Il GRIDO (Il Blog su Roccalumera e... non solo)

martedì 29 settembre 2009

Brolo, sciopero della fame per Giuseppe Pizzino. A rischio 200 posti di lavoro

Orgoglio e dignità. Credendo di fare cosa gradita, riporto quanto giuntomi oggi su Facebook a riguardo di una famosa camiceria (la "Castello" di Brolo - ME), la quale, avendone assoluto bisogno, ha chiesto un prestito alla banca del gruppo Unicredit per un importo di 1,4 milioni di euro. Da parte del Gruppo Bancario, pare siano stati chiesti quali garanzie beni per 6 milioni di euro, cifra che l'imprenditore Giuseppe Pizzino non può garantire. Intanto, mentre la gente è in strada da giorni a implorare aiuto alle istituzioni, l'imprenditore Pizzino continua il suo sciopero della fame, costantemente monitorato dai medici.
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I giorni di estenuante sciopero della fame passano veloci ma continuano a produrre risultati: l'intervista concessa al coraggioso Giuseppe Pizzino dal programma "Linea Notte" di Rai Tre è infatti la testimonianza che qualcosa si muove anche a livello nazionale. Orgogliosa difesa di un'azienda VIVA fatta di gente volenterosa e pronta ad ogni sacrificio per tutelare il proprio lavoro ma anche composta Dignità di chi lotta per una causa più che giusta, sono i sentimenti che sono trapelati da quei pochi ma preziosissimi minuti di diretta nazionale, sentimenti che ci accomunano.
Conforta la visione di Dora e Michela insieme al padre, Giuseppe Pizzino: una famiglia unita nella preoccupazione e nella battaglia.
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Rinfranca la compattezza dell'altra famiglia, ancora più grande e ancora più coesa nel sostenere le proprie idee e il proprio futuro, la grande famiglia Castello.
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Rincuora la vicinanza delle istituzioni, ieri sera rappresentate dal sindaco di Brolo Salvuccio Messina e dal sindaco di Ficarra Basilio Ridolfo, attenti e solidali con la gente del proprio territorio.
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La lotta contro questo sistema ingiusto è ancora lunga, ma la speranza cresce ed oggi sarà una giornata piena di appuntamenti e occasioni utili per porre rimedio a questa triste situazione.
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Gli aggiornamenti sulle attività di supporto alla causa Castello continueranno ad arrivare puntuali grazie a Mario Maraffa, responsabile del gruppo gemellato "Piazza Castello spa", e grazie anche ai giornalisti locali sempre vigili e sensibili.Continuiamo così, compatti, dirigenti e dipendenti, amici e simpatizzanti, gruppi spontanei e giornalisti perché, insieme, tutto è possibile!
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Stamattina il Sindaco di Piraino Giancarlo Campisi e i delegati sindacali sono stati a Palermo per seguire la vicenda Irfis (il famoso finanziamento da 1,4 milioni di euro accordato ma mai partito) ma è stato solo il primo round, il secondo si disputerà Venerdì.
Nel primo pomeriggio invece, come da programma, sono arrivati a Brolo gli esponenti della provincia: il presidente Nanni Ricevuto insieme all'assessore al lavoro Renato Fichera e al consigliere gioiosano Giovanni Princiotta.
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"Eppur si muove"!Non sappiamo quanto questo movimento sarà efficace ma di certo è più utile di tanti colpevoli silenzi e di tante mani in tasca, aspettando che arrivi l'inverno.
Anche ieri sera c'è stato parecchio movimento per via dell'intervista di Giuseppe Pizzino a "Linea Notte" di Rai Tre e, soprattutto, per via delle dichiarazioni spropositate rilasciate da Unicredit alle quali ha prontamente risposto lo stesso Pizzino.
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Il puntualissimo Mario Maraffa, fondatore del "Piazza Castello spa", ha condiviso i seguenti link: l'intervista e la lettera aperta di Giuseppe Pizzino ad Alessandro Profumo (amministratore delegato del gruppo Unicredit)
Antonino Dovico Lupo
GUARDA: (su Facebook You Tube) (su Facebook il sito)

Giuseppe Pizzino sarà intervistato questa sera (30/09) dai giornalisti di SkyTG24. L'appuntamento è nella fascia fra le 19:30 e le 20:00
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lunedì 28 settembre 2009

Riviera jonica. Degrado, dal Capo Alì alle colline



Qualche giorno fa, sull'emittente locale Tele90 ho sentito parlare di "soluzione al problema Capo Alì". Ben sapendo che siamo di fronte (a parte l'Autostrada Me - CT), all'unico asse viario che ci consente di transitare e comunicare con il resto del Continente, il relatore di turno avrebbe (secondo lui) trovato la soluzione nella posa in opera di nuova rete (a doppia torsione) nei punti dove adesso manca. Della GALLERIA PARAMASSI neanche a parlarne, in qunto la stessa costituirebbe un "mostro ecologico" che deturperebbe l'intero panorama verde del Capo Alì Terme. Nel video che ho realizzato un anno fa, vi offro degli elementari esempi di cosa rappresenti come rischio la non realizzazione della "galleria paramassi" per lunghi decenni implorata e mai realizzata. Intanto, già alle prime piogge di questo Settembre 2009, i danni subiti dai paesi del comprensorio sono già oltre DIECIMILIONI.

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Nel mio video che potete vedere, (CLICCA), ho attenzionato LA CHIESA di Santo Onofrio di Casalvecchio Siculo. Quì ho posto l'attenzione verso i cosidetti BENI CULTURALI abbandonati. Ciò, perchè il tanto decantato turismo-culturale, passa soprattutto attraverso le testimonianze monumentali storico architettoniche, dunque la loro conservazione, e solo dopo attraverso piani di seria e concreta fruizione. Ma, direte voi, i problemi di paesini collinari come Casalvecchio, Mongiuffi, Antillo, Roccafiorita, ecc. ecc. sono rappresentati proprio in inverno dall'emergenza maltempo. Basta un'ora scarsa di pioggia battente (come di recente accaduto), per far franare le uniche strade esistenti e tagliare fuori dal mondo migliaia di persone. Si interviene su dettagli qualora attenzionati e con estrema lentezza, quando i piani di intervento dovrebbero interessare il territorio collinare su vasta scala. Ma la scusa è sempre pronta: mancano i soldi.

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giovedì 24 settembre 2009

Maltempo di inizio inverno. Riviera Jonica in tilt.



