Proposte di un Piano di recupero delle colline di Messina".

IL MIO COMMENTO
In cima alla piramide dovrebbero sempre permanere il popolo ed i propri bisogni. Tecnici, ingegneri, professori universitari, geologi, geometri e quant'altro, non dovrebbero essere altro che STRUMENTI al servizio della collettività. Ma questi "strumenti" per funzionare hanno bisogno si di programmazione, cheppure in Sicilia è pressochè inesistente, ma necessitano ancora di più di una linfa vitale chiamata DENARO. Ecco che in cima alla piramide non c'è più il cittadino che vota ma la politica di Roma e di Palermo. Così, diventeranno secondari i morti di Giampilieri e Scaletta, come diventeranno secondari e trascurabili convegni pregni di cervelli come quello di ieri dal quale ho estapolato quanto scrivo. Come se non bastasse, ad una politica quantomeno "disattenta" ai reali bisogni del cittadino, si unisce una profonda e radicata criminalità organizzata (leggi mafia), degli appalti truccati e del pizzo.
Si, certamente qualcosa si farà per diminuire i rischi nelle zone colpite dall'alluvione dello scorso primo ottobre, (e magari si restituiranno perfino alcune case ai disgraziati), ma lo si farà male, lentamente e disperdendo tanto denaro pubblico. La gente normale, questo lo sa. Purtroppo sta in silenzio, purtroppo è rassegnata, perfino... alla morte da fango.
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