Il GRIDO (Il Blog su Roccalumera e... non solo)

lunedì 25 ottobre 2010

ROCCALUMERA. "Esercitazione di Protezio Civile per scossa sismica nella frazione Sciglio" ma ad Allume, il muro...

Oggi, 25 Ottobre, ricorre l'anniversario di un triste evento calamitoso verificatosi nella cittadina di Alì Terme e sui capi Alì e Scaletta, nel 25 Ottobre 2007. Fu una catastrofe che mise in ginocchio l'intera macchina dei soccorsi provocando ingenti danni a strutture e bloccando pericolosamente la viabilità. Per non rimanere impreparati, e ricordando l'ancora più tragico 1 Ottobre 2009, nel quale si contarono addirittura delle vittime fra la gente di Giampilieri e Scaletta (37 innocenti), ieri, come in altri centri (fra i quali Giampilieri venerdì scorso), si sono mobilitate ingenti forze per eseguire prove di evacuazione e di soccorso.

Domenica 24 Ottobre 2010. Simulazione di Protezione Civile relativa ad una scossa sismica.
Alle 6:45, il sindaco Gianni Miasi è stato allertato dai cittadini e si è recato immediatamente nel palazzo municipale, ha chiamato immediatamente i vigili urbani i quali assieme ai tecnici comunali, inizialmente riunitisi nel locale dell'aula consiliare, si sono recati nella frazione Sciglio per verificare i danni.
Dal riscontro immediato, (anche se sommario), si è potuto constatare che nel paese non si erano verificati danni gravi se non paura e preoccupazione fra la gente. Nella frazione Sciglio invece, si è verificata l'intensità sismica più grande con danni che già a prima vista apparivano gravi sia alle strutture che alle persone, e dunque si è dato avviso alla Prefettura e si è attivato il "C.O.C." con tutte le sue funzioni. Il "C.O.C.", è il Centro Operativo Comunale ed è composto da nove funzioni più la funzione di segreteria. Ogni dipendente comunale ha una sua precisa responsabilità e al contempo si sono attivate tutte le autorità civili e militari: dai Carabinieri alla Polizia (alcuni elementi, sono provenuti dal Commissariato di Taormina), dalla Finanza al Corpo Forestale alla Capitaneria di Porto, nonchè i Vigili del fuoco, l'ARI (Associazione Radioamatori Italiana), e ovviamente la Protezione Civile.

Numerose le ambulanze, realizzata una tenda ospedale. Sono stati simulati alcuni scenari si soccorso, (fra quali ad esempio: il un fratturato ad una gamba e il recupero di dall'interno di un'auto di un ferito. In questo hanno collaborato la Croce Rossa, (da segnalare, i "Volontari del Soccorso" di Roccalumera), la Misericordia di Letojanni ed i Ranger.
Alle nove precise, e suonata la sirena ed è stata evacuata la scuola Elementare di Allume, (circa 35 bambini), i quali hanno eseguito tutte le azioni alle quali erano già stati precedentemente istruiti, e cioè: dal mettersi sotto i banchi all'evacuazione nel cortile della scuola stessa, dove il pulmino li ha presi e li ha portati nell'area di attesa, sita in Piazza Feming (a Sciglio appunto). Alle ore 12:00 l'allarme è cessato. Il bollettino finale, di questa simulazione di evento calamitoso, parla di 170 sfollati e di undici feriti.

In primavera, l'esercitazione sarà fatta al Allume e successivamente nel paese, in modo che l'informazione possa restringere il campo dei danni ed attutire le conseguenze drammatiche di un evento calamitoso. In questo caso il terremoto, ma un altro momento potrebbe essere una alluvione o una esondazione di torrente. Lo scopo di tali esercitazioni è di preparare la genta ad essere in allerta e a capire esattamente come muoversi in casi di calamità.

Ringraziamenti a tutti gli intervenuti, in particolare a tutti i dipendenti comunali, sono provenuti da parte del sindaco di Roccalumera.

