Ponte, il Sindaco Miasi ne parla ai giornalisti
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Cari amici del Blog, Roccalumera (10-03-2009), questa mattina, convocato dal primo cittadino del mio paese, mi sono trovato (assieme a giornalisti professionisti (e semiprofessionisti), ad assistere alla Conferenza Stampa sul Tema "Ponte sullo Stretto di Messina... cogliamone le opportunità occupazionali". Insomma, sarebbero state già stanziate somme per un miliardo e 600 milioni di Euro. E' un'opera di cui si parla da cinquant'anni almeno... dunque questa volta si farà davvero?
Mettiamo che si realizzi sto benedetto ponte. Verrebbero impiegate fra le tre e le quattromila persone per una durata che andrà dai 7 ai dieci anni. Senza considerare la successiva manutenzione dello stesso. E allora? Bisogna non perdere una tale occasione. Il Fondo Sociale Europeo ci dovrebbe destinare una cifra di 50 MILIONI di Euro per corsi di formazione che noi possiamo tranquillamente dislocare nei vari Istituti Professionali presenti sul nostro territorio. Nella Conferenza Stampa, Miasi ha anche anticipato che, questa sera farà presente presso la riunione dell'Unione dei Comuni Jonici tale argomento, sperando di sensibilizzarli il più possibile verso un'opportunità di lavoro serio e pulito per la nostra gente. Io, Giovanni BonarRIGO, aspetto i vostri commenti.
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LA LETTERA DI MIASI
Spettabile redazione, “Sono il Sindaco di Roccalumera, Gianni MIASI, e scrivo per sottoporre, in breve, una questione, ai miei occhi, importante e che di seguito esplicito: il Governo Nazionale ha annunziato l'avvio concreto delle azioni finalizzate alla realizzazione del ponte sulla stretto stanziando una prima,ingente, risorsa. L'A.D. della Società Ponte dello Stretto, Pietro CIUCCI, ha dichiarato che la costruzione del ponte rappresenta una opportunità di lavoro di 40.000 unità sulla due rive dello stretto. Ritengo che, a fronte di tali notizie, le istituzioni e gli enti locali, in primo luogo la Provincia Regionale ed il Comune di Messina, debbano attivarsi immediatamente e chiedere l'attivazione altrettanto immediata di un tavolo di concertazione con la società ponte dello stretto, con la IMPREGILO, società vincitrice dell'appalto,e con la Regione Siciliana, nella fattispecie l'Assessorato alla formazione, affinchè, a valere sul POR 2007-2013,una risorsa congrua venga destinata alla FORMAZIONE DELLE MAESTRANZE E DEI TECNICI che lavoreranno al Ponte e, con la Impregilo, per verificarne, in concreto, la volontà di servirsi, in primo luogo, della manodopera, anche specializzata, del territorio della provincia di Messina. In mancanza, come è avvenuto quasi sempre, corriamo il rischio che la manodopera specializzata (quasi tutta) venga da fuori della Provincia con la conseguenza non solo di una mancata ricaduta economica sul nostro territorio ma anche della perdita di una opportunità grande di formare specialisti nel territorio da adibire alla manutenzione del manufatto ponte o, che possano diventare, piccoli imprenditori dell'indotto che inevitabilmente si creerà. Ulteriore, e altrattanto grave rischio, è che al Ponte possa lavorare, dei messinesi, solamente la manodopera di pronto impiego senza specializzazione e senza futuro. Cordiali saluti. Gianni MIASI Sindaco di Roccalumera”
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Cari amici del Blog, Roccalumera (10-03-2009), questa mattina, convocato dal primo cittadino del mio paese, mi sono trovato (assieme a giornalisti professionisti (e semiprofessionisti), ad assistere alla Conferenza Stampa sul Tema "Ponte sullo Stretto di Messina... cogliamone le opportunità occupazionali". Insomma, sarebbero state già stanziate somme per un miliardo e 600 milioni di Euro. E' un'opera di cui si parla da cinquant'anni almeno... dunque questa volta si farà davvero?
