Il GRIDO (Il Blog su Roccalumera e... non solo)

domenica 11 ottobre 2009

Messina e Provincia: La burla dopo la tragedia?

COMUNI SENZA PIANI REGOLATORI GENERALI - Se vogliamo limitarci alla sola provincia di Messina, ancora oggi, vi sono diversi Comuni nella riviera jonica che non hanno il P.R.G., quando ormai nella maggior parte delle Regioni si sviluppa il Piano del Governo del Territorio, concezione più evoluta rispetto al P.R.G., ovvero lo sviluppo socio economico attraverso la pianificazione negoziata.

Prendiamo qualche spunto da "L'ARENA" (trasmissione televisiva di oggi): Pare siano stati da tempo stanziati ben 175 milioni di euro da parte della Comunità Europea proprio per risolvere il dissesto idrogeologico delle nostre colline... che fine hanno fatto?

STRUMENTI URBANISTICI MANIPOLATI - Secondo Anna Giordano (WWF Italia) l'abusivismo è proprio all'interno dello "Strumento Urbanistico". Come dalle torto?

OPERE FARAONICHE, PIUTTOSTO CHE MESSA IN SICUREZZA - Secondo il Geologo Tozzi, (il quale ha posto ben due volte la domanda proprio all'attuale sindaco di Messina), "la sistemazione del territorio, è un intervento che non si "vede" ai fini del consenso elettorale, mentre sono ben visibili opere come PONTI ed altro, che una volta realizzati danno bella mostra di se. Naturalmente, Buzzanca ha avuto grosse difficoltà a sentire quanto detto dal Geologo.

BASTA CON LE "ZONE GRIGE" - Dovremmo dire: "basta coi rimpalli di responsabilità", con lo scaricabarili, perchè, le "zone grige" altro non sono che quelle zone dove nessuno rivendica responsabilità o competenza. Se poi parliamo di Sindaci, c'è sempre la scusa: "io all'epoca ero un semplice libero cittadino", oppure, "mi sono insediato da poco", oppure, "abbiamo allertato le autorità competenti ma senza risposte concrete".

E' MANCATA LA SOLIDARIETA' - Scendendo ancora nello specifico del disastro di Giampilieri e Scaletta, rattrista e non poco il fatto che, al contrario del terremoto d'Abruzzo, nessuna sottoscrizione per la raccolta fondi sia stata fatta. Mentre ancora si scava e si cercano ben sette dispersi fra i quali due bambini, (ricordo che i morti ritrovati sono ventotto), sembra che in Italia sia passato il messaggio sbagliato "che i disastri siano accaduti per abusivismo edilizio", quindi, quasi quasi, se lo sono meritato. Ciò è gravissimo!

ABUSIVISMO? SI, MA ALTROVE - In realtà, se "abusivismo c'è nel messinese, esso è da ricecarsi nello "Strumento Urbanistico" di alcuni Comuni. Là, (e non nei luoghi colpiti), dove i grossi costruttori avranno ben potuto fare pressioni politiche perchè esso comprendesse aree altrimenti destinate a greti dei torrenti od altro.

NO ALLA DELOCALIZZAZIONE - Intanto, da Giampilieri superiore, si innalza forte il grido "NO ALLE NEW TOWN". Proprio per scongiurare l'ipotesi di essere trasferiti in villaggi costruiti ex nvo (come a L'Aquila), è appena nata una associazione. Insomma, la gente sopravvissuta, (nonostante il conclamato pericolo), non vuole sradicarsi dal proprio territorio d'origine, dove è nata e dove vive da generazioni la propria progenie.

BISOGNA METTERE IN SICUREZZA - A tale eventualità, il Geologo Tozzi, il cui orientamento ambientalista è ben noto a tutti, dice seccamente no. Tozzi dice no alla COLATE DI CEMENTO sulle montagne, che poi sono semplici colline. Invece, i muri di contenimento, secondo il sottoscritto, se ben realizzati (e dosati di calcestruzzo), e mimetizzati con pietra a faccia vista, sono la soluzione più solida e durevole. Certo, meglio sarebbe stato se generazioni di contadini ormai anziani o passati a miglior vita, avessero potuto passare il mestiere ai propri figli, e che questi ultimi si fossero presi carico di manutenere e rimboschire e prevenire gli incendi dalle piantagioni arboree. Invece, in estate tutto brucia, (il provato sospetto è che ciò sia doloso e perfino redditizio per talune categorie) e, la terra brulla è facile preda dei primi temporali invernali. In poche parole, la terra frana perchè non ci sono più terrazzamenti ne radici a trattenerla.

GESTIONE DIRETTA DEL TERRITORIO - Per farla breve, bisogna porre fine ad una mentalità errata del "pensaci tu". La nostra. Infatti, noi cittadini, noi semplicissimi cittadini dobbiamo (ri)appropriarci del nostro territorio, piuttosto che delegarne ad altri (vedi Istituzioni) la gestione. Ciò non è affatto facile, perchè significherà realizzare dei Comitati che eleggano rappresentanti seri i quali -progetti alla mano- si presentino negli Uffici della Regione, della Provincia e, se necessario, a Roma.
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12-10-09. Individuati due siti (a Santa Margherita e Galati), dove si potrebbe costruire, ma è già scontro politico. (leggi l'Articolo).

