Il GRIDO (Il Blog su Roccalumera e... non solo)

giovedì 30 luglio 2009

LETTERA DEL SINDACO RELATIVA COSTRUZIONE PONTE STRETTO


COMUNE DI ROCCALUMERA
PROVINCIA DI MESSINA
Cap. 98027

Cod.Fisc. e Part.IVA 00145100830
Tel. 0942/744950 – Fax 0942/745104

Roccalumera li 30 luglio 2009
Al Sig. Presidente della Regione Siciliana On. Raffaele LOMBARDO
Al sig. PREFETTO di Messina dott. Francesco ALECCI
All’Assessore Regionale al Lavoro ed alla Formazione on. Luigi GENTILE
All’Assessore Regionale ai Lavori Pubblici on. Nino BENINATI
Al Presidente della Provincia Regionale di Messina on. Giovanni RICEVUTO
Al Sindaco della Città di Messina on. Giuseppe BUZZANCA
Dott. Pietro CIUCCI Amministratore delegato Società ponte sullo stretto
Spett.le IMPREGILO s.p.a.
Ai Deputati e Senatori della Provincia di Messina
Ai Deputati regionali della Provincia di Messina
Alle Organizzazioni Sindacali
Ai Sindaci dei Comuni della Provincia di Messina
Al Presidente di ANCI SICILIA On. Diego CAMMARATA


Sig. Presidente della Giunta Regionale, sig. Prefetto di Messina, signori Assessori Regionali, sig. Presidente della Provincia Regionale, Signori Deputati nazionali e regionali, signori Senatori,Sig. Presidente di ANCI SICILIA, signori Sindacalisti, colleghi Sindaci, sig. Amministratore delegato della società Ponte sulla Stretto, Spett.le IMPREGILO,

desidero sottoporre alla Vs. attenzione un argomento che, se affrontato per tempo e con unità di indirizzo, potrà rappresentare una concreta occasione di sviluppo per la nostra provincia.

Come ben sapete il C.I.PE., nella seduta del 15 luglio u.s., ha approvato l’allegato infrastrutture al DPEF 2010 – 2014 nel quale ampia attenzione viene dedicata al Ponte sullo Stretto ed alle risorse che in una prima fase vi saranno allocate ( 1,3 miliardi di euro).

E’ del 24.7.2009 la dichiarazione congiunta dei ministri TREMONTI e MATTEOLI che la norma inserita nel maxiemendamento al decreto anticrisi consente di velocizzare le procedure e prevede, inoltre, la nomina di un commissario che approverà tutti gli atti necessari in modo da consentire la ripresa delle attività e l’inizio dei lavori.

Se le previsioni saranno rispettate i cantieri, non solo delle opere propedeutiche, verranno aperti già nel 2010.

Nello specifico mi riferisco alla dichiarazioni del dott. Pietro CIUCCI, Amministratore delegato della Società Ponte sullo Stretto ,circa la concreta possibilità che al Ponte medesimo lavorino, complessivamente, 40.000 unità ripartite , in parti uguali, tra la sponda messinese e quella calabrese.

Il rischio concreto che intravedo è che la società vincitrice dell’appalto, in mancanza di personale specializzato nella nostra provincia possa rivolgersi ad altri territori per reperire la manodopera ( in gran parte specializzata) necessaria

Sarebbe, in questo caso, l’ennesima , rovinosa , sconfitta di una classe dirigente non in grado di approfittare della straordinaria possibilità di cambiare, in positivo, le sorti della nostra provincia dal punto di vista occupazionale.

A mio avviso occorre muoversi in fretta e bene ponendo, a livello istituzionale regionale e nazionale, la “ questione Messina ed il Ponte” legando la realizzazione dell’opera allo sviluppo occupazionale.

Quando la costruzione del Ponte partirà sarà troppo tardi per porre, in concreto, le questioni e, ancora una volta.,saremmo i destinatari passivi di decisioni prese altrove e che non ci vedono, neanche quando si parla del nostro territorio, attori e protagonisti.

Ritengo che sia necessario, anzi indispensabile, costituire, DA SUBITO, un tavolo tecnico politico al quale invitare :

a) IMPREGILO: tale società dovrà dire ,in modo chiaro e con sufficiente anticipo, quali e quante figure professionali, specializzate e no, saranno impiegate nella costruzione del ponte,
b) LA SOCIETA’ PONTE SULLO STRETTO: dovrà confermare, come sembra dalle dichiarazioni del dott. CIUCCI, se condivide la scelta di dare priorità alla manodopera siciliana e messinese in particolare,
c) GLI ASSESSORI REGIONALI ALLA FORMAZIONE ED AI LAVORI PUBBLICI: il primo per dirci se intende destinare, a valere sulle misure del POR 2007-2013 risorse significative per la formazione del personale necessario alla realizzazione del ponte, il secondo per confermare l’impegno della deputazione messinese sulla questione,
d) Il PRESIDENTE DELLA PROVINCIA REGIONALE ED IL SINDACO DELLA CITTA’ DI MESSINA: per dichiarare se intendono farsi carico delle richieste occupazionali del territorio coinvolgendo i 108 comuni della Provincia in un piano occupazionale equamente distributivo sul territorio,
e) I SINDACATI : per riavviare con vigore la questione occupazionale legata al ponte.

