Il GRIDO (Il Blog su Roccalumera e... non solo)

martedì 25 maggio 2010

Pippo Campagna fa il fotografo, Gianni Miasi fa il "pompiere" e...







Caro sindaco Miasi, è il momento che Lei si ravveda. Se Pippo Campagna, "alto" (e soprattutto ricco) dirigente dell'AST di Palermo, nonchè capogruppo della minoranza consiliare di Roccalumera si è... "abbassato" (a rischio della propria salute) a fotografare i liquami fognari sull'impervio greto di un torrente, i quali una maldestra condotta pagliarina sversava a poche decine di metri dalla galleria che porta le acque potabili agli abitanti di Roccalumera, e se lo stesso uomo pio ha provveduto a divulgare la notizia (ed il nutrito depliant fotografico) in giro per tutti i siti (e TV locali) della riviera jonica, ciò non può essere che per AMORE per i suoi compaesani.
Lo so, sindaco, Lei avrebbe preteso che tale segnalazione fosse stata fatta direttamente alla sua persona, e magari scaltro qual'è, avrebbe sottaciuto lo scandalo e l'incombente disastro ecologico. E no, caro Avvocato Miasi, le cose che scopre la minoranza le deve denunciare quali manchevolezze di un'amministrazione disattenta (e fallimentare) ai reali bisogni della gente. E che sono stupidi che fanno fare bella figura a Lei ed ai suoi lacchè? Pensi piuttosto all'estate che sta per arrivare, al nuovo cartellone delle manifestazioni estive ed a come dovrà fare per metterlo in piedi con un bilancio risicato all'osso mentre tutti gli occhi Le saranno puntati addosso. La minoranza glielo ripete continuamente che siamo sull'orlo del baratro causa i debiti che Lei maldestramente ha contratto con l'ATO Me4. Certo, la stessa minoranza ha sempre preso "le distanze" dal problema, limitandosi a denunciare e pubblicare Comunicati Stampa senza muovere un dito per venire incontro ad un problema che comunque è di tutti, ma quella "minoranza" è... quindi deputata ad opporsi a Lei che ha voluto maldestramente sedersi a quella poltrona prendendosi le "responsabilità".
E poi, caro sindaco, si ricorda un anno fa quando diceva che l'albergo fra un anno sarebbe stato completato e che ciò avrebbe contribuito allo svuluppo del paese e dato occupazione a diversi giovani? Macchè, guardi a che punto sono i lavori, pensa che la minoranza dorma? Non dorme affatto e denuncerà questa sua grave menzogna, (sebbene l'albergo sia di proprietà privata e non comunale) si, perchè caro Miasi è colpa sua, colpa da cui il gruppo di minoranza prenderà giustamente "le distanze" divulgando sacrosanti Comunicati Stampa e foto di rito. Anche il solerte avvocato Fleres ha finalmente capito come si aiutano i propri concittadini. Bisogna denunciare a gran voce, bisogna prendere "le distanze" e fare tante fotografie... no, non bisogna arrotolarsi le maniche, no. E che sono Sindaci loro, o maggioranza?

A parte gli scherzi, caro sindaco Miasi, io stento a vedere un futuro roseo per Roccalumera anche con Lei al timone, figurarsi a maggior ragione dopo la fine della sua legislatura. Ciò non solo per certi meschini atteggiamenti che mirano a denunciare per infangare e scalzare dal trono il leader e quindi a ripiazzarlo domani per spartirsi fra pochi una torta ormai minuta ma sempre ambita dal nome POTERE. Sono molto preoccupato, perchè sono sempre i soliti lecchini o arroganti o furbi a sedere nei posti che contano nei Comuni, nelle istituzioni, là dove meriterebbero altri, forse colpevoli solo di essere troppo onesti o troppo timidi. Privi di ammanicamenti che contano e pur validissimi, perennemente alla ricerca del giorno che verrà. Se verrà. No, caro sindaco, alla brava gente come me, non interessano nemmeno i gemellaggi, (cheppure profumano di fratellanza e di cultura). Alla gente come me, interessa una stabilità economica che non si è mai vista nè si vedrà in questa società. Anno dopo anno, dopo comizio, dopo comunicati stampa e circostanziati comitati AR-CO o quali che siano a tirare codazzi di lavoratori o disoccupati in cerca di un padre-padrone, di un protettore in Terra.
Non mi resta che raccontare la verità così come la vedono i miei occhi e la mia mente, forse contro tutti e contro tutto. E mentre si rincorre un onesto ricavo per raggiungere intanto le spese, ebbene penso a chi sta peggio, a chi sta veramente peggio... e non il computer ma il sacrosanto pane, nemmeno ce l'ha. Panso a chi ha tanti guai, seri da poterli solo raccontare a Dio.
Giovanni BonarRIGO




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