I due più grandi uomini della riviera Jonica
Ci sarebbero altri casi di "grandezza" nell'amministrare la cosa pubblica e di "coraggio" di ripresentarsi alla propria comunità, ma per brevità voglio attenzionare solo i due più eclatanti di questa tornata elettorale jonica: Gino Totaro e Gaetano Argiroffi.
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Totaro e Argiroffi, sono (secondo me), gli uomini più "coraggiosi" ed "intraprendenti" dell'intera riviera jonica. Mi chiederete, perchè: Cominciamo dal candidato sindaco Totaro di Fiumedinisi, che si ripresenta dopo cinque anni di pausa durante i quali il suo posto è stato rilevato con successo da un ragazzino di nome Cateno De Luca, di cui vi voglio accennare. Il "ragazzino", in cinque anni, (carte, progetti, carriera e quant'altro alla mano), di cose ne ha fatte molte di più di quante ne potessero realizzare dieci comuni jonici insieme. Il "ragazzino" di Fiumedinisi, inoltre, ambizioso qual'è non si è fermato al presentare un Piano Strategico Comunale-Comprensoriale, nè all'ottenere il finanziamento del primo blocco della "Scuola degli antichi Mestieri" che è già in via di costruzione, nè alla realizzazione della "Via di fuga" che permette a chi entra nel paese collinare di avere una via di accesso alternativa a quella vecchia. De Luca non si è fermato a queste cose, e (come afferma lui stesso), facendo nottate assieme a tecnici ed ingegnari, ha programmato il futuro della sua comunità fiumedinisana. Ha pensato e realizzato una "Unione Nisana" di tre comuni: credo Fiumedinisi, Alì Terme e Alì Superiore, che concorreranno alla realizzazione di un nuovo svincolo autostradale (proprio ad Alì), ove facilitare, anche attraverso una strada (completamente nuova, che costeggerà il "torrente Fiumedinisi", di servire il turista ed il paesano fiumedinisano come l'aliese e il nizzardo). Ma, i proggetti che ho appena accennato non sono che una minima parte del suo enorme "per le nostre abitudini", piano di sviluppo. Sta perfino investendo lui stesso, realizzando (è già alla quarta soletta gettata), un albergo a Fiumedinisi. Lo voglio ricordare: Fiumedinisi, fino a qualche anno fa era un paese abbandonato a se stesso. De Luca, ambizioso com'è dicevo, è riuscito perfino a farsi eleggere Deputato Regionale all'ARS di Palermo. Decaduta la carica per le dimissioni del Presidente, si è ripresentato ed è stato rieletto con addirittura più voti (10.171) della prima volta. Quindi, dopo aver dato una concreta mano a vari comuni jonici, si è ripresentato quale legittimo SINDACO di FIUMEDINISI. Ai più ingenui (come me), sarebbe parsa ovvia una riconferma per acclamazione, oppure qulcosa di simile a quanto è già accaduto a Savoca, dove il sindaco uscente (per pura formalità), ha realizzato lui stesso una seconda lista per poi riconfermarsi con il 95% dei voti. Ma a Fiumedinisi non è stato così. Ecco che ri-spunta l'antagonista, quello che ho d'innanzi definito "coraggioso" ed "intraprendente". Persona che non conosco ma che sò chiamarsi Gino Totaro. Costui, "coriaceo" presenta argomenti forti ai suoi comizi e risponde colpo su colpo alle argomentazioni di De Luca. Si presenta perfino "in forze" ai comizi, accompagnato da stuoli di politici. (evidenziati in giallo, nella foto che vedete sopra, e che è stata scattata ...a Roccalumera). In parole povere vuole tornare lui il sindaco. Sia quel che sia! Sete di potere??? Certamente si!
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Totaro e Argiroffi, sono (secondo me), gli uomini più "coraggiosi" ed "intraprendenti" dell'intera riviera jonica. Mi chiederete, perchè: Cominciamo dal candidato sindaco Totaro di Fiumedinisi, che si ripresenta dopo cinque anni di pausa durante i quali il suo posto è stato rilevato con successo da un ragazzino di nome Cateno De Luca, di cui vi voglio accennare. Il "ragazzino", in cinque anni, (carte, progetti, carriera e quant'altro alla mano), di cose ne ha fatte molte di più di quante ne potessero realizzare dieci comuni jonici insieme. Il "ragazzino" di Fiumedinisi, inoltre, ambizioso qual'è non si è fermato al presentare un Piano Strategico Comunale-Comprensoriale, nè all'ottenere il finanziamento del primo blocco della "Scuola degli antichi Mestieri" che è già in via di costruzione, nè alla realizzazione della "Via di fuga" che permette a chi entra nel paese collinare di avere una via di accesso alternativa a quella vecchia. De Luca non si è fermato a queste cose, e (come afferma lui stesso), facendo nottate assieme a tecnici ed ingegnari, ha programmato il futuro della sua comunità fiumedinisana. Ha pensato e realizzato una "Unione Nisana" di tre comuni: credo Fiumedinisi, Alì Terme e Alì Superiore, che concorreranno alla realizzazione di un nuovo svincolo autostradale (proprio ad Alì), ove facilitare, anche attraverso una strada (completamente nuova, che costeggerà il "torrente Fiumedinisi", di servire il turista ed il paesano fiumedinisano come l'aliese e il nizzardo). Ma, i proggetti che ho appena accennato non sono che una minima