Il GRIDO (Il Blog su Roccalumera e... non solo)

martedì 16 giugno 2009

L'arroganza del ragno
















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C'era una volta un ragno secco secco per la fame, lo attendeva ormai la morte. Aveva perso ormai ogni speranza, quando ad un tratto, alzando gli occhi al cielo vide un filo pendere dal tetto. Pensò tra se: "e se realizzassi una ragnatela?". E, partendo da quel filo pendente iniziò a tessere... il primo filo, il secondo, il terzo... fino a realizzare una tela abbastanza grande che varie mosche vi rimasero impigliate. Il ragno, iniziò a cibarsi di quelle mosche e ad ingrassare, anche la sua voce si fece più forte e convinta.
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Un giorno, guardando orgoglioso il suo regno di tela... iniziò ad esaminarlo filo per filo. "Questo l'ho tessuto io", gridò forte indicando il filo, poi passò ad un'altro e: "Questo l'ho tessuto io" gridò ancora più forte... e così per un terzo, un quarto e ancora si pavoneggiava: "Anche questo l'ho realizzato io". Autocompiaciuto e sazio della sua grandezza di ragno, ad un tratto si imbattè nel filo che pendeva dall'alto. Lo guardo un'istante e disse: "Questo non l'ho tessuto io"... e con la tenaglia lo recise di netto. In quell'istante, crollò l'intera tela e lo soffocò.
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MORALE
Certe volte, preghiamo i Santi ed il Signore che ci facciano una grazia. Siamo disperati, siamo ammalati, siamo pieni di problemi. Ecco, la Santa Provvidenza ci viene in aiuto, ci risolleva dallo sconforto, dalla malattia, dalla povertà. Adesso vediamo il Mondo che ci circonda con occhi diversi, ci sentiamo padroni della Terra e, magari proprio noi che ora siamo raggianti ed osannati dalla gente per il nostro successo... ci dimentichiamo di Dio. Ci allontaniamo da quella inutile zavorra. Ecco che, senza accorgercene, precipitiamo nel peccato, nella rovina e nella morte.
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