Ma, Pippo Campagna (capogruppo della Minoranza), così tuonò e rispose: dopo un anno tutte le promesse disattese, ad Allume ancora rischio frana!
Sono passati già 3 anni dall’alluvione del 25 ottobre 2007 e abbiamo assistito a spettacoli televisivi spumeggianti con treni carichi di speranze e sorprese, a interviste a tutto spiano, a gare di solidarietà senza precedenti, ad impegni e promesse assunte pubblicamente e malinconicamente disattese. Stiamo parlando della frana che si è abbattuta su un’abitazione in Contrada Zifano ad Allume, frazione di Roccalumera. I Consiglieri del Gruppo di Minoranza, Campagna, Basile, Cisca, Maccarrone, Spadaro e Vadalà, hanno voluto riaccendere i riflettori sul dramma che continuano a subire le famiglie che hanno le proprie case a ridosso del costone da cui è partita la frana 3 anni fa ed in particolare fanno riferimento alla sfortunata famiglia che ha visto gravemente danneggiata la propria abitazione tanto da doverla abbandonare e che ad oggi non è stata messa nelle condizioni di potervi ritornare. L’argomento è tornato d’attualità non solo per la ricorrenza dei 3 anni ma anche perché la proprietaria dell’immobile in questione, evidentemente esasperata per il lungo tempo trascorso, ha preso carta e penna e ha scritto al Sindaco e al Gruppo di Minoranza invitando il Sindaco a “voler mantenere gli impegni assunti pubblicamente; vale a dire l’impegno di contribuire alle spese di affitto della casa e l’impegno di ricostruire il muro retrostante l’abitazione di mia proprietà, sita in Via Zifano in Allume” e continua dicendo che “in data 06 agosto 2010 il Genio Civile di Messina mi ha comunicato di non poter autorizzare i lavori di ristrutturazione dell’immobile di mia proprietà… in quanto il fabbricato non potrebbe essere reso abitabile a causa della mancata sistemazione del muro retrostante la casa”. Nella seduta di Consiglio Comunale del 06 Agosto 2009 il Sindaco, spronato dalla minoranza, affermava che “il muro sarà fatto perché si deve garantire che quella famiglia viva serenamente nella propria casa per cui ci si deve impegnare a rifare il muro solo dopo che la casa sarà sistemata”. “Sono stati sprecati 3 anni – dichiara Campagna - per l’atteggiamento presuntuoso del Sindaco che ha accusato la Minoraza di fare bassa speculazione politica venendo poi clamorosamente smentito dal Genio Civile di Messina che ha bocciato in maniera definitiva il suo operato e quello del suo Assessore ai Lavori Pubblici, Santisi, infatti il Genio Civile ha precisato che ‘… i lavori di ristrutturazione (della casa) previsti potranno essere autorizzati da questo ufficio soltanto dopo la sistemazione del versante da cui si è innescata la colata’. Non se ne può più di fronte a tanto pressapochismo e al più totale disinteresse mostrato dall’Amministrazione di fronte al dramma e all’ansia vissuta da intere famiglie che vivono col terrore e con la paura che possano rivivere quei momenti. Ci vorrà scusare il sindaco – conclude Campagna – se ci siamo permessi di ricordare che anche in questo caso sono state sprecate tante parole senza ottenere nessun risultato”. 25/10/2010
di Comunicato stampa a cura della minoranza consiliare Roccalumera





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giovedì 5 agosto 2010

Roccalumera chiede: "AIUTATE QUEL RAGAZZO!"

Più volte mi è stato segnalato (anche se in modo piuttosto sommario), un caso abbastanza preoccupante. Trattasi di un ragazzo credo poco più che ventenne. Sordomuto e con problemi. Vive con la madre e (a quanto mi è stato detto) durante le sempre più frequenti crisi, la picchia. Di questo ragazzo se ne è interessato anche il Comune, (me ne ha riferito lo stesso Sindaco Gianni Miasi), che lo ha ricoverato (come per legge), presso una Casa di cura. Ma, sempre "come per legge", questi ricoveri sono sempre stati temporanei e addirittura inutili, visto che durante gli stessi non gli sarebbero stati riscontrati dei gravi problemi e lo si sarebbe visto tranquillo, quindi lo si è rimandato a casa. Sta di fatto, che la madre è ormai disperata. Soldi non ne hanno in quanto vivono in povertà. Circola la voce che la madre avrebbe detto: "la prossima volta che mi picchia... compro una pistola, prima sparo a lui, poi mi sparo io stessa!". Riguardo a questa frase, speriamo che si trattasse di una fantasia di qualche cialtrone. Speriamo!

Comunque, anche se volutamente da questo mio personalissimo blog non ho fatto nomi, è chiaro che mi aspetto dei commenti di interessamento da parte dei miei lettori, così da poterli mettere (se vogliono) anche in contatto con la famiglia interessata per un aiuto più che necessario.

Pensateci: E se il dramma precipitasse in tragedia? Lo so, di fatti simili è piena la Sicilia, è piena l'Italia ed il Mondo... ma quando la Legge pone dei paletti, non si fa carico di risolvere i problemi della gente ma interviene solo per tamponarli (e male); Le strutture sanitarie sono ridotte all'osso, ma basterà ciò a giustificare con la parola "crisi" delle nuove possibili vittime innocenti?

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venerdì 30 luglio 2010

18° SAGRA DEL VERDELLO - 16° PREMIO NAZIONALE “LA ZAGARA D’ORO”













Venerdì 20 agosto, nell’antico borgo di Sciglio ha inizio la 18° “SAGRA del VERDELLO – 16° Premio Nazionale “LA ZAGARA D’ORO”,organizzata dal Circolo “Salvatore Quasimodo”, in collaborazione con la Pro Loco Pro Roccalumera, col patrocinio, della Provincia Regionale di Messina, della Regione Sicilia Assessorati Agricoltura, Turismo e Cultura e del Comune di Roccalumera.
La manifestazione ha lo scopo di promuovere il Limone Verdello o Limone d’Estate, agrume tipico della zona jonica messinese e più precisamente del Comune di Roccalumera.
Venerdì degustazione di primi piatti a base di Limone Verdello e serata danzante; (VIDEO)
Sabato continua la degustazione con panini al profumo di Limone Verdello e serata danzante;
Domenica si svolgerà la serata conclusiva con la degustazione di dolci, gelati, granite, marmellata e liquori il tutto sempre a base di Limone Verdello con serata di varietà e consegna dei premi La Zagara d’Oro.
Lo scopo che promuove il Circolo ad organizzare la manifestazione per il 18° anno consecutivo sono i lusinghieri risultati ottenuti negli anni passati infatti a Roccalumera grazie alla Sagra sono nate due realtà di trasformazione di Verdelli in prodotti finiti, l’Akross che produce il famoso Verdicello e l’Azienda Rocca a Lumera che produce le marmellate. Inoltre il nostro antico borgo ha avuto dei passaggi televisivi in molte trasmissioni a carattere Nazionale che ci ha consentito di rivalutarlo dal punto di vista turistico.
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Nell’antico borgo di Sciglio ha inizio la XVIII “SAGRA del VERDELLO – XVI Premio Nazionale “LA ZAGARA D’ORO”, organizzata dal Circolo “Salvatore Quasimodo”, in collaborazione con la Pro Loco Pro Roccalumera, col patrocinio, della Provincia Regionale di Messina, della Regione Sicilia Assessorati Agricoltura, Turismo e Cultura, del Comune di Roccalumera e della ditta Commerciale Gicap.
La manifestazione ha come principale scopo la promozione, la rivalutazione e la propaganda del Limone Verdello o Limone d’Estate, agrume tipico della zona jonica messinese, che viene prodotto precisamente nel Comune di Roccalumera
Il Circolo organizza la manifestazione per il 18° anno consecutivo grazie ai lusinghieri risultati ottenuti negli anni passati, difatti a tutt’oggi nel paese di Roccalumera sono presenti due piccole aziende di trasformazione del Limone Verdello: la Cooperativa’Akross, che produce l’ottimo liquore Verdicello, e l’Azienda Rocca a Lumera, che produce marmellate. Inoltre, grazie alla Sagra il nostro antico borgo ha avuto dei passaggi televisivi in molte trasmissioni televisive di carattere Nazionale, ridando un carattere turistico al nostro piccolo paese e a tutta la zona Jonica

