Il GRIDO (Il Blog su Roccalumera e... non solo)

giovedì 29 ottobre 2009

Consiglio comunale. Dopo 11 punti spediti, Camagna arrossisce.

Roccalumera: Consiglio comunale del 27 - 28 (vi ho già spiegato perchè anche 28) Ottobre 2009. Per chi ha già visto le repliche del Consiglio, sarà facile verificare se quanto dichiaro ora sia corrispondente o meno alla pura verità.

Nel precedente mio post (pubblicato il 28 Ottobre), vi ho parlato del punto TREDICI, e vi ringrazio di essere stati numerosi a leggerlo. Adesso facciamo un piccolo passo indietro e partiamo dal PRIMO per arrivare al DODICI. C'è da dire che, durante alcuni di questi punti il sindaco non era ancora in aula, (è arrivato dopo), e uno dei consiglieri di maggioranza è stato assente tutta la serata. Considerato che il consigliere di maggioranza avv. Ettore Fleres, (nonchè vice presidente del Consiglio) si poneva in quella sede come indipendente, i numeri erano questi: Sette consiglieri per la Maggioranza, uno indipendente appunto, e sette per la Minoranza.
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I primo UNDICI punti, di cui dieci relativi al GAL, (fra cui "Recesso GAL “Eurovalli di Sicilia s.r.l." e redazione nuovo statuto, con denominazione “Peloritani, Terra dei Miti e della Bellezza s.c.a.r.l.”), trovavano voto unanime fra i due schieramenti. Ad ogni richiesta del Presidente del Consiglio Comunale Garufi, silenzio di tomba anche da chi generalmente fiato ne ha da vendere.
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Senonchè, dopo il rientro in aula del ritardatario Miasi e la trattazione pienamente condivisa e serena del punto undici DODICI (12. Destinazione indennità di carica del Presidente del Consiglio e dei gettoni dipresenza dei consiglieri comunali relativi alla seduta dell’8/10/2009 a favore della popolazione del messinese colpita dall’alluvione del 2/10/2009;), il consigliere Campagna esplodeva in una quantomai bizzarra dichiarazione. "Per il bene del paese abbiamo votato a favore dei primi punti, altrimenti la Maggioranza da sola non avrebbe avuto i numeri per farlo".
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Ma qui, il perentorio e secco intervento del consigliere di Maggioranza Santo Allegra ha letteralmente gelato l'infausta dichiarazione di Campagna: "mi sembra -ha detto Allegra- che hanno votato in sette a favore dal nostro lato... e Fleres? anche lui ha votato a favore!" (otto a sette, ndr). Vi consiglio di rivedere la scena su Tele 90... è esploso un applauso da parte del pubblico presente, al che -rosso in volto- capendo di aver commesso una tremenda gaffe, il Campagna ha gridato vendetta rivolgendosi verso il Presidente intimando che il pubblico non ha diritto di... parlare. Conclusiva è stata la risposta di Garufi, che ha fatto notare che l'incidente di percorso era già passato e sedato e che non c'era alcun motivo di accalorarsi. Da quel momento, "il Robin Hood de noartri", ha fatto la spola fra la sua postazione e quella di Maccarrone per prendere consigli.
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Proprio questa sera, leggo un bel comunicato stampa su altro sito, a proposito di una Maggioranza (come al solito) allo sbando al dire del'opposizione, e addirittura ho letto di una presunta... Waterloo.
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Avremo modo di discutere in seguito sul Piano Regolatore di Roccalumera, che rientra (fra i QUATTORDICI punti trattati), della variante alla zona "A" operata dalla maggioranza ed in via di approvazione, parleremo delle proposte costruttive (ma mi sembra che non ce ne siano mai state) fatte dal gruppo di opposizione in questi due anni sul tema PRG. Parleremo dei piano di Protezione Civile che l'assessore ai Lavori pubblici ing. Francesco Santisi ha illustrato con progetti e quant'altro, e parleremo del C.O.C., che a quanto pare non distribuisce solo cornetti, ma ha fatto è farà tanto altro.
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A mio mero parere, quello che è in atto nel mio paese non è un "MURO CONTRO MURO", ma piuttosto un piano preciso di un gruppo che se ne infischia se sei ore di consiglio non le guarderà nessuno in TV, neanche se questi venisse suddiviso in due TEMPI tipo film, (se si trattasse di BAARìA i tempi dovrebbero essere quattro), il gruppo di opposizione sta cercando la "macchiolina" e il "pressing", sta coltivando i piccoli e circostanziati malcontenti cheppure ci sono fra la gente, per crearsi clienti politici. La prospettiva? Se vi dico il Poltrona, dico troppo o dico poco?
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Inoltre, vi ricordo che: fra martedì è mercoledì, si terrà, (decisione presa quella notte stessa dal Presidente Garufi appositamente per non doverli rinviarle ulteriormente) i punti non trattati in quella occasione. Trattasi del 15°, 16°, 17° e 18°.

15. Ordine del giorno del gruppo di minoranza avente ad oggetto “Relazione ed audizione dei rappresentanti del comune all’interno dei consorzi in ottemperanza alla delibera del C.C. n. 36 del 22/6/2009;
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16. Approvazione ordine del giorno proposto dalla CIA – Confederazione Italiana Agricoltori e della Confagricoltura della Sicilia per fronteggiare la crisi e rilanciare l’agricoltura siciliana;
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17. Mozione del gruppo di maggioranza avente ad oggetto:” Problematiche inerenti il plesso scolastico della scuola primaria di Allume”;
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18. Ordine del giorno del gruppo di maggioranza avente ad oggetto “Salvaguardia della passerella carrabile posta sul Torrente Pagliara tra Roccalumera e Furci Siculo”.
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mercoledì 28 ottobre 2009

Consiglio comunale. Licenze al commecio, liberalizzarle o no?












Roccalumera. Consiglio comunale del 27 - 28 (poi vi spiego perchè anche 28) Ottobre 2009. Ieri, attraverso un sempre più acceso dibattito fra i due raggruppamenti, si è alfin giunti al 13° punto all'Ordine del giorno. Non che ritenga questo punto più importante di altri, (sui quali a sua volta ci potrei scrivere su un opuscolo intero, ove poter esaurientemente disquisire, sia sui contenuti che sugli interventi più o meno opportuni del consigliere di minoranza Pippo Campagna, dell'ing. Marco Maccarrone e poi sulle puntuali repliche del sindaco Miasi), ma per brevità ho deciso (per il momento), di voler scendere nell'approfondimento del solo "punto tredici".

13. Indirizzo programmatico in tema di insediamento di esercizi pubblici;
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Ecco il punto: Mi rivolgo immediatamente a Voi, cari commercianti, Bottegai, Pizzaioli, Baristi, ecc. ecc. non mi direte che non sapevate? Il consiglio comunale di ieri, iniziato alle ore 19:30 circa, ma terminato alle ore 1:22 del giorno successivo, (dopo quasi sei ore ininterrotte), era già stato convocato per il 26 Ottobre, ma poi rinviato per seduta andata deserta.

Cari Commercianti, ripeto, ieri notte si è discussa nell'aula consiliare del nostro Comune la probabilità di liberalizzare le licenze nel nostro paese. Un delicato tema, non trattato da oltre dieci anni e che, e forse, causa una nuova richiesta presentata per un nuovo bar, è tornato attuale ed importante oggi.

COL DECRETO BERSANI, sviluppo e libera concorrenza
Mi sembra giusto premettere che: durante il precedente governo Prodi (e del centro-sinistra), proprio il neo Segretario del PD Bersani aveva emanato un decreto che liberalizzava la concorrenza in risposta ad una tendenza ormai generalizzata sia in Europa che nel resto del Mondo, ma poichè la nostra Sicilia è una regione a statuto speciale, tale norma non veniva applicata. Cosa fare dunque oggi, aspettando che le leggi nazionali orientino il nostro mercato interno? La proposta del gruppo di maggioranza è stata di liberalizzare le licenze, attendendo le speriamo prossime norme nazionali in materia... ma la minoranza di Pippo Campagna non è stata dello stesso parere. L'opposizione ha infatti proposto di ampliare nel numero di due licenze, ognuna delle tre tabelle esistenti, in attesa che il commercio di paese dia o non dia segnali di effettivo sviluppo.

A ROCCALUMERA: SVILUPPO DEMOGRAFICO ZERO
Ragionando liberamente noi, ci troviamo a dover considerare, da una parte l'ipotetica crescita futura di un paese di poco più di 4000 anime e, dall'altra un pressochè inesistente incremento demografico in questo ultimo decennio. Ma così, quei benedetti "parametri" ormai mummificati da tempo, non si potrebbero modificare assolutamente e mai. Dunque, se non in funzione dell'aumento della popolazione, in funzione di cosa si dovrebbe guardare al futuro del dopo crisi? Lo si potrebbe fare, ragionando sulle mutate usanze del nuovo consumatore medio, che si rivolge sempre più presso gli esercizi fast-food, piuttosto che pranzare in casa e che sceglie i locali pubblici anche durante le serate infrasettimanali. Tutto ciò è teoria o pratica?

MA I COMMERCIANTI COSA NE PENSERANNO?
Anche in questo caso, è giusto premettere
(e dierei leggittimamente) che i commercianti del nostro territorio da sempre si sono dichiarati restii di fronte all'ipotesi di nuovi punti di vendita, in quanto più che "vederli" come richiamo ulteriore di domanda esterna, li hanno "intesi" come ulteriori pretendenti di quella fetta di torta (rappresentata dai ricavi), che si sarebbe così via via restringendo. Ma, i commercianti non erano lì, (anzi no, c'è n'erano due), e se anche ci fossero stati non avrebbero avuto libertà di intervento. Magari, saranno convocati in seguito?

