Il GRIDO (Il Blog su Roccalumera e... non solo)

domenica 31 ottobre 2010

Letojanni - L'insegnante di lettere di Karima «Ruby» ricorda: «Era esuberante e insofferente; scriveva poesie e racconti»

Abbiamo raccolto l’impressione dell’insegnante che più ha aiutato Karima «Ruby» quando è giunta a Letojanni: Pina Briguglio Salimbene, docente di lettere (ora in pensione). «Quando è arrivata è stata accolta bene da dirigente, insegnanti, personale e compagni, che hanno aiutato lei e la famiglia» racconta. «Era esuberante. Aveva molta fantasia. La sua famiglia, però, viveva di stenti, mentre lei vedeva che i suoi compagni abitavano in belle case, con i salotti, e i genitori avevano le auto con cui li accompagnavano. Era insofferente perché non poteva comprare quello che voleva, non aveva bei vestiti, non poteva uscire perché viveva in una zona isolata.
Abbiamo approfondito il tema dell’emigrazione, per farle capire che anche gli italiani avevano avuto esperienze simili, ma si era incattivita. Ogni tanto, però, se aveva soldi, comprava un pacco da un chilo di caramelle o di biscotti per offrirne anche agli altri. Amava leggere, e capiva le cose anche se non studiava molto. Scriveva poesie e racconti belli». L’insegnante ricorda che la ragazza a volte accompagnava il padre a vendere nei mercati. La religione cattolica le interessava, ma non parlava di conversione; alla mensa non mangiava carne di maiale. Non ha mai detto che il padre l’avrebbe voluta dare in sposa a un uomo molto più grande di lei.
Quando, qualche anno dopo la fine della media, la professoressa ha incontrato Karima, la giovane le ha detto che viveva in un appartamento in affitto a Giardini Naxos e che aveva trovato lavoro.
30 Ottobre 2010 Gaetano Rammi (Comunemio.it)
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Karima «Ruby» dal Marocco a Letojanni a... Berlusconi





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sabato 30 ottobre 2010

Anno Zero, la svolta: manzoli-fedizzazione in cambio dei contratti?

La trasmissione di anno zero del 28 ottobre scorso, dedicata allo scandalo-emergenza fasulla-rifiuti in Campania, tanto per rimanere in tema, non poteva che essere un capolavoro di riciclaggio da parte del suo abile conduttore che ha manifestato impensabili doti di camal-condu-clone (acronimo che sta per Camaleonte-Conduttore-Riciclone).
Per dimostrare che in relazione ai rifiuti non si deve buttare niente, Santoro ha riciclato, alla grande, Bertolaso facendogli fare la figura del disinteressato salvatore della patria. Insieme con il leghista Castelli ha messo sull’altare il sindaco di Salerno; Castelli ha riconosciuto in De Luca un “conterraneo” attribuendogli, praticamente, la cittadinanza padana. Santoro ha avuto la capacità, in un clima di “volemese ben”, di far fare a Travaglio la misera figura dello scontato pagliaccio di corte, fuori luogo, che “deve” pungere tanto per fare finta che c’è una opposizione e per guadagnare la pagnotta.
Con frasi dette e non dette dal responsabile dell’ASIA (gestore della discarica di Terzigno), altro elemento di lobbystica emanazione, non ha fatto capire che cosa sia successo realmente nella discarica tra luglio e agosto. Fortini (ASIA) in varie interviste ha detto che è stato obbligato a ricevere a Terzigno alcune decine di migliaia di tonnellate di rifiuti in putrefazione giacenti nella discarica di Lo Uttaro vicino a Caserta; ha aggiunto, in precedenza, che sarebbe stato impedito all’ASIA di ricoprire di terreno i rifiuti appena sversati per evitare che la puzza insopportabile invadesse i paesi vicini. Ieri sera non gli stato concesso di finire le sue dichiarazioni. Se è vero quello che ha detto e non detto Fortini ci sarebbe stato un disegno combinato tra Regione Campania e sottosegretariato di Bertolaso per fare scoppiare il malcontento dei cittadini per creare una situazione di “rivolta” finalizzata a dimostrare l’ingovernabilità dei cittadini, la loro vicinanza ad ambienti malavitosi e a fare insorgere situazioni di pericolo per la salute e l’ambiente che costituiscono la base propedeutica agli interventi in stato di emergenza.
Ieri sera Santoro non ha fatto capire perché sia scoppiata la rivolta a Terzigno dopo molti mesi che i cittadini della zona circostante la discarica SARI avevano tollerato l’immondezzaio. Se è vero quello che ha detto e non detto Fortini ci sarebbero gli estremi di un attentato all’ambiente e alla salute dei cittadini.
Altro punto preoccupante è stato l’esordio delle dichiarazioni di Bertolaso secondo il quale fino a quando la discarica SARI era gestita dalla Protezione Civile andava tutto bene; quando è subentrata l’ASIA sono iniziati i problemi. Poco dopo Fortini lo ha sconfessato affermando che fin dalla sua apertura la discarica è sempre stata gestita dall’ASIA; ne discendeva che Bertolaso aveva mentito. Ebbene il camal-condu-clone Santoro non ha chiesto spiegazioni: perché il sottosegretario di stato ha mentito?
Unico ad accusare Bertolaso e Co. è stato il giornalista Caporale, con argomenti piuttosto scontati e con gli artigli spuntati.
Nessuno ha evidenziato che nella scandalosa vicenda chiamata emergenza rifiuti non si può fare distinzione tra amministratori di centrodestra e centrosinistra: sono tutti al servizio delle lobby che hanno guadagnato e continuano a guadagnare parassitariamente intascando i soldi provenienti dalle tasse dei cittadini e lasciando i problemi sempre più aggravati sul territorio campano. Nessuno ha fatto presente che nel campo dei rifiuti è impossibile avere una situazione di emergenza a meno che tutti gli impianti vengano distrutti improvvisamente da qualche catastrofe naturale. È impossibile perché si conosce perfettamente quanti rifiuti si producono e dove per cui se si instaura una emergenza (senza cataclismi) ci sono due possibilità: 1- l’emergenza è premeditata (e reiterata per 16 anni nel caso della Campania) per abusare dei poteri speciali che consentono di spendere disinvoltamente i denari pubblici senza rispettare le leggi normali che sovrintendono alle spese degli Enti Pubblici. C’è dolo, c’è una associazione che con metodo mira a sfruttare l’emergenza. 2- l’emergenza è il risultato della incapacità di governare degli amministratori locali che devono essere perseguiti in quanto sperperano i denari pubblici senza risultati positivi. Dal 1994 al 31 dicembre 2009 l’emergenza rifiuti è stata gestita direttamente dai governi italiani.
Il risultato più importante della trasmissione, che è tanto piaciuta a Castelli e al sottosegretario salvatore della patria, è stato il riciclaggio di Bertolaso e l’appoggio alle lobby nazionali che hanno voluto, sostenuto e sfruttato l’emergenza rifiuti e che ora continueranno a guadagnare con gli inceneritori. E’ evidente che d’ora in avanti Anno Zero non darà più fastidio!
Con la trasmissione di ieri sera Santoro ha meritato un bel camal-condu-clone d’oro. E’ possibile che ci sia una relazione tra la svolta di Anno Zero e i contratti in via di approvazione?
Certo la “normalizzazione”, o meglio la mandolifedizzazione della trasmissione è stata evidente.
-
Franco Ortolani (nella foto dell'articolo in alto e quello a sinistra)
Ordinario di Geologia
Università Federico II di Napoli
29 ottobre 2010





