Hanno ammazzato Miasi. Miasi è vivo!
Che strana la politica: L'Avvocato Gianni Miasi, Sindaco di Roccalumera appena riconfermato (lo scorso 16 Giugno), è già nel paese (fra i membri della sua stessa maggioranza) si stanno strappando i capelli fra chi dovrà essere il suo successore... fra quattro anni e mezzo. Da più parti, in pole position viene dato l'Ing. Francesco Santisi (attuale assessore ai lavori pubblici), mentre Il dottore Rosario Foscolo, (attuale vice sindaco), viene dato "solo" alla pari con un ragazzotto (compirà 33 anni il prossimo 16 di Aprile), Antonio Garufi, (che attualmente ricopre la carica di presidente del Consiglio Comunale). Che c'è di strano? nulla, se non che Giuseppe (Pippo) Campagna, attuale consigliere di minoranza, ha fiutato la ghiotta occasione, per tuffarsi nella mischia e candidarsi, già da adesso (quanto meno a vice sindaco per il dopo Miasi). Campagna, infatti, sgombrato il campo dal "vecchio" Miasi, si troverebbe la strada libera verso il suo antico sogno, (anche Campagna sogna), di diventare primo cittadino di Roccalumera.
Quindi, seppur certi che Miasi cercherà di tenere buoni i galletti nel pollaio comunale, e nel contempo vorrà onorare al meglio il suo mandato, nonostante la crisi... oggi, senza rendersene conto, egli è già considerato un TRAPASSATO. Ma, pensiamoci bene: una volta fattosi da parte, l'Avvocato, vero professionista della politica nonchè ineguagliabile per Carisma e savoir faire, ciò che rimarrà della sua lista sarà un gruppo di numeri due, perdipiù insediato da un ulteriore (Pippo) numero due. Tutti, operai. Onesti operai, ma pur sempre operai, che (ormai privi di arbitro), si sbraneranno e perderanno di vista i veri obiettivi di crescita promessi da Gianni.
Quindi, seppur certi che Miasi cercherà di tenere buoni i galletti nel pollaio comunale, e nel contempo vorrà onorare al meglio il suo mandato, nonostante la crisi... oggi, senza rendersene conto, egli è già considerato un TRAPASSATO. Ma, pensiamoci bene: una volta fattosi da parte, l'Avvocato, vero professionista della politica nonchè ineguagliabile per Carisma e savoir faire, ciò che rimarrà della sua lista sarà un gruppo di numeri due, perdipiù insediato da un ulteriore (Pippo) numero due. Tutti, operai. Onesti operai, ma pur sempre operai, che (ormai privi di arbitro), si sbraneranno e perderanno di vista i veri obiettivi di crescita promessi da Gianni.
Infatti, se fra un anno rimarranno ancora dubbi fra chi potrà essere il sostituto di Miasi, tanto varrà, iniziare a ragionare su un reimpasto del GRUPPO. Bisognerà "pescare" fra la gente volenterosa e capace di Roccalumera, oltre che fra la maggioranza e la minoranza di adesso. Meditate roccalumeresi, meditate!
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Etichette: ARTE, Politica Jonica, Solidarietà
2 Commenti:
Giovanni bonarRIGO scrive:
21 Gennaio 2009 alle 19:48
Chissa quanti come me vorrebbero dire la loro dagli scanni che contano e… non lo possono fare. Chissà, quanta gente siciliana vive alla giornata e… volendo programmare un futuro per la propria famiglia… si sente dire. “ci vuole ancora tempo”. “Nautra pigghiata pi fissa!” Cosa facciamo noi, amici della riviera jonica messinese… mentre ci dicono: “ci vuole ancora tempo?” …ASPETTIAMO!
Lo sapete amici, che il 2009 sarà un anno peggiore del precedente e, (forse) qualche segnale di risveglio… (al nord Italia), si avrà a partire dal 2010? Cateno, che facciamo, noi che viviamo giorno per giorno? MANCIAMU DUMANI?