PROGRAMMA
Venerdì 20 agosto Presentazione della manifestazione degustazione di primi piatti a base di Limone Verdello e serata danzante con Tony e Rosalba; (VIDEO)
Sabato 21 agosto degustazione con panini al profumo di Limone Verdello e serata danzante con l’Associazione Arcobaleno;
Domenica 22 agosto serata conclusiva con la degustazione di dolci, gelati, granite, marmellata e liquori il tutto sempre a base di Limone Verdello, spettacolo di varietà con il comico A. Barone e la nota cantante Wilma Goich con la consegna dei premi:
VIII Premio Fiore di Zagara alla “Sicilia che Lavora” alla Società Agricola Cooperativa Agricoltori Ionici C.A.I. ar.l.;
IX Premio Fiore di Zagara alle “Professionalità Siciliane” alla Direzione Generale ASP 5 Messina;
XIV Premio Fiore di Zagara al “Giornalismo” a Carmelo Duro;
XIII Memorial Gianpiero Vito alla Capitaneria di Porto–Guardia Costiera di Messina;
XV Premio Nazionale “La Zagara d’Argento” al Prof. Francesco Patanè;
XVI Premio Nazionale “La Zagara d’Oro” alla nota cantante Wilma Goich.
La serata sarà presentata dalla presentatrice Simona Pulvirenti
Direttore Artistico Claudio Bottino.
CIRCOLO CULTURALE "SALVATORE QUASIMODO"
Sede: Via San Cosimo, 19 – 98027 Roccalumera (ME)
Segreteria Organizzativa: Via Umberto I, 609 – 98027 Roccalumera (ME)
Tel. 0942746108 –Fax 0942744663
E-mail sagradelverdello@virgilio.it

Addetto stampa: Fogliodisicilia.it nella persona di Giovanni BonarRIGO




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mercoledì 21 aprile 2010

ROCCALUMERA. Imminenti cinque Cantieri scuola per ridare respiro ai disoccupati













Ancora oggi, la realtà di un paese come il nostro, (con poco più di quattromila anime), paese turistico e, (in teoria) ricco di risorse provenienti ora dalle produzioni di agrumi delle nostre campagne, ora dalla pesca del nostro mare e, ciliegina sulla torta: appunto dal turismo, in realtà "vede" ancora parecchi giovani studenti disoccupati e, padri di famiglia che lavorano a quando capità.

Ci dobbiamo fasciare la testa? Nient'affatto! Certo la crisi mondiale non ci certo dato una mano, ma la nostra gente è gente che si sa arrangiare. Chi meglio, chi peggio. Intanto, mentre la politica regionale punta sulle strategie del GAL e, attraverso la (ri)scoperta degli antichi mestieri e dei progetti che ruotano attorno ad un turismo non più limitato al singolo paesino ma comprensoriale, a Roccalumera, un risorsa temporanea (che anche la mia generazione, nonchè almeno quella precedente alla mia ben ricordano) sta per essere avviata per tutto il territorio comunale. Stiamo parlande dei cosidetti Cantieri Scuola, o per disoccupati.

Cinque sono in realtà i Cantieri di Lavoro. Cantieri, di cui si parla da mesi. Interventi ben distribuiti fra paese e frazioni. Non vogliamo essere troppo ottimisti, ma non dovrebbe passare più di un mesetto perchè sia dato loro l'inizio. Eccoli:

1) Cantiere di lavoro per manutenzione straordinaria, di un'area a parcheggio ed opere connesse per il miglioramento della circolazione viaria di Via Piccolo Torrente Pagliara.
(Trattasi di un'area a parcheggio - comprata dal Comune - situata nella parte finale della strada su cui sorge l'Hotel Piramide. Per il momento unico Albergo di Roccalumera).

2) Cantiere di lavoro per manutenzione straordinaria e raccolta acque bianche vie Avarna e Baglio.
(Trattasi di vie che, viaggiando in direzione Messina, sono situate successivamente alla Piazza Municipio. Esse salgono dalla Via Umberto I per raggiungere l'abitato fin a ridosso della ferrovia).

3) Cantiere di lavoro per manutenzione straordinaria, realizzazione del marciapiede e raccolta delle acque bianche della via Carmine.
(Trattasi della frazione Sciglio, ed più precisamente di una delle vie site in prossimità del monumento dei Caduti in guerra. Qualcuno la ricorderà per i danni che le vennero provocati in occasione dell'alluvione del 25 Ottobre 2007).