Se anche l’occasione rappresentata dalla costruzione del Ponte ci sfuggirà di mano non avremo ulteriori alibi.

Sono certo che non sarà così.

Con stima ed amicizia
Gianni MIASI SINDACO DI ROCCALUMERA
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BonarRIGO: Riporto integralmente il contenuto della lettera con la quale il Sindaco di Roccalumera ha oggi sollecitato politici e istituzioni. Qualora voi lettori del blog vogliate commentarne la validità o fare le vostre considerazioni in merito sarò ben lieto di pubblicarle quì.

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Lettera del sindaco MIASI sulla questione muro di Allume



I consiglieri di minoranza ritornano sulla questione relativa alla questione del muro di Allume chiedendo:

1) copia del provvedimento del Giudice del Tribunale di Messina relativo alla consulenza tecnica citata, completo di relata di notifica al comune,

2) estratto della pagina del registro del protocollo comunale nella quale è riportato il protocollo di entrata al comune relativo alla citata notifica,

3) copia di eventuale provvedimento del Tribunale con la quale si diffida il Comune dal mutare lo stato dei luoghi completo di relata di notifica al comune,

4) estratto della pagina del registro del protocollo comunale nella quale è riportato il protocollo di entrata del comune relativo alla citata notifica,

5) la visione immediata della predetta documentazione.
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Il Sindaco risponde: "Non intendo più ritornare su una questione di bassa speculazione politica che tira in ballo famiglie e che viene strumentalizzata dalla minoranza in modo assurdo.Affinchè i concittadini ed i lettori dei siti abbiano contezza della questione dico quanto segue:

a) dal 2007 la sfortunata famiglia colpita dall'alluvione è stata ospitata dapprima dalla parrocchia e, successivamente e tuttora, a spese del Comune,

b) nè il Sindaco nè la Parrocchia avevano alcun obbligo di ospitare la famiglia sfortunata,ciò nonostane lo hanno fatto entrambi e fino ad ora,

c) è disdicevole che la famiglia, che ha altro a cui pensare, venga strumentalizzata in modo scorretto dalla minoranza utilizando detta famiglia anche per dichiarazioni alla TV laddove il Sindaco e l'Amministrazione vengono attaccati nonostante quel che fanno e che hanno fatto,

d) è fatto notorio e pacifico che la famiglia in questione ha in corso un giudizio contro la Rai ed Endemol,

e) la minoranza lo sa benissimo ed è al corrente di tutto quanto è avvenuto finora. Non finga di non sapere quello che avviene.

f) ribadisco che fino a quando il giudizio non si sarà concluso, magari me lo comunicherà la minoranza, e non ci sarà più, neanche in ipotesi, il rischio di alterare lo stato dei luoghi ( il che può avvenire anche da parte di terzi che siano a conoscenza del giudizio, come lo è il Sindaco e come lo è la minoranza) o quanto meno quando non ci sarà più il rischio, anche in via ipotetica di alterare lo stato dei luoghi, il muro non verrà fatto.

g) poichè la causa verte tra la famiglia e la Rai ed Endemol questo comune, a meno che non venga chiamato in causa da qualcuno, non deve ricevere alcuna notifica,

h) d'ora in avanti la minoranza può scrivere quello che vuole ma sull'argomento, veramente strumentale ed odioso, non tornerò più".

Cordiali saluti.
Il Sindaco di Roccalumera Gianni MIASI
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Il pensionato paga l'Irpef a rate.



- Da agosto la liquidazione a debito del 730. Così l'Inpdap eviterà l'azzeramento delle pensioni. Dilazione d'ufficio (un quinto del mensile) fino a dicembre. L'Inpdap ha diramato la circolare n.16/2009 in cui spiega le modalità di rateizzazione dei debiti Irpef risultanti dal modello 730 dei pensionati pubblici.In particolare, se il debito è inferiore a 259 euro, esso viene trattenuto dalla pensione di agosto, se invece è superiore a questa cifra sarà rateizzato in questo modo:- per i pensionati che ricevono un importo mensile inferiore a 1.150 euro, sarà applicata una ritenuta di un quinto della pensione da agosto a dicembre, esclusa la tredicesima;- per i pensionati che hanno una pensione superiore a 1.150 euro, sarà comunque garantito un importo mensile di 916,40 euro, che è il doppio della pensione minima Inps, e l'importo a debito sarà rateizzato in misura pari alla rimanenza. In questo caso si potrà utilizzare anche la tredicesima.Se il debito non viene estinto entro dicembre 2009, il pensionato dovrà versare direttamente all'Agenzia delle Entrate quello che gli resta da pagare entro il 15 gennaio 2010. Entro il 15 dicembre, ai pensionati che non riusciranno a estinguere il debito nel 2009, saranno inviate apposite comunicazioni che avranno in allegato il modello F24 pre-compilato con tutti i dati utili ai fini del versamento.I pensionati che preferiscono comunque pagare in un'unica soluzione e non ricorrere alla rateazione devono comunicarlo attraverso un'apposita domanda alla sede territoriale Inpdap di riferimento. La rateazione non riguarda chi ha già scelto di dilazionare il pagamento al momento della presentazione del modello 730.
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Italia Oggi - 30 luglio 2009, pag. 31 - Il pensionato paga l'Irpef a rate. Daniele Cirioli.
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mercoledì 29 luglio 2009

