Il GRIDO (Il Blog su Roccalumera e... non solo)

lunedì 30 agosto 2010

"C.A.I. a r.l." Vi raccontiamo la ditta premiata sul palco della Sagra del Verdello di Sciglio













C.A.I.? Di che razza di Azienda si tratta? Sul palco dell'ultima Sagra del Verdello di Sciglio è stato premiato (VIII Premio Fiore di Zagara alla “Sicilia che Lavora” alla Società Agricola Cooperativa Agricoltori Ionici C.A.I. ar.l. - vedi nostra foto in alto), il suo Presidente Salvatore Scarcella. Abbiamo voluto saperne di più.

L'AZIENDA:
La O.P. Società Agricola Cooperativa Agricoltori Ionici C.A.I. a r.l. nasce nel 1987 come cooperativa, grazie all’esperienza dei suoi fondatori che già dal 1954 hanno svolto un’intensa attività nel commercio degli agrumi.La società ha ottenuto il riconoscimento come organizzazione produttori nel 2003. Oggi riunisce 4 cooperative, per un totale di 991 soci e 1800 ettari di terreni agrumetati. I prodotti commercializzati sono: Limoni (90%) e Arance (10%).

Nel 2008, la società ha inaugurato (nella zona artigianale), il nuovo stabilimento sito a Furci Siculo (Me) dotato di un moderno impianto per la lavorazione degli agrumi.

CAI, noi li abbiamo visitati. Brevemente ed informalmente: così, abbiamo appreso dalla stessa voce del Presidente Salvatore Scarcella, che i loro rapporti commerciali sono buoni soprattutto con la Germania, dove esportano il loro agrumi provenienti da varie parti della Sicilia (fra i quali possiamo elencare: "l'Affogliato" - posto in casse di plastica 40 x 30 cm. - lo "Sfuso Limoni" - in casse in cartone 60 x 40 cm. - lo "Sfuso limoni bio" - in casse in cartone 60 x 40 cm. - lo "Sfuso arance" - in casse in cartone 60 x 40 cm. e lo "Sfuso arance bio - in casse di cartone 60 x 40 cm.

Sul coloratissimo sito della C.A.I. (dal quale abbiamo estrapolato alcune delle foto che vedete), alla pagina "NEWS ED EVENTI", riscontriamo quanto ci è stato aggiunto dal Presidente, e cioè che una loro delegazione è stata (dal 3-5 Febbraio), alla Fruit Logistic 2010 di Berlino, ed esattamente alla: Hall 4.1/B-14. Diversamente, una delegazione della Lettonia, (il 7 Dicembre 2009), è venuta a visitare l'Azienda, per instaurare un rapporto commerciale in quanto interessati ad i nostri agrumi.

Insomma, il prodotto siciliano è (come ha affermato Scarcella), il migliore sul mercato ed è molto apprezzato soprattutto all'estero. Il più grave degli inconvenienti che ne frenano la domanda è (come già in più occasioni discusso su questo stesso sito), il costo di produzione e quindi di vendita. Ma, se non abbiamo capito male, altre zone della Sicilia, (vedi Scordìa CT o Ragusa), sono organizzate comunque meglio di noi della riviera jonica.

BREVI ESPERIENZE PERSONALI:
Gli invasi artificiali
(detti anche "laghetti"), che noi pensiamo di realizzare prima o poi, (ma c'è chi è molto pessimista sulla loro reale fattibilità), li ho visti io stesso transitando (più di dieci anni fa) dalle parti di Trapani. Nel trapanese, infatti, l'acqua costa molto meno dei 20 euro l'ora del nostro territorio. Incredibilmente, gli stessi terreni agricoli, più pianeggianti e attrezzati dei nostri, hanno prezzi molto inferiori. Sempre nel trapanese, si produce un ottimo olio d'oliva e un altrettanto pregiato vino. Aziende di medie dimensioni (all'interno delle quali abbiamo apprezzato modernissimi silos in acciaio inox alti come torri), producono e vendono in grande stile, seguendo l'intera "filiera" produttiva (fin dalla pianta), con metodi quantomeno simili agli standard europei.

