Il GRIDO (Il Blog su Roccalumera e... non solo)

sabato 1 maggio 2010

"Rileggendo" il mio pezzo su Gherardo Colombo in Filanda













Oggi, primo Maggio festa dei lavoratori, è festa di tutti per un diritto che appartiene a tutti come alla legalità ed alla Giustizia.
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Voglio precisare che ancora oggi, io sono (come da sempre sono stato) sulla stessa lunghezza d'onda del pensiero di Gherardo Colombo a proposito di "rispetto delle regole". Tuttavia, se ho definito nel mio recente "pezzo" il discorso dell'ex magistrato di "Mani Pulite"... "del tutto ideologico"... ciò è solo perchè in un'Italia (e soprattutto una Sicilia distorta) come quella attuale, chi vuole giustamente insegnare il rispetto delle regole fin dalle scuole dell'obbligo (come si sta prodigando il professore Colombo), non può prescindere: nè da una mentalità (come Maurizio Costanzo la definì in più occasioni) del "se pò fa", nè dalla scala dei valori sociali (vedi le cinque categorie di uomini definite a suo tempo da Leonardo Sciascia), e nemmeno da un "Sistema" nel quale ogni "Yes Men" è nel contempo suddito e capo di qualcuno con consapevoli vantaggi a cui mai vorrebbe rinunciare, a scapito dei più deboli.
E aggiungo: la "Bibbia" dell'ex magistrato Colombo, sembra essere quella Costituzione della Repubblica Italiana, che tutti vogliamo e dobbiamo difendere quale conquista di vera Libertà. Anche quì, però, come prescindere dall'insidia di un imperante potere assoluto di certa politica, la quale non si farà scrupolo a breve di agire pesantemente sugli articoli della Costituzione, affinchè la stessa non intralci la propria scalata imprenditoriale o ne condanni plurimi reati che non sono di certo di lieve entità.
Dobbiamo tutti conoscere il contenuto della Carta Fondamentale dello Stato per difenderne i sacri principi di Uguaglianza e di Diritto ad una Giustizia uguale per tutti. La nostra (per fortuna) è una Costituzione "rigida", e ciòè non facilmente modificabile, poichè la modifica della stessa deve per forza passare attraverso maggioranze qualificate che nemmeno l'attuale governo Berlusconi possiede senza l'appoggio dell'opposizione. Ebbene, ricorrerà ad un referendum, pur sapendo che che ne ha indetto già uno (al quale gli italiani hanno già detto no) sulla modifica della Costituzione. Ricordo bene in quanto io ero scrutatore.
Si, caro Giudice Colombo, insegni pure la Legalità e la Giustizia nelle scuole, (magari fossero in cento, in mille come Lei), ma sappia che è il popolo italiano che vota, il quale è chiamato fin da ieri a tenere d'occhio il proprio futuro, votando bene oggi, eviterà magari, disastrose sorprese domani.
Giovanni BonarRIGO


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