Il GRIDO (Il Blog su Roccalumera e... non solo)

venerdì 26 giugno 2009

E intanto... il nizzardo, recitava Dante Alighieri.

La cosa più strana era, che ogni volta che leggevi le sue mail sul tuo PC o sui siti internet, ti accorgevi che scriveva con la pretesa di rivelare accadimenti nuovi. Eccezionali. Interessanti. La cosa ancora più buffa, era poi, che ogni volta che lo (ri)leggevi... spesso ti accorgevi di (ri)apprendere anche da lui, le solite retoriche polemiche alla paisana.
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Non stiamo parlando del famoso "Uomo delle Stelle", ossia colui che cementificò un paese di novelli ambientalisti, vecchi agricoltori onesti e risaputi invidiosi del potere, stiamo parlando di uno come noi, uno che a volte guaiva come morso da un cane Pit Bull, ma che si dava fortemente da fare come un umile operaio che dovesse portare il pane a casa. Sebbene a casa il pane lo avesse in abbondanza. Recita Dante Alighieri, l'uomo del "Cantu e Cuntu" jonico... e si aspettava di raccogliere ampie platee, (o nemo profeta in partia nizzarda), come forse avrebbe fatto il sommo scrittore fiorentino se oncora oggi fosse vivo... nella sua vulgaris Italia.
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Negli stessi anni e nella stessa Terra, gridava la "sua" AUTONOMIA l'"Uomo delle Stelle", quello vero... e lo faceva attraverso i numerosi e variegati mezzi della tecnologia e del passaparola. Si aggappava a tutto per vincere, si aspettava molto ma molto di più di quanto (comunque) avrebbe raccolto in tante piazze di Sicilia ed oltre. Ma, forse di UOMINI DELLE STELLE, da noi, ce n'erano più di uno. A Roccalumera come a Nizza, a Furci come a Santa Teresa di Riva, ad Alì Terme come... a Fiumedinisi, equazioni di ordinaria noia, tuttalpiù, talvolta interrotte da Operazioni Umanitarie come quella di un sindaco avvocato che diede un sorriso a figli dei terremotati d'Abruzzo, ospitandoli nel suo paese. Poi, fra un Canto della Divina Commedia della sera ed un racconto di "Cavaddi disoccupati e Scecchi laureati" la cronaca dei soliti Comuni, era infarcita di curtigghiu e di dispetti in consiglio comunale. I temi erano: debiti, debiti fuori bilancio, consorzi da controllare, Unioni dei Comuni senza unione, e mentre tutto ciò accadeva, uno dei consiglieri di minoranza acquistava la BMW dell'ultimo tipo. Boh!
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C'era la crisi, le ringhiere in ferro arrugginito divelte a Furci, il lungomare con i buchi profondi come crateri vulcanici anche a Roccalumera, mentre, i nizzardi erano a tutt'altro affaccendati che non ad ascoltare il leggittimo GRIDO della cultura retorica di un loro compaesano. Forse, invece, sognavano ancora un posto in Comune per i propri figli o quantomeno un cantiere scuola per guadagnare poco ma riposandosi molto. Intanto, gridava "VI ODIO" un coraggioso furcese adottato barista a Roccalumera. Ai suoi statici e dispettosi amministratori, ripeteva "VI ODIO". Insisteva dal pulpito del solito sito e parlava chiaro, ma neanche lui era il Davide che con una misera fionda ed un sasso avrebbe abattuto il gigante Golia comandante dei Filistei di una politica corrotta, così pensava bene di chiede immantinente scusa e tornare a fare il suo bravo mestiere. A quel tempo, c'era anche il vecchio tedesco furcese della Via Calatafimi, pronto a bacchettare i comodi panzoni amministratori, (tuttavia sorridenti e beffardi) dal basso (o dall'alto) del suo meteorologico blog. Costui, il cui cuore di chi vive lontano dalla propria Terra natìa, rimaneva rovente di nostalgia, poichè apparteneva alla gloriosa stirpe dei paladini della giustizia di una Sicilia che spera in eterno.

In ultimo, sbucava dall'anonimato un geometra disegnatore in attesa di clienti, oltrechè vizioso della tastiera del PC, ma alla paisana pure esso. Il suo nome era "nessuno" come l'Ulisse omerico. Un irremovibile ignorato nonchè validissimo e brillantissimo ...giustizialista d'insuccesso. Campione di presenze comparsate ai convegni, spugna mai pregna della conoscenza globale, forse prima degli altri, costui aveva capito (ma no metabolizzato), che la "sua" verità era il contrario esatto della convenienza nella politica e perdipiù l'antitesi dell'incorretto modo di arricchirsi.

Fate quello che predico e non quello che faccio, blaterava un prete incorretto di paese a quel tempo... mentre, il vero Cristo dei poveri e dei giusti, bussando alle coscenze della gente, si vedeva sbattere la porta in faccia dal suo popolo... che gli preferiva la promessa dei politicanti in periodi di elezioni. Bla bla bla... nuovi programmi degli onorevoli per una Sicilia migliore, questa è la volta buona, e poi? dopo lo spoglio... per la gente comune, il solito "tiramu a campari". Tuttavia, qualche sera, "pi passàrisi menzùra i lissa" capitava di sedersi ad ascoltare un po' di Cultura in Filanda, sì, cultura aggratis per residenti e villeggianti. Bravo, bravissimo l'artista, ma... "Chi u scutami a fari a chistu supa u paccu... tantu, pani a casa a nui no'nni potta!"
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martedì 23 giugno 2009

Referendum abortito. Il Centrosinistra? C'è!



REFERENDUM: Io stavo lì li per andare a votare, quando, sulla strada di Damasco, ho riflettuto e dedotto che il quorum non si sarebbe comunque raggiunto.

Alla fine ha votato solo il 23% degli italiani, ma è bene ricordarlo, a Bologna e in Emilia Romagna (se non vado errato) il quorum del 50% + 1 è stato raggiunto. Ci sarà un perchè?