Stamattina, uscendo di casa in auto, ho percorso verso Santa Teresa un paesaggio apocalittico. Le onde del mare alte diversi metri, le ruspe al lavoro per liberare i fori della bretella sul torrente Pagliara (fra Roccalumera e Furci). Code all'ingresso dell'autostrada ME-CT, che ho appreso essere stata invasa da frane e addirittura da un fiume in piena nel tratto fra Sant'alessio e Roccalumera, con conseguente chiusura della stessa al traffico. La gravità dell'accaduto è stata riportata perfino dai TG di Canale 5 e dalla RAI.

Considerato quanto documentato da diversi siti jonici, (come in altri posti sfortunati d'Italia), e cioè che già la scorsa settimana, vari Comuni collinari sono stati messi in ginocchio da frane, smottamenti e perfio tagliati fuori dalle comunicazioni col resto del mondo per lunghe ore, mi viene da pensare che il fantasma del 25 Ottobre sia sempre in agguato sui nostri destini.

IL CAPO ALI'
Si sono mobilitati i Consiglieri Provinciali Nino Muscarello e Matteo Francilia, con interrogazioni al Presidente della Provincia Nanni Ricevuto, ma... ora che siamo tornati in emergenza, più che pensare a realizzare la tanto declamata via di fuga alternativa, si deve pensare a mettere almeno la rete sul costone roccioso là dove ancora manca. Galleria Paramassi? Più di un anno e mezzo fa, a Fiumedinisi, durante una fiera, sono stato invitato (assieme a tantissimi altri) a porre la mia firma e dettare i miei dati della Carta di Identità, proprio per attenzionare la gravità del "Caso" Capo Alì e accelerare la realizzazione della Galleria Paramassi. Che fine hanno fatto quelle firme?

TORRENTI JONICI
La loro pulizia (a quanto pare), non è compito di Sindaci ed amministrazioni comunali ma della Provincia. Qualche anno fa, forse preso da un raptus di follia, mi sono recato al Genio Civile di Messina per chiedere spiegazioni sulla manutenzione dei torrenti. Dopo un rimpallo di responsabilità e di stanze, mi è stato detto che... era stato stanziato un finanziamento per che cosa??? per rivestire un tratto di una parete interna del bastione lato Roccalumera... con lastroni di pietra naturale. Ma? Ma che il greto del torrente non poteva essere toccato. Alla mia insistenza, un ingegnere mi ha detto stizzito: "ma lei chi è?". Chiaramente voleva intendere: "che carica istituzionale ricopre, caro signor Bonarrigo, per fare tante domande?". Io ho risposto candidamente: "io sono solo un libero cittadino che ha la casa accanto al bastione del torrente di cui le chiedo informazioni". Infatti, se il greto del torrente si riempie anno dopo anno di terra e elettrodomestici, carcasse di auto e ogni altro tipo di rifiuti... la prossima piena potrebbe straripare a danno di noi residenti tutti.

Giorni fa, un mio caro amico mi rammentava inoltre che a monte del medesimo Torrente Pagliara, il bastione è interrotto in più punti e in qulche caso la parte che fuoriesce dal greto è alta un palmo. Molti sconoscono la gravità del problema e si sonnecchia, pensando: "è un problema di chi ci abita vicino". E invce no, da testimonianze da me raccolta da persone anziane, ho appreso che parecchi anni orsono una piena che straripò all'altezza della "Piana di Rocchenere", invase gran parte del paese.

LUNGOMARI JONICI
Costriti male, in tempi diversi, con tecniche differenti, oggi fatiscenti. In caso di mareggiate, tranne i brevi tratti (uno a Furci e uno a Santa Teresa di Riva), recentemente interessati da interventi finanziati dalla Comunità Europea, vengono invasi dalle onde che raggiungono le case fino al secondo piano. Il giorno dopo, paesaggi da dopo terremoto, ogni cosa è divelta, allagata, invasa dalla sabbia. C'è da considerare che in una stagione invernale, le mareggiate possono essere anche tre o quattro e così si spala sabbia per settimane. Per prevenire i danni, invece di costituire gruppi compatti che "bussino" alle porte di quelli che genericamente chiameremo "Potenti", nascono poi speculazioni e rimpallo di colpe. Sul banco degli imputati dei vari Comuni, la solita Maggioranza che tarda l'intervento e la solita minoranza che si erge a Robin Hood dei cittadini, tirando immantinente le somme e concludendo che è meglio che "quelli" vadano a casa. Non è un gioco di quartiere, amici miei!

Ci vorrebbe un serio piano intercomunale (se ne sarà certo discusso nelle sedute dell'Unione dei Comuni Jonici), fra i tanti Sindaci dei comuni ricadenti sulla costa, per l'adeguamento dei lungomari (e non parliamo del rischio erosione delle coste), al rischio mareggiate. E per adesso, mi fermo quì.
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lunedì 21 settembre 2009

Italia. Sicurezza, Ronde, Polizia. Argentina, Favelas!

Sicurezza, volgliamo più sicurezza nelle nostre case nelle nostre città. Assassinii, stupri, prostituzione, spaccio di sostanze stupafacenti, furti, rapine, scippi. Domenica 20 Settembre 2009. RAI 3, la trasmissione che si permette ancora il lusso di raccontare la verità della strada, una verità vissuta e non imbavagliata dai potenti della politica che hanno ormai fatto delle testate giornalistiche gli stuoini dei loro piedi è "PRESADIRETTA". La città oggetto dell'indagine giornalistica non è Messina, non è nemmeno uno sperduto paese sottosviluppato del sud dedito alla mafia, è... Roma, LA CAPITALE. Si documenta la soppressione di Posti di Polizia e accorpamenti con riduzione del numero degli agenti. Grossi quartieri di Roma sono ormai lasciati al loro destino. Si è tanto parlato dei Poliziotti di quartiere, ebbene, sono i romani stessi (a meno che non li abbiano pagati per dire ciò) ad affermare che "sti poliziotti di quartiere non si sono mai visti in giro". Intanto aumentano i furti nelle case e nei negozi. La gente si arrangia dotandosi di impianti di allarme con telecamere, ma non basta.
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Maroni smentisce. E dal seggio del Parlamento enumera i tanti miliardi di euro in più che il Governo avrebbe già stanziato per la sicurezza. Ma, fra i tanti intervistati, un sindacato risponde che con il 10% in più stanziato dal Governo si sono (si e no) pagati i debiti pregressi. Altre fonti parlano addirittura di TAGLI. Si parla di meno 254 milioni di euro per l'anno in corso e addirittura meno tre miliardi di euro per il triennio 2009-2011.
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In compenso, sono state istituite le ronde.
Ronde di partito (della Lega Nord), che in "padania" esistono da più di dieci anni. A cosa servirebbero in realtà le ronde. A sopperire alla mancanza di Forze dell'Ordine? E allora perchè non rinforzare quelle, piuttosto che creare dei gruppi di razzisti? E poi, come si spiegano certe ronde della città di Massa, dove uno sparuto gruppo di civili - della "Destra" - con la pettorina gialla e con scritto alle spalle "SSS" Soccorso, Sociale, Sicurezza, viene a sua volta... scortato da ben venticinque fra Carabinieri e Agenti di Polizia di Stato, per una inutile passeggiata serarale? Mistero! Il Sindaco di Massa, intervistato dall'inviato di RAI 3, si è dichiarato contrario alle ronde già in tempi non sospetti, poi quando successivamente le ronde estremiste di Destra si sono scontrate brutalmente con le ronde si estrema Sinistra, le perplessità del primo cittadino di Massa, hanno avuto il loro triste riscontro pratico.

