Il GRIDO (Il Blog su Roccalumera e... non solo)

mercoledì 14 gennaio 2009

Riviera Jonica. Dramma, ma non ancora tragedia.



Roccalumera: (13-01-09) Il mare in tempesta (che ha messo in ginocchio l'intera riviera ionica), non ha certo risparmiato Roccalumera, dove il lungomare è stato chiuso al traffico, così come la bretella che lo collega a Furci. Vari comuni, fra cui lo stesso Furci, hanno fatto lo stesso. E' la seconda mareggiata, (e questa è stata anche più violenta dell precedente), in poco più di un mese. Il mare, in inverno, ci ricorda che la terra su cui noi abbiamo impiantato lungomari, palazzine, piazze e quant'altro, è sua. Di fronte alla forza dirompente del mare, nessuno sbarramento resisterebbe. Tuttavia, ci sono paesi che limitano i danni, pur togliendo ugualmente il sonno a cittadini e sindaci, durante tali eventi calamitosi. A Sant'Alessio Siculo, per esempio, paese dove negli anni scorsi si sono riscontrati disastri che hanno colpito interi palazzi, onde che hanno divorato interi tratti di strada, pur essendo state realizzate (di recente), barriere soffolte, anche ieri (seppur in minor misura, rispetto al passato) si è verificato lo sprofondamento di un tratto di lungomare. Nella zona del Capo Scaletta, (ancora una volta) un tratto di ferrovia è stato danneggiato dal maltempo. Treni fermi, paesi isolati dal resto del mondo.

Non solo mare in tempesta, anche torrenti in piena, pioggia e raffiche di vento. Ieri, (nel tardo pomeriggio), vedere un piccolo scavatore, posto sulla bretella fra Roccalumera e Furci, lavorare per liberare i fori per il passaggio dell'acqua proveniente dal torrente, mentre le alte onde del mare lo minacciavano, faceva quasi paura.

Gli smottamenti nelle contrade di campagna e di collina: Io stesso (sebbene mi sono un po' documentato), non ho idea di quanti danni si siano effettivamente potuti verificare in tutte le zone dell'entroterra jonico, a causa di smottamenti di terrapieni e crolli sule principali vie di comunicazione. Non essendoci vie alternative, (le strade collinari), una volta bloccate dalle frane, isolano anche per tempi lunghi gli abitanti di paesi e contrade. Ricordiamo il 25 Ottobre jonico.

The day after: Il giorno dopo, paesi come Furci Siculo, (nel quale solo una parte del lungomare è stata recentemente messa in sicurezza), hanno visto l'alba delle case prospicienti il mare, seppelite da montagne di sabbia, da alberi divelti, barche spaccate in due, panchine e casonetti accumulati uno sull'altro. Asfalto strappato da terra e cumulato sui rifiuti. Cosa fanno i sindaci e gli amministratori in questi casi? Rincorsi da mille disperati, cercano di correre ai ripari. Sindaci, (accompagnati da squadre di dipendenti), stilano il drammatico bollettino di guerra del giorno dopo, dicendo: "Tu vai là, tu scava quì, tu prendi il camion, tu... chiama il tubista...". La nostra gente. Gente volenterosa, gente che ha conosciuto simili fatti tristi, gente che si rimbocca le maniche. Ancora una volta.

E, se succedesse ancora? Non dormiremo nei nostri letti, veglieremo... terrorizzati. Forse, perche le nostre case non si allagassero, si sarebbe potuto fare qualcosa. Si potrebbe fare qualcosa adesso o, domani... cara Provincia, cara Regione Sicilia, caro Governo Italiano. Ma no, non ci sono soldi, non ce ne sono per progammare interventi seri, per prevenire disastri e tragedie fra la gente comune, ma... ci sono per voi capoccia, per voi casta di panzoni, ci sono i soldi... solo per le vostre tasche.
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6 Commenti:

  • Temo per le persone che vivono a ridosso dei lungomari, le quali avranno sempre più di questi problemi, in quanto i nostri lungomari sono stati visibilmente costruiti come se il mare si dovesse mantenesse sempre entro certi limiti, quasi estivo per tutto l’anno, tanto è vero che i nostri lungomari cedono tutti alla base, ed i loro muri frangiflutti non resistono alle ondate. Purtroppo chi li ha pensati, progettati e costruiti, era più concentrato sugli “arrotondamenti extra” e pure il cemento glielo ha fatto vedere palesemente a distanza.