In effetti, ben due referendum su tre, (quelli che si occupavano delle coalizioni alla Camera ed al Senato) erano stati indetti dalla Destra antecedentemente alla creazione del Popolo delle Libertà. Infatti, abrogare una legge che favorisce l'elezione dell'intera compagine serviva al PDL per ribadire la lidership dell'unico partito più votato su Alleanza Nazionale. Adesso ciò non servirebbe nemmeno a Berlusconi, figurarsi a noi elettori. Anzi.

Nella terza scheda, votare SI, sarebbe (invece) servito! Certamente, impedire che lo stesso candidato si possa presentare contemporaneamente in Regioni o Province differenti amplifica un Potere di Casta. Anticostituzionale.

Purtroppo, l'astenzione dal voto, anche ai ballottaggi, sta dando il polso di quanto la gente si stia allontanando dallo schifo della politica. Fanno male? Certamente si. Perchè chi non vota favorisce chi gli vota contro... ma bisogna riflettere: Apriamo gli occhi, e mi riferisco ai siciliani! Fra destra e sinistra, oggi non c'è una forza veramente SICILIANISTA! O forse pensate che l'MPA lo sia?

L'unico referendum che bisogna indire, invece, (e non credo si farà mai), è quello che permetta l'abolizione della legge elettorale "porcellum"di Calderoli. Votare senza preferenze è votare con gli occhi bendati. Da veri pecoroni.

DUE PAROLE SU DUE SINDACI ELETTI
A quanto pare, il PDL ha conquistato Milano (per poche migliaia di voti) e Venezia (con la leghista Zaccariotto è cambio della guardia). Ma è indubbio che le cosidette "città rosse" di Emilia e Toscana, Bologna e Firenze hanno tenuto alla grande. A Bologna, (città dove ho espletato il servizio militare e che della quale conosco qualche dettaglio, che mi aiuta a poter affermare che i sindaci di sinistra che in essa si sono succeduti, non le hanno fatto certo male, seppure anch'essa abbia i suoi problemi), il PD e le liste collegate fra cui Di Pietro, con Flavio Del Bono ha raccimolato qualcosa come il 60,67% contro solo il 39,32 di un avversario di tutto rispetto (e molto stimato a Bologna, credo fra l'altro per aver avuto una parte importante nella realizzazione del Motor Show), Alfredo Cazzola, (PDL e liste collegate fra cui La Lega). Cosa dire di Firenze, dove l'ex portiere della Nazionale, Giovanni Galli (ennesima mossa astuta del PDL), al ballottaggio non è andato oltre il 40,03%, mentre Matteo Renzi, ha trionfato con praticamente il 60% delle preferenze (59,96)?

Per Berlusconi, -si legge su un sito appartenente ad una illustre testata giornalistica- "il Governo è rafforzato", mentre per Franceschini "La Destra è in Declino". Volete sapere la mia personalissima e disinformata opinione? Quell'effetto valanga che il PDL e Berlusconi credeva di aver ormai messo in atto, ha subìto una più che discreta frenata, forse per i fatti di gossip di villa Certosa che poi si potrà scoprire (se non verrà tutto messo a tacere) che erano collegati a vicende ben più profonde e meno private di quanto si possa immaginare; forse semplicemente perchè alcune città sono ben radicate sulle tradizioni di partito e programma politico, più ancora che sui personaggi che vengono buttati lì sul momento, (certo che Matteo Renzi ha dalla sua anche una forte personalità ed è un politico vero), e non escluderei neanche l'apporto di Di Pietro là dove è bastato. Ovviamente la Destra di SB tiene e anzi tiene bene. Infatti, espugnare (sul filo di lana) una città come Milano sarà stato per Berlusconi un colpo importantissimo e strategico, e poi... addirittura rubare la Venezia del MOSE alla Sinistra avrà le sue ripercussioni. Chissà positive per chi?

PROVINCE: Aggiungerei che: realativamente alle province (che ansichè scomparire addirittura aumentano +3) la scalata del PDL è stata addirittura mostruosa. Da 50 a 9 che erano a favore del Centrosinistra, adesso sono 34 a 28 a favore del Centrodestra. Staremo a vedere!
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venerdì 19 giugno 2009

Sicilia jonica. Portualità turistica o turismo organizzato?



Sicilia Jonica:
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Credete che la portualità possa essere una soluzione per dare occupazione nel nostro territorio?
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Credete piuttosto che sia un'opera dispendiosa ed impossibile da realizzarsi?
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Quali altre soluzioni, credete siano più concrete e percorribili?
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martedì 16 giugno 2009

L'arroganza del ragno
















CLICCA QUI', per vedere il video della Processione di Sant'Antonio
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C'era una volta un ragno secco secco per la fame, lo attendeva ormai la morte. Aveva perso ormai ogni speranza, quando ad un tratto, alzando gli occhi al cielo vide un filo pendere dal tetto. Pensò tra se: "e se realizzassi una ragnatela?". E, partendo da quel filo pendente iniziò a tessere... il primo filo, il secondo, il terzo... fino a realizzare una tela abbastanza grande che varie mosche vi rimasero impigliate. Il ragno, iniziò a cibarsi di quelle mosche e ad ingrassare, anche la sua voce si fece più forte e convinta.
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Un giorno, guardando orgoglioso il suo regno di tela... iniziò ad esaminarlo filo per filo. "Questo l'ho tessuto io", gridò forte indicando il filo, poi passò ad un'altro e: "Questo l'ho tessuto io" gridò ancora più forte... e così per un terzo, un quarto e ancora si pavoneggiava: "Anche questo l'ho realizzato io". Autocompiaciuto e sazio della sua grandezza di ragno, ad un tratto si imbattè nel filo che pendeva dall'alto. Lo guardo un'istante e disse: "Questo non l'ho tessuto io"... e con la tenaglia lo recise di netto. In quell'istante, crollò l'intera tela e lo soffocò.
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MORALE
Certe volte, preghiamo i Santi ed il Signore che ci facciano una grazia. Siamo disperati, siamo ammalati, siamo pieni di problemi. Ecco, la Santa Provvidenza ci viene in aiuto, ci risolleva dallo sconforto, dalla malattia, dalla povertà. Adesso vediamo il Mondo che ci circonda con occhi diversi, ci sentiamo padroni della Terra e, magari proprio noi che ora siamo raggianti ed osannati dalla gente per il nostro successo... ci dimentichiamo di Dio. Ci allontaniamo da quella inutile zavorra. Ecco che, senza accorgercene, precipitiamo nel peccato, nella rovina e nella morte.
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lunedì 15 giugno 2009