A Fiumedinisi. Nascono ECOMOSTRI o ECO-INVIDIA?






















Domenica 26 Luglio 2009 - Fiumedinisi - Tre consiglieri di minoranza nonchè componenti dell'Ass. "Pietra Rossa", esponendo il manifesto (che vedete nella foto) che ha tappezzato tutte le vie del paese, sono saliti sul palchetto in piazza San Pietro ed hanno (a modo loro) sputtanato l'intero operato di questi anni del loro sindaco Cateno De Luca.

Nino Maisano, Presidente dell'Associazione politico-culturale "Pietra Rossa", ha aperto le danze. Ponendo ancora l'attenzione sul grave "delitto" perpetrato da De Luca ai danni di quella ormai famosa "pietra rossa", irrimediabilmente demolita e che mai più potra ritornare. Maisano ha poi posto seri dubbi sulla FENAPI, sulla sua effettiva utilità per il paese di Fiumedinisi, dichiarando che la sede della stessa verrà presto trasferita totalmente a Messina. Poi, ha continuato dicendo che: "senza FENAPI, De Luca non sarebbe diventato sindaco di Fiumedinisi e senza essere Sindaco non sarebbe diventato Deputato. Insomma, questa FENAPI e satelliti ad essa collegati e persone ad essa riconducibili non sarebbe altro (secondo Maisano) che una associazione utilizzata da De Luca per i propri affari e per quelli dei suoi amici. Dichiarazioni pesanti che per giunta il consigliere in quella sede ha espressamente richiesto che trovino presto spiegazione dalla stessa viva voce di De Luca.

Nell'intervento di Ricca, invece ho notato addirittura un sentimento di apparente sofferenza, sofferenza anche quì nei confronti dello stesso De Luca e evidenziata anche da un breve suo racconto. Pare che Ricca, chiamato sul palco di un comizio di Cateno per dare risposte, ne sarebbe poi stato (parole sue) scacciato via come un moscerino. Che poi sia stato proprio lui a iniziare a parlare di ECOMOSTRI a Fiunedinisi oppure questo sia stato l'argomento clou di tutti i relatori, è chiaro ma non non ha molta importanza.

Infine, nell'intervento del giovane capogruppo di minoranza Francesco Repici, si è evidenziata una lunga lista di opposizioni. Così, si riascoltava il termine ECOMOSTRI a proposito di varie opere fiumedinisane (chiaramente Repici si riferiva in primis al costruendo albergo ma anche alla scuola degli antichi mestieri), senza dimenticare la realizzazione MOSTRUOSA delle difese spondali del fiume, le quali al posto dei realizzati muri in cemento armato da 7-10 metri, avrebbero dovuto essere costituite da bassi gabbioni in pietra.

Sorvoliamo su dettagli quali presunte o vere numerose denunce anonime e sospensione dei lavori dei suddetti muri riconducibili pensa tu alla denuncia di chi e... aggiungiamo che: la via di fuga, cioè quel tratto di strada che oggi raddoppia un percorso di circa un chilometro immette all'ingresso del paese, pare sia stato già definito da alcuni "a via di fuga pù spitàli". Si è inotre detto che tale via di fuga è stata realizzata male, con le curve (anche a 90°) costruite in contropendenza e che già in qualche occasione avrebbero obbligato autobus a salire sul marciapiedi per percorrerle. Ci sarebbe anche da riferire quanto si è detto a proposito dell'"Unione Nisana area delle Terme" ma ci fermiamo quì per brevità.