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CATENO RISPONDE:
GIOVANNI, TU SEI UN PROPRIETARIO DI TERRENI, TUO PADRE ERA UN OTTIMO MACELLAIO ( ERA SQUISITO IL SALAME CHE MI HAI MANDATO….), SCOMMETTO PERO’ CHE IL TUO TERRENO E’ INCOLTO E TU COMPRI I PRODOTTI DALLA TERRA AL SUPERMERCATO E MAGARI IL SABATO E LA DOMENICA PREFERISCI LECCARTI LE FERITE….MA TI SEI MAI CHIESTO PERCHE’ I GIOVANI NON VOGLIONO PIU’ FARE UN CAZZO E CHE PER TROVARE BADANTI, OPERAI EDILI, PER FARE LE PULIZIE, OPERAI PER LE CAMPAGNE, PER ASSISTERE GLI ANZIANI, BISOGNA RIVOLGERSI SPESSISSIMO AGLI EXTRACOMUNITARI CHE RAPPRESENTANO GIA’ IN ITALIA IL TRENTA PERCENTO DELLA FORZA LAVORO MANUALE CHE I GIOVANI ITALIANI ( MAGARI CON IL SOLDI IN TASCA DATI DAI GENITORI O DAI NONNI..!!) NON VOGLIONO ASSOLUTAMNETE FARE ? MI SONO ROTTO I COGLIONI DI SENTIRE SEMPRE LA STESSA TIRITERA: IO HO FATTO IL MURATORE, HO FATTO IL BARISTA, A DIOCIOTTO ANNI MI SONO COMPRATO LA MACCHINA CON I SOLDI CHE HO GUADAGNATO CON LAVORI UMILI, POI HO INIZIATO A POTENZIARE LA MIA PASSIONE PER LE ATTIVITA’ ASSOCIATIVE, POI HO FONDATO DIECI ASSOCIZIONI CHE OGGI OPERANO IN SETTANTOTTO PROVINCE E DIOCIOTTO REGIONI, SONO STATO SETTE ANNI A GIRARE L’ITALIA IN LUNGO E LARGO E TORNAVO A CASA OGNI QUINDICI GIORNI, ORA HO UN REDDITO DI TRECENTOCINQUANTAMILAEURO L’ANNO E LE MIE GIORNATE CONTINUANO AD AVERE UNA MEDIA DI DICIOTTO ORE LAVORATIVE. IO FIGLIO DI UN UMILE MURATORE E DI UNA BRACCIANTE AGRICOLA…. LA POLITICA HA LE SUE COLPE MA NOI SIAMO DIVENTATI UN PUGNO DI FANNULLONI CHE PREFERISCE CAMPARE CON LE PENSIONI DEI GENITORI E DEI NONNI ( FIN QUANDO DURANO…!!! ). ODIO LA RASSEGNAZIONE E SOPPRATTUTTO RUNCHIATIVI I MANI, GHICATI A SCHINA IL LAVORO NON MANCA….. VI MANCA A VALIA.
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| che ne pensate???? |
Di BonarRIGO, Alle 31 gennaio 2009 alle ore 10:18
E IO REPLICO, COSI':
E quì ti volevo caro CATENO DE LUCA, alla fine hai fatto di tutta l’erba un fascio! Mi riferisco alla tua ultima frase “VI MANCA A VALIA”.
E si, MI manca a valia, e come dici tu (non ti do torto), campiamo con la pensione dei genitori… ma almeno, io a lavorare in una fabbrica di cablaggi elettrici per auto in provincia di Trapani per otto mesi, “vedi VITACABLE”, ci sono andato, vivendo in un rudere in demolzione dal terremoto del Belice.
Almeno io, da otto anni, ogni volta che ero libero da scuola, andavo al macello di Roccalumera, nel sangue e nella merda, e sono andato anche al macello di Casalvecchio, di Furci, di Santa Teresa e… di Fiumedinisi. Almeno io, da dieci anni mi sono messo un coltello in mano ed ho iniziato a disossare (piuttosto bene direi), i quarti anteriori dei vitelli appena arrivati dalla macellazione.
Almeno io, a scuola ci andavo per studiare e non per cazzeggiare come alcuni miei coetanei. Ma, un giorno mio padre dovette smettere, e per un po’ anche senza pensione.
Così io, (fra un non far niente ed un altro)sono andato a lavorare in un supermercato, poi in una ditta di registratori di cassa e bilance, ho fatto gavetta da diverdsi ingegnar1, sono stato in studi di messina ed ho fatto corsi specializzazione, ma… un giorno in treno (viaggiavo tutti i giorni), un amico mi disse: “mi ricordo di te a scuola, venivi sempre carico di libri e studiavi… io invece non studiavo un cazzo, poi ci siamo diplomati tutti e due, tu fai ancora avanti e indietro ed io ho subito preso il posto”.
No, caro CATENO DE LUCA, ti hanno ancora informato male i tuoi cari amici, mio padre era si un bravissimo macellaio e commerciante, ma non è mai stato proprietario di terreni, se non di un appezzamento di ben 145 metri quadrati in contrada Piana di Rocchenere di cui le piante (3) le poto io stesso.
I terreni, (timpuni), semmai, ce li aveva mia nonna a Casalvecchio.
E scusami per il mio sintetico sfogo!
Di BonarRIGO, Alle 31 gennaio 2009 alle ore 10:50
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