A Joyful Cristmas and Happy new Year 2010
A tutti i miei lettori, da qualsiasi parte del Globo mi clicchiate, Buon Natale Amici! Vi auguro un Natale gioioso, sereno e ricolmo più che di regali, di valori cristiani che ricomprendano l'unione familiare e universale nell'atmosfera della nascita di Gesù bambino. Occasione di questo Natale, sia anche difendere quel Crocifisso che l'alta corte europea vorrebbe strappare via dalle nostre aule, pur non avendo "esso" mai ha voluto rappresentare contrapposizione religiosa ma fratellanza universale fra popoli.
Il nuovo anno, sarò banale, ma spero che sia migliore di quello che stiamo per lasciare e che con esso venga a regnare quella serenità di cui tanto ha di bisogno la nostra Italia. Il 2009 ha rappresentato per l'Italia l'anno del terremoto d'Abruzzo che ad Aprile ha flagellato e gettato nello sconforto intere comunità, radendo al suolo paesi e città e mietendo più di trecento vittime. E' stato l'anno dell'alluvione (primo Ottobre scorso), abbattutasi nei paesi della provincia di Messina, fra cui Scaletta, Giampilieri e centri circonvicini, (37 moti di cui sei ancora dispersi). Tante altre sono state le tragedie che hanno segnato il popolo italiano. Popolo, che ancora una volta ha mostrato il suo grande cuore offrendosi volontario verso i bisognosi con straordinaria generosità e prontezza d'intervento.
Nella Penisola, in questo 2009, i ceti più deboli hanno saggiato inoltre la stretta mortale della crisi e della disoccupazione mondiale e, checchè ne dica il Governo o certe Opposizioni accomodanti, solo chi vive nei "piani bassi" della società può constatare la realtà cruda tale e quale e non filtrata banalizzata da continui ottimistici sondaggi e chiacchere da Talk Schow. Le risposte che il popolo si attende dalla politica in questo 2010 che sta per iniziare, andranno dalla messa in sicurezza delle tante zone a rischio in Sicilia, alla ricostruzione del centro storico di L'Aquila, alla consegna delle tante case che devono ancora essere assegnate ai terremotati ed agli alluvionati ancora stipati negli alberghi, alla necessità di mantenere e difendere una legge "uguale per tutti" e non modificata e stravolta ad immagine e comodo di "qualcuno". Inoltre, il popolo italiano non può volere la guerra civile e l'odio, ma sia chiaro, quando nasce il malcontento fra la gente, la colpa non può essere individuata solo su una parte in causa, ed a tirare troppo la corda prima o poi potrebbero accadere fatti ben più gravi di quelli già verificatisi recentemente a Milano.
Salutando questo 2009, allargo il mio augurio di ripresa a tutti gli Stati poveri della Terra che sono e rimangono flagellati da guerre sanguinarie. In questo ultimo anno, la fame e la disperazione hanno portato, solo nelle coste siciliane, migliaia e migliaia di disperati caricati come bestie o come sardine sui barconi clandestini della vita e della morte. Per trovare soluzioni concrete a tale esodo, non necessitano politiche razziste, ma solo cooperazione interna e fra Stati e religioni differenti, solo così si possono risolvere conflitti che da decenni se non da secoli, arricchiscono talune minoranze e affamano la stagrande maggioranza degli esseri umani. Sempre la stessa.
Per il 2010, infine, auspico che tutti gli Stati emergenti della Terra si prodighino nella riduzione delle sostanze inquinanti e nel monitoraggio della temperatura del Pianeta che, causa il proliferare di industrie, mezzi di comunicazione e quant'altro, sta inesorabilmente portando allo scioglimento dei ghiacciai e con esso all'innalzamento del livello del mare.
BUON 2010 A TUTTI!
Il nuovo anno, sarò banale, ma spero che sia migliore di quello che stiamo per lasciare e che con esso venga a regnare quella serenità di cui tanto ha di bisogno la nostra Italia. Il 2009 ha rappresentato per l'Italia l'anno del terremoto d'Abruzzo che ad Aprile ha flagellato e gettato nello sconforto intere comunità, radendo al suolo paesi e città e mietendo più di trecento vittime. E' stato l'anno dell'alluvione (primo Ottobre scorso), abbattutasi nei paesi della provincia di Messina, fra cui Scaletta, Giampilieri e centri circonvicini, (37 moti di cui sei ancora dispersi). Tante altre sono state le tragedie che hanno segnato il popolo italiano. Popolo, che ancora una volta ha mostrato il suo grande cuore offrendosi volontario verso i bisognosi con straordinaria generosità e prontezza d'intervento.
Nella Penisola, in questo 2009, i ceti più deboli hanno saggiato inoltre la stretta mortale della crisi e della disoccupazione mondiale e, checchè ne dica il Governo o certe Opposizioni accomodanti, solo chi vive nei "piani bassi" della società può constatare la realtà cruda tale e quale e non filtrata banalizzata da continui ottimistici sondaggi e chiacchere da Talk Schow. Le risposte che il popolo si attende dalla politica in questo 2010 che sta per iniziare, andranno dalla messa in sicurezza delle tante zone a rischio in Sicilia, alla ricostruzione del centro storico di L'Aquila, alla consegna delle tante case che devono ancora essere assegnate ai terremotati ed agli alluvionati ancora stipati negli alberghi, alla necessità di mantenere e difendere una legge "uguale per tutti" e non modificata e stravolta ad immagine e comodo di "qualcuno". Inoltre, il popolo italiano non può volere la guerra civile e l'odio, ma sia chiaro, quando nasce il malcontento fra la gente, la colpa non può essere individuata solo su una parte in causa, ed a tirare troppo la corda prima o poi potrebbero accadere fatti ben più gravi di quelli già verificatisi recentemente a Milano.
Salutando questo 2009, allargo il mio augurio di ripresa a tutti gli Stati poveri della Terra che sono e rimangono flagellati da guerre sanguinarie. In questo ultimo anno, la fame e la disperazione hanno portato, solo nelle coste siciliane, migliaia e migliaia di disperati caricati come bestie o come sardine sui barconi clandestini della vita e della morte. Per trovare soluzioni concrete a tale esodo, non necessitano politiche razziste, ma solo cooperazione interna e fra Stati e religioni differenti, solo così si possono risolvere conflitti che da decenni se non da secoli, arricchiscono talune minoranze e affamano la stagrande maggioranza degli esseri umani. Sempre la stessa.
Per il 2010, infine, auspico che tutti gli Stati emergenti della Terra si prodighino nella riduzione delle sostanze inquinanti e nel monitoraggio della temperatura del Pianeta che, causa il proliferare di industrie, mezzi di comunicazione e quant'altro, sta inesorabilmente portando allo scioglimento dei ghiacciai e con esso all'innalzamento del livello del mare.
BUON 2010 A TUTTI!
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Leggi l'altro mio blog: "IOGEOMETRA"
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