La giornata della Donna, convegni, eventi, realtà!
Cari lettori del blog, oggi, mi sembra doveroso dedicare un post a questa che, (almeno da noi in Italia), è "la giornata della donna". Proprio ieri sera, infatti, sono stato ad un convegno sul tema "La Donna oggi", tenutosi presso l'auditorium comunale di Nizza di Sicilia. Purtroppo, causa il mio ritardo, mi sono perso molti degli interventi delle relatrici, ma comunque ho notato una presenza di pubblico femminile ben maggiore che in molte altre occasioni nello stesso luogo e, ho altresì notato numerosi interventi che hanno preso in esame la famiglia, la scuola, ed anche il ruolo della donna nella storia. Voglio essere sintetico, ma non per questo tacere su una particolare tematica che mi ha da tempo colpito. Vi parlo dei recentissimi abusi sulla donna. Sto parlandovi di quanto viene riferito su giornali e telegiornali. Stupri, ad opera non solo di extracomunitari, ma anche di "branchi" di imbecilli italiani, che aggrediscono (probabilmente) senza nemmeno comprendere la gravità del gesto che stanno per perpetrare. Il Governo, vuole risolvere il problema con delle "ronde" di civili. Lascio a chi mi leggerà... il guidizio sulla efficienza di una tale soluzione.
A Roccalumera, ieri ed oggi, abbiamo avuto la fortuna (è il caso di dirlo, in tempi di crisi), di organizzare un evento sul tema della donna. Il titolo dell'evento: "Notte Rosa e poi...". In questa occasione, un tratto della nazionale è stato adibito agli stand di vario genere e natura. Ospiti dell'evento anche artisti della pittura ed animatori, nonche uno spettacolo musicale. La pioggia di ieri, non ha certo salutato nel migliore dei modi l'inizio, ma oggi, con un sole pur pallido ed un freddo che non ci fa dimenticare di essere ancora in inverno, contiamo in molti di onorare nel migliore dei modi... la giornata della Donna!
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Doglio aggiungere una poesia di mia sorella, (che non è la ragazza artista che vedete nella foto), Poesia pubblicata sulla Gazzetta Ionica di alcuni gioni fa.
Questa notte
E se questa notte
non finisse?
Quell'alito di vento
a cullar foglia,
il luccichio di
stelle lontane,
a far luce alle case.
Fra le note del silenzio
un timido canto si leva.
La mia mano leggera
accarezza i profili.
Per sempre poggiar
i miei occhi nei loro
mentre il loro sonno
non è il mio
e nell'aria aleggiar
l'amor puro,
come mai anima di Dio
seppe donare.
Anna Bonarrigo
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A Roccalumera, ieri ed oggi, abbiamo avuto la fortuna (è il caso di dirlo, in tempi di crisi), di organizzare un evento sul tema della donna. Il titolo dell'evento: "Notte Rosa e poi...". In questa occasione, un tratto della nazionale è stato adibito agli stand di vario genere e natura. Ospiti dell'evento anche artisti della pittura ed animatori, nonche uno spettacolo musicale. La pioggia di ieri, non ha certo salutato nel migliore dei modi l'inizio, ma oggi, con un sole pur pallido ed un freddo che non ci fa dimenticare di essere ancora in inverno, contiamo in molti di onorare nel migliore dei modi... la giornata della Donna!
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Doglio aggiungere una poesia di mia sorella, (che non è la ragazza artista che vedete nella foto), Poesia pubblicata sulla Gazzetta Ionica di alcuni gioni fa.
Questa notte
E se questa notte
non finisse?
Quell'alito di vento
a cullar foglia,
il luccichio di
stelle lontane,
a far luce alle case.
Fra le note del silenzio
un timido canto si leva.
La mia mano leggera
accarezza i profili.
Per sempre poggiar
i miei occhi nei loro
mentre il loro sonno
non è il mio
e nell'aria aleggiar
l'amor puro,
come mai anima di Dio
seppe donare.
Anna Bonarrigo
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Etichette: ARTE, Cronaca jonica, Sicilia ieri e oggi
2 Commenti:
Ci sono tre riflessioni che mi vengono subito in mente:
La prima è che, in generale e a detta di tutti, nella nostra politica e fuori dalle solite mielose romanticherie di facciata, la donna è ufficiosamente vista a cominciare con tutta evidenza da molti nostri parlamentari, come “il bel ingresso di un’abitazione o altrimenti se avanti negli anni, comu a scupa to scabuzzinu”.