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venerdì 29 ottobre 2010

Karima «Ruby» dal Marocco a Letojanni a... Berlusconi




Appena a Letojanni si sono diffuse le voci sul fatto che la diciassettenne marocchina che parlava di incontri con Silvio Berlusconi veniva da Letojanni, tutti hanno immediatamente pensato a lei. Soltanto il nome non combacia: per il resto, troppi sono i particolari perfettamente coincidenti. Ruby, in realtà, si chiamerebbe Karima E. M. La sua famiglia si è trasferita nel centro ionico messinese circa sette anni fa. Il padre (venditore ambulante), la madre (casalinga) e i tre figli vivono ancora in una casa in periferia, nei pressi del torrente San Filippo, rimasta isolata in seguito alle piogge delle scorse settimane. Attualmente, però, non c’è nessuno: l’uomo si è ricoverato proprio oggi in ospedale a Messina per eseguire degli accertamenti, la moglie sta trascorrendo un periodo in Marocco con i figli. I genitori, comunque, ormai da tempo hanno troncato ogni rapporto con la ragazza. Una giovane sempre inquieta; dopo avere frequentato le medie presso il locale istituto comprensivo, è scappata di casa. Pare che fosse finita in un brutto giro (si parla di gente che l’avrebbe costretta a prostituirsi). È stata anche accusata di avere rubato un borsellino presso una parrucchiera del paese. Nel 2008 la polizia è riuscita a rintracciarla: è stata allora affidata a una casa-famiglia di Messina, da dove, però, è scappata quasi subito.Da allora, periodicamente arrivavano notizie al Comune, che si assumeva i costi (e continua a farlo) dell’affidamento in comunità, da cui puntualmente scappava: è stata a Genova e a Milano. Ogni tanto faceva qualche capatina in paese, ma non si sapeva mai se credere o no ai racconti di una ragazzina (soltanto il prossimo 2 novembre compirà diciotto anni). Prima ha detto di essere andata a vivere in provincia di Catania col suo ragazzo; per mantenersi, avrebbe lavorato in un negozio di elettrodomestici, poi in discoteca e come danzatrice del ventre. In seguito, avrebbe confidato a qualcuno di dover andare a Milano a lavorare per Mediaset.Una donna l’ha incontrata un paio di mesi fa: indossava abiti e accessori di marca, molto costosi («Del valore di circa 5 mila euro», azzarda la signora); le ha detto di fare la modella a Milano con il nome di Ruby. Da allora, nessuno l’ha più vista. Alcuni ragazzi di Letojanni sono comunque rimasti in contatto con lei tramite Facebook, stupiti nel trovarla completamente trasformata: nel profilo registrato con il nome di «Rudy Rubacuori» la vedevano posare in biancheria intima, in modo provocante, oppure fotografata con gente come Sabrina Ferilli o Fabrizio Corona.Riguardo alla partecipazione al concorso «Una ragazza per il cinema», invece, nessuno sa nulla; allora, d’altronde, lei non viveva più a Letojanni. Tra le foto delle finaliste dell’edizione 2009, la sua non risulta, ma questo non esclude categoricamente la sua partecipazione, se è vero che avrebbe vinto soltanto una fascia «minore» nella tappa di Sant’Alessio Siculo.
— Gaetano Rammi (e Furcisiculo.net)




