Il GRIDO (Il Blog su Roccalumera e... non solo)

lunedì 28 giugno 2010

Sciglio. Processione della "Madonna dei Miracoli" Tradizioni che resistono














Relativamente a Domenica 27 Giugno 2010, di che cosa vogliamo parlare? E si, perchè nella parrocchia della "Madonna della Catena", (la mia parrocchia), dopo la Santa Messa delle 18:00 si è svolta la processione del Corpus Domini e sempre in serata, ma nei locali dell'Antica Filanda, si è svolta una sicuramente interessante cerimonia culturale dal titolo "IL CONFINE EROTICO", che univa poesia, moda, fotografia, pittura, ballo e altro. Il tutto, a quanto si dice, è stato armoniosamente eccitato da un pizzioco di erotismo, ma non nel nudo (come qualcuno si era forse immaginato), se non piuttosto in alcune foto e dipinti, diciamo particolari. Ancora una volta, i miei complimenti vanno alle brave Teresa Brancato e Giovanna Ioppolo. Donne di grande intraprendenza e coraggio, dalle cui iniziative un paesello (ed un comprensorio jonico) come il nostro, non può che giovarsi.

Io dov'ero? Ieri sera ero a Sciglio. Mi trovavo invitato da un amico scigliese, nella meravigliosa frazione di Roccalumera. A Sciglio infatti, si è svolta - al culmine dei festeggiamenti in onore della "Madonna dei Miracoli" - la solenne processione. Come di consueto, il tragitto ha interessato le varie vie dove le soste della vara - portata a spalla - hanno permesso a tanti fedeli di "baciarici i peti a Madonna" e... cosa non utile alla Madre di Gesù ma a chi deve pagare i festeggiamenti, mettere qualche soldo nelle cassette della raccolta fondi.
Alla partenza, dalla piazzetta antistante la chiesa intitolata ai Santi Cosma e Damniano, il Sacerdote Don Gaetano Murolo ha letteralmente scandito un conto alla rovescia e... via con la banda (di Fiumedinisi) al seguito, i tanti giovani e meno giovani ed i vari rappresentanti del Comune di Roccalumera. In primis il Sindaco Gianni Miasi.



































La cosa che più mi colpisce positivamente nella mia gente, al di là delle contrapposizioni più o meno giustificate, più omeno frequenti o costruttive fra politici e non, è l'attaccamento alle tradizioni, in questi giorni, nonostante la crisi. Con assoluta semplicità e passione, si ripete ciclicamente un rito rappresentato dalle processioni, dal sudore della fronte dei portatori, dai brani musicali della banda, dai messaggi rivolti all'unione della famiglia di un Prete piuttosto che un'altro, dalla recita del Santo Rosario da parte dei fedeli. Il tutto può forse risultare anacronistico, rispetto ad una società mondiale globalizzata che "corre" verso il consumismo e l'esteriorita del successo facile, ma se progresso vogliamo, (a mio mesto vedere), lo dobbiamo cercare mai a scapito delle nostre radici, delle nostre tradizioni religiose e storiche. Per questo, quando se ne presenta l'opportunità, io dò la precedenza a codesti eventi nella mia personalissima scaletta degli impegni personali.
Giovanni BonarRIGO






















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martedì 22 giugno 2010

UN GIORNO STORICO PER LA PICCOLA ROCCALUMERA. MUROLO HA FATTO CINQUANTA














GAETANO MUROLO. Cinquant'anni, ma di sacerdozio. Non è nè un record nè un vanto, ma un tragurdo questo si. Gaetano Murolo ha raggiunto questo traguardo, pur nelle sue debolezze di uomo comune ed ha saputo certamente offrire se stesso agli altri. Sempre con grande generosità. Nel suo discorso di ieri sera, giorno in cui si compivano i fatidici cinquant'anni dalla sua ordinazione a Sacerdote, (discorso che ha pensato bene di scriversi su dei fogli), Don Gaetano ha rivelato ai presenti anche uno dei suoi passi falsi, nel quale nella sua giovinezza incappò suo malgrado. Nello specifico ha parlato di una lite che lo portò in un'aula di tribunale, all'interno del quale il suo difensore fu l'attuale Sindaco Gianni Miasi. Fu assolto, e dirà lui stesso: "uscii da lì con l'aureaola in testa, oggi, reputo Gianni più che un paesano un vero amico". Ma di amici, Padre Murolo l'artista ne ha tanti, non solo in paese ma in giro per il mondo. Due i doni che ieri sono stati portati a Padre Murolo da due ragazze della parrocchia della "Madonna della Catena". Uno solo il fuoriprogramma: un affettuoso grido. Qualcosa come: "grande Padre Murolo", che ha testimoniato l'affetto sincero e verace portato dai suoi parrocchiani.















Chiesa gremitissima di gente. Sull'altare fra gli altri Don Santino Caminiti, (che si è esibito in un lungo discorso), Padre D'Arrigo, Padre Giuseppe La Speme, il Diacono Pippo Giannetto, Padre Giò Tavilla... e mi scuserete se ho dimenticato qualcuno. Ovviamente presenti in prima fila alcuni rappresentanti (oltre al Sindaco) dell'amministrazione comunale, ma non sono da dimenticare le presenze di numerose Suore provenienti dal vicino Orfanotrofio che porta il nome illustre di Sant'Antonio di Padova. Si, c'erano (come sempre), i ragazzi di Padre murolo, coloro che il sacerdote rispetta come figli e loro ordinatamente si occupano di ogni esigenza della chiesa, a costo di rinunciare alla partita di pallone o a qualche divertimento leggittimo alla loro età. C'eravamo anche noi del Gruppo del Canto, con la sempre attenta Suor Graziella Pulitano, e (mi dicono) che non abbiamo sfigurato nemmeno in una occasione così solenne. Anzi, qualcuno mi ha detto che siamo stati ancora più bravi del solito. Sarà!













