Il GRIDO (Il Blog su Roccalumera e... non solo)

domenica 7 febbraio 2010

Una mattina in una Domenica di paese

E' Domenica, esco, pioviggina le strade sono deserte, paesaggio spettrale... un bar che dà nella piazza Mazzullo, bar che riuniva quattro anziani a chiaccherare davanti alle sue vetrine o di fronte, dall'altro lato della strada, ormai è chiuso da un anno, (chissà se riaprirà prima o poi). E' Domenica, la Santa Domenica, giornata da santificare in chiesa, concelebrando ognuno di noi la Santa Messa.
Si, lo so... siamo in un paese di quattromila anime, non a Parigi. Ebbene? fra pochi giorni sarà carnevale anche quì, festa di gioia e di spensieratezza, ma ancora non se ne avverte l'atmosfera. Certo, si sta già lavorando in diversi paesi jonici per costruire carri allegorici, organizzando balli in maschera e sfilate nei giorni clou. Ma, mi sarei aspettato di più. Come sempre. Guido in macchina sul lungomare di questa mia Roccalumera: l'asfalto è pieno di buche... un campo di battaglia rattoppato quà e la con toppe di pece alla bellemmeglio. E' bastato un quarto d'ora di pioggia per trasformarlo in una via dei laghi e pozzanghere. Guadata la prima pozza, la seconda, la terza... mi accorgo che... gli spurzzi hanno bagnato qualcosa di elettrico nel motore, la macchina ha dei sussulti ma proseguo. Voilà, mi interseco con un'auto che va nel senso opposto, essa solleva una tale onda che per infiniti attimi non vedo più niente dal parabrezza, ma proseguo. Eccomi entrare i chiesa, faccio parte del coro parrocchiale, per me una delle cose più belle di questa mia Domenica Cristiana. Anche stavolta, la predica del parroco è stata come sempre chiara, intensa, con spunti sull'importanza della famiglia e sull'uomo, che deve cercare Dio ed a lui affidare tutta la propria vita.
Saluto amici e amiche ed esco di chiesa, pioviggina, apro l'ombrello che un colpo di vento mi aveva ridotto ad un brandello, riprendo il mio giro in macchina prima di pranzo. Ma si, andiamo a Nizza! Transito tranquillissimo. Il suo centro nevralgico, di fronte alla Piazza "Colonnello Interdonato" è popolato da un gruppetto di "spittàmu mi si mància", prorio dall'altra parte della via, sul marciapiedi. Incontro un amico che viaggia ad ombrello spiegato... hei, comu va? E ccà semu... e prosegue.
Vediamo se a Furci la musica cambia? Macchè, strade deserte anche quì, la piazza Sacro Cuore semideserta, poi... un lungomare pieno di buche (ma va là... anche queste rattoppate alla chetichella). No, niente pozzanghere, ma il ballo di san Vito sui dislivelli e quasi peggio di quello che la mia auto è costretta a danzare sui dossi del mio paese. Il mare è calmo è questo è già un buon segno in questo inizio di Febbraio, si, il mare si è calmato dopo l'ultima mareggiata che tanti danni ha causato in tutti i paesi della riviera jonica. Non so cosa farò oggi, oltre scrivere quattro righe ascoltando della buona musica, naturalmente. Certamente, domani si ricomincia. Nonostante non siamo a Parigi!
Giovanni BonarRIGO
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