IO PENSO CHE:
Sebbene le testimonianze vive dell'impegno del De Luca Deputato nei confronti delle necessità del territorio jonico siano inconfutabili,
(di recente, il sindaco di Roccalumera lo ha pubblicamente ringraziato in una Conferenza Stampa per un grosso finanziamento ottenuto per l'Area Artigianale), schierarsi in questi casi è difficile. Vero è che il forte e spesso intransigente Cateno De Luca può provocare sentimenti di odio feroce anche per il semplice fatto che esista. Vero è anche che il rispetto dell'ambiente non deve essere mai messo in secondo ordine, ciò nemmeno se le ambizioni dell'uomo fossero oneste e costruttive, troppe volte infatti in Italia ed in Sicilia soprattutto, abbiamo assistito al fiorire (dalla sera alla mattina) di OPERE MOSTRUOSE che male si sposavano col resto del paesaggio circostante e che per giunta successivamente sono rimaste incompiute. Vero è che per realizzare delle Opere di interesse comune spesso si possono deturpare terreni privati coltivati da generazioni. Vero è che sul palco di uno dei suoi comizi in piazza San Pietro, De Luca ha indicato i suoi proggetti utilizzando un nodoso bastone al posto di una esile bacchetta o di un puntatore laser, ma...

Ma... noi tutti ci dovremmo chiedere: veramente chi si oppone così strenuamente all'operato cementificatore dell'Onorevole De Luca si può definire un AMBIENTALISTA nato, cioè un sostenitore delle verdi vallate e delle specie botaniche ed animali protette? Io, consentitemi, ho seri dubbi in merito. Mi convince di più una possibile invidia che potrebbe essere scaturita da un "no tu no" affaristico o peggio dall'essersi reso conto di qualcuno dei "vecchi politici" che non era vero quanto affermato per anni nei bar, e cioè che nella riviera jonica non si poteva fare di meglio che preparare le valige e andare via anche da Fiumedinisi. Ciò che al sottoscritto appare evidente, almeno quanto a chi è salito sul palco l'altra domenica, è che tuttà l'opera dell'Onorevole è complementare e unica.

La FENAPI dà supporto agli imprenditori e posti di lavoro, (amici o non), l'albergo di De Luca; la scuola degli antichi mestieri e le altre opere che via via nasceranno a Fiumedinisi, hanno bisogno di difese spondali efficienti (magari rivestite di pietra, perchè così non sono certo ben armonizzate con l'ambiente) per prevenire, adesso si, danni ingenti ai nuovi immobili, che ne deriverebbero in caso di esondazione del torrente; la via di fuga che si collegherà ad un tratto da realizzare rettilineo, permetterà (al posto dell'attuale vecchia strada zeppa di tornanti strettissimi e pericolosi) di raggiungere "la marina" in soli 5 minuti; e ancora, un nuovo svincolo autostradale ad Alì Terme nascerà per collegare quanto descritto prima con il resto del Mondo. E ci sarebbe monto ma molto altro ancora da dire. Per farla breve poi, l'"Unione Nisana" di quattro comuni (Alì, Alì Terme, Nizza e appunto Fiumedinisi), sarebbe il tassello essenziale per unire forze, tipicità e potenzialità differenti di un territorio da destinare ad una più variegata ed esigente offerta turistica internazionale. Imitare in meglio Taormina per sperare concretamente di ottenere risultati seri, necessita una mentalità aperta e progressista, non certo di gente che di ambientalista ha soltanto il nome.

E' chiaro che se domani dell'intero ambiziosissimo proggetto di De Luca per Fiumedinisi e la vallata, ne fosse realizzato anche il solo 70% e quindi il tutto rimanesse incompiuto per la mancanza dello svincolo autostradale o di qualsivoglia altra importante componente, gli oppositori di oggi potrebbero ben affermare domani: VE L'AVEVAMO DETTO NOI, ERANO SOLO ECOMOSTRI!

BonarRIGO risponderà a Voi lettori: Qualora chiunque di voi lettori volesse postare un commento o aggiungere qualsivoglia precisazione sul tema sopra trattato io sarò ben lieto di pubblicarlo e, se l'argomento da Voi eventualmente aggiunto fosse anche di mia conoscenza, darò la mia impressione e/o soluzione in merito.
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martedì 28 luglio 2009

Comunicato di Gianni Miasi. Ricevo e pubblico

I consiglieri di minoranza in data 17 luglio 2009 hanno presentato una interrogazione, finita agli onori della stampa, esternando la loro preoccupazione circa la mancata correspensione da parte dell'amministrazione comunale ai dipendenti del salario accessorio.
Desidero rassicurare la minoranza consiliare che già dalla fine di giugno 2009 l'ufficio di ragioneria aveva comi nciato a predisporre ogni opportuno provvedimento affinchè, come era giusto, ai dipendenti venisse corrisposto il salario accessorio (straordinario, reperibilità, responsabilità, turnazione, rischio, lavoro festivo, art. 13, maneggio valori, disagio, etc.).
Poichè, da noi a Roccalumera, gli stipendi si pagano con regolarità alla fine di ciascun mese, d'accordo con i dipendenti si è deciso di accorpare il salario accessorio allo stipendio del mese di luglio che, ad oggi, 28 luglio 2009, è stato già corrisposto ed incassato.
Ancora una polemica sterile e basata sul nulla.
E se invece parlassimo del futuro del nostro paese ? Non sarebbe male. Non so se interessa a qualcuno la notizia che nel lungomare abbiamo sostituito tutte le lampade e che adesso tutto risplende di luce nuova, intensa ed al contempo gradevole.
IL SINDACO
Gianni MIASI

