ADDUSO, mi dice: Ho preferito inviarti un post per rispondere ad un tuo commento ed anche ad un messaggio che hai pubblicato di recente sul tuo blog.
Significativo e piuttosto vero il detto di tuo nonno Giovannino: "Cu jeti a cavaddu non cunsiddira cu jeti a ppèti". Lo condivido anche per esperienza diretta, poiché, in sostanza, essendomi trovato per ineluttabili percorsi di vita su due posizioni diametralmente opposte, oggi, posso capire “l’altro fronte”, cosa che, di fatto, non potevo comprendere prima, seppure all’epoca lo credevo.
Invece per
De Luca, devo dirti che, intanto, non lo conosco se non per televisione. Ha comunque, a mio modesto avviso, una “penetrante” gestualità, sebbene in generale lo siamo un po’ tutti in Sicilia e chi non capisce questo istrionismo rimane spesso quanto meno “incantato”. D’altronde, una persona che ritengo piuttosto approfondita in materia di comunicazione, di recente mi diceva che a suo avviso anche Obama utilizzerebbe “l’ipnosi linguistica”, per la quale ci sarebbero veri e propri corsi, istruttori e mentori. Ecco perché noi comuni elettori italiani, e soprattutto siciliani, dobbiamo, con urgenza, ritornare a sviluppare il pensiero e la critica, altrimenti, tra noi ed i nostri “cugini” scimpanzé non rimarrà a breve molta differenza davanti ad una “banana”.
Ma ritornando alla questione. Se anche personalmente non mi hanno “appassionato” certe scelte di De Luca di alcuni “amici di cordata” locali, persone peraltro di cui ho avuto modo di conoscere in passato la cultura palesemente “arrogante alla siciliana” (ma questa è anche una mia relativa considerazione soggettiva), devo dire che la frase di De Luca, che hai riportato, che non c’è “valia”, rivolta, ritengo a livello locale, mi pare piuttosto realistica.
Poi, non biasimo se, come tanti altri, che invece lo celano, ha
un introito annuale consistente. I politici in Italia (e particolarmente in Sicilia) hanno questi notori vantaggi ed autoreferenze. Il punto è che, se da un lato questo aspetto inizialmente infastidisce in quanto lo stipendio dei nostri Parlamentari (che loro stessi si sono prepotentemente legiferato) appare troppo alto (ma, ho letto, che sarebbe pure agganciato, guarda caso, agli aumenti di quello dei Magistrati) dall’altro lato ciò che più di ogni altra cosa non è sopportabile è la loro conclamata indolenza e a volte persino la loro ostentata altezzosità. Al riguardo mi ha colpito di recente la moglie di un deputato nazionale del PD, anch’essa parlamentare (quindi due stipendi in una famiglia di qualche decina di migliaia di euro al mese) che, ho letto, in un suo libro dava degli individualisti agli Italiani, dopo che proprio questi stessi deputati, insieme ad altri del loro precedente schieramento, avevano, per chiaro calcolo accentratore, “tagliato le gambe” alla Sinistra (che poi tutti questi politici che scrivono libri, ma dove lo trovano il tempo … oppure e forse pure, chi glieli scrive?).
Un altro esempio sulla “valìa”. Sono sicuro che ufficialmente e formalmente, il 99% delle persone locali direbbe del tuo blog che è un sano esempio di libera espressione di pensiero e critica (la visibile differenza tra noi e gli scimpanzé), ma poi per un atro verso, ed appena svoltato l’angolo, commenterebbe, con un sorrisetto “scimmiesco”, che hai tempo da perdere perché non hai “chi fari” (e forse mi sono pure contenuto). E questo generale atteggiamento si manifesta notoriamente anche quando chiunque fa qualcosa di ulteriormente positivo, come un’attività, un’impresa, una iniziativa occupazionale, un appalto pubblico trasparente e persino quando si progetta un’opera che porti un civile introito e miglioramento collettivo.