Roccalumera. La Processione a Sant'Antonio ritorna



CLICCA QUI' o SULLA FOTO, per vedere il video della Processione

Tutto inizia con la "tredicina", ossia tredici messe serali precedute da altrettante preghiere del Santo Rosario. Quest'anno, presso il Santuario "Sant'Antonio" delle suore cappuccine del sacro cuore, sito nella zona a nord del paese di Roccalumera, ha detto messa un frate cappuccino di Mistretta, tale... Frate Pio. Come tutti i presenti delle sere di preghiera, non ho potuto non essere colpito positivamente dall'impeto con il quale il frate francescano profondeva nelle sue prediche.

Fra Pio, ha prima di ogni cosa, voluto ribadire che il santo che da lì a pochi giorni ci accingevamo a portare in processione, non fu (come in qualche canto viene ancora ripetuto) "un fraticheddu finu", ma un colto ed illustre oratore, tanto da essere stato riconosciuto tale dallo stesso Papa Pio XII.

Sant'Antonio di Padova, vissuto al tempo di Francesco d'Assisi, visse quasi ottocento anni fa. Uomo di origini piuttosto ricche, scelse di dedicare la sua vita a Dio in povertà. Innumerevoli furono i miracoli che ottenne già in vita dal Signore per la gente umile e sofferente. Frate Antonio, che morì a soli trentasei anni, fu canonizzato Santo dopo appena undici mesi dalla morte. Il più breve periodo della storia.

Ma, voglio ritornare ai sermoni che fra Pio ci ha fatto in queste sere. Su tutte, è degna di essere riportata una sua dichiarazione: "oggi, la gente non sa più quali sono i dieci comandamenti, ma sa invece i "tre comandamenti" che sono:

1) U FANNU TUTTI,
2) E' A MODA,
3) E CHI CI FA.

Quasi con ironia, il frate ha infatti voluto evidenziare come nel sentimento materialista di tanta gente (non tutta), si tenda fortemente a banalizzare su ogni eccesso del costume o del vivere quotidiano. Con "è a moda", infatti, ha lui stesso specificato che si riferiva alla risposta che danno le ragazzine e le loro madri a proposito del famoso ombelico scoperto, esibito ormai senza pudore ovunque.

Oggi, (a mio avviso), in nome di un modernismo tutto da dimostrare, si sono quasi sotterrati quei valori (l'umiltà, la fede, il rispetto del più debole, l'unione familiare) e quelle sane abitudini di cristiani, (la recita del Santo Rosario in famiglia ogni sera, la visita ai nonni ed a parenti ammalati, l'ascolto dei loro racconti), che arricchivano enormemente la famiglia e con essa univano nella condivisione e nel rispetto la società tutta.

Raccontarvi anche solo una parte i molteplici contenuti di quanto Fra Pio ci ha trasmesso nelle prediche, sarebbe troppo lungo e forse pesante, ma una cosa la voglio aggiungere: Fra Pio ha evidenziato come molta gente si rivolga ai Santi nel momento del bisogno, dimenticandosi che essi, prima di ogni cosa ci offrono se stessi come esempio da seguire nella nostra vita.

LA PROCESSIONE
E finalmente il 13 Giugno, quest'anno abbiamo potuto portare in processione il simulacro del Santo Patrono del paese. Una processione (durata solo un'ora e trequarti, fronte di altre che si protraggono per oltre cinque ore), breve ma intensa. Una processione senza soste durante il traggitto che permettessero ai fedeli di elargire doni in denaro, una processione senza botti (i bummi), e con due soli archeggiati davanti alla chiesa di Sant'Antonio, una processione, soprattutto senza cantanti e barzellettieri magari anche piccanti. In questo breve pellegrinaggio del simulacro, que cose assai belle, mi hanno piacevolmente: le "visite a Maria" da parte del Santo. Il simulacro, infatti è entrato sia nella chiesa della "Madonna della Catena" del quartiere Ficara, (per una breve funzione), sia nella chiesa della "Madonna del Carmelo" del quartiere Botteghelle.

La grande partecipazione di fedeli, ha poi fatto sperare gli scettici come me e Fra Pio, che la Fede, quella con la "F" maiuscola, -ancora oggi- non è una esibizione di un giorno di festa, ma è la legge di Dio, che in molti portiamo nei nostri cuori tutti i giorni della nostra vita.
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giovedì 11 giugno 2009

BonarRIGO. Un modo diverso di DIPINGERE



DIALOGHI DAL DIPINTO:
Eccoli tutti lì, ancora una volta. "Zitti, scutàti chi dici l'onorevuli supa ò paccu! Vadda! c'è puru a vicchiarèdda, vadda, puru chiddu ci batti i manu! E a signura? chi ssi puttàu puru o carusu 'ntè brazza? Mizzica, e chi cosci chi iavi chidda ca minigonna russa! E chiddu? u tiignusu chi cci curri sempi darrèti? O solitu postu ieti, u vecchiu vistutu i niru, non manca mai quannu c'è un comiziu. Ma, iò sugnu ancora ancora carusu, ma cettu chi ccu sta cunfusioni... c'eti di mettirisi i mani 'ntè capiddi. U Signuri mi nnà manna bona cu sta politica!"
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Cordialmente Vostro, Giovanni BonarRIGO
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martedì 9 giugno 2009

Dialogare attraverso l'Arte? BonarRIGO lo fa!












