Il GRIDO (Il Blog su Roccalumera e... non solo)

giovedì 3 gennaio 2008

L'Italia, la politica... e l'informazione.




















"Italiani! Avete ascoltato il discorso di fine anno del nostro Presidente Napolitano? Un appello di speranza, di unione fra la gente e fra i differenti schieramenti politici! Sono daccordo col Presidente della Repubblica! Solo così si salva l'Italia, solo così si salva la nave che affonda! Eppure... c'è chi afferma il contrario, guardando ad es. ai successi italini nel mondo dell'Alta Moda. Ma scendiamo fra la gente comune che non arriva a fine mese con lo stipendio, (quando ha la fortuna di avere un lavoro fisso), entriamo nelle loro case e... guardiamo dentro i loro frigoriferi. Fermiamoci a meditare.

L'Italia, come la descrive Beppe Grillo, -un comico come ce ne sono di migliori... che sputtana la politica nei suoi V-Day, perchè la politica oramai, fa ridere e piangere allo stesso tempo- Dice Grillo: "in questa Italietta che è in coma da 15 anni. Dal 1992 è tenuta in cura farmacologica da parte dei media. Dal 1992, da quando sono esplosi Falcone e Borsellino, non c'è più né Paese né altro. Il tritolo è scomparso, ma i magistrati scompaiono in un altro modo. C'è stata la corruzione della mafia! Chi se l'aspettava? La mafia corrotta dall'interno dalla politica, c'è stata questa fusione straordinaria, quasi nucleare. Si sono compattati. E' un Paese che non capisce più dove vuole arrivare. Dov'è, cos'è. Siamo strangolati da due bandiere.Io vorrei capire se sto delirando io o se c'è qualcosa che non quadra. Quello che non quadra è che non sappiamo più le cose che ci servono per fare una vita normale. Sappiamo milioni di stronzate che ci vengono catapultate ogni giorno dai giornali, dai media, dai telegiornali, dalle televisioni ma delle cose che ci servono - l'acqua pubblica o privata, l'energia, la connettività, i rifiuti cosa sono, da dove vengono, come fare a non farli, gli inceneritori - non sappiamo nulla, delle cose che ci cambiano veramente la vita. Allora cosa fare? Bisogna cominciare a vedere chi è il nemico: L'informazione dei mass-media, i giornalisti, questa casta di gente, la vera casta che c'è in Italia. Ve ne siete accorti, no? Migliaia di schiavi vergognosi, messi li a pecorina, a 90°. Una cosa indegna. Si somigliano tutti, non li distingui più se non quello grasso da quello magro. Riotta è uguale a Mimun che è uguale a Belpietro che è uguale a Giordano che è uguale a Fede. Sono tutti uguali. Si distinguono le élite di questi grandi maggiordomi. Quelli che parlano di libero mercato, che ogni tanto dicono qualcosina e poi rientrano subito. Sono meravigliosi. Parliamo di Scalfari, di Pansa, di Romano, di questi sarcofaghi dell'informazione che scrivono lenzuolate di editoriali che nessuno legge. Dei giornali vengono letti i titoli e i sottotitoli, l'informazione si fa con lo spazio, i centimetri. Bisognerebbe misurare coi righelli le informazioni. E' una poltiglia dove si sono mischiate imprenditoria, politica, mafia e media. Vai in un consiglio d'amministrazione di un giornale e ci sono gli imprenditori, vai in un consiglio d'amministrazione di una banca e ci sono imprenditori, politici e giornalisti. Un giornalista può diventare deputato. Altro che conflitti di interessi, siamo andati oltre. Sono tutte uguali, le società. Prendi la Fiat: se non era per la cassa integrazione, cioè l'intervento dello Stato, sarebbe fallita dieci anni fa e adesso va avanti con le Equity Swap. L'Eni e l'Enel sono dei monopoli di fatto. La Rai è uguale a Mediaset.L'unico modo di far cambiare veramente questo Paese, secondo il mio punto di vista prima che diventi pazzo del tutto, è battere dove c'è la ragione della democrazia, dove dovrebbe essere tutelata: l'informazione. Scomparsi i grandi giornalisti come Biagi, Montanelli e altri, non ci rimane più nulla.Liberiamoci da questa informazione, liberiamoci da questa gentaglia. Gli togliamo i finanziamenti, vediamo di impostarla bene perché la mia vita ormai è su queste cose. Perché il compito che mi sono messo in testa non è di fare politica, ma di raccontare ciò che i giornali e i telegiornali tacciono. Dobbiamo creare delle Liste civiche (come Beppe Grillo propone). Abbiamo bisogno di cittadini informati, non di politici. Cittadini informati che sappiano le cose, che conoscano i fatti, che si occupino del loro quartiere e delle loro città, che non le lascino svendere da questi partitini e da questi piccoli servi della politica. Abbiamo bisogno di cittadini liberi, di un'informazione libera per essere un Paese libero".

Quindi, in Italia, informazione scarsa e fortemente politicizzata... uno dei mali più gravi. Teniamolo in conto quando leggiamo un giornale o guardiamo un "TG" in televisione!

Su http://www.giovannibonarrigo.it/ ARTE

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