Famiglia, Scuola, Lavoro. Sicilia in CADUTA LIBERA!
Una famiglia, nella quale i genitori seguono e consigliano i figli attraverso le fasi della crescita, può costituire fattivamente le basi per la riuscita di un grande uomo (o donna) del domani. Ma, nella società di oggi, la famiglia è in grossa crisi. Lo ribadisce anche la Chiesa! A dispetto di giovani che ancora oggi danno il 110% perchè credono nel domani, tantissimi ragazzi moderni invece, (quando non vengono inghiottiti dalla diffusa spirale della droga o dell'alcol), bivaccano nel lassismo e poltriscono dalla mattina alla sera... con un cellulare da ricaricare (con le tasche di papà), o una Play Station grazie alla quale passare intere giornate attaccati alla TV. I tagli alla spesa, che l'attuale governo Berlusconi sta operando, prendiamo (non a caso) l'esempio della scuola, non stanno certamente semplificando o migliorando le cose.
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La professionalità sul LAVORO si costruisce a scuola. In passato, quando si era avuto un buon insegnante alle Elementari, (e io che faccio parte della generazione precedente ne ho un buon ricordo, a proposito, adesso si vuole tornare all'insegnante unico, ma ne parleremo in altra occasione), quando si sono avuti dei bravi Professori alle Superiori, qundo il voto in condotta era determinante più del profitto dello studente, (su quest'ultimo sono favorevole che sia reintrodotto perchè la disciplina è la prima cosa), entravano a far parte della società prevalentemente, non solo dei seri professionisti, ma delle persone oneste che rispettavano il loro prossimo e contribuivano allo sviluppo del proprio territorio..Ancor oggi, nè la famiglia da sola, nè una scuola che insegna ma non forma nè predispone al lavoro, possono dare la certezza di un futuro certo e congruo alla nuova generazione che cresce. Già in passato, in Sicilia, prima con gli iperfamosi "Cantieri scuola", poi, con la speranza nella chimera del fatidico "Posto" fisso e per finire con una politica (sostanzialmente) delle chiacchere, sono state "ammazzate" molte delle velleità di impreditoria che avrebbe fatto "grandi" quei giovani di ieri. Siamo al termine del 2008 e, a quanto ho sentito, nessuna novità concreta è pervenuta alla nuova generazione sicula dai vari Governi che si sono succeduti in rapidissima frequenza in questi anni. Da poco va di moda il termine "federalismo" oppure "autonomia", termini che al nord Italia hanno già dato frutti concreti, ma possono essere applicati in Sicilia? Ne abbiamo gli strumenti e sopratuto la mentalità? Dai molteplici convegni ai quali ho presenziato, pare che di progressi tangibili, a tutt'oggi non se ne siano ancora (ancora?) ottenuti.
Più burocrazia, meno strutture, meno lavoro! Per fare un esempio, l'unica Agenzia "SviluppoItalia" esistente a Messina fino a qualche anno fa, (che aveva comunque aiutato vari giovani a creare mini aziende), è stata chiusa. Perchè? La più vicina adesso è quella di Catania. Fatta eccezione per una coraggiosa iniziativa (pubblicizzata in questi giorni), ad opera di una società jonica, che sta tentando di dare un supporto ai neo imprenditori, (qualora se ne presentassero), alle associazioni, (qualora ne esistessero), ai consorzi che pur ci sono... non avremmo alternativa, se non proporre ancora oggi ai nostri giovani la vecchia valigia ed un "in bocca al lupo" e un Addio! Eppure, il sole non ci manca in Sicilia. Non ci manca il Patrimonio Artistico-Culturale. Non ci manca nè il mare nè la campagna. Potrebbero nascere molte più Aziende Agri-Turistiche, Eno-Gastronomiche e chi più ne sa più ne realizzi. Più Aziende nasceranno, più posti di lavoro potranno scaturire per i giovani e non solo. Ma quando? L'altro ieri, invece, ho letto da qualche parte, udite udite... che stanno tornando nei nostri magnifici paesini... i mai dimenticati... CANTIERI SCUOLA! Si, quelli nati per dare "la carità", ai disoccupati di ogni età e condizione sociale. Dunque, dobbiamo continuare a dire ancora: "chistu iè megghiu i nènti?" Oppure dobbiamo ribellarci?