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martedì 26 ottobre 2010

Ma guarda un po' la... coincidenza




Lo so, farei meglio lasciar perdere e dedicare questo tempo ad altro. Tanto ognuno in questo mondo resta quello che è, facendo ciò che magari... ritiene giusto nel momento che reputa più appropriato. Anche se stiamo parlando di questioni di paese, difatti, è più che sacrosanto difendere i più deboli, evidenziare manchevolezze da dovunque provengano, disservizi, lamentele e quant'altro. Beh! (secondo il mio pur modesto parere), sarebbe ancora più giusto se la tal persona si rimboccasse le maniche o, avendone le facoltà economiche, mettesse mano al portafogli. Ma probabilmente, queste ultime parole, se l'interessato (riconoscendosi) dovesse leggerle, sono sicuro che non le prenderà nemmeno in considerazione.

Nel post precedente, avete letto in che modo una esercitazione di Protezione Civile possa preparare la gente (era ora che si facessero nella riviera jonica, altrove sono decenni che vengono realizzate con successo), all'eventualità di un terremoto od alluvione. Sciagure che Dio ci scampi ci auguriamo tutti non debbano mai accadere da nessuna parte ma, qualora disgraziatamente si dovessero verificare, ecco che: sapere cosa fare, come farlo in sinergia con le istituzioni competenti e nei tempi più stetti possibili, può sicuramente salvare tante vite umane.

A Sciglio, domenica scorsa (come a Giampilieri e paesi tristemente famosi per i fatti di Ottobre), si è svolta una SIMULAZIONE DI TERREMOTO. L'enorme spiegamento di forze, all'interno del quale il "C.O.C" del Comune di Roccalumera ha dimostrato grande capacità ed efficienza, ha dato idea di quanto lavoro e collaborazione siano necessari anche in una semplice esercitazione. Non è stato un gioco neanche per i bambini delle Scuole Elementari che diligentemente hanno dedicato mezza giornata, rubata agli svaghi della domenica. Erano le sette di mattina, quando già l'aula consiliare del Comune (organizzata dal Sindaco Miasi), era zeppa di Carabinieri, Autorità, Vigili Urbani, impiegati del Comune, nonchè elementi della Maggioranza consiliare. Non è stato un gioco nemmeno per le tante ambulanze e tantomeno per il gruppo dei VdS di Roccalumera, che hanno mostrato alla popolazione (qualora ce ne fosse ancora di bisogno), cosa significhi efficienza e professionalità nel lavoro di salvare vite umane.

Ebbene, tutta questa premessa per dire poi cosa? Che qualcuno, il giorno seguente, Lunedì 25 Ottobre, in coerenza con il proprio io, vedendo i video su un sito jonico, video che mostravano i momenti salienti dell'esercitazione, avrà probabilmente pensato: "voilà, l'ennesima passerella del sindaco Miasi per farsi pubblicità fra la gente". Così, di buon mattino, sfidando la pioggia ma protetto ammalappena da un simil ombrellone da spiaggia, si recava prontamente dallo stesso direttore del sito per esigere giustizia. Ecco allora apparire lo scoop. Un video lo ritraeva ad Allume, davanti alla casa che fu tristemente vittima di un danno e di una beffa per la quale neanche "Striscia la Notizia" potè ricondurre mamma RAI a rimediare almeno alla beffa. Così, il signor Campagna, (oops! mi è sfuggito il Cognome), ci ha ricordato che il muro promesso dal sindaco qualche tempo fa non è stato ancora realizzato. In effetti il muro non esiste, la casa è disabitata e sul resto, per il momento sorvoliamo...

Ma gurda un po' la coincidenza. Demagogia? Ma nooo! Solo, vero e disinteressato amore per la gente. Sempre il giorno dopo, però!




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lunedì 25 ottobre 2010

ROCCALUMERA. "Esercitazione di Protezio Civile per scossa sismica nella frazione Sciglio" ma ad Allume, il muro...

Oggi, 25 Ottobre, ricorre l'anniversario di un triste evento calamitoso verificatosi nella cittadina di Alì Terme e sui capi Alì e Scaletta, nel 25 Ottobre 2007. Fu una catastrofe che mise in ginocchio l'intera macchina dei soccorsi provocando ingenti danni a strutture e bloccando pericolosamente la viabilità. Per non rimanere impreparati, e ricordando l'ancora più tragico 1 Ottobre 2009, nel quale si contarono addirittura delle vittime fra la gente di Giampilieri e Scaletta (37 innocenti), ieri, come in altri centri (fra i quali Giampilieri venerdì scorso), si sono mobilitate ingenti forze per eseguire prove di evacuazione e di soccorso.

