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venerdì 25 dicembre 2009

LA DEPRESSIONE DEL PERIODO NATALIZIO

Oggetto: La DEPRESSIONE DEL PERIODO NATALIZIO

Con questo articolo, che condivido con voi, mi accingo al tentativo di comprendere le depressioni e le angoscie che si presentano particolarmente accentuate in questi giorni di festività, che sanciscono anche il passaggio al nuovo anno. Forse è più immediato comprendere come un anno che finisce possa innescare questo disagio, in alcuni molto marcato, perchè è un frammento di vita che se ne va e rappresenta un passo simbolicamente importante nel testimoniare il tempo che passa e la percezione della nostra caducità che è uno dei motivi fondamentali di angoscia dell'essere umano specie se confrontato con il suo desiderio di onnipotenza infinita e di eternità.
Meno evidente è la sensazione di disagio connaturato al periodo più strettamente natalizio e credo che le ragioni di questo possano essere molteplici. Possiamo per esempio vivere il lutto di questo lasso di tempo se confrontato con gli analoghi momenti di quando eravamo bambini, in quel periodo magico popolato di figure idealizzate come Babbo Natale che veniva dal nord a portarci i regali che desideravamo quando, di notte, i genitori lasciavano la finestra socchiusa per farlo entrare e noi bambini ci sforzavamo di non dormire per sentirlo arrivare. La delusione provata poi quando,verso i 7-8- anni, la figura magica scompariva e si ritornava con fatica e delusione a prendere contatto con la realtà.
Ma in alcuni casi è possibile che i Natali infantili non siano stati così piacevoli come si presentano nel ricordo per la legge dell'ottimismo mnestico, ma siano stati fin da piccoli abitati da tensioni familiari dissimulate e falsificate dal clima di festività e che quindi le depressioni attuali non rappresentino un lutto per qualcosa che esisteva e ora non esiste più, ma la riproduzione, da adulti, di un periodo che felice sembra non essere mai stato.Inoltre è doloroso constatare come il nostro disagio vada a confliggere con la felicità apparente delle persone che si precipitano nei negozi alla ricerca della merce e intasano le strade strombazzando i clacson, eventi che sono una spia importante dato che ben sappiamo come frenesia e concitazione non siano affatto sininimo di felicità.Dopo queste brevi considerazioni che spero possano essere fonte di riflessione, auguro a tutti voi un momento di raccoglimento interno autentico che possa essere foriero di sentimenti veri e genuini di pace, amore e serenità.

Antonio Miscia
(Psichiatra psicoanalista ipnotista)
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Leggi l'altro mio blog: "IOGEOMETRA"
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