4) Cantiere di lavoro per manutenzione straordinaria e messa in sicurezza della via Pacino.
(Questo intervento manutentivo rigurda una via della frazione Allume. Anche quì, l'alluvione provocò ingenti danni).

5) Cantiere di lavoro per manutenzione straordinaria della via S. Cosimo e della Via Mandrazzi.
(Trattasi di intervento manutentivo riguardante la frazione Sciglio, e più precisamente insistente sulle vie che arrivano e si dipartono dalla chiesa intitolata ai SS. Cosma e Damiano. Meta di copioso pellegrinaggio in occasione della festa di ogni anno).
Giovanni BonarRIGO
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venerdì 26 marzo 2010

E' spirato Padre Marino Peditto, per anni punto di riferimento spirituale per l'intero comprensorio jonico

E’ morto ieri a Pedara, nella casa salesiana, don Marino Peditto. Il sacerdote era stato a lungo ad Alì Terme, Taormina e, di recente, presso la parrocchia S. Matteo di Giostra, a Messina, dove saranno celebrati i funerali, domani alle ore 10:30.
Don Peditto, parroco Salesiano, che per lunghi anni fin dalla gioventù fu missionario in India, era molto noto nella riviera jonica, tra l’altro per aver ricoperto il ruolo di padre spirituale dell’associazione Progetto speranza. Era un punto di riferimento per tutto il territorio, in particolare per i gruppi del Rinnovamento nello spirito. Vogliamo ricordarlo con somma commozione, per essere stato nostra Guida spirituale nel Gruppo di Rinnovamento dello Spirito di Alì Terme, di Furci (negli incontri della chiesetta di Grotte e presso Centro Polivalente, in occasione del Ritiro una domenica al mese), di Santa Teresa di Riva, presso la chiesa della Madonna del Carmelo (Gruppo Gesù Re). Ovunque lo si chiamasse per dare conforto in Cristo, Don Peditto non si tirava indietro, nonostante le sue precarie condizioni di salute e l’anziana età. Umile Servo di Dio, uomo di cultura e di saggezza, nei suoi discorsi biblici e di sue esperienze missionarie (rivolti in modo elementare per essere capiti da ognuno) a noi fedeli, ripeteva instancabilmente che: “Tutti gli uomini sono chiamati ad essere Santi”, ciò per ribadire, qualora ce ne fosse di bisogno, che la Fede è un bene rivolto a tutta l’umanità e nella quale ognuno è chiamato, anche se pochi sono coloro che rispondono “Si”. Un “Si” pieno e totale, come quello che quest’uomo di Dio ha dimostrato di aver testimoniato, attraverso le opere di una vita. Diceva: “Toglietevi almeno un difetto all’anno”. Don Peditto, aveva ricevuto da Dio dei doni dello Spirito che io stesso sento a ricordare per quanti fossero, uno di questi fu la “Conoscenza”. Don Peditto ti leggeva dentro, ti conosceva meglio di te stesso e, sapeva orientare il tuo cambiamento qualora tu lo volessi veramente. Si, quando pensiamo a coloro che anno conosciuto in vita, Santi come Pio da Pietralcina, allora dovremmo pensare di aver avuto anche noi questa fortuna e fare tesoro di quanto ci è stato piantato dentro il cuore. Il cammino del prete uomo peccatore come tutti noi è terminato ieri, ma è già iniziato il viaggio del Santo in quel Paradiso da lui sempre annunciatoci. Nelle pene di ogni famiglia, nelle sofferenze di quanti credono, hanno creduto e crederanno, Don Peditto, da oggi diventa figura immortale, viva per sempre.
Giovanni BonarRIGO

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mercoledì 17 febbraio 2010

Autostrada ME-CT. Un grave degrado che ognuno di noi dovrebbe denunciare



IL MIO APPELLO:
Sicilia jonica.
Per percorrere le nostre autostrade, (importani vie di fuga in caso di eventi disastrosi, ma quì il discorso si farebbe lunghissimo), bisogna pagare il pedaggio, un pedaggio salato che ultimamente è anche aumentato d'importo.
Spesse volte, percorrendo l'autostrada MESSINA-CATANIA mi sono imbattuto in buche (che rimangono tali per mesi... anni). Entrando in determinte gallerie poi, in ripetute occasioni ho avuto un senso di scoramento, sprofondando nel buio più totale sia di notte che di giorno. Infatti, l'illuminazione (che in molti casi era insufficiente anche quando c'era), adesso è totalmente spenta, fulminata, abbandonata da anni.
Mi risulta che sono state tante in questi anni le richieste di risarcimento per danni al CAS (Consorzio Autostarde Siciliane), inoltrate da parte di automobilisti caduti nella tagliola di buche e per questo vittime di incidenti più o meno gravi. Saranno stati poi risarciti? Saranno finiti di fronte ai Giudici di Pace?
Lunghi tratti di autostrada portano ancora le ferite dell'alluvione dello scorso primo ottobre, tratti a doppio senso che dovrebbero essere a un solo senso e corsia di soprasso, garde-rail divelti, piegati, rami che invadono la carreggiata, pericolo costante. E se si dovessero verificare nuovi eventi calamitosi, cosa succederebbe? Cosa si è fatto per prevenire nuove invasioni fangose dell'autostrada nei tratti che già rimasero bloccati per settimane da ogni genere detriti provenienti dalle colline adicenti? Nulla! Ebbene, ciò che io penso, è che ognuno di noi che percorre l'autostrada magari spesso e per necessità, pur sapendo che "na nuci 'nto'n saccu non'n ni fà rumùru" non deve attendere che sia il Muscarello od il Francilia di turno ad attenzionare un problema che incombe su tutti... e dobbiamo essere noi stessi a denunciare. Sono i nostri disagi, sono pericoli che corriamo noi tutti, non attendiamo che questo o quel politico ci dicano magari: "io gliel'ho detto a quelli e, mi hanno risposto che non ci sono soldi". Pensiamoci. A rimandare a domani e ancora domani l'altro, (chiedere agli sfollati di Scaletta e Giampilieri, che attendono risposte concrete ma sono già sfiduciati)... potrebbe essere troppo tardi. Potrebbe scapparci il morto, i morti. Ancora una volta.
Giovanni BonarRIGO
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ART. SEGNALATOMI DA NINO MUSCARELLO
"Gravi disagi sull'A-18", Francilia e Muscarello (Udc) chiedono incontro con i vertici del Cas"