BonarRIGO risponderà ai suoi lettori: Qualora chiunque di voi lettori volesse postare un commento o aggiungere qualsivoglia precisazione sul tema sopra trattato io sarò ben lieto di pubblicarlo e, se l'argomento da Voi eventualmente aggiunto fosse anche di mia conoscenza, darò la mia impressione e/o soluzione in merito.
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domenica 26 luglio 2009

Manifesti sui muri, gesto degno di chi lo ha architettato



26 - 07 - 09 - Lo sapevano bene questi signori, - o dovrei ancora dire Pippo Campagna - che oggi a Roccalumera ci sarebbe stato un evento importante, la processione in onore della Madonna del Tindari. Un evento irripetibile (poichè il simulacro del Tindari è nel nostro paese solo quale tappa di un lungo viaggio itinerante fra i Comuni del nostro comprensorio, che si concluderà domani con il ritorno nella cattedrale del Tindari) appunto.
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Dicevo, proprio per cogliere l'occasione e proporre il suo manifesto ad una platea il più ampia possibile, Campagna ha scelto un giorno dedicato alla preghiera ed alla processione a Maria Santissiama, per farsi pubblicità. A modo suo.
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TORNANO I MANIFESTI SUI MURI
Quando, anni fa ci lamentavamo delle vergogne e degli espliciti insulti che offendevano non solo il sindaco di Roccalumera ma la civiltà ed il decoro dell'intero paese, non avevamo ancora visto nulla. Oggi, esternazioni di odio sfociano in aspre lotte che di politico hanno solo la facciata. Famosa è la recente frase detta dal presidente del Consiglio Comunale Foti al suo Sindaco Bruno Parisi a Furci: "qualunque cosa tu mi porti io te la boccio", frase paradossalmente divenuta ironica suoneria per cellulari. A Pagliara non si respira aria migliore, e non perchè il caldo inperversa anche lì, ma piuttosto perchè il sindaco Di Bella ha i suoi bravi oppositori che affermano cose che (a quanto pare lui può smentire). A Fiumedinisi, nienetepopodimeno che l'"Onorevole della speranza" Cateno De Luca, nonchè residente e sindaco dello stesso paesino collinare, si ritrova una minoranza che risponde alle sue affermazioni, non solo in TV ma addirittura indicendo comizi in piazza (questa sera alle ore 21:00). Infine, per farla breve, torniamo nella ridente "mia" Roccalumera:
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ADESSO, LA SCUSA E' ALLUME
Campagna
, assolutamente sordo di fronte ai numerosissimi segnali di apertura alla collaborazione offertigli dalla maggioranza tutta, titola così il suo manifesto (nella foto) : ...E ADESSO DOVREBBE DIMETTERSI. Più lapalissiano di così il suo intento di ribaltone non avrebbe potuto apparire! Il consigliere di minoranza, tirando dietro di se un gruppo di oneste persone con la chimera di chissà quale prospettiva futura, propone le dimissioni a Miasi reo di non aver mantenuto una promessa fatta alla frazione di Allume. Come potete voi stessi leggere, trattasi di un muro di contenimento da realizzarsi a difesa dei fabbricati sottostanti un fronte roccioso, che (dopo la disastrosa alluvione del 25 Ottobre 2007), sono stati dannegiati dal violento nubifragio. Così, viene attatamente strumentalizzata, ancora una volta la tragicomica sventura. Sventura di cui è stata particolarmente vittima una famiglia di Allune, la quale fra l'altro è balzata alle cronache per una burla fattale dalla trasmissione "Il treno dei desideri". Infatti, di fronte alle gravi lesioni strutturali presenti sull'edificio in qustione, (in circa una settimana di lavoro), gli incaricati della RAI hanno sistemato con il rossetto un corpo pieno di fratture alle ossa. Comunque, è da dire che la famiglia in questione, attualmente vive in una casa in affito, (pagato dal Comune). Ma torniamo al manifesto.
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BATTIBECCHI DA CURTIGGHIU
Solo un pubblico superficiale e poco attento, potrebbe apprezzare tali manifesti quale leggittima e congrua soluzione alle difficoltà di paesi joinici in crisi e assolutamente bisognosi di cosione e intelliggenze comuni. La triste verità è, che il livello della nostra politica si è abbassato notevolmente in questi ultimi vent'anni. Si, era difficile, ma noi siciliani ionici ci siamo riusciti. I nostri politici, si stanno letteralmente sputando addosso sia in riva al mare, che in nome di una "pietra rossa" di collina, mentre il popolo attende che esploda la tanto bramata tregua. Eppure, la gente va avanti lo stesso. Mentre nei palazzoni di Palermo e nei palazzini dei comuni le amministrazioni non si mettono daccordo su nulla, una nuova estate povera si avvia alla peggiorativa conclusione. Chi dovrebbe - secondo voi - "ABBASSARE LO SGUARDO PER LA VERGOGNA?".
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giovedì 23 luglio 2009

Il conto in banca sotto tiro del fisco





Il conto in banca sotto tiro. - Accertamenti.