Domenica 24 Ottobre 2010. Simulazione di Protezione Civile relativa ad una scossa sismica.
Alle 6:45, il sindaco Gianni Miasi è stato allertato dai cittadini e si è recato immediatamente nel palazzo municipale, ha chiamato immediatamente i vigili urbani i quali assieme ai tecnici comunali, inizialmente riunitisi nel locale dell'aula consiliare, si sono recati nella frazione Sciglio per verificare i danni.
Dal riscontro immediato, (anche se sommario), si è potuto constatare che nel paese non si erano verificati danni gravi se non paura e preoccupazione fra la gente. Nella frazione Sciglio invece, si è verificata l'intensità sismica più grande con danni che già a prima vista apparivano gravi sia alle strutture che alle persone, e dunque si è dato avviso alla Prefettura e si è attivato il "C.O.C." con tutte le sue funzioni. Il "C.O.C.", è il Centro Operativo Comunale ed è composto da nove funzioni più la funzione di segreteria. Ogni dipendente comunale ha una sua precisa responsabilità e al contempo si sono attivate tutte le autorità civili e militari: dai Carabinieri alla Polizia (alcuni elementi, sono provenuti dal Commissariato di Taormina), dalla Finanza al Corpo Forestale alla Capitaneria di Porto, nonchè i Vigili del fuoco, l'ARI (Associazione Radioamatori Italiana), e ovviamente la Protezione Civile.

Numerose le ambulanze, realizzata una tenda ospedale. Sono stati simulati alcuni scenari si soccorso, (fra quali ad esempio: il un fratturato ad una gamba e il recupero di dall'interno di un'auto di un ferito. In questo hanno collaborato la Croce Rossa, (da segnalare, i "Volontari del Soccorso" di Roccalumera), la Misericordia di Letojanni ed i Ranger.
Alle nove precise, e suonata la sirena ed è stata evacuata la scuola Elementare di Allume, (circa 35 bambini), i quali hanno eseguito tutte le azioni alle quali erano già stati precedentemente istruiti, e cioè: dal mettersi sotto i banchi all'evacuazione nel cortile della scuola stessa, dove il pulmino li ha presi e li ha portati nell'area di attesa, sita in Piazza Feming (a Sciglio appunto). Alle ore 12:00 l'allarme è cessato. Il bollettino finale, di questa simulazione di evento calamitoso, parla di 170 sfollati e di undici feriti.

In primavera, l'esercitazione sarà fatta al Allume e successivamente nel paese, in modo che l'informazione possa restringere il campo dei danni ed attutire le conseguenze drammatiche di un evento calamitoso. In questo caso il terremoto, ma un altro momento potrebbe essere una alluvione o una esondazione di torrente. Lo scopo di tali esercitazioni è di preparare la genta ad essere in allerta e a capire esattamente come muoversi in casi di calamità.

Ringraziamenti a tutti gli intervenuti, in particolare a tutti i dipendenti comunali, sono provenuti da parte del sindaco di Roccalumera.

Ma, Pippo Campagna (capogruppo della Minoranza), così tuonò e rispose: dopo un anno tutte le promesse disattese, ad Allume ancora rischio frana!
Sono passati già 3 anni dall’alluvione del 25 ottobre 2007 e abbiamo assistito a spettacoli televisivi spumeggianti con treni carichi di speranze e sorprese, a interviste a tutto spiano, a gare di solidarietà senza precedenti, ad impegni e promesse assunte pubblicamente e malinconicamente disattese. Stiamo parlando della frana che si è abbattuta su un’abitazione in Contrada Zifano ad Allume, frazione di Roccalumera. I Consiglieri del Gruppo di Minoranza, Campagna, Basile, Cisca, Maccarrone, Spadaro e Vadalà, hanno voluto riaccendere i riflettori sul dramma che continuano a subire le famiglie che hanno le proprie case a ridosso del costone da cui è partita la frana 3 anni fa ed in particolare fanno riferimento alla sfortunata famiglia che ha visto gravemente danneggiata la propria abitazione tanto da doverla abbandonare e che ad oggi non è stata messa nelle condizioni di potervi ritornare. L’argomento è tornato d’attualità non solo per la ricorrenza dei 3 anni ma anche perché la proprietaria dell’immobile in questione, evidentemente esasperata per il lungo tempo trascorso, ha preso carta e penna e ha scritto al Sindaco e al Gruppo di Minoranza invitando il Sindaco a “voler mantenere gli impegni assunti pubblicamente; vale a dire l’impegno di contribuire alle spese di affitto della casa e l’impegno di ricostruire il muro retrostante l’abitazione di mia proprietà, sita in Via Zifano in Allume” e continua dicendo che “in data 06 agosto 2010 il Genio Civile di Messina mi ha comunicato di non poter autorizzare i lavori di ristrutturazione dell’immobile di mia proprietà… in quanto il fabbricato non potrebbe essere reso abitabile a causa della mancata sistemazione del muro retrostante la casa”. Nella seduta di Consiglio Comunale del 06 Agosto 2009 il Sindaco, spronato dalla minoranza, affermava che “il muro sarà fatto perché si deve garantire che quella famiglia viva serenamente nella propria casa per cui ci si deve impegnare a rifare il muro solo dopo che la casa sarà sistemata”. “Sono stati sprecati 3 anni – dichiara Campagna - per l’atteggiamento presuntuoso del Sindaco che ha accusato la Minoraza di fare bassa speculazione politica venendo poi clamorosamente smentito dal Genio Civile di Messina che ha bocciato in maniera definitiva il suo operato e quello del suo Assessore ai Lavori Pubblici, Santisi, infatti il Genio Civile ha precisato che ‘… i lavori di ristrutturazione (della casa) previsti potranno essere autorizzati da questo ufficio soltanto dopo la sistemazione del versante da cui si è innescata la colata’. Non se ne può più di fronte a tanto pressapochismo e al più totale disinteresse mostrato dall’Amministrazione di fronte al dramma e all’ansia vissuta da intere famiglie che vivono col terrore e con la paura che possano rivivere quei momenti. Ci vorrà scusare il sindaco – conclude Campagna – se ci siamo permessi di ricordare che anche in questo caso sono state sprecate tante parole senza ottenere nessun risultato”. 25/10/2010
di Comunicato stampa a cura della minoranza consiliare Roccalumera





