Gli otto punti di Miasi per Roccalumera
Roccalumera, Elezioni Amministrative del 15 e 16 Giugno 2008: La Lista "Con noi Roccalumera in Europa", capitanata dall'Avv. Gianni Miasi (già Sindaco uscente) ha vinto e si è riproposta ad amministrare il Comune. Sono passati sei mesi. Facciamo un ripasso (in questo 2009 in cui si dovrebbero vedere i primi interventi su Roccalumera), di quelli che sono stati i punti progammatici presentati fra l'altro anche sull'opuscolo che fu passato porta a porta: 1) REVISIONE DEL P.R.G.; 2) PIANO STRATEGICO COMUNALE; 3) L'EUROPA E LE IRRIPETIBILI POSSIBILITA' CHE I FONDI STRUTTURALI CI OFFRONO PER IL PROSSIMO QUINQUENNIO; 4) L'AGRICOLTURA; 5) LA SCUOLA VA POTENZIATA SECONDO LE ESIGENZE DEL XXI SECOLO; 6) I DEBOLI ED I MENO FORTUNATI; 7) GLI ANZIANI VERSO I QUALI SIAMO DEBITORI DEL NOSTRO PASSATO E DELLA NOSTRA VITA; 8) I GIOVANI.
In questa occasione, soffermiamoci su uno di questi punti:
1) REVISIONE DEL PIANO REGOLATORE GENERALE: Scaduti i vincoli, a giorni dovrebbe arrivare il Commissario, per approvare quelle modifiche che furono (pur tardivamente) proposte dall'amministazione Miasi, relativamente alla zona "A" storica, la quale (interessando la stragrande estensione della principale via Umberto I°), ne impediva qualsiasi intervento se non il rifacimento delle facciate. A fine legislatura, in Consiglio Comunale si appurò che quasi tutti i componenti erano incompatibili, in quanto o proprietari o parenti di proprietari di fabbricati in quella vasta zona. Si dovette dunque richiedere l'intervento del Commissario. In realtà, le modifiche al PRG prevedono non certo interventi stravolgenti in quella zona, ma almeno (pare nel 90% dei casi), si sono studiate delle soluzioni che ne possano consentire la parziale demolizione, (interna), nonchè la ristrutturazione ed in qualche caso anche la sopraelevazione di un piano con terrazzo. Ma, sul programma del 15-16 Giugno, ben più ampi erano gli obiettivi che ci si poneva, fra questi, "l'ulteriore sviluppo delle attività turistiche favorendo la realizzazione di strutture ricettive non invasive, ed il recupero delle aree agricole, oggi abbandonate e a forte rischio idrogeologico, incoraggiare la realizzione di unità edilizie, abitative e/o ricettive, purchè legate a progetti di coltivazione dei terreni".
In pratica, l'idea (tanto braillante da essere stata presentata identica anche dalla lista opposta), era di consentire al cittadino roccalumerese, (e non), di costruirsi una casetta o villetta in collina, impegnandosi però nel contempo con l'amministratore (prevedendo tale intervento in sede di progetto), di piantare alberi e di sistemare il territorio di sua proprietà, preservandolo dai fuochi d'estate e dalle frane d'inverno. Obiettivo ancora più ambizioso, era quello di consentire l'insediamento di strutture ricettive (vedi agriturismo), proprio in zone dove attualmente (e già da parecchi anni), vi è stato il totale abbandono per antieconomicità e corsa verso le zone marittime. In aggiunta a ciò, l'amministazione si sarebbe impegnata alla "realizzazione di comode strade di accesso, percorribili ove consentire lo sviluppo turistico verso tali aree, nonchè la salvaguardia del territorio stesso".
In parole povere, non potendosi (e non volendosi più), nel nostro pesino, realizzare altri complessi edilizi "MOSTRO" come "LE Trocadero Residence", pur cercando di ravvivare (e ripopolare), gli insediamenti abitativi della principale Via Umberto I°, si è pensato di proporre l'espansione (ma ci vorranno altre modifiche al PRG), delle zone residenziali e turistiche verso zone attualmente abbandonate o dedite a limitate fatiche di anziani ormai sulla via del tramonto.
Le mie domande sono: Saranno realmente realizzate la "comode" strade che permetteranno anche a mezzi pesanti di raggiungere le nuove aree turistico-residenziali, viste le cospicue cifre necessarie per il realizzo di (talvolta) imponenti muri a sostegno su tali vie? Ci sarà una risposta positiva da parte del cittadino, volta ad investire quale pioniere, in colline per decenni abbandonate? L'effettivo rimboschimento e produzione agricola (che ogni costruttore o agriturista dovrà prevedere in progetto), come potrà essere imposto dall'amministrazione? E, se quest'ultimo, dopo aver realizzato il fabbricato non tenesse fede agli impegni di agricoltore, gli saranno comminate delle multe da parte dell'Ufficio Tecnico? ASPETTIAMO (speriamo meno di quattro anni e mezzo), E... VEDREMO!
