Il GRIDO (Il Blog su Roccalumera e... non solo)

mercoledì 29 luglio 2009

A Fiumedinisi. Nascono ECOMOSTRI o ECO-INVIDIA?






















Domenica 26 Luglio 2009 - Fiumedinisi - Tre consiglieri di minoranza nonchè componenti dell'Ass. "Pietra Rossa", esponendo il manifesto (che vedete nella foto) che ha tappezzato tutte le vie del paese, sono saliti sul palchetto in piazza San Pietro ed hanno (a modo loro) sputtanato l'intero operato di questi anni del loro sindaco Cateno De Luca.

Nino Maisano, Presidente dell'Associazione politico-culturale "Pietra Rossa", ha aperto le danze. Ponendo ancora l'attenzione sul grave "delitto" perpetrato da De Luca ai danni di quella ormai famosa "pietra rossa", irrimediabilmente demolita e che mai più potra ritornare. Maisano ha poi posto seri dubbi sulla FENAPI, sulla sua effettiva utilità per il paese di Fiumedinisi, dichiarando che la sede della stessa verrà presto trasferita totalmente a Messina. Poi, ha continuato dicendo che: "senza FENAPI, De Luca non sarebbe diventato sindaco di Fiumedinisi e senza essere Sindaco non sarebbe diventato Deputato. Insomma, questa FENAPI e satelliti ad essa collegati e persone ad essa riconducibili non sarebbe altro (secondo Maisano) che una associazione utilizzata da De Luca per i propri affari e per quelli dei suoi amici. Dichiarazioni pesanti che per giunta il consigliere in quella sede ha espressamente richiesto che trovino presto spiegazione dalla stessa viva voce di De Luca.

Nell'intervento di Ricca, invece ho notato addirittura un sentimento di apparente sofferenza, sofferenza anche quì nei confronti dello stesso De Luca e evidenziata anche da un breve suo racconto. Pare che Ricca, chiamato sul palco di un comizio di Cateno per dare risposte, ne sarebbe poi stato (parole sue) scacciato via come un moscerino. Che poi sia stato proprio lui a iniziare a parlare di ECOMOSTRI a Fiunedinisi oppure questo sia stato l'argomento clou di tutti i relatori, è chiaro ma non non ha molta importanza.

Infine, nell'intervento del giovane capogruppo di minoranza Francesco Repici, si è evidenziata una lunga lista di opposizioni. Così, si riascoltava il termine ECOMOSTRI a proposito di varie opere fiumedinisane (chiaramente Repici si riferiva in primis al costruendo albergo ma anche alla scuola degli antichi mestieri), senza dimenticare la realizzazione MOSTRUOSA delle difese spondali del fiume, le quali al posto dei realizzati muri in cemento armato da 7-10 metri, avrebbero dovuto essere costituite da bassi gabbioni in pietra.

Sorvoliamo su dettagli quali presunte o vere numerose denunce anonime e sospensione dei lavori dei suddetti muri riconducibili pensa tu alla denuncia di chi e... aggiungiamo che: la via di fuga, cioè quel tratto di strada che oggi raddoppia un percorso di circa un chilometro immette all'ingresso del paese, pare sia stato già definito da alcuni "a via di fuga pù spitàli". Si è inotre detto che tale via di fuga è stata realizzata male, con le curve (anche a 90°) costruite in contropendenza e che già in qualche occasione avrebbero obbligato autobus a salire sul marciapiedi per percorrerle. Ci sarebbe anche da riferire quanto si è detto a proposito dell'"Unione Nisana area delle Terme" ma ci fermiamo quì per brevità.

