Dallo "Scandalo della Banca Romana" alle tante collusioni della politica odierna
Oggetto: IL FILO SPINATO TRA PASSATO E PRESENTE
Siamo ormai a 150 anni dalla proclamazione del Regno d'Italia e rileggendo la storia del nostro Paese mi colpisce come già agli albori della sua vita sia stato minato da scandali politico finanziari; un caso su utti lo scandalo della Banca Romana, che era uno dei maggiori isituti di credito italiani, uno dei 5 che, asssieme alla Banca Nazionale, godevano del privilegio di stampare biglietti a corso legale. Siamo durante il primo governo Giolitti, negli anni in cui la capitale aveva investito grosse somme nell'edilizia e fu attraversata da una vera e propria febbre speculativa per poi trivarsi in profondo imbarazzo quando, a fine anni '80, la crisi economica cominciò a bussare con l'ariete alle porte del settore delle costruzioni facendo fallire molte imprese debitrici. E chi interviene a questo punto? Per uscire dalle difficoltà, i dirigenti della banca Si resero colpevoli di gravi irregolarità. Un'inchiesta parlamentare fece luce sul pericoloso intreccio che legava il mondo politico giornalistico agli ambienti speculativi dell'edilizia e della finanza. Si scoprì che molti deputati e giornalisti erano stati foraggiati dalla Banca romana e di essi si era servito lo stesso governo -sia il governo Crispi che il governo Giolitti- per ottenere anticipazioni di denaro con lo scopo di influenzare la stampa e l'opinione pubblica tutta in vista delle campagne elettorali. Giolitti fu costretto a dimettersi nel dicembre 1893 ma sarà la figura centrale del successivo trentennio di storia italiana.La storia ripropone le stesse modalità di condotta criminalli circa 110 anni dopo; l'Italia che non si fa anestetizzare si trova davanti agli occhi le scalate dei furbetti del quartierino e la connivenza della Banca d'Italia; l'appogio di un classe politica che ha perso la fede nei propri ideali e il bavaglio alla stampa con l'intenzione di mettere tutto a tacere e tirare avanti, tirare avanti per favorire sempre quella riverginazione del potere deviato che da sempre violenta l'Italia. Nel 1893 Giolitti si dimise; non oso neanche metterlo a confronto con Berlusconi: la storia impallidirebbe. Il potere deviato è sempre forte ma la verità getta luce sul presente e sul passato, e dissipa le ombre dell'ignoranza sul futuro. Qui sta l'importanza della memoria storica da tradurre in azione con l'augurio che questo 5 dicembre possa scuotere dal basso le fondamenta della menzogna e della delinquenza che reggono le nostre più alte istituzioni.
Ivan Saltarel
IL MIO COMMENTO
Ieri sera, ho visto la prima puntata del film in due episodi con Beppe Fiorello, "Lo scandalo della Banca Romana". Avrete già letto sopra i riferimenti (di Ivan Saltarel), a questa vergogna tipicamente italiana di ben 120 anni fa. E poi dicono... una volta le cose andavano meglio! Indiscutibilmente da sempre, dove girano soldi, tanti soldi, la corruzione, le mazzette, i prestanome, la collusione politica con la criminalità, i giornali prezzolati ora da questo ora da tale potere corrotto, ecc. ecc. sono addirittura normali. Cambiano gli "attori" ma la realtà non cambia di certo in meglio.
Semmai, c'è da fare una riflessione ulteriore sul personaggio che Beppe Fiorello interpreta: si tratta di un giornalista editore di paese, (lasciamo perdere il discorso del padre banchiere...), il quale è costretto a chiudere ed a cercare fortuna a Roma. Una fortuna che arriva all'improvviso, frutto di circostanze, prima legate ad una tragedia e poi interessate da taluni capoccia alla diffamazione dell'unico uomo onesto che vede... ciò che non si dovrebbe. Insomma, come finirà (io, che non conosco i fatti) lo saprò vedendo la puntata di stasera, ma certamente, anche oggi, i giornalisti, rimanendo puliti ed indipendenti... strada (se ne fanno), ne fanno molto poca. Da sempre!