Torniamo alla breve intervista al Presidente Scarcella: "Noi esportiamo solo prodotto siciliano" ha affermato più volte! Siciliano non vuol dire jonico, aggiungiamo noi. Comunque, come dargli torto? Tuttavia, ove essere ottimisti, riportiamo anche il messaggio conclusivo di Scarcella, nel quale si dichiara disponibile ad una collaborazione con il territorio jonico per un prossimo futuro commerciale. Ma su questo, ci confronteremo sul territorio e nelle aziende. Meglio verificare!






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mercoledì 18 agosto 2010

Aula Consiliare. Conferenza Stampa sulla Sagra del Verdello di Sciglio






Comune di Roccalumera. (18-08-2010). Alla presenza del sindaco Gianni Miasi, del presidente della Sagra, Pippo Giorgianni, del giornalista Carmelo Caspanello ("Tele90", ufficialmente in ferie, quindi non lo vedrete nelle foto), nonche di Rosa Anna Salsa, la signora Santina Sterrantino, madre dello scomparso Gianpiero Vito (in memoria del quale ogni anno viene conferito un premio - la domenica della Sagra - ad un corpo di Pubblica Sicurezza sempre differente), ed il sottoscritto.

Il Sindaco inizia dicendo: "La Sagra di Sciglio è una manifestazione che qualifica bene l'offerta turistica della nostra zona. Prosegue: noi quest'estate non abbiamo dato nessun contributo a nessuna associazione, Pippo Giorgianni ne ha sofferto pesantemente. Abbiamo pagato solo la SIAE, il palco ed il service, ma tuttavia il cartellone delle manifestazioni estive (tutte a titolo gratuito) assoma ben quaranta. Tale elevatissimo numero, mai raggiunto in passato anche in tenpi di vacche grasse, ha perfino messo in seria difficoltà gli operai addetti all'uopo. Comunque, vi posso dire che i prossimi anni cercheremo di ottenere un apposito canale di finanziamento.

Wilma Goich (la nota cantante a cui verrà assegnato il XIV Premio Nazionale "La Zagara d'Oro" giorno 22, ndr), è una star di prima grandezza ed il Cartellone dei premiati negli anni non sfigura certo.

Pippo Giorgianni: La parola passa Pippo Giorgianni, che innanzitutto ringrazia la Stampa presente ed il Sindaco. Inizia: !18 anni fa, poichè andavano di moda le sagre ci siamo inventati, quasi per scerzo, la "Sagra del Verdello". Pensate che, a nord con le mele di cui una pianta produce due quintali soltanto hanno fatto fortuna e quì con i limoni di cui una pianta produce ben sei quintali, si è deciso di abbandonare la campagna e attualmente (finchè dura) viviamo di pensioni. Prima o poi, quando le pensioni finiranno, bisognerò ritornare alla campagna. Prosegue Pippo: "Il verdello, "limone d'estate", si ottiene con la forzatura (non diamo acqua per 20 giorni a giugno ed abbiamo il verdello. Questo frutto ha degli olii essenziali (dai quali si possono ottenere profumi, essenze e quant'altro, ndr), di gran lunga superiori alle allo stesso limone.
Poi parla dell'ormai famoso "Limone Interdonato" il quale ha recentemente ottenuto l'IGP (Indicazione Geografica Protetta), ma in quanto prodotto speciale lo si produce solo due mesi all'anno (dalla fine di Settembre alla fine di Novembre), gli agricoltori, potrebbero integrarne la produzione con il verdello e con il limone per completare la coltivazione e profitti tutto l'anno.
A Carmagnola, (Comune a 30 chilometri da Torino), in occasione della Sagra abbiamo fatto l'insalata di limone che è piaciuta tantissimo, tanto che se avessimo avuto 10 TIR carichi di limoni li avremmo venduti tutti, e quelli che abbiamo utilizzato lì erano solo scarto.
A Sciglio, durante i tre giorni della Sagra, se uno si mettesse sulla porta di casa a vendere limoni alla fine avrebbe le tasche piene di denari e nessuno credo gli verrebbe a dare fastidio. Successivamente si potrebbe aprire la Partita IVA.
Infine dice: "la produzione dei liquori (Giorgianni è titolare di una piccola azienza a conduzione familiare), la tengo in piedi in virtù del nuovo albergo (quello attualmente in costruzione nella zona sud di Roccalumera), ci sarenno trecento posti letto.
Io ti faccio i più Sinceri Auguri, Pippo!
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sabato 14 agosto 2010

FALO' in SPIAGGIA. Loro dicono: "Facemuccillu fari e carùsi..."