INSOMMA, IERI COSA SI E' DECISO ALLA FINE?
Da una controproposta della maggioranza consiliare, di ampliare il numero delle licenze del 40% con arrotondamento per eccesso, si è poi giunti (a frenare, ancora la minoranza), ad un incremento del 30%, sempre con incremento per eccesso.

IN ULTIMA ANALISI
Ho chiesto ad un ex macellaio ora in pensione -che è mio padre- se è favorevole o no ad una seppur temporanea liberalizzazione delle licenze. La sua secca risposta è stata no. Forse in lui ho risvegliato quelle antiche paure di molti anziani commercianti, che oltre al danno, qualche volta hanno subito pure la beffa di vedersi espropriare di quel sudatissimo avviamento, messo insieme in tanti anni di duro lavoro? Forse la mentalità della nostra gente è troppo conservatrice e timorosa? Nei prossimi giorni (dopo che Tele 90 avrà replicato le determinazioni del consiglio di ieri), vedremo quali saranno le reazioni degli interessati. Sperando che non si gridi al... complotto.
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lunedì 26 ottobre 2009

Cinque Milioni per i danni da novembre 2008



Cinque milioni di euro per risarcire i danni causati da eccezionali eventi atmosferici in 222 comuni della Sicilia, da novembre 2008 a febbraio 2009. L’Assessore Regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e delle Autonomie locali, Caterina Chinnici, ha firmato il decreto che ripartisce le somme messe a disposizione dal Fondo delle Autonomie. Proprio per l’eccezionalita’ degli eventi atmosferici di quel periodo, in tutta Italia, il Consiglio dei Ministri aveva deliberato lo stato di emergenza in diverse regioni.
‘‘Si tratta di somme – spiega l’Assessore Chinnici – che sono state stanziate con una norma contenuta nella legge finanziaria regionale di quest’anno. L’ammontare complessivo dei lavori eseguiti in emergenza dai comuni, secondo gli accertamenti effettuati dalla Protezione civile regionale, e’ stato di 15,5 milioni di euro, per cui si e’ dovuto procedere ad una ripartizione proporzionale”. Il decreto e’ stato gia’ trasmesso alla ragioneria dell’assessorato per la relativa registrazione e successivamente, con un altro provvedimento, si procedera’ all’impegno delle somme.
Il comune al quale andra’ il maggior risarcimento (455.542,46 euro) e’ Falcone, in provincia di Messina, che l’11 dicembre del 2008 fu sommerso da un’alluvione, che causo’ ingenti danni. Seguono Vittoria, in provincia di Ragusa (192.786,71), Melilli, nel siracusano, (191.562,19), Barcellona Pozzo di Gotto, nel messinese (185.765,67 ), Piana degli Albanesi, nel palermitano, (175.114,59), Fiumedinisi (115.672,02) e Furnari, entrambe sempre in provincia di Messina (102.555).

Primo Ottobre 2009, E ADESSO? Per Scaletta Zanclea, Giudomandri, Giampilieri superiore, Itàla, Altolìa, Briga superiore... quanto tempo passerà vista l'enorme entità dei danni e la cifre ingenti necessarie sia per la messa in sicurezza del fronte collinare, sia dei torrenti e sia per la ricostruzione?
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venerdì 23 ottobre 2009

Nuova allerta meteo per Messina e provincia












Da Furcisiculo.net
La Protezione civile ha reso nota avant'ieri una nuova allerta meteo, di 24 ore, per la provincia di Messina. Pioggia e vento su Roccalumera, Furci e Santa Teresa di Riva ma non si sono verificati danni. In via precauzionale, sono stati bloccati gli accessi che, dalla Statale 114, portano nelle zone di Giampilieri e dintorni (è consentito il transito soltanto ai mezzi di soccorso e alle forze dell’ordine). La pioggia ha fatto crollare il fango accumulato ai margini della strada in attesa di essere rimosso, il quale è tornato a invadere la carreggiata. Il maltempo non ha però fermato, a Scaletta Zanclea e nel villaggio messinese di Altolia, le ricerche delle sei persone ancora disperse.
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Ieri mattina, intanto, a Messina sono stati celebrati i funerali della ventottenne Katia Panarello, trentunesima vittima del nubifragio; erano presenti circa quattrocento tra parenti e amici. La giovane, che aveva subito una sindrome da schiacciamento, era stata ricoverata nella clinica di Chirurgia vascolare del Policlinico di Messina, dove è morta lunedì scorso. La Panarello era di Giampilieri, e nell’alluvione era riuscita a salvare un bambino; nella tragedia aveva perso la madre, Carmela Olivieri.
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giovedì 22 ottobre 2009

Roccalumera: Lunedì in Consiglio il Gal, il dissesto idrogeologico e la passerella sul Pagliara



Il presidente del consiglio comunale di Roccalumera, Antonio Garufi, ha convocato il civico consesso, in seduta ordinaria, per il 26 ottobre 2009, alle ore 19.30, con il seguente ordine del giorno:

1. Lettura ed approvazione dei verbali della seduta precedente;
2. Presa atto determina sindacale n. 24 dell’11/8/2009 di “Ratifica del protocollo di intesa” e del modulo di candidatura presentato dal costituendo GAL“Peloritani, Terra dei Miti e della Bellezza” – Bando per la selezione dei Gruppi diAzione Locale (GAL) e dei Piani di Sviluppo Locali (PSL) pubblicato sulla GURS n. 25del 29/5/2009;
3. Presa atto verbale dell’Assemblea del partenariato pubblico/privato dell’11/10/2009 relativa all’avvio della seconda fase di partecipazione al bando perla selezione dei Gruppi di Azione Locale (GAL) e dei Piani di Sviluppo Locali (PSL) pubblicato sulla GURS n. 25 del 29/5/2009;
4. Recesso GAL “Eurovalli di Sicilia s.r.l.”
5. Variazione al bilancio pluriennale 2009/2011 finalizzata alla redazione del Piano di Sviluppo Locale ed all’acquisizione del capitale sociale del costituendo GAL “Peloritani, Terra dei Miti e della Bellezza” e della costituenda Agenzia diSviluppo Peloritani S.p.a. – Bando per la selezione dei Gruppi di Azione Locale (GAL) e dei Piani di Sviluppo Locali (PSL) pubblicato sulla GURS n. 25 del29/5/2009;
6. Presa atto del quadro generale delle attività e della relativa ripartizionefinanziaria per la redazione del Piano di Sviluppo Locale del costituendo GAL“Peloritani, Terra dei Miti e della Bellezza” – Bando per la selezione dei Gruppi diAzione Locale (GAL) e dei Piani di Sviluppo Locali (PSL) pubblicato sulla GURS n. 25del 29/5/2009;
7. Approvazione quadro orientativo di riparto del capitale sociale della società consortile a responsabilità limitata denominata “Peloritani, Terra dei Mitie della Bellezza s.c.a.r.l.” – Bando per la selezione dei Gruppi di Azione Locale(GAL) e dei Piani di Sviluppo Locali (PSL) pubblicato sulla GURS n. 25 del29/5/2009;
8. Approvazione dello schema di statuto della società consortile a responsabilità limitata denominata “Peloritani, Terra dei Miti e della Bellezza s.c.a.r.l.” – Bando per la selezione dei Gruppi di Azione Locale (GAL) e dei Pianidi Sviluppo Locali (PSL) pubblicato sulla GURS n. 25 del 29/5/2009;
9. Costituzione di un’Agenzia di Sviluppo Locale funzionale al costituendo GAL“Peloritani, Terra dei Miti e della Bellezza s.c.a.r.l.” – Approvazione statuto.
10. Modifica denominazione metanizzazione inserita nel Piano triennale delle OO.PP. 2009/2011 con “Progetto per i lavori di realizzazione e gestione della rete di trasporto e distribuzione del gas metano del bacino denominato“Jonico-Peloritano”;
11. Scadenza vincoli P.R.G. – Applicazione art. 21 comma 3 l.r. 27/12/1978, n, 71 come modificato dall’art. 39 della l.r. 37/85 – Attuazione strumento urbanistico generale;
12. Destinazione indennità di carica del Presidente del Consiglio e dei gettoni dipresenza dei consiglieri comunali relativi alla seduta dell’8/10/2009 a favore della popolazione del messinese colpita dall’alluvione del 2/10/2009;
13. Indirizzo programmatico in tema di insediamento di esercizi pubblici;
14. Ordine del giorni avente ad oggetto “ Determinazioni di indirizzo in materia di prevenzione rischio di dissesto idrogeologico e pianificazione del territorio comunale”;
15. Ordine del giorno del gruppo di minoranza avente ad oggetto “Relazione ed audizione dei rappresentanti del comune all’interno dei consorzi in ottemperanza alla delibera del C.C. n. 36 del 22/6/2009;
16. Approvazione ordine del giorno proposto dalla CIA – Confederazione Italiana Agricoltori e della Confagricoltura della Sicilia per fronteggiare la crisi e rilanciare l’agricoltura siciliana;
17. Mozione del gruppo di maggioranza avente ad oggetto:” Problematiche inerenti il plesso scolastico della scuola primaria di Allume”;
18. Ordine del giorno del gruppo di maggioranza avente ad oggetto “Salvaguardia della passerella carrabile posta sul Torrente Pagliara tra Roccalumera e FurciSiculo”.

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martedì 20 ottobre 2009

Gli anziani. La società ed i figli, li stanno abbandonando?


