parte del suo enorme "per le nostre abitudini", piano di sviluppo. Sta perfino investendo lui stesso, realizzando (è già alla quarta soletta gettata), un albergo a Fiumedinisi. Lo voglio ricordare: Fiumedinisi, fino a qualche anno fa era un paese abbandonato a se stesso. De Luca, ambizioso com'è dicevo, è riuscito perfino a farsi eleggere Deputato Regionale all'ARS di Palermo. Decaduta la carica per le dimissioni del Presidente, si è ripresentato ed è stato rieletto con addirittura più voti (10.171) della prima volta. Quindi, dopo aver dato una concreta mano a vari comuni jonici, si è ripresentato quale legittimo SINDACO di FIUMEDINISI. Ai più ingenui (come me), sarebbe parsa ovvia una riconferma per acclamazione, oppure qulcosa di simile a quanto è già accaduto a Savoca, dove il sindaco uscente (per pura formalità), ha realizzato lui stesso una seconda lista per poi riconfermarsi con il 95% dei voti. Ma a Fiumedinisi non è stato così. Ecco che ri-spunta l'antagonista, quello che ho d'innanzi definito "coraggioso" ed "intraprendente". Persona che non conosco ma che sò chiamarsi Gino Totaro. Costui, "coriaceo" presenta argomenti forti ai suoi comizi e risponde colpo su colpo alle argomentazioni di De Luca. Si presenta perfino "in forze" ai comizi, accompagnato da stuoli di politici. (evidenziati in giallo, nella foto che vedete sopra, e che è stata scattata ...a Roccalumera). In parole povere vuole tornare lui il sindaco. Sia quel che sia! Sete di potere??? Certamente si!
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E passiamo al dott. Gaetano Argiroffi, già sindaco di Roccalumera dal 1994. Aveva promesso una fabbrica di barche. Furono gli anni dei famigerati "cantieri scuola" e niente più. Tanti favori a qualche amico Tecnico, qualche "sanciuànni" e accordi sottobanco per i soliti quattro amici... e per gli altri... pensa Diu! Argiroffi, fu poi rieletto nel 1998 per altri cinque anni e cioè fino al 2003. Furono anni in cui alcuni giovani senza lavoro emigrarono all'estero. e furono gli anni in cui tante botteghe chiusero i battenti perchè non potevano più pagare le tasse. Nel 2003, la lista (in cui lui non era più sindaco per conclusione dei due mandati), dopo una campagna elettorale piena di insulti nei confronti di Gianni Miasi, (nuovo contendente), perdeva le elezioni a favore di quest'ultimo. La lista di Miasi, si chiamava: "ROCCALUMERA CON NOI VERSO L'EUROPA". Una volta Sindaco, Miasi dedicò molto del suo tempo al suo paese. Nel bene o nel male diede almeno il senso dell'apertura a CHIUNQUE avesse dei problemi. Anche i più banali. Gianni, pensò seriamente al turismo quale risorsa a cui aprirsi in ogni modo possibile. Avviando il restauro (per la verità già finanziato dalla precedente amministrazione), di una antica filanda, avviando la realizzazione di un nuovo centro per gli anziani, e nel contempo dando il via ad una sede provvisoria per gli stessi. ristrutturando i pilastrini (ormai distrutti), del lungomare. Miasi, favorì in tutti i modi l'insediamento di una sede CRI nel suo paese quale "Primo Soccorso", avviò il recupero di un intero qurtiere attorno al quale potesse ruotare un giorno il turismo. Fece rifare numerose vie già fatiscenti di pavimentazione, di impianti idrici e di illuminazione. Miasi, portò a Roccalumera un Rally che popolò e portò gente che spendeva in paese, in un periodo in cui c'era sempre stato il deserto. Miasi, stipulò due gemellaggi, di cui uno con Pembroke (Malta), e l'altro con Carmagnola (Torino). Gemellaggi mirati al commercio dei nostri prodotti (tutti insieme per tutti i commercianti del luogo), allo scambio di visite turistiche e linguistiche. Gemellaggi, nati non per fare scena e facciata, ma costantemente collegati con gli imprenditori di Roccalumera. Miasi, (è questa per Roccalumera è stata una vera novità), ha fatto lavorare tutti, anche gente che per anni aveva bussato senza che nessuno aprisse. Gente, che era stata illusa sotto elezioni per poi essere dimenticata subito dopo, o peggio ancora umiliata nelle proprie capacità. Miasi, presenziò a tutti i funerali e fu detto che faceva "passerella". Miasi, percorse per intero tutte le processioni religiose (e non fece come l'ex sindaco, che da sempre aspettava che il simulacro della Madonna si fermasse di fronte a casa sua per fare il "meraviglioso gesto" di baciarle i piedi e offrire una banconota), sudando e stancandosi come tutti noi comuni mortali, mentre sui muri tutti potevamo leggere: Sindaco Pagliaccio! Sei un Pinocchio, un parasacchi, devi tornare a casa! e tanti altri.. epiteti. Passarono i cinque anni del mandato e d'incanto chi si presentò quale "meravigliosa alternativa" al Sindaco Miasi? Il dottore Gaetano Argiroffi. Ma che sorpresa! Eccolo in questi giorni nei suoi comizi a predicare "concretezza" e "impegno" Lui, che di buono (forse), ha saputo fare il madico! Sete di potere? Certamente si!
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Etichette: Geometra, Politica Jonica
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