Contro l'immigrazione
Chiaramente ispiratisi al regime dittatoriale di Benito Mussolini, i Capi Clan delle ronde lella Lega, intendono depurare il loro territorio da tutti i non italiani. Vogliamo sperare che per "non italiani" non intendano anche Siciliani, Calabresi, Pugliesi, Campani ecc. Magari vogliono ripristinare la Razza Ariana, pardon Padana.

Altro tema. I BENI CULTURALI IN ITALIA
Come anche le pietre sanno, l'Italia (e la Sicilia in particolare), possiede il più grande partimoniuo Artistico Culturale del Pianeta Terra. Eppure, in molte occasioni questo patrimonio diventa ingombrante e spesso addirittura scomodo. Abbandono, disinformazione, anche quì mancanza di fondi e di piani per la fruizione turistica. Ancora Roma, in un recente scavo per la realizzazione delle fondamenta di un nuovo Centro Commerciale sono stati ritrovati migliaia di reperti archeologici. Catalogati in miglia di cassette, da archeologi precari e senza paga, i suddetti Beni verrano con molta probabilità accatastati in qualche magazzino dove verranno dimenticati. Adesso passiamo velocemente dal Molise, una intera città romana, risalente probabilmente a oltre 2200 anni orsono, è stata abbandonata a se stessa. Nessuno ne conosce l'esistenza. Adesso facciamo una capatina al porto "turistico" di Pozzuoli. Porto dell'abbandono, porto della spazzatura e della puzza ma di turisti? Alcuni temerari sono l'esempio che è poco è meglio che niente. Neanche i napoletani conoscono l'esistenza dei musei. Basta, basta non se ne può più.

FAREMO LA STESSA FINE DELL'ARGENTINA?
Macchè, non ci lamentiamo, a Buoenos Aires (Argentina) specialmente dopo la grande crisi economica scoppiata nel Dicembre 2001, crisi che ha colpito prevalentemente (ma va?) il ceto medio, oggi si va dallo psicanalista come da noi si va dal dentista, senza tabù. In Argentina, infatti sono primi al mondo per concentrazione psicanalistica. Di buono c'è che i costi degli strizzacervelli in molti casi sono bassi, e quindi anche i ceti molto poveri si possono permettere di raccontare: angoscia, frustrazione, e quant'altro. La misera gente delle Favelas, sopravvive ormai da quattro generazioni raccogliendo la spazzatura e portandola a casa per differenziarla, copattarla alla meglio e venderla alle aziende specializzate per pochi spiccioli. I "Cantoneros", si rubano a vicenda il carretto della spazzatura, si drogano, si accoltellano. Infatti, da tempo è finito il sogno di chi scappava in Argentina per trovare... la terra promessa.

Guardando al peggio un uomo con un solo occhio si sente Re di fronte a tanti ciechi. Di sicuro vi posso dire che in Italia, l'essere troppo ottimisti in periodo di crisi (neanche il catastrofismo aiuta), potrebbe far sprofondare - soprattutto il sud e la Sicilia - in una posizione di non ritorno. Confidare in Berlusconi, in Franceschini? No, dobbiamo confidare nella nostra politica. Di certo Bossi e camice verdi al seguito... non vedono l'ora di ballare sui nostri cadaveri.
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mercoledì 16 settembre 2009

Lei velina, lui fotomodello. Meglio sognare o...?

Oggi, molti ragazzi vogliono diventare attori ma pochi hanno studiato all'Accademia di Arte Drammatica. Molte ragazze sognano di diventare Veline o Miss Italia (e dintorni), solo perchè questi sono i metodi più sbrigativi per fare carriera bruciando le tappe. E' la TV stessa a darcene notizia. Solo per fare un esempio, proprio nella puntata del 16 Settembre di Forum su Canale 5, fra il pubblico in aula si dibatteva fra giovani e meno giovani, fra i pro ed i contro, sulla necessità o meno di rivalutare i mestieri che hanno fatto la storia della nostra nazione, piuttosto che inseguire fugaci chimere.

Milano è meta di chi vuole entrare nel mondo della moda e fare il/la modello/a (avendone il fisico, si intende). Roma, è la meta di chi ha ambizioni cinemtografiche. Molti ci provano, tanti hanno la stoffa... pochi raggiungono la meta che tutti gli altri possono solo sognare. Che sia chiaro, non sono assolutamente contro il diritto sacrosanto di ognuno, il diritto di avere dei grandi obiettivi nella vita. Ma, allora la gag dei comici di Zelig, quelli che impersonano una ipotetica famiglia palermitana nella quale il padre e la madre che hanno una sola figlia e che questa imperterrita si ostina a volersi laureare contro il parere dei genitori che hanno invece capito tutto della vita e che si sarebbero augurati che la figliola fosse diventata velina, che avesse mostrato le cosce alla gente e che poi si fosse fatta mettere in cinta da un calciatore per dividerne poi i grandi vantaggi economici e goderne la fama nelle copertine dei giornali e nei reality più dissacranti, risponde a verità oppure no?