Qualche settimana fa un anziano mi diceva: "non vedo i miei figli da più di venti giorni", "pòzzu mòriri quannu vogghiu". Qualche giorno fa, un altro anziano mi diceva: "picchì i criscìa e me fìgghi, si poi mi bannunaru? non c'è chiù rispettu pì vecchi". Erano solo dei casi isolati? In realtà la società moderna (in particolare la famiglia moderna), è ancora unita come quella di un tempo o no? Cosa ha decretato, se lo ha fatto, la "morte" della grande famiglia, fatta di nonni, zii, padri, figli, nipoti e pronipoti, talvolta seduti attorno ad un grande tavolo a pranzo od a cena e spesso uniti nella condivisione dei problemi quotidiani?

Come dimenticare tempi andati ma neanche tanto lontani, nei quali il nonno e la nonna, erano una fonte di saggezza a cui attingere? La visita ai propri vecchi, fin nella generazione a me precedente, era un irrinunciabile atto di rispetto per figli e nipoti. Proprio adesso, a due mesi dal Santo Natale, già si avverte il senso della unione familiare che organizza l'Evento, piuttosto che quella disunione che smembra in mille problemi piccoli o insormontabili le diverse generazioni.

A mio avviso, in una società che guarda al futuro ed al progresso vero, l'evoluzione tecnologica fatta di microcip, di digitale terrestre e play station, non potrà mai sostituirsi al vecchio nucleo familiare. Dispiace apprendere perciò, che taluni anziani malati e abbandonati, debbano ricorrere ai servizi sociali, (lì dove esistono e sono sufficianti al fabbisogno dell'utenza), perfino per farsi comprare un chilo di pane o un medicinale urgente, anche in paesini dove i parenti abitano ad un tiro di schioppo. E non mi dite che c'è lo stress, che c'è il lavoro che impegna, che non c'è più tempo, perchè il lavoro (e durissimo) dei nostri antenati, mai ha impedito a quelle famiglie di "remare insieme", anzi, proprio l'unione delle varie famiglie in occasione della raccolta delle olive o dei limoni, rappresentava un vero e proprio giorno di festa e di gioia pur nella fatica.

E, che dire di quelle famiglie spezzate dall'odio e dalla incomprensione, che in realtà nulla ha di insormontabile se non l'orgoglio o la pretesa di non accettare consigli ma solo denaro qualora questo ci fosse. Senza denaro, l'anziano diventa di colpo non più necessario? Se l'anziano è malato diventa un peso, se è allettato diventa un incubo, e non sempre questo innocente vecchio, ha il denaro (o una congrua pensione), per potersi permettere di trascorrere gli ultimi anni della propria vita in una "Casa di Cura per Anziani".

Dove sta andando la società moderna? Se perdiamo i valori, se facciamo tutto per fare come gli altri, e gli altri buttano a mare la loro identità, la loro religione, il rispetto per i più deboli e per (sempre loro) i propri anziani, che fine faremo noi... domani? Ci abbiamo pensato?
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sabato 17 ottobre 2009

Cons. Francilia. Interrogazione urgente passerella Furci Roccalumera

AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA
REGIONALE DI MESSINA ON. LE RICEVUTO
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ALL’ASS.RE DOTT. LINO MONEA
LAVORI PUBBLICI

e.p.c

AL PREFETTO DI MESSINA
C/O PALAZZO DEL GOVERNO
98100 MESSINA

Al GENIO CIVILE DI MESSINA

OGGETTO: PASSERELLA DI COLLEGAMENTO
TRA I LUNGOMARI DI FURCI SICULO E ROCCALUMERA
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PREMESSO CHE

LA PROVINCIA REGIONALE DI MESSINA, NELL’AMBITO DELLE COMPETENZE STABILITE DALLA LEGGE, HA IL COMPITO DI PROGRAMMAZIONE E DI INTERVENTO IN IMPORTANTI AMBITI DI INTERESSE PROVINCIALE CHE RIGUARDANO VASTE ZONE INTERCOMUNALI IN SVARIATI SETTORI, TRA CUI PRINCIPALMENTE, VIABILITA’, LAVORI PUBBLICI E PROTEZIONE CIVILE.
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CONSIDERATO CHE

RELATIVAMENTE ALL’OGGETTO DELLA PRESENTE, LA PASSERELLA DI COLLEGAMENTO TRA I LUNGOMARI DI ROCCALUMERA E DI FURCI SICULO, STABILMENTE OPERATIVA DA DIVERSI ANNI, RAPPRESENTA UNA VIA DI FUGA FONDAMENTALE PER IL COMPRENSORIO JONICO, VISTA ANCHE LA SUA VICINANZA ALLO SVINCOLO AUTOSTRADALE DI ROCCALUMERA.
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CONSIDERATO CHE

I RECENTI E DISASTROSI EVENTI ALLUVIONALI, HANNO MESSO PER L’ENNESIMA VOLTA IN EVIDENZA LE CARENZE INFRASTRUTTURALI DEL NOSTRO TERRITORIO JONICO, PRIVO DI VIE DI COLLEGAMENTO EFFICIENTI E PRIVO DI VIE DI’ FUGA FUNZIONALI, PENSIAMO PER UN ATTIMO COSA SAREBBE SUCCESSO E COSA POTREBBE SUCCEDERE ANCORA, IN CASO DI CALAMITA’ NATURALI ALLA VIABILITA’ DI QUELLA ZONA, IN CUI RICADONO OLTRE DIECI COMUNI , TRA COMUNI COSTIERI E COLLINARI, SENZA LA PREZIOSA BRETELLA DI COLLEGAMENTO CHE IN QUESTI ANNI, OLTRE CHE COME VIA DI FUGA HA NOTEVOLMENTE CONTRIBUITO A DIMINUIRE IL TRAFFICO VEICOLARE SULLA VETUSTA S.S.114.

TUTTO CIÒ PREMESSO CONSIDERATO E RILEVATO,

CHIEDIAMO

AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA ED ALL’ASS.RE COMPETENTE DI INTERVENIRE IMMEDIATAMENTE PRESSO I VERTICI DEL GENIO CIVILE, ONDE BLOCCARE IMMEDIATAMENTE L’ITER PER LA DEMOLIZIONE DELL’OPERA!!
CI SEMBRA ASSURDO INFATTI, CHE PROPRIO IN UN MOMENTO COSI’ DELICATO PER IL COMPRENSORIO JONICO, IN CUI ANCHE A SEGUITO DELLE RIUNIONI SVOLTESI ALLA PROVINCIA, DOVE E’ CHIARAMENTE EMERSA LA VOLONTA DI POTENZIARE LE VIE DI FUGA E LE INFRASTRUTTURE, PRIVARSI DI UN OPERA COSI’ IMPORTANTE ANCHE SE PROVVISORIA, COME LA BRETELLA DI COLLEGAMENTO TRA FURCI E ROCCALUMERA E’ UN NON SENSO RISPETTO ALLE CRITICITA’ EVIDENTI DEL TERRITORIO.
Messina, 16/10/2009
CONSIGLIERE PROVINCIALE
Antonino Muscarello
Matteo Francilia
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"Nel pubblicare l'interrogazione dei Consiglieri Provinciali Matteo Francilia e Antonino Muscarello, non intendiamo fare altro se non rafforzare i motivi che gli stessi hanno elencato sopra e unire la nostra voce alla loro. Come potrete voi stessi verificare, la questione della 'Passerella' fra Furci e Roccalumera è stata dal sottoscritto più volte evidenziata ed attenzionata con dovizia di particolari e finalità. Anche su Facebook è nato un gruppo che si oppone alla demolizione della 'Passerella', di cui io faccio parte".

"Nella FOTO sopra, l'intervento del Sindaco Miasi, dell'Assessore Santisi, di alcuni Consiglieri e di diversi cittadini, (nella serata del 2-10-09), mentre il demolitore era già al lavoro. Il giorno dopo il danno era gia riparato dal Comune"
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venerdì 16 ottobre 2009

Al via il ponte sullo Stretto. Berlusconi, i love you!








Impregilo vince la gara, è general contractor del Pone sullo Stretto di Messina. E' un'opera da 4,4 miliardi di Euro. "I lavori inizieranno il 23 dicembre di quest'anno e termineranno nel 2016". Questa si che è una notizia! Parola del ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Altero Matteoli. Il ministro ha dato la data precisa dell’inizio dei cantieri intervenendo a Sky Tg 24. Durata dei lavori sei anni, dunque. Si tratta, come ha spiegato, mercoledì, l’amministratore delegato della società concessionaria Stretto di Messina e commissario per il Ponte sullo Stretto, Pietro Ciucci, dei lavori propedeutici, cioè lo spostamento della linea ferroviaria che passa per Villa San Giovanni.
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Riguardo alle richieste, che dopo l’alluvione che ha colpito la provincia di Messina, le risorse del Ponte vadano spese per mettere in sicurezza le coste di Sicilia e Calabria, Matteoli le ha definite «una sciocchezza madornale. Non è che il ministero o il governo ha oltre cinque miliardi per costruire il Ponte, che invece verrà costruito attraverso il project financing. Se non si fa il Ponte questi soldi non ci sono. Il Ponte, a caduta, riuscirà a migliorare le infrastrutture in Sicilia e Calabria»… Il cantiere principale verrà aperto entro il 2010.
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Il ponte sullo stretto. Un'opera che ho sognato da bambino: Colossale, imponente, necessario per la Sicilia eppure assolutamente secondario di fronte al reale stato dei luoghi e dell'economia in ginocchio di oggi. Dubbio! Forse, una volta che il ponte sarà costrito e costituirà in se un valido collegamento che permetterà finalmente la realizzazione dell'Arteria autostradale-ferroviaria dell'alta velocita dalla Calabria fino a Palermo, una volta che la nuova "Banca del Mezzogiorno" (che non è un carrozzone), avrà finanziato la microimpresa, una volta che... il Mondo intero verrà in Sicilia... ad ammirare il Ponte sullo stretto, "il più lungo su una sola campata", la Sicilia guadagnerà quelle risorse necessarie per alzare la testa.