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sabato 23 ottobre 2010

GERRY SCOTTI. Quando i buoni gridano: "Abbaso la TV della morte!".





Mi ha sorpreso, ieri sera (durante il programma "IO CANTO"), trasmissione televisiva di canzoni interpretate da bambini in onda di Mediaset, l'intervento estemporaneo del pacioso, sensibile e vorrei dire religioso, presentatore della televisione italiana. Gerry Scotti.

Sono bastati pochi secondi per esternare un sentimento amaro ed indignato, che mi auguro rispecchi l'indignazione di molti telespettatori (e non) in tutta Italia. In buon Virginio Scotti, a tergo di una canzone che inneggiava alla Vita, ha gridato contro chi strumentalizza la morte di questi giorni su tutte le TV. Nello specifico, mi è sembrato chiaro si riferisse al vergognoso "grande fratello" mediatico che si sta consumando attorno alla morte di Sara Scazzi. Non vi è TG nel quale non vi sia una nuova deposizione, un nuovo indizio, una ritrattazione, uno scoop. E che dire degli innumerevoli programmi di approfondimento (se approfondimento la vogliamo chiamare questa rincorsa agli ascolti senza esclusione di colpi).

Così, una ragazzina uccisa, strangolata e forse violentata, forse addirittura dopo il decesso. Una ragazzina buttata in un pozzo. Ansichè circonscrivere a quanti non strettamente coinvolti nelle inchieste della Giustizia in un doveroso e rispettoso silenzio, si è trasformato Avetrana in meta di turismo (meta di curiosi) del macabro.

E' inutile dire che, sebbene chi scrive preferisca cambiare canale ogni volta (spessissimo) che viene trattato un nuovo scoop sul caso su una rete televisiva, scoprire che in sei deposizioni diverse lo zio abbia fornito ai Giudici altrettante diverse versioni del delitto e che la cugina di Sara, che pare abbia concorso nel di lei strangolamento, adesso in prigione richieda un libro di barzellette per farsi quattro risate... lascia quantomeno di stucco. Ma, proprio per evitare di giudicare gratuitamente, forse sarebbe meglio che questi continui ed incessanti sviluppi non fossero forniti (come detto sopra) a chi non coinvolto.

Ma ritorniamo al "GRIDO" di Gerry. Un grido che deve far riflettere tutti. Infatti, oggi più che in passato la televisione orienta gli acquisti della gente attraverso un vero bombardamento di messaggi palesi e subliminali di pubblicità continua. La televisione, (ma anche i giornali scandalistici, la cartellonistica, internet e quant'altro), ormai orienta la mente alla ricerca dello scoop. Non importa se così si butta fango su un innnocente o si difende un assassino spaccando assurdamente l'intera penisola in colpevolisti e innocentisti, come già accadde per il caso mai veramente chiarito della Franzoni. Si sguinzagliano giornalisti e cameraman, si imbastiscono programmi farciti di ogni genere di opinionisti ed esperti delle più disparate discipline e categorie... per un solo scopo, rubare ascolti a chi dall'altro lato, sulle altre reti, sta facendo esattamente la stessa cosa.

DOVE STIAMO ANDANDO?
Adesso, (noi gente normale), ragioniamo un'attimo su quali sono i problemi reali della nostra penisola (e vorrei dire della nostra cara Sicilia), da risolvere d'urgenza e che assomigliano tanto più a quelli di Napoli e della spazzatura nella "discarica del Cancro" di Terzigno. Mai risolti. Problemi del popolo, che dovrebbero unire e non dividere la politica di Destra, di Sinistra, di Centro o di tre quarti. Ma anche problemi di occupazione, problemi di tagli alla scuola ed agli ospedali, problemi di dissesto idrogeologico molto più gravi di quanto si vuol far credere attraverso i pilotati comunicati dei TG. Se ne parla, si, ma nulla in confronto agli scoop della morte e del macabro. E' vero, lo sappiamo tutti, ogni tanto la mente vuole anche un po' di riposo e allora un bel "Grande Fratello" fa staccare la spina. Ma, se anche il pacioso Gerry "esplode", allora, forse, c'è già nell'aria un presagio che pochi avvertono (costoro, magari giudicati catastrofisti), e le cui conseguenze di quanto ci segnalano oggi non tarderanno a mietere molte più vittime innocenti. Molte più vittime innocenti presto. Domani.