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La Cassazione, con la sentenza n. 16874 del 21 luglio 2009, ha disposto che le verifiche fiscali effettuate sui conti bancari, in assenza di autorizzazione della Guardia di finanza, possono comunque essere utilizzate contro il contribuente.La sentenza in oggetto è importante poiché dispone che questa procedura, soprattutto dopo l’abolizione del segreto bancario, non pregiudica la privacy dei contribuenti né il loro diritto di difesa. Una delle motivazioni più interessanti addotte dalla sentenza in esame è che la Guardia di finanza non è tenuta a fornire alcuna spiegazione dell’ispezione. Un avviso di accertamento che si basa sugli esiti delle operazioni bancarie acquisite dall’ufficio o dalla guardia di finanza è vietato quando tali movimenti siano stati effettuati in assenza dell’autorizzazione prevista dal decreto del presidente della Repubblica n. 633 del 1972, e ciò abbia determinato un danno per il contribuente. Nel caso di specie, è considerato valido l’accertamento dell’Iva comunicata ad un contribuente romano dopo una verifica non consentita sui conti correnti bancari. Resosi conto dell’assenza di autorizzazione, l’uomo aveva subito impugnato tale operazione di fronte alla commissione tributaria provinciale, ma in primo grado aveva perso. Poi, però, la Ctr del Lazio aveva accolto l’appello sostenendo che l’ufficio Iva aveva proceduto in modo da compromettere la privacy del contribuente e il suo diritto di difesa. Contro questa decisione, l’amministrazione finanziaria ha presentato ricorso in Cassazione e, questa volta, ha vinto.


Italia Oggi –23 Luglio 2009, pag. 28 – Il conto in banca sotto tiro. Debora Alberici.

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mercoledì 22 luglio 2009

Furci. Paesino di odii e dispetti, a farne le spese i suoi cittadini.




La gente del nord, quando è stata presente ai comizi jonici, soprattutto a certi comizi degni del Cabaret del "Bagaglino" di Pippo Franco e compagni, si è fatta delle grasse risate. Ne ho le testimonianze certe!
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Oggi, basta ascoltare le parole del sindaco di Furci (in questo video realizzato dal giornalista Alberto Santisi), per rendersi pur minimamente conto di quale clima si respira nel suo palazzo e di conseguenza fra i cittadini. Siamo ormai a metà estate, è chiaro che il turismo è in calo ovunque. A nulla serve il solito rimpallo di responsabilità, fra maggioranza ed opposizione. A Furci poi... (per chi non lo sapesse), addirittura la maggioranza ed il presidente del Consiglio (ex sindaco) è la lista opposta a quella di Bruno Parisi, che da solo ha vinto le elezioni. Una amministrazione "bastarda", quella di Furci, che sembrava quasi destinata a soccombere il giorno dopo della sua nomina... ma con la caparbia degli uni, nonostante le reiterate legnate degli altri, Parisi è ancora a lottare, a tenere in piedi una casa piena di crepe.
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Personalmente, chiamatemi pure buonista e scarso conoscitore dei fatti, ma ho sempre sostenuto (e non solo a proposito di Furci o Roccalumera), che per progredire - soprattutto in periodo di crisi e di sottosviluppo - bisogna sotterrare l'ascia di guerra. Bisogna guardare agli interessi della gente che apre il negozio ogni mattina e la sera lo richiude con il registratore di cassa ad incassi zero, bisogna abbattere gli steccati del "tu mi facisti chistu e non tà piddunu finchè campu", bisogna andare oltre i cavilli burocratici per accorciare i tempi di una burocrazia ed una politica di Palermo che ci stanno ammazzando, cari siciliani.
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In quattro e quattrotto, le poche manifestazioni estive cheppure si faranno a Furci, e che si faranno anche a Roccalumera come a Santa Teresa di Riva ecc., segneranno la fine di un'estate piena di "se" e piena di "ma". Intanto, rimanderemo i nostri propositi di VITTORIA sulla disoccupazione giovanile, i nostri propositi di VITTORIA sul degrado delle campagne e degli agrumeti rinsecchiti... perchè un Medico a Furci non si rassegna di aver perso le elezioni e altrettanto fa un basso (di statura) avvocato a Roccalumera.
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Sarebbe l'ora di finirla. I tempi in cui per avere un certificato entro pochi giorni, si saliva nella stanza del Sindaco "baciamu li mani" per farsi raccomandare, sono finiti. Eppure, la mentalità resta sempre quella. Deboli con i Forti e Forti con i deboli. Il resto d'Italia avanza e noi, ancora oggi... (nel VENTUNESIMO SECOLO), ci bisticciamo a vita... per un torto subito da un nostro avo!
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martedì 21 luglio 2009

Roccalumera. Processione a mare 2009 Madonna del Carmelo



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lunedì 20 luglio 2009

Roccalumera. A munnìzza a ittamu ddà oppuru ccà?