L'ALLARME DEGLI AMBIENTALISTI, E' INGIUSTIFICATO?
Due parole all'ecologia. Il danno ecologico, (saranno eretti piloni di calcestruzzo alti centocinqunta metri-immagginatevi le fondazioni- sia nella sponda calabra che in quella siciliana), non viene negato neanche degli stessi promotori, imprenditori e politici. Interi quartieri verranno demoliti, verde pubblico annientato, perfino cimiteri cancellati, il tutto verrà sradicato come al passaggio di un nuovo terremoto d'Abruzzo o di un'alluvione Jonica, tanto ormai gli ingegneri di Silvio hanno esperienza da vendere nella costruzione delle NEW TOWN. E chi la pensa diversamente, chi vuole restare nel suo paesello? Chi non vuole andare via? Verrà trascinato via con la forza militare? Penso proprio di si. Ma questi, per un cervello che pensa in grande sono problemi da niente.

MIGLIAIA DI POSTI DI LAVORI CANCELLATI NELLE COMPAGNIE DEI TRAGHETTI?
In soldoni, possiamo accennare al problema della "Caronte" del dopo ponte. Sicuramente ci avranno pensato a questa gente che lavora e che domani si troverà per strada! Beh! i traghetti potranno essere convertiti in "villaggi turistici naviganti" con... vista sul ponte. Le guide, diranno: "Venite, turisti di tutta la Terra, ecco a voi la Nona Meraviglia, il Ponte-Berlusconi". Ma non scherziamo, un cervello di proporzioni planetarie ha già soluzioni di riconversione della manodopera in settori a noi sconosciuti, che noi mortali non possiamo comprendere. Forse. Speriamo.

MAFIA E CAMORRA, COSA NOSTRA... STARANNO A GUARDARE?
Anche i sassi sanno, che in ogni medio o grande appalto pubblico siciliano e non solo, c'è la mano nera di "Cosa Nostra". Ma, non c'è nulla di male... "business is business". Infatti, a noi siciliani che paghiamo le tasse che ce ne frega, sono affari loro! E no, purtroppo sono affari nostri. Da dove verrà presa la manodopera specializzata? Impiegheranno per sei, dieci anni, onesti tecnici ed operai della provincia di Messina e della stessa Sicilia, oppure sarà ancora una volta "terra di conquista" la cara Trinacria? Una Terra in cui: Greci, Arabi, Normanni ecc... saccheggiarono e adesso... altri faranno altrettanto? E noi a leccarci le ferite delle alluvioni, ad aspettare il risanamento del disastro idrogeologico annunciato e più volte denunciato, a scutare il cielo pregando Dio che la prossima pioggia non ci sia fatale?

Matteo Francilia. UN GIOVANE "PAZZO" CONSIGLIERE PROVINCIALE SICILIANO CHE... SOGNA
Proprio Matteoli considera "sciocchezze madornali" proposte come quelle di Francilia, il quale chiede a gran voce che le risorse per il ponte vengano impiegate per il risanamento idrogeologico delle zone a rischio (che sono moltissime), della riviera jonica e della Sicilia. Anche quì, uno o un pool di "cervelli extraterrestri" ha già pianificato (attraverso il project financing, ossia il finanziamento di aziende private) il costo zero dell'opera per quanto riguarda il popolo italiano. Ma sarà vero? In realtà, voci meglio informate di me, raccontano di centinaia di milioni già sostenuti e che proprio noicontribuenti avremmo sborsato di tasse, tagli e quant'altro.

IL PONTE. UNA PORTA NUOVA, CHE DA SU UN CASOLARE PIENO DI CREPE
In un'intervista recente, proprio il Presidente della Provincia di Messina Nanni Ricevuto, parlava di "un territorio (il nostro) privo di viabilità e anche insicuro". Senza queste minime e basilari e fondamentali opere, come si può pensare di accogliere un turismo sempre più globale ed esigente? Ma no, se Berlusconi e Co. vogliono che si realizzi il Ponte, sicuramente lo fanno per "il nostro bene". Vabbè, noi, prima montiamo il costoso portone blindato sul prospetto di una casa piena di crepe, e poi si vedrà... magari fra tre, quattro, dieci... legislature, la risaneremo un po' quà un po' là. Magari, arriveranno finanziamenti per il dissesto dove mai si sono verificate alluvioni, magari questi paesi otterano più milioni di quanti ne avevano chiesti, magari gli stessi paesi saranno (per caso) i villaggi natali dei ministri Tizio e Sempronio, e magari... Scaletta, Giampilieri, Itala, Briga, Guidomandri, Molino... Alì Terme, ecc... attenderanno con la mano tesa di generazione in generazione.
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"SENTI A 'MMIA, PEPPI, SUCHITI ST'OVU E NON CI DIRI NENTI A NUDDU... MA TRAVAGGHIA, MI RACCUMANNU! SENTI A 'MMIA, CAMMELU, SUCHITI ST'OVU E NON CI DIRI NENTI A NUDDU..."
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mercoledì 14 ottobre 2009

A noi che siamo furbi le alluvioni ci fanno un baffo

Se noi Siciliani fossimo stati persone normali non ci sarebbe stata nessuna strage. Se fossimo stati un po' meno del normale a quest'ora, dopo due settimane dall'alluvione e con il dissesto idrogeologico che c'è, si sarebbero, in tutti i comuni, puliti tombini e fiumare.Ma noi siamo più che normali NOI SIAMO FURBI (ora io lo so che qualcuno dirà che esagero, che sto generalizzando, che ...).
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Un'immagine rimarrà sempre nella mia mente: migliaia di persone piene di rabbia, pronte a tutto, venute da tutta la provincia di Messina per far vedere che il popolo messinese quando subisce una ingiustizia sa reagire. E così per un giorno la Sicilia fu isolata dall'Italia. Bisognava risanare, bisognava che la classe politica prendesse a cuore questo problema che avrebbe macchiato per sempre l'immagine di una città.La protesta forse servì, e comunque l'anno dopo il Messina fu nuovamente in serie A. Non ricordo che altra causa abbia mai provocato una reazione simile.
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Dopo quello che è successo nelle vallate di Scaletta e Giampilieri, mi sarei aspettato attretanto e forse di più.Qui ci sono in gioco le vite, le nostre vite. Mi sarei aspettato una protesta, sicuramente civile, ma una protesta. E invece niente.
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Mi sarei aspettato che in ogni quartiere, frazione, comune della provincia nascessero comitati, gruppi spontanei. Mi sarei aspettato scioperi della fame, incatenamenti, sit-in. Niente.
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Mi sarei aspettato che i Sindaci (i primi responsabili della Protezione Civile dei rispettivi comuni), avessero dato IMMEDIATAMENTE priorità a questo problema. Mi sarei aspettato che fossero state rimosse le numerose carcasse di auto nei letti dei torrenti. Mi sarei aspettato, già dal 2 ottobre, riunioni fiume fra tutti gli amministatori. Mi sarei aspettato che ad una segnalazione per una situazione di pericolo (tipo: c'è il torrente X parzialmente ostruito) un pronto intervento, invece dell'inaspettato "non ci possiamo fare niente", "ma come" dico io "non pensate alla nostre vite e se domani piovessero 300 ml?", "purtroppo non tocca a noi intervenire".
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Mi sarei aspettato che ognuno si fosse preso le proprie responsabilità, si fosse attivato celermente per mettere in sicurezza il territorio (certo ci sono cose che hanno bisogno di tempi lunghi, ma moltissime si possono fare subito). Mi sarei aspettato maturità nelle scelte, invece dell'infantile scaricabarile.
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MA A NOI CHE SIAMO FURBI LE ALLUVIONI CI FANNO UN BAFFO.
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Il governarnatore della regione ieri ha dichiarato: se avessimo saputo avremmo fatto evacuare. SE MIO NONNO DI COGNOME FACEVA FS A QUEST'ORA ERO CAPOSTAZIONE.
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Li chiamiamo ANGELI DELL'ALLUVIONE, piangiamo per il loro sacrificio e ora? C'è un solo modo per commemorare, per ricordare, per dare un senso a quest'assurda morte: CAMBIARE.
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Dovremmo cominciare a fare un passo indietro, passare dalla condizione di Furbi a quella di persone normali. Dovremmo rinunciare a questa mentalità furbacchiotta che ci fa dare priorità alle nostre cosine, invece di pensare al bene comune.
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Dovremmo denunciare, segnalare, movimentarci. (Nel mio paese c'è il progetto di costruire il Liceo nella foce del torrente dove ci sono anche caserma dei Carabinieri, giudice di pace, impianti sportivi, ed edilizia privata. Dove nel 59 una alluvione portò migliaia di metri cubi di fango.)
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A Messina e provincia si è costruito su fiumare: cosa facciamo?
Ci sono due soluzioni:
1) Mettiamo, per quel che si può (se costruisci nel letto del fiume che cosa metti in sicurezza, l'unica sicurezza che hai e che prima o poi...), il territorio in sicurezza.
2) Apriamo un centro scommesse, si, al primo segnale di pioggia, al primo allarme meteo, si aprirebbero le scommesse ed ognuno farebbe la sua puntata.
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MA A NOI CHE SIAMO FURBI LE ALLUVIONI CI FANNO UN BAFFO
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E così fra qualche mese, fra un anno, fra 20 anni, ci ricorderemo a volte degli ANGELI DELL'ALLUVIONE, diremo: "Fu colpa del politico Y, no anzi, erano case abusive, ma no, fu un'acquazzone improvviso, si ma poi l'anno dopo è successo pure a ...., ... LA MAFIA. E ci ritroveremo come le star a bere birra messina o birra del sole allo Sport Bar oppure non ci INCAZZEREMO MAI perchè ognuno sarà impegnato a rincorrere le propie cose.
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E così tutto scorrerà liscio, ognuno sarà impegnato a fare il proprio gesto di Furbizia Quotidiana. A non segnalare perchè è grazie al politico Z che si lavora. Perchè quello che s'è fatto il garage nel torrente sotto il ponte riducendo la portata, è mio cugino. Perchè stare dalla parte del più forte è meglio. Perchè se i giudici indagano sull'alluvione viene fuori che mezza Messina è coinvolta. Perchè se tutto resta così forse è meglio, si si è meglio.
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Non denuniamo, no no no, non segnaliamo, meglio che tutto resti così, ne bianco ne nero, si si meglio un grigio madaiolo, dove se crolla la montagna, beh beh e stata colpa dell'acquazzone oppure di Dio che in qualche modo vuole punirci. Si si un sacrificio, facciamolo questo sacrificio, ma facciamo il Tempio prima. Facciamolo sto tempio, facciamo il tempio che esalti la nostra FURBIZIA. Lo faremo a forma di Ponte, con due gotici piloni che toccano il cielo. Lì potremmo sacrificare tutto per metterci così al riparo dalle punizioni divine.
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SI SI E' SUCCESSO, MA NON SUCCEDERA' PIU' VEDRETEPERCHE' A NOI CHE SIAMO FURBI TERREMOTI E ALLUVIONI FANNO UN BAFFO
Sandro Ballisto
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Cosa aggiungere? Sandro (che ha recentemente prestato aiuti agli alluvionati), ha capito tutto della vita, tantopiù della vita jonica compresi trucchi, servilismi e collusioni per reciproco interesse o per semplice codardìa. Per carità, non generalizziamo, ma noi siamo fatti così e remare contro il sistema potrebbe esserci fatale. E allora? "O voce di colui che grida nel deserto"... gridava millenni fa un certo San Giovanni detto il Battista. Lo sapete come finirà? Finirà che un domani ad odiarci (mi ci metto anche io assime a Sandro), sarà proprio la gente comune... più ancora dei politici corrotti e delle istituzioni mafiose!
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martedì 13 ottobre 2009

