Il GRIDO (Il Blog su Roccalumera e... non solo)

venerdì 30 novembre 2007

(30-11-07) Che ti soccede Italia... scioperi?


Ma come, manco i carri funebri fanno servizio oggi? E se uno avesse intenzione di far visita al Padre Eterno? Dovrebbe rinviare i suoi "allegri" propositi? SCIOPERO, l'italia sciopera in massa! La finanziaria ha ancora scontentato il popolo. Ha scontentato i taxisti di Roma, ha scontentato tante e tante categorie di lavoratori onesti. Ma, di chi sarà la colpa? Cerchiamo un capro espiatorio... senza fare nomi: R. Prodi. Ooops! mi è sfuggito un cognome!

Ho capito cosa dobbiamo fare! Torniamo... dal buon Silvio! Certamente, lui ci ACCOGLIERA' nella sua CASA... delle LIBERTA, anzi, nel suo nuovissimo PARTITO DELLA LIBERTA'. Lui si... vedendoci arrivare da lontano, scruterà l'orizzonte, e... subito chiamerà i servi a raccolta, e ordinerà loro: uccidete tutti i vitelli grassi, facciamo festa, perchè stanno tornando i miei FIGLIUOLI PRODIGHI. Magari, il figlio che il buon padre Silvio ha in Casa, gli dirà: -ma come, accogli questi infedeli "coglioni" e "culattoni", (come tu stesso li hai definiti alle ultime elezioni)? Si, Fini, io oggi festeggio il ritorno di questi figli... perchè erano perduti e... li ho ritrovati, erano morti (di fame), e sono risorti per me. E, così, dicendo allargherà le sue lunghe braccia, e in un sol gesto... porgerà ai ritrovati pargoli... un nuovo MIRACOLO ITALIANO!

info@giovannibonarrigo.it

lunedì 26 novembre 2007

La Casta politica infierisce, la Sicilia... è quasi rassegnata!

A proposito del REFERENDUM sulla casta, (scrivo "casta" volutamente minuscolo, perchè di politica si tratta), mi soffermo a riflettere e, mi auguro a far riflettere, quanti in questi giorni hanno visto la raccolta delle firme, come una cosa distante da loro, o peggio INUTILE.
Io stesso ho girato per le case a dare il mio modestissimo contributo ad una "Causa" (scrivo "Causa" maiuscolo, perchè è un "atto", non semplice politica), in cui credo. Come ho io stesso constatato, al grande entusiasmo di molti, si è (purtroppo) contrapposta l'INDIFFERENZA di... molti altri. Addirittura, c'è gente che odia, si ODIA Cateno De Luca per i suoi metodi spicci o, per le sue "urla di piazza".
Secondo me, la raccolta delle firme, è stata (comunque), occasione per un importante TEST COLLETTIVO.
Io spero ancora, che l'attuale Trinacria, non sia quella (a suo tempo), descritta da Giuseppe Tomasi di Lampedusa, ne: "Il Gattopardo". Fosse cosi, saremmo destinati a soccombere "in secula seculorum".
Voglio sperare, che i progressi compiuti dai siciliani nei confronti della mafia, non si fermino ad isolati "gruppi", ispirati dal sacrificio umano di Uomini Illustri e Coraggiosi, come i Giudici Falcone e Borsellino.
Voglio sperare, che, ansichè "beccarci" fra di noi popolino per cose futili, ci dimostriamo Compatti e Uniti contro il nostro comune nemico, che non è soltanto la "casta politica", ma l'intero "sistema" radicato dal tempo dei "baroni" e dei latifondisti. Noi oggi, crediamo di essere LIBERI... ma lo siamo veramente?
Ci basta così poco, fra una promessa elettorale e la prossima? Ci basta di pagare e pregare?
E allora, almeno, preghiamo di più... perchè il "domani" politico (ed economico) siciliano, ha un volto molto poco rassicurante!

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domenica 25 novembre 2007

E' Natali nautra vòta!

N'trà un misi iè Natali; nasci ancora lu bammineddu,
lu presepiu 'chi pastureddi, ca ciaramèdda e l'anciuleddi.