Ecco, io penso che qualsiasi deputato che viene eletto in questa zona, oppure viene a trovarci, ma anche che non è un politico, chiunque insomma, e che ha un po’ di esperienza di vita, si rende subito conto che questo è un territorio in cui la responsabilità è un disvalore, il confronto è un disvalore, la verità è un disvalore, il dibattito è un disvalore, il rispetto civile è un disvalore, l’educazione è un disvalore, e così via. L’unica valore esistente pare essere solo l’opportunismo e la soddisfazione immediata del proprio interesse o portafoglio, e ciò a discapito di chiunque e qualsiasi struttura. Che poi è pure il lampante “messaggio” mediatico delle nostre blasonate televisioni nazionali, con qualche eccezione, per fortuna ancora.
Il paradosso, o sarebbe il caso di dire, la risaputa autenticità ufficiosa, è che in queste nostre zone, abbiamo una tanto sommersa quanto “mafiosa” ammirazione per i “furbetti del quartiere” e di contro una incivile disistima e quasi diffidenza per le persone che cercano o quanto meno si sforzano, di essere “chiari” e lineari, quasi fossero dei “diversi” o dei ”visionari”. Ecco perché, a mio avviso, forse, non c’è più nulla da prendere in queste aree.
D’altronde, immagino che avrai assistito a certi dibattiti organizzati in queste zone, soprattutto aperti agli studenti o ad altro pubblico. Sono, a mio mero vedere, degli evidenti soliloqui ed esibizioni, con ostentazioni personali e propagandistici di chi li organizza e di chi è chiamato alla retorica di turno, mentre chi assiste, generalmente per opportunità, convenienza, conoscenza, e militanza, sta li aspettando che passino quelle ore, quasi come fossero una punizione o al massimo esponendo una domanda, il più delle volte già preparata, di cui non solo non c’è spesso una risposta, ma quand’anche ci fosse neanche si sente perché, guarda caso, gli altoparlanti sono messi a volume basso o disposti lontani. Ma quello che è ancora più “nauseante” sono quasi tutti i conseguenti servizi dei vari “mezzi d’informazione” di queste zone, Messina e provincia, cui, a detta di tutti, la maggior parte “asserviti” per “affiliazione” o sopravvivenza, che infarciscono di enfasi questi confronti e queste manifestazioni cosiddette culturali ed “istruttive”, dando un pessimo quanto dannoso esempio alle nuove generazioni, le quali crescono con la razionalità che dalle nostre parti è tutta una preordinata platealità formale.
Quindi, per non dilungarmi, ritengo da semplice cittadino che sotto l’aspetto della “valia” (se ho interpretato bene) ha ragione De Luca. Tuttavia, se siamo ridotti a questo livello di originari “primati”, è pure perché c’è palpabilmente intorno a noi un prevaricatore “sistema” fatto di Politici, Istituzionali, Magistrati, Professionisti, Avvocati, Consulenti, ecc. (SENZA OVVIAMENTE GENERALIZZARE), che ci “pascola” e “condiziona” come e quando vuole e, da troppo tempo, anche perché dispone pure di servi, picciotti e zerbini dislocati dappertutto, mischiati e confusi tra la gente comune.
Infatti, a mio semplice considerare, in generale in Italia, nel Meridione, In Sicilia, e soprattutto in queste zone, non si dovrebbe più parlare di Democrazia (governo del popolo), ma a detta di tutti e per chi può ancora “vedere” con il proprio cervello, siamo in piena “CIVILE MAFIOCRAZIA”.
La soluzione? Mi spiace, nell’immediato non ne ho la più consapevole quanto umile idea. Più a lungo termine, ritengo che vada velocemente riportato il civile dibattito, il tollerante confronto e la nozionistica dialettica tra la gente comune, e soprattutto nelle scuole (non la “farsa”) ovverosia l’allenamento del cervello, prima che di contro, invece di parlare come degli esseri umani ci ritroviamo solo con il gesticolare come i nostri (simpatici) “cugini” scimpanzé.
Certo, è pure chiaramente palese, che al nostro visibile “sistema mafioso” Politico-Istituzionale-Affaristico-Mediatico, sono preferiti gli “scimpanzé umani”, i quali non devono pensare, non devono parlare, ma solo tacere, votare, produrre, consumare e pagare. Ma questa, storicamente, è anche la “via” che prima o poi fa prevalere la parte più arcaica e violenta del nostro cervello. Vedi recenti casi. E poi, pure la criminalità organizzata, non può che ringraziare anche per questo altro “bacino”, già di conseguenza predisposto.