Il GRIDO (Il Blog su Roccalumera e... non solo)

sabato 3 ottobre 2009

Genio Civile Messina, istituzioni fuori dal Mondo reale






Purtoppo non ho interviste da proporvi, nè foto shoccanti da farvi vedere. La notizia del dramma dei paesi della provincia di Messina, (Giampilieri marina e Giampilieri superiore, Altolìa, Briga, Scaletta Zanclea e tanti altri paeselli), ormai avrà fatto il giro del Mondo con i suoi morti, i dispersi, i feriti, le fiumare, che come vulcani spenti ma sempre attivi, si sono di colpo risvegliate ed hanno portato a valle con se tutto ciò che hanno incontrato sul loro terribile percorso. Ho deciso di non andare sui luoghi del disastro, sebbene situati a pochi chilometri dal mio paese, ho pensato che dove la gente piange la morte dei propri cari, quasi come sui luoghi del terremoto d'Abruzzo, è giusto andarci se si può dare piuttosto che ricevere. Eppure il giorno dopo di quel 25 Ottobre 2007 ad Alì Terme, a Sciglio e Allume ci sono andato a raccogliere testimonianze, fra gente che spalava fango dalle proprie case e negozi, e gente che mi diceva: "sugnu ruvinatu", fra cumuli di autovetture e melma, tronchi di alberi e ruspe al lavoro. No, si deve essere agili fra i flutti delle sventure della gente... per poterle aiutare.
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ABUSIVISMO. L'INCIUCIO DI CUMPARI
Due parole la voglio aggiungere a proposito del più volte conclamato dissesto idrogeologico. Non è vero come mi ha detto ieri un amico di Sciglio che ormai non c'è più niente da fare. Certamente, se si fosse intervenuto per tempo non saremmo arrivati alle catastrofi di oggi (e il peggio, purtoppo, deve ancora venire), ma si può iniziare a recuperare da oggi. NON con interventi a macchia di leopardo, NON "spattènnusi i sòddi cu cumpàri", ma intervenendo in modo serio e mirato e soprattutto controllato. Abusivismo: "Zittu tu e zittu iò"... nascono come funghi edifici dove mai dovrebbero esistere, magari costruiti senza Concessione Edilizia... tanto poi si sana tutto con il solito Condono. La natura ha le sue leggi, la natura si deve rispettare. I primi a farlo devono essere i costruttori senza scrupoli.
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GENIO CIVILE dI MESSINA, L'ASSURDO!
Ieri sera, mentre ero a lavorare al computer
, oltre all'urlo delle ambulanze, oltre ai tanti motori di autotreni che arrivavano, ad un tratto sentii il ticchttìo di un martello pneumatico. Boh, mi sono detto, staranno lavorando per sistemare per l'ennesima volta l'acquedotto! Ma, pochi minuti dopo, mi raggiungeva in studio mia madre che mi diceva: "stanno demolendo la passerella!". Come, ho risposto io, manco i trenta giorni che avevano dato all'ANAS hanno aspettato? Sono uscito fuori a vedere, mentre autotreni carichi di terra è fango arrivavano dai paesi colpiti dall'alluvione, per scaricare ai lati del torrente. Giunto sui luoghi, un anziano che mi aveva visto arrivare mi diete una botta con l'ombrello chiuso. "Alt, di quà non si passa!" Va bene, e lei chi è? Mi guarda e poi con comodo risponde: "sono il proprietario della scavatrice". Sul braccio della scavatrice c'era montato un grosso martello pneumatico che già aveva demolito su un fianco della passerella circa due metri di calcestruzzo armato.
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C'era gente che guardava da lontano, c'era sicuramente qualche rappresentante delle istituzioni, e... c'erano perfino ben tre uomini della minoranza consiliare del Comune di Roccalumera. Rispettivamente: Poppo Campagna, Elio Cisca e l'ingegnere Marco Maccarrone. Ma erano lì come a spiare, come quello che guarda piovere da dietro la finestra. Li saluto, mi salutano, ad un tratto Campagna, rivolgendosi al proprietario dello scavatore tira fuori una delle sue più folgoranti osservazioni: "ma questi paletti, perche li hanno messi se dovevano demolire?". In effetti, sul nastro d'asfalto della "bretella" una fascia dedicata al transito dei pedoni è delimitata da paletti che da pochi giorni sono stati sostituiti dal Comune di Roccalumera, perchè quelli esistenti erano stati piegati o divelti. Ma per rispondere alla domanda dell'erudito Campagna: "ovviamente, chi ha posto in essere i nuovi paletti non è la stessa persona che ne ha decretato la demolizione!".
