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martedì 13 novembre 2007

AGROENERGIA, darà una mano all'economia siciliana?

Ormai, nel mondo si parla insistentemente di Energia Alternativa al Petrolio, (il cui prezzo al barile è ormai vicinissimo ai 100 $), ci si riferisce a tipologie differenti fra cui l'Energia Eolica (quegli immensi "ventilatori" piazzati a schiera sui terreni agricoli, che non vengo certo valorizzati dalla loro presenza), già sperimentata, o l'alimentazione ad irdogeno per i motori a scoppio, che è sì un'energia pulita la 100%, ma, purtroppo, la sua produzione necessita di industrie chimiche ultrasofisticate. Io, però, mi voglio soffermare sul cosidetto biodisel, che verrà estratto da coltivazioni erbacee, e sarà una risorsa che noi siciliani stessi siamo in grado di produrre. Sono già sei le industrie che per prime produrranno il biodisel con la Brassica carinata prodotta in Sicilia. Si tratta della Energos srl di Palermo, della Archimede srl di Caltanissetta, della Agrienergia Sicilia srl di Mazara del Vallo (in provincia di Trapani), della Euro Lucas srl di Siracusa. A queste si aggiungono la H.P.B. srl di Milano e la Triumph Italia S.p.A. di Livorno. Hanno infatti stipulato contratti di coltivazione della brassicacea per l'ottenimento del biodisel. "Un traguardo importante", dice l'Assessore regionale siciliano all'agricoltura Giovanni La Via, a pochi giorni dalla chiusura dell'avviso inerente lo sviluppo della filiera agroenergetica. Gli agricoltori interessati alla produzione di brassica carinata dovranno contattare personalmente le ditte offerenti. L'acquisto del seme nella varietà ammessa alla coltivazione, potrà avvenire solo previa stipulazione di contratto di coltivazione. Nella prossima annata, sarà interessata una supeficie che andrà dai 3 mila ai 4 mila ettari, e che produrrà tra i 50 mila e 80 mila quintali. Stefano Bozzetto, socio di Progetto Euroverde, annuncia un investimento da 110 milioni tra l'anno 2008 e l'anno 2010: "il nostro progetto" afferma, "consiste nella realizzazione di due centrali di trasformazione di prodotti vegetali per la produzione di energia, uno nella Sicilia occidentale, l'altro nella parte orientale. Alcuni dati sono tratti dal "Quotidiano di Sicilia" del 30 ottobre.

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