Pittura. E' un tema che può interessare in vario modo ed a differenti livelli tutta la gente. Pittura intesa come arte, pittura intesa come espressione di un contenuto interiore dell'artista che vuole essere trasmesso alle emozioni dell'animo della gente. Anche la Poesia è parimenti espressione di profondi e variegati contenuti interiori di un'Artista. Certo, un autore può scrivere mille opere stupende, ma se non le pubblica; se non rende gli altri partecipi delle sue idee e delle sue emozioni, è come se non avesse scritto nulla, perchè rimane un fatto privato. Un poeta può scrivere versi come suo sfogo personale, e tenerle conservate nel cassetto, così anche un pittore può realizzare una personale galleria per il gusto ed il compiacimento di possederla. Se il poeta, lo scrittore edil pittore, però hanno dentro di se quel desiderio di trasmettere agli altri il proprio messaggio di umanità, di etica sociale o semplicemente di pace interiore... è giusto che lo facciano. A questo punto, è importante non solo incontrare il gusto del pubblico, ma essere guide noi stessi per i loro bisogni-desideri. Noi pittori, visto che siamo "artigiani della pittura", i nostri prodotti debbono vedere la luce nei luoghi più frequentati e che "parlino" con la gente, e dobbiamo fare l'impossibile perchè questo avvenga. Raccontare la vita e la natura, attraverso la pittura, è cosa cui si sono cimentati con successo solo i migliori. Con la Pittura, si riescono a coinvolgere i cinque sensi. La scommessa di un bravo pittore deve essere quella di attrarre senza scendere a compromessi con il mercato degli oggetti in fotocopia, delle stampe di opere (o porzioni di esse) famose. E allora bisogna mettersi in testa che l'Arte è una cosa immensa, mentre, le stampe su tela che troviamo nei supermercati o al mercato (a fèra), sono roba pur utile all'arredo ma solo "stampe" senza alcun valore intrinseco e, senza alcun sentimento nè contenuto reale.

La pittura, la "voce" e la "mente" di un artista. Ogni volta che comprerete un pezzo originale e unico di un artista -anche meno conosciuto e quotato-
il sottoscritto ne è un esempio, porterete a casa il suo cuore, le sue emozioni provate momento per momento ad ogni pennellata... mentre lo stesso Artista intendeva ritrarre, osservando, attraverso i propri occhi e la propria mente. L'Universo!

Comprate un quadro originale ed unico. Comprate i quadri di un artigiano della pittura come me!
Cordialmente Vostro, Giovanni BonarRIGO
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lunedì 8 giugno 2009

Elezioni Europee 2009. The day after



8 Giugno 2009. In Italia, l'armata PDL non sfonda il muro del 40%, anzi arretra quando nel resto d' Europa la Destra sta letteralmente seppellendo le Sinistre. Colpa dei gossip di Villa Certosa? Colpa di Noemi? Chissà! Intanto, lo stesso PD perde consensi anche a causa di una frattura che lo divide dalle Estreme Sinistre, (le quali, addirittura si sono presentate spaccate in due ragguppamenti estremisti, che uniti fra loro avrebbero a loro volta raggiunto il fatidico 4%. Anzi, avrebbero superato il 6). In un regime di astenzionismo elettorale piuttosto diffuso, dal quale ogni capoccia potrà tirare conclusioni personali, indiscutibilmente... i GRUPPI POLITICI che sono cresciuti realmente sono stati due. La Lega di Umberto Bossi, con la quale dovrà fare i conti - in un rapporto di forza riposizionato - l'intero gruppo del PDL, e L'Italia dei Valori dell'ex magistrato Tonino Di Pietro, che con un più che incoraggiante 8%, si pone quale faro per una opposizione chiara e risoluta, attraverso la quale, il popolo della panisola e (perchè no, anche delle isole), potrà sentirsi tutelato.

Riprova, sarai più fortunato!

8 Giugno dell'anno 2009, avevano atteso quella data quale momento di riscatto per la Sicilia. In quegli anni bui, fu (da qualcuno) condiderata quale data di importanza storica. Una DATA, seconda (forse) solo allo sbarco dei Mille di Garibaldi a Marsala. Infatti, grazie alla RIVOLUZIONE di un quartetto di partiti (affratellati per un 4% al Parlamento Europeo), capitanato dall'allora Generale dell'isola, e grazie alla armi di legno e grafite di siciliani, calabresi, abruzzesi, e perfino dell'Italia intera degli emigranti al nord... finalmente dicevo, si tornava a sperare e respirare AUTONOMIA.
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L'Umberto Bossi della Sicilia... per una Sicilia federalista "autonoma", grazie ai decantati buoni auspici di un FEDERALISMO FISCALE perequativo... e grazie anche ai buoni propositi di una lotta all'evasione fiscale dei mafiosi, demolendo e ricostruendo in due giorni (quando a Cristo ne sarebbero serviti tre), l'assemblea dell'ARS in campagna elettorale... fece tremare il cuore della brava gente. Cè la faremo! -affermò, strasicuro anche L'UOMO DELLE STELLE durante i suoi comizi - ma, haimè, il fatidico 4% non fu raggiunto.
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Eccolo, eccolo... sta per arrivare l'UOMO DELLE STELLE! Si ode già il suono della sua inconfondibile sigla diffondersi nell'aere della piazza del paese. Si, quando lui parlerà di autonomia... noi applaudiremo forte, e ancora, quando lui ci racconterà le vergogne di Palazzo dei Normanni... noi lo applaudiremo più forte e infine, quando lui ci inviterà (ancora una volta) a votare UN SOGNO DI LIBERTA'... noi scoppieremo in lacrime dalla gioia.