O forse no, è c'è dell'altro da considerare? Il posto di lavoro in tempo di crisi, cheppure se saputo cercare si trova ancora... è precario, è sottopagato, e saltuario e senza messa in regola e/o sicurezza. Dunque, la pianificazione seria del futuro delle nuove generazioni, fondata sulla cultura o sulla professionalità affinata dai Master, e comunque un discorso che spesso non trova seria applicazione sul territorio di certa Sicilia e di certo sud, ma che necessita di tale e tanta grinta e gavetta da selezionare gli ingenui dai saltimbanchi molto più che in passato. E quì il discorso si farebbe lungo e si rischia di perdere il filo e il senso.

Dunque, oggi abbiamo giovani come "Zibaldone" di Luca Nestola, (lasciamo perdere se era scemo o no), che, in un paese di mummie viventi tirava a campare facendo qualche commissione per la piccolissima falegnameria del padre e intanto sognava che se fosse nato Marco Pantani... tutto sarbbe stato diverso, oppure, abbiamo giovani talmente in gamba da meritare ben altro che le solite promesse politiche del prossimo fantomatico riscatto della Sicilia? Nel dubbio, forse ancora in soffitta o in cantina, qulcuno potrebbe trovarsi a riscoprire una impolverata valigia... dei sogni.
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martedì 15 settembre 2009

Smaltimento rifiuti in Sicilia. Lombardo: "La gestione ai Sindaci"

ATO rifiuti Sicilia. Una gestione fallimentare che ha rischiato di collassare proprio in prossimità dello scorso ferragosto. Fin dall'inizio, infatti era chiaro e sotto gli occhi di tutti che le regole per la gestione del servizio erano state quelle del "copia incolla". Infatti, Comuni alquanto differenti per posizionamento geografico, (es. Roccalumera in riva al mare e Roccafiorita in cima ad una collina), numero degli abitanti (Comuni con migliaia di abitanti e comuni con 200 abitanti), e boom turistico estivo, venivano gestiti allo stesso modo con aggravio di spese da una parte e totale insufficienza del servizio dall'altra. Certamente la scelta di affidare ai sindaci la gestione del servizio financo alla applicazione seria della raccolta differenziata (magari porta a porta come si faceva in tempi andati), che certamente darà una mano sia alla "trasformazione" del prodotto rifiuto, sia alla diminuzione dell'ammasso dei rifiuti soprattutto in periodi di grande afflusso turistico. Non va dimenticato, che l'emergenza rifiuti prima o poi porterà anche la Sicilia a doversi dotare di termovalorizzatori, che (anche se di ultima generazione, si spera), non sono altro che "bruciatori di immondizie" i quali, con i loro fumi e nanoparticelle dannose per la salute della gente, non faranno altro che aumentare i casi di tumore.
RICAPITOLIAMO: Maggiormente sarà presa sul serio la raccolta differenziata, più tornerà di moda il riutilizzo dei beni di consumo, meno sarà lo spreco dell'usa e getta in Sicilia e più si allontanerà la necessità di costruire quelle infernali macchine "brucia immondizie". Stiamo attenti, il problema che fu delle ATO, e che sarà domani dei sindaci siciliani, in realtà e di noi cittadini tutti.
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PALERMO - “Le scelte sul sistema di smaltimento dei rifiuti corrono sui binari della convenienza e della massima sicurezza per i cittadini. Si è determinata una svolta che non produrrà traumi, bensì porterà all’individuazione di un nuovo piano in tempi ragionevolmente celeri, con un percorso all’insegna della trasparenza e della partecipazione, puntando sulle più moderne ed efficienti tecnologie”. Il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, ha commentato così i provvedimenti approvati dalla Giunta di governo nel corso dell’incontro con i giornalisti avuto nella sede di Catania della presidenza della Regione. “Saranno i sindaci - ha proseguito Lombardo - scelti all’interno del loro ambito di competenza, che saranno nove più uno per le isole minori, a occuparsi della gestione del servizio. E’ una gestione che dovrà allineare la percentuale di raccolta differenziata in Sicilia a quella delle regioni italiane più virtuose. Non potevamo continuare ad avere un servizio che costa più che in altre regioni e che continua a produrre debiti”. Lombardo ha toccato anche la nota dolente del deficit prodotto dagli Ato. “Siamo sicuri che il nuovo sistema – ha detto - porterà ad un servizio che avrà un bilancio quanto meno in pareggio. Per il deficit pregresso – sostiene il presidente - potremmo anche decidere di avvalerci di istituti di credito che anticiperanno i fondi, occupandosi poi di recuperare i tributi non pagati”. Lombardo ha proseguito soffermandosi sul ruolo dell’Assemblea regionale siciliana: “In Assemblea - ha detto - si è perso troppo tempo, abbiamo dovuto assistere ad atteggiamenti, da parte di qualcuno, oltremodo ostruzionistici che certo non vanno nell’interesse dei siciliani e che ci hanno costretti a procedere per via amministrativa. Sono sicuro, tuttavia, che una larga maggioranza dei deputati condividerà le misure adottate dalla Giunta di Governo”. Il presidente ha concluso puntando l’attenzione sulla questione occupazionale dei dipendenti degli Ato. “ Non ci sarà - ha assicurato Lombardo - alcun licenziamento per i dipendenti a tempo indeterminato, per i quali occorrerà pensare ad una migliore redistribuzione ed utilizzazione”.
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mercoledì 9 settembre 2009

Lettera di Mirko Foti. Pubblico e commento.