Lu tempu gira la sò ròta...
iè Natali nautra vòta.

N'trà un misi facemu paci,
ca nostra genti e... cu cù non nì piaci.

N'tà lu Natali vulemu priàri mi lu Signuri ni vòli aiutari,
mi 'nni piddùna pì nostri babbizzi,
mi 'nni cuncedi li sò carizzi.

Mentri lu tempu gira la ròta, Natali... Natali comu nà vòta,
chi nostri carusi, chi nostri vecchi,
nasci ù bammìnu nautra vòta.

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venerdì 23 novembre 2007

Quando si dice: "PAROLA DI RE"

In un'italietta sconquassata dalle vergogne della Casta Politica, dalle invasioni dei Rumeni e da tanti problemi seri; in questa italietta che non arriva a fine mese con lo stipendio (quando ha la fortuna di percepire uno stipendio), ci mancava anche questo! I Savoia!
Oggi, vogliono indiscutibilmente essere risarciti con 260 milioni di euro, più la restituzione di tutti i palazzi reali ad essi appartenuti, nonchè di tutti i loro gioielli. Hanno incaricato i loro avvocati, e pretendono cìò, con la causale di essere stati cacciati in esilio per ben 56 anni. Il Governo italiano, allibito da una tale richiesta... resiste, richiedendo a sua volta i danni alla famiglia Savoia, per crimini perpetrati contro il popolo italiano. I nostri nonni ricorderanno bene!

ERANO STATI CONFINATI IN ESILIO
Umberto II di Savoia, dopo poco più di un mese dalla nomina, ad opera di Vittorio Emanuele III, che aveva abdicato a favore del figlio, fu costretto all'esilio in seguito all'esito del referendum istituzionale del 2 Giugno 1946, che vide l'affermazione della Repubblica. Il risultato del referendum venne poi sancito dalla Costituzione che, nella XIII disposizione transitoria, vietò ai membri e ai discendenti maschi di casa Savoia l’accesso a cariche e uffici pubblici, l’entrata e il soggiorno in Italia, nonché diritti sui beni esistenti nel territorio nazionale, acquisiti in via definitiva dallo stato.
**********
SONO TORNATI, E...
Nel marzo del 2003 Umberto II di Savoia, accompagnato dal figlio Emanuele Filiberto, entrato legalmente in Italia per una breve visita alla città di Napoli, dalla quale la famiglia era partita per l’esilio, disse: - "pur di ritornare in italia saremmo pronti a sistemarvici in una roulotte". Così, nel 2001 il pronunciamento del Parlamento Europeo in favore del rientro dei Savoia in Italia, e una maggiore disponibilità del governo italiano, avviarono la vicenda verso una soluzione, raggiunta nel 2002 con la modifica della XIII disposizione della Costituzione, votata a larga maggioranza dal Parlamento italiano, che abrogò il divieto ai discendenti maschi di rientrare in Italia e di ricoprire incarichi pubblici.

...ECCO IL RISULTATO, DI ESSERCI FIDATI DELLA: "PAROLA DI RE"!
Questa è la "gente" priva di risentimenti e di pretese "temporali", che pur di ritornare in Italia, "si sarebbe sistemata in una roulotte"!
E... se indicessimo un Referendum Nazionale per rispedirli da dove sono tornati?

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lunedì 19 novembre 2007

Alcune Foto della gita a Paola (Cosenza) 18-11-07



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San Francesco di Paola, il S.Francesco... meno famoso!

