Il GRIDO (Il Blog su Roccalumera e... non solo)

domenica 10 gennaio 2010

Immigrati. Esplode il razzismo, ma chi ha generato l'odio?



Il fenomeno delle sommosse popolari e delle persecuzioni razziste di Rosarno, che da giorni ci viene proposto dai media, rischia di fare proselitismo nel resto d'Italia. Certamente, prima di giudicare, (e di far ciò è sempre meglio astenersi), bisognerebbe conoscere più approfonditamente i fatti che hanno scatenato tale reazione nella gente calabra. Non si è trattato infatti, di un isolato caso di follia razzista di un singolo o di un singolo gruppo, ma sicuramente, di un evento maturato da disagio pregresso.
Da ormai diversi giorni, dalle parti di Rosarno, si vive una sorta di "guerra", certamente generata da problemi vissuti dai residenti, (vedi furti e quant'altro), forse da paure, (violenze sulle donne), forse anche da frange razziste, ma lo Stato, in tutto questo ha anch'esso delle colpe? Noi tutti sappiamo che l'esodo verso la "bella Italia" della Cultura e delle belle speranze è continuo e non proviene ormai soltanto dal nord Africa afflitto dalle guerre, ma da altre nazioni affamate e sottosviluppate, che cercano salvezza. E' certo, che qualcuno dalle nostre coste, sfrutta la situazione favorendo il commercio di carne umana, offerendo prospettive che poi disattende.
Paventavo, che lo Stato italiano possa avere anch'esso delle colpe. Si, sicuramente, i nostri politici di Roma, sono a conoscenza dei disagi provocati dalla difficoltà che soprattutto il sud soffre nell'accogliere tali fiumane di disperati. Conoscono il rischio rappresentato da possibili infiltrazioni delinquenziali all'interno delle masse di brava gente, le quali necessiterebbero di un appropriato controllo e di un rafforzamento delle forze di Pubblica Sicurezza (e non di ronde cittadine). Conoscono lo sfruttamento che diverse aziende italiane operano su questa gente bisognosa, che raccoglie pomodori o si abbassa a mansioni faticose e sottopagate che molti residenti si rifiuterebbero di fare.

Il cosidetto "Partito dell'amore", d'ora in poi deve temere una campagna d'odio ben più sanguinosa, (che colpirà tanti innocenti, italiani e non), scatenata non dalla stessa Calabria nè dalla Sicilia degli sbarchi di Lampedusa, ma dal razzismo senza volontà di integrazione nè di accoglienza civile o religiosa, generato dalla Lega Nord. Se è vero che Berlusconi è in certo modo succube dell'influenza di Umberto Bossi e dei suoi compari, è plausibile, nei prossimi mesi, attendersi l'esplosione i focolai di razzismo, sparsi in diverse località della penisola.
Vogliamo augurarci che il "Caso Rosarno" rimanga isolato, e che anzi venga risolto non con la forza ma con soluzioni mirate, ora all'accoglienza degli immigrati, ora al controllo delle frange omicide ed al rimpatrio delle stesse. Oggi, la globalizzazione delle culture e delle religioni sta portando il mondo a confrontarsi con problemi mondiali ben più gravi di questi. Quando sento parlare di "Body Scanner" negli aeroporti, e della paura che l'11 Settembre possa ripetersi ovunque, penso che il Mondo intero debba porsi di fronte ad una riflessione molto più profonda, cercando quel dialogo che sembra impossibilie fra le superpotenze dominanti e certe realtà dell'estremo oriente, che sembrano vivere solo con l'obiettivo di costruire uomini Kamicaze, che per ferire una Nazione sono pronti a immolare migliaia, milioni di innocenti.
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2 Commenti:

  • Fabiola Veltroni ha inviato un messaggio ai membri di Tu sei il mandante dei crimini di cui ti meravigli.