Un progetto ambizioso, (un buon progetto), però, parte dalle fondamenta. Adeguate e forti fondamenta. Un fabbricato, poi, per essere (attraverso le sue fasi) realizzato, ha bisogno di... anni di lavoro, di cooperazione e di forze e saperi. Come diceva un poeta cinese: "se hai un progetto per un anno pianta del grano, se il tuo progetto è per tre anni, pianta un albero". I successi conseguiti dal BUON UOMO DELLE STELLE a livello comunale e perfino provinciale, sono leggittimi e più che meritati, ma valgono quanto l'aver piantato del grano. Il proggetto AUTONOMIA, invece, se supererà la grandine e le infezioni batteriche, equivarrà (secondo il mio modesto parere) a piantare un albero. Dopo questa legnata elettorale, bisogna stare calmi e sereni. E' della Sicilia e del profondo Sud che stiamo parlando. Di una terra lottizzata e incravattata al cappio del clientelismo. Non ci dobbiamo arrendere, ma dobbiamo renderci conto che sarà dura, anzi durissima portare le insegne in cima al monte della vittoria.

Dall'umile bottegaio della matita,
Giovanni BonarRIGO
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venerdì 5 giugno 2009

PECHINO: Bloccato l'accesso a siti di informazione, blog, servizi di posta elettronica













La repressione dell'esercito nella notte tra il 3 e 4 giugno 1989Amnesty denuncia: "Impedito l'accesso agli attivisti"
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Tienanmen, vent'anni di censurePiazza blindata per l'anniversario
Bloccato l'accesso a siti di informazione, blog, servizi di posta elettronica
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PECHINO - Giro di vite del governo cinese alla vigilia del ventesimo anniversario della rivolta di piazza Tienanmen del giugno 1989. La Cina, il cui esercito nella notte tra il 3 e 4 giugno represse le proteste degli studenti nel sangue, si è trincerata nel silenzio, rafforzando le restrizioni e i controlli sugli attivisti e impedendo l'accesso nella piazza.
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Censura. La censura del regime è sempre più visibile, sia per tutti coloro che si affacciano sulla piazza e notano un gran numero di poliziotti, sia per coloro che cercano di informarsi sul web e sui network internazionali. Le notizie sui massacri, che posero fine a sette settimane di proteste degli studenti, sono regolarmente tagliate dagli schermi della Bbc e della Cnn in lingua cinese. Pechino ha anche disposto il blocco dell'accesso a Twitter, alla posta elettronica di Hotmail, del nuovo motore di ricerca Microsoft Bing e al server fotografico Flickr. Oscuramenti che si aggiungono a quelli a cui sono già soggetti Youtube, Blogspot e Wordpress.
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Amnesty e Rsf. Il blackout informativo è stato criticato in un comunicato da Reporter senza frontiere. L'associazione sostiene che "a causa delle censure ci sono giovani cinesi del tutto ignari di quello che accadde quella notte". Nell'università di Pechino, nota l'organizzazione, gli studenti sembrano più preoccupati degli esami di fine corso che del ricordo di quegli eventi.
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Oggi Amnesty International ha denunciato la "stretta intorno al dissenso e l'intensificarsi delle censure nei confronti degli attivisti per i diritti umani". La vicedirettrice del programma Asia e Pacifico dell'organizzazione per la difesa dei diritti umani, Roseann Rife, ha dichiarato in segno di sfida: "''Interrompere le comunicazioni e impedire la libertà di movimento non fermerà la lotta degli attivisti per i diritti umani e non li farà desistere dal ricordare il ventesimo anniversario della repressione di Tiananmen. Più aumenta la persecuzione, più aumenta la richiesta di verità''.
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(3 giugno 2009)
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Amnesty International ha chiesto oggi alle autorità cinesi di svolgere un'inchiesta pubblica e indipendente sulla violenta repressione militare ordinata nel 1989 nei confronti delle persone che manifestavano pacificamente a Tiananmen e nei dintorni della piazza. Il governo di Pechino ha finora impedito ogni tentativo di fare luce sull'attacco militare che provocò, nel giugno di 20 anni fa, centinaia di morti e feriti. Alla vigilia del ventesimo anniversario delle proteste, le autorità hanno ulteriormente intensificato il giro di vite contro attivisti e avvocati. In assenza di dati ufficiali da parte del governo, diverse Organizzazioni non governative stimano che tra 20 e 200 persone siano tuttora in carcere per il loro coinvolgimento nelle manifestazioni per la democrazia del 1989.

"Il Congresso nazionale del popolo ha il potere di indicare la direzione per chiedere conto delle persone uccise, di quelle arrestate e di quelle che sono ancora in prigione" - ha scritto Amnesty International in una lettera aperta inviata il 13 maggio a Wu Bangguo, presidente del Comitato permanente del Cnp.
"Tra le persone tuttora in carcere, alcune furono condannate per reati 'controrivoluzionari' che sono stati cancellati dal codice penale cinese nel 1997" - ha sottolineato Roseann Rife, vicedirettrice del Programma Asia e Pacifico di Amnesty International.
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Non tutte le persone finite in carcere a seguito delle manifestazioni di Tiananmen per la democrazia presero effettivamente parte alle proteste. A causa della successiva soppressione del dibattito pubblico, molte di esse sono state condannate dopo il 1989, solo per aver esercitato il proprio diritto alla libertà d'espressione, ad esempio dando vita a dibattiti on line o pubblicando su Internet poesie in ricordo delle vittime.
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Il carcere non è l'unico strumento cui le autorità ricorrono per impedire il dibattito sugli eventi del 1989. Le più note rappresentanti del movimento delle Madri di Tiananmen, Ding Zilin e Jiang Peikun, sono soggette a frequenti intimidazioni da parte della polizia e a periodi di detenzione arbitraria. A maggio, è stato loro vietato partecipare a una cerimonia funebre cui invece hanno potuto prendere parte 50 altri esponenti del movimento, dopo aver promesso al ministero per la Sicurezza dello stato che non vi sarebbero state presenze esterne, soprattutto di giornalisti.
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In occasione della presentazione del Rapporto annuale di Amnesty International, giovedì 28 maggio, la Segretaria generale dell'associazione, Irene Khan, ha chiesto alla Cina di firmare e ratificare il Patto internazionale sui diritti civili e politici. L'organizzazione per i diritti umani ha apprezzato il Piano d'azione sui diritti umani, lanciato recentemente dal governo di Pechino, che prevede la fine delle detenzioni illegali e la protezione dei diritti umani garantiti dalla Costituzione cinese, ma ha sottolineato come il successo del Piano dipenderà dalla sua effettiva attuazione. "Nel contesto della recessione economica globale, il governo cinese ha dimostrato di essere pronto ad assumere un ruolo guida per stabilizzare l'economia mondiale. Ma quando si tratta di diritti umani, le aspettative del mondo rimangono deluse. Il numero delle persone ancora in carcere per i fatti di Tiananmen dimostra quanto sia ancora dominante la mancanza d'impegno in favore dei diritti umani" - ha concluso Rife.
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Aggiornamento su casi seguiti da Amnesty International

