Il GRIDO (Il Blog su Roccalumera e... non solo)

mercoledì 11 novembre 2009

Scaletta e Giampilieri, QUARANTA giorni dopo...

IERI in tarda mattinata - Una giornata di sole e di lavoro. Passavo da quelle parti, non per caso ma neanche per fare il giornalista. Mi sono fermato a Scaletta. La strada Nazionale era ormai pulita e aperta al transito, solo un po' di polvere ai lati, poche le macchine in circolazione, quasi nessuono per strada, negozi chiusi. All'improvviso vedo un fioraio aperto, poi una ragazza che tornava dalla spesa con due grosse borse piene in mano. In giro, c'è ancora la Protezione Civile, davanti al bar (Ingemi), la piazza è piena di mezzi, autotreni per la raccolta della terra fermi. Incontro un uomo, che gentile soddisfa la mia curiosità di passante: "In queste palazzine, per grazia di Dio non ce ne sono stati danni, ma guardi la fiumara, la terra arrivava fino a quì, e indica il livello, - aggiunge - così l'acqua è straripata". Ad un paio di persone chiedo una informazione personale e colgo l'occasione per sondare il morale, la speranza che c'è in paese al che siano pagati almeno i danni. Le risposte sono unanimi, c'è pessimismo, rassegnazione. Saluto la compagnia, riprendo l'auto e proseguo il mio viaggio verso Messina. Percorrendo ancora la via principale di Scaletta mi trovo di fronte al disastro, probabilmente proprio dove prima c'era quel famoso palazzo che, colpito dalla furia delle acque fango e massi, si è coricato su un fianco. Il palazzo è stato subito demolito, ma sul lato destro di quella che potrebbe essere denominata fiumara, rimangono i ruderi di un vecchio fabbricato del quale ora si vede ben poco, mentre sulla parete del palazzo di fronte, dall'altra parte della strada, vedo un grosso buco su una parete. Paesaggio spettrale, porte sbarrate, poi, più avanti un altro negozietto aperto, e ancora poi più avanti qualcuno pulisce del fango fuori da una casa dove la strada e danneggiata.

Proseguo, arrivo a Giampilieri Marina, c'è il tempo arrivare anche in collina. Svolto per salire verso i villaggi di Altolìa e Molino. A fianco della strada, numerose carcasse di auto distrutte dai massi, una Panda ha il tetto tagliato, chissà, forse per far uscire qualcuno. Vivo? morto? Ancora salendo, noto che sul greto del torrente le ruspe sono ancora al lavoro, il livello della terra è molto alto, così penso che la prossima pioggia potrebbe fare danni anche più gravi di quella dello scorso primo Ottobre. Incontro qualche camion a lavoro, un paio di auto, ancora Protezione Civile, qualche (residente?), per il resto più niente. Sono tutti andati via, negli alberghi o da parenti. Guardo verso la collina, vedo un grosso squarcio che sta a testimoniare la più grossa frana, scendendo noto altri punti critici, rete strappata da altri crolli, cumuli di terra ancora da raccogliere. Tuttavia, c'è un clima sereno adesso. Riscendo, ripercorro la strada fino a ritrovarmi al livello della Stazione Ferroviaria di Giampilieri, dove un alto cumulo di terra la nasconde alla mia vista, poi giungo sotto il ponte che reimmette sulla Nazionale... quì noto sui lati, sulle pareti, ancora l'impronta di dove era arrivato il fango, praticamente quasi al solaio, tanto da aver impedito ogni passaggio di uomini e mezzi per ore, per giorni. Una vera trappola, quella galleria quasi sotterranea, che è anche l'unica via per accedere ai villaggi in collina. Al ritorno da Messina, noto altri semafori approntati, auto della Protezione Civile. Scatta il verde, mi ritrovo nella desolata Scaletta Zanclea, e arrivato fino al famigerato Capo Alì, quello delle reti a protezione e delle frane. Anche lì, ci sono punti critici, rete strappata, ma si transita. Piano. Un punto, in basso della rete è particolarmente pieno come la pancia di una partoriente, pieno di sassi, forse qualche centinaio di chili. Resisterà, la toglieranno? Metteranno in sicurezza la strada? Costruiranno finalmente la galleria paramassi?
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1 Commenti:

  • Tony Muscarello ha inviato un messaggio ai membri di Informazioni sull'attività POLITICA alla provincia di Messina.

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    Oggetto: Bocciati i ondi per gli alluvionati vergogna!!

    COMUNICATO STAMPA UDC

    Apprendiamo con sconcerto ed indignazione,”sostengono i consiglieri Muscarello, Francilia e l'Ass.re D'Agostino”, quanto verificatosi ieri nell'aula del Senato della Repubblica Italiana.
    Come è noto, ieri, durante la discussione sulla finanziaria, è stato bocciato l'emendamento preparato e proposto dal nostro parlamentare messinese, Senatore Giampiero D'Alia, sottoscritto anche dal PD e dal MPA.
    L'emendamento prevedeva lo stanziamento di 100 milioni di euro per i Comuni di Messina, Itala e Scaletta, colpiti dalla disastrosa alluvione del primo ottobre 2009.
    Questo irresponsabile atto della maggioranza parlamentare di centro destra e del Governo, ”sostengono i consiglieri Muscarello, Francilia e l'Ass.re D'Agostino”non fa altro che confermare tutte le preoccupazioni che il gruppo UDC alla Provincia Regionale di Messina, aveva manifestato in merito alla vicenda dell'alluvione del primo ottobre, vale a dire, mancato inserimento della Provincia Regionale e dei Comuni di Itala e Scaletta, tra i soggetti attuatori, insufficienza dei fondi stanziati, totale abbandono da parte del governo e dei mass media, di una politica di solidarietà nei confronti delle popolazione colpite, assoluta incertezza sul reperimento degli oltre 400 milioni di euro necessari per la messa in sicurezza del territorio, prioritario rispetto alla realizzazione di qualsiasi altra opera.
    Dopo le offensive passerelle del sottosegretario Bertolaso e del Ministro Prestigiacomo, pronti ad accusarci di abusivismo, senza neanche conoscere le reali cause del dissesto idrogeologico e del successivo disastro, la nostra provincia e le popolazioni colpite subiscono un ulteriore schiaffo morale e politico, assolutamente insostenibile!!
    Noi del gruppo UDC, ”sostengono i consiglieri Muscarello, Francilia e l'Ass.re D'Agostino”non porgeremo l'altra guancia, se nel breve periodo, la manovra finanziaria non troverà nell'aula del parlamento i dovuti correttivi economici in favore degli alluvionati di Messina e della messa in sicurezza del territorio della Provincia, daremo vita ad eclatanti manifestazioni di protesta, riteniamo assolutamente inaccettabile, a quasi due mesi di distanza dal tragico evento, l'atteggiamento di incertezza e di indifferenza del Governo Berlusconi nei confronti del nostro martoriato territorio.

    Messina 14/11/2009 Muscarello Antonino
    Francilia Matteo
    D'agostino Mario

    Di Anonymous Anonimo, Alle 15 novembre 2009 alle ore 13:29  

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