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sabato 13 agosto 2011

"MANOVRA DI FERRAGOSTO", DALLA ROBIN HOOD TAX AL TAGLIO DI PROVINCE E COMUNI. LACRIME E SANGUE

INQUIETUDINE DIFFUSA: Mentre, ci apprestiamo a goderci in relax (chi può), il momento clou dell'estate e cioè il Ferragosto, una mannaia rischia di abbattersi prevalentemente sulle teste di molti onesti cittadini italiani. Il progetto di Decreto emanato ieri sera dal Consiglio dei Ministri, tiene conto di una crisi mondiale e soprattutto americana ed europea. Una Manovra necessaria, allo stato dei fatti di Borsa. Una manovra che -consentitecelo- scontenterebbe ormai comunque tanta gente. Già il fatto che il Centrodestra dichiari di non voler porre la fiducia e di essere disponibile ad emendamenti provenienti dalle opposizioni, pone qualche speranza ma è e sarà sicuramente un "TERREMOTO".
COMUNI: Una nuova stangata, (fra il 20 ed il 30%), graverà su bilanci già in rosso per i reiterati tagli anche recenti operati dall'attuale governo e dai precedenti. Preoccupa inoltre l'accorpamento dei Comuni con meno di mille abitanti, (quì, rimarrebbero solo i sindaci ma non i Consiglieri e questi sarebbero costretti a riunirsi in Assemblee). Questa dell'accorpamento fra comnuni piccoli, per la verità a lungo a lungo prospettata da più parti, (auspicata ai fini di una maggiore e più proficua collaborazione), rischia di innescare un vespaio proprio dalle parti della politica interessata. Inoltre, in particolare in Sicilia, (ma sicuramente anche al nord ed al centro Italia), ci sembra di difficile applicazione una collabborazione fra comuni seppur limitrofi, ben conoscendo le consolidate tradizioni campanilistiche e di puntiglio.
REGIONI: Definite da tempo e da più parti "organizzazioni clientelari per il voto di scambio", la soppressione seppur parziale di queste ultime manderà in fibrillazzione un sistema di Consiglieri, Assessori, politici e portaborse che vorranno essere riposizionati in tempi brevi.
Ebbene, sperando per il meglio, semmai i tagli di Comuni e Province dovessero essere confermati, sperando che i cittadini di tutta Italia, (pur senza dimenticare che la Crisi è una questione mondiale, di cui in primis lo scrivente conosce ben poca cosa), mettano da parte le questioni di cortile ed agiscano per un bene più grande e globale in chiave regionale se non nazionale, auspichiamo che gli stessi cittadini spingano sulle parti politiche affinchè i timori di ulteriore recessione del sud non diventino concreta e sanguinosa realtà di domani e del futuro delle prossime generazioni.
Che brutta botta per il ceto medio!
Nonostante paventate liberalizzazioni e semplificazioni volte all'incremento delle attività produttive e, un da verificare inasprimento contro le evasioni fiscali, l'impressione di molti è che, ancora una volta, a pagare la crisi sarà il cosidetto ceto medio. Vedi anche la anticipazione di un anno della riduzione dei Fondi FAS.
Consiglio dei Ministri n. 150 (12 Agosto 2011)
LA SCHEDA
FONDI FAS Saranno anticipate di un anno le riduzioni del Fas, il Fondo per le aree sottoutilizzate.
ACCORPAMENTO PER 1500 COMUNI Sono circa 1.500 i comuni per i quali sarà reso obbligatorio l'accorpamento, in base ai criteri previsti dalla manovra. Si tratta dei comuni sotto i 1000 abitanti.
VIA PROVINCE SOTTO 300 MILA ABITANTI
E' prevista la soppressione delle Provincie sotto i 300.000 abitanti, ma solo dopo il prossimo censimento. I capoluoghi interessanti dal provvedimento, stando a una verifica informale, sarebbero i seguenti:Ascoli Piceno, Asti, Belluno, Benevento, Biella, Caltanissetta, Campobasso, Carbonia-Iglesias, Crotone, Enna, Fermo, Gorizia, Grosseto, Imperia, Isernia, La Spezia, Lodi, Massa Carrara, Matera, Medio Campidano, Nuoro, Ogliastra, Olbia Tempio, Oristano, Piacenza, Pistoia, Prato, Rieti, Rovigo, Savona, Siena, Sondrio, Terni, Trieste, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Vibo Valentia. Aosta non è più provincia da tempo in quanto coinciderebbe con la Regione.
Questo l'elenco delle 37 province sotto i 300mila abitanti, comprese quelle delle regioni a statuto speciale, che rischiano di sparire in base alla norma contenuta nella bozza della manovra all'esame del Consiglio dei ministri.Accanto il numero degli abitantiAscoli Piceno: 214.068 Asti: 221.687 Belluno: 213.474 Benevento: 287.874 Biella: 185.768 Caltanissetta: 271.729 Campobasso: 231.086 Carbonia-Iglesias: 129.840 Crotone: 174.605 Enna:172.485 Fermo:177.914 Gorizia:142.407 Grosseto:228.157 Imperia:222.648 Isernia:88.694 La Spezia:223.516 Lodi:227.655 Massa Carrara: 203.901 Matera:203.726 Medio Campidano:102.409 Nuoro:160.677 Ogliastra:57.965 Olbia Tempio: 157.859 Oristano: 166.244 Piacenza 289.875Pistoia: 293.061 Prato: 249.775 Rieti: 160.467 Rovigo: 247.884 Savona: 287.906 Siena: 272.638 Sondrio: 183.169 Terni: 234.665 Trieste: 236.556 Verbano-Cusio-Ossola: 163.247 Vercelli: 179.562 Vibo Valentia: 166.560.

Da 38, il numero scende a 37 perché Aosta non è più Provincia in quanto coincidente con la Regione.

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