Il GRIDO (Il Blog su Roccalumera e... non solo)

domenica 10 luglio 2011

ROCCALUMERA. SE I "TURISTI" CI BUTTANO LA SPAZZATURA SOTTO CASA, LA COLPA E' ANCHE NOSTRA!





























Una domenica pomeriggio come tante altre. Una domenica pomeriggio roccalumerese, fra un sole cocente e una spiaggia gremita di tanti composti turisti bagnati.
Ma, nella via Amerigo Vespucci. Ancora lei. La via dei problemi, pensate, un semplice cumulo di immondizzia ha rischiato di far scatenare una lite.
E' capitato, infatti, che l'azienda RoccaCaffè, rinomata e stimata ditta roccalumerese, abbia lasciato davanti la porta d'ingresso del proprio ufficio un piccolo cumulo di rifiuti. Per lo più scatoli, imballaggi, poggiati lì per essere di lì a poco scaricati nei cassonetti in quanto gli operai erano al lavoro in giro.

Saranno state le diciotto o poco più, quando una prima persona munita di un bel sacchetto dell'immondizzia, incontrando sul traggitto il cumulo di scatoli, spontaneamente getta lì anche i propri rifiuti.
Al che, un residente, che aveva visto la scena, le fa notare che i cassonetti sono ad una decina di metri scendendo verso il lungomare.
Il passante, risponde, "che vuole da me, io non sono di quà" (intendendo forse dire: lo hanno fatto altri, lo faccio pure io). Ne nasce una discussione sul tema dell'igiene e del rispetto, poi, la persona (ri)prende la propria immondizia dal cumulo di scatoli e va a depositarla correttamente negli giù appositi cassonetti.
Il residente, va a cercare il proprietario del Roccacaffè, ma trova la moglie che, ascoltatolo, gli assicura che a breve farà togliere tutto.
Ma passa circa un quarto d'ora e, una seconda persona passando davanti allo stesso cumulo di scatoli, trovandosi un sacco di rifiuti in mano... lo butta lì in mezzo. Al che, una signora, questa adiratoa, gli fa notare che i cassonetti sono messi lì apposta, "un po' di civiltà diamine".
Ma incassa un "stia zitta"... che è tutto dire... Fortunatamente, (è il caso di dirlo), anche questa persona illuminata sulla via di damasco, va a buttare i propri rifiuti negli appositi contenitori.

Intanto, due Vigili Urbani che come sempre fanno il proprio giro nella via, vengono informati di questo diffuso malcostume. Nonostante le telecamere poste però sul lungomare. I Vigili sono costernati e si impegnano con il residente di cui sopra a fare quanto è nelle loro possibilità, per prima cosa allertare la ditta a non depositare rifiuti sia pur davanti casa propria. Il residente li ringrazia molto.

INSOMMA, raccontata così, sembra una storiella da niente. E lo e. Tuttavia, alla luce di fatti ben più gravi verificatisi negli anni scorsi, (si aracconta anche all'interno del residence "Le Trocadero"), sulla via amerigo Vespucci più volte quì menzionata, nello specifico si arrivò alle mani...

Adesso, allo scopo di prevenire spiacevoli inconvenienti in futuro, (visto che l'estate è solo iniziata...), prendendo esempio da quanto oggi stesso hanno fatto nella spiaggia di Furci, (dove hanno pulito gli stessi cittadini), l'appelo è di essere un po' più civili, noi roccalumeresi per primi. Si, noi roccalumeresi, perchè chi viene da fuori, vedendo le nostre vie cosparse di scatoli, sacchi di immondizzia e quant'altro, lo sapete cosa fa? In alcuni casi si indigna e nel caso opposto... si adegua.
Se lo fanno loro, dicono, perchè non dobbiamo farlo anche noi?

Un caro saluto al Roccacaffè e buona domenica nell'igiene a tutti!









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venerdì 8 luglio 2011

ROCCALUMERA. LA VIA AMERIGO VESPUCCI ? PER PULIRALA... NON C'E' TEMPO!

Non sappiamo se quell'uomo, un paio di giorni fa, sia poi andato dal sindaco Miasi a protestare, ma di certo lo abbiamo ascoltato in strada - nella via Amerigo Vespucci (periferia sud di Roccalumera) - e non ci è sembrato molto contento della pulizia. Pulizia che latita da ormai diversi... mesi.
L'altro ieri, continuando sul tema della spazzatura lungo tutta la via Amerigo Vespucci, (e probabilmente non solo quella via), un anziano signore, (che per la privacy chiameremo "Martuffo"), bloccava lo spazzino che quotidianamente è impegnato al lavoro di cui sopra e, con vigore gli faceva notare lo stato di abbandono della via nel protrarsi addirittura dei mesi. Come tutta risposta, si sentiva dire: "Iò, no'nnaiu tempu" (io, non ho tempo). Forse, l'uomo, essendo unico e solo a doversi occupare di un tratto così lungo, non arriva (mai) a giungere fino alla fine del paese? Fatto sta, che l'anziano gli aggiungeva: "i soldi che danno a lei, vengono dalle tasse che noi cittadini paghiamo". Nel silenzio, l'altro si dileguava.

Intanto, per non essere sommesi da lattine, cartoni, escrementi di cane, bottiglie ed ogni altro genere di rifiuti, dopo aver avvertito già da tempo il sindaco, l'unica soluzione che rimaneva era quella del fai da te. Ramazza, bidone e olio di gomito. E così ha già fatto qualche residente.

Un anno fa, abbiamo avuto modo di protestare attraverso le righe di questo blog per i parcheggi selvaggi, sempre nella stessa via e precisamente a ridosso della giornata di Ferragosto. Con la certezza che i parcheggi a pagamento NON ci saranno neanche quest'anno (pare che la cifra richiesta dal demanio sia stata talmente alta da scoraggiare l'operazione "strisce blu" che invece avrebbe potuto portare qualche utilissimo euro nelle casse comunali e dare un temporaneo impiego a qualche bisognoso), è più che OVVIA una nuova ondata di PARCHEGGI SELVAGGI. Ovunque, su marciapiedi, davanti ai passi carrabili, sulle rampe, sui muretti, sui terrapieni, ecc. ecc.

Ma non è finita quì. Insistendo sulla questione parcheggi, questa volta a rendere il quartiere una vera e propria "zona industriale", ci pensano (sia pur legittimamente, non essendoci divieti che li obblichino a sostare più a monte nell'apposita zona), i camionisti dei TIR invadono la via. Per la verità, uno di questi è un vero (voluminoso) gioiello di tecnologia moderna, ha perfino i cerchi in lega leggera. Fatto sta, che ne bastano un paio e la sezione stradale si restringe di un bel po'.


Ma non è affatto finita quì. Giornalmente, la zona intermedia della via (quando la bretella era chiusa si usava quella zona), alcuni furgoni e camioncini, usano travasare la propria merce (prima in strada e dopo sui mezzi), per smistarla, probabilmente nei vari negozi. Ma ci sono anche trasporti diversi: trasporto animali, cavalli, vitelli, maiali... insomma, si lavora alacremente nella periferia. Tutto questo in una zona di ampio transito di bagnanti con i neonati in braccio e con la nonna al seguito.

Per la verità, ove scongiurare ulteriori "ORRORI DELLA PERIFERIA", sono - lo scorso inverno - state installate le telecamere. Ma... c'è già chi è tornato a buttare la propria "monnezza" dove capita, mentre altri fanno addirittura la "raccolta differenziata" negli appositi cassonetti.








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