POVIRA... a GENTI povira!
Poviri genti siciliani... poviri anziani,
i nostri malati non sunnu "cani".
L'Uffici Pustali i vonnu spustàri,
a Guaddia Medica a vonnu stutari...
cu stu passu... unni vulemu rruari?
Sicilia bedda, Sicilia ranni,
a pulitica... ti manciaù li canni.
I soddi bricàru, i giuvini si 'nnannàru.
Finèru li tempi di lumiuni 'nto panàru
chi 'nni incheunu i sacchetti di dinàru.
Poviri genti umiliati,
ata spirari sempri, i non cadiri mai malati.
_______________________________________
Povere genti di Sicilia... poveri anziani,
i nostri malati non sono "cani".
Gli Uffici Postali li vogliono spostare,
le Guardie Mediche le vogliono spegnere,
di questo passo... dove vogliamo arrivare?
Sicilia bella, Sicilia grande,
la politica ti ha spolpato le carni.
I soldi sono finiti, i giovani se ne sono andati.
Sono finiti i tempi dei limoni nel paniere
che ci riempivano la tasche di denaro.
Povere genti umiliate,
dovete sperare sempre, di non ammalarvi mai.
_______________________________________________
Scrivo in versi, (in siciliano roccalumerese), un sunto di ciò che più volte ho attenzionato in vari siti Internet e giornali jonici. Una "mannaia" che incombe sul siciliano "debole".
La riduzione dei Presìdi di Guardia Medica. E, cosa dire dell'Ospedale di Taormina, che ha ridotto da 236 a 220 il suo personale?
I cosidetti "tagli", motivati dall'enorme "buco" finanziario, nel quale è "caduta" (permettetemi il doppio senso), ...la Sicilia.
(E' gradito il vostro parere).
Giovanni BonarRIGO
i nostri malati non sunnu "cani".
L'Uffici Pustali i vonnu spustàri,
a Guaddia Medica a vonnu stutari...
cu stu passu... unni vulemu rruari?
Sicilia bedda, Sicilia ranni,
a pulitica... ti manciaù li canni.
I soddi bricàru, i giuvini si 'nnannàru.
Finèru li tempi di lumiuni 'nto panàru
chi 'nni incheunu i sacchetti di dinàru.
Poviri genti umiliati,
ata spirari sempri, i non cadiri mai malati.
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Povere genti di Sicilia... poveri anziani,
i nostri malati non sono "cani".
Gli Uffici Postali li vogliono spostare,
le Guardie Mediche le vogliono spegnere,
di questo passo... dove vogliamo arrivare?
Sicilia bella, Sicilia grande,
la politica ti ha spolpato le carni.
I soldi sono finiti, i giovani se ne sono andati.
Sono finiti i tempi dei limoni nel paniere
che ci riempivano la tasche di denaro.
Povere genti umiliate,
dovete sperare sempre, di non ammalarvi mai.
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Scrivo in versi, (in siciliano roccalumerese), un sunto di ciò che più volte ho attenzionato in vari siti Internet e giornali jonici. Una "mannaia" che incombe sul siciliano "debole".
La riduzione dei Presìdi di Guardia Medica. E, cosa dire dell'Ospedale di Taormina, che ha ridotto da 236 a 220 il suo personale?
I cosidetti "tagli", motivati dall'enorme "buco" finanziario, nel quale è "caduta" (permettetemi il doppio senso), ...la Sicilia.
(E' gradito il vostro parere).
Giovanni BonarRIGO
Etichette: Poesie
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