Gentile Direttore,
approfitto della Sua disponibilità per svolgere una riflessione tutta mia personale e, se è possibile, per portarla all'attenzione, oltreche dei lettori della Sua testata anche del Presidente della Regione on. Raffaele Lombardo e dell'Assessore al turismo ed ai Trasporti on. Nino Strano. Traggo lo spunto da una notizia apparsa sull'inserto del quotidiano La Repubblica, edizione di Palermo del 18 agosto 2009. In tale articolo venivano riportati gli emolumenti e le indennità percepite dai vari consiglieri di amministrazione degli Enti Regionali. Di tali signori non conosco praticamente nessuno se non un signore della mia zona, a nome Giuseppe Campagna, che vedo spesso accompagnato da macchina con autista. Premetto di non soffrire d'invidia per il fatto che il sig Campagna Giuseppe, consigliere di amministrazione dell'Azienda Siciliana Trasporti(AST) guadagna euro 72.500,00 l'anno( settantaduemilacinquecento euro) come pure tanti suoi fortunati colleghi. Io sono un precario di 36 anni con uno stipendio annuo di circa euro 7.000,00(settemila) ed il mio titolo di studio è rappresentato dalla licenza liceale.In dieci anni io guadagno quello che il sig. Giuseppe Campagna, ed i suoi fortunati colleghi guadagna in un anno. Poichè il merito va premiato debbo ritenere che il sig. Giuseppe campagna, e come lui i suoi colleghi, abbia titoli tali da consentirgli di occupare un posto di prestigio.Ed ecco le domande che desidero porre ai lettori ed al Presidente della regione ed all'assessore al Turismo e in ultimo, se ritiene di rispondere allo stesso sig. Giuseppe Campagna:Sig. Giuseppe Campagna lei è laureato? e se è laureato in che disciplina lo è? ed in quale anno si è laureato?Sig. Giuseppe Campagna quali esperienze di lavoro ha avuto nella sua vita? e, nel caso abbia mai lavorato, in quale settore ha espletato attività. Naturalmente le domande che desidero porre al sig. Giuseppe Campagna si intendono estese a tutti coloro che fanno parte dei consigli di amministrazione riportati nell'inserto di Repubblica del 18 agosto u.s.Al sig. Presidente della Regione ed all'Assesore al Turismo vorrei dire: pensate che un atto di trasparenza come quello che il Ministro Brunetta sta facendo sia dannoso per la Sicilia oppure, al contrario, serva a riaccendere nuovamente la speranza che, se pure dobbiamo pagare profumatamente i consiglieri di amministrazione dei vari enti, almeno ci affidiamo a persone con un curriculum rispettabile, un titolo di studio adeguato e la capacità di rappresentare bene gli interessi collettivi. Io queste qualità e questi titoli non li possiedo e mi sto bello a casa mia a leccare la sarda per poco meno di 600.00 euro al mese. Chissà se qualcuno mi risponderà. Nel frattempo invio i miei saluti.
MIRKO FOTI
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COME NEL LIBRO "La Casta": Quale intestatario e responsabile di questo blog, ritengo doveroso aggiungere un commento alla E-Mail di Mirko Foti. Noi facenti parte della stessa generazione, noi che fummo giovani del comprensorio jonico, abbiamo potuto apprendere già allora sulla nostra pelle, che il termine "meritocrazia" non riscuoteva dalle nostre parti la benchè minima considerazione. Accortici haime, che i giochi di potere politico-istituzionale a tutti i livelli, spingevano sempre più in alto proprio la gretta feccia della cocietà. Tuttavia, abbiamo sperato che con la Seconda Repubblica le cose prendessero una piega diversa. In molti, abbiamo sperato già nel primo Govero Berlusconi, affinchè avvenisse una perequazione di opportunità e di trattamento, ma così non è stato. Oggi, ultimo a riaccendere una flebile speranza di giustizia giusta è l'On. Brunetta. Certo, non la penseranno come me e come Foti, tutti coloro che (in Sicilia), a stipendio sicuro, hanno vissuto per decenni fra finte malattie e vera poltritudine.

Quì, Foti evidenzia il "caso" Giuseppe Campagna, ma codesto non è che un esempio, fra tutti coloro i quali, più che impegnare il cervello, da giovani nello studio e successivamente braccia nel lavoro, si sono affinati nel ben più proficuo gioco dell'astuzia politica. Ma, essere invidiosi di tali individui, sarebbe come sperare di pestare il fumante sterco di bue perchè qualcuno dice che pestarlo porti fortuna. Certamente, la storia dell'uomo non è iniziata ieri nè terminerà con la dipartita della generazione di chi vi scrive, ma, in un panorama di sicilianità corrotta e mafiosa, per ristabilire certe equità, bisognerebbe per prima cosa che alcuni di noi onesti raggiungessero i seggi del potere per poi spodestare quelle schifose sanguisughe, pur sapendo che così facendo, alla fine... sarebbe la nostra vita a rischiare la dipartita.

Non so attraverso quali oscure tecniche il Campagna sia giunto fino a ricoprire il ruolo di consigliere di amministrazione dell'Azienda Siciliana Trasporti (AST). Fino a poco tempo fa non sapevo nemmeno quanto guadagnasse nè mi interessava, ma di certo in questi anni ho notato il suo ghigno burlesco ed ancora di più, i suoi continui martellanti e velenosi comunicati stampa, contrapposti all'altrui operato, ma mai rivolti direttante contro politici di livello provinciale e regionale. Si dice che Campagna stia girando per le case di Roccalumera promettendo favori, (in prospettiva di quale personale futuro obbiettivo?). Di recente, Campagna, (scrivendo le parole "...debito di riconoscenza"), potrebbe addirittura aver voluto insinuare (a tergo di un comunicato stampa), che la rielezione di Gianni Miasi sia da attribuire ad un inciucio Miasi-De Luca... Adesso, non mi illudo nemmeno che il buon Raffaele Lombardo (come lo definisce l'On. Cateno De Luca), o dell'Assessore al turismo ed ai Trasporti On. Nino Strano, vogliano entrare nel merito dell'effettiva leggittimità del'incarico ricoperto da Campagna all'AST. Di sicuro, rimanere noi popolo nel silenzio mentre il "furbetto" avanza, sarebbe peggio che essere seppelliti da vivi, bendati e con un tappo in bocca. Quindi, termino rivolgendomi proprio al Sindaco di Fiumedinisi, On. De Luca: "Cateno, tieni d'occhio... Pippo Campagna, non è l'ultimo dei nemici del territorio, nè dei tuoi nemici".
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lunedì 7 settembre 2009

8,5 Milioni per i 46 Comuni del GAL "Peloritani"













ROCCALUMERA - Come promessovi, ecco un breve resoconto dell'incontro dei sindaci jonici, riunitisi oggi nel grande salone convegni dell'Antica Filanda di Roccalumera, tema il resoconto della prima fase del GAL "Peloritani" della Provincia di Messina.

Otto Milioni e mezzo di Euro per i prossimi 4 anni, da suddividersi fra i 15 comuni che hanno superato la selezione. Gli esclusi dell'ultima selezione: Torregrotta, Melìa, San Filippo del Mela, - dagli interventi di Enzo Joppolo e Spartà, è emerso che: "avevano una coincidenza negativa nei subcriteri... che avrebbero compromesso anche gli altri Comuni", (e ci dovrebbe essere una ulteriore scrematura dalla quale verranno tagliati fuori altri due comuni).

Uscirà un ulteriore bando, (tema: interrelazione con altri territori).
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Presenti solo alcuni dei sindaci interessati, (il primo cittadino di Alì e Nizza di Sicilia e Scaletta Zanclea e qualche altro), nonche il presidente dell'Agenzia Sviluppo Jonico Peloritani, Andrea Ceccio, il consigliere di minoranza Pippo Campagna e l'ingegnere Marco Maccarrone. Al tavolo della Conferenza, oltre all'On. Cateno De Luca, il Sindaco di Roccalumera e altri due relatori. Nessun intervento da parte del pubblico in sala.