Chi non conosce San Francesco d'Assisi, il Santo Patrono d'Italia? Ebbene, a Paola, in Calabria, visse un altro Francesco, un paio di secoli dopo. Oggi, in quei luoghi, sorge un imponente e belissimo Santuario (di recente completamento), intitolato a questo Grande uomo, San Francesco, di Paola (appunto). A mezzo millennio esatto dalla sua morte, (avvenuta nel 1507 a Tours in Francia), ho avuto l'onore di calcare la terra vissuta da un Grande Santo, e apprendere frammenti dei Prodigi, operati da Dio per mezzo delle sue mani e della sua esistenza. Accanto al già mensionato nuovo Santuario, resiste nei secoli la vecchia e semplice chiesa ed il monastero, (restaurati), dove fiumane di fedeli e turisti, accorrono ogni giorno per visitare la storia e la memoria di un Santo. La vecchia chiesa fu costruita senza fondamenta, eppure eccola ancora "in piedi" oggi. Del Francesco di Calabria, (nato nel 1416), si narra di eccelsi e numerosi miracoli operati, ma più semplicemente, di una vita vissuta in umiltà, penitenza e carità. In ogni sua frase, era sempre presente la parola CARITA'. Fondò l'Ordine dei Minimi. Dodici anni dopo la sua morte, fu canonizzato da Leone X. Nel 1943, Pio XII lo proclamò celeste Patrono della gente di mare. Giovanni XXIII, nel 1962, lo dichiarò Patrono principale della Calabria.
Ieri, 18/11/2007, due autobus con a bordo tanti anziani di Roccalumera, nonchè il sindaco ed il vice sindaco di questo mio paese, sono andati in pellegrinaggio a Paola! Dopo aver concelebrato la messa, hanno visitato i luoghi santi, e appreso, quanto -e più di quanto- già raccontatovi sopra.

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venerdì 16 novembre 2007

Il TEMPO POSITIVO

Il termine T E M P O, in se… è vasto come il termine… I N F I N I T O. Eppure qualche vocabolario ha voluto abbozzare qualche definizione semplicistica, tipo: “successione illimitata di istanti in cui si svolgono gli eventi e le variazioni delle cose. Passato, presente e futuro.” Aggiungendo numerosi modi di dire, fra i quli: dai TEMPO al TEMPO, TEMPO di pace, ecc. ecc. Ma come rappresentarlo graficamente questo TEMPO?
Questo TEMPO POSITIVO, ho provato a raffigurarlo, attraverso semplici Simboli e Colori!
L’Orologio incastonato in un Timone, il TEMPO scorre e “naviga” con la Vita stessa.
Un Orologio Solare e il Sole stesso che illumina il TEMPO di ognuno. A dare Purezza e Positività al TEMPO, non potevo non raffigurare una Colomba bianca, che vola nell’Azzurro del Cielo. La stessa Colomba, che spegne la Fiamma dell’Odio e accende la Fratellanza… Così che… anche le Nuvole… “si danno la Mano”.

Questo per me è il TEMPO POSITIVO!

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giovedì 15 novembre 2007

Assistere ad un Rally, è passione... ma anche grande PERICOLO!

Per chi -come me- ha la PASSIONE per il mondo delle corse, assistere ad un Rally è un evento MERAVIGLIOSO. Vedere dal vivo i propri "idoli", sfrecciare sulle loro macchine da corsa elaborate, intraversarsi nei tornanti, alzarsi su due ruote, è adrenalina pura! Nei rally di zona, poi, (come il recente rally di Taormina), il numeroso pubblico intervenuto, ha "goduto" (è il caso di dirlo), della presenza di piloti amici, magari anche vicini di casa. Macchine in gran parte simili (tranne le WRC e le Super 1600), a quelle con cui le nostre donne vanno a fare la spesa. Uno spettacolo fatto di colori, di sponsor nostrani, di odori e rumori forti e coinvolgenti... eppure... questo è e rimane uno sport PERICOLOSO. Pericoloso per piloti e copiloti, PERICOLOSO anche per il pubblico assiepato a bordo strada. Se una macchina arriva "lunga" in un tornante... picchia contro il garde-rail e se lì c'è gente... e gente che si farà male sul serio. Le precauzioni devono essere prese tutte, le zone segnalate come PERICOLOSE devono essere evitate, sebbene esse, spesso offrono la migliore visuale. Ma c'è di più! Proprio nell'ultimo Rally di Taormina, ho letto (sul sito http://www.jonionotizie.it/), che una Peugeot 206 Wrc, (quindi una macchina dalla generosa cavalleria), ha sfondato un muretto procedendo la "corsa" giù per il pendio... colpendo e ferendo poi, diversi spettatori. Io non ero presente, ma posso immaginare, che, in un percorso in salita a tornanti, dove questi si sovrastano uno sull'altro, rompendo un rail, è possibile perfino rotolare con la vettura sulla strada sottostante, e, in questo caso -imprevedibilmente per il pubblico- rappresentare un PERICOLO senza VIA DI SCAMPO. Non so, se proprio questo sia accaduto sulle strade del nostrano Rally, ma tanto basta a ribadire che la PASSIONE è anche PERICOLO, e chi parte da casa all'alba o trascorre notti all'addiaccio per "godere" dello spettacolo delle Corse, questo lo sa bene! Proprio per questo, mi permetto di consigliare agli amici tifosi di CORSE: mai emulare i corridori professionisti nelle strade di tutti i giorni.