La seconda osservazione è che fino a quando certa cultura e certe (molte) madri diranno alle figlie che per realizzarsi devono trovarsi solo un “buon matrimonio”, ovverosia che è questo il solo fine esistenziale della donna, ebbene fino ad allora le donne non saranno non solo in grado di autodeterminarsi, ma soprattutto non sapranno mai essere realmente solidali tra loro come ad esempio siamo noi uomini, in quanto, in linea di massima, non abbiamo notoriamente “retaggi di antichi laccioli culturali”.
La terza, è che vedo di recente che si pubblicizzano scuole di difesa personale per la donna. Ebbene, tranne rari casi di agoniste delle arti marziali, non è con la difesa personale che le donne possono far fronte alla violenza degli stupri ed altro, oppure ricorrendo all'emulazione dell’uomo sul piano della forza fisica, bensì dovrebbero chiedere tutte insieme, da destra a sinistra, scendendo pure tutte insieme nelle piazze, più Forze dell’Ordine professionali nelle nostre città, dotati di più strumenti tecnologici, auto, e leggi specifiche. Questo perché le tanto “decantate” ronde o altri surrogati, col tempo potrebbero di contro alzare solo il rischio di altre violenze, in quanto non è l’uomo che in una civile democrazia fa la differenza, ma le regole chiare, certe e ferree, il resto, come ha sempre dimostrato la storia e la vita quotidiana, sono solo retoriche di circostanza o di militanza politica oppure corporativa.
Infine, la donna, come ci dice la scienza moderna, probabilmente proprio per il suo passato sociale che la obbligava a stare negli abitati ad accudire i figlie e contemporaneamente a svolgere altre 100 mansioni, ha gli emisferi cerebrali non solo più omogenei in grandezza, ma anche collegati da un corpo calloso molto più innervato di quello dei maschi, quindi una potenziale capacità di elaborazione dei dati di gran lunga superiore. Ma se non sa o viene istruita a comprendere ed applica queste sue capacità sin dai primi anni dell'adolescenza, e soprattutto non si rende conto che più una nazione è civile e progredita e più ha delle condizioni favorevoli per le donne, ma in particolare se le donne stesse non cominciano con lo smettere di additare quelle altre donne che si sforzano di percorrere questo cammino di civiltà e di autodeterminazione, allora la donna continuerà nella sostanza a rimanere sempre e solo relegata al ruolo della donna dei millenni trascorsi, così facendo solo la gioia dei moltissimi maschilisti ufficiosi. Certo e purtroppo, in questo “cammino”, le donne non hanno sicuramente un aiuto dai nostri mezzi televisivi che invece solitamente, tranne alcune eccezioni, infondono palesemente nelle persone il “modello” della donna “stereotipata”, in cui la donna è solo quella che esibisce il corpo e mai insieme il cervello.
Di Adduso, Alle 9 marzo 2009 alle ore 19:12
Caro Adduso, nel dopoguerra la donna ha conquistato il diritto al voto. L'evoluzione dei tempi, ha dato alla donna la possibilità di interagire con la società, quasi fino a competere per alte cariche dello Stato.
Ma, qual'è (e rimane) il vero dramma della donna moderna? Pensiamo a nostra moglie, a nostra sorella... aggredite, stuprate e uccise, mentre andavano a fare la spesa. Poi... arrestato il colpevole, (comunitario, extracomunitario o italiano), tornerà libero in men che non si dica. Ci vuole la certezza della pena, ci vogliono regole precise e rispettate da tutti. Bisogna finirla di essere considerati la terra DOVE TUTTO SI PUO' FARE, tanto la si fa franca in un modo o in un'altro.
Il carate? Lo praticato per anni anche io, e sono uno alto e prestante! Ti posso assicurare che una donna ben addestrata può scrollarsi di dosso un uomo di taglia media.
Infine, c'è una grave segnalazione che voglio fare sulla donna:
Lo stereotipo della velina...
Una tendenza che sta mortificando le ambizioni serie di tante ragazzine moderne. Tette al silicone a sedici anni, non cultura, non impegno in società, ma, (come per tanti maschietti), vivere alla giornata, tanto al portafoglio ci pensa papà!
Di BonarRIGO, Alle 9 marzo 2009 alle ore 19:46
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