Adesso, altri tre sono i giorni che concluderanno la Festa. (Venerdì, Sabato e Domenica). Proprio nell'ultimo, la messa delle 19:00 sarà celebrata dall'Arcivescovo di Messina (grande amico di Murolo), Mons. Calogero La Piana. Così, sempre come Murolo stesso ha detto oggi: "la mia corsa non è terminata, sento di dover dare e poter dare ancora molto". Auguri Padre Murolo, che Dio la assista e che ci benedica tutti noi.

Giovanni BonarRIGO

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giovedì 17 giugno 2010

CHI E' DON GAETANO MUROLO? ECLETTICO, ARTISTA, SPORTIVO e AMICO DEI GIOVANI



GAETANO MUROLO. (guarda il mio VIDEO). Nato a Roccalumera, in provincia di Messina, nel 1934, dove vive ed opera con lo studio in Via Umberto I, 590. Don Gaetano Murolo è sacerdote cattolico e svolge il Ministero pastorale nel paese natale. Da adolescente ha manifestato una particolare inclinazione per la pittura, per i colori accesi, soprattutto i rossi, i blu intensi, i viola. Avviato dalla famiglia agli studi classici non ha mai trascurato la grande passione per la pittura, dove emerge chiara la sua tendenza impressionistica e metafisica. Più volte insignito, da varie accademie, del titolo accademico onorario, in quasi cinquant’anni di attività ha partecipato a innumerevoli rassegne d’arte e concorsi sia nazionali che internazionali. Per un periodo ha soggiornato in Belgio dove ha studiato i grandi della pittura fiamminga la quale ha influito e reso più incisivo e determinante il suo indirizzo pittorico, pervenendo, via via, ad uno stile del tutto personale. Durante il corso della sua ormai lunga carriera artistica ha allestito sia in Italia che all’estero oltre novanta mostre personali, attraverso le quali la sua già indiscussa affermazione è andata sempre più consolidandosi. Più volte recensito dalla carta stampata e dalle telecamere di televisioni sia italiane che straniere, di lui hanno scritto le più prestigiose firme della critica italiana e non. Più volte recensito dalla "carta stampata" e dalle telecamere di televisioni sia italiane che straniere, di lui hanno scritto le più prestigiose firme della critica italiana e non. È presente nei più qualificati cataloghi ed enciclopedie d’arte. Sue opere figurano in collezioni sia pubbliche che private in quasi tutti i Paesi europei e delle Americhe.

Questo e quanto traiamo da un suo catalogo, all'interno del quale ritroviamo le foto di solo alcune delle sue innumerevoli e coloratissime opere. Potremmo trascrivere per voi lettori i commenti nello stesso riportati da Teodosio Martucci o da Franco Caresio, ma da pur semplici ammiratori della Bella Arte quale ci pregiamo di essere, non possiamo esimerci dall'offrire il nostro modesto parere osservando i colori, i temi, le nostalgie di mare e sabbia, di donne che attendono i mariti lontani in orizzonti di pescatori. E che dire della sue poesie?
Insomma, Don Gaetano Murolo è (ed è stato) più Uomo-Artista o più Strumento di Dio?
Credo sia impossibile scindere le due cose, in quanto quì trattasi di "talenti" che (come ognuno di noi riceve dal Creatore per offrirli al proprio prossimo) questo sacerdote ha messo a disposizione degli altri. Uomo brillante Murolo, pazzerellone in taluni casi, eternamente giovane amico dei giovani e appassionato dello sport, aggregatore di quartieri, sempre vicino alle bisogne dei poveri e dei più deboli. Di Padre Murolo, ammiriamo tutti la persona ostinata e forte, colta e verace. E' servo di Dio ma in un modo del tutto originale per la retorica routine a cui si è abituati in un paesello di poche anime, per questo motivo a fronte di innumerevoli testimonianze a suo favore, non gli sono mancate le critiche dei puristi o degli invidiosi.
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Dagli incontri di Presenza Biblica ai Concerti in chiesa quando per anni non c'era in paese altro locale disponibile, i giochi meravigliosi del Palio dei Quartieri e il "Tutti in bici" d'estate, le innumerevoli iniziative che il parroco di tutti ha promosso in decenni di sacerdozio.
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Lunedì 21 Giugno si festeggerà, (al culmine di numerose manifestazioni orgogliosamente organizzate dai suoi ragazzi), il 50° Anniversario del suo Sacerdozio, e proprio per questo, vogliamo augurarci, che: questo Padre Spirituale che ha "allevato" intere generazioni di giovani, che non ha dimenticato i malati, che ha benedetto nell'estremo saluto numerosi nostri compaesani, che ha gioiosamente benedetto l'unione di innumerevoli coppie di Sposi, e che ha perfino tolto dalla cattiva strada giovani e meno giovani, possa vivere ancora a lungo nella sua opera e nella sua spensierattezza alfin di uomo normale.
Giovanni BonarRIGO





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