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    Oggetto: Il j’accuse di Angela Napoli al Pdl. «Isolata dal partito per le mie idee»

    A Rosarno il piano “popolare”, a Reggio però si innesca un livello molto più pericoloso, che guarda ad altri poteri. Non è un mistero che si parli sempre più spesso di relazioni fra clan e logge deviate. È vero che ormai la ’ndrangheta ha moltiplicato le strategie più disparate per accrescere e consolidare il proprio potere, accedendo ad ambienti borghesi e perbenisti, entrando e pesando anche all’interno di ambienti massonici. Sempre più spesso l’appartenente delle cosche si presenta in maniera differente, ci sono laureati che accedono a ambienti e professioni e livelli prima condizionabili solo dall’esterno. Si tratta di ambienti borghesi e perbenisti in cui ormai la ’ndrangheta è penetrata. La ’ndrangheta che dovrebbe preoccupare di più in questo momento è quella che è riuscita ad inserirsi in tutti gli ambiti professionali.Questo tipo di strategia dovrebbe richiedere un profilo militare basso. Come si interpreta, allora, l’attentato a Reggio? Da una parte c’è una contraddizione, ma non so fino a che punto. Perché bisogna andare a vedere quali siano i processi in corso anche d’appello. Quindi se ci sono coinvolgimenti di colletti bianchi, di quelle aree grigie dove la ’ndrangheta si è insinuata. Bisogna andare a vedere anche a chi sono stati sequestrati, per esempio, i beni. E poi bisogna capire bene quali siano i messaggi che si è voluto inviare con la bomba alla procura generale. E a chi.

    Di Anonymous Anonimo, Alle 13 gennaio 2010 alle ore 18:25  

  • Da www.amnesty.it


    Italia: Amnesty International, "Tutti i migranti devono essere protetti dagli attacchi e dallo sfruttamento"
    CS002: 12/01/2010
    All'indomani di due giorni di violenti scontri tra lavoratori migranti e cittadini di Rosarno, che hanno portato alla fuga o al trasferimento forzato di oltre un migliaio di migranti, Amnesty International ha espresso il timore che le autorità italiane non stiano tutelando i diritti economici e sociali dei migranti e non li stiano proteggendo dalla crescente ondata di xenofobia e violenza a sfondo razziale. L'organizzazione per i diritti umani teme anche che molti dei migranti sfollati, la maggior parte dei quali provenienti dall'Africa subsahariana, rimangano a rischio di subire ulteriori violazioni.

    Gli scontri di Rosarno sono iniziati dopo che, nella notte del 7 gennaio, gli occupanti di un'automobile avevano sparato contro due migranti con un fucile ad aria compressa. Dopo questo episodio, diverse centinaia di migranti hanno dato vita a una manifestazione lungo le vie della città, protestando contro il trattamento discriminatorio e le misere condizioni di vita, dando fuoco a delle vetture e scontrandosi con la polizia. Il giorno dopo, gli abitanti di Rosarno hanno bloccato la circolazione e occupato la sede del Municipio. Due migranti sono stati colpiti con spranghe, cinque volutamente investiti e due feriti con fucili a pallini. Al termine degli scontri, 53 persone (21 migranti, 14 rosarnesi e 18 agenti di polizia) hanno dovuto ricorrere a cure ospedaliere. L'ordine è stato ristabilito dopo la partenza della maggior parte dei lavoratori migranti, centinaia dei quali trasferiti dalle autorità, e la successiva demolizione di molti dei rifugi temporanei che erano stati da loro occupati in strutture ed edifici abbandonati.

    Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, ha attribuito i disordini alla precedente mancanza di controlli sull'immigrazione. Pur sottolineando che chiunque si renda responsabile di atti di violenza dev'essere sottoposto a indagine e processato, Amnesty International teme che le cause di fondo dei fatti di Rosarno risiedano da un lato nel massiccio sfruttamento dei migranti impiegati nell'agricoltura e dall'altro nell'assenza di misure concrete, da parte delle autorità nazionali e locali, per contrastare la xenofobia in crescita in tutto il paese.

    La tratta e lo sfruttamento dei migranti ha fatto sì che migliaia di persone nella zona di Rosarno e in molte altre parti d'Italia lavorino per due euro all'ora e vivano in dormitori senza elettricità, acqua potabile e riscaldamento. In precedenza, Amnesty International si era detta preoccupata per il fatto che la criminalizzazione dei migranti irregolari prodotta dal recente "pacchetto sicurezza" avrebbe reso questi ultimi ancora più vulnerabili allo sfruttamento, limitando il loro accesso all'impiego, all'alloggio e ai servizi essenziali e, contemporaneamente, scoraggiandoli dal denunciare gli abusi che subiscono.

    L'aumento della xenofobia in Italia si riflette nella crescente retorica anti-migranti e anti-rom da parte di esponenti politici nazionali e locali e nell'incremento del numero di attacchi a sfondo razziale segnalati dalla stampa negli ultimi 18 mesi.

    Di Anonymous Anonimo, Alle 13 gennaio 2010 alle ore 18:57  

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