Con l'approssimarsi del ventesimo anniversario della repressione di Tiananmen, le autorità cinesi hanno intensificato il giro di vite nei confronti degli attivisti per i diritti umani.
Amnesty International ha documentato almeno 100 casi di attivisti trattati con violenza o sottoposti a brevi periodi di carcere per aver difeso i diritti sindacali, il diritto alla terra o quello all'alloggio. Molte persone che hanno sottoscritto la Carta 08, una petizione che chiede riforme legali e politiche, vengono spesso convocate per interrogatori. Alcuni attivisti sono stati posti sotto sorveglianza in vista dell'anniversario.
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Nei primi quattro mesi del 2009, Amnesty International ha documentato almeno quattro casi di avvocati minacciati di violenze, almeno 10 casi di avvocati cui è stato impedito di incontrare o difendere i propri clienti e almeno un caso in cui un avvocato è stato imprigionato. Altri avvocati sono stati minacciati del ritiro della licenza a causa della loro attività professionale in favore dei diritti umani.
Questa è la situazione di alcuni prigionieri, condannati in relazione alle proteste del 1989 e il cui rilascio è previsto nei prossimi anni:
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Jiang Yaqun, condannato in primo grado alla pena di morte per "sabotaggio controrivoluzionario", con sospensione della pena. Si trova nella prigione Jinzhong di Pechino. Dopo aver beneficiato di tre riduzioni di pena, dovrebbe essere rilasciato nell'ottobre 2014.
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Li Yujun, condannato in primo grado alla pena di morte per "incendio", con sospensione della pena. Si trova nella prigione n. 2 di Pechino. Dopo sei riduzioni di pena, dovrebbe essere rilasciato nel novembre 2014.
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Zhu Gengsheng, condannato in primo grado alla pena di morte, con sospensione della pena, per "sabotaggio controrivoluzionario", per aver sventolato una bandiera e aver gridato "Vinceremo!" mentre era salito su un carro armato dato alle fiamme. Si trova nella prigione n. 2 di Pechino. Dopo cinque riduzioni di pena, dovrebbe essere rilasciato nell'aprile 2013.
Queste altre persone continuano a essere perseguitate dalle autorità cinesi a causa del loro impegno in favore dei diritti umani, che risale ai fatti di Tiananmen:
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Huang Qi, condannato a cinque anni di carcere per aver ospitato una discussione on line sulle proteste di Tiananmen e avere, tra l'altro, citato sul suo sito un rapporto di Amnesty International. Rilasciato il 4 giugno 2005, ha ripreso a pubblicare contenuti on line e a difendere i diritti umani. È stato nuovamente imprigionato nel giugno 2008, per aver preso le difese di cinque famiglie i cui figli erano morti nel terremoto che aveva colpito il Sichuan un mese prima.
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Qi Zhiyong, reso disabile a causa di una ferita da arma da fuoco nel corso delle proteste del 1989. In un messaggio diffuso agli organi d'informazione il 15 aprile ha fatto sapere di essere stato arrestato dalla polizia. Amnesty International ritiene che il suo arresto sia legato al ventesimo anniversario della morte di Hu Yaobang, che diede vita all'inizio delle proteste del movimento per la democrazia.
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Zhou Yongjun, leader studentesco condannato 20 anni fa a due anni di carcere e successivamente andato in esilio negli Usa. Al suo rientro in Cina, nel 1998, è stato sottoposto a tre anni di rieducazione attraverso il lavoro. Di nuovo in esilio, lo scorso ottobre ha cercato di rientrare in Cina da Hong Kong ma è stato nuovamente arrestato. Le autorità negano tutto questo, ma secondo la stampa internazionale, compresa l'Associated Press, Zhou Yongjun è stato formalmente incriminato per frode, nel maggio di quest'anno.
Ulteriori informazioni e gli appelli sono disponibili on line.
Roma, 2 giugno
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giovedì 4 giugno 2009

Emendamento D'Alia. Come a "Parrineddu", tappo in bocca ai blog














Vedete, ecco come succede che, dai buoni propositi di non belligeranza, alla fine si ricade a parlare (ma solo a parlare), ancora di politica?

Intanto, chiariamo subito una cosa: i blogger cosa sono veramente? Sono moralisti, sono perditempo o, sono dei coraggiosi sostenitori della giustizia e della legalità? Il giornalismo nazionale è al 90% tutt'altro che libero. Infatti, quasi (voglio sperare che qualcuno ancora sia veramente indipendente), tutti i giornalisti sono al soldo di questo o quel politico. Di Destra di Centro o di Sinistra. Quindi, le notizie che leggiamo sui quotidiani sono filtrate, sono geneticamente modificate, e le opinioni che esse stesse ci trasmettono sono quasi sempre tendenziose.