MESSINA - Stamane i Consiglieri Provinciali dell’UDC, Matteo Francilia e Nino Muscarello, hanno presentato al Presidente Ricevuto ed all’ass.re ai lavori pubblici Lino Monea, una richiesta di intervento immediato ed urgente nei confronti del Consorzio Autostarde Siciliane(CAS).Abbiamo richiesto una convocazione urgente dei vertici del CAS dichiarano Francilia e Muscarello, perché, nonostante le promesse e gli interventi di messa in sicurezza annunciatinei mesi scorsi , ad oggi, il tratto autostradale A18 del comprensorio Jonico versa in uno stato di totale abbandono. I cittadini e le aziende pubbliche e private, continuano Francilia e Muscarello, pagano giornalmente il pedaggio per transitare su di un arteria assolutamente priva anche della più elementare manutenzione ordinaria, asfalto devastato, buche di ogni tipo e dimensione gard rail vetusti, gallerie pericolanti ecc….Tutto questo, sostengono Francilia e Muscarello, anche e soprattutto alla luce dei recenti eventi alluvionali ,che hanno colpito il territorio Jonico, non è più sostenibile, considerando anche che l’autostrada allo stato attuale, costituisce l’unica via di fuga per il comprensorio della riviera Jonica.Chiediamo al CAS, sottolineano Francilia e Muscarello, certezze e non chiacchiere, vogliamo sapere quando inizieranno i lavori di messa in sicurezza, ma anche la situazione dell’iter burocratico dello svincolo di Alì Terme, delle bretelle di Itala e Scaletta , dell’Iter di progettazione dello svincolo della Val D’Agrò.I Cittadini e gli amministratori tutti del comprensorio Jonico, sono stanchi di subire ormai da decenni questa vergognosa situazione, siamo pronti concludono Francilia e Muscarello, se non ci saranno risposte concrete, ad organizzare eclatanti manifestazione di protesta e chiediamo fin da subito, nell’attesa degli interventi necessari, la sospensione del pagamento del pedaggio autostradale per i cittadini della riviera Jonica.
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giovedì 28 gennaio 2010

Roccalumera. "TRE SECOLI DI MODA" in Filanda. (foto e perchè)

SEGUE: "TRE SECOLI DI MODA". Ha rappresentato per me un inno alla bellezza (oltre che alla Storia siciliana ed alla Moda), ciò mi ha ispirato ad aggiungere altre foto realtive all'evento. Quì vedete in sequenza (dall'alto verso il basso) le mie foto:

1) Una modella in abito da sposa affiancata dal presentatore, che alza i tacchi, (forse perchè accanto a lei si sente bassino?).















2) Un esempio di bellezza verace siciliana. Ho notato una fierezza nello sguardo di questa ragazza dal colorito olivastro, oltre ad un fisico elegante.















3) In questo caso, ho notato una bellezza che potrei definire "dolce". Ragazza non molto alta, dai tratti del viso morbidi, carnagione chiara. Occhi azzurri e profondi, e nel complesso rotondità del fisico più evidenti.















4) La stessa modella del n° 1 ma in rosso. Ho notato evidente espressività del viso, linearità del fisico. Un portamento disinvolto in passerella, da Star.















5) Un abito storico di provenienza catanese, la modella (del n° 2) ha ovviamente incarnato al meglio la personalità che il vestito richiedeva. Il suo gesto è di alzare in aria il nero scialle e porselo alle spalle.















6) Infine, ecco una coppia di abiti siciliani d'epoca. Nello specifico, si è assistito alla scena della consegna della rosa da parte del corteggiatore alla sua preferita. Nel si di lei, una sorta di fidanzamento iniziato.

Giovanni BonarRIGO
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mercoledì 27 gennaio 2010

Roccalumera. La furia del mare fa tremare la Riviera Jonica













Roccalumera. (27 gennaio 2010) - Mareggiata di Scirocco. Come un anno fa, (12 e 13 Gennaio 2009), i marosi hanno messo in ginocchio la riviera jonica messinese. A Roccalumera, onde altissime hanno fatto tremare le abitazioni, durante la scorsa notte e l'intera giornata di oggi. Le stesse, hanno superato il bastione ed hanno prodotto ingenti danni.
Mi sono soffermato a scattare qualche foto nella mia zona, da esse è possibile rilevare come all'altezza della Via Case Escal, si ancora una volta scesa la solita fiumara che ha creato un lago sulla via, (vedi foto in alto). Nello stesso posto, alcuni cassonetti apparivano abbattuti. Fra i piccoli danni riscontrati, una scaletta in ferro divelta, (vedi foto).