Superata la prima fase, per la selezione dei Gruppi di Azione Locale (GAL) e dei Piani di Sviluppo Locale (PSL), che prevedeva la presentazione delle proposte di candidatura da parte dei partenariati pubblico/privati che erano già costituiti o intendevano costituirsi in GAL. L'Amministrazione regionale, attraverso apposita commissione, ha verificato i requisiti di ammissibilità, ha proceduto alla valutazione dei partenariati dei relativi territori, della qualità e coerenza delle strategie proposte, ed ha ammesso alla successiva fase di selezione il costituendo GAL “Peloritani, Terre dei Miti e della bellezza”. Il punteggio minimo di accesso, richiesto dal bando, per l’ammissione alla seconda fase, era pari a 60 punti sui 100 attribuibili, e ne sono stati attribuiti 73,84. A conti fatti il Gal riceverà un finanziamento di circa 8 milioni e mezzo di euro.

Adesso nella la 2ª fase, ciascun partenariato ammesso dovrà redigere e presentare il PSL (Piano di Sviluppo Locale), entro e non oltre il 04.11.2009. L’On.le Cateno De Luca, Sindaco del comune di Fiumedinisi, delegato alla presentazione della domanda di partecipazione del Gal “Peloritani, Terra dei Miti e della Bellezza”, ha esposto, davanti a numerosi Sindaci e amministratori, in rappresentanza dei 46 comuni soci del costituendo GAL, oltre che a numerosi rappresentanti dell’associazionismo locale e comprensoriale aderenti, la proposta strategica di sviluppo dell’Area dei 46 comuni, che dalla valle dell’Alcantara, interessando tutti i peloritani, dalla fascia jonica arriva fino alla fascia costiera tirrenica. Proposta che, attenzionerà principalmente lo sviluppo di misure atte ad un rilancio produttivo, promozionale e di basso impatto ambientale della rete artigianale, rurale e turistica,degli antichi mestieri e delle tradizioni popolari.

Quindi, ha continuato l’on.le Cateno De Luca, il PSL (Piano di Sviluppo Locale), sarà fondato su aspetti peculiari del territorio individuato e punterà sulla messa in rete delle risorse locali e sulla valorizzazione di una o più eccellenze, ovvero sulla soluzione di problemi specifici (es. mancanza di servizi essenziali, degrado del paesaggio rurale e recupero delle identità territoriali) o ancora sulla creazione di un nuovo concept del territorio attraverso l'introduzione di attività innovative. Pertanto, ha conclusione dell’incontro, l’On.le Cateno De Luca, anche a seguito dei numerosi interventi raccolti, ha ancora confermato la strategia di massima che ha fatto superare brillantemente la prima fase della selezione e che ha trovato tutti concordi nell’incentivare politiche e azioni che mirino allo sviluppo dell’attività agricola e al recupero degli antichi mestieri e delle tradizioni popolari, in maniera contestuale e complementare ad altre attività economiche, quale quella turistica e ricettiva, che dovranno dunque fungere da traino per la promozione e valorizzazione dell’area del GAL e delle sue risorse.

De Luca, ha poi concluso dicendo: Entro Novembre (04-11-09 ndr.), scadrà il termine per la presentazione del progetto. Quindi, in questi due mesi, numerose saranno le riunioni, per l'assetto societario. In passato, molte sono state le opportunità perse dal territorio per disinformazione. Adesso, abbiamo le ultime possibilità.
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domenica 6 settembre 2009

Lunedì 7 - Riunione del GAL all'Antica Filanda















Mi sembra doveroso contribuire (pur nel mio piccolo) alla diffusione della conoscenza di un tale evento politico-culturale. Se poi, tale Congresso di Sindaci sarà percepito dalla gente come "affari loro", oppure come un importante segnale da acquisire tutti e di cui prendere atto, questo lo si vedrà dalle presenze di pubblico più o meno numerose in Filanda, considerato l'orario (le 12.00) della riunione e il giorno (lavorativo) in cui essa si svolgera. Comunque, spero di poter essere presente, ove produrre un sunto di tale Riunione, per i miei lettori.
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Testo tratto dal sito della gazzettajonica
Roccalumera – Il Gal “Peloritani, terre dei miti e della bellezza”, di cui fanno parte ben quarantasei comuni della nostra provincia, è stato ammesso alla graduatoria dei fondi europei (Agenda strutturale 2007-2013). Questo prestigioso risultato (la somma finanziata non è stata ancora quantificata) sarà comunicato dall’on. Cateno De Luca primo cittadino di Fiumedinisi lunedi alle ore 12, nel corso di una riunione dei sindaci, convocata nei locali dell’antica Filanda. Alla manifestazione, oltre agli amministratori comunali dei 46 comuni aderenti al Gal, prenderanno parte i rappresentanti delle associazioni locali, culturali ed ambientalistiche, rappresentanti di imprenditori e delle pari opportunità. L’obiettivo del Gruppo di Azione Locale è quello di sviluppare le attività agricole e quindi quelle turistiche e ricettive. Perché è emerso, durante approfondite ricerche, che il territorio che abbraccia i 46 comuni del Gal “Peloritani, terre di miti e della bellezza”, è caratterizzato per dueterzi da aree rurali con problemi di sviluppo, bassissima densità abitativa, fenomeni di spopolamento ed alti indici di vecchiaia. Alla riunione di lunedi all’antica Filanda presenzieranno anche i sindaci Gianni Miasi (Roccalumera, che darà il benvenuto agli astanti), Alberto Morabito (S.Teresa di Riva), Giuseppe Di Tommaso (Nizza di Sicilia), Mario Briguglio (Scaletta Zanclea), il presidente dell’Unione dei Comuni dott. Nino Bartolotta (sindaco di Savoca) e tanti altri primi cittadini. La relazione conclusiva sarà tenuta dall’on. Cateno De Luca, che spiegherà agli intervenuti i risultati della graduatoria regionale e l’ammissione del Gal “Peloritani, terre di miti e della bellezza” al finanziamento dei fondi europei. Da questa risorsa economica potrebbe maturare una svolta positiva per lo sviluppo della nostra provincia.
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sabato 5 settembre 2009

Baciamu li mani a Vossìa? Anche oggi...