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Ma passiamo ad argomenti più seri. Poco più in là c'era il Sindaco Miasi e con lui l'assessore Santisi e l'impiegato dell'Ufficio Tecnico Gugliotta. Miasi interviene subito, chiede spiegazioni, telefona col cellulare agli Uffici competenti, in due parole sospende lo scempio della demolizione. Intanto la gente con cui parlo mi da ragione, interagendo sull'argomento utilità della "passerella" quale importante VIA DI FUGA per il paese e soprattutto in un momento come questo, utile ad un transito di emergenza. Intanto, tranne Cisca che si unisce alla gente, gli altri due della minoranza si guardano bene dall'essere parte in causa e si tengono a debita distanza.
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LA PASSERELLA E' CHIUSA, LO SCAVATORE E' ANCORA LI'
Ovviamente, se prima che si iniziassero i lavori di demolizione il tratto di strada era chiuso al traffico, a maggior ragione lo è adesso. Ma, anche un utilissimo strumento rappresentato da un escavatore (che ben avrebbe potuto essere impiegato sui luoghi del disastro) è rimasto lì. Come andrà a finire? Ci auguriamo per il meglio, che che la "BRETELLA" rimanga, almeno fino a quando non inizieranno (?) i lavore per la realizzazione di un ponte vero e proprio che unisca in modo efficace i lungomari di Furci e Roccalumera. Cosa che dovrebbero fare tutti i Comuni della riviera jonica, viste le tante emergenze.
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CONCLUDENDO
Ancora una volta, la nostra provincia dimostra come ci sia un totale scollamento fra le reali urgenze del popolo e l'utilizzo intelliggente ed congruo del denaro pubblico.
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1) Se il Genio Civile ha ordinato d'urgenza la soppressione della "passerella" di Roccalumera per favorire il normale deflusso della acque del Torrente Pagliara, perchè allora ha permesso che migliaia di tonellate di fango venissero costipare sulla foce, ai fianche del torrente stesso?

2) La "passerella" è costata diverse centinaia di migliaia di euro, visto che di opera provvisoria si trattava, e quindi da demolire (con ulteriore aggravio di costi a carico dei contribuenti), perchè non si è pensato di spendere poco di più e realizzare un'opera definitiva?

3) Se adesso nascerà un contenzioso (e quì speriamo vivamente che la parte Civile sia costituita non solo dal Sindaco di Roccalumera, ma da tutti i sindaci della zona) e questo si concluderà a favore della demolizione, come faremo a decongestinare il traffico estivo e le crescenti emergenze di Protezione Civile? Con il solo ponte a monte? Come prima? Intasatissimo? E se succede un incidente?
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Concludo tornando al tema più importante di questo momento per noi jonici: se non possiamo essere sui luoghi, doniamo qualcosa in denaro alle famiglie colpite da lutti e disgrazie e, come anche Padre Salvatore Sinitò ci ha stamane consigliato a fare, preghiamo per le anime dei caduti dell'alluvione.
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(Nella foto in alto, la "passerella" dopo la parziale demolizione, in qusta sotto, i TIR che scaricano notte e giorno a Roccalumera)
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