Italia, crisi gravissima, "misure" del Governo? Palliativi!
Nel suo commento al post precedente (LEGGI), "ADDUSO" ha scritto:
M’immagino il “terrore” di molti anziani, quando, come prevede la normativa sulla cosiddetta “social card”, dovranno denunciare persino i pochi risparmi di una vita depositati in qualche nascosto libretto postale, sapendo che ormai in molte famiglie, per non dire in quasi tutte, ai loro parenti, anche i più prossimi, con questa crisi sono spuntati i “canini”, ma che invece di utilizzarli contro i “mafiosi” politici ed istituzionali che ci “pascolano”, li piantano notoriamente e senza remore sui loro anziani in famiglia per farsi dare i soldi della pensione altrimenti sono botte ed ogni altro genere di angheria, sempre dentro le mura di casa, in cui nessuno vede, sente e parla.
Venti giorni a Natale. Leggendo ciò che mi scrivono tanti amici, mi rattrista, dover constatare quanto ho sempre sostenuto, è cioè che la stragrande maggioranza del popolo siciliano, (e non solo siciliano o del sud), ha sempre fatto (e fa) la voce grossa: nei bar, in famiglia, e, (ultimamente) nel blog di Beppe Grillo, mentre si zittisce d'incanto quando si trova di fronte alle personalità governanti a tutti i livelli. Invece, spesso, viene facile bastonare i propri stessi genitori, (a parole se non anche con i fatti), quando sono deboli ed indifesi. In questi giorni tanta brava gente, intervistata in TV a proposito della CARTA ACQUISTI, (meglio conosciuta ai più come "social card"), ha dichiarato: "prendiamoci questi 120 euro... che sono meglio di niente!". Intanto, è già rissa fra i tanti anziani in coda alle Poste.
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Si prevedono oltre un milione e mezzo di richieste di aventi diritto. E' un dato che deve far riflettere! Poi, da gennaio, ogni CARTA ACQUISTI, potrà essere ricaricata con (ben) 40 euro mensili. (Chi va a fare la spesa al supermercato, sa bene che cosa ci si può comprare con questa stratosferica cifra!)
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In realtà, l'economia italiana è affossata fin dai primi anni ottanta. Si è andati avanti, a forza di nuovi governi (sempre in crisi), che duravano molto meno di una legislatura, di "governi tecnici", di "ribaltoni" e controribaltoni... intanto... se gli italiani, (e soprattutto i siciliani), sono arrivati "vivi" fin ai giorni nostri... lo devono solo al loro spirito di inventiva (più o meno legale). Voglio essere più chiaro. Una volta, un vecchio (e saggio) ingegnere meccanico (che aveva lavorato per quarant'anni in una fabbrica tedesca), mi disse: "In Germania, se si rompe la cinghia del motore dell'auto in aperta campagna, il tedesco se ne va a piedi disperato... mentre in Italia, si chiede alla propria moglie di sfilarsi una calza e se ne fa una "cinghia provvisoria" (o si usa un pezzo di spago), che ci porterà tranquillamente fino al meccanico più vicino".
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Forse, la nostra natura di "arrangiatori" e "fantasisti" ma comunque di "tiràmu a campàri", ci ha portati a non guardare avanti quando le casse dello Stato, delle Regioni, delle Province e dei Comuni erano ancora piene, e adesso (più che mai), ci dobbiamo accontentare delle briciole. Sarà dura, durissima, lo sa anche Tremonti. Sarà talmente dura, che non ci si potrà più permettere (in politica) di tirarsi la zappa sui piedi fra "centro destra" e "centro sinistra", ma bisognerà obbligatoriamente "remare insieme". Se non si rilanciano i "consumi", le aziende (anche le grandi aziende), dovranno chiudere mandando altre migliaia di operai ed impiegati a casa, altro che "social card"!