Ore 12.00, i Vigili del Fuoco stavano facendo il loro giro sul Lungomare Cristoforo Colombo, per rilevare eventuali danni a beni mobili ed immobili. Garages allagati, imbarcazioni danneggiate. Chiaramente, un lungomare già pieno di buche, ha subito oggi il colpo di grazia a causa di questa mareggiata. Danneggiati alcuni fabbricati, una Fiat Uno in transito, sarebbe stata scaraventata dalle onde contro una cancellata.












Furci Siculo: Il sindaco Bruno Parisi, con apposita ORDINANZA, ha prontamente istituito il doppio senso di circolazione sulla via IV Novembre, chiudendo il tratto di lungomare di sua competenza. Il manto d'asfalto di Furci (che già giaceva in pessime condizioni), e sul quale tanta sabbia è stata riportata dalle onde, è stato letteralmente sgretolato dai marosi. Spiacevole, la vicenda che riporta un sito jonico, secondo il quale una Fiat Panda con a bordo due ragazze, bloccata dai lastroni di bitume sollevati dal mare, è rimasta per lunghi attimi in panne e, nel panico, circondata da un mare di acqua salata.

I maggiori danni si sarebbero riscontrati a Santa Teresa ed a Sant'Alessio, (quest'ultima, lo ricordiamo, prima della realizzazione della "barriera soffolta" era stata più volte ridotta ad un campo di battaglia in occasione dei marosi). Il nubifragio non ha risparmiato la città di Messina, dove a Tremestieri la Protezione Civile comunale ha fatto sgomberare una cinquantina di persone. Bloccato il molo di Tremestieri dove non si traghetta. Danneggiato l'approdo, per la riparazione del quale bisognerà aspettare che il mare si calmi.

In serata, la furia del mare sembra acquietarsi, ma dal Dipartimento della Protezione Civile (fonte Ansa), giungono notizie dell'arrivo di violente raffiche di vento nelle prime ore di domani su Sicilia e Sardegna, nonchè nuove mareggiate.
Giovanni BonarRIGO
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lunedì 25 gennaio 2010

Roccalumera. "TRE SECOLI DI MODA" in Filanda, un evento incontestabilmente BELLO!













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Roccalumera (24-01-2010) - La manifestazione di ieri, magistralmente organizzata dall'Associazione "E... Berta Filava", ha attirato migliaia di estimatori della moda, della bellezza e dei costumi ed oggetti storici, all'interno di quella che fu la Fabbrica della Seta. Nel grande salone al primo piano dell'Antica Filanda, infatti, tutti hanno beneficiato del "calore" (e la temperatura ottimale, visto il gelo esterno), che altrimenti fuori di essa non avrebbero mai trovato.

"TRE SECOLI DI MODA", questo il nome della manifestazione, ha raccontato la storia del vissuto quotidiano della Sicilia jonica attraverso gli abiti (presentati dal prof. Carmelo Ariosto), ma ha anche guardato al presente ed al futuro con una particolare attenzione allo design, attraverso le nuove creazioni di Stliste già conosciute ed anche in cerca di affermazione. Interessanti tutte le modelle in sfilata, (consentitemi, due in particolare che, non solo per l'altezza fisica ma anche per i tratti intriganti e soavi dei visi, afferravano l'attenzione e restituivano globale soddisfazione visiva da Grande evento mediatico), originali gli abiti proposti, soprattutto quelli femminili.

IN SALA, ESPOSTE NUMEROSE TELE DEL PITTORE BARBAGALLO

Presente il sindaco Gianni Miasi e signora, nonchè il consigliere provinciale Matteo Francilia e varie personalità provenienti da altri paesi limitrofi e perfino un paio di rappresentanti... dall'Inghilterra. Fra i tanti fotografi in azione per immortalare le fasi salienti dell'evento, a spiccare l'ormai professionista della moda Saro Campione. Animata da un brillante presentatore ed intramezzata dalle danze di una coppia di ballerini professionisti, la sala ci ha visti stipati ai lati della passerella in modo incredibile. Tanta era la gente che di spazio ne sarebbe servito almeno il doppio. Un appunto. Al piano terra, bagni guasti, peccato.
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LA SETA, LA MODA e... LA CULTURA
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Mi giunge adesso da Facebook, (come a tutti i membri del gruppo "TRE SECOLI DI MODA"), il caldo ringraziamento di Giovanna Ioppolo, brillante coordinatrice dell'evento. Colgo l'occasione per evidenziare come una tale manifestazione di grande interesse e sucesso, sia da assimilare a quella realizzata in occasione dell'inaugurazione della stessa Antica Filanda (28 Febbraio - 1 Marzo 2009). Sto parlandovi di SPOSIAMOCI. Si chiarisce ancora meglio adesso, (qualora rimanessero resudui dubbi presso qualcuno), come: Cultura, Arte, Storia di un popolo e di un territorio, siano un "unicum indissoubile", che (anche nell'eccezione dello scopo promozionale), rimane globale come valore e limpido come evento.
Giovanni BonarRIGO

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mercoledì 13 gennaio 2010

Salvatore Coglitore. Per i dieci anni della sua raccolta fotografica, pubblicherà un libro