I milioni di Blog, che rappresentano oggi le voci di altrettanti "predicatori" (apparentemente) liberi, - se non saranno presto oscurati -continueranno ad offrire al pubblico una delle pochissime opportunità di liberta d'informazione e di libera espressione di opinione. Tuttavia, i maghi della politica, che bene sanno girare la palla psico-popolare... con la scusa della pornografia, con la scusa della pedofilia, dell'antisemitismo o di qualsiasi altro deleterio messaggio cheppure esiste nella "rete", sapranno certamente "mettere il tappo in bocca" (come nel film "Il giorno della civetta" venne messo all'infame spione "Parrinèddu"... che fu ritrovato seppellito sotto il manto d'asfalto appena steso).

Ed eccoci giunti alfin all' emendamento D'Alia: come quasi tutti sapranno, Giampiero (credo che si chiami così il "nostro" conterraneo che milita nell'UDC di Casini... quindi all'opposizione, rispetto al PDL di Berlusconi), se si parla di difendere la Casta, passa immediatamente a Destra. E così, avverrebbe ovviamente se si trattasse di aumentare gli "irrisori" stipendi dei parlamentari, o se si trattasse di offrire loro questa, piuttosto che quella immunità.

Cari lettori del blog, in Italia ed in Sicilia in particolar modo, siamo di fronte ad un "SISTEMA" consolidato. Siamo di fronte ad un castello di ipocrisia e di corruzione che si regge bene non solo dal dopoguerra, ma addirittura da secoli. In questo "SISTEMA", sia che noi viviamo stilando perizie per i tribunali, o riparando facciate di edifici cadenti o scrivendo sui blog, o... progettando il ponte sullo stretto di Messina, (altra chimera, dalla quale si sono munti già altrettanti miliardi di vecchie lire, di quanti ne servirebbero per realizzarlo veramente), noi siamo parte integrante. Si, noi siamo uomini liberi, ma siamo corruttibili. Per quanto a volte integerrimi, tante volte, pressati dal bisogno, (e su questo bisogno è stato costruito il castello della Casta politica), abbassiamo il capo.

Alla fine, fra gridatori di piazza e fini pseudo illuminati dalla legge di Dio (che salgono sull'altare per promuoversi agli elettori) sulla via di un potere del tutto personale, la politica è ovunque e perciò, vuole rimanere indisturbata nei suoi loschi obbiettivi. Noi, ascoltiamo i comizi, ma quanto afferrriamo veramente da essi? E di ciò che afferriamo, cosa ci entra nel cervello tanto da convincerci a porre ancora una volta la fatidica icx su quel simbolo piuttosto che su quell'altro in cabina elettorale? Purtroppo, (e correggetemi se sbaglio), spesso, a convincerci non sono i buoni propositi dell'ennesima promessa di riscatto della nostra terra, ma... l'amico che viene a trovarci a casa con i santini in mano, al quale a sua volta uno più grande e più potente ha dato il compito di divulgare la "parola". L'amico è un affettuoso vicino di casa che ci ha fatto qualche favore? allora, poco importa se ci propina il simbolo della Destra di Storace, di Forza Nuova o di Rifondazione Comunista... è uno a cui non possiamo dire di no. Infine ma non per ultimo, c'è il grande sponsor del momento, il TITOLO che tuona, che non ha bisogno di presentazioni... si, stiamo parlando del PDL (al secolo Popolo della libertà), dell'onnipresente Silvio.

Siciliani, popolo di scontenti e di sussurratori, di saltimbanchi e di coraggiosi imprenditori... purtroppo, anche se Berlusconi fosse (ma non lo è) il riformatore migliore della storia della penisola... per noi - acquistabili per mafia o per bisogno come siamo - non cambierà comunque nulla. Purtroppo!

Un caro saluto a tutti,
dal solito BonarRIGO
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mercoledì 3 giugno 2009

Nudi per strada, l'immoralità della TV (e della politica).



Tutto, almeno in questo "caso", è nato da una mail pubblicata su un sito. La mail, inviata da una signora ad un sito. La donna di cui quì non riporterò il nome, evidenziava un malcostume molto in voga ad ogni avvicinarsi del periodo estivo. La seminudità di alcune persone... -uomini e donne, giovani ed anziani, belli e brutti- in giro per negozi e per strada. Condividendo la dichiarazione successia alla mail di cui sopra, nella quale il sindaco di Roccalumera era dell'avviso che la morale non si può imporre con la repressione coatta, non mi occuperò specificatamente di quella mail -alla quale ne succederanno certamente delle altre, pro e contro- ma discuterò del problema da essa evidenziato.

Da noi in Sicilia, in estate fa veramente caldo, nei paesini in riva al mare, si riversano fiumane di turisti fai da te, che leggittimamente trovano il sospirato relax di fine settimana sulle spiagge di questi paesi. C'è chi, per andare dalla propria abitazione estiva alla spiaggia sottostante, avendo già indossato il costume, crede opportuno vestirsi con un pantaloncino ed una maglietta se uomo, e almeno un velato pareo se donna. Una volta arrivati in spiaggia, c'è chi esibisce un fisico palestrato e chi una panza prominante, chi una silouette da fotomodella, chi delle tette che scendono fin sull'ombelico. Ciò, è madrenatura. E' giusto che, chiunque (giovane o anziano, magro o grasso), possa godersi i raggi del sole, spalmandosi la crema leggendo una rivista o chiaccherando con le amiche. E' sacrosanto che chiunque possa passare intere giornarte a mollo in mare. Ma poi...? Poi, a mezzogiorno, bisogna tornare a casa per pranzare. Famiglia tipo. Il marito alla moglie: "abbiamo tutto, o ci manca qualcosa?" La moglie: "fammi un piacere Pasquale, io devo fare la doccia ai bambini, non abbiamo più pane, vallo a prendere tu!". Il maritro, (ed ecco il caso di cui sopra), incurante di qualsiasi morale o incosciente... parte così, con il solo costumino indosso e le infradito (incrostate di sabbia bagnata) ai piedi. Fa un caldo pazzesco, il fisico appesantito non aiuta, ed ecco il nostro peloso marito tipo presentarsi con quella panza enorme al Supermarket, e incunearsi fra le signore con i carrelli in fila alla cassa... e magari vuole pure passare lui per primo, tanto ha solo il pane ed un pacchetto di wurstel da pagare.

