Il GRIDO (Il Blog su Roccalumera e... non solo)

domenica 3 maggio 2009

Roccalumera. E' Campagna che deve dimettersi

Cari lettori del blog, ho letto su furcisiculo.net (VEDI), quella che viene spacciata per la controrisposta del gruppo di minoranza alla recente RISPOSTA del sindaco Miasi. Si parla della Filanda, si parla di "furbi" e di "incapaci", si intima al Sindaco Miasi di dimettersi.

Da buon roccalumerese, non posso soprassedere di fronte ad un incessante "fuoco nemico", di fronte ad una "scossa sismica" che è presagio di una catastrofe annunciata. Tale "manovra", infatti, sarebbe errato considerarla ai danni di Gianni Miasi Sindaco di Roccalumera, bisogna invece "leggerla" come un pericolo incombente per tutta la piccola comunità di questo paese di poco più di quattromila anime.

Durante i giorni della Campagna elettorale di ormai un anno fa, ho ascoltato personalmente in quasi tutti i comizi, parole a dir poco rivoltanti, che sono state proferite da parte di un certo candidato della lista opposta a quella capitanata da Miasi. Parole degne di galera. Quest'uomo è ancora libero e impunito, è di questa libertà ne sta facendo un'arma che colpisce ai fianchi l'intera comunità del paese. Quest'uomo strumentalizza, ora la Filanda, ora i campetti, ora le scalette di accesso alla spiaggia, ora... la qualsiasi. Quest'uomo, pensa solo a sedersi al posto di Sindaco, altrimenti non si sente realizzato come uomo. Nulla importa a costui, delle effettive necessità occupazionali della povera gente di Roccalumera, e, pur sapendo (non è certo uno stupido), quanto la burocrazia possa rallentare ogni tipo di manifestazione culturale ed ogni tipo di iniziativa atta alla promozione occupazionale, "gioca" con le carte bollate, come ad una partita a poker.

APRIAMO GLI OCCHI, AMICI e PAESANI:
La crisi c'è, si sente
e non è più tempo di giocare a carte. Non è tempo di cercare "il pelo nell'uovo" (seppure la Legge è Legge). Sebbene, nella ordinaria amministrazione, chi media fra la lentezza delle Istituzioni e le reali necessità della collettività di paese, spesso si trova come un certo defunto parroco "Padre Sacca". Lui era sempre in mezzo a due gruppi di ragazzi che opposti tiravano la fune. Me lo ricordo ancora, davanti alla Chiesa della Madonna della Catena, io ero bambino, ed ero uno fra quelli che tiravano la fune, il parroco invece mediava gli animi.

Stiamo molto attenti amici e conoscenti, non sottovalutiamo la cattiveria di certi individui. E mi rivolgo anche alla minoranza: uno su tutti lo voglio nominare per il bene, (ma li dovrei nominare quasi tutti in quanto meritevoli). Andrea Vadalà, come ha potuto un signore ed un onesto cittadino come te, chinare il capo di fronte a certe basse "strategie da operetta drammatica"?

Amici e concittadini, nonostante il male avanzi sul campo, non bisogna chinare il capo. Per il progresso e per il lavoro di tutti, mi aspetto alleanze non solo all'interno del paese di Roccalumera, ma anche la solidarietà e la collaborazione dei Sindaci di Nizza di Sicilia, di Furci, di Fiumedinisi e oltre. I tempi sono già cambiati, non bisogna tornare indietro, ma gurdare fiduciosi in avanti.

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Su Jonia News di Aprile: Pag. 30 Roccalumera:intervista a Miasi di G. BonarRIGO

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