IL MIO COMMENTO
Ieri sera, ho visto la prima puntata del film in due episodi con Beppe Fiorello, "Lo scandalo della Banca Romana". Avrete già letto sopra i riferimenti (di Ivan Saltarel), a questa vergogna tipicamente italiana di ben 120 anni fa. E poi dicono... una volta le cose andavano meglio! Indiscutibilmente da sempre, dove girano soldi, tanti soldi, la corruzione, le mazzette, i prestanome, la collusione politica con la criminalità, i giornali prezzolati ora da questo ora da tale potere corrotto, ecc. ecc. sono addirittura normali. Cambiano gli "attori" ma la realtà non cambia di certo in meglio.
Semmai, c'è da fare una riflessione ulteriore sul personaggio che Beppe Fiorello interpreta: si tratta di un giornalista editore di paese, (lasciamo perdere il discorso del padre banchiere...), il quale è costretto a chiudere ed a cercare fortuna a Roma. Una fortuna che arriva all'improvviso, frutto di circostanze, prima legate ad una tragedia e poi interessate da taluni capoccia alla diffamazione dell'unico uomo onesto che vede... ciò che non si dovrebbe. Insomma, come finirà (io, che non conosco i fatti) lo saprò vedendo la puntata di stasera, ma certamente, anche oggi, i giornalisti, rimanendo puliti ed indipendenti... strada (se ne fanno), ne fanno molto poca. Da sempre!
Giovanni BonarRIGO
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Etichette: POLITICA italiana
3 Commenti:
In questa Penisola e soprattutto al Sud, particolarmente in Sicilia e tanto più a Messina e provincia, pensiamo sempre che siano “gli altri” ad essere il peggio.
Invece, non c’è nulla di umano che sia a chiunque estraneo.
Io non credo che i cosiddetti “nostri padri”, fossero diversi da noi e da quelli che ci sono ai poteri attualmente.
Una volta, semplicemente tante cose non si sapevano e tantissime altre passavano inosservate o sottosilenzio.
Erano anche allora “fruitori”, tangentari e intrisi di ossessioni, prepotenze e prevaricazioni.
E così oggi, come in passato sotto altre forme, basta indossare una divisa, una toga, un doppio petto, mettere un lampeggiante sul tettuccio dell’automobile, essere eletti al comune, alla provincia, alla regione, al parlamento, ma persino in una società mista (pubblico-privata) o insomma basta avere un titolo e un’etichetta, che improvvisamente ci sentiamo appartenere ad un’altra elite umana.
in sostanza il nostro cervello da sempre si ubriaca di delirio d’onnipotenza, facendoci sentire dei monumenti, praticamente “ad immagine e somiglianza”.
Di Adduso, Alle 18 gennaio 2010 alle ore 20:20
Adduso,
condivido pienamente quanto tu affermi. Rileggere lo scandalo della Banca Romana ci riporta ad una amara realtà ciclica e sempre uguale a se stessa. Come ho scritto nel post di oggi... cambiano gli attori, ma la musica...
Di BonarRIGO, Alle 18 gennaio 2010 alle ore 20:44
Ivan Saltarel ha inviato un messaggio ai membri di Marco Travaglio fan club.
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Oggetto: BETTINO MENO TANGENTI:COSA RIMANE?
Ipse Dixit = Il Governo italiano ha sempre condotto con la massima intransigenza la lotta al terrorismo ed i risultati sin qui conseguiti lo dimostrano. Nessun governo libero al mondo ha saputo conseguire decisivi risultati nella lotta al terrorismo, senza distruggere i principi e le regole dello stato di diritto, così come hanno saputo fare i governi della Repubblica Italiana. Non c'è un caso di cedimento, o di debolezza che possa essere imputato a questo Governo, nella lotta al terrorismo.
E il caso Sigonella-Achille Lauro? Chi voleva trattare con le BR?ecc.
meglio lasciare la parola a chi i fatti li lascia cantare senza farcirli a suo piacimento. buona visione!
http://www.facebook.com/l/731b8;www.youtube.com/watch?v=ya_3aag02jg
Ivan
Di Anonimo, Alle 20 gennaio 2010 alle ore 11:24
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