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4 Commenti:

  • Gianpiero Vesio Todaro ha inviato un messaggio ai membri di CHARITY IN MUSIC:a tutti i musicisti ke vogliono aiutare gli alluvionati.

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    Oggetto: Si spengono le luci,,,cala il sipario,,,e il fango rimane,

    SIgnori,,,ormai non se ne parla piu'...cosi' come all'Aquila...
    Noi qui tutti continueremo a fare il nostro lavoro e a far andare avanti la macchina organizzativa.
    faremo comunque il concerto,,anche se prevediamo di farne piu' di uno, e in piu' parti d'italia..
    Parlando con le varie amministrazioni cosi siamo arrivati a questo punto:
    Inutile avere premura. Il lavoro è tanto.
    Piu' importante è continuare il lavoro fatto fin ora
    Quindi noi suoneremo lo stesso,,,e mostreremo solidarieta' all'Aquila.
    Se le televisioni nazionali non hanno fatto vedere tutta la verita' , significa che anche la zona terremotata sta in condizioni gravissime,,,e che non c'è nulla che sia sotto controllo,,,Qui a pochi chilometri da dove vivo , la montagna rischia ancora di franare,,,,
    NOI CI SIAMO,,,ancche senza televisione,,,UTILIZZEREMO IL WEB...se qualcuno di voi conosce qualche persona che sia stata vittima del terremoto dell'aquila,,mettetela in contatto con me,,,GRAZIE A TUTTI,,,
    NOI CREDIAMO IN VOI,,,

    Di Anonymous Anonimo, Alle 12 ottobre 2009 alle ore 11:02  

  • La carità per noi, spesso è un gesto da nulla, immenso però per chi ha
    bisogno.
    La società, ha bisogno di cittadini che non si preoccupino solo dei loro
    interessi , perchè, il mondo va in rovina se ciascuno pensa solo a sè.
    Continuiamo con la preghiera e gesti concreti ad aiutare le persone e le
    famiglie in più serie difficoltà.
    La comunità cristiana si è fortemente impegnata e insieme alla Caritas
    diocesana e le altre organizzazioni benefiche fanno il possibile, ma è
    necessaria la collaborazione di tutti, perchè nessuno può pensare di
    costruire da solo la propria felicità.

    Domenica 11 ottobre, come già è stato comunicato dall'Arcivescovo Mons.
    Calogero La Piana, in tutte le parrocchie e le comunità della Diocesi si è
    effettuata una Colletta Straordinaria in favore dei nostri fratelli colpiti
    dal nubifragio.
    A nome della comunità di Furci e Grotte, ringrazio di vero cuore quanti
    hanno contribuito con la loro generosa offerta a sostegno delle attività
    avviate in Diocesi.
    Questa mattina sono stati inviati alla Caritas Diocesana di Messina - Lipari
    - S. Lucia del Mela la somma di 5.000,00 euro dalla Parrocchia S. Maria del
    Rosario di Furci Siculo e 500.00 euro dalla Parrocchia S. Maria di Lourdes
    di Grotte
    Nel sito ufficiale della Parrocchia www.santamariadelrosario.org sono state
    pubblicate le
    Ringraziandola della collaborazione sentitamente ringrazio ed ossequio.
    P. Salvatore Sinitò

    Di Anonymous Anonimo, Alle 12 ottobre 2009 alle ore 16:55  

  • Su vai siti di Sicilia e d'Italia ho scritto:

    Di chiacchere, progetti provenienti da ogni parte politica in questo ultimo ventennio ne ho ascoltate a josa. Da taluni cittadini e perfino da taluni sindaci jonici le richieste di ciò che è veramente utile sono pervenute.
    La risposta, (delle alte Istituzioni, qundo c’è stata) recitava, “i tempi tecnici sono lunghi” oppure: “non abbiamo i soldi per affrontare tali interventi”. Così il Capo Alì Terme rimane in condizioni precarie da decenni e si provvede alla sostituzione della rete metallica allorqundo le frane ostacolano la circolazione della SS-114 e della ferrovia sottostante.

    Questa volta al dramma si è aggiunta la tragedia? La differenza con il 25 Ottobre 2007 o il 29 Ottobre 1985 (a Roccalumera - io c’ero), sono i morti e gli sfollati.

    Abusivismo edilizio? Case costruite a ridosso dei torrenti? Baracche? Non a Scaletta Zanclea ma altrove si altrochè! Voto di scambio, appalti truccati... ma anche tanta gente innocente che ha pagato e sta pagando un costo altissimo, solo perchè non aveva (e non ha) un certo tipo di "santi in paradiso".

    Oggi si parla di NEW TOWN, ma tanta gente vorrebbe rimanere nel proprio paesino pur sapendo che la attende prima o poi la morte. Come verrà… insabbiata questa volta la faccenda? cari politicanti?

    Di Blogger BonarRIGO, Alle 13 ottobre 2009 alle ore 17:32  

  • La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu

    Di Anonymous Anonimo, Alle 19 novembre 2009 alle ore 18:50  

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