La Bretella fra FURCI e ROCCALUMERA sarà demolita?














Torniamo su un argomento di cui vi ho parlato a più riprese di recente. Oggi, io stesso ho notato che gli operai del Comune di Roccalumera stavano smontando e portando via alcune lame del garde-rail lato monte dalla passerella fra Furci e Roccalumera, appunto. Da indiscrezioni, pare che i costi dell'ultima pulitura del torrente dei circa 80 metri a monte della passerella (posti a carico dell'ANAS) siano stati dichiarati dall'ANAS stessa esorbitanti. Quindi, l'ANAS avrebbe ritenuto meno oneroso favorire il deflusso delle acque... aprendo un varco demolendo. INOLTRE, considerato che, a monte del Torrente Pagliara una montagna (denominata "Montagna Liscia", credo) sulla quale insiste una cava di sabbia... stia per franare. A proposito della frana, reiterati segnali di pericolo sono stati in passato (anche in questo caso), posti all'attenzione di enti ed istituzioni, ma senza esito alcuno. Adesso che che siamo in emergenza, quell'EMERGENZA scaturita dalle 28 morti di Giampilieri e Scaletta Zanclea e Molino, ecco che volano nell'aria i fantasmi del "proteggiamoci il sedere", e si cercano soluzioni assurde a problemi risolvibili tuttora in ben altro modo.
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ROCCALUMERA – Il sindaco di Roccalumera avv. Gianni Miasi e quello di Furci Siculo, dott. Bruno Parisi, hanno emesso due rispettive ordinanze, indirizzate al Prefetto, all’Anas e al Genio Civile, per evitare la demolizione della bretella che unisce il lungomare di Roccalumera con quello di Furci Siculo. E’ stato sottolineato che in questo periodo di emergenza, ma anche per ragioni di ordine pubblico, abbattere la stradina sul lungomare potrebbe rappresentare un vero rischio per l’incolumità delle persone. La bretella rappresenta una via di fuga molto importante per la circolazione viaria e soprattutto salutare per lo smaltimento dei frequenti ingorghi. Ieri mattino quando è stata sbarrata la bretella ed il bulldozer si è messo a lavorare, decine e decine di automobilisti si sono fermati per protestare contro l’azzeramento della strada.
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DA OGGI, non solo non si può transitare, ma sono stati (come detto) smontati anche i guard rail che fiancheggiano la strada. Tutto questo sembra un paradosso. Cioè, nel momento in cui il maltempo sta inghiottendo intere vie di comunicazioni nella nostra provincia, le autorità competenti invece di costruirne altre, demoliscono quelle esistenti. Ricordiamo che: la bretella che unisce il lungomare di Furci a quello di Roccalumera è stata costruita dall’Anas qualche anno addietro per sopperire alla chiusura della Statale 114 all’altezza del ponte sul torrente Pagliara. Da quel momento, la bretella di collegamento si è dimostrata molto utile per lo smaltimento della circolazione, soprattutto durante gli intasamenti lungo lo svincolo autostradale, in presenza di incidenti o di feste paesane. Per cui, non si capisce perché debba essere smantellata dai bulldozer. I sindaci sono sul piede di guerra, come pure gli automobilisti ed i pendolari che giornalmente la percorrono per andare a lavorare. Non si può lasciare chiusa e aprirla quando si presentano casi di emergenza?
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Sebbene conscio della mia impotenza di fronte a tali ingiustizie, sarei pronto alla qualsiasi forma di protesta pur di ribadire la voce del popolo che non sempre si leva di fronte ai poteri forti ma spesso spinge da dietro i soliti Sindaci ed i soliti Assessori comunali... per poi dire (qualora il loro compito non fosse andato a buon fine), che sono degli incompetenti e che bisognerebbe sostituirli. Cari Paesani, cari Amici e Conoscenti, sappiate che il potere dei Sindaci è molto limitato di fronte a talune emergenze e decisioni dall'alto. Siamo noi cittadini che dobbiamo piantonare il palazzo della Provincia se riteniamo veramente di essere nel giusto. Le emergenze che abbiamo sono di tutti, il pericolo è per tutti nessuno escluso. Priorità VERA del nostro paese è la pulitura di tutto il greto del "torrente Pagliara", ormai pieno di carcasse di auto, elettrodomestici, rifiuti di ogni tipo e... sabbia da riporto... a venti centimetri dallo straripamento. MUOVIAMOCI TUTTI, AGIAMO ODESSO!
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domenica 11 ottobre 2009

Messina e Provincia: La burla dopo la tragedia?

COMUNI SENZA PIANI REGOLATORI GENERALI - Se vogliamo limitarci alla sola provincia di Messina, ancora oggi, vi sono diversi Comuni nella riviera jonica che non hanno il P.R.G., quando ormai nella maggior parte delle Regioni si sviluppa il Piano del Governo del Territorio, concezione più evoluta rispetto al P.R.G., ovvero lo sviluppo socio economico attraverso la pianificazione negoziata.

Prendiamo qualche spunto da "L'ARENA" (trasmissione televisiva di oggi): Pare siano stati da tempo stanziati ben 175 milioni di euro da parte della Comunità Europea proprio per risolvere il dissesto idrogeologico delle nostre colline... che fine hanno fatto?

STRUMENTI URBANISTICI MANIPOLATI - Secondo Anna Giordano (WWF Italia) l'abusivismo è proprio all'interno dello "Strumento Urbanistico". Come dalle torto?

OPERE FARAONICHE, PIUTTOSTO CHE MESSA IN SICUREZZA - Secondo il Geologo Tozzi, (il quale ha posto ben due volte la domanda proprio all'attuale sindaco di Messina), "la sistemazione del territorio, è un intervento che non si "vede" ai fini del consenso elettorale, mentre sono ben visibili opere come PONTI ed altro, che una volta realizzati danno bella mostra di se. Naturalmente, Buzzanca ha avuto grosse difficoltà a sentire quanto detto dal Geologo.

BASTA CON LE "ZONE GRIGE" - Dovremmo dire: "basta coi rimpalli di responsabilità", con lo scaricabarili, perchè, le "zone grige" altro non sono che quelle zone dove nessuno rivendica responsabilità o competenza. Se poi parliamo di Sindaci, c'è sempre la scusa: "io all'epoca ero un semplice libero cittadino", oppure, "mi sono insediato da poco", oppure, "abbiamo allertato le autorità competenti ma senza risposte concrete".

E' MANCATA LA SOLIDARIETA' - Scendendo ancora nello specifico del disastro di Giampilieri e Scaletta, rattrista e non poco il fatto che, al contrario del terremoto d'Abruzzo, nessuna sottoscrizione per la raccolta fondi sia stata fatta. Mentre ancora si scava e si cercano ben sette dispersi fra i quali due bambini, (ricordo che i morti ritrovati sono ventotto), sembra che in Italia sia passato il messaggio sbagliato "che i disastri siano accaduti per abusivismo edilizio", quindi, quasi quasi, se lo sono meritato. Ciò è gravissimo!

ABUSIVISMO? SI, MA ALTROVE - In realtà, se "abusivismo c'è nel messinese, esso è da ricecarsi nello "Strumento Urbanistico" di alcuni Comuni. Là, (e non nei luoghi colpiti), dove i grossi costruttori avranno ben potuto fare pressioni politiche perchè esso comprendesse aree altrimenti destinate a greti dei torrenti od altro.