Mettiamo che si realizzi sto benedetto ponte. Verrebbero impiegate fra le tre e le quattromila persone per una durata che andrà dai 7 ai dieci anni. Senza considerare la successiva manutenzione dello stesso. E allora? Bisogna non perdere una tale occasione. Il Fondo Sociale Europeo ci dovrebbe destinare una cifra di 50 MILIONI di Euro per corsi di formazione che noi possiamo tranquillamente dislocare nei vari Istituti Professionali presenti sul nostro territorio. Nella Conferenza Stampa, Miasi ha anche anticipato che, questa sera farà presente presso la riunione dell'Unione dei Comuni Jonici tale argomento, sperando di sensibilizzarli il più possibile verso un'opportunità di lavoro serio e pulito per la nostra gente. Io, Giovanni BonarRIGO, aspetto i vostri commenti.
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LA LETTERA DI MIASI
Spettabile redazione, “Sono il Sindaco di Roccalumera, Gianni MIASI, e scrivo per sottoporre, in breve, una questione, ai miei occhi, importante e che di seguito esplicito: il Governo Nazionale ha annunziato l'avvio concreto delle azioni finalizzate alla realizzazione del ponte sulla stretto stanziando una prima,ingente, risorsa. L'A.D. della Società Ponte dello Stretto, Pietro CIUCCI, ha dichiarato che la costruzione del ponte rappresenta una opportunità di lavoro di 40.000 unità sulla due rive dello stretto. Ritengo che, a fronte di tali notizie, le istituzioni e gli enti locali, in primo luogo la Provincia Regionale ed il Comune di Messina, debbano attivarsi immediatamente e chiedere l'attivazione altrettanto immediata di un tavolo di concertazione con la società ponte dello stretto, con la IMPREGILO, società vincitrice dell'appalto,e con la Regione Siciliana, nella fattispecie l'Assessorato alla formazione, affinchè, a valere sul POR 2007-2013,una risorsa congrua venga destinata alla FORMAZIONE DELLE MAESTRANZE E DEI TECNICI che lavoreranno al Ponte e, con la Impregilo, per verificarne, in concreto, la volontà di servirsi, in primo luogo, della manodopera, anche specializzata, del territorio della provincia di Messina. In mancanza, come è avvenuto quasi sempre, corriamo il rischio che la manodopera specializzata (quasi tutta) venga da fuori della Provincia con la conseguenza non solo di una mancata ricaduta economica sul nostro territorio ma anche della perdita di una opportunità grande di formare specialisti nel territorio da adibire alla manutenzione del manufatto ponte o, che possano diventare, piccoli imprenditori dell'indotto che inevitabilmente si creerà. Ulteriore, e altrattanto grave rischio, è che al Ponte possa lavorare, dei messinesi, solamente la manodopera di pronto impiego senza specializzazione e senza futuro. Cordiali saluti. Gianni MIASI Sindaco di Roccalumera”
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Etichette: ARTE, Cronaca jonica, Sviluppo Sicilia
4 Commenti:
Non posso fare a meno di fare un po' di ironia, anche se non rientra nel mio costume.
Ma quando ho letto la notizia che segue, ho immaginato che "qualcuno" è preoccupato che qui in Sicilia, sulla costruzione del Ponte, il "diavolo" ci possa mettere la "coda" e quindi si sta preparando per tempo.
"Alla Sicilia il record di esorcisti
In questi giorni di quaresima, i fedeli cattolici ricordano
che Gesù fu tentato dal diavolo nel deserto e riuscì a
resistere. In Sicilia, la lotta contro il Maligno è una
delle priorità della Conferenza episcopale siciliana.
L'isola vanta il record di esorcisti in Italia: venti
sacerdoti sui cento autorizzati dai vescovi italiani a
praticare questo tipo di rituali. Inoltre, la chiesa
cattolica siciliana è l'unica in tutta l'Italia a puntare
sulla formazione permanente.
La Vanguardia, Spagna
http://www.lavanguardia.es/premium/edicionimpresa/20090310/53657175104.html"
Di Adduso, Alle 10 marzo 2009 alle ore 15:51
DAL VANGELO DI MATTEO
Allora Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. E, dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame.Il tentatore, avvicinandosi gli disse: ordina che queste pietre diventino pani. Ma egli rispose: Sta scritto: Non di solo pane vivrà l'uomo, ma di ogni parola che proviene dalla bocca di Dio.