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In questa occasione, soffermiamoci su uno di questi punti:
1) REVISIONE DEL PIANO REGOLATORE GENERALE: Scaduti i vincoli, a giorni dovrebbe arrivare il Commissario, per approvare quelle modifiche che furono (pur tardivamente) proposte dall'amministazione Miasi, relativamente alla zona "A" storica, la quale (interessando la stragrande estensione della principale via Umberto I°), ne impediva qualsiasi intervento se non il rifacimento delle facciate. A fine legislatura, in Consiglio Comunale si appurò che quasi tutti i componenti erano incompatibili, in quanto o proprietari o parenti di proprietari di fabbricati in quella vasta zona. Si dovette dunque richiedere l'intervento del Commissario. In realtà, le modifiche al PRG prevedono non certo interventi stravolgenti in quella zona, ma almeno (pare nel 90% dei casi), si sono studiate delle soluzioni che ne possano consentire la parziale demolizione, (interna), nonchè la ristrutturazione ed in qualche caso anche la sopraelevazione di un piano con terrazzo. Ma, sul programma del 15-16 Giugno, ben più ampi erano gli obiettivi che ci si poneva, fra questi, "l'ulteriore sviluppo delle attività turistiche favorendo la realizzazione di strutture ricettive non invasive, ed il recupero delle aree agricole, oggi abbandonate e a forte rischio idrogeologico, incoraggiare la realizzione di unità edilizie, abitative e/o ricettive, purchè legate a progetti di coltivazione dei terreni".
In pratica, l'idea (tanto braillante da essere stata presentata identica anche dalla lista opposta), era di consentire al cittadino roccalumerese, (e non), di costruirsi una casetta o villetta in collina, impegnandosi però nel contempo con l'amministratore (prevedendo tale intervento in sede di progetto), di piantare alberi e di sistemare il territorio di sua proprietà, preservandolo dai fuochi d'estate e dalle frane d'inverno. Obiettivo ancora più ambizioso, era quello di consentire l'insediamento di strutture ricettive (vedi agriturismo), proprio in zone dove attualmente (e già da parecchi anni), vi è stato il totale abbandono per antieconomicità e corsa verso le zone marittime. In aggiunta a ciò, l'amministazione si sarebbe impegnata alla "realizzazione di comode strade di accesso, percorribili ove consentire lo sviluppo turistico verso tali aree, nonchè la salvaguardia del territorio stesso".
In parole povere, non potendosi (e non volendosi più), nel nostro pesino, realizzare altri complessi edilizi "MOSTRO" come "LE Trocadero Residence", pur cercando di ravvivare (e ripopolare), gli insediamenti abitativi della principale Via Umberto I°, si è pensato di proporre l'espansione (ma ci vorranno altre modifiche al PRG), delle zone residenziali e turistiche verso zone attualmente abbandonate o dedite a limitate fatiche di anziani ormai sulla via del tramonto.
Le mie domande sono: Saranno realmente realizzate la "comode" strade che permetteranno anche a mezzi pesanti di raggiungere le nuove aree turistico-residenziali, viste le cospicue cifre necessarie per il realizzo di (talvolta) imponenti muri a sostegno su tali vie? Ci sarà una risposta positiva da parte del cittadino, volta ad investire quale pioniere, in colline per decenni abbandonate? L'effettivo rimboschimento e produzione agricola (che ogni costruttore o agriturista dovrà prevedere in progetto), come potrà essere imposto dall'amministrazione? E, se quest'ultimo, dopo aver realizzato il fabbricato non tenesse fede agli impegni di agricoltore, gli saranno comminate delle multe da parte dell'Ufficio Tecnico? ASPETTIAMO (speriamo meno di quattro anni e mezzo), E... VEDREMO!
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Etichette: ARTE, Politica Jonica, Turismo Jonico
1 Commenti:
Da Jonionotizie.it:
23/01/2009 Antillo.Dai primi giorni di Febbraio i cancelli della discarica degli inerti di Motta S.Anastasia potrebbero rimanere chiusi per gli auto compattatori provenienti dai comuni jonici che non hanno pagato la quota annuale della raccolta dei rifiuti. In queste ore l’Ato Me 4 ha invitato i comuni insolventi ad affrettarsi a versare quanto dovuto, in modo da raccogliere la somma (si parla di 1,4 milioni di euro) da destinare alla discarica. Anche l’amministrazione del comune di Furci Siculo è stata chiamata a versare la propria quota che si aggirerebbe sui 20/30mila euro (gli altri comuni dovranno sborsare dalle 350mila alle 500mila euro). Proprio in queste ore al ragioniere comunale Paolo Saglinbeni è stato affidato l’arduo compito di trovare la somma prefissata in modo da garantire ai mezzi N.U. di Furci di continuare a scaricare i rifiuti nella discarica catanese.
IO MICHIEDO, ESSENDO ROCCALUMERA FRA I COMUNI (anche se a ragione) INSOLVENTI... CHE SOLUZIONE TROVERA'?
Di BonarRIGO, Alle 24 gennaio 2009 alle ore 19:06
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