"Baciamu li mani a vossìa", si diceva una volta incontrando per strada 'o signurinu (il nobile benestante), e si diceva anche: "vossìa benerìca" (che significherebbe pressappoco: la vostra santità mi benedica). No, non, non stiamo parlando di alti prelati che giravano per strada e ad ogni passo si vedevano cadere ai loro piedi nugoli di pezzenti operai della terra appecoronati in lunghe genuflessioni, ma semplicissimi 'baroni della terra', quelli che una volta venivano chiamati latifondisti.

E' chiaro che di fronte ad un Silvio Berlusconi ospite a "Porta a Porta", il fido Bruno Vespa non possa (oggi) fare a meno di baciargli la santa mano, e cosa dire allora di Emilio Fede, che ha realizzato il BerlusconiTG? Beh! Di 'leccatori' più o meno furbi, il Mondo è pieno. Si sa, tante volte per fare il proprio mestiere bisogna quantomeno genuflettersi di fronte a chi ne detiene il controllo, altrimenti non vai molto lontano... e non parlo solo di giornalisti, ma non andiamo oltre.

Già da bambino, osservavo nelle persone di una certa età numerosi casi di "rispetto", retaggio di una cultura "du patruni chi cumanna" e "u servu chi dici sissignura". Anche quando veniva in macelleria, "u signurinu", non si accontentava certo di un arrosto qualsiasi come poteva capitare al manovale o al contadino, (che magari non aveva i soldi e gli si faceva amichevolmente credito), "u signurinu" spesso mandava il servo a fare la spesa, e lo ammaestrava accuratamente: "mi dissi u me patruni mi mmà dati tagghiata i 'ntò menzu".

Oggi, che l'analfabetismo è ormai un ricordo e che la cultura (quantomeno di base, data dalla Scuola dell'obbligo e dal diploma), è appannaggio praticamente di tutti, si intravvede un maggiore (ma forse apparente), orgoglio e dignità di tutta la gente. In effetti, figli di umili zappatori dei tempi andati, passando notti in bianco a studiare al lume di una flebile candela, sono infine diventati Ingegneri, Avvocati, Medici, Giudici di Tribunale... uomini di Potere. Sembrerebbe quindi che la palla sia girata a favore di una perequazione culturale ed esistenziale fra ceti sociali. In realtà, ciò non è affatto così.

Quanti sono i figli di servi della gleba che, con sacrifici hanno raggiunto la laurea? Quanti sono coloro che poi hano tramutato tale laurea in una attività (nella propria terra natìa) di successo? Pochi e circostanziati. Spesso costoro, hanno dovuto apprendere che dopo i sacrifici dello studio sui libri, viene il più tagliente sacrificio del compromesso politico, istituzionale e, perfino... della sceneggiata teatrale.

Scendendo ancora più nel dettaglio, è accaduto, perfino fra figli pressappoco dello stesso ceto sociale, che un successo arriso ad uno piuttosto che all'altro amico di infanzia e di giochi "ntà vanedda", abbia negli anni cambiato totalmente via via il carattere e l'atteggiamento del fortunato nei confronti di quello che avrebbe dovuto rimanere un suo pari ed amico. Questi si chiamano affari, si chiamano carriera, si chiamano deformazioni della vita stessa. E come se, quella persona - ora divenuta importante e di successo - avesse la vista di certi tori della Corrida. Infatti, mentre alcuni tori vedono l'unomo più grosso di quello che è realmente (hannu a vista rossa), e ne hanno timore, altri lo vedono piccolo piccolo (hannu a vista fina) e allora lo aggrediscono.

E' sopravvissuta dunque la genuflessione. Senza "baciamu li mani a vossìa", ma con lunghe file ad attendere dietro una porta chiusa, per sentirsi infine dire: "questa non è competenza nostra, si rivolga altrove", oppure a mandare curriculum che non verrano memmeno letti, o ancora a essere presi per imbecilli pur avendo ragione e diritto. Regole di Sicilia? Certamente no. C'è il meglio e c'è anche il peggio nel Mondo. Certo, dispiace ed amareggia, perchè, sebbene non tutti siamo destinati ad occupare i gradini più alti della scala sociale ed è giusto così... mi sembra piuttosto grave che l'uomo debba infine valere - sempre e per sempre -per quanto ha, piuttosto che per quanto è! Ma è proprio questa la regola da cambiare.
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martedì 1 settembre 2009

Cinque domande a Gianni Miasi. Temporale di fine Estate?



Adesso che Agosto e la stagione estiva sono alle spalle e che (nonostante la immutata calura), le nostre famigle si preparano alla riapertura delle scuole e, a tutti quegli impegni che ci porteranno fino alla conclusione dell'anno 2009, sarebbero tanti i questi da porre al sindaco di Roccalumera: dalla normale gestione del paese alla occupazione, alle mere curiosità di palazzo. Spero, attraverso le poche (per ora) domande che gli ho posto per Jonia News, di soddisfare la curiosità di tanti e... qualche aspettativa.

Signor sindaco, attraverso i suoi precedenti comunicati stampa ha già informato i cittadini di Roccalumera a proposito di due importati opere da realizzare a breve scadenza. Trattasi di un nuovo asilo nido e di importanti interventi da realizzare nell’area artigianale-industriale. Ma i nostri lettori vogliono sapere di più.

“L’asilo nido ha ricevuto un finanziamento di 820.000 euro per 36 infanti da zero a trentasei mesi, che troveranno una buona accoglienza ed eviteranno alle mamme di fare una scelta dolorosa fra lavoro e l’occuparsi dei bambini. Nell’asilo lavoreranno una decina di persone con la creazione di altrettanti posti di lavoro, che in un periodo di crisi non è poco. Per altro, l’asilo nido rappresenta il primo tassello della città della scuola, unendo lo sforzo di raggruppare in un unico sito, nel verde e con servizi ultramoderni e di avanguardia, le scuole esistenti a Roccalumera, dall’asilo nido alle scuole medie.
Per quanto riguarda la zona artigianale, pensiamo di dividere il territorio in lotti che consentano la costruzione 5000 metri quadri di capannoni, il che dovrebbe rappresentare più di cento posti di lavoro”.

A quando l’inizio dei lavori?

“L’inizio delle opere di urbanizzazione dovrebbe avvenire entro Febbraio-Marzo e la fine entro un anno da oggi”.

Manifesto estate 2009. Diciamolo, quest’anno Comuni come Nizza di Sicilia hanno fatto di meglio.