    Rifarli con gli stessi criteri con i quali altre comunità costruiscono nuovi lungomari e persino porti in mezzo all’oceano dove notoriamente i marosi sono di gran lunga più forti, è forse impossibile vista la spesa occorrente e con la crisi economica in corso, quindi molti cittadini farebbero bene a cominciare pensare di cambiare casa in una zona più protetta dal mare, almeno chi ha la fortuna di poterlo fare economicamente, per gli altri, costituirsi in associazione ed insistere con i politici locali, provinciali e regionali, ma anche nazionali, minacciando di non votarli se non provvedono con uno studio di salvaguardia e interventi concreti, in quanto per quello che ci dicono gli esperti, i marosi di origine tropicale in queste zone andranno ad aumentare a causa del cambiamento climatico, sul quale peraltro avevo scritto un post tempo addietro http://www.cuntrastamu.org/wordpress/?p=223

    Di Blogger Adduso, Alle 15 gennaio 2009 alle ore 09:16  

  • Rispondo ad ADDUSO, il quale (nel post da lui segalato nel commento), ha addirittura ampliato su base temporale e mondiale il poroblema da me "solo" accennato:

    Effetto serra, buco nell'Ozono, innalzamento della temperatura mondiale, conseguente scongelamento dei ghiacciai ed innalzamento del livello delle acque del mare, sono collegati fra loro.

    Per dare delle risposte concrete ai tanti quesiti (che, per certi versi "fortunatamente"), molte persone nemmeno si pongono, servirebbe ben più che uno studio approfondito da parte di scienziati, ma contemporaneamente, bisognerebbe (e subito), allertare i grandi della terra... poichè si agisca seriamente in sinergia contro l'inquinamento atmosferico dei gas serra, e si freni il disboscamento.

    In questo post: mi occupo (apparentemente) di un "limitato" problema jonico, ma in realtà, esso rientra nell'ALLARME AMBIENTE... con cui tutti noi, prima o dopo, dovremo fare i conti.

    Ancora una volta, la politica ( a tutti i livelli), sarà chiamata a dare risposte concrete e non potrà più trincerarsi dietro frasi fatte (vedi la crisi mondiale incombente) o scuse di altro genere. Lo sappia la gente, essa stessa dovrà assolutamente "spingere" affinchè si muovano i mecanismi che potranno salvare (speriamo)il pianeta Terra.

    Di Blogger BonarRIGO, Alle 15 gennaio 2009 alle ore 11:56  

  • "Salvare la Terra"

    Per quel poco che posso comprendere, mi sembra che cercare di fermare il cambiamento climatico sarebbe come se un nuotatore volesse trattenere dalla coda una balenottera azzurra.

    E non credo che sia la terra ad essere in pericolo, anzi mi viene da dire che la terra se la ride di noi, in quanto come ci dice la scienza, se la terra non ha problemi di nucleo o non la vede un buco nero, teoricamente ha ancora diversi miliardi di anni davanti a se prima di essere dissolta dal sole quando questo diverrà una supernova.

    Mentre noi, specie umana, apparsa da alcuni secondi rispetto all’esistenza della vita sulla terrà, siamo molto più fragili di quanto possiamo immaginare.

    Distruggere le foreste invece vuol dire ridurre la produzione di ossigeno per noi indispensabile.

    Fare estinguere le altre specie animali vuol dire esporci a batteri e virus che non trovando i loro naturali incubatori per riprodursi, prima o poi faranno il salto della specie.

    Di Blogger Adduso, Alle 15 gennaio 2009 alle ore 20:24  

  • Conosci Cateno De Luca? Il sindaco di Fiumedinisi, nonchè deputato all'ARS di Palermo? Io lo conosco pa qualche anno.

    Gurda sul suo blog, (ci sono anche due miei commenti)...
    http://www.catenodeluca.com/blog/?p=26#comment-1248

    Di Blogger BonarRIGO, Alle 17 gennaio 2009 alle ore 10:20  

  • Si ho letto tutti i commenti reciproci.

    Che alla Regione, l’aria sia “mafiosa” non mi sorprende.

    Ed è vero che lì bisogna stare attenti perchè "... ci sono fili non si possono toccare, perchè passa la corrente, e questa è a 12, 24, 220 volt, e si muore ..."

    Anzi devo dire che avevo imparato, a spese mie, che ad esempio i burocrati regionali, sono a volte più “pericolosi” degli stessi politici.
    Diversi anni addietro, un dirigente di un assessorato mi mandò a chiamare e nell’ostentarmi l’assegno di alcuni milioni di lire del suo lauto stipendio mensile, mi disse che lui era li da alcuni decenni, e che “quello” all’ottavo piano, l’Assessore, lo era da pochi giorni e come tanti altri sarebbe cambiato dopo qualche anno, mentre lui, il funzionario, sarebbe stato al suo posto per qualche altro decennio. Inutile dire che ho fatto finta di non capire, perché avevo "capito". Ma anche non "recepire" mi è costato caro. Quindi non posso che comprendere bene certi argomenti espressi nel blog in questione.

    Invece relativamente al dimettersi, condivido pure che sarebbe un errore, perché poi si verrebbe subito sostituiti e "dimenticati", ed anzi, dal di fuori, si conta quanto il sole a mezzanotte.

    Sono poi d’accordo che c’è la diffusa e trasversale “usanza” politica, ma quasi discolpata dal “popolo”, che dopo le elezioni si defilano un po’ tutti.