Allora il diavolo lo portò con se nella città santa, lo pose sul pinnacolo del tempio e gli disse:Se tu sei figlio di Dio, gettati giù; poichè sta scritto: Egli darà ordini ai suoi angeli a tuo riguardo, ed essi ed essi ti porteranno sulle loro mani, perchè perchè tu non urti con il piede contro una pietra.
Gesù rispose: E' altresì scritto: Non tenterai il Signore Dio tuo.
Di nuovo il diavolo lo portò con se sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria, dicendogli:Tutte queste cose ti darò, se tu ti prostri e mi adori. Allora Gesù gli disse: Vattene Satana, poichè sta scritto: Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi il culto.
Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco degli angeli si avvicinarono a lui e lo servivano.
Di BonarRIGO, Alle 10 marzo 2009 alle ore 17:06
Adduso, sicuramente sai cose che io sconosco, (e non solo sul ponte sullo Stretto), illuminami ti prego!
Di BonarRIGO, Alle 10 marzo 2009 alle ore 17:12
Mi spiace, Giovanni, ma so quanto te e forse anche meno. Fossi uno dei nostri politic-anti potrei pure millantare, ma cerco di non fare rientrare anche questo nel mio costume. Invece mi è piaciuto il tuo riferimento alla parte delle sacre scritture in ordine alle tentazioni del “diavolo”. Certo, io ho una visione più laica, ma ritengo che gli “antichi” avevano intuito quello che purtroppo oggi gli esperti della comunicazione e della psiche sanno scientificamente molto meglio, ovverosia la possibilità di “tentare” le persone infondendo nel loro cervello dei “modelli” precostituiti che “stimolano” i nostri terreni desideri endogeni fino al livello della consapevolezza primaria (o inconscio) per poi farci agire secondo dei “sintomi” utili e congeniali al “sistema” politico-istituzionale affaristico mafioso. E purtroppo, noi non siamo “Gesù”, anche se molti, forse e “delirando”, pensano pure di poterlo essere.
A proposito, il nostro cervello è ancora sconosciuto per oltre l’85%, almeno così ci dice la scienza moderna. E purtroppo si ammala anche come lo stomaco il fegato, il cuore, ecc., e così come per questi organi ci rechiamo dal gastroenterologo, dall’internista, dal cardiologo, ecc, per il cervello, davanti a certe patologie dovremmo andare dallo psichiatra o del neurologo. Ma ci sono anche altri disturbi del nostro più importante organo, il nostro cervello, che per fortuna, spesso non sono di origine fisiologica, bensì il retaggio, o come li chiamano gli psicanalisti, “ombre”, in sostanza problemi o situazioni della nostra vita che abbiamo rimosso, spesso inconsapevolmente, pensando di poterle chiudere in uno dei tanti “armadi “della nostra mente. Purtroppo, queste, in determinate situazioni, possono venire fuori attraverso dei “sintomi”, che molto spesso ci fanno comportare in maniera anche violenta, irrazionale, odiosa, razzista, e così via. Le “ombre” possono essere anche collettive, di una circoscritta comunità o anche di un popolo. Non credo che occorrano degli esorcisti per affrontare i “mostri” del nostro cervello, ma forse una sana e competente istruzioni sin dai primi anni di scuola sarebbe salutare per un futuro più consapevole. Per i cosiddetti “grandi” invece, un’analisi della propria esistenza, forse, potrebbe aiutare a fare i conti con i “propri “scheletri nell’animo. Insomma, il cervello, a mio modesto avviso, non si affronta con ancora l’ignoranza del passato, come di quando neanche i tanto blasonati egizi avevano capito quanto esso potesse essere importante, tanto che lo escludevano dall’imbalsamazione, ma con le scoperte della scienza modera, le quali dovrebbero essere rese pubbliche e non appannaggio di chi ha i grandi capitali, perché poi, il risultato chiaro ed evidente (per chi può ancora vedere con gli occhi del cervello) è che il più delle volte finiamo con l’essere solo delle “pedine” inconsapevoli che paradossalmente pensano di potersi gestire, mentre anche quello è, purtroppo, un inganno spesso premeditatamente pure insinuato nella nostra mente. Ma qui andiamo troppo oltre e mi fermo.
Di Adduso, Alle 10 marzo 2009 alle ore 18:41
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