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lunedì 18 ottobre 2010

ROCCALUMERA. Colazione da Tiffany: All'antica filanda, "Berta" trionfa ancora!







ROCCALUMERA. Riflessione: Cosa muove la gente? Cosa la fa ritrovare, crescere, evolversi spiritualmente ed anche economicamente? Dal mio punto di vista le idee, le buone e sane idee.
COLAZIONE DA TIFFANY
Sabato scorso, nel più totale silenzio di un paese che altrimenti -come tanti vicini- brilla di luce propria quasi esclusivamente per un breve periodo d'estate, l'evento organizzato dall'Associazione "E... Berta filava" (ma, assieme a Teresa Brancato, anche Giovanna Ioppolo e per la verità altri ci sarebbero da ricordare), è stato a mio avviso un vero successo. La moda, la musica, l'arte. In una parola l'intrattenimento che ha visto entusiasta molta ma molta gente ad applaudire ad es. i sessanta bambini ed i ragazzi che hanno sfilato a più riprese nella sala al primo piano.

La forza delle idee. Incoraggiamo e sosteniamo chi le mette al servizio del proprio teritorio!





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mercoledì 6 ottobre 2010

CONVEGNO A GIAMPILIERI "Istituto Scolastico Simone Neri": Radar per prevenire nuove catastrofi













GIAMPILIERI SUPERIORE (05 Ottobre 2010). Prima della conferenza stampa, Santi Trovato ha voluto accompagnare i suoi ospiti a visitare il territorio devastato dall'alluvione dello scorso 1 Ottobre, per mostrare loro, che chi ha sostenuto la tesi dell'abusivismo, o è in malafede oppure è un incompetente in materia. Ed in tema di frecciate, il presidente dei professionisti messinesi non ha risparmiato coloro i quali non hanno tenuto affatto conto delle professionalità locali, che sarebbero intervenuti con una tempistica diversa, anche in considerazione della conoscenza del territorio.
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Presso l'Istituto Scolastico intitolato all'eroe Pasquale Simone NERI, (sottocapo di Marina Militare - Medaglia d'Oro al Valore Civile - il quale salvò diversi suoi conpaesani prima di essere inghiottito dai flutti), presenti, oltre a numerosi tecnici e tanta gente anche diverse cameraman e giornalisti. Verso le 17:30 all'interno della palestra, ha inizio il Convegno sui Radar e sulla loro utilità.

Ing. Santi TROVATO (Presidente dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Messina). Ha introdotto i lavori ricordando che sarà intitolata una borsa di studio (per sempre), all'Ing. Luigi Costa. A aggiunto che tanti sono i cantieri aperti per la messa in sicurezza del teritorio colpito dall'alluvione dello scorso 1 Ottobre 2009, e che nel prosieguo sarà necessaria la presenza di Tecnici del luogo. Ha infine accennato al tema del convegno (i Radar), dicendo: "questi radar, saranno inseriti nel territorio messinese e potremo apprezzare il loro funzionamento, così da evitare che nuove vite umane vengano sacrificate".

On. Nanni RICEVUTO (Presidente della Provincia di Messina). L'onorevole Ricevuto non ha fatto mancare il suo intervento ed il suo messaggio che ha ribadito la presenza delle istituzioni. Ha detto: "mi domando, se verrà mai il il tempo in cui in questa provincia si potrà godere la bellezza di questo paesaggio. Da San Fratello è iniziato questo nostro percorso e all'indomani del disastro di Giampilieri ci siamo fatti una domanda: "è possibile sapere in anticipo la quantità d'acqua che si riverserà su un determinato territorio? Lo potremo fare attraverso questo radar! La Regione, al tempo non diede le risposte, adesso siamo in grado di salvare (grazie al radar) vite umane. Faremo la richiesta, io stesso la farò perchè questo deve essere il meccanismo per mettere in sicurezza il territorio".

Arch. Gianni ROLANDO (Presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri). Inizia: "sono appena stato sui luoghi alluvionati della Liguria (terra in cui vive), mi rendo conto che un territorio più è bello più è soggetto a frane e alluvioni, quindi gli ingegneri devono trovare delle soluzioni. Sapere mezz'ora prima, un'ora prima quanta acqua arriverà quà, in un certo tempo, ciò unito alla conoscenza del territorio, può salvare vite umane. Magari, tanti di coloro che sono morti si sarebbero salvati. Dobbiamo avere il coraggio di richiedere interventi mirati. Attraverso questo (il radar), che è uno degli strumenti meno costosi, il nostro sforzo deve garantire la sicurezza di tutti".