Era il 10 agosto del 2000, quando presi la decisione d'iniziare la raccolta di foto d'epoca di Santa Teresa di Riva, da allora tanta acqua è passata sotto i ponti! Tanto materiale fotografico, e non solo, è stato raccolto e messo da parte, tante sono state le mostre fotografiche che in questi anni ho realizzato nelle varie piazze santateresine, con lo scopo di far conoscere ai visitatori, com'era la nostra cittadina nei tempi passati, ma anche per cercare altre foto. Quest'anno ricorre il 10° anniversario da quando ho iniziato la raccolta e sto pensando di realizzare un corposo libro storico-fotografico.
Oltre a circa 60 cartoline, ci saranno tante foto d'epoca suddivise per temi, quali: La Commemorazione ai caduti, gli Eventi, la Fiera, le Facce, la Scuola, le Famiglie, i Matrimoni, i Funerali, le Strade, la Piazza Municipio, i Panorami, il Lavoro, la Politica, lo Sport, i Complessi Musicali, il Ventennio, il Lungomare, il Mare e i Gruppi, per oltre 250 foto.
Insomma una carrellata di immagini ( 330, sino ad oggi ), scelte tra le tante, che ripercorrono un secolo della nostra storia,
dal 1868 al 1970, circa.
Ma il libro non sarà soltanto fotografico, poichè per ogni foto ci saranno delle brevi notizie attinenti, che daranno spessore e corpo alle immagini, e ancora, ci saranno, per ogni argomento, una serie di rari documenti inediti.
In appendice al libro, notizie sui primi fotografi che operarono a Santa Teresa, che ci hanno lasciato un patrimonio di foto da conservare e tramandare alle giovani generazioni.
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Nella foto sopra, un raro documento del 1885: un manifestino pubblicitario, dove il sarto Rosario Lenzo, di Bucalo pubblicizza i suoi vestiti realizzati in pura lana da 31, 35 e 39 lire, in puro stile Inglese!
Arch. Salvatore Coglitore: www.fotosantateresadiriva.com
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mercoledì 6 gennaio 2010

Taormina. Ospedale "San Vincenzo". Sarà soppresso il reparto chirurgia

RICEVUTO DA FACEBOOK
Notizia giuntami il 30 Dicembre scorso, quindi non freschissima, ma dopo la quale non sono seguite repliche che la smentissero.
E' con sommo rammarico che devo prendere atto ancora una volta, di come il nostro territorio sia abbandonato dalla alta politica e di come il "Grido di dolore" della gente, venga puntualmente disatteso. Teniamone conto alle prossime Provinciali.

Oggetto: soppressione reparto chirurgia"
Un anno sta per concludersi, e nelle nostre menti già si guarda al futuro con tante speranze e con tanto desiderio che il mondo sia diverso, più buono, più sincero,più leale;per questo si fa festa in tutte le case e in tutte le piazze ma è solo una grande illusione,la realtà con le amarezze e l'inganno le cattiverie riemerge a turbare il turbinio dei colori scintillanti dei fuochi artificiali dei botti di capodanno.Per questo nell'augurarvi un mondo di bene e di cose belle che desiderate non posso fare a meno di comunicarvi con molta amarezza che siamo stati presi in giro. IL REPARTO DI CHIRURGIA GENARALE DI TAORMINA VIENE SOPPRESSO. A nulla sono valse le 15000 firme della gente, le nostre adesioni al gruppo, le delibere dei comuni, dell'unione e della provincia."
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martedì 5 gennaio 2010

Roccalumera. Allume, esplode uno scaldabagno, tante macerie ma nessun ferito

Dal sito del Comune di Roccalumera

ALLUME – Uno scaldabagno a gas è esploso ieri mattina in una ristretta abitazione di via Ponte, nella popolosa frazione Allume, provocando macerie e rovine. Per fortuna in casa non c’era nessuno, altrimenti l’esplosione avrebbe potuto causare feriti e vittime. Il boato è stato avvertito in tutta la frazione. L’appartamento, di proprietà dei coniugi Villari, è stato abitato fino a ieri sera. Poi la famiglia si è trasferita a Catania. L’esplosione ha completamente sventrato la casa, scoperchiato il tetto, divelte le porte d’ingresso, frantumati gli infissi, lesionati dei muri interni. I primi ad arrivare sul posto, dopo l’allarme lanciato da un vicino di casa, sono stati il sindaco di Roccalumera, avv. Gianni Miasi, l’assessore Francesco Santisi, il tecnico Nuccio Guttuso ed i vigili urbani; subito dopo sono giunti anche i carabinieri e due squadre dei vigili del fuoco di Messina. Per i soccorritori, lo spettacolo è stato impressionante. Tutta la via Ponte, e maggiormente in prossimità del numero civico 70, era coperta di vetri rotti, tegole, calcinacci, resti di infissi, terriccio. I pompieri sono entrati nell’appartamento hanno liberato la casa dalle travi cadenti e, insieme agli operai del comune, hanno pulito l’abitazione e liberata la strada di calcinacci e detriti. Tutta la via Ponte, alla fine, è stata transennata.
Lunedì 4 Gennaio 2010
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sabato 26 dicembre 2009

SALVARE L'OSPEDALE "PIEMONTE" DI MESSINA

RICEVIAMO DA FACEBOOK


Oggetto: altri trasferimenti

"mercoledi 23 dicembre il direttore generale ha consegnato a tutte le oo.ss. il piano di movimento dei reparti che si trasferiranno all'ospedale papardo: neurologia, endocrinologia, oculistica, otorino, microbiologia e virologia, odontostomatologia, angiologia, broncopneumologia, oltre chirugia vascolare che già si trova al papardo dal 9 dicembre. molti reparti verranno spostati, tipo ortopedia, cardiologia, altri tipo la pschiatria (di competenza dell'asp) sarà trasferita, la direzione medica di presidio si trasferirà nei locali esterni dove ora si trova l'amministrazione"

Giancarlo Randazzo

Oggetto: SALVATA LA STRUTTURA COMINCIANO I GUAI

E' PERICOLOSO MANTENERE LA STRUTTURA SENZA QUALIFICARLA.
E' di questi giorni la notizia che l'Ospedale Piemonte vedrà assegnati 110 posti di degenza e 10 di day hospital. Il che in soldoni vuol dire che non verrà declassato e quindi non chiude. Questa è una buona notizia. E' un passaggio fondamentale. Ma non solo non basta diventa un autogol o peggio DRAMMA NEL DRAMMA se non si provvede immediatamente a dotarlo di personale qualificato, tecnologia adeguata, unità operative e spazi affinchè diventi un polo di eccellenza per l'emergenza.