IO PENSO CHE:
Sebbene le testimonianze vive dell'impegno del De Luca Deputato nei confronti delle necessità del territorio jonico siano inconfutabili,
(di recente, il sindaco di Roccalumera lo ha pubblicamente ringraziato in una Conferenza Stampa per un grosso finanziamento ottenuto per l'Area Artigianale), schierarsi in questi casi è difficile. Vero è che il forte e spesso intransigente Cateno De Luca può provocare sentimenti di odio feroce anche per il semplice fatto che esista. Vero è anche che il rispetto dell'ambiente non deve essere mai messo in secondo ordine, ciò nemmeno se le ambizioni dell'uomo fossero oneste e costruttive, troppe volte infatti in Italia ed in Sicilia soprattutto, abbiamo assistito al fiorire (dalla sera alla mattina) di OPERE MOSTRUOSE che male si sposavano col resto del paesaggio circostante e che per giunta successivamente sono rimaste incompiute. Vero è che per realizzare delle Opere di interesse comune spesso si possono deturpare terreni privati coltivati da generazioni. Vero è che sul palco di uno dei suoi comizi in piazza San Pietro, De Luca ha indicato i suoi proggetti utilizzando un nodoso bastone al posto di una esile bacchetta o di un puntatore laser, ma...

Ma... noi tutti ci dovremmo chiedere: veramente chi si oppone così strenuamente all'operato cementificatore dell'Onorevole De Luca si può definire un AMBIENTALISTA nato, cioè un sostenitore delle verdi vallate e delle specie botaniche ed animali protette? Io, consentitemi, ho seri dubbi in merito. Mi convince di più una possibile invidia che potrebbe essere scaturita da un "no tu no" affaristico o peggio dall'essersi reso conto di qualcuno dei "vecchi politici" che non era vero quanto affermato per anni nei bar, e cioè che nella riviera jonica non si poteva fare di meglio che preparare le valige e andare via anche da Fiumedinisi. Ciò che al sottoscritto appare evidente, almeno quanto a chi è salito sul palco l'altra domenica, è che tuttà l'opera dell'Onorevole è complementare e unica.

La FENAPI dà supporto agli imprenditori e posti di lavoro, (amici o non), l'albergo di De Luca; la scuola degli antichi mestieri e le altre opere che via via nasceranno a Fiumedinisi, hanno bisogno di difese spondali efficienti (magari rivestite di pietra, perchè così non sono certo ben armonizzate con l'ambiente) per prevenire, adesso si, danni ingenti ai nuovi immobili, che ne deriverebbero in caso di esondazione del torrente; la via di fuga che si collegherà ad un tratto da realizzare rettilineo, permetterà (al posto dell'attuale vecchia strada zeppa di tornanti strettissimi e pericolosi) di raggiungere "la marina" in soli 5 minuti; e ancora, un nuovo svincolo autostradale ad Alì Terme nascerà per collegare quanto descritto prima con il resto del Mondo. E ci sarebbe monto ma molto altro ancora da dire. Per farla breve poi, l'"Unione Nisana" di quattro comuni (Alì, Alì Terme, Nizza e appunto Fiumedinisi), sarebbe il tassello essenziale per unire forze, tipicità e potenzialità differenti di un territorio da destinare ad una più variegata ed esigente offerta turistica internazionale. Imitare in meglio Taormina per sperare concretamente di ottenere risultati seri, necessita una mentalità aperta e progressista, non certo di gente che di ambientalista ha soltanto il nome.

E' chiaro che se domani dell'intero ambiziosissimo proggetto di De Luca per Fiumedinisi e la vallata, ne fosse realizzato anche il solo 70% e quindi il tutto rimanesse incompiuto per la mancanza dello svincolo autostradale o di qualsivoglia altra importante componente, gli oppositori di oggi potrebbero ben affermare domani: VE L'AVEVAMO DETTO NOI, ERANO SOLO ECOMOSTRI!

BonarRIGO risponderà a Voi lettori: Qualora chiunque di voi lettori volesse postare un commento o aggiungere qualsivoglia precisazione sul tema sopra trattato io sarò ben lieto di pubblicarlo e, se l'argomento da Voi eventualmente aggiunto fosse anche di mia conoscenza, darò la mia impressione e/o soluzione in merito.
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