Sulla porta di un negozio di scarpe, l'anno scorso ho letto un avviso che recitava pressappoco così: "si pregano i signori clienti di non introdursi in negozio seminudi e con gli zoccoli pieni di sabbia". E si, perchè, certi signiori/e, manco vanno a fare la spesa. Gli avanzava una mezz'ora e vanno passarla in giro... come si trovavano. E' vero, dovesse essere una bella e rigogliosa ragazza ad essere così "leggera di cervello" dal dimenticarsi di vestirsi ed andare al negozio in perizoma, beh! e chi la caccia via? Ma stiamo parlando di morale, stiamo parlando di buona educazione. Anche e soprattutto per i bambini.

Si, lo so, ci sono cose più gravi di questa nel Mondo. Lo so, un culo grasso non ha mai ucciso nessuno, forse si fosse seduto su qualcuno soffocandolo, magari...! Si, nella TV si vedono cose peggiori, nell'ultimo grande fratello ma anche in quelli precedenti, e nei vari reality schow in prima serata, e... perfino nella politica di oggi. Hai voglia a sgranare gli occhi e ad indignarsi o... a compiacersi. Mara Carfagna ministro dal passato a dir poco sexi, lo scandalo delle veline in politica, le scene di sesso su tutte le fiction, le maleparole in molte trasmissioni, la signora che sviene a comando... e ce ne sarebbero di storie da raccontare. Ma tutto questo ci autorizza a emulare il peggio? Forse, proprio la TV spazzatura ha distorto la già logora società di noi gente comune. Addirittura, sembra proprio che il "modello" da seguire sia il facile successo a tutti i costi e che non ci sia libertà senza sesso in pubblico. Addirittura, proprio la politica delle raccomandazioni ha ammazzato e continua a farlo, l'intelliggenza e la buona volontà di chi vuole studiare, vivere lealmente e dare il proprio contributo per una società migliore. Anche in famiglia, c'è chi fa presto a rinnegare la storia sana dei propri nonni ed i nonni stessi, per soggiogarsi in un: "siamo giovani, godiamoci la vita, tutto ci è consentito".

Una volta, un avvocato mi disse: "la libertà di una persona, finisce dove inizia quella di un'altra". Forse, intendeva dire che abusando della nostra libertà, noi rischiamo di soffocare quella degli altri.
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Leggi il mio Post Le tette della politica

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lunedì 1 giugno 2009

Festa nazionale della Repubblica. Oggi, rischio dittatura!


















2 Giugno 1946, ricordiamo il referendum che sancì la vittoria della repubblica sulla monarchia.
La Festa della Repubblica italiana è la festa nazionale italiana celebrata ogni 2 giugno. Dopo alcuni decenni di abbandono, fu resa nuovamente giorno festivo nel 2000 su iniziativa del secondo governo Amato per impulso, principalmente, dell'allora Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi. Di fatto è la principale festa nazionale civile italiana.
In questa data si ricorda il referendum istituzionale indetto a suffragio universale il 2 e il 3 giugno 1946 con il quale gli italiani venivano chiamati alle urne per esprimersi su quale forma di governo, monarchia o repubblica, dare al Paese, in seguito alla caduta del fascismo. Dopo 85 anni di regno, con 12.718.641 voti contro 10.718.502[1] l'Italia diventava repubblica e i monarchi di casa Savoia venivano esiliati.
Referendum del 2 - 3 Giugno 1946. La vittoria referendaria fu netta ma non schiacciante. Infatti, furono oltre dieci milioni gli elettori che votarono a favore della monarchia, contro gli oltre dodici milioni che votarono per la repubblica. In definitiva, nel 1946, quasi metà del popolo italiano avrebbe ancora preferito soggiogarsi al potere del Re.

Costituzione della Repubblica Italiana

Articolo 1
L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercità nelle forme e nei limiti della Costituzione.

Articolo 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni polotiche, di condizioni personali e sociali.
E' compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e la uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del paese.

Nel 1948, entra in vigore la Costituzione. La "Carta Fondamentale dello Stato Italiano". 139 Articoli, più XVIII Disposizioni transitorie e finali. Per fortuna, al contrario dello Statuto Albertino essa è "rigida", quindi, modificarne i suoi articoli non può avvenire con procedure semplici ed ordinarie. L'articolo 3 sancisce che "tutti i cittadini sono uguali davanti alla Legge", non prevede immunità, dunque, per il Presidente del Consiglio o per altre cariche dello Stato. E' quindi (secondo me) forviante, addurre da parte di chi si vuole innalzare al di sopra della Costituzione, sia esso tale Silvio Berlusconi o chiunque altro politico o uomo di potere, che tale Giudice abbia agito non in quanto tutore della giustizia, ma in quanto appartenente ad un partito di opposizione.

Resistenza... Liberazione, Referendum popolare, Costituzione italiana, Sovranità popolare, libertà di azione, libertà di pensiero, libertà di parola, libertà di stampa. Stiamo attenti a non vederci un giorno negare la nostra libertà e ed i nostri diritti... in cambio di una nuova... DITTATURA. La libertà è un diritto di tutti, ed ogni uomo sulla terra, che, per volontà di Dio ha diritto di goderne. La storia ha spesso soffocato e strangolato la libertà dell'uomo. All'inizio, chi ha gridato "al lupo", è stato additato come un farneticante e che vedeva i fantasmi, ma poi, quando il monopolio di un regime, il diritto di agire da uomini liberi viennero meno, fu troppo tardi per tornare indietro. Anche l'Italia di oggi, anche la nostra cara Sicilia del popolo, devono guardare oltre gli spot elettorali ed oltre le veline e l'ottimismo che trova riscontro in una sola realtà, la disoccupazione e la povertà in aumento.
W la Repubblica, W la libertà!

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Post DDL sulle Intercettazioni telefoniche
Post Scuola italiana allo sfascio
Post 25 Aprile, Festa della Liberazione

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