(Ri)evoluzione, io Credo e ci credo!
TV, Telegornali, Internet (per pochi), carta stampata. Chiacchiere in piazza, "curtigghiu" da bar, bisbiglìo notturno. Chi? quello stronzo di Berlusconi? ma che stai dicendooo, Berlusconi ha ripulito Napoli dalla munnezza, macchè... Silvio è il più grande pallonaro del pianeta... pallonaro? e la benzina??? chi l'ha fatta calare? è stato lui, san Silviuccio da Milanello! Si dice questo e altro ed altro ancora. Non parliamo di paesi, poi, evoluzione... nessuna! Soluzioni? Ne parleremo più avanti... quando "la crisi che verrà" ci farà apparire l'oggi come il Mondo di Alice nel paese delle meraviglie. Come potete leggere in un mio post precedente, sono stato ad un Convegno organizzato dall'UDC, ospite d'onore, udite udite, Totò Cuffaro. Secondo San Cuffaro, questo governo ha i giorni contati, la sinistra è debole e... il Centro, presto raccoglierà i suoi frutti, ritornerà quella DC che imperava ai tempi della PRIMA REPUBBLICA. Ci dobbiamo rallegrare o terrorizzare?
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Io credo invece che, chiunque salga al potere di Roma e quindi di Palermo e consentitemi della mia Messina... sarà per accordi presi sopra le nostre teste, come se noi elettori fossimo burattini e non POPOLO SOVRANO. E' un dato di fatto. Troppi ammanicamenti, per appalti pubblici che altrimenti, mai partirebbero. Troppi disoccupati incapaci (o impossibilitati), di prendere quella valigia e cercare altrove la via per un futuro all'altezza del proprio valore, del proprio titolo di studio... del proprio io. Così, per la cosidetta "manciata i pasta", si può reclutare i picciotto e dirgli: fai questo e fai pure quello e dargli il classico scapaccione sulla nuca.
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Per Cuffaro, ci vorranno circa tre anni, affinchè il Centro torni al centro della politica, per il sottoscritto invece è meglio che ce ne vogliano cinque affinchè l'insurrezione della gente pulita abbia la meglio su una politica delinquente. Sarebbero tanti i paragoni storici da poter fare, ma chissà perchè, uno su tutti mi torna sempre l'insurrezione (sbagliata) dei seguaci di Giuliano il bandito. Era tanta la disperazione, che da sudditi di Roma, si era pronti a diventare schiavi dell'America. In quell'occasione, (lo dicono gli scritti), la mafia palermitana giocò ancora un ruolo da leader, e strumentalizzò perfino il focoso Giuliano. Quella Mafia, che Falcone credeva di poter sconfiggere, in quanto secondo lui, "i cicli del tempo sovvertono sempre i rapporti di forza". Quella Mafia che non è le Brigate Rosse sconfitte dal generale Dalla Chiesa, ma che è politica e potere, sangue eppur senso di onore. E' quello il tarlo da estirpare!
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COME FARE?
Fossi anche Falcone o Borsellino, al massimo mi meriterei una bella carica di dinamite e... BUMM! Pur essendo nipote di combattente e pronipote di combattente, ma infine solo un combattivo... almeno, consentitmi di parlare. Se i nostri giovani bruceranno la loro tenera età sull'altare del lavoro... darano una tremenda batosta a chi li vedeva e li vede come risorse da schiavizzare. Se la nostra stessa generazione, la finirà di dire: "e iò chi ci pozzu fari, tantu cumannunu iddi" e scenderà per le strade a manifestare, senza simboli e senza partiti di destra o di sinistra... allora: Si, noi potremo!
GUARDA il video: La Valle d'Agrò e l'Abbazia dei SS. Pietro e Paolo.
Io credo invece che, chiunque salga al potere di Roma e quindi di Palermo e consentitemi della mia Messina... sarà per accordi presi sopra le nostre teste, come se noi elettori fossimo burattini e non POPOLO SOVRANO. E' un dato di fatto. Troppi ammanicamenti, per appalti pubblici che altrimenti, mai partirebbero. Troppi disoccupati incapaci (o impossibilitati), di prendere quella valigia e cercare altrove la via per un futuro all'altezza del proprio valore, del proprio titolo di studio... del proprio io. Così, per la cosidetta "manciata i pasta", si può reclutare i picciotto e dirgli: fai questo e fai pure quello e dargli il classico scapaccione sulla nuca.
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Per Cuffaro, ci vorranno circa tre anni, affinchè il Centro torni al centro della politica, per il sottoscritto invece è meglio che ce ne vogliano cinque affinchè l'insurrezione della gente pulita abbia la meglio su una politica delinquente. Sarebbero tanti i paragoni storici da poter fare, ma chissà perchè, uno su tutti mi torna sempre l'insurrezione (sbagliata) dei seguaci di Giuliano il bandito. Era tanta la disperazione, che da sudditi di Roma, si era pronti a diventare schiavi dell'America. In quell'occasione, (lo dicono gli scritti), la mafia palermitana giocò ancora un ruolo da leader, e strumentalizzò perfino il focoso Giuliano. Quella Mafia, che Falcone credeva di poter sconfiggere, in quanto secondo lui, "i cicli del tempo sovvertono sempre i rapporti di forza". Quella Mafia che non è le Brigate Rosse sconfitte dal generale Dalla Chiesa, ma che è politica e potere, sangue eppur senso di onore. E' quello il tarlo da estirpare!
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COME FARE?
Fossi anche Falcone o Borsellino, al massimo mi meriterei una bella carica di dinamite e... BUMM! Pur essendo nipote di combattente e pronipote di combattente, ma infine solo un combattivo... almeno, consentitmi di parlare. Se i nostri giovani bruceranno la loro tenera età sull'altare del lavoro... darano una tremenda batosta a chi li vedeva e li vede come risorse da schiavizzare. Se la nostra stessa generazione, la finirà di dire: "e iò chi ci pozzu fari, tantu cumannunu iddi" e scenderà per le strade a manifestare, senza simboli e senza partiti di destra o di sinistra... allora: Si, noi potremo!
Etichette: ARTE, POLITICA italiana, Sicilia ieri e oggi
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