Grazie, e buona giornata! :-)

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martedì 13 novembre 2007

AGROENERGIA, darà una mano all'economia siciliana?

Ormai, nel mondo si parla insistentemente di Energia Alternativa al Petrolio, (il cui prezzo al barile è ormai vicinissimo ai 100 $), ci si riferisce a tipologie differenti fra cui l'Energia Eolica (quegli immensi "ventilatori" piazzati a schiera sui terreni agricoli, che non vengo certo valorizzati dalla loro presenza), già sperimentata, o l'alimentazione ad irdogeno per i motori a scoppio, che è sì un'energia pulita la 100%, ma, purtroppo, la sua produzione necessita di industrie chimiche ultrasofisticate. Io, però, mi voglio soffermare sul cosidetto biodisel, che verrà estratto da coltivazioni erbacee, e sarà una risorsa che noi siciliani stessi siamo in grado di produrre. Sono già sei le industrie che per prime produrranno il biodisel con la Brassica carinata prodotta in Sicilia. Si tratta della Energos srl di Palermo, della Archimede srl di Caltanissetta, della Agrienergia Sicilia srl di Mazara del Vallo (in provincia di Trapani), della Euro Lucas srl di Siracusa. A queste si aggiungono la H.P.B. srl di Milano e la Triumph Italia S.p.A. di Livorno. Hanno infatti stipulato contratti di coltivazione della brassicacea per l'ottenimento del biodisel. "Un traguardo importante", dice l'Assessore regionale siciliano all'agricoltura Giovanni La Via, a pochi giorni dalla chiusura dell'avviso inerente lo sviluppo della filiera agroenergetica. Gli agricoltori interessati alla produzione di brassica carinata dovranno contattare personalmente le ditte offerenti. L'acquisto del seme nella varietà ammessa alla coltivazione, potrà avvenire solo previa stipulazione di contratto di coltivazione. Nella prossima annata, sarà interessata una supeficie che andrà dai 3 mila ai 4 mila ettari, e che produrrà tra i 50 mila e 80 mila quintali. Stefano Bozzetto, socio di Progetto Euroverde, annuncia un investimento da 110 milioni tra l'anno 2008 e l'anno 2010: "il nostro progetto" afferma, "consiste nella realizzazione di due centrali di trasformazione di prodotti vegetali per la produzione di energia, uno nella Sicilia occidentale, l'altro nella parte orientale. Alcuni dati sono tratti dal "Quotidiano di Sicilia" del 30 ottobre.

