Il GRIDO (Il Blog su Roccalumera e... non solo)

mercoledì 16 gennaio 2008

Monnezza italiana in tutte le lingue del mondo

Vedere l'intera puntata di Matrix ieri, è stata una lunga ma (in fondo) utile sofferenza culturale. In queste ultime settimane, il "tema" spazzatura nella Campania è divenuto l'argomento giornalistico più trattato in tutto il pianeta. L'ilarità dei francesi... quando annunciano i fatti burrascosi di Pianura. I dati disarmanti comunicati dalla TV tedesca ed americana. La parola "camorra" pronunciata in tutti i TG del mondo. Facile sarebbe accollare le responsabilità di questa tragedia solo a qualcuno. Magari al Governo Prodi, che in quest,anno e mezzo non ha provveduto a trovare utili soluzioni ad una tragedia più che annunciata. Infatti, proprio nel programma di seconda serata di Mentana, uno dei servizi riassumeva ritagli dei TG dal 2004 a oggi. Disordini, rimpallo di responsabilità fra le alte cariche istituzionali e rifiuto di accettare la "monnezza" nelle discariche della stessa Campania, per poi... quasi ovviamente vedersi rifiutare la spazzatura dalle altre regioni d'Italia, sono stati argomenti che hanno interessato anche il governo Berlusconi. Al nord hanno detto: -non la volete voi e ce la dobbiamo prendere noi? Intanto, testimonianze di liberi cittadini del napoletano, fanno rabbrividire chi ascolta davanti allo schermo. Tumori e malformazioni congenite sarebbero il drammatico retaggio di decenni di convivenza (c'è chi parla di 45 anni), con sostanze tossiche (arsenico, mercurio, cromo, piombo ecc.) che sarebbero state portate nei territori campani anche dalle fabbriche del nord italia per essere poi occultate seppellendole in ettari di sottosuolo. Una delle tante domande che mi pongo, senza tuttavia trovare risposta certa e: come mai al nord hanno risolto (pur con le ovvie difficoltà del caso), il problema rifiuti? I cosidetti "Termovalorizzatori" a Brescia non solo distruggono i rifiuti, ma li trasformano in energia. Energia che viene data ai cittadini del luogo in forma gratuita. Per funzionare questi "inceneritori" hanno bisogno che venga effettuata sul territorio la "raccolta differenziata". Plastica con la plastica, carta con la carta, vetro e alluminio con il vetro e l'alluminio, umido a parte. In Campania, (forse peggio ancora che da noi in Sicilia), non sanno neanche cosa sia questa raccolta differenziata. Eppure, da interviste agli addetti ai lavori del napoletano... da loro non mancano certo gli "spazzini" od "operatori ecologici" che siano. Ottimisticamente parlando, abbiamo dieci "spazzini" (con le mani in mano), a Napoli, per ognuno degli "operatori ecologici" del nord che lavora. Scene di guerriglia, blocchi e quant'altro, intanto stanno caratterizzando le giornate della Campania. Gli inceneritori (pochi e, in alcuni casi ancora non completati), non sarebbero a norma... quindi non utilizzabili. Riaprire discariche chiuse da anni? Riempirle di "ecoballe"? Non sia mai! E allora? Come dice lo stesso Di Pietro, "sta spazzatura dove la mettiamo?" Certo, bruciarla per le strade non è la soluzione migliore, anzi, produce Diossina.



Le manette alla camorra
Mentre le giornate campali ed il rimpallo di resposabilità continuerà ancora a lungo, la mia modesta opinione su questo "tema" scottante che, (non facciamoci illusioni), toccherà presto anche noi della cara Sicilia, è: che il "problema rifiuti" debba essere affrontato alla radice. Piuttosto che attendere precise scelte politiche europee che vogliono sbilanciare la gestione dei rifiuti sulla realizzazione degli impianti, bisogna immediatamente attuare la politica delle "r":

- riduzione dei consumi
(Molteplici sono -per gli utenti- i modi per produrre meno spazzatura. Es: usare meno piatti, posate, tovaglie e tovaglioli "usa e getta"; andare a fare la spesa con una borsa propria, sembrerà anacronistico ma quante buste di plastica in meno. Le fabbriche, invece, dovrebbero ridurre il materiale di imballaggio).

- raccolta differenziata
(Se il cittadino raccogliesse in modo differenziato la spazzatura favorirebbe sia il recupero di quanto possibilie, -vetro, carta ecc.- ma anche l'accettazione della stessa nei "Termovalorizzatori" moderni per l'incenerimento).

- recupero
(Recupero di energia, ad esempio, la legna, o più in generale le biomasse; l'energia idraulica, già oggi utilizzata nelle centrali idroelettriche; l'energia eolica, fornita dal vento; l'energia degli oceani, che si ricava attraverso il recupero del calore immagazzinato nelle masse d'acqua; l'energia solare, trasformabile in calore o in energia elettrica, che al giorno d'oggi si configura come la fonte alternativa più promettente, grazie anche ai consistenti progressi, nell'ultimo decennio, della ricerca tecnologica del settore.

- riparazione
(Oggi non si ripara, si cambia. L'esempio autocarrozzeria: un parafango costa meno sostituirlo che raddrizzarlo, e la vecchia lamiera diventa spazzatura)

- riuso
(Quante cose potrebbero essere riusate. Sigificherebbe riutilizzare, riaggiustare quanto possibile. Pensate che le notre nonne "passavano" perfino i vestiti di padre in figlio.. oggi diventano spazzatura già dopo una stagione).

- riciclaggio
(La carta è altamente riciclabile, una parte di essa -proveniente da macero- viene importata dall'estero. Una bottiglia può essere riutilizzata fino 50 volte. Il 40% delle lattine, oggi, viene da lattine riciclate).

Dello stoccaggio delle scorie nucleari, radioattive, vi parlerò in una prossima occasione.

info@giovannibonarrigo.it

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