“Roccalumera ha due manifestazioni di livello regionale, che sono rappresentate dalla Sagra del Verdello e dal Festival Internazionale del Folclore. Non credo che altri Comuni possano vantare simili qualità di spettacolo. Per decisione unanime del Gruppo di Maggioranza, condivisa da me e dalla Giunta, quest’anno si è deciso di non dare contributi alle associazioni ma di fornire loro dei servizi consistenti nel montaggio del palco e nel pagamento della SIAE e del Service. In un momento di crisi terribile, laddove tantissime famiglie tirano la cinghia, non mi sembra proprio il caso di destinare risorse aggiuntive come si faceva negli anni felici. In ogni caso, le associazioni maggiori hanno ricevuto contributi sostanziosi dalla Regione e dalla Provincia, sicchè i conti sono tornati ugualmente”.

Qualcuno potrebbe speculare su una presunta o reale “frattura” all’interno della Maggioranza. Sarò più preciso: il consigliere Fleres, adesso, è un indipendente oppure no?

“I Consiglieri di Maggioranza e la Giunta, siamo vincolati tutti da un impegno che abbiamo con i cittadini di Roccalumera che ci hanno dato il loro consenso. Non credo che qualcuno dei consiglieri, e men che meno l’Avvocato Fleres, abbiano pensato di distaccarsi dalla Maggioranza. E’ chiaro che all’interno del gruppo di Maggioranza, emergano a volte visioni ed impostazioni diverse. A quel punto, si apre un dibattito che rappresenta un fattore di crescita e di vitalità. L’importante è che dopo avere dibattuto si recuperi l’unità di intenti e si onori, come si è sempre fatto fin ora, il mandato ricevuto. La maggioranza non è una Caserma dove un caporale mette tutti in riga, ma un’orchestra, che provando e riprovando intona la melodia giusta”.

Roccalumera si avvia all’autunno ed all’inverno. Con il concludersi di quest’anno vedremo nel nostro paese i primi segnali di risveglio dalla crisi mondiale, oppure dovremo attendere il 2010?

“Quest’anno, dovremmo consolidare quello che abbiamo raggiunto. Puntare sull’efficienza dei servizi, garantire l’efficienza del depuratore, che finalmente dopo quattro anni, grazie agli interventi effettuati, non ha avuto allagamenti e sbocchi di fogna sulla pubblica via. Mirare ad un efficiente raccolta dei rifiuti solidi urbani ed alla manutenzione ordinaria e straordinaria”.

La gente mi ha chiesto di rivolgerLe questa domanda: Ci saranno Cantieri di lavoro prossimamente a Roccalumera?

“Attendiamo con fiducia che almeno un Cantiere di Lavoro venga finanziato, per dare un piccolo sbocco occupazionale a tecnici ed operai”.

Metanizzazione jonica. Raggiunto l’accordo, quali saranno i tempi per vedere realizzarsi l’opera nel concreto e con quali possibilità di lavoro per i suoi concittadini?

“Per quanto riguarda il metano, alla fine dell’anno sapremo se saremo stati ammessi a finanziamento. Se la risposta sarà positiva, potremo guardare realisticamente al metano, e nell’arco di tre anni avere il gas nelle nostre case. Nel capitolato di gara è prevista la formazione di almeno sei tecnici certificatori che potranno trovare occupazione, per non parlare di una decina di operai che lavoreranno nel periodo di posa dei tubi”.

Questa bereve intervista, sarà pubblicata su JN di Settembre, ma, solo per i lettori de "IL GRIDO", voglio aggiungere: "So bene che un cronista, quale mi pregio di voler essere io, deve riportare solo i fatti e (come in questo caso) le dichiarazioni. Tuttavia, mi capita di aggiungere mie opinioni personali in quanto cittadino del territorio roccalumerese e jonico. Ho sentito dire in giro che io non farei altro che degli spot publicitari a Miasi, ma questo credo non sia vero. Come tutti i cittadini attenti, infatti, seguo non solo i progressi o le pecche del mio paese, ma soprattutto l'impegno vero. Osservo, le contrapposizioni politiche (sterili o costruttive che siano), e quindi credo di saper ben discernere le chiacchere per accaparrarsi da una parte o dall'altra (ora maggioranza ora opposizione) del consenso popolare, dai fatti concreti. Io cerco la verità. La gente vuole i fatti, è vero, molti sono senza lavoro o sono precari. Qualcuno arriva a chiedersi chi è veramente il suo reale interlocutore in Comune e se il suo voto sia stato speso bene oppure no. Noi cerchiamo la verità.

Il Consiglere Pippo Campagna, in un recente Comunicato stampa sul tema Agenzia Sviluppo Jonico e Unione dei Comuni e delle Valli joniche: dichiarava: "...ho scelto di stare dalla parte della gente, dei cittadini abbandonati dalle istituzioni che mi sono impegnato a difendere e tutelare in tutti i modi possibili, Miasi invece ha scelto di stare con l’Agenzia di Sviluppo, con i consigli di amministrazione, con quei baracconi che sperperano denaro pubblico senza produrre occupazione, ma solo clientelismo e precariato a buon mercato del quale, Miasi, del resto è un grande esperto". Devo convenire con il Consigliere Campagna, che in effetti quella Unione dei Comuni che avrebbe dovuto dare risultati meravigliosi per il comprensorio, certamente ha deluso in questi anni molte aspettative, tanto che ben quattro Comuni (Fiumedinisi, Nizza, Alì Terme ed Alì), se ne ne sono tirati fuori per costituire a loro volta una Unione Nisana, ma ciò non significa per forza che disuniti i Comuni abbiano maggiori opportunità di sviluppo, anzi, direi proprio il contrario. Certamente, invece, sono gli individui che remano contro sempre e comunque a frenare i progetti.

Che direbbe allora il Vice Presidente AST (Azienda Siciliana Trasporti), - che secondo alcune voci guadagna la rispettabilissima cifra di circa 150.000 euro l'anno - se come tanti tecnici jonici fosse in cerca di lavoro e, dopo aver presentato il suo ennesimo curriculum all'Agenzia Sviluppo Jonico non avesse avuto alcuna risposta dopo un anno? Beh! avremo modo di tornare sugli argomenti e magari di ampliarli".

Realtivamente all'intervista che riporto sopra, Saremo ben lieti di raccogliere e pubblicare la replica che colui ci vorrà rilasciare, sul prossimo numero di Jonia News e su questo stesso blog.
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