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lunedì 12 novembre 2007

IL VERO SENSO DEL NATALE



Il Natale, il Presepe e… la festa del consumismo!
<Il popolo che camminava nelle tenebre vide una gran luce: su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse> (Is. 9, 1). Per noi Cristiani, il Natale di Gesù, non è soltanto una notizia storica da accogliere, ma un evento sacro da meditare. Esso porta con se un messaggio di Amore e di Pace che è destinato a tutti gli uomini della terra. <Un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio> (Is. 9, 5). Non solo il mondo cristiano, è chiamato con l’approssimarsi del S. Natale, a cogliere questo messaggio. Ogni creatura della Terra, è chiamata, (in quei giorni), a dedicare più tempo alla meditazione della “parola” ed alla Preghiera. Meditare sulle tante guerre che attanagliano il pianeta, sulle catastrofi naturali causate dalla noncuranza e dalla violazione degli ecosistemi, sulla perversione del genere umano. Pregare per tutto ciò, senza sperare di dover per forza giungere più lontano per trovare il bisognoso, ma saperlo trovare nella porta accanto.
Invece, ogni anno, assistiamo (inermi o coinvolti), ad un cambiamento di concezione quasi generalizzato di questa Grande Festa, ormai dedicata al consumismo. Il Natale, si è ormai trasformato in una festa delle luminarie, dei regali, dei cenoni e dei… “panzoni”. Spinti da una senso di quasi competizione, uomini e donne, ci affanniamo andando nei supermarket a riempire il carrello di spesa… perché non si dica mai che i nostri invitati… ci prendano per morti di fame. E i regali? Quelli bisogna farli buoni, altrimenti… che figura faremo? La nascita di Gesù? La MEDITAZIONE? Per riflettere su tutto questo, pensiamo, c’è la notte di Natale! Dopo cena, indossiamo il vestito più bello, uomini, donne, e bambini, naturalmente, ed eccoci là, in prima fila, nei banchi della nostra chiesa. Ci guardiamo intorno, abbozziamo qualche sorriso di circostanza… e i ci scambiamo i classici auguri. Adesso, non resta che pazientare un’oretta e mezza circa, ed ascoltare quel “bla bla bla” del parroco. “Ah! Finammenti si zzittìu u parrinu!? No sapi, chi dumani avemu cinquanta ‘nvitati a pranzu… e ‘nnama suggiri prestu pi priparari!?”

Eppure: se anche il Natale durasse una sola notte, durasse anche quell’ora di messa soltanto, ma vissuta con fede, basterebbe a rinnovarci nell’animo. Sarebbe una sensazione indescrivibile, e sentiremmo di essere vivi, sereni. “Vadda, Cicciu non ci vinni stasera a chiesa… nommi è malatu! E, Maria, povera fimmina, cu sapi chi Natali ci tocca i passari!” Manca qualcuno che a nessuno manca… e tu te ne accorgi, e ti dispiace. Non ci può essere gioia nel tuo cuore, se il fratello debole e sfortunato non trova una mano che lo consoli. Andiamo! Domani nella nostra tavola siederà un vecchio amico!

IL PRESEPE
Da ormai diversi anni l'albero di Natale (la cui diffusione risale appena al XIX secolo), ha quasi soppiantato nelle nostre usanze, il classico Presepe. L’albero, piccolo o grande, sintetico o vero, viene addobbato con luci, sfere e pendagli colorati, per poi porre sotto di esso i regali da scambiarsi il 25 notte o l’indomani. Facciamo così per pura emulazione degli altri... eppure, il simbolo vero del S. Natale è sicuramente il Presepe. Ci vuole tanto lavoro e passione per farne uno bello, grande, ricco di scene, e, chi ancora conserva questa passione, comincia per tempo a raccogliere muschio, a comprare o realizzare casette, ed aggiunge nuovi personaggi anno per anno, dedicando un angolo della propria casa a questa meravigliosa Opera. Il primo Presepio lo realizzò proprio San Francesco a Greccio nel 1223, come ricorda Tommaso da Celano, non fosse altro che per ciò, è quindi giusto considerarlo il vero simbolo della festa liturgica.