NO ALLA DELOCALIZZAZIONE - Intanto, da Giampilieri superiore, si innalza forte il grido "NO ALLE NEW TOWN". Proprio per scongiurare l'ipotesi di essere trasferiti in villaggi costruiti ex nvo (come a L'Aquila), è appena nata una associazione. Insomma, la gente sopravvissuta, (nonostante il conclamato pericolo), non vuole sradicarsi dal proprio territorio d'origine, dove è nata e dove vive da generazioni la propria progenie.

BISOGNA METTERE IN SICUREZZA - A tale eventualità, il Geologo Tozzi, il cui orientamento ambientalista è ben noto a tutti, dice seccamente no. Tozzi dice no alla COLATE DI CEMENTO sulle montagne, che poi sono semplici colline. Invece, i muri di contenimento, secondo il sottoscritto, se ben realizzati (e dosati di calcestruzzo), e mimetizzati con pietra a faccia vista, sono la soluzione più solida e durevole. Certo, meglio sarebbe stato se generazioni di contadini ormai anziani o passati a miglior vita, avessero potuto passare il mestiere ai propri figli, e che questi ultimi si fossero presi carico di manutenere e rimboschire e prevenire gli incendi dalle piantagioni arboree. Invece, in estate tutto brucia, (il provato sospetto è che ciò sia doloso e perfino redditizio per talune categorie) e, la terra brulla è facile preda dei primi temporali invernali. In poche parole, la terra frana perchè non ci sono più terrazzamenti ne radici a trattenerla.

GESTIONE DIRETTA DEL TERRITORIO - Per farla breve, bisogna porre fine ad una mentalità errata del "pensaci tu". La nostra. Infatti, noi cittadini, noi semplicissimi cittadini dobbiamo (ri)appropriarci del nostro territorio, piuttosto che delegarne ad altri (vedi Istituzioni) la gestione. Ciò non è affatto facile, perchè significherà realizzare dei Comitati che eleggano rappresentanti seri i quali -progetti alla mano- si presentino negli Uffici della Regione, della Provincia e, se necessario, a Roma.
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12-10-09. Individuati due siti (a Santa Margherita e Galati), dove si potrebbe costruire, ma è già scontro politico. (leggi l'Articolo).

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sabato 10 ottobre 2009

Furci Siculo. Preghiera per i defunti di Giamplieri e Scaletta



FURCI SICULO (ME) - Mercoledì 7 Ottobre 2008. La cittadina jonica ha rinunciato alla sua annuale festa in onore della Madonna del SS. Rosario per dedicare la preghiera di tutti i suoi fedeli ai caduti dell'alluvione dello scorso 1 Ottobre. Dopo la Santa Messa celebratasi in chiesa, il simulacro della Madonna è stato portato in piazza, e quì, alla presenza del Parroco Salvatore Sinitò, sono stati accesi tanti ceri qunti erano stati i dfunti fino ad allora ritrovati nel fango di Scaletta e Giampilieri. Nominati i caduti, e posti a cerchio attorno al simulacro le fiaccole, si sono recitate le preghiere in loro sffragio. Al termine, una breve e silenziosa processione ha completato la cerimonia.

MESSINA - Oggi, giorno dei funerali, lutto nazionale e bandiere a mezz'asta sugli edifici pubblici di tutta Italia per le vittime dell'alluvione che ha devastato Scaletta Zanclea, e alcuni villaggio a sud di Messina, tra cui Giampilieri. Un "doveroso omaggio alle vittime" da parte di governo, istituzioni. Saranno presenti , tra gli altri, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e in rappresentanza del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, il presidente del Senato Schifani. In una nota del Quirinale si legge che Napolitano è ''impedito a parteciparvi di persona”. E domani Messina si ferma per dare l'addio alle vittime della tragedia. Alle ore 10.30, nella Basilica Cattedrale di Messina, saranno celebrati i funerali delle vittime.Con ordinanza del sindaco di Messina, Giuseppe Buzzanca, sarà sospesa l'attività didattica in tutte le scuole di ogni ordine e grado di tutto il territorio comunale, per le esigenze di ordine pubblico legate alla cerimonia religiosa. Il solenne rito sarà presieduto dall’Arcivescovo mons. Calogero La Piana, con lui concelebreranno l’Arcivescovo emerito, mons. Giovanni Marra, e l’Arcivescovo di Palermo, mons. Paolo Romeo. Quindi il Vicario generale, i Parroci delle comunità dei luoghi colpiti, i Vicari Foranei della città e gli altri sacerdoti. Interverrà anche padre Martin Epure della chiesa di rito Ortodosso, per la benedizione di una salma di una vittima. I feretri giungeranno in Cattedrale questa sera venerdì 9, alle ore 19, ove saranno accolte dal vicario generale don Carmelo Lupò e dal parroco Angelo Oteri, che successivamente cureranno un momento di preghiera in suffragio dei defunti. Per i funerali il Corso Cavour sarà chiuso al transito già dalle 8 del mattino per consentire la sosta dei mezzi navetta, che trasporteranno gli sfollati dagli alberghi mentre sarà interdetta la circolazione a piazza Duomo, e per coloro che giungeranno a Messina è stato allestito, dopo le intese del presidente della Provincia Ricevuto, del sindaco Buzzanca con l'Autorità portuale, un parcheggio all'interno nella cittadella fieristica da dove, dalle 8 alle 10,15, sarà attivato un servizio navetta per la Cattedrale.
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Il video che fino a pochi giorni fa potevate tutti vedere, è stato eliminato da YOUTUBE perchè in violazione di chissa cosa. Come ho già spiegato sopra, trattavasi di un video religioso che per la triste occasione commemorava i defunti della tragedia di Giampilieri e Scaletta. Non vi erano immaggini scabrose o pornografiche, era stato filmato in una pubblica piazza (a Furci), e allora perchè l'hanno CASSATO? Mi sorge un dubbio, che qualcuno lo abbia segnalato per i nomi dei defunti che si potevano ascoltare. Cari fratelli, se era questo il problema, bastava solo che me lo scriveste o diceste di persona e lo avrei eliminato io stesso!

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giovedì 8 ottobre 2009

Alluvione. servono volontari per pulizia case

Sandro Ballisto, lancia un appello attraverso FACEBOOK pro alluvionati per Scaletta e Giampilieri.
Oggetto: Donare il vostro tempo "Con alcuni amici abbiamo passato una giornata ad aiutare la gente di Scaletta.

C'è ancora parecchio lavoro da fare, soprattutto nelle case private. La protezione civile non è al momento ben organizzata, quindi capita che un giorno ci siano molti volontari e un'altro invece pochi. Ma c'è bisogno di braccia per spalare fango (lì serve questo) meglio andarci con pale, zappe, stivali, guanti da lavolo propri sennò si rischia di restare a guardare. Rivolgetevi al comune di Scaletta o a quello di Alì, vi assegneranno ad una squadra. Meglio andarci di mattina verso le 8 e restare per le ore che il vostro fisico riesce a sopportare. La gente di scaletta ha bisogno di voi, il lavoro è tanto e non può ricadere tutto sulle loro spalle, il vostro può essere un modo per alleviare le loro sofferenze. Forse a giorni arriveranno squadre attivate dal dipartimento di protezione civile, ma al momento, se non fosse per il volontariato spontaneo, i cittadini di Scaletta si sentirebbero abbandonati. I vigili del fuoco e l'esercito toglie il grosso, ma il lavoro di pulizia lo facciamo noi volontari.Se potete, se volete, se ci riuscite, donate il vostro tempo sarà molto gradito." (07-10-09)
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mercoledì 7 ottobre 2009

Messa alla Madonna del Buon Viaggio










4 Ottobre 2009 – Chissà, se fra cinquant’anni esisterà ancora qust’edicola con all’interno il simulacro della Madonna che sembra salutare, che sembra raccomandare prudenza, che sembra benedire i passanti. Io, da quando sono nato l’ho sempre “incontrata” con lo sguardo, mi sono fatto e mi faccio tutt’ora il segno della croce volgendomi verso di Lei. Io, probabilmente non ci sarò il 4 Ottobre 2059, ma l’edicola sarà lì a festeggiare cent’anni esatti. Intanto, proprio ieri ho voluto concelebrare (perché si dice “concelebrare” non “ascoltare”), la Santa Messa tenuta da Padre Sinitò nello spiazzo retrostante quel simulacro della Madonna. E’ stata un’emozione differente, molto diversa dal considerare quell’icona come ovvia e facente parte del paesaggio circostante. Adesso, mi rimarrà (e penso rimarrà anche nella mente dei tanti intervenuti alla Messa), come l’anniversario che ricordò i caduti dell’alluvione di Scaletta e Giampilieri. L’evento calamitoso che si verificò con minore forza devastante già in quel pur terribile 25 Ottobre 2007, ci porta a riflettere, a pregare la Madonna. Nella Processione di Oggi (07-10-09), che vedrà i furcesi uniti in un pellegrinaggio silenzioso ed in un raccoglimento di sola preghiera e non di botti o di musica o esternazioni di gioia, con i lumini in mano (tanti quanti saranno stati i caduti), i furcesi ma anche tutti coloro che vorranno e potranno farlo, ognuno ascolterà il proprio cuore. Beati quelli che di noi sono stati e saranno capaci di combattere la battaglia del fango in prima linea, beati quelli che agiranno senza nulla pretendere, beati quelli che non cercheranno capri espiatori.
La Madonna del Buon Viaggio, ad essa ci inginocchieremo ed affideremo le famiglie di Giampilieri, di Scaletta Zanclea e dei paesi colpiti dagli eventi calamitosi di questi giorni. Famiglie orfane di mogli, di mariti, di figli, private delle loro case, private di tutto ciò che avevano costrito in una vita di sacrifici. Preghiamo per chi è rimasto, che abbia la forza di ricominciare, di sperare nel futuro della propria famiglia, del proprio piccolo paese, della propria terra.
Per tutti questi lunghi anni, vicino a questa edicola, tante coppie di sposi hanno voluto immortalare il giorno più bello della loro vita, facendosi fotografare in pose sorridenti mentre indossavano ancora i folgoranti vestiti nuziali. Sarà ancora così, la Madonna benedirà tutte le nuove unioni, e vorrà sempre sereni i propri figli, pur nei tristi ricordi e pur nella consapevolezza che il percorso della vita a volte e irto di difficoltà e tortuoso, ma sempre, nella grazia di Dio, mai disperare cadendo e mai perdere la Fede.
Giovanni Bonarrigo



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La prego di voler comunicare nel suo sito, la variazione del programma dei festeggiamenti in onore della Madonna del Rosario, resasi necessaria a seguito delle triste vicende accadute nei giorni scorsi nel nostro territorio e alle conseguenti indicazioni fornite dal nostro Arcivescovo Mons. La Piana Calogero.