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GUARDA il video: Striscia la Notizia a Roccalumera (25-11-08)
M’immagino il “terrore” di molti anziani, quando, come prevede la normativa sulla cosiddetta “social card”, dovranno denunciare persino i pochi risparmi di una vita depositati in qualche nascosto libretto postale, sapendo che ormai in molte famiglie, per non dire in quasi tutte, ai loro parenti, anche i più prossimi, con questa crisi sono spuntati i “canini”, ma che invece di utilizzarli contro i “mafiosi” politici ed istituzionali che ci “pascolano”, li piantano notoriamente e senza remore sui loro anziani in famiglia per farsi dare i soldi della pensione altrimenti sono botte ed ogni altro genere di angheria, sempre dentro le mura di casa, in cui nessuno vede, sente e parla.
Venti giorni a Natale. Leggendo ciò che mi scrivono tanti amici, mi rattrista, dover constatare quanto ho sempre sostenuto, è cioè che la stragrande maggioranza del popolo siciliano, (e non solo siciliano o del sud), ha sempre fatto (e fa) la voce grossa: nei bar, in famiglia, e, (ultimamente) nel blog di Beppe Grillo, mentre si zittisce d'incanto quando si trova di fronte alle personalità governanti a tutti i livelli. Invece, spesso, viene facile bastonare i propri stessi genitori, (a parole se non anche con i fatti), quando sono deboli ed indifesi. In questi giorni tanta brava gente, intervistata in TV a proposito della CARTA ACQUISTI, (meglio conosciuta ai più come "social card"), ha dichiarato: "prendiamoci questi 120 euro... che sono meglio di niente!". Intanto, è già rissa fra i tanti anziani in coda alle Poste.
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Si prevedono oltre un milione e mezzo di richieste di aventi diritto. E' un dato che deve far riflettere! Poi, da gennaio, ogni CARTA ACQUISTI, potrà essere ricaricata con (ben) 40 euro mensili. (Chi va a fare la spesa al supermercato, sa bene che cosa ci si può comprare con questa stratosferica cifra!)
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In realtà, l'economia italiana è affossata fin dai primi anni ottanta. Si è andati avanti, a forza di nuovi governi (sempre in crisi), che duravano molto meno di una legislatura, di "governi tecnici", di "ribaltoni" e controribaltoni... intanto... se gli italiani, (e soprattutto i siciliani), sono arrivati "vivi" fin ai giorni nostri... lo devono solo al loro spirito di inventiva (più o meno legale). Voglio essere più chiaro. Una volta, un vecchio (e saggio) ingegnere meccanico (che aveva lavorato per quarant'anni in una fabbrica tedesca), mi disse: "In Germania, se si rompe la cinghia del motore dell'auto in aperta campagna, il tedesco se ne va a piedi disperato... mentre in Italia, si chiede alla propria moglie di sfilarsi una calza e se ne fa una "cinghia provvisoria" (o si usa un pezzo di spago), che ci porterà tranquillamente fino al meccanico più vicino".
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Forse, la nostra natura di "arrangiatori" e "fantasisti" ma comunque di "tiràmu a campàri", ci ha portati a non guardare avanti quando le casse dello Stato, delle Regioni, delle Province e dei Comuni erano ancora piene, e adesso (più che mai), ci dobbiamo accontentare delle briciole. Sarà dura, durissima, lo sa anche Tremonti. Sarà talmente dura, che non ci si potrà più permettere (in politica) di tirarsi la zappa sui piedi fra "centro destra" e "centro sinistra", ma bisognerà obbligatoriamente "remare insieme". Se non si rilanciano i "consumi", le aziende (anche le grandi aziende), dovranno chiudere mandando altre migliaia di operai ed impiegati a casa, altro che "social card"!
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Etichette: ARTE, POLITICA italiana, Politica Jonica
3 Commenti:
Tempo addietro, come ospite, scrissi un post in un blog dal titolo “io mento, tu menti egli mente”
http://cosedicasanostra.blogspot.com/2008/08/io-mento-tu-menti-egli-mente-lo-sport.html
La parte finale era “… si dice sempre che noi italiani siamo maestri nell’arrangiarci e trovare nelle gravità della vita le soluzioni per uscirne. Però … sarebbe molto “doloroso”, forse più di quanto si possa immaginare, dovere eventualmente scoprire che anche questo è l’ennesimo “falso” che ci “infinocchiano” da anni”.
