Il GRIDO (Il Blog su Roccalumera e... non solo)

venerdì 14 marzo 2008

Carlo Barbera rilancia il teatro jonico

Forse non tutti lo sanno, ma io... più di una quindicina di anni fa... recitai con un "teatrista" allora agli albori. In quella commedia, lui fu sia l'attore principale che il regista, io interpretai una particina, (il Commissario Centuri). La commedia, fu tratta da un'Opera di Luigi Pirandello, "Così è se vi pare". Il debutto avvenne presso i locali del teatro "Assunta" di Nizza di Sicilia. Fu una bella esperienza per me, ma finì lì. Il "maestro" proseguì imperterrito nel suo percorso artistico non sempre facile da porgere al popolo, nè da realizzare con i fondi propri. Ebbene, finalmente nel 2008, si può dire che, "La bottega degli attori" di Barbera è una delle poche realtà teatrali di spettacolo, di scuola del teatro e di cultura siciliana, attiva e concreta sul nostro territorio. Oggi, (14-03-08), ricevendo l'accorata E-Mail (che potete leggere sotto), non posso fare a meno di pubblicarla (così come mi è giunta), sul mio blog. Vi invito a leggerla!

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Sono anni che sentiamo parlare della crisi del teatro e sono anni che cerchiamo di scongiurarla in mille modi.
Ma forse in realtà questa crisi non c'è e non c'è mai stata. "Il teatro" dice Chiaromonte "è per molti, ma non per tutti" e se partiamo da questo assioma, ci rendiamo conto che il teatro non è in crisi, ma naviga secondo quelle che sono le sue caratteristiche di manifestazione di nicchia della mente umana. Così non possiamo sperare di vedere le platee dei nostri teatri traboccare di pubblico, visto che tali fenomeni riguardano altre realtà: calcio, formula uno, ecc.
Quando è successo che, non so per quale magia, i nostri teatri hanno registrato numeri enormi, gli spettacoli hanno perso di qualità, perchè orde di spettatori apprtenenti a reality e telenovelas, hanno invaso le platee, con pacchi di patatine, panini, pop corn e commenti conitnui sulle azioni dei personaggi, distraendosi e distraendo nei punti in cui la risata cedeva il passo alla riflessione.
Ecco che allora dobbiamo rassegnarci: se si sceglie di fare teatro è inutile sognare il tutto esaurito.
E a chi sostiene che il Teatro Val D'Agrò ha pochi posti io rispondo che non c'è compagnia in Italia che sbarchi il lunario grazie soltanto allo sbigliettamento. Il teatro ha bisogno di essere sovvenzionato da sponsor privati e contributi pubblici, ed è giusto così, perchè è cultura assoluta e serve per migliorare la qualità della vita.
Fra l'altro ho girato diversi teatri per l'Italia, che spesso non raggiungono gli 80 posti, mentre il Val D'Agrò ne ha 150.
Voglio ricordare ancora che in un teatrino di 55 metri quadrati, l'associazione Pubblico Incanto, diretta da Tino Caspanello, ha portato avanti per anni le sue rappresentazioni. E ricordao ancora che Tino, attualmente, coi suoi spettacoli, stagirando in Italia e all'estero.
Quello che invece manca da un po' di tempo in questa zona è la formazione, l'educazione al teatro, il ricambio generazionale, e non solo, delle forze in campo. Ecco perchè ho deciso di tornare indietro di 15 anni e cominciare ad organizzare un grande Laboratorio Teatrale, con lo studio di dizione e recitazione e l'approfondimento dell'autore Luigi Pirandello, che comunque rappresenta la fonte del nostro grande teatro.
Questo è un appello a chi ama il teatro: iscrivetevi al nostro Laboratorio Teatrale, perchè è solo con la formazione, studiando, che si può mettere piede sul palcoscenico.
Già da ora le iscrizioni sono aperte e appena si raggiungerà il numero partiremo con gli incontri.
chi fosse interessato può scrivere a:
carlobarbera@tele2.it, lasciando i propri dati, verrà ricontattato.
Carlo Barbera

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