Mercoledì 7: Festa della Madonna del Rosario

SS. Messe

ore 8.00

ore 17.00 Ora mariana

ore 18.00 S. Messa in suffragio dei defunti del nubifragio.

Dopo la S. Messa il simulacro della Madonna sosterrà in piazza S. Cuore dove ci sarà un breve momento di preghiera per le vittime del nubifragio, e poi per la via Milano, indipendenza e Nazionale si porterà nella Chiesa M. della Lettera. Pertanto la processione prevista secondo il tragitto precedentemente indicato non sarà svolta. Inoltre, in previsione dei funerali delle vittime previsti per sabato 10 ottobre nella Basilica Cattedrale di Messina, il Parroco invita tutti i fedeli alla veglia di preghiera che si terrà in Parrocchia Venerdì 9 alle ore 21. Con l'occasione si fa presente che la comunità parrocchiale insieme all'Amministrazione comunale si è attivata intensamente per la raccolta di materiali, cibi, medicinali e generi di prima necessità, che vengono inviate, attraverso la Croce rossa Italiana alle famiglie bisognose. A tali famiglie, inoltre, saranno devolute interamente attraverso la Caritas diocesana, tutte le offerte pervenute in occasione della la festa padronale. Chiunque volesse ancora partecipare potrà farlo rivolgendosi al Parroco.Sarà ufficialmente comunicata a tutti l'entità della somma raccolta in Parrocchia sia attraverso informazioni verbali che nei siti internet. Ringraziandola della sua disponibilità, distintamente saluto.

P. Salvatore Sinitò
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martedì 6 ottobre 2009

Roccalumera. Raccolta aiuti al Palatenda

LETTERA DEL SINDACO MIASI
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“ Cari amici vi metto a conoscenza che la Protezione Civile ha individuato il Palatenda di Roccalumera (posto immediatamente vicino al campo di calcio), quale centro di ammassamento della raccolta di generi alimentari, e non, che proverranno da parte di coloro (comuni, enti, parrocchie, associazioni, privati) che intendono effettuare delle donazioni a favore delle popolazioni colpite dall’alluvione.
Le necessità sono enormi e, giusto per garantire che la macchina dei soccorsi si attivi uniformemente su tutte le zone colpite, il centro di ammassamento che verrà gestito direttamente dalla Protezione Civile e tramite l’ANPAS, coordinerà tutti gli interventi venendo incontro alle esigenze che provengono dai singoli comuni e frazioni.
Qui di seguito Vi elenco orientativamente il tipo di aiuto sul quale potrete indirizzare tutti coloro che effettueranno donazioni.

GENERI NON ALIMENTARI

Indumenti intimi (uomo e donna) NUOVI;
Vestiario, anche usato, ma pulito ed in buone condizioni (uomo/donna/ragazzi/bambini);
Stivali dal n. 40 al 45;
Scarpe (possibilmente nuove), pantofole ecc. (uomo/donna/ragazzi) dal n. 37 al n. 45;
Calze uomo/donna/ragazzi/bambini);
Prodotti per l’igiene individuale e intima;
Detersivi, detergenti, spugne, pettini e spazzole;
Asciugamani (varie misure) teli da bagno, salviette;
Pannoloni e traverse per anziani e degenti;
Pannolini per bambini, biberon e tettarelle;
Vestiario per bambini da 0 a 14 anni;
Assorbenti per donna;
Fazzoletti usa e getta, carta igienica, rotoloni multiuso, guanti monouso, bicchieri monouso;

ALIMENTARI

Acqua (soprattutto), coca-cola, aranciata, thè, succhi di frutta (anche per diabetici);
Fette biscottate, biscotti secchi, pan-carrè;
Zucchero, marmellate,caffè, nutella;
Scatolette di carne e tonno;
Scatolette di legumi vari (precotti);
Frutta sciroppata (in barattoli);
Latte intero, parzialmente scremato e scremato;
Latte per bambini;
Omogeneizzati vari/semolino ecc.;
Pastina/pasta di ogni genere/riso;
Olio, sale, pelati e salsa (solo barattoli NO vetro);
Prosciutto cotto e crudo e insaccati vari;
Formaggi vari e formaggini per bambini.

Prima di portare quello che vorrete donare al Palatenda, Vi prego di contattare i seguenti numeri:
0942/747215 – 0942 747216
Vi risponderanno gli addetti con i quali potrete concordare le modalità ed i tempi di consegna.
Vi sarò grato se da subito, per quello che potete, Vi attiverete per fare giungere a Roccalumera tutti i generi alimentari e non di cui alla lista sopra elencata”.
Vi ringrazio anticipatamente per quello che potete fare.

IL SINDACO DI ROCCALUMERA
Gianni MIASI
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lunedì 5 ottobre 2009

Scaletta Zanclea e Giampilieri. Quante lettere in passato...



AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DELLA REPUBBLICA ITALIANA On. SILVIO BERLUSCONI

E.p.c.

AL PRESIDENTE DELLA REGIONESICILIANA ON. LE RAFFAELE LOMBARDO
AL PREFETTO DI MESSINA DOTT. FRANCESCO ALECCI
AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIAREGIONALE DI MESSINA
ALLA DEPUTAZIONE REGIONALE E NAZIONALE DELLA PROVINCIA DI MESSINA
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Oggetto: Provincia di Messina, versante ionico, nubifragi del 16 del 21 e del 24 settembre 2009.

Richiesta di interventi urgenti ed improcrastinabili da parte del Governo Berlusconi.
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I sottoscritti, consiglieri provinciali, Matteo Francilia, Muscarello Antonino, unitamente all’Ass.re provinciale Mario D’Agostino, nel rispetto dei loro ruoli istituzionali, ed in rappresentanza dei quadri dirigenti e degli amministratori UDC del versante Jonico della Provincia di Messina, con la presente lettera per sapere e chiedere – premesso che:
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Il versante Jonico della Provincia di Messina, comprendente i comuni che vanno da Scaletta Zanclea a Giardini Naxos, per un totale di n° 34 comuni, compresi quelli della valle dell’Alcantara, è stato interessato nei giorni 16, 21 e 24 settembre, da un violento nubifragio. A seguito di tali eventi alluvionali, innumerevoli sono stati i danni ed i disagi subiti dal territorio interessato e dalla popolazione residente.
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Un territorio in ginocchio, colpito a monte ed a valle, isolato, con gravissimi danni alle arterie di collegamento principali e secondarie, alle abitazioni ed alle attività commerciali.Tanto per farle un quadro brevissimo e certamente ancora precario, i corsi d’acqua in piena di quasi tutti i torrenti del comprensorio jonico, sono esondati, provocando frane di notevole consistenza che hanno riversato sull’autostrada ME-CT, sulla vetusta SS.114 e sull’unica linea ferroviaria esistente, milioni e milioni di tonnellate di terriccio, pietrisco e fango, paralizzando di fatto la circolazione stradale e quella ferroviaria, ancora fino a ieri sera, sulla carreggiata lato monte dell’autostrada ME – CT, si transitava su una sola corsia, in direzione Catania.
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A seguito di quanto brevemente descritto, allo stato attuale, ed in considerazione della lunga stagione invernale, i rischi di incolumità pubblica per la popolazione residente sono elevatissimi.A fronte di tale situazione, ed a seguito di una nostra immediata richiesta, si sono svolti nella sede della provincia regionale di Messina, degli incontri con i Sindaci del comprensorio jonico, alla presenza del Presidente della Provincia ON. Ricevuto, onde fare il punto della situazione per capire quali interventi mettere in campo, per il ripristino delle normali condizioni di vita e di sicurezza della popolazione.In tali riunioni, è emersa, con assoluta evidenza, la responsabilità di tutti gli enti sovra comunali, ci riferiamo in particolar modo, all’ANAS, al CAS, alla Regione Siciliana ed alla Protezione Civile.
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Già nel non lontano 2007, lo stesso comprensorio è stato interessato da un simile se non più’ forte evento alluvionale, che all’epoca causò danni gravissimi all’intero territorio, danni che, nonostante siano trascorsi più di due anni, non sono stati mai sanati dagli enti preposti, infatti, esigui furono gli interventi, rispetto ad un quadro di dissesto idrogeologico che meriterebbe ben altra attenzione.
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Ad oggi, ill.mo Presidente, nonostante lo stato di calamità e di emergenza, per il cui riconoscimento, a differenza di altre realtà nordiche della penisola, si è dovuto attendere per mesi, non si sono visti tutti quei finanziamenti, promessi e dovuti, che certamente avrebbero consentito oggi, di vivere con maggiore serenità i recentissimi eventi alluvionali.
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Ci sembra le sia chiaro, ill.mo Presidente, anche in virtù di quanto si verificò lo scorso anno, che il territorio della Provincia di Messina, ci permettiamo di dire con coscienza e sapienza, è stato totalmente abbandonato e dimenticato dal Governo Berlusconi e dal Governo Regionale, basta qui ricordare brevemente anche l’alluvione dello scorso anno, che per mesi paralizzò la zona tirrenica, nell’indifferenza assoluta del suo governo e di tutti i deputati Siciliani che la sostengono in parlamento, visto che ad oggi, nonostante gli impegni assunti e le tante promesse, gli enti interessati, comuni e provincia, non hanno ancora percepito le somme necessarie onde avviare tutti gli interventi strutturali per la messa in sicurezza del territorio.
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In conclusione, ci chiediamo e le chiediamo, quali sono concretamente gli interventi che il governo da lei presieduto, intende adottare nei confronti della provincia di Messina e di tutte le amministrazioni comunali colpite dai recenti e dai passati eventi alluvionali?