(foto scattate alle ore 10:30 P.M. di oggi)

Roccalumera - 20 Luglio 2009 - Via Amerigo Vespucci, la periferia sud del paese. Cosa ci hanno lasciato i nostri turisti dell'ultimo fine settimana: tanta immondizia! Fino a quà nulla di strano, infatti si sa che "cu mancia fà muddichi". Tuttavia, io stesso alcuni giorni fa avendo notato che i cassonetti della via Vespucci non si trovavano più nel solito posto - dove esiste un'apposito scasso nel marciapiede - ossia nella parte bassa della via (nella foto in 1), incontrato il sindaco gli avevo posto la domanda alla quale mi aveva candidamente risposto: "li abbiamo spostati a monte (nella foto in 2), per espressa richiesta dei condomini del Residence "Le Trocadero" (nella foto in 3).

(ndr. gli inquilini del residence, vengono impropriamente definiti da noi roccalumiroti... "i catanisi", magari fossero catanesi, sono perlopiù abitanti della provincia di Catania con seconda casa a Roccalumera).

Presumibilmente, "i catanisi" avranno chiesto al sindaco di spostare i cassonetti perchè - così vicini alle abitazioni - inondavano di fetòre e di insetti l'intero quartiere, ma probabilmente non tutti loro la pensano in tale maniera. Infatti, mentre io e la mia famiglia - limitanti con il residence - abbiamo preferito fare quattro passi e riversare i nostri rifiuti nei cassonetti alle spalle del residence (nella foto in 4), molti altri devo dire, hanno preferito gettare in terra decine e decine di borse piene di immondizia là dove prima c'erano i cassonetti (ovviamente per una questione di poltronite acuta). Se aggiungiamo che tale sito era stato per lungo tempo adoperato da chiunque quale discarica di mobili demoliti, porte, frigoriferi acciaccati ed ogni altro tipo di rifiuto ingombrante, si spiega come, dove prima c'erano i famosi cassonetti adesso c'è una montagnola di spazzatura mista a trasloco e demolizione abitativa, che nessun camion delle ATO ritrira più.

Come finirà? Di sicuro ci sarà un rimpallo di colpe fra ATO amministrazione, residenti e villeggianti del weekend. Passerà del tempo. Poco? Poi, qualcuno dirà: "pimmìa iera u stìssu!"

Speriamo che per pochi maleducati, non debbano essere in molti a dover soffrire!
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sabato 18 luglio 2009

Roccalumera. Festa della Madonna del Carmelo 2009



16 Luglio 2009 - La Festa della Madonna del Carmelo (il monte "Carmelo"), anche quest'anno si è svolta per le vie del paese a Roccalumera, ma per fare un esempio, lo si è fatto anche nella vicina Santa Teresa di Riva e lo si farà questa domenica anche a Rimiti, frazione di Casalvecchio Siculo.

Ciò che conta, è che una Festa religiosa si svolga nella sobrietà e nel clima che le è congeniale: la preghiera e la riflessione. A tal proposito, l'esempio dato in questi ultimi anni da Don Gaetano Murolo è stato perlomeno esemplare. Processione contenuta nella durata, organizzazione attenta, spettacolo di contorno ad opera di ragazzi e bambini del nostro comprensorio e nessunono spreco di denaro pubblico per "ingrassare" stelle del POP che nulla hanno a che fare con il vero senso della Festa, ma che pretendono cifre esorbitanti per un'ora scarsa di spettacolo.

Domani, Domenica 19 Luglio, ancora a Roccalumera ci sarà una nuova processione in onore della Madonna del Carmelo. Anche questa organizzata dalla parrocchia di Don Gaetano Murolo, ma questa volta sul mare. Una tradizione che si ripete negli anni e che rammenta alla gente quanto il nostro mare sia stato una risorsa per pescatori di un tempo e lo sia ancora oggi. Il mare, il nostro mare azzurro, domani verrà benedetto dal passaggio del simulacro della Madonna. E pazienza, se al suo passaggio, che ci auguriamo non trovi onde ma mare calmo, tanti bagnati saranno ad accoglielo in costume da bagno. La Madonna gurderà dentro di noi, guarderà il cuore.