NOTTE DI FERRAGOSTO: Che bella cosa festeggiarlo insieme in spiaggia con la famiglia e gli amici, magari mangiando un po' di focaccia, o salsicce già arrostite, un'anguria fresca... e poi il bagno (a chi piace) di mezzanotte. Una tradizione meravigliosa che si ripete ogni anno anche nelle nostre spiagge. Giungono a frotte i turisti mordi e fuggi che si uniscono a quelli che a Roccalumera hanno casa.













Haimè! c'è il risvolto della medaglia. Certi siciliani sono fatti così (ed è infame chi - dal loro punto di vista - la pensa diversamente), se dai loro il dito... si prendono anche il braccio e se poi fai notare che hanno fatto un illecito, trasgredendo ora il codice della strada ora una Ordinanza della Capitaneria di Porto, escogitano uno stratagemma per raggirare "l'ostacolo".

ROCCALUMERA - (14 Agosto 2010). Notte di Ferragosto. Notte dei falò in spiaggia (zona sud del pese). Quest'anno non ci sono i parcheggi a pagamento, ma i vigili diligentemente fanno il loro dovere. Sorvegliano continuamente la zona e... se vedono che qualcuno sta parcheggiando, chessò su un marciapiedi, lo fanno spostare o... fanno la multa. Peccato che "certa gente" (vedi FOTO in alto), dopo aver "scaricato" l'auto nei posti più folli, ritorna l'indomani fresca e comoda solo per ripartire per il paese.

E che aggiungere ancora a proposito dei falò? Tutti quanti sanno che sono stati vietati (a maggior ragione quelli immensi, alti come torri d'avvistamento e PERICOLOSI), VEDI FOTO... e che fanno questi nostri "amici"? Si servono dei loro figli (così si inizia ad avviarli al rispetto della legalità) per abbuonire eventuali Forze dell'Ordine in giro. I ragazzini, usando approntati carretti, o addirittura i carrelli di un supermercato (vedi FOTO accanto)... trascinano in spiaggia quintali di legna di ogni genere. Chissà prelevata dove? Un ragazzino con il carrello del supermercato carico di "merce"... vedendomi con la macchina fotografica in mano ha iniziato a correre veloce, ha rischiato di cadere ma non ha abbandonato il prezioso bottino: quattro cassette della frutta, cassette di legno da bruciare in un alto alto falò in fase di "realizzazione" lì a poche centinaia di metri (vedi FOTO sopra).

Vorremmo che il Ferragosto tornasse la Festa che è in realtà. Più sobria e meno "infuocata", insomma la Festa dell'Assunzione di Maria. Invece è un proliferare di focolai da inferno di Dante, di cui il giorno dopo non rimarranno in spiaggia che carboni, fil di ferro arrugginito, bottiglie rotte e ogni genere di spazzatura ammassata. Amici villeggianti: se chiediamo più rispetto, forse pretendiamo troppo per il nostro paesello?






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mercoledì 11 agosto 2010

LETTERA APERTA A GIUSEPPE BUZZANCA

Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta al sindaco di Messina da parte dell'associazione "“Piccola Comunità Nuovi Orizzonti" di Messina