Messina lì 25/09/2009
Matteo Francilia
Antonino Muscarello
Mario D’agostino
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Come potete voi stessi leggere sopra, ecco uno dei tantissimi casi di "gridi di aiuto" che da più parti nella riviera jonica sono stati inviati in questi anni all'indirizzo del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Adesso, che a gridare giustizia sono i tanti morti caduti per incuria della politica bastarda siciliana e italiana, forse sarà proprio Silvio Berlusconi ad attivarsi per un serio piano di prevenzione, sicurezza e riedificazione in un'area altrimenti destinata al progressivo spopolamento?
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(ABUSIVISMO EDILIZIO: Nella foto in alto - a Scaletta Zanclea, un palazzo a cinque piani crollato su un fiano a causa dell'alluvione del 2 Ottobre scorso. Edificio, costruito - con regolare Concessione Edilizia in zona "B" ed al posto di uno già esistente - ...in mezzo al greto di un torrente).
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sabato 3 ottobre 2009

Genio Civile Messina, istituzioni fuori dal Mondo reale






Purtoppo non ho interviste da proporvi, nè foto shoccanti da farvi vedere. La notizia del dramma dei paesi della provincia di Messina, (Giampilieri marina e Giampilieri superiore, Altolìa, Briga, Scaletta Zanclea e tanti altri paeselli), ormai avrà fatto il giro del Mondo con i suoi morti, i dispersi, i feriti, le fiumare, che come vulcani spenti ma sempre attivi, si sono di colpo risvegliate ed hanno portato a valle con se tutto ciò che hanno incontrato sul loro terribile percorso. Ho deciso di non andare sui luoghi del disastro, sebbene situati a pochi chilometri dal mio paese, ho pensato che dove la gente piange la morte dei propri cari, quasi come sui luoghi del terremoto d'Abruzzo, è giusto andarci se si può dare piuttosto che ricevere. Eppure il giorno dopo di quel 25 Ottobre 2007 ad Alì Terme, a Sciglio e Allume ci sono andato a raccogliere testimonianze, fra gente che spalava fango dalle proprie case e negozi, e gente che mi diceva: "sugnu ruvinatu", fra cumuli di autovetture e melma, tronchi di alberi e ruspe al lavoro. No, si deve essere agili fra i flutti delle sventure della gente... per poterle aiutare.
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ABUSIVISMO. L'INCIUCIO DI CUMPARI
Due parole la voglio aggiungere a proposito del più volte conclamato dissesto idrogeologico. Non è vero come mi ha detto ieri un amico di Sciglio che ormai non c'è più niente da fare. Certamente, se si fosse intervenuto per tempo non saremmo arrivati alle catastrofi di oggi (e il peggio, purtoppo, deve ancora venire), ma si può iniziare a recuperare da oggi. NON con interventi a macchia di leopardo, NON "spattènnusi i sòddi cu cumpàri", ma intervenendo in modo serio e mirato e soprattutto controllato. Abusivismo: "Zittu tu e zittu iò"... nascono come funghi edifici dove mai dovrebbero esistere, magari costruiti senza Concessione Edilizia... tanto poi si sana tutto con il solito Condono. La natura ha le sue leggi, la natura si deve rispettare. I primi a farlo devono essere i costruttori senza scrupoli.
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GENIO CIVILE dI MESSINA, L'ASSURDO!
Ieri sera, mentre ero a lavorare al computer
, oltre all'urlo delle ambulanze, oltre ai tanti motori di autotreni che arrivavano, ad un tratto sentii il ticchttìo di un martello pneumatico. Boh, mi sono detto, staranno lavorando per sistemare per l'ennesima volta l'acquedotto! Ma, pochi minuti dopo, mi raggiungeva in studio mia madre che mi diceva: "stanno demolendo la passerella!". Come, ho risposto io, manco i trenta giorni che avevano dato all'ANAS hanno aspettato? Sono uscito fuori a vedere, mentre autotreni carichi di terra è fango arrivavano dai paesi colpiti dall'alluvione, per scaricare ai lati del torrente. Giunto sui luoghi, un anziano che mi aveva visto arrivare mi diete una botta con l'ombrello chiuso. "Alt, di quà non si passa!" Va bene, e lei chi è? Mi guarda e poi con comodo risponde: "sono il proprietario della scavatrice". Sul braccio della scavatrice c'era montato un grosso martello pneumatico che già aveva demolito su un fianco della passerella circa due metri di calcestruzzo armato.
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C'era gente che guardava da lontano, c'era sicuramente qualche rappresentante delle istituzioni, e... c'erano perfino ben tre uomini della minoranza consiliare del Comune di Roccalumera. Rispettivamente: Poppo Campagna, Elio Cisca e l'ingegnere Marco Maccarrone. Ma erano lì come a spiare, come quello che guarda piovere da dietro la finestra. Li saluto, mi salutano, ad un tratto Campagna, rivolgendosi al proprietario dello scavatore tira fuori una delle sue più folgoranti osservazioni: "ma questi paletti, perche li hanno messi se dovevano demolire?". In effetti, sul nastro d'asfalto della "bretella" una fascia dedicata al transito dei pedoni è delimitata da paletti che da pochi giorni sono stati sostituiti dal Comune di Roccalumera, perchè quelli esistenti erano stati piegati o divelti. Ma per rispondere alla domanda dell'erudito Campagna: "ovviamente, chi ha posto in essere i nuovi paletti non è la stessa persona che ne ha decretato la demolizione!".
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Ma passiamo ad argomenti più seri. Poco più in là c'era il Sindaco Miasi e con lui l'assessore Santisi e l'impiegato dell'Ufficio Tecnico Gugliotta. Miasi interviene subito, chiede spiegazioni, telefona col cellulare agli Uffici competenti, in due parole sospende lo scempio della demolizione. Intanto la gente con cui parlo mi da ragione, interagendo sull'argomento utilità della "passerella" quale importante VIA DI FUGA per il paese e soprattutto in un momento come questo, utile ad un transito di emergenza. Intanto, tranne Cisca che si unisce alla gente, gli altri due della minoranza si guardano bene dall'essere parte in causa e si tengono a debita distanza.
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LA PASSERELLA E' CHIUSA, LO SCAVATORE E' ANCORA LI'
Ovviamente, se prima che si iniziassero i lavori di demolizione il tratto di strada era chiuso al traffico, a maggior ragione lo è adesso. Ma, anche un utilissimo strumento rappresentato da un escavatore (che ben avrebbe potuto essere impiegato sui luoghi del disastro) è rimasto lì. Come andrà a finire? Ci auguriamo per il meglio, che che la "BRETELLA" rimanga, almeno fino a quando non inizieranno (?) i lavore per la realizzazione di un ponte vero e proprio che unisca in modo efficace i lungomari di Furci e Roccalumera. Cosa che dovrebbero fare tutti i Comuni della riviera jonica, viste le tante emergenze.
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CONCLUDENDO
Ancora una volta, la nostra provincia dimostra come ci sia un totale scollamento fra le reali urgenze del popolo e l'utilizzo intelliggente ed congruo del denaro pubblico.
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1) Se il Genio Civile ha ordinato d'urgenza la soppressione della "passerella" di Roccalumera per favorire il normale deflusso della acque del Torrente Pagliara, perchè allora ha permesso che migliaia di tonellate di fango venissero costipare sulla foce, ai fianche del torrente stesso?

2) La "passerella" è costata diverse centinaia di migliaia di euro, visto che di opera provvisoria si trattava, e quindi da demolire (con ulteriore aggravio di costi a carico dei contribuenti), perchè non si è pensato di spendere poco di più e realizzare un'opera definitiva?

3) Se adesso nascerà un contenzioso (e quì speriamo vivamente che la parte Civile sia costituita non solo dal Sindaco di Roccalumera, ma da tutti i sindaci della zona) e questo si concluderà a favore della demolizione, come faremo a decongestinare il traffico estivo e le crescenti emergenze di Protezione Civile? Con il solo ponte a monte? Come prima? Intasatissimo? E se succede un incidente?
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Concludo tornando al tema più importante di questo momento per noi jonici: se non possiamo essere sui luoghi, doniamo qualcosa in denaro alle famiglie colpite da lutti e disgrazie e, come anche Padre Salvatore Sinitò ci ha stamane consigliato a fare, preghiamo per le anime dei caduti dell'alluvione.
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(Nella foto in alto, la "passerella" dopo la parziale demolizione, in qusta sotto, i TIR che scaricano notte e giorno a Roccalumera)
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