Abbiamo sempre detto che questa è la mission naturale dell'Ospedale Piemonte, quale nosocomio del centro della città. Andiamo nei particolari:

EMODINAMICA. Un infartuato per avere le prime cure necessarie e soprattutto quelle salvavita ha la necessità di avere a disposizione una cardiologia con terapia intensiva. Questo servizio, l'UTIC, è stato 'salvato' all'Ospedale Piemonte, peccato non ci sia l'emodinamica. Il che vuol dire, per i non addetti ai lavori, che i medici e i sanitari non potranno fare un bel niente per il povero infartuato, poichè la terapia salvavita è invasiva e richiede appunto l'emodinamica. Cosa che già esiste al Papardo, quindi nella stessa azienda, e creare una struttra semplice al Piemonte non comporta eccessivo impegno burocratico.

PRONTO SOCCORSO. Nell'emergenza il Pronto Soccorso (adesso la sigla è MCAU) deve avere oltre che una degenza d'astanteria anche una serie di servizi afferenti che si muovono con velocità per affrontare patologie acute che si prospettano improvvisamente e per le quali il fattore tempo e qualità è salvavita! Chirurgia d'urgenza, Medicina d'urgenza, Traumatologia, Emoteca, giusto per citarne alcuni. Il tutto gestito da professionisti di esperienza e di 'ruolo' facendo uscire dal precariato i medici che si sono avvicendati in questi ultimi anni.

EMOTECA. Come può esistere un centro per l'emergenza senza possibilità di trasfondere immediatamente? In questo momento per avere del sangue bisogna che un'auto apposita porti le richieste dall'Ospedale Piemonte al Papardo e da questo il sangue al Piemonte. Superfluo evidenziare quanto nell'emergenza possa costare la vita i tempi enormi di attraversamento di tutta la città e della costa. (circa tre ore in tutto). La chiusura del Centro Sangue del Piemonte ha comportato, tralaltro, una sensibilissima riduzione della raccolta da donatori, circa il 60% in meno secondo alcune stime, costringendo l'Azienda Unificata a comprare il sangue altrove! Quindi emoteca fornita e Centro donazione riattivato!

POLO MATERNO-INFANTILE. Sempre stato il punto di forza dell'Ospedale Piemonte. Per soddisfare l'emergenza occorre qualificare i sanitari, potenziarne il numero degli addetti che è assolutamente insufficiente ed aumentare i posti letto dell'UTIN (Unità di Terapia Intensiva Nenatale).

TRAUMATOLOGIA. In atto Ortopedia altra struttura 'salvata'. Occorre anche qui potenziare l'organico dei sanitari e parasanitari, nonchè qualificare gli addetti ai lavori. Dotarla di tecnologia idonea. Ed associarla ad una Chirurgia maxillo-facciale che manca in tutta l'Azienda (Papardo-Piemonte). Senza parlare della NEUROCHIRURGIA, che proprio perchè il Piemonte si trova proprio allo svincolo autostradale, ne dovrebbe essere dotato per gli interventi di emergenza in quanto meglio raggiungibile rispetto al Papardo.

RIANIMAZIONE. I posti sono passati da 4 a 8 (non ancora tutti attivati), ma insufficienti per un vero polo per l'emergenza. Si pone ovviamente il problema dell'assistenza continua al malato acuto che è in questo momento pressochè impossibile garantire con l'organico in dotazione. Quindi ulteriore aumento dei posti letto e dell'organico.

AMBULATORI. Perchè non utilizzare il comodo centro città per mettere al servizio dell'utente tutte le specialistiche H12? Renderebbe un grande servizio alla comunità messinese e dell'interland. Esistono tutti i professionisti specialisti già in pianta organica. (angiologia, otorinolaringoiatria, chirurgia vascolare, neurologia, endocrinologia e tutte le strutture già esistenti nell'ospedale).

QUI SI PONE IL PROBLEMA. Possiamo pensare ad una organizzazione dell'Ospedale Piemonte di questo genere, (e sicuramente ancora perfettibile) senza fondi e senza spazi? La risposta è sì!
INTERCETTIAMO I 21 (16 PER ALTRI) MILIONI DI EURO DESTINATI ALLA REALIZAZIONE DELLA SECONDA PIASTRA MEDICA CHE, COME QUELLA CHIRURGICA, SAREBBE A NORMA PER L'EMERGENZA.

DOTIAMO NELLE MORE L'OSPEDALE DI UN ELIPORTO.

ATTIVIAMO IN SEDE DI ATTO AZIENDALE (quindi nei prossimi mesi) TUTTO CIO' CHE PUO' ESSERE FATTO SENZA ECCESSIVA SPESA E CON GLI SPAZI A DISPOSIZIONE.

Senza questo, che è un modesto contributo di idee, ripeto, assolutamente perfettibile, altro che eccellenza dell'emergenza. Sarà la Tomba dell'emergenza ed ahinoi non è assolutamente una metafora!
Silvano Arbuse
(Piano per il riassetto e la rimodulazione dell'Azienda Ospedaliera "Ospedali Riuniti Papardo -Piemonte)
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