Ing. Giuseppe DI NATALE (Presidente Assemblea dei Presidenti - Ordine degli Ingegneri di Ragusa). Afferma subito: "non voglio entrare in merito agli interventi fatti. Una parte della nostra categoria è stata a L'Aquila, pronta ad un sacrificio volontario e gratuito. Auspico un percorso breve per il raggiungimento dell'obbiettivo".

Prof. Giovanni PERONA (Politecnico di Torino). La disamina appare tecnica e mirata: "In base alle previsioni, che sia Climatologica o Metereologica, e che riguardi l'arco delle 24 piuttosto che le 48 o le 72 ore, ho bisogno di dettagli, di misure differenti e su aree più o meno vaste". Poi, parla di "Modelli Fluidodinamici climatologici differenti". Prosegue: "più o meno 200 anni fa, non si sapeva nemmeno se si potevano fare delle previsioni metereologiche. In passato ci si affidava esclusivamente al sistema militare. Anche oggi, è impossibile prevedere un movimento franoso. Parla di: Misure di pioggia; Campi di pioggia; Pluviometri; Dice: "questi ultimi forniscono informazioni locali ma non d'insieme, e poichè non bastano da soli, in futuro ci si affiderà alla rete satellitare". Il Professore, (aiutandosi con il maxi schermo) descrive per primo il Radar in Banda C (che in figura ricorda una sfera alta circa 6 o 7 metri), l'installazione di quali costerebbe molto e gli stessi darebbero un "campo di pioggia" bidimensionale. Lavorerebbero in un range di 200 chilometri ma con una bassa risoluzione, invece in un range di 120 chilometri la risoluzione sarebbe buona. Poi, il Prof. Perona spiega le caratteristiche dei cosiddetti RADAR PICCOLI decantandone le qualità. Dice: Questi, sono leggeri (circa 50 chili), misurano circa cinquanta centimetri di diametro per un'altezza di un metro e mezzo, non darenno problemi di inquinamento elettromagnetico, forniscono una trasmissione dei dati anche via telefonini se non anche attraverso una rete WI-FI e danno una presentazione meteo ogni minuto. I dati forniti dagli stessi, potranno essere poi utilizzati, ma dipende dall'uso che se ne vorrà fare. Aggiunge: Facile è la loro installazione e siamo pronti a fare dei Corsi per il loro corretto utilizzo".

Ing. Marco ALLEGRETTI (Presidente dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Asti). Il giovanissimo Ingegnere dice: "I Radar sono il primo anello della catena. Questi oggetti, di solito vengono installati per essere poi abbandonati a loro stessi. Quindi, servono tecnici qualificati che se ne occupino e che sappiano farne corretto uso. Prosegue: "bisogna coinvolgere gli Enti, in quanto questo è solo il primo anello della catena della prevenzione".

Aggiunte riprese da altri interventi: "In aggiunta ai meglio descritti RADAR a banda X, (hanno un raggio d'azione di 30 chilometri, il loro costo cadauno si dovrebbe aggirare sui 10.000 euro. Dovrebbero essere quattro in Sicilia), saranno installati anche sei pluviometri nella provincia di Messina per il monitoraggio delle fiumare, fra cui quella di Camaro... Le sirene già installate, (qualcuno dice che neanche funzionano), servono solo ad allarmare la gente".

