C'è chi ci ha provato a cambiare le cose, e...
Voglio dedicare poche righe di riflessione alla MALA società in cui vivo. Dove, dall'alto (o dal basso) dei miei anni, vedo ingiustizie alle quali alcuni acconsentono per comodo, altri per impotenza contro le istituzioni, altri (pochi), dicono NO. A questi ultimi va il mio plauso, perchè so che essi sono i più coraggiosi, prima ancora che lavoratori.
Le Scuole di OGGI: Ragazzini che studiano poco e malvolentieri, vetri delle scuole bucati dai vandali, computer rubati. Ragazzi che cambiano scuola dopo un anno per (ri)essere bocciati. Spinelli, Marjuana, Nutella Party in cui una ragazzina in perizoma viene spalmata di nutella per essere leccata da tutti e magari, un bel video con il telefonino da pubblicare su You Tube. Sesso disinvolto e... ritorno a casa alle tre di notte. Genitori che lavorano un giorno si e due no. Eppure siamo fortunati. Fortunati? Si, tutto sommato si sopravvive!
PERO', c'è anche gente che lavora duramente per portarsi avanti, fra quei meno giovani che hanno risposto NO alla loro condizione disagiata familiare, che si sono curvati al sacrificio e, ammirti da tutti, hanno fatto ogni tentativo per uscire dal bunker della povertà. Eppure, certe volte il destino si accanisce proprio contro questi volenterosi. Si accanisce rendendo loro troppo pesante la "croce" da portare, fino a quando... si consuma il DRAMMA. Sgomenti o solo curiosi, assistiamo inermi al fatto ormai compiuto. Perchè si è tolto la vita? ci chiediamo? Era un così bravo ragazzo! Questi DRAMMI, a saperli leggere nella profondità, invece dovrebbero far riflettere TUTTI. Forse è la nostra società ad essere marcia! Una società che coltiva rapporti di facciata, sorrisi di circostanza, gioco dei ruoli... come sempre. Una società dove impera l'indifferenza. Eppure, qualche amico vero c'è, qualche sentimento di unione fraterna (che ricorda bei tempi andati), resiste in una comunità che piange ma dimentica presto per non soffrire di più.
Pochissimo so di tutto ciò che si è detto e sussurrato in questi giorni nei paesi della Riviera Jonica, di un ragazzo che pur conoscevo fin dall'infanzia, ma sono convinto che: Massimo ci ha provato, ha lavorato come uno schiavo, ha cercato di costruire (con i sacrifici), tutto quello che tanti benestanti... (e ce ne sono) si ritrovano per diritto di nascita e... ridono. Quei "benestanti" che ti ridono in faccia all'uscita della Santa Messa, che incontrandoti, ti chiedono se lavori... sperando in una tua risposta negativa. Quei "benestanti" che non ti aiuterebbero mai, perchè la società dei fannulloni, dei poveri, dei lavoratori che soffrono... a loro piace proprio così com'è.
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Le Scuole di OGGI: Ragazzini che studiano poco e malvolentieri, vetri delle scuole bucati dai vandali, computer rubati. Ragazzi che cambiano scuola dopo un anno per (ri)essere bocciati. Spinelli, Marjuana, Nutella Party in cui una ragazzina in perizoma viene spalmata di nutella per essere leccata da tutti e magari, un bel video con il telefonino da pubblicare su You Tube. Sesso disinvolto e... ritorno a casa alle tre di notte. Genitori che lavorano un giorno si e due no. Eppure siamo fortunati. Fortunati? Si, tutto sommato si sopravvive!
PERO', c'è anche gente che lavora duramente per portarsi avanti, fra quei meno giovani che hanno risposto NO alla loro condizione disagiata familiare, che si sono curvati al sacrificio e, ammirti da tutti, hanno fatto ogni tentativo per uscire dal bunker della povertà. Eppure, certe volte il destino si accanisce proprio contro questi volenterosi. Si accanisce rendendo loro troppo pesante la "croce" da portare, fino a quando... si consuma il DRAMMA. Sgomenti o solo curiosi, assistiamo inermi al fatto ormai compiuto. Perchè si è tolto la vita? ci chiediamo? Era un così bravo ragazzo! Questi DRAMMI, a saperli leggere nella profondità, invece dovrebbero far riflettere TUTTI. Forse è la nostra società ad essere marcia! Una società che coltiva rapporti di facciata, sorrisi di circostanza, gioco dei ruoli... come sempre. Una società dove impera l'indifferenza. Eppure, qualche amico vero c'è, qualche sentimento di unione fraterna (che ricorda bei tempi andati), resiste in una comunità che piange ma dimentica presto per non soffrire di più.
Pochissimo so di tutto ciò che si è detto e sussurrato in questi giorni nei paesi della Riviera Jonica, di un ragazzo che pur conoscevo fin dall'infanzia, ma sono convinto che: Massimo ci ha provato, ha lavorato come uno schiavo, ha cercato di costruire (con i sacrifici), tutto quello che tanti benestanti... (e ce ne sono) si ritrovano per diritto di nascita e... ridono. Quei "benestanti" che ti ridono in faccia all'uscita della Santa Messa, che incontrandoti, ti chiedono se lavori... sperando in una tua risposta negativa. Quei "benestanti" che non ti aiuterebbero mai, perchè la società dei fannulloni, dei poveri, dei lavoratori che soffrono... a loro piace proprio così com'è.
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Etichette: Solidarietà
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