Il GRIDO (Il Blog su Roccalumera e... non solo)

martedì 10 febbraio 2009

Hanno ucciso Eluana Englaro

Poche chiacchere, Eluana non "è stata accompagnata alla morte", Eluana è stata uccisa. Uccisa in un un modo ipocrita. Uccisa come si farebbe ad una mosca coprendola con un bicchiere capovolto. Ebbene, la mosca morirebbe per asfissia... lentamente. Eluana, invece, è morta per mancanza di normalissimo cibo e idratazione, (che le venivano somministrati attraverso un sondino nasale), non mi è sembrato questo: un ACCANIMENTO TERAPEUTICO. Per volontà di Dio, la tortura si è conclusa molto prima di quanto ci si sarebbe aspettati. Certo, nessuno di noi può immaginare la sofferenza del padre. Prima, il giorno dell'incidente di Eluana in auto, e poi, durante questi lunghissimi diciassette anni di vita cosidetta vegetativa della fioglia, infatti non lo giudico, non lo posso giudicare.

Posizioni contrastanti in tutta Italia, per il caso di Eluana, si potrebbe dire "Italia spaccata in due", fra chi ha pansato che "accompagnando alla morte" Eluana, la si toglieva da una lunga sofferenza terrena, e chi invece ha pensato, che togliendole la vita, magari, l'uomo si anteponeva a Dio stesso ed alla sua volontà. Io sono per la seconda ipotesi.

Ipocrisia, strumentalizzazione, gesti di circostanza, in questi ultimi mesi. Silvio Berlusconi, che tanto si è mosso in questi giorni, mobilitando d'urgenza il Parlamento per un Decreto Legge che avrebbe dovuto salvare la vita ad Eluana, da dichiarazioni di Peppino Englaro, sarebbe stato informato del drammatico caso, già nell'ormai lontano 1984, quando (come adesso) era Presidente del Consiglio... e non avrebbe mosso un dito. Adesso che la ragazza è morta, noi tutti ci auguriamo che comunque in tempi brevissimi, (si parla di 15 giorni), si giunga all'approvazione della nuova legge. Una legge che tenga conto di quanti altri casi simili a quello di Eluana Englaro esistano in Italia e che impedisca arbitrari omicidi. Una legge, che faccia si, che la morte di Eluana non sia stata vana.

Certo, oggi ci immaginiamo tutti, quella ragazza in Paradiso con gli Angeli. Lei, che ci hanno raccontato fu piena di vita e di progetti, Lei, che a vent'anni era un uragano di azione e voglia di fare, ma, ricordiamo anche (e questa morte ce ne offre la riflessione), che per una Eluana che balza alle cronache di TV e giornali, tanti malati muoiono senza che nessuno se ne accorga nemmeno. Forse, Eluana, soffrendo e morendo, ha combattuto per il diritti di questi ultimi. Addio cara Eluana!
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1 Commenti:

  • Avendo riproposto questa mia opinione anche su altri siti, ed avendone ricevuto critiche più o meno pungenti, (su jonionotizie.it)HO RISPOSTO COSI':

    Duemilacinquecento casi in Italia

    Non posso esimermi dal rispondere principalente a don Pippo Caminiti, che saluto ed al quale (prima di qualsiasi polemica e prima di qualsiasi posizione personale e politica o religiosa), faccio i miei migliori auguri per una pronta guarigione e per gli anni a venire. Caro Caminiti, perfino io sono stato anni fa in ospedale allettato accanto ad un anziano che versava in gravi condizioni di vita, perdipiù, nella camera accanto un giovane... dopo qualche giorno che io ero in ospedale, morì. Pensa l'allegria che potevo avere io in quei giorni.

    E veniamo (ancora) ad Eluana: ipocrisia? Lo sarebbe, lo è, e lo sarà ogni volta che si dirà: quanto era buona quella persona! e, avendo potuto fare qualcosa per aiutarla non la si è fatta. La nuova legge sul testamento bilogico, non risolverà tutti i casi, ma almeno eviterà che si possano creare schieramenti e controschieramenti, in questioni private e che nessuno dovrebbe poter strumentalizzare.

    C'è chi dice che Eluana è morta DICIASSETTE anni fa in quel malaugurato incidente d'auto, io dico di no. C'è chi dice che era tenuta in vita dalle macchine, neanche questo è vero, veniva alimentata ed idratata con un sondino "naso-gastrico", ma non era, per esempio inserita in un "polmone d'acciaio", con delle macchine che ripulivano il sangue continuamente come nel caso iperfamoso di una donna che ebbe (in quelle condizioni) a dettare addirittura libri. Tento di rispondere anche a Nancy Brigandì, la cui posizione (come tutte le altre), è degna di rispetto. L'esempio della mosca, per dire la verità, mi è stato suggerito proprio da una intervisa a Piergiorgio Welby, il quale, si definiva, (parole sue) "come una vespa in un bicchiere capovolto". E' vero, Eluana era (quasi) come un vegetale, forse morire di fame e di sete per un periodo che avrebbe potuto essere ben più lungo (si è parlato di quindici giorni), non le avrebbe provocato le sofferenze che noi tutti temiamo, ma sempre di EUTANASIA si tratta, e sempre di "morte per fame e sete". E' vero, quando arriva il Santo Natale, mai e poi mai vorremmo che un nostro caro fosse in ospedale, neanche se ciò fosse dovuto ad una semplice operazione alle tonsille... Eluana, Natali, Capodanni... Pasque, ne ha passate (incosciente) ben diciassette. Un'eternità. E' vero, è stato Peppino Englaro, padre di Eluana, a battersi perchè la figlia finisse di soffrire in un letto di ospedale, ma... bisogna gurdare oltre, a domani, a fra un mese, a fra un anno, fra dieci anni. Solo in Italia, di persone che versano nelle medesime condizioni di Eluana ce ne sono circa 2500. Duemilacinquecento! Ci sono anche madri che tengono il figlio silenzioso per mano, e gli parlano, e lo accarezzano. Mai vorremmo essere al posto di quel figlio, mai vorremmo essere al posto di quelle madri e di tutti quelli che amano chi soffre tremendamente.

    Barbara Palombelli, in TV ha affermato che non sono da escludere perfino dei casi in cui il/la figlio/a... viene portato/a a casa, e poi dopo un mese, si afferma che è morto... ma (magari) si è trovata una soluzione sbrigativa. Allora, preghiamo per la vita, i miracoli possono esserci ancora. E, se volontà di fine vita ci sarà domani, perlomeno che sia stata decisa (in sana mentis), dallo stesso soggetto.

    BonarRIGO

    Di Blogger BonarRIGO, Alle 12 febbraio 2009 alle ore 11:22  

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