    C’è una visibile quanto estesa convinzione nella Politica e nelle Istituzioni Italiane, che i cittadini sono dei sudditi dello Stato. Mentre in democrazia, teoricamente, sarebbe al contrario, lo Stato e quindi tutti i suoi “uomini”, politici ed istituzionali, dovrebbero essere al servizio del popolo.

    Siamo di fatto in una tale condizione orami conclamata di inversione dei ruoli, che i cittadini stessi concepiscono questa loro evidente “subalternità” come un presupposto giusto, particolarmente in Sicilia.

    D’altronde, ieri, a “mi manda RaiTre” un alto Burocrate dello Stato ha letteralmente “spadroneggiato” telefonicamente in diretta, malgrado fosse palesemente in errore, ed invece di chiedere quanto meno scusa ai "cittadini" presenti alla puntata, con tono altero, e direi pure quasi intimidatorio, ha chiesto loro di avere rispetto per le Istituzioni dello Stato e quindi implicitamente anche per lui stesso in quanto "alto" rappresentate.

    Qualche giorno addietro in una trasmissione nella quale si trattavano casi di condannati a diversi anni di carcere poi invece scagionati, un Magistrato, invece di chiedere in qualche modo scusa a nome dell’intera sua categoria, faceva il sostenuto asserendo sostanzialmente che i Giudici in realtà non si sbagliano mai, poiché loro fanno solo delle valutazioni personali. Dire che sono rimasto raggelato davanti a quelle dichiarazioni, in rapporto alle vicende umane in causa, è riduttivo.

    Ecco pure perché la Magistratura di oggi mi fa paura come la mafia.

    Purtroppo, la democrazia in Italia sembra sempre più teorica. Questo nostro Stato appare ostentatamente costituito da una Politica e da Istituzioni, manifestatamente presuntuose, prepotenti e prevaricatrici, pure irrazionali a volte. Forse qualche eccezione c’è sicuramente, ma la generalità sembra tutta parallelamente allineata.

    Non sono molto ottimista, mi spiace.

    Di Blogger Adduso, Alle 17 gennaio 2009 alle ore 23:45  

  • Trascrivo quì una mia e-mail DA ME SCRITTA sul blog di Cateno De Luca, e... la sua risposta:

    Caro Cateno, un grazie per la tua concretezza ed un “in bocca al lupo” per tutto quello che farai! Augurandomi di avere ancora il piacere di incontrarTi… SPERO DI AVERE IL MODO DI DIRE LA MIA. Peccato che, sebbene Fiumedinisi sia per me ad un passo… ti sento già lontano come politico.

    Parlare dunque di “LAVORARE” per il “PROBLEMA SICILIA” mi sembra fuori lugo (almeno in questa sede), parlerei piuttosto di: E DOPO LE ELEZIONI, CHE FINE HA FATTO IL DE LUCA TRASCINATORE, IL DE LUCA INNOVATORE, IL DE LUCA VICINO AI PROBLEMA DEI GIOVANI del POPOLO E DEGLI ANZIANI?

    Parlando di politica: Ho paura, ancora una volta, l’ennesima volta, che un “amico” (che NON viene avvisato di un incontro d’Auguri… fra amici) sia solo un voto dato e, “voce di colui che grida nel deserto”.

    Un caffe? (anzi, un bicchier d’acqua)… a me va bene, ma credimi, “AMICIZIA” è una parola grossa, ed è una pinta che necessita di tanta acqua per non appassire, e se sono mancato io… sono pronto a scusarmi, anche pubblicamente!

    ______

    CATENO: GIOVANNI, SICURAMENTE SONO CARENTE IO NEL TENERE CON COSTANZA CERTI RAPPORTI DI AMICIZIA MA VOGLIO FARTI UN ESEMPIO DELLA MIA SETTIMANA TIPO : LUN DEVO OCCUPARMI DEL COMUNE DI FIUMEDINISI E DELLA FENAPI, MART MERC E GIOV NORMALMENTE C’E’ ATTIVITA’ PARLAMENTARE A PALERMO, VEN SEGRETERIA A MESSINA, SAB RAPPRESENTANZA NEI VARI COMUNI DELLA PROV E SEGR A S TERESA, DOMENICA E’ QUASI INTERAMENTE DEDICATA AI MIEI FIGLI E MIA MOGLIE. MEDIAMENTE INCONTRO CIRCA CENTO NUOVI AMICI ALLA SETTIMANA E PROBABILMENTE TRASCURO I VECCHI AMICI….MA SE SONO VECCHI AMICI COMPRENDERANNO LA MIA SITUAZIONE…..PER IL RESTO MI STO ORGANIZZANDO PER STUPIRVI SU UNA NUOVA METODOLOGIA DI DIBATTITO….A PRESTO

    Di Blogger BonarRIGO, Alle 19 gennaio 2009 alle ore 20:18  

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