E che dire dei tanti Presepi viventi che possiamo ammirare nei paesi in giro per la riviera jonica? Bellissimi esempi di impegno collettivo. Non importa se sono realizzati con mezzi economici limitati, è il segno che conta! Spesso i personaggi sono rappresentati da gente comune, (non da attori di teatro), ed il tutto viene realizzato in economia e semplicità dai ragazzi. Un esempio su tutti, lo abbiamo in una frazione del mio paese, a Sciglio di Roccalumera. Da alcuni anni a questa parte, nei giorni successivi al 25 Dicembre, viene riproposto il percorso verso la Santa Grotta. Le stradine del borgo collinare vengono arricchite da scene di antichi mestieri della nostra terra. Mestieri reinterpretati dai nipoti e dai pronipoti di coloro che hanno realmente vissuto facendo questi lavori. U cufiniddaru: colui che realizza le ceste in vimini, 'u buttaru: che realizza le botti per il vino, le donne ricamatrici, o... 'a tavenna dill'amici, e… in cima al percorso, la stalla della Sacra Famiglia. Anche il bambinello è un neonato vero e non un bambolotto. E’ autentico come la gente del posto, orgogliosa di ospitare nelle proprie pur "umili" case il "Salvatore".

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domenica 11 novembre 2007

Riflessione della Domenica!

Cattolici Cristiani... abbiamo bisogno dei testimoni di geova?
Mi chiedo e mi domando: noi Cristiani, sulla nostra fede, siamo preparati o indifferenti? Eh si! spesso veniamo visitati (se può definirsi visita quella), fin nelle nostre abitazioni, da testimoini di geova. Si, quelli che camminano a coppia, si, quelli che tentano di farti una predica estemporanea, e... se non li ascolti, almeno ti buttano lì un opuscoletto da leggere.
Pensiamoci: che sia missione la loro, oppure solo commercio, per noi, non fa tanta differenza? La differenza la fa, il contenuto della loro conoscenza biblica... in molti casi superiore a quella di "noi" Cattolici praticanti, e la loro ostinata convinzione di ciò che insinuano. Credono in quello che dicono! Quindi, mi chiedo ancora: noi Cristiani Cattolici di Santa Romana Chiesa, ogni domenica, apprendiamo dalla predica della S. Messa, oppure, rimaniamo deboli ed ignoranti di fede e bisognosi dei consigli, fosse anche dei Porta a Porta? Ho paura, che ciò avvenga in molti casi. Un consiglo lo do a me stesso, ma ognuno può girarlo a se, se lo desidera: Rispettiamo la Fede degli altri, non facciamo come i leghisti che buttano un maiale in una moschea per scherno e razziasmo, ma, approfondiamo la nosta Fede Cristiana. Facciamo noi stessi le riflessioni e le verifiche quotidiane sugli insegnamenti della Bibbia, che sappiamo tutti leggere, meditiamo suoi insegnamenti, e non permettiamo che chicchessia, ci colga deboli ed impreparati!

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mercoledì 7 novembre 2007

E tu... per quale Sicilia sei?









Eeeh! si fa presto a dire: è questa la Sicilia!
In realtà, anche ad un abitante della stessa Isola, basta fare una gitarella dalla nostrana Messina fino a Siracusa, (dove si può ammirare la "Fonte Aretusea" o l'"Orecchio di Dionisio" per sempio), passare per Agrigento, (e scorgere imponente, la "Valle dei Templi"), per poi proseguire in quel di Trapani, ove, inerpicandosi su... fino ad Erice... (beh! se non ci siete ancora andati, andateci). E che dire della vicinissima Taormina? E dei tanti paesi dell'entroterra jonico? EBBENE: scoprire meraviglie immense è facile, tanto quanto sbattere il naso contro orrende realtà. Il più volte mensionato Patrimonio Storico Artistico, è quanto di più bello ed indescrivibile al mondo. Eppure, l'effetiva fruizione dello stesso, è quanto di peggio si potesse fare per evidenziarne le potenzialità turistiche. Il siciliano stesso, non è unico e puro nella tipologia di razza... egli è scindibile, almeno in due, (ma Leonardo Sciascia ne aveva individuato ben cinque), categorie. Uomo di potere e, rappresentante del Popolo. La struttura, quella nostra, è rigida e radicata nei secoli, e la tipologià di "sistema", quello siciliano, è difficile, molto difficile da sovvertire.
L'uomo di potere, individuabile in una percentuale di siciliani del 10 - 15%, detiene il 90% del patrimonio economico e politico. Il rimanente 85 - 90% della popolazione... deve necessariamente (oggi, e non nel medioevo), accontentarsi del rimanente 10%. Potere decisionale, programmi di Sviluppo Economico e Turistico-Culturale, appartenendo alla cosidetta "Casta", non possono e non potranno mai rispondere appieno alle reali necessità occupazionali del Popolo. Il popolo si arrangia, o si mimetizza nel "sistema". Lo ha sempre fatto... in certi casi inseguendo un fantasmagorico "stendardo" di progresso e promesse (politiche), in altri casi... confidando coraggiosamente sulla propria mente e sul proprio coraggio imprenditoriale.
Due tipologie di siciliani, dicevo all'inizio... due modi di vivere. Una sola Sicilia. Ricca ma indebitata, bella ma trascurata. Sono almeno due le sicilie... IMPOSSIBILE poterle riunificare!

