Il GRIDO (Il Blog su Roccalumera e... non solo)

lunedì 28 settembre 2009

Riviera jonica. Degrado, dal Capo Alì alle colline



Qualche giorno fa, sull'emittente locale Tele90 ho sentito parlare di "soluzione al problema Capo Alì". Ben sapendo che siamo di fronte (a parte l'Autostrada Me - CT), all'unico asse viario che ci consente di transitare e comunicare con il resto del Continente, il relatore di turno avrebbe (secondo lui) trovato la soluzione nella posa in opera di nuova rete (a doppia torsione) nei punti dove adesso manca. Della GALLERIA PARAMASSI neanche a parlarne, in qunto la stessa costituirebbe un "mostro ecologico" che deturperebbe l'intero panorama verde del Capo Alì Terme. Nel video che ho realizzato un anno fa, vi offro degli elementari esempi di cosa rappresenti come rischio la non realizzazione della "galleria paramassi" per lunghi decenni implorata e mai realizzata. Intanto, già alle prime piogge di questo Settembre 2009, i danni subiti dai paesi del comprensorio sono già oltre DIECIMILIONI.

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Nel mio video che potete vedere, (CLICCA), ho attenzionato LA CHIESA di Santo Onofrio di Casalvecchio Siculo. Quì ho posto l'attenzione verso i cosidetti BENI CULTURALI abbandonati. Ciò, perchè il tanto decantato turismo-culturale, passa soprattutto attraverso le testimonianze monumentali storico architettoniche, dunque la loro conservazione, e solo dopo attraverso piani di seria e concreta fruizione. Ma, direte voi, i problemi di paesini collinari come Casalvecchio, Mongiuffi, Antillo, Roccafiorita, ecc. ecc. sono rappresentati proprio in inverno dall'emergenza maltempo. Basta un'ora scarsa di pioggia battente (come di recente accaduto), per far franare le uniche strade esistenti e tagliare fuori dal mondo migliaia di persone. Si interviene su dettagli qualora attenzionati e con estrema lentezza, quando i piani di intervento dovrebbero interessare il territorio collinare su vasta scala. Ma la scusa è sempre pronta: mancano i soldi.

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2 Commenti:

  • In queste zone di cannibali, carnivori e necrofagi, tutti orchestrati da politicanti tanto teatranti quanto mentalmente mafiosi (che non significa che fanno parte della criminalità) siamo abituati a fare tutti (o quasi) gli indolenti, gli opportunisti, e soprattutto i lavativi cerebrali.

    Tutto è andato bene fino a quando i soldi arrivavano dalla Regione e particolarmente dallo Stato.
    Addirittura, notoriamente, s’invocava il maltempo affinché dopo si potesse fare dichiarare lo stato di calamità naturale che così arrivavano i soldi, i quali però al poveretto con la casa danneggiata, salvo non essere “amico degli amici”, giungevano in spiccioli, mentre ai nostri politici, burocrati, tecnici, professionisti, intermediari, affaristi, ecc. , insomma il gotha della mentalità mafiosa locale, le tasche personali si gonfiavano tanto da dovere pure impiegare quei “guadagni”, ma notoriamente fuori di questa riviera.

    Da qualche anno le "mammelle" sembrano non dare più "latte" e quello che ancora secernano, se lo mangiano i nostri politicanti e relativi tirapiedi, dai Comuni, alle Province, alla Regione, spendendolo in stipendi, emolumenti, consulenze, esperti, giornalisti e professionisti asserviti, lavoratori inventati, incarichi clientelari, opere agli “amici”, appalti irrealizzabili, favori , assunzioni di scambio elettorale, acquisto di tessere per i rispettivi partiti, sistemazione di familiari, parenti, compari, concubine, ecc.

    E noi che non abbiamo idea di come si gestisca un territorio così come si organizzi la società in cui viviamo, visto che non sappiamo neppure cosa sia, improvvisamente brancoliamo come degli zombi a cui è mancato il sangue per nutrirsi, senza sapere che fare e soprattutto a chi toccherà domani.

    Nel frattempo, la Provincia, e tanti altri Enti locali, sulla scia di quelli nazionali più blasonati, organizzano giornate e settimane di cultura, ovverosia “l’ombrello sociale della notoria mafiosità politico-istituzionale-affarista” del Meridione.

    Proprio ieri ho saputo di un altro giovane che conoscevo di un paese locale che è andato via per cercare lavoro.

    Di Blogger Adduso, Alle 29 settembre 2009 alle ore 06:18  

  • Condivido in pieno le tue considerazioni, Adduso.
    Proprio in questi giorni, (ri)leggendo il libro "La Casta", ritrovo una tale sequenza di abusi e di sprechi della politica da fare invidia ai tempi dei Re.

    Per evitare di essere pessimista a tutti i costi, (cosa che a qualcuno potrebbe suonare come invidia dei RE), voglio evidenziare che al Mondo - ma anche in Europa stessa - ci sono Stati che versano in condizioni ben peggiori della "nostra" cara Sicilia.

    Tuttavia, proprio la Settimana della Cultura, che dovrebbe trovarmi di gioia appecoronato a tale mostruosamente meraviglioso evento, è facile che nasconda i VERI GUAI,proponendo (come al tempo degli sfide fra gladiatori al Colosseo) un RELAX per la plebe, che nasconde nuovi giri di vite a scapito di loro stessi.

    Ben due quotidiani, da me fogliati stamane, evidenziavano la FUGA di studenti universitari, già predisposti nella mente dei laureandi, quale unico obbiettivo utile per ambire seriamente ad una dignitosa carriera. INCORAGGIANTE!

    Di Blogger BonarRIGO, Alle 29 settembre 2009 alle ore 09:12  

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