Il cannolo di Totò Cuffaro
Il cannolo di Cuffaro, ha un gusto assài ràro.
Il suo involucro è croccante, la sua cialda... assài invitante.
La ricotta è profumata, ed è fresca di giornata.
Totò offre a tutti quanti, mentre lesto indossa i guanti.
- Le mie mani son pulite, per favore... ne gradite?
Non è giorno di condanna, ma di paste, crema e panna.
Totò stappa lo Sciampagna, mentre il popolo si lagna.
Gli hanno dato del "mafioso"... uffa, popolo schifoso!
Cinque anni, son cosucce, presto presto sarò assolto,
sù, scordiam le scaramucce, è pulito il mio volto.
Della Terra son il Capo, della Terra siciliana,
la politica romana... quì mi volle a dominar.
Mi dimetto con Onore, tanto su, c'è chi mi vuole,
saran mesi, giorni od ore, sarò presto senatore.
Il suo involucro è croccante, la sua cialda... assài invitante.
La ricotta è profumata, ed è fresca di giornata.
Totò offre a tutti quanti, mentre lesto indossa i guanti.
- Le mie mani son pulite, per favore... ne gradite?
Non è giorno di condanna, ma di paste, crema e panna.
Totò stappa lo Sciampagna, mentre il popolo si lagna.
Gli hanno dato del "mafioso"... uffa, popolo schifoso!
Cinque anni, son cosucce, presto presto sarò assolto,
sù, scordiam le scaramucce, è pulito il mio volto.
Della Terra son il Capo, della Terra siciliana,
la politica romana... quì mi volle a dominar.
Mi dimetto con Onore, tanto su, c'è chi mi vuole,
saran mesi, giorni od ore, sarò presto senatore.
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Etichette: Poesie, POLITICA italiana
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