Il GRIDO (Il Blog su Roccalumera e... non solo)

giovedì 21 gennaio 2010

BdT Alì Terme. Il mio… “dico non dico”, è uno stile non omertà!














Cari lettori del blog, una lunga riflessione impostami da dialoghi con chi mi ha riferito le proprie amarezze o dai commenti di chi sa o crede di sapere e di chi invece nel dubbio spara nel mucchio e chi muore muore, mi porta a scrivere queste poche righe.
Scrivere, lo possono fare tutti. Chi meglio, chi peggio. Chi in un italiano comprensibile o dotto, chi alla bell’emmeglio, ma, di sicuro ciò che più conta in assoluto è l’argomento che si vuole trattare o la persona che si vuole porre all’attenzione di tutti, ora per elogiarla, ora per portarla verso una più concreta riflessione su ciò che si è fatto.
In questi ultimi tempi, (ma ho paura che sia stile pregresso della zona), su un sito di un conterraneo è nata una polemica che si sarebbe potuta evitare con una semplice chiarificazione “vis a vis” in privato. Sto parlando del “caso” della torta scomparsa. Sono anche stato chiamato a rendere conto di un mio brevissimo commento, ho chiarito (credo), che le mie intenzioni sono e saranno sempre di favorire il ricongiungimento fra le parti piuttosto che ricercare nuove prove a carico di questo o quel contendente. E poi, le sciocchezze lasciamole per tali che sono.
Infatti, non è della “torta” che volevo parlarvi, ma del precedente mio pezzo pubblicato su questo stesso blog. Si, ho cercato “il dico e non dico” (perché io “comare di curtigghiu” non voglio essere), in realtà mi riferivo alla Banca del Tempo di Alì Terme. Adducevo quali motivi di scontento, la mia esclusione da certi ruoli, in occasione delle “Festa di Inizio Estate” per i quali ho infine espressamente chiesto a chi di dovere di potermi occupare del discorso “Cultura” e "Territorio”. In altre parole, mi lamentavo perché ero (e sono) sicuro di poter rappresentare di più e meglio questa realtà jonica che è la Banca del Tempo di Alì Terme grazie alle mie conoscenze ed al mio pur modesto intelletto. Questa Associazione, comunque (anche senza di me) opererà delle iniziative concrete e brillanti. Dico “senza di me” perché, da Agosto (pur considerando il tragico infortunio occorso a Nina, che mi ha molto rammaricato), non ricevo notizia alcuna e di nessun tipo, pur essendomi fatto sentire ed infine avendo recentemente inviato i miei auguri a tutti i soci indistintamente. Anche questo, come il “caso” della torta scomparsa, sarebbe un argomento da discutere “vis a vis” privatamente? Ma, ne varrà la pena? O sorgeranno altre stupide polemiche? L’amico Carlo barbera mi ha appena consigliato di “non pretendere troppo dalla gente e di prendere ciò che viene… per vivere felice”, voglio far tesoro del suo consiglio, che certamente è dettato da sua esperienza personale, da saggezza, e magari da sua conoscenza di fatti che io ignoro.
Parlando in generale, voglio precisare che pur nel rispetto dell’impegno e del valore di persone come Nina Di Nuzzo, io ho dei valori da difendere e questi valori a volte si scontrano con certe scelte calateci dall’alto. Magari anche dalla politica. Concludo dicendo: in vita mia mi sono aspettato sempre molto di più da tutto ciò che ho intrapreso nella mia terra, e, solo in pochissime occasioni (fra cui il mio servizio di volontariato a Nizza), dopo essermi offerto con tutto me stesso, ho ricevuto soddisfazioni molto ma molto al di sopra di quanto io stesso mi attendessi. Nel caso della BdT, il mio grazie è e rimane comunque per quanto condiviso fin… ieri, fosse stata anche una semplice cena d’auguri con i soci.
Giovanni BonarRIGO
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Leggi l'altro mio blog: "IOGEOMETRA"
Leggi l'altro mio blog: "BONARrigoMOTORI"

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