Grazie per l'attenzione!
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PER VEDERE IL VIDEO SUL TURISMO IN SICILIA CLICCATE SULL'IMMAGINE (sopra).La professionalità sul LAVORO si costruisce a scuola. In passato, quando si era avuto un buon insegnante alle Elementari, (e io che faccio parte della generazione precedente ne ho un buon ricordo, a proposito, adesso si vuole tornare all'insegnante unico, ma ne parleremo in altra occasione), quando si sono avuti dei bravi Professori alle Superiori, qundo il voto in condotta era determinante più del profitto dello studente, (su quest'ultimo sono favorevole che sia reintrodotto perchè la disciplina è la prima cosa), entravano a far parte della società prevalentemente, non solo dei seri professionisti, ma delle persone oneste che rispettavano il loro prossimo e contribuivano allo sviluppo del proprio territorio..Ancor oggi, nè la famiglia da sola, nè una scuola che insegna ma non forma nè predispone al lavoro, possono dare la certezza di un futuro certo e congruo alla nuova generazione che cresce. Già in passato, in Sicilia, prima con gli iperfamosi "Cantieri scuola", poi, con la speranza nella chimera del fatidico "Posto" fisso e per finire con una politica (sostanzialmente) delle chiacchere, sono state "ammazzate" molte delle velleità di impreditoria che avrebbe fatto "grandi" quei giovani di ieri. Siamo al termine del 2008 e, a quanto ho sentito, nessuna novità concreta è pervenuta alla nuova generazione sicula dai vari Governi che si sono succeduti in rapidissima frequenza in questi anni. Da poco va di moda il termine "federalismo" oppure "autonomia", termini che al nord Italia hanno già dato frutti concreti, ma possono essere applicati in Sicilia? Ne abbiamo gli strumenti e sopratuto la mentalità? Dai molteplici convegni ai quali ho presenziato, pare che di progressi tangibili, a tutt'oggi non se ne siano ancora (ancora?) ottenuti.
Più burocrazia, meno strutture, meno lavoro! Per fare un esempio, l'unica Agenzia "SviluppoItalia" esistente a Messina fino a qualche anno fa, (che aveva comunque aiutato vari giovani a creare mini aziende), è stata chiusa. Perchè? La più vicina adesso è quella di Catania. Fatta eccezione per una coraggiosa iniziativa (pubblicizzata in questi giorni), ad opera di una società jonica, che sta tentando di dare un supporto ai neo imprenditori, (qualora se ne presentassero), alle associazioni, (qualora ne esistessero), ai consorzi che pur ci sono... non avremmo alternativa, se non proporre ancora oggi ai nostri giovani la vecchia valigia ed un "in bocca al lupo" e un Addio! Eppure, il sole non ci manca in Sicilia. Non ci manca il Patrimonio Artistico-Culturale. Non ci manca nè il mare nè la campagna. Potrebbero nascere molte più Aziende Agri-Turistiche, Eno-Gastronomiche e chi più ne sa più ne realizzi. Più Aziende nasceranno, più posti di lavoro potranno scaturire per i giovani e non solo. Ma quando? L'altro ieri, invece, ho letto da qualche parte, udite udite... che stanno tornando nei nostri magnifici paesini... i mai dimenticati... CANTIERI SCUOLA! Si, quelli nati per dare "la carità", ai disoccupati di ogni età e condizione sociale. Dunque, dobbiamo continuare a dire ancora: "chistu iè megghiu i nènti?" Oppure dobbiamo ribellarci?
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Etichette: ARTE, Sicilia ieri e oggi, Sviluppo Sicilia
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