Ora, la crisi che stiamo attraversando ha qualcosa di poco chiaro. Tanto più con questo Governo (ma non era diverso il precedente). Infatti da un lato si sentono i soliti programmati stanziamenti da capogiro, poi dall’altro, regolarmente, ci si sente dire “non ci sono soldi”.
La mia modesta opinione (derivata da esperienze, molto spesso negative in trincea, ma riviste ritengo con una certa oggettività alla luce degli anni che passano) è che basta guardare come non si fa più manutenzione di strade e di beni comuni, come i sevizi essenziali funzionano per inerzia quali raccolta di spazzatura, trasporti, acqua, ecc., e come di contro abbiamo una pubblica amministrazione agguerrita che cerca dove può di recuperare soldi, a fronte di una disoccupazione sempre in verticale, una precarietà quasi schiavista, una egemonia delle cosiddette classi dominanti, quali politici, magistrati, professionisti, avvocati, consulenti, che notoriamente ci “pascolano” con presunzione , prepotenza e prevaricazione, uniti dal comune interesse di mantenere il proprio personale, familiare e corporativo potere con relativi privilegi e soprattutto di tirarsi al più presto “i remi in barca”. E per finire c’è una singolare esplosione di “cultura” costituita da feste, processioni, luminarie, con relative veline, cantanti, attori, teatranti, intrattenitori, ecc. Per carità, la vita senza divertimento sarebbe solo una scelta morale oppure obbligata o ancora spesso sfortunata, ma la bipolarità collettiva, come quella che sembra viversi oggi, è sicuramente un manifestazione psicologica che denota una chiara sofferenza del popolo, il quale se dovesse scontrarsi con la cruda realtà, come la storia c'insegna, potrebbe esplodere in pessimi sintomi.
Alla luce di questa riflessione, sono costretto a guardare il “ponte” come l’ultima ancora di salvezza di questa zona, sperando che faccia l’effetto positivo (seppure vi furono tante altre cose negative) che produsse il passaggio della costruzione dell’autostrada alla fine degli anni ’60.
Diversamente, comincio a temere, che rischiamo di ritornare analogamente a come prima di quegli anni, quando certi “nobili” (giudici, avvocati, ecc.), per come mi raccontavano degli anziani di queste parti, camminavano con il calesse e relativi domestici e serve, e la rimanente parte di cittadini si spulciava la testa vicendevolmente sulla riva del mare dove anche si lavava il corpo e puliva i panni perché non c’erano soldi per avere neanche l’acqua corrente in casa.
Di Adduso, Alle 6 dicembre 2008 alle ore 18:47
Mi hai chiesto su cosedicasanostra che pensavo di qs tuo post. E' passato un po' di tempo da allora, ma solo oggi ho trovato dopo mesi e mesi il tempo di vedere alcuni miei vecchi scritti. Mi ha toccato il tuo sottolineare che le casse pubbliche d'Italia, si son iniziate a inaridire, a partire da inizio anni 80. E il deficit italiano a partire da quando e' esploso? O guarda caso, pure a partire da inizio anni 80. E chi ha iniziato a scrofare nelle stanze della politica a partire da inizio anni 80. PPPPP. E chi e' sto PPPPP? Porco pu..aniere pappone probabilmente pedofilo Silvio Berlusconi. Che incitava Craxi a rubare e far spartire in Svizzera " all iberianamente". Qui a Londra si dice: niente accade per caso". Salutiamo, Michele Nista
Di Michele "Michael" NIsta, Alle 1 novembre 2009 alle ore 22:02
Caro Michele Nista,
mi fa molto piacere ricevere tuoi messaggi come pure apprendere che Londra mi legge e condivide il mio pensiero.
La realtà politica dell'italietta dei papponi è sotto gli occhi di tutti, anche se molti si girano dall'altra parte per non essere messi in mezzo a questioni che reputano (a mio parere a torto), più grandi di loro.
Gradirei una partecipazione inglese nei commenti (anche in lingua madre), perchè so che siete tanti e siete costanti ogni giorno.
Viva la libera informazione, Viva la LIBERTA'!
Di BonarRIGO, Alle 3 novembre 2009 alle ore 11:21
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