Dott. Giuseppe Buzzanca, le cittadine e i cittadini responsabili di Messina non sono più disposti ad assistere silenziosi alla evidente condizione di illegalità che la riguarda.
Siamo tutti “Vincenzini qualunque”, offesi dalle sue espressioni, che chiedono a chi pretende di governarli un atto elementare: che si rispetti la legge, che si rispettino le sentenze. Che si rispettino, con le leggi e le sentenze, i cittadini “qualunque” alla cui tutela queste sono rivolte.
Da mesi oramai la Consulta ha riaffermato il principio che le grandi città devono essere servite da amministratori a tempo pieno, non distratti nella loro azione di governo da altri oneri di rappresentanza. Come lei sa, le sentenze della Consulta sono immediatamente esecutive e non necessitano di alcun ulteriore atto, normativo o giudiziario che sia.
Riteniamo gravissimo che il primo cittadino affermi che per rispettare la legge occorra non la consapevolezza di ciò che questa chiede, ma la pronuncia di un giudice. Un sindaco non deve nemmeno pensare che perché egli rispetti la legge sia necessario un giudizio: come potrebbe pretendere che i cittadini rispettino le sue ordinanze o paghino le sue multe prima di una sentenza?
Comunque, un giudice (il Giudice Costituzionale) ha già chiarito la sua condizione di conclamata incompatibilità. Ci limitiamo a citare quanto scritto il 5 agosto da Ainis sul Sole 24 ore: “non c’è spazio per la legalità se la legge più alta [ndr: la Costituzione o la giurisprudenza costituzionale] viene costantemente ignorata o disattesa”. Per questo, dott. Buzzanca, le chiediamo di scegliere in che modo servire legittimamente la città che lo ha eletto: come Sindaco o come rappresentante dell’Assemblea Regionale. Non ci risponda che ricoprendo ambedue le cariche può tutelare maggiormente la città. Il Legislatore e la Corte Costituzionale interpretano meglio di chi ambisce ad una doppia carica quali siano gli strumenti istituzionali di tutela dell’interesse collettivo.
Siamo al fianco del nostro concittadino che ha presentato il ricorso avverso l’incompatibilità di legge della sua condizione, ne sosteniamo l’iniziativa e la invitiamo a non mortificare oltremodo le istituzioni cittadine ed a scegliere senza ulteriori indugi. Ne va della sua credibilità e, soprattutto, del rispetto della sua carica.
Sia chiaro che nessuno di noi intende ricattarla. Da cittadini vorremmo anzi sapere chi e per quale motivo o pretesto la ricatta, come lei ha ripetutamente affermato in questi giorni. Messina ha diritto ad un Sindaco a tempo pieno, che agisca liberamente nella piena legittimità costituzionale, rispettando i “cittadini qualunque” di cui dovrebbe sentirsi sempre e comunque al servizio.
L’Associazione “Piccola Comunità Nuovi Orizzonti”.
MESSINA, 06.08.2010

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giovedì 5 agosto 2010

Roccalumera chiede: "AIUTATE QUEL RAGAZZO!"

Più volte mi è stato segnalato (anche se in modo piuttosto sommario), un caso abbastanza preoccupante. Trattasi di un ragazzo credo poco più che ventenne. Sordomuto e con problemi. Vive con la madre e (a quanto mi è stato detto) durante le sempre più frequenti crisi, la picchia. Di questo ragazzo se ne è interessato anche il Comune, (me ne ha riferito lo stesso Sindaco Gianni Miasi), che lo ha ricoverato (come per legge), presso una Casa di cura. Ma, sempre "come per legge", questi ricoveri sono sempre stati temporanei e addirittura inutili, visto che durante gli stessi non gli sarebbero stati riscontrati dei gravi problemi e lo si sarebbe visto tranquillo, quindi lo si è rimandato a casa. Sta di fatto, che la madre è ormai disperata. Soldi non ne hanno in quanto vivono in povertà. Circola la voce che la madre avrebbe detto: "la prossima volta che mi picchia... compro una pistola, prima sparo a lui, poi mi sparo io stessa!". Riguardo a questa frase, speriamo che si trattasse di una fantasia di qualche cialtrone. Speriamo!

Comunque, anche se volutamente da questo mio personalissimo blog non ho fatto nomi, è chiaro che mi aspetto dei commenti di interessamento da parte dei miei lettori, così da poterli mettere (se vogliono) anche in contatto con la famiglia interessata per un aiuto più che necessario.

Pensateci: E se il dramma precipitasse in tragedia? Lo so, di fatti simili è piena la Sicilia, è piena l'Italia ed il Mondo... ma quando la Legge pone dei paletti, non si fa carico di risolvere i problemi della gente ma interviene solo per tamponarli (e male); Le strutture sanitarie sono ridotte all'osso, ma basterà ciò a giustificare con la parola "crisi" delle nuove possibili vittime innocenti?

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