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martedì 6 novembre 2007

Finali Mondiali Ferrari 2007

FOTO consigliatemi da un amico, appartenente ad uno
"Scuderia Ferrari Club"
http://www.repubblica.it/2007/03/gallerie/formulauno/festa-ferrari/1.html

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lunedì 5 novembre 2007

I Sindaci jonici riuniti, ancora a Roccalumera!

05/11/2007 Roccalumera. Domenica scorsa, alle ore 10:30 presso l’aula consiliare, i sindaci dei comuni colpiti dalla devastante alluvione del 25 ottobre scorso si sono incontrati con l’assessore Regionale all’Agricoltura l’On. La Via e il deputato europeo L’On. Giuseppe Castiglione per un valutare l’attuale situazione e stilare un programma d’interventi. Nell’occasione i sindaci del comprensorio hanno chiesto ai due alti esponenti politici di conoscere come la Regione Siciliana intende muoversi per venire incontro alle imprese e ai cittadini che hanno subito gravi danni causati da 180 mm di pioggia caduta in meno di 20 ore. L’On. La Via ha messo subito le cose in chiaro “Le risorse economiche siciliane sono esigue”, (si stimano intorno ai 5 milioni di euro) e sia il Governo Centrale che l’Unione Europea inviano denaro solo in avvenimenti calamitosi valutati in 3 miliardi di euro.

IL MIO COMMENTO: Dobbiamo considerare questo un campanello d'allarme per la Sicilia intera? Quindi è vero che siamo ad un passo dal tracollo economico regionale, e si sta facendo di tutto, nelle alte sfere per nascondere l'amara verità? Secondo me, è proprio così! Noi popolo, ci dobbiamo preoccupare, e... quanto meno indagare nelle sedi opportune sulla veridicità di quanto si suppone stia accadendo a Palermo! L'occasione dataci dal fatto calamitoso che ha investito la riviera jonica, (ma non dimentichiamo che altre città siciliane sono rimaste allagate), crea un preoccupantissimo presagio... che il peggio debba ancora venire! Svegliati Sicilia! E' molto tardi... ma c'è ancora un'ultima disperata speranza!

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venerdì 2 novembre 2007

Esposizione dei miei quadri a Nizza di Sicilia

Domenica 18 Marzo 2007, in occasione della Giornata Nazionale della Poesia, e del Decenale della Banca del Tempo di Alì Terme, a Nizza di Sicilia, (presso l'Auditorium comunale), si è avuta: Poesia e Racconti sulla bocca di tutti.
Evento presento dal Prof. Giuseppe Cavarra, al quale hanno partecipato: L'Ass. AUSER di Alì Terme, e Poeti, Cantori ed Attori, quali: Ulderigo Diana, Giovanni Argurio, Fortunata Cafiero Doddis, Beppe Carella, Carlo Barbera, Paola Fedele Giovanni Lo Turco, Orazio Nastasi, Fabio Orlando.
Il palcoscenico era arredato con una scenografia teatrale e... diversi "olii su tela" (di varie dimensioni e temi), modestamente miei. Ho voluto, in tale modo rappresentare ancora la "mia" Sicilia.
Le Opere, le rivedete nelle foto allegate, (cliccandoci sopra le potete ingrandire), e nella galleria di questo Sito. Buona visione!

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