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mercoledì 15 luglio 2009

Zona jonica. Sviluppo Rurale e olio "Valle Dinarini"



Navota... u zappaturi iera u "sceccu" du patrùni da terra!
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11 luglio 2009 - Presso la ormai famosa Filanda di Roccalumera, è avvenuto un nuovo incontro fra le istituzioni ed i commercianti del territorio. Apertura del convegno ancora una volta ad opera del sindaco Miasi, e poi via via i vari relatori, dall'agronomo Giorgio Foti al presidente del'Agenzia Sviluppo Jonico Andrea Ceccio, ecc. ecc.

Alcuni punti evidenziati da Miasi:

DESERTIFICAZIONE DEL TERRITORIO - I limoneti ricadenti sul nostro territorio giacciono ormai in uno stato di totale abbandono. A tale critica situazione, si potranno a breve aggiongere ulteriori problematiche, quali il dissesto idrogeologico del suolo, il rischio di esondazioni e frane.

IL COSTO DELL'ACQUA - Posto che oggi un'ora di acqua per irrigazione va dai 25 ai 35 euro, unendo tale gravoso onere alle già tante difficoltà costituite dai costi di concimazione, prevenzione dai fuochi d'estate, potatura, e fino ad arrivare alla raccolta, bisogna assolutamente rendere molto più abbordabile il costo dell'acqua. (aggiungo io), in campagna elettorale, il Sindaco Miasi ha parlato di energia per uso agricolo, prodotta attraverso l'installazione in loco di pannelli fotovoltaici e di voler realizzare degli invasi (leggi laghetti artificiali), ai quali gli agricoltori possano approvviggionarsi per irrigare le proprie piantagioni.

PORRE IL PROBLEMA ALL'ATTENZIONE DEGLI ENTI PREPOSTI - Convocare a Settembre il neo Assessore Regionale all'agricoltura al quale proporre le nostre richieste.

RIUNIRE I PRODUTTORI IN UN UNICO PROGETTO - Sondare l'entità della cosiddetta "massa critica" dei produttori sul territorio, poichè è ormai evidentissimo ed indiscutibile, che da soli non si va da nessuna parte.

RIUNIRE LE PRODUZIONI. Opinione condivisa anche da Foti, è stata di dover riunire gli olii d'oliva del territorio jonico(anche con marchi diversi), sotto un'unica denominazione: "VALLE DINARINI". Infatti, solo in questo modo si potrà raggiungere la produzione congrua per la grande domanda del mercato internazionale, e cioè di 200.000 litri almeno.

NON SOLO LIMONE INTERDONATO - (aggiungo io), a meno di convertire intere aree oggi abbandonate alla produzione del limone interdonato, - cheppure in tre anni fa si vendeva a 20 centesimi ed oggi ha raggiunto quotazioni di 180 centesimi - è un'operazione costosa e che - comunque - rivolgerebbe l'offerta ad un mercato "di nicchia". Nel pacchetto da proporre, invece, bisogna inserire tutto il nostro potenziale produttivo. Anche le marmellate di agrumi dell'aziena "Rocca Allumera" ad es., il limoncello prodotto dalle nostre piccolissime aziende a conduzione familiare, l'origano di Antillo e i tanti prodotti insaccati e sott'olio e sott'aceto di produzione artigianale. Tutti insieme i produttori della "marina" e dell'entroterra, possono e devono concorrere nel creare un "pacchetto tradizionale", che rappresenti, oltre che il souvenir tipico da proporre ai turisti estivi e non, anche quel tuttuno con l'offerta culturale che lega il presente con il passato e che ci possa contraddistinguere nell'alta qualità e nella tipicità territoriale.

VOGLIAMO FARE SUL SERIO? - L'Agronomo Foti, ha infine esortato i presenti e quanti operano nel settore, a dimostrare di voler "fare sul serio". E, proprio per dimostrare nessuno volenteroso sarà escluso, ha paradossalmente affermato che "anche le dieci bottiglie, possono cocorrere quale inizio di una produzione che crescerà a cento e poi oltre".

CONCLUDENDO
Serve una rete di vendita unificata. Indiscutibilmente, pur talvolta con tutte le ragioni di questo mondo, i nostri produttori hanno sempre mostrato diffidenza di fronte ad associazionismo e cooperazione. A qualcuno, addirittura "u culu cci rrobba a cammicia", come si suol dire il siculo. Tuttavia, prendendo atto delle floride, consolidate ed ipercollaudate nei decenni realtà coperativistiche del Nord Italia, sarebbe il caso che quì da noi, si mettessero finalmente da parte i personalismi ed il capanilismo di quartiere, rendendosi conto pur tardivamente, che se i padri non hanno fiducia... i figli scappano all'estero o rimanendo, cadono nel baratro prima della depressione e poi della droga e della delinquenza. Tutti noi, ci aspettiamo risposte dalle istituzioni, ma anche noi dobbiamo saper porre le giuste domande consci di cosa vogliamo veramente.
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