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martedì 5 ottobre 2010

INTERVISTA ESCLUSIVA! CINQUE DOMANDE AL SINDACO DI SAVOCA ANTONINO BARTOLOTTA













Abbiamo raggiunto nel suo ufficio il Sindaco di Savoca Antonino Bartolotta, che come sempre si è dimostrato gentile e disponibile al dialogo. Gli abbiamo posto le classiche CINQUE domande di Fogliodisicilia.it. Domande, che il nostro sito rivolgerà a turno a tutti i personaggi jonici e non, (politici e non), che rappresentano (od hanno rappresentato), il nostro territorio: per impegno, per opere realizzate... o semplicemente perchè "vittime" delle vicende più sfortunate e tragiche (vedi 1 ottobre 2009). Tutto questo, Fogliodisicilia.it lo fa per informare voi lettori.
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1) Caro Sindaco, in che modo la Città di Savoca ha risposto alla crisi mondiale? Ne ha risentito il turismo ed il lavoro?
Risposta – Certamente sì, il momento è veramente difficile per tutte le realtà, specie per gli enti più piccoli e con un territorio vasto e frastagliato come il nostro, che giornalmente si deve confrontare con tanti problemi. Abbiamo cercato nel nostro piccolo di ridurre le spese correnti, introdotto delle agevolazioni nella TARSU per le categorie più svantaggiate, incentivato gli investimenti privati nelle attività produttive (abbiamo di recente approvato e rilasciato le relative autorizzazioni per una grossa iniziativa ricettiva per il tramite dello “sportello unico”) e, valorizzato alcuni Beni Patrimoniali disponibili mediante la locazione (in un locale comunale inutilizzato del centro storico a breve verrà inaugurato un elegante Wine Bar) e l’alienazione di alcuni spazi comunali privi di utilità pubblica. Abbiamo presentato quattro progetti per cantieri scuola (due dei quali già ammessi a finanziamento) che impiegheranno trenta unità lavorative, e, tre progetti di servizio di civile.
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2) Siamo alle porte di un Agosto in cui tutti i Comuni offriranno il proprio pacchetto-vacanze... cosa offrirete voi?
Risposta – abbiamo intensificato i servizi di “front office” che offriamo ai turisti, le chiese, il museo e gli altri monumenti dal 9 al 31 agosto resteranno fruibili fino alle 23.00. Tra qualche giorno pubblicheremo l’avviso per la concessione di un servizio di visita turistica assistita al centro storico mediante l’ausilio di veicoli caratteristici. A breve dovremmo avviare il (seppur modesto) cartellone delle manifestazioni estive.
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3) Passiamo ad una domanda un po' pepatina... Mentre tutti si complimentano con lei per i bei risultati ottenuti, l'Onorevole Cateno De Luca le da del "giullare di corte" in quanto non ha voluto aderire col suo Comune al GAL Terra dei Miti e delle bellezze e quant'altro, a cui tutti gli altri anno detto si. Perchè di tutto questo?
Risposta – premetto che il nostro comune era già sede del Gal “Eurovalli” dalle cui “ceneri” è nato il nuovo Gal con capofila Fiumedinisi. Savoca ha partecipato a tutta la fase preparatoria il nuovo Gal. Inoltre abbiamo trasferito di comune accordo con l’On.le De Luca, la struttura societaria “Eurovalli” a Fiumedinisi, sebbene con l’accordo che oltre i comuni, anche ai soci privati disponibili veniva offerta la possibilità di essere cooptati nel nuovo Gal. Tutto ciò a sentire molti soci non è avvenuto, con la conseguenza che ad oggi, la struttura societaria del Gal Eurovalli non solo non è stata messa in liquidazione, ma continua a produrre costi di iscrizione albo e quant’altro che, dopo il recesso di tutti i soci pubblici che ne facevano parte, gravano solo ed esclusivamente sui soci privati. Motivo per cui, per coerenza nei confronti di quei soci “esclusi” che al tempo avevano aderito al Gal proposto dal nostro Comune, abbiamo deciso di rimanere fuori. “Gli antichi mestieri”, peraltro, tema trainante del PSL del nuovo Gal, non è in linea con ciò che da diversi anni stiamo cercando di attuare nel nostro territorio e cioè: recupero e valorizzazione del patrimonio edilizio esistente, promozione dei Beni culturali e delle iniziative ricettivo – produttive nel settore turistico. In tale contesto, il rapporto costi-benefici della adesione al Gal, ha contribuito a farci rinunciare. In quanto al “Giullare di corte”, l’On.le De Luca è solito esternare i propri pensieri con enfasi pittoresca, lui è così ormai lo conosciamo; non bisogna prendersela, ma in fondo tutto sommato… sono un Sindaco che lui apprezza!!
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4) Molti ci chiedono se, ad un anno dalla morte della cara Maria D'Arrigo, le sarà intitolata una strada e se il bar da lei diretto per decenni verrà acquistato dal Comune e reso un museo al film il Padrino. Lei che risponde?
Risposta – che il primo obiettivo di questa Amministrazione è quello di acquistare l’immobile per destinarlo a “Bar Museo” e a sala di rappresentanza dell’Ente; in tal senso c’è già una intesa di massima con i proprietari e siamo già alla ricerca dei relativi fondi necessari.
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5) Cosa può anticipare ai lettori di Fogliodisicilia.it a rigurdo dei progetti futuri di Savoca fra i Borghi più belli d'Italia, nonchè a gemellaggi e quant'altro utili ad incrementare il turismo tutto l'anno?
Risposta - abbiamo diverse iniziative in cantiere, posso solo anticipare che a breve il nostro Comune avvierà una intensa politica di collaborazione nel settore della promozione turistica con il Comune di Forza d’Agrò. Sono i due Comuni set cinematografico de “Il Padrino” e con il dinamico collega di Forza d’Agrò intendiamo unire le forze per meglio sfruttare questo filone. Quasi certo per il prossimo anno l’istituzione di un premio cinematografico.
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CONCLUDENDO:
Da quanto ci ha risposto e che su queste righe vi riferiamo, a nostro avviso, Antonino Bartolotta rientra fra quella ristrettissima cerchia (senza voler far torto all'operato di qualunque altro amministratore), dei sindaci che hanno fattivamente raggiunto dei risultati importanti nel settore del turismo a totale favore del risveglio economico, culturale e sociale del proprio Comune. Cosa non facile in un periodo di crisi come questo, durante il quale molti altri Comuni faticano far quadrare i propri bilanci, se non addirittura a non cadere nel dissesto o nel commissariamento. Non ci sorprende neanche il pragmatismo di Bartolotta anche di fronte alla domanda relativa alla recente questione che ha riempito le pagine di illustri giornali, ci riferiamo alla presunta diatriba fra lui e l'On. De Luca. Bartolotta risolve tutto con filosofia, un sorriso e tanto, tanto ottimismo. Auguri per il futuro, Nino!
(Intervista rilasciataci il: 30-07-2010 per Fogliodisicilia.it)

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